Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 45 minuti fa, Orph ha scritto: Intendi per questioni prettamente fisiche? Ti scoccia approfondire questo punto? Non lo so, ma ho accumulato abbastanza esperienze e racconti per credere ciecamente che alcuni tipi di orgasmo ad alcune non vengano, ad esempio quello anale, alcune credono che non esista e che siano cazzate, perché non possono farne esperienza. Oppure c'è il discorso dei multipli e simili, ci sono quelle che vengono sei volte di fila anche se sei imbranato o se pensi ad altro, e quelle che ci vogliono 40 minuti quando proprio sono in fregola, di totale applicazione, perché vengano una volta. Quelle che quando vengono diventano elettriche e non riescono a farsi toccare ancora, quelle che quando vengono diventano più sensibili ed è lì il momento di continuare per creare un crescendo in risonanza di orgasmi. O il discorso dello squirtare, che a molte non succederà mai con tutte le tecniche del mondo, altre le fai squirtare diverse volte di fila basta smanacciare con ignoranza volgare e arroganza. O il discorso - che in questa lista in link non ho visto, ma altre fonti riportavano tra i 12, dell'orgasmo mediante immaginazione. Certo, ho conosciuto tipe che erano in grado di venire stimolandole con fantasie, o anche una che le era successo di venire no touch con una meditazione kundalini. Ma vallo a dire a quelle che ci mettono 40 minuti di stimolazione premuta, ritmata e intensa. Possono stare pure sei ore a immaginare, ma non verranno. Poi detesto come nelle "guide per provare questo tipo di orgasmo" scrivano cose come "questa zona si stimola alla pecorina", quando ogni donna è diversa dentro nelle varie posizioni e cerca un ritmo, una pressione, diverse. Così come c'è quella che ti acchiappa il culo per ficcarsi dentro anche le palle nel tentativo di sfondarsi la cervice, perché le dà piacere, e c'è quell'altra che glielo fai e per lei è batterle in testa e le fa solo male... Ecc. Secondo me invece di partire da una lista di 12, 13 o 14 e cercare di inscriverci le donne che hai davanti, c'è la donna che hai davanti. E ci sono miliardi di orgasmi diversi al mondo, quante sono le donne. Orph, samuel, SuitFlip e 7 altri ha reagito a questo 10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 54 minuti fa, Maldoner ha scritto: E' proprio il concetto di orgasmo che faccio fatica a comprendere. Tipo Nipple Orgasm E' soggettivo, esiste quella che se ha un abito da sera e ti sta facendo una pompa da seduta... ad un certo punto trema perché è venuta. Quella che le baci un seno e dopo un po' viene. E se è di quelle che quando vengono hanno bisogno di qualche minuto no contact, si stacca proprio, ti guarda lubrica e sorpresa come l'avessi pugnalata con un veleno alle endorfine, e ti spinge via per timore che la tocchi ancora adesso che è strasensibile e tutto le dà la scossa. Inoltre quella femminista ha omesso tipi di orgasmo che noi non capiremo mai, come quello da sculacciate o da mazzate in faccia. DreamSpirit ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 1 ora fa, Maldoner ha scritto: ricordava di averti visti camminare sui muri (o qualcosa del genere) Non ha uno straccio di prova. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 36 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Secondo me invece di partire da una lista di 12, 13 o 14 e cercare di inscriverci le donne che hai davanti, c'è la donna che hai davanti. E ci sono miliardi di orgasmi diversi al mondo, quante sono le donne. 47 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Boh, c'è gente strana. 25 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Non ha uno straccio di prova. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 Il 6/10/2019 alle 18:35 , molder ha scritto: Come i webinar acquistati su officinadelsuccesso, tuttavia trovavo sempre un po' di difficoltà nel capirti e nel seguirti. Tanti concetti, spesso derivati dalla filosofia E' da quando lo hai scritto che penso a quale webinar abbia parti di derivazione filosofica, o anche solo filosofie, e mi incarto, non mi viene in mente. So bene che molti qui sopra vorrebbero delle robe pagliacce tipo Premessa uno - le donne sono tutte uguali Premessa due - tu se sai queste poderose cose a prescindere da come sei, funzionerà, se non funziona non hai applicato bene lo schema a otto colpi al cerchio e tre alla botte. Svolgimento: se lei ti dice A, tu rispondi B, allora lei potrà dirti Z o F, se ha detto Z, freeze, se ha detto F, devi dire H Se tu fai freeze lei dirà G o K Se hai detto H dirà G Se G allora transition in location 2 (---> webinar logistica del toro e dell'orso) Se K allora step back and take away attention poi devi dire L Ok, lo so che nei gruppetti si scrivono febbrili "eh ma non ti dice cosa fare". Ok... sono come quel tale che ha perso le chiavi di casa nel prato e le cerca dall'altro lato della strada sotto al lampione perché si vede meglio. Ok, ma non riesco a ricordare concetti derivati da qualche filosofia o dalla, filosofia. Sto scorrendo adesso tutti i webinar in vendita sul sito e non ne trovo uno che abbia una radice filosofica, o dei concetti filosofici, o addirittura che derivino dalla filosofia. Non te lo chiedo a sfida, è che mi ha incuriosito quella cosa, perché non ricordo un webinar dove ci sia della filosofia. Zugzwang ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirk83 [Élite] 301 Inviato 11 Ottobre 2019 Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 Il 9/10/2019 alle 20:16 , ^'V'^ ha scritto: Mi sono svegliato e sul tavolino ho trovato un pacco. Un oggetto da parte della Doc è comparso nello spazio in cui mi trovo. Ora sta lì, chiuso e pieno di potenziale. Potrei tenerlo chiuso anni. A cosa serve? A parte che ogni volta che ti leggo mi domando come tu sia riuscito a conoscere e soprattutto memorizzare tutte queste cose, perchè leggere decine di libri non basta vanno memorizzati, tipo ti vedo molto preparato su tutta la filosofia, sapendo morte e miracoli di tutti i maggiori filosofi, sulla storia, sullla psicologia e sessualita' a partire dal testosterone alla sessualita' femminile. Mi sono perso questo passaggio, chi è la doc che ti ha portato il regalo?hai scritto di lei in altri post? SuitFlip e ^'V'^ ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 Il 11/10/2019 alle 15:07 , Mirk83 ha scritto: A parte che ogni volta che ti leggo mi domando come tu sia riuscito a conoscere e soprattutto memorizzare tutte queste cose, perchè leggere decine di libri non basta vanno memorizzati, tipo ti vedo molto preparato su tutta la filosofia, sapendo morte e miracoli di tutti i maggiori filosofi, sulla storia, sullla psicologia e sessualita' a partire dal testosterone alla sessualita' femminile. Mi sono perso questo passaggio, chi è la doc che ti ha portato il regalo?hai scritto di lei in altri post? Quella che è con me nelle slide di Contatto! Una storia molto intensa. Riguardo al resto, la mia memoria fa schifo (no falsa modestia, dico davvero), ma il 10% di mille è più del 50% di trenta.. Spoiler C'è una differenza abissale tra lo studente universitario che prepara un esame in tre settimane studiando nove ore al giorno e un mese dopo l'esame non ricorda nulla, e chi invece della TV studia per interesse e curiosità per una o due ore al giorno (nel mio caso da prima delle elementari, avevo imparato a leggere prima e mi interessavo di paleontologia e da lì all'etologia comparativa il grande passo della maturità sopraggiunta ad otto anni). Più che decine di libri, in prima superiore, ossia prima che la vera passione per la lettura si impadronisse di me, ero a circa 250 testi letti. Ma non è una cosa che si fa in vista di un premio o un lavoro, è semplicemente per me un'attività autotelica, che mi dà piacere in se stessa e che ho dovuto accantonare dal Clan in avanti perché non ho tempo. Per dire, in tutto l'anno scorso sono riuscito a leggere un solo libro di 147 pagine, a blocchi di tre o quattro per volta che c'era sempre una rottura di palle, e ci ho messo sei mesi a finirlo. Oggi non credo sarebbe umanamente possibile, anche in presenza di un genuino interesse per gli argomenti come nel mio caso, perché a me bastava non avere la televisione per non sentire stronzate, oggi mi rendo conto che io stesso, se sono ad aspettare in un tavolino di bar o alla fermata dell'autobus, invece di fare come sempre ed estrarre il libro che sto leggendo, guardo cosa mi stanno comunicando su telegram o WA, o mando un audio o una foto per condividere qualcosa in pvt. E buona grazia che ad insta ci guardo una volta ogni mese e mezzo o meno e a facebook una ogni tre mesi. Chi è parte delle generazioni dello studio secondo cui solo in 8 su 200 studenti sono riusciti a stare cinque giorni senza telefonino, non credo potrà mai più conoscere la gioia di avere un libro tascabile da finire nei tempi morti di attesa. Per il resto, se sei uno che è curioso e si annoia peggio d'un gatto, e devi stare 18 anni a guardare la gente fermo, se non hai nuovi pensieri da elaborare perché hai appena letto un capitolo di libro che ti stimola delle riflessioni, ogni ora diventa tre ore. In questo senso (mi permetto di usare un contropiede ma solo perché è importante per tutti) le due parole che hai usato - conoscere - memorizzare Sono l'approccio ai testi più sbagliato che si possa avere. Memorizzare il 98% di cazzate che un autore ha scritto è roba da robot. Conoscere... non è qualcosa che si fa mediante i libri, come non si conosce il sale mediante un libro sullo stesso. Quando però leggi un capitolo o due poi vai a lavorare, e ti ci formi dei pensieri tuoi, lo interlacci con altre esperienze e conoscenze, fai osservazioni ad alta voce e ti trovi a parlare da solo... Il che non significa ripetere ad alta voce quello che c'è scritto come gli studenti. Gli studenti devono far vedere al professore che sanno tutto quello che c'è scritto. Per me si tratta di smontare, quello che c'è scritto, o di integrarlo in modo interdisciplinare con altre cose che hanno un nesso che ad uno studente non interesserebbe, perché non lo chiedono all'esame. Una cosa che alla lunga ti viene, anche se ovviamente fallace, più che la memorizzazione è una sorta di indicizzazione. Ossia, colleghi tre argomenti dopo anni, e ovvio che non ricordi esattamente i dati, ma sai bene o male che libro andare ad aprire per rivedere il concetto. Per esempio, mica mi ricordavo il nome di quel Ginecologo che aveva detto quella cosa sull'eiaculazione femminile, ma mi è venuto in mente dove potevo averla letta anni fa, ho fatto la mia piccola caccia al tesoro perché ho migliaia di libri in scatoloni in ita ma qui ne ho portati pochi, e bingo, l'ho ritrovato. Ecco, questa è indicizzazione. Più che memoria. E credo funzioni bene solo se non si studia da studenti, per cui molte ore al giorno senza rielaborare i concetti ma solo cercando di impararli per ripeterli, ma se si studia (o a volte si legge) giusto il tempo possibile, tipo una o due ore al giorno... Che dopo 35 anni... (cominciato a 5...) Son circa 20 mila ore (extra materie scolastiche) passate a studiare. Per passione ed interesse. La media di ore televisive giornaliere degli italiani è 4 e mezza. (2015) Non guardando la TV, mi sono sempre rimaste due ore e mezza in più. La media di libri letti all'anno "In calo anche la quota di lettori di libri, dal 42% del 2015 al 40,5% dell’anno in corso. Tra chi si dedica alla lettura, quasi la meta’ (45,1%) legge al massimo 3 libri nell’anno, mentre il 14,1% legge piu’ di un libro al mese." (2016) E ci mettono anche i romanzi, che ho letto solo per una piccola parentesi nel 2008. Il 14% più di un libro al mese... Ricordo una volta che trovai un lavoro dove riuscivo a studiare tutta notte, e toccai quota 60 libri in due mesi, il mio record. Ma il modello migliore rimane sempre poche ore al giorno e riflettere sulle cose, elaborarle, smontarle, criticarle, andare a leggere l'autore che dice il contrario, raccontarsele in testa con parole proprie. Non sono cose che faccio per calcolo o perché credo serva a qualcosa, lo faccio perché semplicemente mi viene spontaneo quando ho letto un capitolo di un saggio, un trattato o un tomo, mettermi a raccontarlo a qualcuno che non esiste, spiegandoglielo però cambiato a modo mio, integrandolo con altre discipline, e criticando le cose che so essere confutate. Non consiglio affatto di leggere tutto quello che ho letto e studiato, le persone normali non vanno in pseudo Stendhal quando entrano da feltrinelli, per me è sempre stato come quando Bella scopre che la Bestia nel castello ha un milione di libri e si mette a ballare estatica come un derviscio. E' una mia caratteristica innata, esplorare, scoprire, per poi ispirare. Lo faccio altrettanto volentieri in senso fisico e nel mondo, che da fermo chiuso in una stanza 3 metri per 4. Non è un pregio, a parte chi passa ore in modo passivo davanti alla TV, tutte le altre persone hanno passato 20 mila ore a fare qualcosa che gli piace, e se io posso contribuire alla loro vita dando loro spunti, ispirazioni e shortcut e loro alla mia con quello che piace a loro, ecco, questo è il modo giusto di essere diversi. Beh, facciamo un gioco. E' una cosa che a me è sempre venuta spontanea, ma alle persone che conosco no. Le persone prendono un libro e lo leggono dalla prima pagina all'ultima. Io invece guardo l'indice e mi intrippo di domande, domande che prima di leggere l'indice non avevo in mente. Esempio Capitolo 6. L'inferenza scientifica: come la psicobiologia studia i processi cerebrali che non possono essere osservati. E mi inscimmio a pensare a come faccia, e da lì mi metto a pensare ai danni cerebrali, e da lì mi faccio delle congetture, delle ipotesi, poi mi chiedo cosa intenda per osservati, e mi faccio delle ipotesi, probabilmente non conosco le moderne tecniche di scansione, e la cosa inizia ad incuriosirmi... Poi vado a fare altro e mi arrovello il cervello di domande (non come esercizio volontario, ma perché funziono così e sono curioso). Alla fine vado a quel capitolo e non lo leggo dalla prima pagina all'ultima, in modo passivo, seguendo la prosa o le tesi dell'autore. Ma lo scorro in modo attivo perché ho dei quesiti che mi frullano in testa e sto cercando risposte ed è lì, che parte la meraviglia, quando scopri cose che nemmeno sapevi che fossero parte della questione, e allora ti sorgono altre domande, e vai a rivedere un capitolo dove ci sono le basi. Quando un pugile deve fare gli addominali, si rompe il cazzo e vuole sfogarsi al sacco pesante. Quando sale sul ring e prende un colpo sottoTM che lo fiacca, improvvisamente gli viene una voglia matta di fare crunch per gli addominali. Ecco, quando devi leggere le basi di una disciplina ti annoi a morte, almeno, io mi annoio a morte. Ma quando una domanda ti frulla in testa, e le ipotesi che hai partorito ti accorgi con interesse che fossero ingenue, e però per capire bene la risposta devi comprendere "i metodi di ricerca in psicobiologia, capitolo 3", che è noiosissimo se subito passivamente... Allora ti fiondi al capitolo tre come il pugile si fionda a fare addominali quando ha preso una pacca al fegato. Con interesse. Perché hai una ragione vera, e viva, presente, per cui ti interessa. Ecco, non importa essere malati di esperienze, esperimenti e libri come me, ma già giocare in questo modo con un libro... spesso può far dimenticare che c'era una puntata del grande fratello che uno voleva guardare, o che ci fosse assolutamente da stare aggiornati su tutte le cazzate che presentano di sé gli amici sul social. Anyway... questo è un lato di me che ho sempre tenuto per me, forum a parte, nel senso... quando dopo l'incidente mi misi a giocherellare con internet per farmela passare... e scrissi una roba nella mia presentazione personale del vecchio sito esperimento, qualcosa come "divoratore di libri e di esperienze". Ricordo un collega che mi conosceva da dieci anni che andò a dire in giro che fossi un caricamolle, perché non gli risultava affatto avessi mai letto un libro e gli faceva troppo strano perché mi conosceva come uomo d'azione e di vita senza filtri. Mi vennero a dire che mi parlava così alle spalle, e dissi che aveva ragione, in base a quello che aveva visto di me per dieci anni, nulla di strano. Anche perché forse il forum rende un'immagine distorta. Nella vita reale, non è che mi metta a dire alle persone "ah, ma guarda che secondo la corrente di pensiero vattelapesca, già dal 1600...", no, parlo davvero pochissimo, malvolentieri, e faccio. Ad esempio, non è che mi metta a scassare il cazzo ad una poveretta con il resoconto di un secolo di progressi sulla comprensione dell'orgasmo, gioco a farla venire, e spesso il mio rapporto silenzi - parlato è lo stesso del video in cui apro il pacco. what_else, Weiji, Nowhere e 18 altri ha reagito a questo 11 10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 5 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Nella vita reale, non è che mi metta a dire alle persone "ah, ma guarda che secondo la corrente di pensiero vattelapesca, già dal 1600...", no, parlo davvero pochissimo, malvolentieri, e faccio. Forse dal forum non può trasparire. Sembra che voglia parlare di un sacco di argomenti. Per me il bello di masticare di alcuni argomenti, è che quando ho la fortuna di conversare con un vero professionista del settore (non potrei essere laureato in tutte le aree che mi interessano, e soprattutto di ogni facoltà mi interessano solo alcuni esami a la carte), so che domande fargli. Per esempio @Percival è 110 e lode in Biologia, e non perché abbia memoria fotografica, ma perché veramente padroneggia i contenuti e si sente che ha studiato quel che gli interessava e non in vista di un lavoro. Per me essere all'altezza di parlare con lui dell'eleganza del poema della transcrittasi inversa, o del funzionamento della vita di E.Coli, o quando ci parliamo dello stile di parassitismo favoloso di una bestiola che sa prendere il comando del SNC di un insetto... sapere che domande porgli, perché ho delle leggere basi in biologia, è lo scopo. Parimenti, quando sembra che mi interessi di argomenti collegati alla medicina antica... dovete sapere che il mio primo mentore nel campo della seduzione era un mio maestro di arti marziali poi diventato medico, e come me appassionato di studio ed approfondimento di varie discipline, e per me era importante, avevo 17 anni, quando ci passavamo libri, poi 19 quando feci il primo corso sulla seduzione con lui, ecco, era importante per me riuscire ad avere una conversazione non fastidiosa con uno che conosceva cose interessanti come lui, questa cosa delle teorie idrauliche era un nostro argomento di discussione quando lui si appassionò a Jung e mi ci fece appassionare, ed era un onore per me, poter sedere alla tavola con lui e non infastidirlo con osservazioni naif, ma anzi fargli delle domande stimolanti e che mi interessassero. Anche la Doc di qualche post sopra, quando la conobbi e lei faceva ricerca sui tumori del sistema nervoso, io mica ne so nulla, e nemmeno mi interessa. Però le basi di biochimica un po' le avevo, spolverai il mio fido atlante di biochimica, studiai bene alcune parti relative al suo lavoro, e così quando mi raccontava della sua giornata si sentiva benissimo, perché mi diceva cosa avesse trovato in un campione al microscopio e io le facevo non delle domande da collega consumato, ma quantomeno non la faccia da pesce lesso che non sa cosa sia ciò che ha detto, e questo la faceva stare benissimo, non le era mai successo prima di poter parlare tra nerd però con uno che la attizzava anche. E per me era davvero interessante, non tanto perché me ne freghi qualcosa dei tumori, ma perché tra le righe, essendo cellule che vogliono vivere... e che non rispondono più alla morte programmata... Vedevo otto dita. Come Leonardo vedeva i riccioli degli angeli da dipingere osservando i gorghi d'acqua nei suoi studi di idraulica. Mi piace molto quando nel Clan c'è qualcuno specialista in cose di cui ho un'infarinatura, così abbiamo conversazioni stimolanti. Perché... in fondo questo è uno dei miei massimi sogni erotico-romantici, e qualche volta ho potuto viverlo. Anche con la Doc, che quando le arrivava un tomo dagli USA da centinaia di dollari sulle ultime novità nel suo campo... le brillavano gli occhi come a me coi miei libri. Fudōshin, SuitFlip, Weiji e 10 altri ha reagito a questo 12 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mirk83 [Élite] 301 Inviato 11 Ottobre 2019 Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 5 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Quella che è con me nelle slide di Contatto! Una storia molto intensa. Riguardo al resto, la mia memoria fa schifo (no falsa modestia, dico davvero), ma il 10% di mille è più del 50% di trenta.. Mostra contenuto nascosto C'è una differenza abissale tra lo studente universitario che prepara un esame in tre settimane studiando nove ore al giorno e un mese dopo l'esame non ricorda nulla, e chi invece della TV studia per interesse e curiosità per una o due ore al giorno (nel mio caso da prima delle elementari, avevo imparato a leggere prima e mi interessavo di paleontologia e da lì all'etologia comparativa il grande passo della maturità sopraggiunta ad otto anni). Più che decine di libri, in prima superiore, ossia prima che la vera passione per la lettura si impadronisse di me, ero a circa 250 testi letti. Ma non è una cosa che si fa in vista di un premio o un lavoro, è semplicemente per me un'attività autotelica, che mi dà piacere in se stessa e che ho dovuto accantonare dal Clan in avanti perché non ho tempo. Per dire, in tutto l'anno scorso sono riuscito a leggere un solo libro di 147 pagine, a blocchi di tre o quattro per volta che c'era sempre una rottura di palle, e ci ho messo sei mesi a finirlo. Oggi non credo sarebbe umanamente possibile, anche in presenza di un genuino interesse per gli argomenti come nel mio caso, perché a me bastava non avere la televisione per non sentire stronzate, oggi mi rendo conto che io stesso, se sono ad aspettare in un tavolino di bar o alla fermata dell'autobus, invece di fare come sempre ed estrarre il libro che sto leggendo, guardo cosa mi stanno comunicando su telegram o WA, o mando un audio o una foto per condividere qualcosa in pvt. E buona grazia che ad insta ci guardo una volta ogni mese e mezzo o meno e a facebook una ogni tre mesi. Chi è parte delle generazioni dello studio secondo cui solo in 8 su 200 studenti sono riusciti a stare cinque giorni senza telefonino, non credo potrà mai più conoscere la gioia di avere un libro tascabile da finire nei tempi morti di attesa. Per il resto, se sei uno che è curioso e si annoia peggio d'un gatto, e devi stare 18 anni a guardare la gente fermo, se non hai nuovi pensieri da elaborare perché hai appena letto un capitolo di libro che ti stimola delle riflessioni, ogni ora diventa tre ore. In questo senso (mi permetto di usare un contropiede ma solo perché è importante per tutti) le due parole che hai usato - conoscere - memorizzare Sono l'approccio ai testi più sbagliato che si possa avere. Memorizzare il 98% di cazzate che un autore ha scritto è roba da robot. Conoscere... non è qualcosa che si fa mediante i libri, come non si conosce il sale mediante un libro sullo stesso. Quando però leggi un capitolo o due poi vai a lavorare, e ti ci formi dei pensieri tuoi, lo interlacci con altre esperienze e conoscenze, fai osservazioni ad alta voce e ti trovi a parlare da solo... Il che non significa ripetere ad alta voce quello che c'è scritto come gli studenti. Gli studenti devono far vedere al professore che sanno tutto quello che c'è scritto. Per me si tratta di smontare, quello che c'è scritto, o di integrarlo in modo interdisciplinare con altre cose che hanno un nesso che ad uno studente non interesserebbe, perché non lo chiedono all'esame. Una cosa che alla lunga ti viene, anche se ovviamente fallace, più che la memorizzazione è una sorta di indicizzazione. Ossia, colleghi tre argomenti dopo anni, e ovvio che non ricordi esattamente i dati, ma sai bene o male che libro andare ad aprire per rivedere il concetto. Per esempio, mica mi ricordavo il nome di quel Ginecologo che aveva detto quella cosa sull'eiaculazione femminile, ma mi è venuto in mente dove potevo averla letta anni fa, ho fatto la mia piccola caccia al tesoro perché ho migliaia di libri in scatoloni in ita ma qui ne ho portati pochi, e bingo, l'ho ritrovato. Ecco, questa è indicizzazione. Più che memoria. E credo funzioni bene solo se non si studia da studenti, per cui molte ore al giorno senza rielaborare i concetti ma solo cercando di impararli per ripeterli, ma se si studia (o a volte si legge) giusto il tempo possibile, tipo una o due ore al giorno... Che dopo 35 anni... (cominciato a 5...) Son circa 20 mila ore (extra materie scolastiche) passate a studiare. Per passione ed interesse. La media di ore televisive giornaliere degli italiani è 4 e mezza. (2015) Non guardando la TV, mi sono sempre rimaste due ore e mezza in più. La media di libri letti all'anno "In calo anche la quota di lettori di libri, dal 42% del 2015 al 40,5% dell’anno in corso. Tra chi si dedica alla lettura, quasi la meta’ (45,1%) legge al massimo 3 libri nell’anno, mentre il 14,1% legge piu’ di un libro al mese." (2016) E ci mettono anche i romanzi, che ho letto solo per una piccola parentesi nel 2008. Il 14% più di un libro al mese... Ricordo una volta che trovai un lavoro dove riuscivo a studiare tutta notte, e toccai quota 60 libri in due mesi, il mio record. Ma il modello migliore rimane sempre poche ore al giorno e riflettere sulle cose, elaborarle, smontarle, criticarle, andare a leggere l'autore che dice il contrario, raccontarsele in testa con parole proprie. Non sono cose che faccio per calcolo o perché credo serva a qualcosa, lo faccio perché semplicemente mi viene spontaneo quando ho letto un capitolo di un saggio, un trattato o un tomo, mettermi a raccontarlo a qualcuno che non esiste, spiegandoglielo però cambiato a modo mio, integrandolo con altre discipline, e criticando le cose che so essere confutate. Non consiglio affatto di leggere tutto quello che ho letto e studiato, le persone normali non vanno in pseudo Stendhal quando entrano da feltrinelli, per me è sempre stato come quando Bella scopre che la Bestia nel castello ha un milione di libri e si mette a ballare estatica come un derviscio. E' una mia caratteristica innata, esplorare, scoprire, per poi ispirare. Lo faccio altrettanto volentieri in senso fisico e nel mondo, che da fermo chiuso in una stanza 3 metri per 4. Non è un pregio, a parte chi passa ore in modo passivo davanti alla TV, tutte le altre persone hanno passato 20 mila ore a fare qualcosa che gli piace, e se io posso contribuire alla loro vita dando loro spunti, ispirazioni e shortcut e loro alla mia con quello che piace a loro, ecco, questo è il modo giusto di essere diversi. Beh, facciamo un gioco. E' una cosa che a me è sempre venuta spontanea, ma alle persone che conosco no. Le persone prendono un libro e lo leggono dalla prima pagina all'ultima. Io invece guardo l'indice e mi intrippo di domande, domande che prima di leggere l'indice non avevo in mente. Esempio Capitolo 6. L'inferenza scientifica: come la psicobiologia studia i processi cerebrali che non possono essere osservati. E mi incimmio a pensare a come faccia, e da lì mi metto a pensare ai danni cerebrali, e da lì mi faccio delle congetture, delle ipotesi, poi mi chiedo cosa intenda per osservati, e mi faccio delle ipotesi, probabilmente non conosco le moderne tecniche di scansione, e la cosa inizia ad incuriosirmi... Poi vado a fare altro e mi arrovello il cervello di domande (non come esercizio volontario, ma perché funziono così e sono curioso). Alla fine vado a quel capitolo e non lo leggo dalla prima pagina all'ultima, in modo passivo, seguendo la prosa o le tesi dell'autore. Ma lo scorro in modo attivo perché ho dei quesiti che mi frullano in testa e sto cercando risposte ed è lì, che parte la meraviglia, quando scopri cose che nemmeno sapevi che fossero parte della questione, e allora ti sorgono altre domande, e vai a rivedere un capitolo dove ci sono le basi. Quando un pugile deve fare gli addominali, si rompe il cazzo e vuole sfogarsi al sacco pesante. Quando sale sul ring e prende un colpo sottoTM che lo fiacca, improvvisamente gli viene una voglia matta di fare crunch per gli addominali. Ecco, quando devi leggere le basi di una disciplina ti annoi a morte, almeno, io mi annoio a morte. Ma quando una domanda ti frulla in testa, e le ipotesi che hai partorito ti accorgi con interesse che fossero ingenue, e però per capire bene la risposta devi comprendere "i metodi di ricerca in psicobiologia, capitolo 3", che è noiosissimo se subito passivamente... Allora ti fiondi al capitolo tre come il pugile si fionda a fare addominali quando ha preso una pacca al fegato. Con interesse. Perché hai una ragione vera, e viva, presente, per cui ti interessa. Ecco, non importa essere malati di esperienze, esperimenti e libri come me, ma già giocare in questo modo con un libro... spesso può far dimenticare che c'era una puntata del grande fratello che uno voleva guardare, o che ci fosse assolutamente da stare aggiornati su tutte le cazzate che presentano di sé gli amici sul social. Anyway... questo è un lato di me che ho sempre tenuto per me, forum a parte, nel senso... quando dopo l'incidente mi misi a giocherellare con internet per farmela passare... e scrissi una roba nella mia presentazione personale del vecchio sito esperimento, qualcosa come "divoratore di libri e di esperienze". Ricordo un collega che mi conosceva da dieci anni che andò a dire in giro che fossi un caricamolle, perché non gli risultava affatto avessi mai letto un libro e gli faceva troppo strano perché mi conosceva come uomo d'azione e di vita senza filtri. Mi vennero a dire che mi parlava così alle spalle, e dissi che aveva ragione, in base a quello che aveva visto di me per dieci anni, nulla di strano. Anche perché forse il forum rende un'immagine distorta. Nella vita reale, non è che mi metta a dire alle persone "ah, ma guarda che secondo la corrente di pensiero vattelapesca, già dal 1600...", no, parlo davvero pochissimo, malvolentieri, e faccio. Ad esempio, non è che mi metta a scassare il cazzo ad una poveretta con il resoconto di un secolo di progressi sulla comprensione dell'orgasmo, gioco a farla venire, e spesso il mio rapporto silenzi - parlato è lo stesso del video in cui apro il pacco. Capisco, hai avuto il dono di interessarti e passare il tempo con un hobby che ti arricchisse, perchè mentre tutti i ragazzini compreso me stavano tutto il tempo a giocare ai videogiochi tu crescevi come persona e adesso ti trovi tutto questo tesoro non solo per te stesso ma anche per il mondo della seduzione. Leggendo vari post o ho letto spesso che il successo con le donne si basa spesso con i vantaggi che puoi darle, per lo piu' vantaggi materiali,a mio avviso la conosenza è un vantaggio attraente quanto quello materiale....cioè rendiamoci conto che vantaggio piu' grande ci puo' essere di andare da una persona che nel80% delle volte di dara' delle risposte sensate con prove di quello che dice , sull'argomento di tuo interesse senza perdere tempo? Altro vantaggio della conoscenza che è diverso dall'intelligenza di cui c'è un post con topic intelligenza coma arma di seduzione è che puoi instaurare molta connessione appunto perchè la ragazza si trovera' a parlare con qualcuno che non sia idiota a parlare magari della sua passione o attivita', qua nel post se non sbaglio quando parli di mettere del blu credo ti riferisca a questo Mi piacerebbe essere tuo coinquilino anche solo per una settimana e attingere come un dannato invece di essere circondato dalla mediocrita' -Zodiac- e ^'V'^ ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. Percival [Élite] 5208 Inviato 11 Ottobre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 (modificato) 3 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Forse dal forum non può trasparire. Sembra che voglia parlare di un sacco di argomenti. Per me il bello di masticare di alcuni argomenti, è che quando ho la fortuna di conversare con un vero professionista del settore (non potrei essere laureato in tutte le aree che mi interessano, e soprattutto di ogni facoltà mi interessano solo alcuni esami a la carte), so che domande fargli. Per esempio @Percival è 110 e lode in Biologia, e non perché abbia memoria fotografica, ma perché veramente padroneggia i contenuti e si sente che ha studiato quel che gli interessava e non in vista di un lavoro. Per me essere all'altezza di parlare con lui dell'eleganza del poema della transcrittasi inversa, o del funzionamento della vita di E.Coli, o quando ci parliamo dello stile di parassitismo favoloso di una bestiola che sa prendere il comando del SNC di un insetto... sapere che domande porgli, perché ho delle leggere basi in biologia, è lo scopo. CUT Grazie del complimento, ma grazie soprattutto di contribuire a diffondere uno degli atteggiamenti nei confronti della conoscenza - e forse, mi sbilancio, della vita - che ritengo vincenti: l'umiltà. Non quell'umiltà fastidiosa e intrisa di colpa cui solitamente si pensa, per convenzione. Piuttosto, quella che hanno avuto i maestri della pittura, magari già talentuosi, che gli ha permesso di andare a bottega da chi già padroneggiava la tecnica, l'arte, da chi aveva già avuto maestri, studi, ripetute esperienze che aveva rielaborato e integrato a costituire una conoscenza - seppur incompleta e aperta per sua natura - sistematica e organica. Quella che ti porta a stare zitto quando stai parlando con qualcuno che è esperto in un certo campo, di cui magari ti interessi da tempo, permettendoti di aggiungere quel tassello mancante del puzzle o di inquadrare la problematica da un'altra prospettiva. Quella che, col tempo... Ti porta ad ascoltare anche chi, magari, non ha i titoli di studio (che purtroppo per noi ha anche la scolaretta che manda a memoria i libri di fisiologia generale e poi risponde che il muscolo è un tessuto connettivo), ma ha avuto l'umiltà per rimboccarsi le mani ed approfondire, al massimo delle sue possibilità cognitive e pratiche, un argomento, e dimostra di padroneggiarlo a un livello tale da poter offrire punti di vista ragionevoli e interessanti. Ragazzi, qua siamo su un forum che pone tra i suoi punti cardine il miglioramento personale, oltre che la "seduction". E l'umiltà non è una virtù dei deboli e degli ammalati, è la virtù dei forti. Di chi ha fame e non si accontenta. La virtù di chi aspira a migliorarsi, al potere (campo-specifico e non), alla maestria (mastery), di chi non si appaga del solo pane che gli lanciano i padroni dell'informazione, ma segue la loro mano alla ricerca della dispensa. Vuoi migliorare in un campo, un campo qualsiasi? Si parte dall'ammissione di ignoranza. Questo è il recipiente, il buco da colmare iniziale. Senza di questo si continua a vivere nella propria presunzione di conoscenza. Poi, l'umiltà. L'umiltà è quella benzina che contribuisce a bruciarne il fondo, a renderlo come un buco nero, un pozzo senza fine pronto ad accogliere una matassa in continua espansione ma soprattutto mutamento, cui vengono adsorbite e integrate le nuove informazioni. Senza umiltà non c'è fame. Senza fame non c'è possibilità di progresso (escluso quello casuale). Senza progresso si stagna, e stagnare, soprattutto nel mondo di oggi, significa peggiorare. E' evidente che ognuno di noi (sono esclusi gli NPC) sarà carente in alcuni campi ed esperto in altri, non si può sapere tutto di tutto. Ecco perché bisogna essere disposti all'ascolto. Un ascolto selettivo e filtrante, senz'altro, ma di certo non un muro di cemento armato. Anche le nostre cellule hanno una membrana che le protegge, ma è una membrana selettiva, permette un passaggio seppur controllato. Oggi più che mai, bombardati come siamo da una marea di informazioni abilmente manipolate al fine di promuovere gli intenti di chi muove le redini della società, c'è bisogno di umiltà. Per il proprio interesse eh, si badi bene. La frase "Ho capito", il più delle volte, deve far scattare un auto-allarme. Alt. Davvero ho capito? Ho le conoscenze/competenze/capacità cognitive/disposizioni per poter discernere il buono dal marcio in questo argomento e crearmi un'opinione con un minimo di fondamento? Oppure, e anzi, meglio se fatto in contemporanea A PRESCINDERE dalla risposta: Conosco qualcuno - reale o "virtuale" - in grado di fornirmi un parere solido in merito e/o capace di dirmi "non sono sufficientemente informato, ma se vuoi mi studio un po' la cosa e ti faccio sapere cosa ne penso"? Mi sbaglierò, chissà. In fondo non sono nessuno, e ne ho ne abbiamo ancora tante di cose da capire, comprendere, assaggiare. Però di una cosa sono pressoché certo: questi (forse sarà controintuitivo per alcuni) sono gli atteggiamenti che, nel senso più lato possibile, indirizzano verso padronanza, potere, successo, e più in generale verso il miglioramento. Modificato 11 Ottobre 2019 da Percival **Demon**, jinky89, Tempesta91 e 7 altri ha reagito a questo 8 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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