Andrea_mi [Élite] 518 Inviato 10 Ottobre 2019 Condividi Inviato 10 Ottobre 2019 23 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Video #3 Se volessi colpire lo stesso diamante con luce proveniente da un' altra direzione, potrei dire che preparare il telo blu su cui mettere un pallino rosso... è andare dietro alle "linee nemiche" della Miss per parlare con la Dea? ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
what_else [Élite] 1460 Inviato 10 Ottobre 2019 Condividi Inviato 10 Ottobre 2019 Il 9/10/2019 alle 08:24 , ^'V'^ ha scritto: Ascoltato ieri sera mentre cucinavo la cena. Molto scorrevole,contenuti interessanti, apprezzo anche la parlata più veloce del solito (la maggior parte dei video su yt inserisco l' 1.5x o 2x, sarà che stavo cucinando, ma non ne ho sentito la necessità). Hai detto che la luce blu rilassa e ne hai anche una in camera: che ne pensi degli studi riguardo i danni della luce blu dopo il tramonto? Alcuni guru Paleo e dello stile di vita ancestrale consigliano addirittura di utilizzare luce rossa come luce notturna. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 10 Ottobre 2019 Autore Condividi Inviato 10 Ottobre 2019 11 ore fa, alex5511 ha scritto: Hai detto che la luce blu rilassa e ne hai anche una in camera: che ne pensi degli studi riguardo i danni della luce blu dopo il tramonto? Alcuni guru Paleo e dello stile di vita ancestrale consigliano addirittura di utilizzare luce rossa come luce notturna. Ho parlato non di luce blu, ma di luce azzurra, il che equivale allo spettro blu-turchese e non allo spettro blu-viola. Spoiler Lo spettro blu turchese (che chiamiamo azzurro) è un tipo di luce che sincronizza l'orologio biologico stimolando la ghiandola pineale e la produzione di melatonina, la quale mantiene stabile anche l'umore. Negli ultimi anni si è anche provato il ruolo della melatonina (assunta per sei mesi contro l'ovaio policistico) nel bilanciamento ormonale femminile e nella stabilizzazione del loro umore. Inoltre la luce azzurra (blu turchese) induce il riflesso pupillare (miosi) che è la protezione naturale della retina contro la sovraesposizione alla luce (comunque impossibile con la luce fioca azzurra di una stanza di notte). So bene quante cazzate i blog di tutto il mondo hanno scritto contro la luce blu, al punto che l'associazione degli oftalmologi americani ha dovuto pubblicare un "don't worry". Lo so non perché sono tuttologo, ma perché ho due amici internet marketer che hanno realizzato un corso specifico sulla protezione contro lo stress da tecnologia, e me ne parlarono per primi. Nel web a proposito tra blog e siti che si rimbalzano la mitologia, siamo al livello della carne rossa che fa male e lo dice uno studio. (Studio che non lo dice affatto). I tipi di luce che fanno danni, UVA-UVB e Blu-Viola, quella vicina allo spettro ultravioletto, scura... sono luce presente... non nella mia stanza ma ovunque, irradia la retina per tutto il giorno, in qualsiasi condizione atmosferica. E soprattutto danneggiano i bambini sotto i 10 anni col cristallino (fitro per la luce blu viola) non ancora ben formato. La luce blu-viola (di seguito blu) di cui parli, ha destato alcuni allarmi perché le lampadine a led che usiamo oggi, così come gli schermi a led, ne emettono dieci volte di più delle lampadine ad incandescenza che stiamo dismettendo. Né le luci a led, né gli schermi che usiamo, arrivano anche solo ad immaginare quanti milioni di volte in più di loro ne irradi il sole. D'istinto, prima della moda di abbronzarci, gli umani vanno ogni tanto all'ombra, non stanno volentieri tutto il tempo sotto al sole, e questo soprattutto prima dell'invenzione degli occhiali da sole. Allo stesso modo, ritengo ottimo l'invito a staccare 5 minuti ogni ora gli occhi da schermi a led, anche perché la luce blu per quello che ne sappiamo può sovraccaricare e passare le barriere del cristallino per un fatto di accumulo, di costanza, mentre se si hanno più di dieci anni ed il cristallino a posto, è perfettamente naturale (fa parte della luce del giorno) conviverci così come è spontaneo non stare ore ad occhi spalancati al sole, ma cercare un po' d'ombra e sbattere le palpebre, riumettando gli occhi. Un problema degli schermi è proprio quello che si seccano gli occhi tenendoceli fissi per ore senza sbatterli (to blink) ed è l'occhio secco quello indifeso contro lo spettro blu. Personalmente - anche se la luce azzurra è benefica e la blu nociva (in vitro, su componenti della retina isolate, senza cristallino e senza umettazione dell'occhio naturale) - anche posto che la luce di camera mia fosse blu viola vicina allo spettro UV, la notte non dormo e non sto in camera, è una luce che quando ci entri, in camera, è rilassante, sia per me che per chi ci entra. Poi con un telecomandino accendo delle candele elettroniche impostate sul rosso, per dare un tocco di pepe. Se in camera ci dormissi, ed anche ipotizzando che vi avessi luce blu viola, e non luce azzurra che è benefica, avrei gli occhi chiusi e non sarebbe un problema. Se se devo avere problemi di vista li avrò per le 14 ore fisso davanti allo schermo che passo quasi ogni giorno, o per il sole delle Canarie che è appena metto piede fuori casa (e che irradia molta più luce blu di qualunque schermo led). Ma detto ciò... come noti bene le lampadine a led che hanno il 35% di luce blu viola contro il 3% di quelle ad incandescenza, non fanno luce blu, ma bianca, e così gli schermi a led che irradiano più spettro blu, non sono schermi blu ma sono schermi che riproducono i colori e le luci dei porno che stai guardando. Quel tipo di luce ce l'abbiamo nella luce del giorno all'aperto, anche se è nuvolo, e ce l'abbiamo in lampadine bianche e schermi. E dovremmo staccare gli occhi ogni tanto, blinkare per umettarli, non stare fissi fino alla siccità degli stessi, e questo al sole ci viene naturale ma con gli schermi e le lampadine che sono artificiali ci dobbiamo abituare. Sui guru paleo che si triggerano coi blog non mi esprimo, dato che se uno deve uscire ogni settimana con un post nel blog, tante volte può cogliere un argomento che fa hype e dire qualcosa tanto per scrivere. Confido che quando è stata attaccata la carne rossa da metà dei blog e dei siti del mondo, con titoli falsi e stupidissimi, siano andati a vedere bene gli studi originali e abbiano disambiguato le credenze isteriche della gente a riguardo, confido abbiano fatto lo stesso con la follia contro il fruttosio (cristallno) che portò le persone a scrivere ovunque che allora la frutta fa male perché c'è il fruttosio. Però, quando si è parlato di qualcosa che non colpisce frutta e carne, hanno preso evidentemente l'argomento più alla buona e ci avranno visto qualcosa di cui parlare per ottenere attenzione, in questo senso una lucetta rossa è ottima in effetti. Anche per non compromettere la visione notturna mentre si legge una cartina topografica oltre le linee nemiche. Personalmente non mi sento di consigliare una lucetta rossa attenzionale e che alza pressione e tachicardia, nel posto dove si dorme, a meno che non la si abbia come tappeto azzurra e non si aggiunga qualche punto di rosso iniziando a fare sesso, per poi tornare alla sola azzurra nella fase coccole dopo. Soulitary, Attato, Trilly e 5 altri ha reagito a questo 5 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 10 Ottobre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 10 Ottobre 2019 15 ore fa, Andrea_mi ha scritto: Se volessi colpire lo stesso diamante con luce proveniente da un' altra direzione, potrei dire che preparare il telo blu su cui mettere un pallino rosso... è andare dietro alle "linee nemiche" della Miss per parlare con la Dea? Rosso ed azzurro inducono stati d'animo. In base allo stato d'animo è più facile o più difficile provare emozioni. Ciò che ci fa muovere sono le emozioni, non gli stati d'animo. Gli stati d'animo, tuttavia permettono o inibiscono l'affiorare di emozioni funzionali o disfunzionali allo scopo dell'interazone. Spoiler E' più facile che una sperimenti voglia di ciucciare il cazzo mentre è sotto massaggio rilassata con lume di candela e musica chill out, che si metta a succhiar cazzi mentre è nervosa ed irritabile in ritardo per una riunione di lavoro dove non trova parcheggio. E' importante che sia irritabile ed attivata per trovare parcheggio e fronteggiare il problema, va bene che non sia in relax. C'è un tempo ed un luogo per ogni cosa, non emozioni negative o positive. Tuttavia, non è con la mente razionale (miss) che la donna decide, gradisce, rifiuta o prova tensione. La presenza di ossitocina in lei - non un ragionamento - farà sì che scatterà indietro se sei uno sconosciuto che entra con il rosso, e che avrà più piacere di ricevere il rosso se sei un conosciuto. Questo dipende da meccanismi ancestrali di sopravvivenza dell'ingroup e del proprio pool genetico a discapito di quello altrui, non da idee più o meno stupide della miss. Anzi, posso serenamente dirti che in base ad un metastudio sui big data di meetic, emerse che le donne tendevano a pronunciare con la miss il proprio antirazzismo e la propria disponibilità ad incontrare persone interracial, ma poi i dati reali del loro vero comportamento dimostravano assolutamente il contrario. Insomma, non è la miss che scatta indietro sul rosso, ma la Dea. Fermo restando che in base al contesto può essere anche la miss. Perché se tu le piaci, e sta fantasticando di vederti mentre le lecchi la figa, se vai di rosso mentre siete in un contesto sociale non isolato per cui deve sembrare in un certo modo, o se vai di rosso via chat per cui teme screenshot o che comunque legge con la mente logica, non siete di presenza con body language e tutto, scatterà indietro per filtro della miss. Ma questo non dipende da azzurro o meno, potresti aver messo un tappeto azzurro, ma se il contesto la spaventa per il rosso (quindi non tu, il contesto) allora giudicherà male e scatterà indietro. Non perché non hai messo abbastanza azzurro, ma perché non è il contesto per il rosso. Il contesto è isolation. E per arrivare ad isolation serve dell'azzurro. Con eccezioni ovviamente. Se una è in vacanza e sta cercando un'avventura dove non la conoscono, se ha appena litigato col ragazzo, se ha bevuto, se è in una metropoli anonima dove nessuno la conosce, PUO' aver bisogno di molto meno azzurro per essere isolata. Ma questo perché è già attratta da te, e già vuole rosso. E non è il tipo di contesto che la faccia scattare per il rosso (se già vuole rosso con te). Non perché con l'azzurro o il rosso la fai diventare attratta. Nella stessa situazione (già vuole rosso) però nella sua piccola cittadina, o di pomeriggio in sober, o fidanzata e non litigata, scatterà indietro per il rosso ma per paura razionale del contesto. Non è una regola fissa, è pieno di femmine che a forza di costruire l'abitudine di scattare indietro al rosso, in una sola settimana o due di vacanza non riescono a fluire con le sensazioni reali, fanno partire il disco automatico anti rosso anche se lo volevano, e poi tornate a casa si daranno delle stupide. senza nome, sotterfugio, .E. e 10 altri ha reagito a questo 8 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 10 Ottobre 2019 Autore Condividi Inviato 10 Ottobre 2019 15 ore fa, Giraluna ha scritto: Il comune desiderio sessuale femminile era etichettato come pazzia e riconducibile all utero. No. Questa è propaganda nazifem recente. Assolutamente no. Non è che se una voleva del cazzo la considerassero pazza. Spoiler Questa è una donna dell'800 con attacchi isterici. Le donne in cerca di attenzioni (ma ti puoi immaginare prima di instagram come facessero?) manifestavano - solo nell'800 e solo nella classe medio alta, istruita sulle manifestazioni psichiatriche - tutta una serie di sintomatologie psichiatriche facili da vivere anche per autosuggestione, mimando epilessia, paralisi degli arti, cecità momentanea, perdita di coscienza e incapacità di parlare. Dopo aver mimato questi attacchi, che assicuravano attenzione e riguardi, compivano azioni indecorose ed imprevedibili e parlavano in uno stato semi allucinato. Si trattava di manifestare stati depressivi e situazioni esistenziali di personalità istrioniche e dissociate, secondo rappresentazioni codificate che il soggetto conosceva. Del tutto simile alla sindrome carceraria, chiamata pseudo demenza isterica, in cui il prigioniero disperato simula (più o meno volontariamente, dato che la suggestione incide moltissimo) vari sintomi che conosce essere legati a patologie mentali. E guarda caso i sintomi peggiorano quando egli sa di essere osservato. (Una crisi epilettica non dipende da chi ti guarda e dall'effetto che gli vuoi fare). Il soggetto conosce e riconosce i vantaggi di sembrare malato e i benefici che può ricavare se risulta un po' infermo mentalmente, e si pone in questo modo alla pietà dei medici del carcere, evadendo la routine carceraria. Dietro la teatralità studiata - e comunque poi auto alimentata con autosuggestione, puoi vedere anche tu che spirale si innesca se ora ti butti a terra a fare l'epilettica e la pazza - e alla simulazione di sintomi conosciuti e riproducibili, vi era certamente un dramma personale della persona isterica (anche maschi, ma molto rari). Per esprimere lo stesso malessere le donne del sud italia ricorrevano al tarantolismo, credendo che se ti punge una tarantola avrai strani attacchi e depressioni e deliri, facevano le "tarantolate" concedendosi di scassare il cazzo a tutti con i loro deliri, tanto è colpa di un morso di tarantola. Tarantola che, va detto, non attacca l'uomo, vive di notte e se punge non fa un cazzo. Morde e il suo morso fa male, ma il suo veleno a noi non fa un cazzo. Quando ancora oggi si vede un bambino irrequieto e gli si chiede se lo abbia morso una tarantola, questo modo viene da quel periodo in cui le donne per fare attention whoring patetico usavano la credenza del ragno, inscritta interamente nell'efficacia simbolica del sistema culturale di appartenenza. Questo significa semplicemente avere una licenza per rompere i coglioni e attirare attenzioni, non a caso l'isteria era ad interpretazione della singola donna e delle sue conoscenze di malattie psichiatriche, potendone imitare i sintomi. Purtroppo l'isteria, pur essendo un gioco di attention whoring, porta con sé poi sintomi reali che rimangono, come immaturità affettiva ed emotiva, crollo della libido sessuale, suggestionabilità (in altri periodi storici lo facevano mimando i sintomi dell'indemoniata perché era quello il sistema culturale entro il quale fare attention whoring). Non solo le donne usano questo melodramma psicotico per attirare attenzioni sui drammi interiori che pensano di vivere (dico pensano di vivere perché per diventare isterica serve una struttura base caratteriologica con disturbo istrionico di personalità, e chi è così tende esattamente a fare l'isterica a Vienna, la tarantolata in sud italia, la posseduta da uno spirito in india, ecc.) Si tratta di persone che esternano con modalità teatrali la loro intensa emotività, cercando di ottenere attenzioni dagli altri, e se in questa lista lista check point ci ravvedi una gran parte delle italiane, forse non sbagli: Comportamento Esibizionista Ricerca costante di rassicurazione e approvazione Eccessiva sensibilità alle critiche o alla disapprovazione Aspetto inadeguatamente seduttivo o comportamento di natura sessuale Utilizzo di sintomi somatici (di malattie fisiche) per raccogliere attenzione Bisogno di trovarsi al centro dell'attenzione Scarsa tolleranza per la frustrazione o la gratificazione non immediata Rapide successioni di stati emotivi che possono apparire superficiali o esagerati agli altri Tendenza a ritenere le relazioni più intime di quanto non siano Decisioni impulsive Incolpare gli altri per fallimenti o delusioni personali Tendenza a farsi influenzare dagli altri, soprattutto da chi tratta l'individuo con approvazione Essere eccessivamente drammatici ed emotivi Quando le donne nell'ottocento si inventarono di mimare sintomi psichiatrici che conoscevano, una a una via via per imitazione delle altre e perché lo ritenevano un modo di ottenere cure e attenzioni che "non è colpa tua, sei malata", i medici, gli psichiatri e i neurologi, non trovando in letteratura medica la descrizione di quei sintomi casuali, la chiamarono isteria perché i sintomi di psicosi femminile che descriveva Ippocrate e che sembravano simili, lui li attribuiva all'utero che andava in giro per il corpo di quella che non chiava. Non la chiamarono isteria perché credevano che l'utero andasse in giro per il corpo. Ma perché non avevano altro nome per descrivere quei sintomi. Bollare manifestazioni psichiatriche, attacchi epilettici, comportamenti da posseduta dal diavolo, come "i maschi etichettavano come pazzia il desiderio sessuale femminile" è abbastanza politico come punto di vista. E non credere non lo sia quel film che hai visto sul vibratore. In quel film mostrano che se una donna cagava il cazzo le davano dell'isterica... E forse questo nella storia è successo, così come di sicuro l'elettroshock, che è la miglior cura e più efficace per la vera depressione, è stato usato a caso per calmare pazienti cagacazzo. Ma dire che l'elettroshock era una tortura deliberata o che le donne isteriche che affollavano i reparti di psichiatria e che preoccupavano tutti con le loro chiare manifestazioni di infermità mentale, fossero le donne simpatiche di quel film, in cui bene o male è solo due settimane che non sborrano... ce ne passa. Ce ne passa un bel po'. Ma la mimesi di sintomi psichiatrici conosciuti e codificati nel proprio sistema culturale come degni di riguardo e cure, non riguarda solo le donne. In Guinea esiste una forma di isteria maschile che non esiste da altre parti, e che loro chiamano lulu. Noi la chiamiamo wild pig syndrome. Colpisce solo uomini sposati 25-35 yo, che non possono manifestare il proprio malessere nell'essere sposati e dover pure pagare i conti, e comporta il diventare "non per colpa tua, ma è la malattia", antisociali, ladri a casa dei vicini e privi di memoria. E' una forma codificata con cui un maschio, che non può mai lamentarsi di dover pagare i conti e i debiti, può schizzare. Credendo che sia una malattia e non colpa tua, il maschio sposato tratta tutti male, spinge la gente, diventa violento, ruba delle cose e poi sparisce per giorni. La gente crede sia colpa degli spettri di persone morte nella tribù, pertanto non colpa del soggetto. Dopo diversi giorni il maschio colto da lulu torna con gli articoli rubati, li restituisce ai vicini e però dice di non ricordare un cazzo. Solitamente l'attacco di wild pig game arriva quando gli obblighi finanziari lo stanno strozzando. (E ti assicuro che è più facile per una donna smetterla di tirarsela e scopare che le fa bene, che per un maschio trovare soldi). Chi è stato colpito da un attacco di questa syndrome, ottiene una sorta di indulgenza da parte dei creditori, le rate vengono spalmate più a lungo e meno pesanti, e in alcuni casi alcuni debiti sono anche estinti per non infierire su un malato. Loro continuano a trattare questa syndrome come malattia mentale e noi sappiamo che è l'equivalente delle nostre varie forme psicotiche di attention whoring femminile, non fosse che il maschio che crolla non cerca attenzioni (anzi, se ne va per giorni chissè dove da solo) ma cerca ossigeno economico, prendere fiato, che qualcuno allenti il peso dei debiti che si è tirato addosso per sposarsi e star dietro ad una famiglia (dato che ovviamente tutto è dovuto e a nessuno viene in mente di chiedere ad un uomo se questi non ci stia rimanendo sotto). L'iperventilazione e l'aumento di pressione sanguigna autoindotte, sdoppiando la vista e suggestionando il soggetto che le opera, aiutano lui a sentirsi davvero non colpevole e malato, esattamente come l'autosuggestione basata su parametri fisiologici alterati aiuta le donne che erano colpite da attacchi isterici nell'800 a sentire che è vero e che non stanno solo recitando. L'hanno fatta davvero molto, molto semplice in quel film sul vibratore, un film politico, tanto per cambiare. In ultima analisi, anche se di rara manifestazione, due anni fa ho conosciuto una che giustificava il suo necessare di riguardi un'abduction, il mezzo ricordo non ricordo di essere stata rapita dagli alieni. Se questo sistema simbolico fa presa su alcune collettività di persone che ci credono (all'interno delle quali le donne con disturbo istrionico monopolizzano attenzioni dicendo di essere state rapite dagli ufo, addirittura mostrando un coniglio spellato comprato dal macellaio come aborto alieno-umano), nella nostra società pare che il fenomeno, dalle manifestazioni psichiatriche oggi considerate più patetiche che altro, o comunque da allontanare, si sia spostato sul vittimismo da abusi sessuali subiti, da violenze sessuali inventate, ecc. Perché nella nostra società attuale questo è considerato motivo di accudimento, riguardi e attenzioni. E' davvero difficile oggi come oggi non imbattersi in fighe che debbano inventarsi di sana pianta un coma nel passato, un abuso, una violenza subita... Il problema è che l'isteria aveva come colpevole una malattia mentale, non colpa della donna ma di nessuno. La possessione dava la colpa al diavolo. Il tarantolismo aveva come colpevole una tarantola immaginaria, non la donna ma nessun umano. L'abduction, stranamente nata solo da quando esiste il pensiero tecnologico a riguardo, non è colpa della donna ma di nessun umano. La Wild Pig lulu syndrome è colpa degli spettri dei morti... La moda recente per cui le personalità istrioniche devono sempre dire di aver subito abusi da qualcuno, o che sono state violentate, ha fatto andare delle persone in prigione. Delle persone in prigione dove potranno giocare alla pseudo demenza isterica. Maldoner, Mc Lovin, Trilly e 2 altri ha reagito a questo 3 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Victa1 [Élite] 87 Inviato 10 Ottobre 2019 Condividi Inviato 10 Ottobre 2019 Aivia ti amo ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 Ghost Rider, Weiji, Erricos1 e 14 altri ha reagito a questo 5 12 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Giraluna [Partecipante] 9650 Inviato 11 Ottobre 2019 Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 (modificato) 7 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Bollare manifestazioni psichiatriche, attacchi epilettici, comportamenti da posseduta dal diavolo, come "i maschi etichettavano come pazzia il desiderio sessuale femminile" è abbastanza politico come punto di vista. E non credere non lo sia quel film che hai visto sul vibratore. 7 ore fa, ^'V'^ ha scritto: L'hanno fatta davvero molto, molto semplice in quel film sul vibratore, un film politico, tanto per cambiare. Non ho scritto che erano i maschi ad etichettarlo, ma che veniva etichettato come pazzia. Il fatto che il comportamentio isterico fosse ad appannaggio più femminile che maschile non significa necessariamente che fossero solo i maschi ad etichettarlo come pazzia. Meglio specificare. Culturalmente la storia dell isteria ci suggerisce molto su come veniva interpretato il desiderio femminile. Fino al ventesimo secolo per la scienza desiderio e piacere non esistevano per la donna tanto che desiderare il cazzo avevano connotazioni disturbate. Ci doveva essere, appunto, un malfunzionamento da qualche parte. Un interferenza che riconducesse al tutto. E si attribuì all utero poiché Ippocrate lo ipotizzò. In quest ottica, infatti, ho scritto che veniva considerata atto sessuale solo la penetrazione. Lo speculum era più controverso di un vibratore. Perché? Perché si erano schierati dietro l idea che fosse sessuale solo la penetrazione. Dato che lo speculum penetra ed apre la vagina per guardarci dentro bastava questa conoscenza concreta e sotto gli occhi di tutti per rimettere in discussione il concetto astratto di penetrazione. Invece si è preferito ignorare quel dettaglio e bollare con estrema leggerezza che la donna desiderosa di una vita sessuale più attiva fosse uno degli attributi dell isteria. Essa fu il primo disturbo mentale, erroneamente associato ad un cattivo funzionamento dell utero. Così ipotizzando praticamente ogni comportamento femminile disfunzionale era etichettato e patologizzato come isteria dalla cultura di massa. E qui mi collego al film, sul quale ho scritto di essere una versione romanzata sulla nascita del primo vibratore. La versione romanzata è per definizione non autentica. Forse edulcorata è il termine adatto. Infatti la scena finale dove s invia il vibratore alla regina fa ridere quanto riflettere sul fatto che di certo non era andata così considerato appunto il modo di porsi della sovrana e che sia dunque pertinente dubitare circa la verosimiglianza di alcune scene, per quanto ironiche, con la realtà dell epoca. Lo stampo della regista è in gran parte femminista. Basta guardare la figura di Charlotte, riproposta con sfumature mercificate appositamente per il pubblico femminile della nostra epoca (maschioni cattivoni). Sicuramente non fu tutto così rosa e fiori, di certo quattro vecchie che volevano solo orgasmare non erano veramente isteriche; né tanto meno si inizia a cantare solo dopo che uno ti ha sditalinata il clito o bisogna per forza trovare nel maschilismo qualche forma di ristoro al proprio insoddisfacimento sessuale. Nonostante l ovvietà di quanto sopra, l ignoranza circa il funzionamento del desiderio femminile vigeva sovrana prima ancora della sovrana stessa ed il ruolo poco attivo della donna nell atto sessuale hanno predominato, influenzando quelle ipotesi in campo medico scientifico, che di rimando si sono specchiate a livello culturale. La lista che mi hai scritto, d altronde, è il resoconto di comportamenti molto in voga fra le femmine medie italiane. Sono tutte desiderose di diventare isteriche o hanno basi caratteriologiche con disturbo istrionico di personalità? No di certo. Eppure la cultura di massa vuole che l etichetta di donna isterica si trascini ancora oggi. La scienza medica dell epoca era ancora ignorante. Neanche conosceva l attention whoring. Oggi possiamo capire che certi comportamenti sono varie forme psicotiche di ricerca di attenzioni. Un istrionica l ho indirettamente sentita. Un corso di teatro al confronto è becchime per polli. Allo stesso tempo una figliola che corrisponde a tutti i punti della lista da te scritta tanto bene non sta. Occorre distanziare ciò che è patologico da quello che può essere un comportamento maleducato. Mal educato non è patologico e viceversa o non esisterebbero due termini per configurare contesti diversi fra loro. Patologico è radicato e sistemico, riconducibile allo studio della causa delle malattie. Mal educato solo episodico e non ricondubile ad una malattia mentale. La figa media italiana è in gran parte maleducata. E con tale termine non indico solo le arroganti, ma anche quelle all apparenza distinte che poi si rivelano delle annoiate in cerca di rivalsa. La mal educazione ha varie forme di manifestazione esattamente come esistono varie forme psicotiche di ricercare attenzioni. La cultura muove le tendenze, che si appoggiano su basi più morali che scientifiche. Di educazione. Quando è la scienza stessa ad essere imprecisa ed arbitraria - vedi le ipotesi e le rassicurazioni di cui sopra - la massa tende a farsene arbitrariamente educare. Un esempio lo sono quelle donne che non conosco il funzionamento del ciclo mestruale ed etichettano altre donne come isteriche; un altro lo sono quelle che credono di aver subito abusi al semplice no di bocca all atto sessuale dopo aver accettato di salire su da lui. In entrambi i casi v è una conoscenza scolastica dell anatomia femminile ed ancor più elementare dei rapporti uomo donna. Se la massa si guarda quel film, quante probabilità abbiamo che creda veramente siano andate tutte così le cose, senza dubitare ed informarsi? Molto alta. Quante ne abbiamo che si credano isteriche, dunque folli nell accezione culturale di massa, donne che corrispondono a quella lista? Di nuovo, molto alta. Attacchi epilettici, paralisi degli artri, convulsioni, allucinazioni ed altri sintomi di isteria non sono paragonabili a quella lista. Per me e per te è ovvio. Eppure isterica è un dispregiativo ancora utilizzato. E più lo si utilizza erroneamente più la persona si sentirà autorizzata a comportarsi così per ricevere uno straccio di considerazione. Gettata l ancora (sei isterica se fai cosi e cola; solo la penetrazione è atto sessuale; maschioni cattivoni) arriva poi la trappola mentale. A meno che non ci sia una bella fetta di formaggio sopra o un piatto di carbonara, quando il meccanismo scatta non da alcuna gratificazione o soddisfacimento. Forse lo sanno bene quelle persone incarcerate di cui scrivi, che ora si trovano a giocare alla pseudo demenza isterica a causa di donne dannose. Persino la frase "Ho sofferto molto" viene abusata, facendo scattare le trappole annesse. A sedici anni ste ragazze hanno sofferto molto. Va bene. Posso al massimo dubitare di ciò visto che il suo metro di sofferenza non è equivalente al mio, ma farmi credere fermamente di aver sofferto molto per queste ragazze, nella maggioranza dei casi, significa far passare il messaggio sconnesso che aver tolto l amicizia da fessbuc ad uno perché ha visto la foto con un altra o avere le tette piccole ed essere stata scartata per questo dal figone del gruppo sia soffrire. Allo stesso modo i ragazzi che non conoscono bene il funzionamento del ciclo femminile bollano velocemente come isterici alcuni comportamenti riconducibili ad uno fase acuta dello stesso, che basta ignorare quando arriva o ad una mal educazione. Al giorno d oggi, secondo me, ai ragazzi non dovrebbero solo insegnare meglio educazione sessuale, ma anche incominciare educazione mentale, nella fattispecie l anatomia del cervello, così da evitare una cultura di massa che, in quanto tale, ovvero una massa, schiaccia e non migliora. Non scrivo che sarebbe didattico fare un giretto nelle carceri e nei centri psichiatrici per capire quanto siamo stati influenzati per molto tempo da ipotesi e credenze arbitrarie dato che sono ambienti per certi versi sconvolgenti per un alunno delle medie e delle superiori, ma rifarsi agli adulti in tal senso non sarebbe proprio una ipotesi tanto da scartare nel mucchio di quelle avute sinora da alcuni professionisti. Anche l attribuzione del malessere esistenziale in cui molti si crogiolano ad una cultura di massa sconnessa è ricercare un colpevole esterno, ma discostarsi da esso (il malessere) per ricercare una versione improntata al miglioramento di sé non si può di certo imputare ad una forma di ricerca d attenzioni o di vittimismo. È ricerca vitale in questo caso ed è altresi evidente che sia un problema esterno e da imputare solo ad esso poiché, appunto, me ne discosto (io in primis). Per cui non c è nessuna idea, ipotesi, credenza o interpretazione arbitraria a sostenerne le fondamenta quanto più fatti che ne dimostrano la concretezza. Accordo e connessione - ciò che non caratterizza la massa -, dopotutto, non sono patologie, disfunzioni ne tanto meno maleducazione. Modificato 11 Ottobre 2019 da Giraluna Haucha ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160874 Inviato 11 Ottobre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 Il 11/10/2019 alle 03:51 , Giraluna ha scritto: Culturalmente la storia dell isteria ci suggerisce molto su come veniva interpretato il desiderio femminile. Fino al ventesimo secolo per la scienza desiderio e piacere non esistevano per la donna tanto che desiderare il cazzo avevano connotazioni disturbate. Ci doveva essere, appunto, un malfunzionamento da qualche parte. Un interferenza che riconducesse al tutto. E si attribuì all utero poiché Ippocrate lo ipotizzò. Bisogna stare molto attenti, quando si leggono cose scritte da gente che ha l'acqua calda in casa, il computer, gli antibiotici e gli antidolorifici, a riguardo di epoche passate. In particolare circa i generi e presunte sottomissioni o imposture. Faccio la doverosa premessa che vi sono più differenze tra individui molto diversi dello stesso genere, che tra individui simili di generi diversi. Intendo dire che io sono molto più simile ad una donna che mi è affine, che ad un maschio diverso da me. Questa premessa è doverosa quando si usa la lingua come un'ascia nel dire "donne e uomini". Spoiler Hai scritto che fino al ventesimo secolo desiderio e piacere non esistevano "per la scienza" nella donna. O che Ippocrate attribuisse all'utero malato la voglia di cazzo. Siccome sospetto che tu non fossi presente ai fatti, e che queste info derivino da letture di soggetti contemporanei (nel 99% dei casi facenti politica, e pure per il volgo...). Metto alcuni puntini sulle I. - Ippocrate non curava la voglia di cazzo come una malattia di un utero impazzito. Ma davanti a crisi epilettiche con schiuma alla bocca, con comportamenti che oggi conosciamo per i film sugli esorcismi, e che nel medioevo vennero attribuiti al demonio, davanti a persone deliranti, con gli occhi ribaltati, vomitanti, dispnoiche o come cazzo si dice quando uno respira male, schiumanti, strillanti... Si rese semplicemente conto che a prendere del cazzo passavano i deliri, e che la prescrizione medica adeguata fosse il coito, il matrimonio o la gravidanza. Il fatto che credesse che la causa di tanto strepitare e impazzire fosse un utero vagabondo per il corpo, è una misconoscenza dell'epoca, ma il succo è che riconosceva il valore importante del piacere sessuale femminile e della femminilità biologica compresa la gravidanza. Sostenere che nell'antica Grecia fosse ignorato il piacere femminile è dura. Noi non stiamo parlando di donne che rompono un po' i coglioni e allora si dà loro delle isteriche che non prendono cazzo. Che non prendono cazzo è vero, ma non hanno crisi isteriche di rilevanza psichiatrica. Stiamo parlando di casi di rilevanza psichiatrica e del tentativo di curali, tentativo che nell'esperienza funziona con il sesso. Che poi il modello teorico soggiacente (l'utero che si muove) fosse non vero, questo non cambia che si riconosceva assolutamente il bisogno femminile di piacere e di sesso, al punto da essere prescrizione medica. - Galeno, io sono seduto in una sedia di simil pelle e ho l'acqua fresca in frigo e gli do del pazzo in modo scherzoso perché diceva cose a volte ridicole. Ma era comunque il medico personale di Marco Aurelio e qualche motivo ci sarà. La sua posizione verso l'isteria - pertanto non, verso il chiamare isterica o tarantolata una che scassa il cazzo, ma parliamo di gente che schiuma dalla bocca con attacchi simili all'epilessia - fu diversa da ippocrate, nel senso che prese le distanze dalla storia dell'utero che si muove, ma fu con essa in linea sulla prognosi, rivalutando l'importanza del legame tra fenomeni isterici e piacere sessuale femminile. Egli, con il suo quadro teorico la spiegò diversamente (la donna doveva sborrare come il maschio per non trattenere il suo liquido, che se nel maschio comporta malinconia e prostrazione, sconfitta e depressione, nella donna comporta disturbi isterici) ma di base la prognosi di prendere del cazzo e sborrare funzionava. Ovvio che quando assisti al fatto che una folle isterica schiumante, se prende della minchia dopo smette di fare la posseduta, in base al quadro teorico che ha la tua medicina proverai a spiegare in modi diversi cosa sia successo, ma il punto è che non avevano mai messo in secondo piano il piacere femminile, al punto che a Roma (Galeno) credevano che anche la donna dovesse sborrare nel senso proprio idraulico, eiaculare, per non ammalarsi, esattamente come i maschi. Ventiquattro secoli fa, il piacere femminile era al centro della conoscenza e dell'importanza, con Ippocrate, non si negò con Galeno (che ha governato per molti secoli il pensiero medico occidentale) e Sorano di Efeso poi, nel II secolo dopo Cristo, dal punto di vista della cultura greco romana, riprese Ippocrate togliendogli l'arcaismo ingenuo dell'utero che viaggia, ma cercando di dare una spiegazione scientifica alla centralità del piacere sessuale femminile, ossia mantenne la prognosi, togliendo le follie dalla diagnosi. Anche lui concilierà i sintomi con il quadro teorico che possedeva, ossia contrazione e rilascio di organi alla base di varie malattie. In lui l'utero non era più quello che viaggiava, ma che si contraeva con spasmi simili a quelli epilettici visibili poi in tutto il corpo. Vagli a dare torto se sei un suo contemporaneo, dato che davvero l'utero ha contrazioni. Lui credeva si infiammasse e da questo derivassero le contrazioni da cui derivassero i sintomi isterici. Di nuovo. Non stiamo parlando di uomini che dicono che se una vuole godere è malata. Stiamo parlando di uomini che OSSERVANO che una che fa poco sesso finisce in condizioni somatiche e psichiatriche da TSO, e riconoscono in questo il potere guaritore di sesso, matrimonio (inteso come avere un uomo che le scopi) e gravidanza. Con varie altre spiegazioni più o meno fantasiose in base ai nodi teorici del loro tempo, e passando per la caccia alle streghe in cui LE DONNE MENO BELLE DENUNCIAVANO LE PIU' BELLE e in cui i deliri di carattere erotico erano visti come opera del diavolo (non c'entravo una sega), arriviamo all'epoca vittoriana in cui una regina, donna, non i maschi, decide che le donne debbano fare sesso una volta ogni sei mesi col marito, pensando ad occhi chiusi all'Inghilterra, e farlo perché i maschi se non scopano almeno ogni sei mesi si ammalano e soffrono orribilmente. Ma non più di una ogni sei mesi. In quei tempi la prostituzione era tanto consumata, da tutti e diverse volte a settimana, in alcuni casi anche due volte al giorno, che spesso la gente sborrava nelle prostitute direttamente nei vicoli di pomeriggio, per strada. Una regina, mise il veto al piacere femminile, non "i maschi". E arriviamo così a Freud e a tutta la convinzione sulle isteriche che diede il via alla psicanalisi. Ma... Quando giornalisti maschipentiti o femministe scrivono in giro e se non le pubblichi o le cancelli strillano che c'è la censura della fallocrazia, siamo sicuri che dalla loro sedia in simil pelle e il loro portatile, con l'acqua corrente in casa... sappiano di che cazzo stiano parlando? Vediamo allora alcuni punti reali sulla "situazione della donna", ossia "della folle convinzione che i maschi - e la scienza - non riconoscessero il piacere femminile. O ci vedessero un'infermità (idea di Freud, non precedente, relativa alla stimolazione clito, con tutte le sue frociate dell'invidia femminile del pene). La Scuola di Venere. Manuale di piacere per donne. Un vero libro (quindi non un articolo stupidissimo e disinformante scritto da una attivista o da quel frocio di suo marito medico nel '900, secolo di nazisti, fascisti, comunisti, femministe e atomiche in testa alla gente). E' un libro del 1668. Che era tanto segreto e taboo, che nel 1680 venne anche tradotto da noi, col titolo: "La Scuola di Venere o Regole e Buone Pratiche per il Piacere Femminile" Una stupida femminista attuale, del 2020, di quelle che devono dire che i maschi non riconoscevano il piacere delle donne, se lo apre lo deve chiudere per l'imbarazzo. E' la storia di una ragazzina adolescente francese che con suo cugino già iniziato ai fatti della vita scopre e si fa narrare le forme di piacere femminile. Il cugino le consiglia di rompere il ghiaccio conquistandosi uno scopamico (Fucking friend). Non di sposarsi, di scopare. Ora, vediamo un attimo di dettagli, però, relativi alla vita vera di chi l'acqua calda in casa non l'aveva, e nemmeno gli antibiotici. Perché a guardare a certi comportamenti da comodi e seduti su una poltrona con il synflex per il mal di denti.... si corre il rischio tutti di diventare stupidi come quelli che scrivono di epoche di cui non capiscono un cazzo. O latitudini, di cui non capiscono un cazzo. Una figlia, ad esempio nel rinascimento, quando nasceva era una disgrazia economica. Non solo doveva essere tenuta al riparo da tentazioni pericolose, anche una famiglia bene, ad esempio, aveva figli di servitori e servitori che attentavano alla sua virtù e quindi all'onore di famiglia, ma inoltre doveva essere accasata con tutto il peso economico che questo comportava. Il padre, doveva pagare perché qualcuno se la accollasse a vita, e parliamo di belle ragazze sexy mai sposate perché il padre non trovava i soldi per farlo. Però c'era un lato potenzialmente positivo in questo. Ossia, se la si riusciva a sposare con il figlio di una famiglia potente, il padre poteva avere questo legame di sangue con quell'altra famiglia potente. Allora si faceva di tutto per non farla chiavare, educazione in convento di clausura compreso (ossia chiavata dai preti). Perché se avesse chiavato ESSENDO LEI COME FEMMINA PIU' TENTABILE "DAL DIAVOLO", OSSIA PIU' PROPENSA A CERCARE PIACERE SENZA PENSARE ALLE CONSEGUENZE, non solo nessuno se la sarebbe presa neppure pagando la dote, ma in più addio unione con una famiglia potente. Ossia, era da mantenere a vita da parte del padre e fratelli. Durante la clausura per evitare il sesso, alle ragazze veniva impartita la stessa istruzione dei maschi (di pari ceto sociale). Studiavano un po' di medicina, riconoscimento e uso di erbe per cosmetici e medicamenti, latino, storia, letteratura, filosofia, musica, ecc. Alcune poi mentre i maschi imparavano l'uso della zappa e dell'aratro, della spada o lancia, della balestra e del martello, studiavano uno strumento musicale, la pittura, la scultura ecc. Così come oggi c'è gente che dice che le donne non sappiano guidare, allora c'era gente che diceva che tutta questa istruzione impartita alle donne che poi di base sono destinate a prendersi cura dei figli fosse non necessaria o dannosa. E certo che se dobbiamo dimostrare una tesi politica, possiamo prendere le affermazioni di costoro e dire che dal 1300 al 1600 in italia non si voleva che le donne studiassero. Ma se guardiamo ai fatti, non alle affermazioni di alcuni, i fatti erano che studiavano come i maschi, solo si dedicavano più alle arti che alla zappa, al badile e alla spada o lancia. A 11-12 anni uscivano dai conventi e andavano sotto la guida materna ad imparare l'arte di essere spose. Maritare una figlia inizia a costare ancora più soldi, rispetto al medioevo la dote aumenta. Nelle famiglie meno abbienti una sola figlia da sposare poteva significare diventare poveri dilapidando le risorse di famiglia. Senza dote, una ragazza non poteva sposarsi. "Se devo pagare io, vado a pro". (Logica ineccepibile) Così, tutto l'onore di tutta una famiglia ruotava pericolosamente attorno alla conservazione della verginità di una figlia. Questo sia tra contadini che tra i patrizi. Se leggi tra le righe, significava per i maschi che provarci con le fighe per scopare voleva dire essere criminali ed aver attentato all'onore di una intera famiglia. Ma ora quando dico famiglia non pensare a tua mamma, tuo papà e tua sorella. Pensa a 50 persone che vivono a stretto contatto e che cercano di legarsi ad un altro gruppo da 50 per avere un'alleanza vantaggiosa. E tu maschio scopandogli la figlia, che così dovranno campare a vita, hai sputato pubblicamente in bocca a 50 persone. Allora è il piacere femminile ad essere negato, o è che proprio il matrimonio di epoca agricola è un abominio sessuale? (Che ci portiamo ancora dietro). Ora... quando parliamo di donne in epoca agricola... non dobbiamo guardare alla nostra amica che studia o che lavora, o alla nostra idea televisiva di donne. Parliamo di persone che erano incinte ogni 24 o 30 mesi. In tutti i ceti sociali. Non solo presso i contadini. La moglie di Carlo I d'Inghilterra fu incinta senza sosta dal 1628 al 1639. Si parla di record per donna di 36 figli. E la gravidanza era un pregio. Ed un privilegio. Era attention whoring, in italia la puerpera veniva festeggiata e coccolata. Ma perché gente che non aveva di che sposare una sola figlia, si piantava in casa un figlio ogni due anni? I bambini morivano per una diarrea, per il catarro, per una comune influenza, per la tubercolosi, e anche nei ceti bassi per la fame. Le famiglie povere erano di numero più ridotto di quelle ricche... perché se non bastava che un ascesso comune avrebbe ammazzato il bambino, c'era un numero molto alto e sospetto di "morti per soffocamento da schiacciamento", un incidente... Tanto sospetto che se lo faceva una madre nubile, era considerata responsabile di infanticidio di fronte alla legge. O abbandoni. E i servi erano giovanissimi non, per il califfato o qualche mostruosità, ma perché le madri povere abbandonavano sovente i figli e questi o morivano o venivano adottati come servi. Molte erano le bambine, che non ci sarebbero stati i soldi per farle sposare... che morivano magicamente soffocate alla tetta durante l'allattamento. Anche bambini. Che saranno anche braccia per i campi e pensione. Ma prima devono arrivarci vivi alla adultness, e già siamo al 50%, poi devono essere sfamati fino ad allora... e siamo nei cazzi. Nei casi di famiglie in condizioni economiche disperate, si diffuse anche il lavoro femminile, e siamo nel 1400, non nel '900. Ma solo fino al matrimonio, perché poi una donna diventava una coniglia. Perché l'impostazione agricola, da prede, non predatoria, è quella dei conigli e delle bestie da cattura. E come facciamo a dire che questo fosse un problema economico ed alimentare, e non una "situazione nel passato in cui la donna era assoggettata all'uomo"? CI vuole un cieco o un malintenzionato per non vederlo: Logica suppone che se l'uomo è potente e benestante ancora di più la donna sia assoggettata. I fatti con nomi e cognomi della storia mostrano che nei ceti sociali alti la donna aveva autonomia, studiava come i maschi del suo stesso ceto (1400, non '900) e solo nei ceti più bassi, dove servivano figli e non c'erano soldi per camparla, e soprattutto dove i figli li accudiva lei e non la balia, la donna era solo considerata nella sua relazione con gli uomini che la campavano. Era la figlia di, la sorella di, la moglie di, la madre di. Ma questo non per la fallocrazia delle disagiate attuali. Per le condizioni di vita. Era così importante non avere una figlia da mantenere e avere figli che lavorassero, che se le figlie non sposate trovavano un lavoretto poco remunerativo, potevano andare a vivere con la famiglia del loro datore di lavoro, il quale scalava dallo stipendio il vitto e il mantenimento, manlevando la famiglia dal doverla mantenere... e lei in quel modo si impegnava da un lato a risparmiare alla famiglia il suo mantenimento, dall'altro accumulava la dote per potersi sposare e ad attirare, con la sua abilità lavorativa, un futuro marito. Ma come, il marito non era attratto dal culo? Ma no, per quello ci sono le puttane. E non sono le donne ad essere attratte dall'abilità lavorativa del marito? Ma questo lo dicono i PUA, credendo che qualche situazione del '900 sia ampliabile a tutta la storia dell'homo sapiens. A dodici anni, le ragazze andavano a lavorare, per non strangolare la propria famiglia, altro che "le donne hanno ottenuto il diritto a lavorare con la seconda guerra mondiale". Facevano le donne di fatica, altro che le Interior Designer. Il matrimonio avrebbe poi fornito loro rifugio e aiuto, e ci sarebbe stato comunque un uomo che si sarebbe incaricato di loro, ma erano i successi lavorativi, tra gente di bassa estrazione, a far sì che una donna fosse appetibile... come aiuto per mantenere lei e i figli. Una che è da quando ha dodici anni che lava biancheria, pulisce casa, cucina, svuota le latrine... E' una garanzia di saper gestire una casa con bambini permettendo all'uomo di lavorare ai ritmi pesanti e alle condizioni bestiali di allora. Noi una settimana di lavoro di un ragazzo di 23 anni di allora la vediamo come la selezione dei seals, che quando non ce la fai più suoni la campanella e scappi. Ora, tornando al punto... Non è che la scienza negasse il piacere sessuale femminile. Sono 24 secoli, prima delle cazzate vittoriane, che viene considerato la cura delle malattie femminili. Il piacere. Ma lo stile di vita disumano, non specie specifico, di epoca agricola, comportò - la necessità che le donne non fossero stappate dai servitori e dai mascalzoni, pena il dubbio su chi fosse il padre del primogenito e fine di una famiglia e del suo onore. Con questo diventa ovvia la paura della facilità femminile al piacere ed alla lascivia, riconosciuta, mai negata. - la necessità, per la natura stessa dell'agricoltura, di sfornare figli come conigli tanto metà ne muoiono e dei sopravvissuti metà è femmina ed è una bocca da sfamare e un peso da sostenere. In questo quadro culturale --- basato sul tipo di sostentamento alimentare e sul numero di figli necessario per strappare un misero nutrimento alla terra (le prede come i ratti e i conigli ma anche i diplodocus fanno migliaia di cuccioli, che abbandonano in giro... i predatori come lupi, homo, t rex, fanno pochi figli, molto pochi e li sfamano bene e li amano.) La domanda principe secondo me non è "Come veniva considerato il desiderio femminile" Dato che parliamo prima di ragazze che se hanno desiderio scassano un'intera famiglia e la mandano in rovina economica, e poi di madri, non di donne, erano sempre pregne, ed ormonalmente cambia tutto, non si può guardare a loro e confrontarle con le proprie amiche che a 35 anni pensano se fare un piccolo bastardo. Davvero, non si può guardare alla propria amica che va a pesca su Tinder e in discoteca si ubriaca, parlare serenamente con lei di quanto si masturba e poi proiettare la sua faccia e la sua esperienza di esistere in un mondo agricolo, assolutamente non idoneo ad una specie predatoria e fortemente sessuata, in cui se una la chiavavano stava schiantando al muro una famiglia se nubile, due se sposata. Anche perché chi ci rimaneva schiacciato sotto, in tutto questo, erano gli etero, si sarà intuito, no? Voglio dire, se scopavi una nubile avevi oltraggiato a morte e rovinato la sua famiglia, e ti trovavano mangiato dai porci o inforconato, se scopavi una sposata idem... Ok, c'erano pro dappertutto, ma chiunque abbia amato e gli sia piaciuto stare a dormire insieme abbracciati... sa quanto è dura vedere la tua amata affacciata alla finestra della casa del marito che la campa con fatica, e che i genitori hanno scelto per avere un'alleanza economica. La domanda allora non dovrebbe partire da lì. Secondo me dovrebbe essere... Se la mia amica designer di interni fa un figlio o due e uno perde la vita... finisce in stato catatonico e in terapia e gonfia di psicofarmaci pressoché a vita. E se fino a non troppi anni fa, in epoca agricola, le donne sfornavano figli ogni 24-30 mesi e almeno metà ne morivano... anche solo per un ascesso, una diarrea, un'influenza.. e qualcun altro lo dovevano "soffocare per incidente". Quali Sentimenti, provarono queste donne? La mia domanda è questa. Sul fatto che hanno bisogno di cazzo per 24 secoli non si è detto altro, poi lo si è un po' nascosto per paura distruggessero famiglie e la regina Vittoria ha negato la sessualità come esigenza femminile, contagiando una cultura già di per sé oltraggiata da religione e agricoltura, ora che si campano da sole lo si può ridire, ok. No anzi, se lo dici poi le femministe devono dire che col dito è meglio e che non serve loro il cazzo. Va bene, si tenessero il dito. Ma... Se la mia amica che ha perso un bambino sono sette anni che entra ed esce da stati catatonici. Quali Sentimenti, provarono queste donne? Perché il padre si allontanava dai figli affettivamente e non aveva con essi un rapporto, se non da grandi? Perché era fallocrate e cattivo? O perché cercava di sopravvivere? Perché chiunque avesse i soldi per farlo dava via i figli per i primi tre anni di vita, ad una balia, e cercava di non affezionarcisi? Madri malevole? Quali Sentimenti provarono le donne che non avevano i soldi per una balia che allontanasse affettivamente i cuccioli... nei secoli in cui per una tosse forte non c'era il pediatra ma il becchino? Ripartiamo da lì, a conoscere le donne. Che forse a furia di vederle ubriache in giro o su Tinder a dire cazzate SJW prive di logica e di senso, abbiamo dimenticato le domande giuste da farci. Tempesta91, zimox, Ozymandias e 9 altri ha reagito a questo 8 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Eris [Partecipante] 452 Inviato 11 Ottobre 2019 Condividi Inviato 11 Ottobre 2019 (modificato) fino al 20 simo secolo no però Aivia è innegabile che il secondo 800 ed il primo novecento abbiano un po' pisciato sul piacere femminile, accademicamente. voglio dire si studiava freud come si studiava la Bibbia era praticamente inevitabile Modificato 11 Ottobre 2019 da Eris Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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