Vai al contenuto

[Video Serie] Schegge di Cuore - Splinters of my Shin


Messaggi raccomandati

Andrea_mi
23 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Video #3

Se volessi colpire lo stesso diamante con luce proveniente da un' altra direzione, potrei dire che preparare il telo blu su cui mettere un pallino rosso... è andare dietro alle "linee nemiche" della Miss per parlare con la Dea?

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

what_else
Il 9/10/2019 alle 08:24 , ^'V'^ ha scritto:

 

Ascoltato ieri sera mentre cucinavo la cena.

Molto scorrevole,contenuti interessanti, apprezzo anche la parlata più veloce del solito (la maggior parte dei video su yt inserisco l' 1.5x o 2x, sarà che stavo cucinando, ma non ne ho sentito la necessità).

Hai detto che la luce blu rilassa e ne hai anche una in camera: che ne pensi degli studi riguardo i danni della luce blu dopo il tramonto? Alcuni guru Paleo e dello stile di vita ancestrale consigliano addirittura di utilizzare luce rossa come luce notturna.  

Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^
11 ore fa, alex5511 ha scritto:

 

Hai detto che la luce blu rilassa e ne hai anche una in camera: che ne pensi degli studi riguardo i danni della luce blu dopo il tramonto? Alcuni guru Paleo e dello stile di vita ancestrale consigliano addirittura di utilizzare luce rossa come luce notturna.  

Ho parlato non di luce blu, ma di luce azzurra, il che equivale allo spettro blu-turchese e non allo spettro blu-viola. 

bluviola.JPG

Spoiler

 

Lo spettro blu turchese (che chiamiamo azzurro) è un tipo di luce che sincronizza l'orologio biologico stimolando la ghiandola pineale e la produzione di melatonina, la quale mantiene stabile anche l'umore. 

Negli ultimi anni si è anche provato il ruolo della melatonina (assunta per sei mesi contro l'ovaio policistico) nel bilanciamento ormonale femminile e nella stabilizzazione del loro umore. 

Inoltre la luce azzurra (blu turchese) induce il riflesso pupillare (miosi) che è la protezione naturale della retina contro la sovraesposizione alla luce (comunque impossibile con la luce fioca azzurra di una stanza di notte). 

So bene quante cazzate i blog di tutto il mondo hanno scritto contro la luce blu, al punto che l'associazione degli oftalmologi americani ha dovuto pubblicare un "don't worry". 

Lo so non perché sono tuttologo, ma perché ho due amici internet marketer che hanno realizzato un corso specifico sulla protezione contro lo stress da tecnologia, e me ne parlarono per primi. 

Nel web a proposito tra blog e siti che si rimbalzano la mitologia, siamo al livello della carne rossa che fa male e lo dice uno studio. (Studio che non lo dice affatto). 

I tipi di luce che fanno danni, UVA-UVB e Blu-Viola, quella vicina allo spettro ultravioletto, scura... sono luce presente... non nella mia stanza ma ovunque, irradia la retina per tutto il giorno, in qualsiasi condizione atmosferica. 

E soprattutto danneggiano i bambini sotto i 10 anni col cristallino (fitro per la luce blu viola) non ancora ben formato. 

La luce blu-viola (di seguito blu) di cui parli, ha destato alcuni allarmi perché le lampadine a led che usiamo oggi, così come gli schermi a led, ne emettono dieci volte di più delle lampadine ad incandescenza che stiamo dismettendo. 

Né le luci a led, né gli schermi che usiamo, arrivano anche solo ad immaginare quanti milioni di volte in più di loro ne irradi il sole. 

D'istinto, prima della moda di abbronzarci, gli umani vanno ogni tanto all'ombra, non stanno volentieri tutto il tempo sotto al sole, e questo soprattutto prima dell'invenzione degli occhiali da sole.

Allo stesso modo, ritengo ottimo l'invito a staccare 5 minuti ogni ora gli occhi da schermi a led, anche perché la luce blu per quello che ne sappiamo può sovraccaricare e passare le barriere del cristallino per un fatto di accumulo, di costanza, mentre se si hanno più di dieci anni ed il cristallino a posto, è perfettamente naturale (fa parte della luce del giorno) conviverci così come è spontaneo non stare ore ad occhi spalancati al sole, ma cercare un po' d'ombra e sbattere le palpebre, riumettando gli occhi. 

Un problema degli schermi è proprio quello che si seccano gli occhi tenendoceli fissi per ore senza sbatterli (to blink) ed è l'occhio secco quello indifeso contro lo spettro blu. 

Personalmente - anche se la luce azzurra è benefica e la blu nociva (in vitro, su componenti della retina isolate, senza cristallino e senza umettazione dell'occhio naturale) - anche posto che la luce di camera mia fosse blu viola vicina allo spettro UV,  la notte non dormo e non sto in camera, è una luce che quando ci entri, in camera, è rilassante, sia per me che per chi ci entra. Poi con un telecomandino accendo delle candele elettroniche impostate sul rosso, per dare un tocco di pepe.

Se in camera ci dormissi, ed anche ipotizzando che vi avessi luce blu viola, e non luce azzurra che è benefica, avrei gli occhi chiusi e non sarebbe un problema. 

Se se devo avere problemi di vista li avrò per le 14 ore fisso davanti allo schermo che passo quasi ogni giorno, o per il sole delle Canarie che è appena metto piede fuori casa (e che irradia molta più luce blu di qualunque schermo led). 

Ma detto ciò... come noti bene le lampadine a led che hanno il 35% di luce blu viola contro il 3% di quelle ad incandescenza, non fanno luce blu, ma bianca, e così gli schermi a led che irradiano più spettro blu, non sono schermi blu ma sono schermi che riproducono i colori e le luci dei porno che stai guardando. 

Quel tipo di luce ce l'abbiamo nella luce del giorno all'aperto, anche se è nuvolo, e ce l'abbiamo in lampadine bianche e schermi. 

E dovremmo staccare gli occhi ogni tanto, blinkare per umettarli, non stare fissi fino alla siccità degli stessi, e questo al sole ci viene naturale ma con gli schermi e le lampadine che sono artificiali ci dobbiamo abituare. 

Sui guru paleo che si triggerano coi blog non mi esprimo, dato che se uno deve uscire ogni settimana con un post nel blog, tante volte può cogliere un argomento che fa hype e dire qualcosa tanto per scrivere. 

Confido che quando è stata attaccata la carne rossa da metà dei blog e dei siti del mondo, con titoli falsi e stupidissimi, siano andati a vedere bene gli studi originali e abbiano disambiguato le credenze isteriche della gente a riguardo, confido abbiano fatto lo stesso con la follia contro il fruttosio (cristallno) che portò le persone a scrivere ovunque che allora la frutta fa male perché c'è il fruttosio. 

Però, quando si è parlato di qualcosa che non colpisce frutta e carne, hanno preso evidentemente l'argomento più alla buona e ci avranno visto qualcosa di cui parlare per ottenere attenzione, in questo senso una lucetta rossa è ottima in effetti. 

Anche per non compromettere la visione notturna mentre si legge una cartina topografica oltre le linee nemiche. 

Personalmente non mi sento di consigliare una lucetta rossa attenzionale e che alza pressione e tachicardia, nel posto dove si dorme, a meno che non la si abbia come tappeto azzurra e non si aggiunga qualche punto di rosso iniziando a fare sesso, per poi tornare alla sola azzurra nella fase coccole dopo. 

spettro-luce.png

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^

 

15 ore fa, Giraluna ha scritto:

Il comune desiderio sessuale femminile era etichettato come pazzia e riconducibile all utero.

No. 

Questa è propaganda nazifem recente. 

Assolutamente no. 

Non è che se una voleva del cazzo la considerassero pazza. 

Spoiler

 

Jean-Martin_Charcot_Hysteria_chronophotography.jpg

 

Questa è una donna dell'800 con attacchi isterici. 

Le donne in cerca di attenzioni (ma ti puoi immaginare prima di instagram come facessero?) manifestavano - solo nell'800 e solo nella classe medio alta, istruita sulle manifestazioni psichiatriche - tutta una serie di sintomatologie psichiatriche facili da vivere anche per autosuggestione, mimando epilessia, paralisi degli arti, cecità momentanea, perdita di coscienza e incapacità di parlare. 

Dopo aver mimato questi attacchi, che assicuravano attenzione e riguardi, compivano azioni indecorose ed imprevedibili e parlavano in uno stato semi allucinato. 

Si trattava di manifestare stati depressivi e situazioni esistenziali di personalità istrioniche e dissociate, secondo rappresentazioni codificate che il soggetto conosceva. 

Del tutto simile alla sindrome carceraria, chiamata pseudo demenza isterica, in cui il prigioniero disperato simula (più o meno volontariamente, dato che la suggestione incide moltissimo) vari sintomi che conosce essere legati a patologie mentali. 

E guarda caso i sintomi peggiorano quando egli sa di essere osservato. (Una crisi epilettica non dipende da chi ti guarda e dall'effetto che gli vuoi fare). 

Il soggetto conosce e riconosce i vantaggi di sembrare malato e i benefici che può ricavare se risulta un po' infermo mentalmente, e si pone in questo modo alla pietà dei medici del carcere, evadendo la routine carceraria. 

Dietro la teatralità studiata - e comunque poi auto alimentata con autosuggestione, puoi vedere anche tu che spirale si innesca se ora ti butti a terra a fare l'epilettica e la pazza - e alla simulazione di sintomi conosciuti e riproducibili, vi era certamente un dramma personale della persona isterica (anche maschi, ma molto rari). 

Per esprimere lo stesso malessere le donne del sud italia ricorrevano al tarantolismo, credendo che se ti punge una tarantola avrai strani attacchi e depressioni e deliri, facevano le "tarantolate" concedendosi di scassare il cazzo a tutti con i loro deliri, tanto è colpa di un morso di tarantola. 

Tarantola che, va detto, non attacca l'uomo, vive di notte e se punge non fa un cazzo. Morde e il suo morso fa male, ma il suo veleno a noi non fa un cazzo. 

Quando ancora oggi si vede un bambino irrequieto e gli si chiede se lo abbia morso una tarantola, questo modo viene da quel periodo in cui le donne per fare attention whoring patetico usavano la credenza del ragno, inscritta interamente nell'efficacia simbolica del sistema culturale di appartenenza. 

Questo significa semplicemente avere una licenza per rompere i coglioni e attirare attenzioni, non a caso l'isteria era ad interpretazione della singola donna e delle sue conoscenze di malattie psichiatriche, potendone imitare i sintomi. 

Purtroppo l'isteria, pur essendo un gioco di attention whoring, porta con sé poi sintomi reali che rimangono, come immaturità affettiva ed emotiva, crollo della libido sessuale, suggestionabilità (in altri periodi storici lo facevano mimando i sintomi dell'indemoniata perché era quello il sistema culturale entro il quale fare attention whoring). 

Non solo le donne usano questo melodramma psicotico per attirare attenzioni sui drammi interiori che pensano di vivere (dico pensano di vivere perché per diventare isterica serve una struttura base caratteriologica con disturbo istrionico di personalità, e chi è così tende esattamente a fare l'isterica a Vienna, la tarantolata in sud italia, la posseduta da uno spirito in india, ecc.)

Si tratta di persone che esternano con modalità teatrali la loro intensa emotività, cercando di ottenere attenzioni dagli altri, e se in questa lista lista check point ci ravvedi una gran parte delle italiane, forse non sbagli: 

  • Comportamento Esibizionista
  • Ricerca costante di rassicurazione e approvazione
  • Eccessiva sensibilità alle critiche o alla disapprovazione
  • Aspetto inadeguatamente seduttivo o comportamento di natura sessuale
  • Utilizzo di sintomi somatici (di malattie fisiche) per raccogliere attenzione
  • Bisogno di trovarsi al centro dell'attenzione
  • Scarsa tolleranza per la frustrazione o la gratificazione non immediata
  • Rapide successioni di stati emotivi che possono apparire superficiali o esagerati agli altri
  • Tendenza a ritenere le relazioni più intime di quanto non siano
  • Decisioni impulsive
  • Incolpare gli altri per fallimenti o delusioni personali
  • Tendenza a farsi influenzare dagli altri, soprattutto da chi tratta l'individuo con approvazione
  • Essere eccessivamente drammatici ed emotivi

 

Quando le donne nell'ottocento si inventarono di mimare sintomi psichiatrici che conoscevano, una a una via via per imitazione delle altre e perché lo ritenevano un modo di ottenere cure e attenzioni che "non è colpa tua, sei malata", i medici, gli psichiatri e i neurologi, non trovando in letteratura medica la descrizione di quei sintomi casuali, la chiamarono isteria perché i sintomi di psicosi femminile che descriveva Ippocrate e che sembravano simili, lui li attribuiva all'utero che andava in giro per il corpo di quella che non chiava. 

Non la chiamarono isteria perché credevano che l'utero andasse in giro per il corpo. 

Ma perché non avevano altro nome per descrivere quei sintomi. 

Bollare manifestazioni psichiatriche, attacchi epilettici, comportamenti da posseduta dal diavolo, come "i maschi etichettavano come pazzia il desiderio sessuale femminile" è abbastanza politico come punto di vista. 

E non credere non lo sia quel film che hai visto sul vibratore. 

In quel film mostrano che se una donna cagava il cazzo le davano dell'isterica... 

E forse questo nella storia è successo, così come di sicuro l'elettroshock, che è la miglior cura e più efficace per la vera depressione, è stato usato a caso per calmare pazienti cagacazzo. 

Ma dire che l'elettroshock era una tortura deliberata o che le donne isteriche che affollavano i reparti di psichiatria e che preoccupavano tutti con le loro chiare manifestazioni di infermità mentale, fossero le donne simpatiche di quel film, in cui bene o male è solo due settimane che non sborrano... ce ne passa. 

Ce ne passa un bel po'. 

Ma la mimesi di sintomi psichiatrici conosciuti e codificati nel proprio sistema culturale come degni di riguardo e cure, non riguarda solo le donne. 

In Guinea esiste una forma di isteria maschile che non esiste da altre parti, e che loro chiamano lulu.

Noi la chiamiamo wild pig syndrome. 

Colpisce solo uomini sposati 25-35 yo, che non possono manifestare il proprio malessere nell'essere sposati e dover pure pagare i conti, e comporta il diventare "non per colpa tua, ma è la malattia", antisociali, ladri a casa dei vicini e privi di memoria. 

E' una forma codificata con cui un maschio, che non può mai lamentarsi di dover pagare i conti e i debiti, può schizzare. 

Credendo che sia una malattia e non colpa tua, il maschio sposato tratta tutti male, spinge la gente, diventa violento, ruba delle cose e poi sparisce per giorni. 

La gente crede sia colpa degli spettri di persone morte nella tribù, pertanto non colpa del soggetto. 

Dopo diversi giorni il maschio colto da lulu torna con gli articoli rubati, li restituisce ai vicini e però dice di non ricordare un cazzo. 

Solitamente l'attacco di wild pig game arriva quando gli obblighi finanziari lo stanno strozzando. 

(E ti assicuro che è più facile per una donna smetterla di tirarsela e scopare che le fa bene, che per un maschio trovare soldi). 

Chi è stato colpito da un attacco di questa syndrome, ottiene una sorta di indulgenza da parte dei creditori, le rate vengono spalmate più a lungo e meno pesanti, e in alcuni casi alcuni debiti sono anche estinti per non infierire su un malato. 

Loro continuano a trattare questa syndrome come malattia mentale e noi sappiamo che è l'equivalente delle nostre varie forme psicotiche di attention whoring femminile, non fosse che il maschio che crolla non cerca attenzioni (anzi, se ne va per giorni chissè dove da solo) ma cerca ossigeno economico, prendere fiato, che qualcuno allenti il peso dei debiti che si è tirato addosso per sposarsi e star dietro ad una famiglia (dato che ovviamente tutto è dovuto e a nessuno viene in mente di chiedere ad un uomo se questi non ci stia rimanendo sotto). 

L'iperventilazione e l'aumento di pressione sanguigna autoindotte, sdoppiando la vista e suggestionando il soggetto che le opera, aiutano lui a sentirsi davvero non colpevole e malato, esattamente come l'autosuggestione basata su parametri fisiologici alterati aiuta le donne che erano colpite da attacchi isterici nell'800 a sentire che è vero e che non stanno solo recitando. 

L'hanno fatta davvero molto, molto semplice in quel film sul vibratore, un film politico, tanto per cambiare. 

In ultima analisi, anche se di rara manifestazione, due anni fa ho conosciuto una che giustificava il suo necessare di riguardi un'abduction, il mezzo ricordo non ricordo di essere stata rapita dagli alieni. 

Se questo sistema simbolico fa presa su alcune collettività di persone che ci credono (all'interno delle quali le donne con disturbo istrionico monopolizzano attenzioni dicendo di essere state rapite dagli ufo, addirittura mostrando un coniglio spellato comprato dal macellaio come aborto alieno-umano), nella nostra società pare che il fenomeno, dalle manifestazioni psichiatriche oggi considerate più patetiche che altro, o comunque da allontanare, si sia spostato sul vittimismo da abusi sessuali subiti, da violenze sessuali inventate, ecc. 

Perché nella nostra società attuale questo è considerato motivo di accudimento, riguardi e attenzioni. 

E' davvero difficile oggi come oggi non imbattersi in fighe che debbano inventarsi di sana pianta un coma nel passato, un abuso, una violenza subita... 

Il problema è che l'isteria aveva come colpevole una malattia mentale, non colpa della donna ma di nessuno. 

La possessione dava la colpa al diavolo. 

Il tarantolismo aveva come colpevole una tarantola immaginaria, non la donna ma nessun umano. 

L'abduction, stranamente nata solo da quando esiste il pensiero tecnologico a riguardo, non è colpa della donna ma di nessun umano. 

La Wild Pig lulu syndrome è colpa degli spettri dei morti... 

La moda recente per cui le personalità istrioniche devono sempre dire di aver subito abusi da qualcuno, o che sono state violentate, ha fatto andare delle persone in prigione. 

Delle persone in prigione dove potranno giocare alla pseudo demenza isterica. 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Giraluna
7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Bollare manifestazioni psichiatriche, attacchi epilettici, comportamenti da posseduta dal diavolo, come "i maschi etichettavano come pazzia il desiderio sessuale femminile" è abbastanza politico come punto di vista. 

E non credere non lo sia quel film che hai visto sul vibratore. 

 

7 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

L'hanno fatta davvero molto, molto semplice in quel film sul vibratore, un film politico, tanto per cambiare. 

Non ho scritto che erano i maschi ad etichettarlo, ma che veniva etichettato come pazzia. Il fatto che il comportamentio isterico fosse ad appannaggio più femminile che maschile non significa necessariamente che fossero solo i maschi ad etichettarlo come pazzia. 

Meglio specificare.

Culturalmente la storia dell isteria ci suggerisce molto su come veniva interpretato il desiderio femminile. Fino al ventesimo secolo per la scienza desiderio e piacere non esistevano per la donna tanto che desiderare il cazzo avevano connotazioni disturbate. Ci doveva essere, appunto, un malfunzionamento da qualche parte. Un interferenza che riconducesse al tutto. E si attribuì all utero poiché Ippocrate lo ipotizzò. In quest ottica, infatti, ho scritto che veniva considerata atto sessuale solo la penetrazione. Lo speculum era più controverso di un vibratore. Perché?

Perché si erano schierati dietro l idea che fosse sessuale solo la penetrazione. Dato che lo speculum penetra ed apre la vagina per guardarci dentro bastava questa conoscenza concreta e sotto gli occhi di tutti per rimettere in discussione il concetto astratto di penetrazione. Invece si è preferito ignorare quel dettaglio e bollare con estrema leggerezza che la donna desiderosa di una vita sessuale più attiva fosse uno degli attributi dell isteria. 

Essa fu il primo disturbo mentale, erroneamente associato ad un cattivo funzionamento dell utero. Così ipotizzando praticamente ogni comportamento femminile disfunzionale era etichettato e patologizzato come isteria dalla cultura di massa.

E qui mi collego al film, sul quale ho scritto di essere una versione romanzata sulla nascita del primo vibratore. La versione romanzata è per definizione non autentica. Forse edulcorata è il termine adatto. Infatti la scena finale dove s invia il vibratore alla regina fa ridere quanto riflettere sul fatto che di certo non era andata così considerato appunto il modo di porsi della sovrana e che sia dunque pertinente dubitare circa la verosimiglianza di alcune scene, per quanto ironiche, con la realtà dell epoca. Lo stampo della regista è in gran parte femminista. Basta guardare la figura di Charlotte, riproposta con sfumature mercificate appositamente per il pubblico femminile della nostra epoca (maschioni cattivoni).

Sicuramente non fu tutto così rosa e fiori, di certo quattro vecchie che volevano solo orgasmare non erano veramente isteriche; né tanto meno si inizia a cantare solo dopo che uno ti ha sditalinata il clito o bisogna per forza trovare nel maschilismo qualche forma di ristoro al proprio insoddisfacimento sessuale.  

Nonostante l ovvietà di quanto sopra, l ignoranza circa il funzionamento del desiderio femminile vigeva sovrana prima ancora della sovrana stessa ed il ruolo poco attivo della donna nell atto sessuale hanno predominato, influenzando quelle ipotesi in campo medico scientifico, che di rimando si sono specchiate a livello culturale. 

La lista che mi hai scritto, d altronde, è il resoconto di comportamenti molto in voga fra le femmine medie italiane. Sono tutte desiderose di diventare isteriche o hanno basi caratteriologiche con disturbo istrionico di personalità? No di certo. Eppure la cultura di massa vuole che l etichetta di donna isterica si trascini ancora oggi. 

La scienza medica dell epoca era ancora ignorante. Neanche conosceva l attention whoring. Oggi possiamo capire che certi comportamenti sono varie forme psicotiche di ricerca di attenzioni. 

Un istrionica l ho indirettamente sentita. Un corso di teatro al confronto è becchime per polli. Allo stesso tempo una figliola che corrisponde a tutti i punti della lista da te scritta tanto bene non sta. 

Occorre distanziare ciò che è patologico da quello che può essere un comportamento maleducato. Mal educato non è patologico e viceversa o non esisterebbero due termini per configurare contesti diversi fra loro. Patologico è radicato e sistemico, riconducibile allo studio della causa delle malattie. Mal educato solo episodico e non ricondubile ad una malattia mentale. 

La figa media italiana è in gran parte maleducata. E con tale termine non indico solo le arroganti, ma anche quelle all apparenza distinte che poi si rivelano delle annoiate in cerca di rivalsa. La mal educazione ha varie forme di manifestazione esattamente come esistono varie forme psicotiche di ricercare attenzioni. 

La cultura muove le tendenze, che si appoggiano su basi più morali che scientifiche. Di educazione. Quando è la scienza stessa ad essere imprecisa ed arbitraria - vedi le ipotesi e le rassicurazioni di cui sopra - la massa tende a farsene arbitrariamente educare. 

Un esempio lo sono quelle donne che non conosco il funzionamento del ciclo mestruale ed etichettano altre donne come isteriche; un altro lo sono quelle che credono di aver subito abusi al semplice no di bocca all atto sessuale dopo aver accettato di salire su da lui. In entrambi i casi v è una conoscenza scolastica dell anatomia femminile ed ancor più elementare dei rapporti uomo donna. 

Se la massa si guarda quel film, quante probabilità abbiamo che creda veramente siano andate tutte così le cose, senza dubitare ed informarsi?

Molto alta. 

Quante ne abbiamo che si credano isteriche, dunque folli nell accezione culturale di massa, donne che corrispondono a quella lista?

Di nuovo, molto alta. 

Attacchi epilettici, paralisi degli artri, convulsioni, allucinazioni ed altri sintomi di isteria non sono paragonabili a quella lista. Per me e per te è ovvio. Eppure isterica è un dispregiativo ancora utilizzato. E più lo si utilizza erroneamente più la persona si sentirà autorizzata a comportarsi così per ricevere uno straccio di considerazione. Gettata l ancora (sei isterica se fai cosi e cola; solo la penetrazione è atto sessuale; maschioni cattivoni) arriva poi la trappola mentale.

A meno che non ci sia una bella fetta di formaggio sopra o un piatto di carbonara, quando il meccanismo scatta non da alcuna gratificazione o soddisfacimento. Forse lo sanno bene quelle persone incarcerate di cui scrivi, che ora si trovano a giocare alla pseudo demenza isterica a causa di donne dannose.

Persino la frase "Ho sofferto molto" viene abusata, facendo scattare le trappole annesse. A sedici anni ste ragazze hanno sofferto molto. Va bene. Posso al massimo dubitare di ciò visto che il suo metro di sofferenza non è equivalente al mio, ma farmi credere fermamente di aver sofferto molto per queste ragazze, nella maggioranza dei casi, significa far passare il messaggio sconnesso che aver tolto l amicizia da fessbuc ad uno perché ha visto la foto con un altra o avere le tette piccole ed essere stata scartata per questo dal figone del gruppo sia soffrire. Allo stesso modo i ragazzi che non conoscono bene il funzionamento del ciclo femminile bollano velocemente come isterici alcuni comportamenti riconducibili ad uno fase acuta dello stesso, che basta ignorare quando arriva o ad una mal educazione.

Al giorno d oggi, secondo me, ai ragazzi non dovrebbero solo insegnare meglio educazione sessuale, ma anche incominciare educazione mentale, nella fattispecie l anatomia del cervello, così da evitare una cultura di massa che, in quanto tale, ovvero una massa, schiaccia e non migliora.

Non scrivo che sarebbe didattico fare un giretto nelle carceri e nei centri psichiatrici per capire quanto siamo stati influenzati per molto tempo da ipotesi e credenze arbitrarie dato che sono ambienti per certi versi sconvolgenti per un alunno delle medie e delle superiori, ma rifarsi agli adulti in tal senso non sarebbe proprio una ipotesi tanto da scartare nel mucchio di quelle avute sinora da alcuni professionisti.

Anche l attribuzione del malessere esistenziale in cui molti si crogiolano ad una cultura di massa sconnessa è ricercare un colpevole esterno, ma discostarsi da esso (il malessere) per ricercare una versione improntata al miglioramento di sé non si può di certo imputare ad una forma di ricerca d attenzioni o di vittimismo. È ricerca vitale in questo caso ed è altresi evidente che sia un problema esterno e da imputare solo ad esso poiché, appunto, me ne discosto (io in primis). Per cui non c è nessuna idea, ipotesi, credenza o interpretazione arbitraria a sostenerne le fondamenta quanto più fatti che ne dimostrano la concretezza. Accordo e connessione - ciò che non caratterizza la massa -, dopotutto, non sono patologie, disfunzioni ne tanto meno maleducazione. 

Modificato da Giraluna
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Eris

fino al 20 simo secolo no però Aivia è innegabile che il secondo 800 ed il primo novecento abbiano un po' pisciato sul piacere femminile, accademicamente. voglio dire si studiava freud come si studiava la Bibbia era praticamente inevitabile

Modificato da Eris
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...