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Non lo sopporto più


Virgi123

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Virgi123

Lui è un grandissimo rompicoglioni so-tutto-io (figurarsi, se addottassi io certi suoi atteggiamenti irritanti mi avrebbe sclerato contro tipo subito). 
Mi fa continue ramanzine (manco fosse mio padre) e quando è nervoso per qualcosa se la deve prendere con me alla prima scusa. 

Ha sempre avuto un certo caratterino, ma nell'ultimo periodo mi sento davvero stufa e sto iniziando a rispondergli a tono. Non posso fare a meno di pensare a un possibile futuro insieme e a rabbrividire. 
Se finissimo mai a convivere credo che mi butterei dalla finestra dopo una settimana solo per non sentire più la sua voce. 

Penso che fosse così anche all'inizio della nostra storia, solo che si controllava di più, mentre adesso si sente autorizzato a sindacare su tutti gli aspetti della mia vita. Mi sgrida come se fosse mio padre e se gli rispondo a tono sembra che la colpa sia mia e non mi vuole più parlare.

Sono stremata. 
Da lui, dal suo essere così stressante, dall'influenza che ha sul mio umore - sì perchè se dopo un litigio io sto uno straccio psicologicamente, lui è capace benissimo di farsi i cavoli suoi come se niente fosse. Penso mi abbia visto piangere tipo 300 volte. 

Eppure non riesco a pensare di mettere seriamente un punto. È il mio primo vero ragazzo, abbiamo avuto momenti davvero belli e probabilmente ne avremo altri in futuro, ho paura di perderlo perchè in due anni è diventato importante per me e lo amo ancora, tanto che l'idea di lasciarlo mi fa stare male. 
Sono confusa. 
Vorrei riuscire a essere serena con lui, ma forse la verità è solo che non siamo compatibili. Però poi ci vediamo, si comporta in modo dolce, premuroso e innamorato e allora le cose si sistemano per un po', tanto da farmi pensare che sono la persona più fortunata del mondo ad averlo. 
Poi ricomincia a essere odioso e io ricomincio ad avere questi dubbi che mi tormentano.

Scrivo qua perchè conto sulle vostre risposte pungenti e provocatorie per riuscire a fare chiarezza sui miei sentimenti 

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Giraluna
1 ora fa, Virgi123 ha scritto:

Scrivo qua perchè conto sulle vostre risposte pungenti e provocatorie per riuscire a fare chiarezza sui miei sentimenti 

È difficile mettere un punto,  soprattutto perché è il tuo primo vero ragazzo. Personalmente mettevo i punti quando avevo esaurito tutto (Eros a letto e complicità nella vita quotidiana).

Quando iniziavo a sbuffare e a pensare che non lo sopportavo più era l inizio della fine. Sopportare equivale a non condividere più l intesa di un tempo. 

C è un ragazzo che continua a cercarmi. Con lui vissi due anni tormentosi. Era sesso allo stato puro e tanta sofferenza fuori (ci accomuna una vicenda vissuta). Questa primavera riscopammo. E niente ... Non provavo più niente. Il tempo trascorso a sopportare i suoi tormenti come lui i miei atteggiamenti, a capire che a parte il sesso non c'era altro che ci congiungesse, ci portò a quella notte in cui anche il sesso era morto. 

Da allora lui continua a cercarmi mentre io non ne voglio più sapere. Il punto lo puoi mettere anche tu. Se non lo hai ancora fatto, è molto probabile che istintivamente tu debba ancora prendere qualcosa da lui prima di chiudere. 

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Virgi123
Inviato (modificato)
6 ore fa, Giraluna ha scritto:

È difficile mettere un punto,  soprattutto perché è il tuo primo vero ragazzo. Personalmente mettevo i punti quando avevo esaurito tutto (Eros a letto e complicità nella vita quotidiana).

Quando iniziavo a sbuffare e a pensare che non lo sopportavo più era l inizio della fine. Sopportare equivale a non condividere più l intesa di un tempo. 

C è un ragazzo che continua a cercarmi. Con lui vissi due anni tormentosi. Era sesso allo stato puro e tanta sofferenza fuori (ci accomuna una vicenda vissuta). Questa primavera riscopammo. E niente ... Non provavo più niente. Il tempo trascorso a sopportare i suoi tormenti come lui i miei atteggiamenti, a capire che a parte il sesso non c'era altro che ci congiungesse, ci portò a quella notte in cui anche il sesso era morto. 

Da allora lui continua a cercarmi mentre io non ne voglio più sapere. Il punto lo puoi mettere anche tu. Se non lo hai ancora fatto, è molto probabile che istintivamente tu debba ancora prendere qualcosa da lui prima di chiudere. 

Ora ho cancellato il suo numero per non cedere alla tentazione di cercarlo.

Non ci sentiamo da due giorni e mi viene da piangere ora che accendo il cell e non vedo un suo messaggio. Quando mi sento così giù mi chiedo se mi ama davvero, se starebbe così male senza di me, e alterno momenti in cui penso che sarebbe la cosa migliore lasciarci reciprocamente andare (forse per la rabbia e il fastidio che mi provoca) a momenti in cui ho il terrore sia lui ad abbandonarmi.

Mi sento una pazza incoerente.

Quasi vorrei arrivare al punto di essere totalmente indifferente, solo per sentirmi davvero libera.

 

Modificato da Virgi123
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Giraluna
8 ore fa, Virgi123 ha scritto:

ho il terrore sia lui ad abbandonarmi.

Dovresti lavorare su questo. Ti creerà molti grattacapi. 

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vol-à-voile
21 ore fa, Virgi123 ha scritto:

per riuscire a fare chiarezza sui miei sentimenti 

Ha già tutto chiaro, non credo ti si debba dire o aggiungere nulla.

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youj

Ciao virgi, immagino che tu abbia cancellato il numero e non vi stiate sentendo perchè vi siete dati una pausa o comunque tu gli hai manifestato come ti senti. Forse non ti cerca per darti il tuo tempo di riflettere, come hai detto anche tu è un tipo che riesce molto a farsi i cavoli suoi anche se litigate (ma comunque questo è una caratteristica credo maschile che invidio molto).

Comunque usa questo tempo per fare davvero chiarezza dentro di te e prendere una decisione, se ancora hai qualche dubbio prova a parlare con lui seriamente facendoti vedere decisa speigandogli cosa non ti piace del suo atteggiamento.

Io credo che sia una sua questione di carattere e che voglia stare con te, ma se non lo reggi ora non puoi votarti ad una vita di sacrifici e sopportazione consapevolmente... se riesci a trovare il modo di gestire il suo brutto carattere e magari riderci su è un conto, altrimenti, meglio ora che dopo...ho amiche che si sono pesantemente infognate in situazioni simili e dopo anni cala pure il desiderio insieme alle braccia ogni giorno e non c'è veramente più nulla da salvare.

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Virgi123
Inviato (modificato)

Ieri abbiamo fatto pace, mi ha scritto lui. Verso sera, però, ho tirato fuori un problema che mi tormenta da sempre e dal discorso è uscito fuori che dopo due anni di relazione non è neanche sicuro se mi ama, che deve "pensarci", e questo da sempre, non è che ha "smesso".

Ha detto che non sa neanche cosa significa amare. Ci rifletterà e mi farà sapere.

Io boh, mi sento un po' a pezzi, anche se forse sotto-sotto l'ho sempre percepito. Come fai a non sapere se ami o meno una persona? A me sembra ridicolo.

Ma magari voi che siete uomini lo capite meglio.

Io so di amarlo, come so di non sopportarlo a volte, ma visto che lo amo continuo a stargli vicino, anche a costo di stare male. 

Lui sì mi è sempre stato vicino nei fatti, mi ha sempre messo tra le prime cose, ha investito tempo e attenzioni per me, ma probabilmente boh, non prova un sentimento così intenso. Dice che magari è lui che è fatto male, incapace di amare, ma che con me sta bene, non vuole lasciarmi; se voglio, se quello che mi dà non mi basta, devo lasciarlo io.

Non sa se starebbe male se me ne andassi, non si ricorda più come sia la vita senza di me. 

Avevamo già avuto un discorso simile l'anno scorso, dopo mesi di relazione. Dopo un litigio gli avevo detto per la prima volta ti amo ed era andato in palla. Ricordo vagamente che spesso prima di salutarmi mi guardava con affetto e mi diceva "ti voglio bene", finchè io non mi ero scocciata e avevo iniziato a dire "ti amo". 

Lui aveva preso a ricambiare e, boh, avevo pensato fosse tutto a posto.

Forse do troppo peso io ai sentimenti? Sono solo parole, eppure non so, abbiamo sui vent'anni, non cinquanta dove si sta insieme per praticità. Se non sa se mi ama probabilmente non mi ama e se non sa cosa sia l'amore è perchè probabilmente deve ancora conoscere una ragazza in grado di prenderlo veramente. 

Ma ditemi voi, magari lo capite. 

Mia madre lo giustifica e dice che sono io troppo assolutistica, però lei c'ha cinquant'anni. Dice che mi concentro troppo su queste sciocchezze quando invece dovrei chiedermi se lui mi rende felice ecc. 

Dentro di me penso che forse la mia infelicità è legata al mio percepire di non essere così importante. Cioè, sono importante per lui, ma boh, finisce lì, non tanto quanto lui lo è per me probabilmente. 

Sono importante nella misura in cui continuo a stargli vicino, a sostenerlo, a cercare di capirlo. Ecco, in questo momento mi sembrano tutte cose inutili e mi sento un po' presa in giro, tenuta vicino perchè così scema da stargli dietro e continuare a dargliela. Magari è per questo che non mi lascia, gli fa comodo avermi lì?

Io i maschi proprio non li capisco, quindi magari mi sto davvero fossilizzando su piccolezze senza guardare la sostanza, ovvero che lui investe tanto tempo con me e ci prova davvero a farmi stare bene. Eppure boh, secondo voi tutto questo è normale? 

Vi è mai capitato di amare una persona senza saperlo e rendervene conto tardi? O le mie intuizioni sono giuste? 

 

Modificato da Virgi123
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