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Situazione ingolfata e a rischio. Come uscirne?


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Freakazoid

Ciao a tutti,

Sono nuovo di questo forum. Ho letto le guidelines ma, se dovessi comunque sbagliare qualcosa nel "protocollo" di questo gruppo, ve ne chiedo perdono e sono pronto ad accettare le vostre correzioni.

Scrivo per parlarvi di una situazione con una ragazza che mi sta particolarmente a cuore, ma temo che la faccenda mi stia miseramente sfuggendo di mano ed ho dei dubbi sul se e sul come procedere. Purtroppo non ho il dono della sintesi, e ci tengo a dare un quadro chiaro della situazione; portate pazienza per la lunghezza...

Inizio col presentarmi:
Ho superato i 40 anni. Il mio lavoro nel campo degli sport nautici mi ha portato, qualche anno fa, a trasferirmi dalla mia città alla costa.
Ho un figlio in età scolare, nato da una relazione finita alcuni anni fa; con sua madre non c'è più nulla ma ho conservato tutto sommato un buon rapporto.
Non sono un "donnaiolo", le donne con cui ho avuto relazioni sono pochine (escluse alcune rare "trombamicizie")e nella mia vita ho preso anche dei sonorissimi due di picche; però vedo che riscuoto un certo apprezzamento dalle esponenti del gentil sesso: non sono bello ma ho un modo di fare intirgante, molto "smooth", fisicamente sono in forma (nonostante bevo e fumo come uno scaricatore di porto!), e la mia attività professionale mi conferisce un certo fascino grazie allo stile di vita che mi consente di fare (non in senso economico, ma per la bellezza del mondo che frequento).

Ora veniamo a lei, e a come sono andate le cose:
Poco meno di 30 anni, fisico mozzafiato da supersportiva, occhi magnetici, il viso e l'aspetto sono curiosamente mutevoli: a volte mi sembra una straf**a da copertina, altre volte una secchiona nerd. Ad ongi modo degnissima di attenzione da parte di un maschio.

Ci conosciamo poco più di un mese fa, durante un evento sportivo di 3 giorni organizzato dalle mie parti, dove finiamo insieme in team. Come me la presentano, sento una specie di "clic" ma non ci do molto peso: in fondo sono lì per lavoro e lei è una delle tante persone che incrocio per motivi professionali; e poi è solo una ragazzetta, per quanto molto carina...
Fatto sta che il giorno dopo noto che mi "ronza" un po' intorno, con il motivo - o la scusa? - di chiedermi alcuni consigli tecnici; inoltre mi sembra di percepire alcuni dei cosiddetti IOI, indicatori di interesse. Sto al gioco perché in fondo mi attrae, ed inizio a ricambiare seppure in maniera velata; arrivo anche ad invitarla per una "innocentissima" uscita serale assieme (dove però si presenta con un'altra persona ma specificando subito che è solo un amico di vecchia data che non vedeva da tempo). E insomma, rimaniamo per il resto del tempo così, con qualche battutina e una sorta di corteggiamento molto blando. Finisce l'evento con me che la saluto facendole una battuta tipo "come farò adesso senza di te, ora che ti ho conosciuto" e percepisco che ha una reazione un po' da ragazzina, le fa piacere ma quasi arrossisce per pudore.

Ebbene, la sera stessa in cui rientra alla sua città (vive a circa 300 km da dove sto io) le mando un messaggio giusto per sapere se è arrivata, dopo poco mi risponde e... mi spiazza con una frase: "mi hai scombussolato, lo sai vero?". Oh che bello! E finalmente una che parla chiaro, anche se magari me lo poteva dire qualche ora prima! Le rispondo che no, non lo sapevo ma ci speravo perché la cosa è reciproca. Da lì iniziamo una chat, durata poi il resto della settimana, dove scherziamo, dove mi dice che è un po' titubante elencando man mano, tra il serio e lo scherzoso, alcuni che lei chiama ostacoli (in ordine: il fatto che fumo, la distanza, la differenza di età...) ma dove mi dice anche che sente già la mia mancanza e che spera di rivedermi presto; mi fa anche menzione del fatto che durante l'evento c'era un altro ragazzo che ci provava con lei, ma che lei non aveva minimamente considerato, e ribadisce che si sente attratta da me e sente un'intesa speciale.
Noto però che è un po' difficile comunicare con lei, salvo che per i messaggini; la telefonata è per me uno strumento importante per relazionarsi, ma lei sembra far fatica a rispondere e lo adduce al fatto che non ha un buon rapporto col telefono.

Il weekend successivo, altro evento sportivo a cui vado per lavoro. La invito a partecipare e, dopo un po' di tira-e-molla (tenendomi sulla corda fin quasi all'ultimo) accetta e si presenta da me. Iniziamo a baciarci non appena scende dall'auto. Ovviamente inizio a gasarmi. Lei invece sembra al contempo attratta ma titubante, quasi intimidita. Poco male, non ho mai avuto "conquiste facili" e anch'io ci metto del tempo a carburare (soprattutto a letto) quindi ben venga prendersela con calma.
Ad ogni modo, complice forse l'atmosfera magica dell'evento a cui partecipiamo, passiamo tutta la giornata e soprattutto la serata a baciarci, un po' appartati. Mi confida, durante questa maratona di baci e petting leggero, che ha molto pudore per le effusioni in pubblico e mi dice anche che ha pochissima esperienza (ha perso la verginità molto tardi, ha avuto pochissime relazioni); poi si interessa della mia vita, vuole sapere dei miei rapporti con la madre di mio figlio, e mi ritrovo a parlarle molto apertamente e sinceramente, confidandole cose intime su di me di cui molto difficilmente parlo. La reazione alle mie "confessioni" sembra positiva, ed apprezza il fatto che le dica che non sono uno di quelli che vuole "concludere" subito, ma che possiamo prenderci tutto il tempo necessario. Da come bacia e come si muove, l'impressione è che ne ha voglia ma effettivamente non ha granché esperienza ed ha comunque un po' paura a lasciarsi andare.

La serata finisce a casa mia, dove si ferma a dormire per partire l'indomani. Ci ritroviamo a letto, riprendiamo a baciarci e passiamo a del petting un po' più intenso; quando provo a spingermi un po' più in là, mi ferma dicendomi qualcosa del tipo "so che mi odierai per questo, ma ancora non sono pronta". Rispetto la sua volontà (che forse in fondo è anche la mia, anche se ho il pisello che grida vendetta!), ci strusciamo ancora un po' e quando siamo ormai stanchissimi lei lascia il mio letto per andare a dormire nella mia camera degli ospiti.

L'indomani lei se ne torna dalle sue parti, e in settimana riprendiamo la nostra chat con dichiarazioni sempre più esplicite ("mi manchi", "sento ancora il tuo odore", ecc.) e da parte mia un accenno al fatto che se andasse avanti così, beh, potrei anche innamorarmi. Ed effettivamente io sono sempre più preso, non me la levo dalla testa ed inizio pure a farmi dei "film" super romantici di come potrebbe evolvere la cosa.

Per il weekend successivo, ho impegni familiari e riusciamo a ritagliarci giusto qualche ora per vederci ad una cena tete-a-tete, ed un'oretta scarsa assieme qualche giorno dopo approfittando di una sua pausa di lavoro. Qualche bacio rubato, furtivo, e nulla più; ma d'altronde vive con la madre e non può ospitarmi. Annoto che quando le propongo di vederci sembra farsi mille scrupoli, che le dispiace farmi "scomodare", robe del genere; inoltre la parola che usa di più nei messaggi è "scusa": scusa per il poco tempo, scusa se non rispondo subito ai messaggi, scusa se non ti posso ospitare, scusa se non ho risposto alla telefonata... Sapendo che il lavoro le prende molto tempo e che quello rimanente lo investe nei suoi mille sport, non ne faccio un dramma ma inizio a sentirmi, come dire, messo in stand-by. Mi dice anche che "il mondo è ingiusto", perché ci sono "schemi sociali" che non riesce a combattere (boh?). Provo a tranquillizzarla, ma ho la sensazione che abbia ancora tanta paura. E sento pure che qualcosa non mi torna e che sto perdendo il controllo, sia sul rapporto che sui miei sentimenti.

Ed infatti la settimana che segue mi monta una specie di ansia, e la paura di perderla diventa man mano più forte. Non ci sono dubbi, ho preso la cotta; ne ho prese di più forti, per carità, ma era da tempo che non mi capitava e la cosa mi destabilizza. Divento dipendente dai suoi messaggi, che iniziano ad essere meno frequenti (o forse è che non mi passa più il tempo?) e la mancanza si fa sempre più pesante. Per il weekend in arrivo lei avrebbe un impegno che non sa come scansare (o non vuole?), provo a convincerla di venire da me giocando ed ironizzando sul fatto che ho tanta voglia di vederla, mi propongo anche di raggiungerla ma lei riparte con gli scrupoli se farmi fare tanta strada per niente, quindi alla fine nulla di fatto. Tutto sommato, restiamo in contatto durante quei giorni e tutto sembra filare liscio, mi scrive pure che avrebbe preferito stare con me. Ironizzo sul fatto che forse lei tiene a me per le opportunità che le do di frequentare il mio mondo, e ovviamente lei non apprezza per nulla la mia battuta... Vabbè, comunque pare che la cosa prosegua, seppure a singhiozzo - quando invece io vorrei bruciare le tappe. Peccato inoltre che, ogni volta che una sua risposta ai miei messaggi tarda ad arrivare, sento il mondo crollarmi addosso e mi faccio mille paranoie.

Nuova settimana. Visto che abbiamo saltato il weekend appena passato, sono determinato più che mai a vederla in quello a venire. Sono sempre più preso dalla storia, e qui forse commetto una grandissima cazzata: le scrivo che forse sbaglio a dirglielo, ma certi giorni mi manca al limite del sopportabile e che ho una voglia folle di rivederla. Lei inizialmente la mette un po' sul ridere e minimizza. Poco dopo mi scrive gettandomi addosso tutte le sue perplessità: si autodefinisce una bambina viziata e cagasotto, che è vero che l'ho scombussolata ma forse preferirebbe non fosse stato così, che si sente legata nonostante ci conosciamo appena, che non vuole rovinare questo legame ma ha paura a farlo crescere, menziona nuovamente la questione dei limiti e degli ostacoli... Insomma, da una parte ne sono lusingato e dall'altra ne soffro, temendo che forse la mia apertura l'ha spaventata ancora di più e il suo messaggio sia un tentativo di chiudere la questione. La mia replica, a rileggerla ora, è praticamente una dichiarazione d'amore. In sintesi: sono altrettanto disorientato da quello che ci sta succedendo, ho passato le ultime settimane con la smania di rivederla e questo mi mette a disagio, ho anch'io paura ma di perderla... Poi aggiungo che penso di avere più esperienza di lei e per questo lascio che le cose vadano come devono andare, le spiego che mi facevo scrupolo a dichiarare i miei sentimenti per timore di spaventarla o farmi percepire debole, ma che non mi sento tale e che non mi tiro indietro; per quanto riguarda i limiti che lei ogni tanto richiama in causa, le dico che sono solo linee di confine e sta a noi decidere se superarle o meno.
Quindi le mando questo bel papiro di messaggio, oggettivamente ben confezionato, e lei dice di averlo apprezzato molto e che sicuramente ne parleremo a voce.
Ovviamente non chiama, salvo mandare messaggi dove si scusa di non averlo fatto. Le dico che va bene anche così, se parlare al telefono la mette a disagio (e ovviamente lei nega). Ma soprattutto c'è da organizzare il weekend: io avrei un impegno la domenica (in cui mi piacerebbe coinvolgerla) e le propongo di venire da me almeno il sabato per passare la giornata assieme. Passa il tempo, siamo a ridosso del sabato e la sua risposta non arriva: inizio ad innervosirmi. Finalmente il venerdì mi scrive, ma per dirmi che non ha ancora deciso perché ha un mezzo programma da un'altra parte; provo a fare il prezioso, dicendole che stavo per organizzarmi diversamente e lamentandomi della sua lentezza nella decisione. Probabilmente legge il bluff, e mi invita ad organizzarmi per i fatti miei che poi lei vedrà come muoversi. La metto di fronte ad un aut-aut: vuoi vedermi sì o no? La sua risposta è piuttosto piccata, mi sembra quasi un "ma che vuoi da me?"; cerco di giustificare il mio "ultimatum" con una metafora bislacca sui tuffi (in breve: puoi tuffarti, puoi non farlo, ma non puoi farlo a metà e soprattutto non mi tenere sul bordo ad aspettare che ti decida) e lei reagisce con un messaggio in cui ribadisce nuovamente le sue perplessità: la differenza di età, la distanza, il suo desiderio di sentirsi libera, il periodo difficile di crescita che sta avendo... Dice che in fondo ho ragione a volere una risposta, ma che al momento non può darmela e che le dispiace che mi senta "appeso" per causa sua.
Ora sono veramente inkakkiato. Vorrei mandarla a quel paese, le scrivo un primo messaggio in cui in pratica le dico gentilmente che finisce qui; ma poi ci ripenso, cancello il messaggio (per fortuna ci mette una vita a leggerli) e le scrivo che forse stiamo ingigantendo la cosa, che da parte mia me ne scuso e che spero avremo occasione di riparlarne con calma.
Mi risponde qualche ora dopo, come se nulla fosse accaduto, e non sa ancora che cosa farà. Riusciamo anche a parlarci al telefono, dove provo a tranquillizzarla su quello screzio via messaggi e sembra andare tutto bene. Nel frattempo, riesco a trovarle un posto per quel mio impegno della domenica e - coincidenza? - i suoi programmi per il weekend saltano. In quattro e quattr'otto si organizza e arriva da me il sabato sera. Passiamo una piacevole serata: aperitivo, cenetta a casa mia... E finiamo a letto. Ancora niente sesso, ma spingiamo l'asticella del petting un po' più in là. Bello, ma verso la fine ho provato una strana sensazione, come di distacco; sia da parte sua che mia.
Domenica ancora assieme, ma con altra gente attorno, quindi contatti quasi zero. Cosa strana, durante la giornata ho visto parecchia attività sul suo cellulare, cosa strana per una che sostiene di averci un pessimo rapporto. La sera la accompagno a prendere il treno per tornare a casa. Mentre aspettiamo provo a baciarla un po', ma di nuovo una sensazione di pudore, di distacco; le chiedo se è per via del luogo pubblico e dice di sì, ma sinceramente non so se crederci.

Arriviamo alla settimana appena passata. Lei è rientrata a casa, mi manda un messaggio dove non accenna minimamente alla nostra notte ma mi ringrazia dell'ospitalità (manco fossimo parenti che si visitano, penso io). Poi la comunicazione diventa quasi inesistente. La risento a metà settimana e mi dice che non sta bene, problemi di stomaco. Cerco di mostrarmi premuroso, ma non sembra fare molta presa; in compenso parla volentieri di cose legate allo sport ed alla mia attività, però sono spariti tutti gli accenni a qualcosa di emotivo o sessuale, nonostante io provi a stuzzicarla un pochino. Spero di riuscire a combinare qualcosa per il weekend, ma mi faccio scrupolo a chiederglielo apertamente, so che è stata malata, inoltre voglio provare a mantenermi un po' più distaccato; più che altro mi piacerebbe fosse lei, questa volta, a fare un passo verso di me. Questo non succede, mi dice solo che se si sentirà meglio se ne andrà in montagna (altra sua passione) e sembra velatamente offendersi per una insignificante presa in giro che le faccio.
Ultimo suo messaggio venerdì, poi più niente. A questo punto decido che forse è il caso di seguire il vecchio adagio "in amor vince chi fugge" e sparire per un po', anche se ho una ricaduta ieri mattina: le mando un messaggino di buongiorno, chiedendole se poi alla fine è andata in montagna, ma ancora nessuna risposta.
In questo momento sono abbastanza determinato nell'aspettare a rifarmi vivo, sto riprendendo il controllo sui miei "bollori" e sto pian piano uscendo dalla smania di sentirla a tutti i costi. Vedremo come andrà a finire.

Ora, dopo questo polpettone di storia, vorrei chiedere consiglio a voi: io mi sono fatto qualche idea, ma la mia opinione oscilla a fasi alterne tra queste ipotesi:

- Lei è siceramente presa da me, ma ha un sacco di paure sue e si fa mille paranoie; forse dovrei sforzarmi di più nel tranquillizzarla e farle capire che è tutto sotto controllo.
- Sono io che mi sto facendo dei film e delle paranoie assurdi, le cose stanno andando come devono ma se continuo così le trasmetterò le mie ansie e la perderò immancabilmente.
- Non è poi così presa ma comunque attratta, la cosa poteva proseguire e crescere tranquillamente ma l'ho incalzata troppo, mi sono dichiarato troppo presto e si è spaventata; forse è giusto sparire per un po' e lasciarle riprendere fiato.
- Non glie ne importa granché, ha mentito sulle sue reali intenzioni, ha giocato un po' e ha deciso che non vale la pena proseguire (insomma, un 'altra maledetta "profumaia"). E in questo caso meglio darci un taglio netto.

Ultima ipotesi, che tengo a parte. Ho letto qui in giro delle cosiddette psycho, e purtroppo alcuni tratti comuni di queste persone li ho ritrovati in lei: figura paterna assente (ha perso il padre quando era ragazzina); rapporto con la madre dove a parole sue è più lei che bada alla madre e non viceversa; ossessione quasi maniacale per lo sport e la forma fisica; pudore verso qualsiasi effusione in pubblico; vuole spesso dare l'impressione di una "tutta di un pezzo", fedele ai suoi principi...
I tasselli importanti che mancano sono l'utilizzo del sesso (e l'abilità nel farlo) e la bugiardaggine quasi patologica. Su quest'ultima però non ho alcuna conferma, potrebbe anche avermi raccontato un mucchio di balle che tanto non ho modo di confutarle. A proposito, come posso sapere se mi sta mentendo oppure no? Che dite, forse ho trovato una wanna-be psycho??


Ringrazio tutti quelli che contribuiranno ad aiutarmi nel fare chiarezza, e spero che questo mio post possa aiutare anche altre persone che si trovano in situazioni simili. Se avete domande, disponibile a rispondere.

A presto,

F.
 

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leavingmyheart
20 minuti fa, Freakazoid ha scritto:

Ciao a tutti,

Sono nuovo di questo forum. Ho letto le guidelines ma, se dovessi comunque sbagliare qualcosa nel "protocollo" di questo gruppo, ve ne chiedo perdono e sono pronto ad accettare le vostre correzioni.

Scrivo per parlarvi di una situazione con una ragazza che mi sta particolarmente a cuore, ma temo che la faccenda mi stia miseramente sfuggendo di mano ed ho dei dubbi sul se e sul come procedere. Purtroppo non ho il dono della sintesi, e ci tengo a dare un quadro chiaro della situazione; portate pazienza per la lunghezza...

Inizio col presentarmi:
Ho superato i 40 anni. Il mio lavoro nel campo degli sport nautici mi ha portato, qualche anno fa, a trasferirmi dalla mia città alla costa.
Ho un figlio in età scolare, nato da una relazione finita alcuni anni fa; con sua madre non c'è più nulla ma ho conservato tutto sommato un buon rapporto.
Non sono un "donnaiolo", le donne con cui ho avuto relazioni sono pochine (escluse alcune rare "trombamicizie")e nella mia vita ho preso anche dei sonorissimi due di picche; però vedo che riscuoto un certo apprezzamento dalle esponenti del gentil sesso: non sono bello ma ho un modo di fare intirgante, molto "smooth", fisicamente sono in forma (nonostante bevo e fumo come uno scaricatore di porto!), e la mia attività professionale mi conferisce un certo fascino grazie allo stile di vita che mi consente di fare (non in senso economico, ma per la bellezza del mondo che frequento).

Ora veniamo a lei, e a come sono andate le cose:
Poco meno di 30 anni, fisico mozzafiato da supersportiva, occhi magnetici, il viso e l'aspetto sono curiosamente mutevoli: a volte mi sembra una straf**a da copertina, altre volte una secchiona nerd. Ad ongi modo degnissima di attenzione da parte di un maschio.

Ci conosciamo poco più di un mese fa, durante un evento sportivo di 3 giorni organizzato dalle mie parti, dove finiamo insieme in team. Come me la presentano, sento una specie di "clic" ma non ci do molto peso: in fondo sono lì per lavoro e lei è una delle tante persone che incrocio per motivi professionali; e poi è solo una ragazzetta, per quanto molto carina...
Fatto sta che il giorno dopo noto che mi "ronza" un po' intorno, con il motivo - o la scusa? - di chiedermi alcuni consigli tecnici; inoltre mi sembra di percepire alcuni dei cosiddetti IOI, indicatori di interesse. Sto al gioco perché in fondo mi attrae, ed inizio a ricambiare seppure in maniera velata; arrivo anche ad invitarla per una "innocentissima" uscita serale assieme (dove però si presenta con un'altra persona ma specificando subito che è solo un amico di vecchia data che non vedeva da tempo). E insomma, rimaniamo per il resto del tempo così, con qualche battutina e una sorta di corteggiamento molto blando. Finisce l'evento con me che la saluto facendole una battuta tipo "come farò adesso senza di te, ora che ti ho conosciuto" e percepisco che ha una reazione un po' da ragazzina, le fa piacere ma quasi arrossisce per pudore.

Ebbene, la sera stessa in cui rientra alla sua città (vive a circa 300 km da dove sto io) le mando un messaggio giusto per sapere se è arrivata, dopo poco mi risponde e... mi spiazza con una frase: "mi hai scombussolato, lo sai vero?". Oh che bello! E finalmente una che parla chiaro, anche se magari me lo poteva dire qualche ora prima! Le rispondo che no, non lo sapevo ma ci speravo perché la cosa è reciproca. Da lì iniziamo una chat, durata poi il resto della settimana, dove scherziamo, dove mi dice che è un po' titubante elencando man mano, tra il serio e lo scherzoso, alcuni che lei chiama ostacoli (in ordine: il fatto che fumo, la distanza, la differenza di età...) ma dove mi dice anche che sente già la mia mancanza e che spera di rivedermi presto; mi fa anche menzione del fatto che durante l'evento c'era un altro ragazzo che ci provava con lei, ma che lei non aveva minimamente considerato, e ribadisce che si sente attratta da me e sente un'intesa speciale.
Noto però che è un po' difficile comunicare con lei, salvo che per i messaggini; la telefonata è per me uno strumento importante per relazionarsi, ma lei sembra far fatica a rispondere e lo adduce al fatto che non ha un buon rapporto col telefono.

Il weekend successivo, altro evento sportivo a cui vado per lavoro. La invito a partecipare e, dopo un po' di tira-e-molla (tenendomi sulla corda fin quasi all'ultimo) accetta e si presenta da me. Iniziamo a baciarci non appena scende dall'auto. Ovviamente inizio a gasarmi. Lei invece sembra al contempo attratta ma titubante, quasi intimidita. Poco male, non ho mai avuto "conquiste facili" e anch'io ci metto del tempo a carburare (soprattutto a letto) quindi ben venga prendersela con calma.
Ad ogni modo, complice forse l'atmosfera magica dell'evento a cui partecipiamo, passiamo tutta la giornata e soprattutto la serata a baciarci, un po' appartati. Mi confida, durante questa maratona di baci e petting leggero, che ha molto pudore per le effusioni in pubblico e mi dice anche che ha pochissima esperienza (ha perso la verginità molto tardi, ha avuto pochissime relazioni); poi si interessa della mia vita, vuole sapere dei miei rapporti con la madre di mio figlio, e mi ritrovo a parlarle molto apertamente e sinceramente, confidandole cose intime su di me di cui molto difficilmente parlo. La reazione alle mie "confessioni" sembra positiva, ed apprezza il fatto che le dica che non sono uno di quelli che vuole "concludere" subito, ma che possiamo prenderci tutto il tempo necessario. Da come bacia e come si muove, l'impressione è che ne ha voglia ma effettivamente non ha granché esperienza ed ha comunque un po' paura a lasciarsi andare.

La serata finisce a casa mia, dove si ferma a dormire per partire l'indomani. Ci ritroviamo a letto, riprendiamo a baciarci e passiamo a del petting un po' più intenso; quando provo a spingermi un po' più in là, mi ferma dicendomi qualcosa del tipo "so che mi odierai per questo, ma ancora non sono pronta". Rispetto la sua volontà (che forse in fondo è anche la mia, anche se ho il pisello che grida vendetta!), ci strusciamo ancora un po' e quando siamo ormai stanchissimi lei lascia il mio letto per andare a dormire nella mia camera degli ospiti.

L'indomani lei se ne torna dalle sue parti, e in settimana riprendiamo la nostra chat con dichiarazioni sempre più esplicite ("mi manchi", "sento ancora il tuo odore", ecc.) e da parte mia un accenno al fatto che se andasse avanti così, beh, potrei anche innamorarmi. Ed effettivamente io sono sempre più preso, non me la levo dalla testa ed inizio pure a farmi dei "film" super romantici di come potrebbe evolvere la cosa.

Per il weekend successivo, ho impegni familiari e riusciamo a ritagliarci giusto qualche ora per vederci ad una cena tete-a-tete, ed un'oretta scarsa assieme qualche giorno dopo approfittando di una sua pausa di lavoro. Qualche bacio rubato, furtivo, e nulla più; ma d'altronde vive con la madre e non può ospitarmi. Annoto che quando le propongo di vederci sembra farsi mille scrupoli, che le dispiace farmi "scomodare", robe del genere; inoltre la parola che usa di più nei messaggi è "scusa": scusa per il poco tempo, scusa se non rispondo subito ai messaggi, scusa se non ti posso ospitare, scusa se non ho risposto alla telefonata... Sapendo che il lavoro le prende molto tempo e che quello rimanente lo investe nei suoi mille sport, non ne faccio un dramma ma inizio a sentirmi, come dire, messo in stand-by. Mi dice anche che "il mondo è ingiusto", perché ci sono "schemi sociali" che non riesce a combattere (boh?). Provo a tranquillizzarla, ma ho la sensazione che abbia ancora tanta paura. E sento pure che qualcosa non mi torna e che sto perdendo il controllo, sia sul rapporto che sui miei sentimenti.

Ed infatti la settimana che segue mi monta una specie di ansia, e la paura di perderla diventa man mano più forte. Non ci sono dubbi, ho preso la cotta; ne ho prese di più forti, per carità, ma era da tempo che non mi capitava e la cosa mi destabilizza. Divento dipendente dai suoi messaggi, che iniziano ad essere meno frequenti (o forse è che non mi passa più il tempo?) e la mancanza si fa sempre più pesante. Per il weekend in arrivo lei avrebbe un impegno che non sa come scansare (o non vuole?), provo a convincerla di venire da me giocando ed ironizzando sul fatto che ho tanta voglia di vederla, mi propongo anche di raggiungerla ma lei riparte con gli scrupoli se farmi fare tanta strada per niente, quindi alla fine nulla di fatto. Tutto sommato, restiamo in contatto durante quei giorni e tutto sembra filare liscio, mi scrive pure che avrebbe preferito stare con me. Ironizzo sul fatto che forse lei tiene a me per le opportunità che le do di frequentare il mio mondo, e ovviamente lei non apprezza per nulla la mia battuta... Vabbè, comunque pare che la cosa prosegua, seppure a singhiozzo - quando invece io vorrei bruciare le tappe. Peccato inoltre che, ogni volta che una sua risposta ai miei messaggi tarda ad arrivare, sento il mondo crollarmi addosso e mi faccio mille paranoie.

Nuova settimana. Visto che abbiamo saltato il weekend appena passato, sono determinato più che mai a vederla in quello a venire. Sono sempre più preso dalla storia, e qui forse commetto una grandissima cazzata: le scrivo che forse sbaglio a dirglielo, ma certi giorni mi manca al limite del sopportabile e che ho una voglia folle di rivederla. Lei inizialmente la mette un po' sul ridere e minimizza. Poco dopo mi scrive gettandomi addosso tutte le sue perplessità: si autodefinisce una bambina viziata e cagasotto, che è vero che l'ho scombussolata ma forse preferirebbe non fosse stato così, che si sente legata nonostante ci conosciamo appena, che non vuole rovinare questo legame ma ha paura a farlo crescere, menziona nuovamente la questione dei limiti e degli ostacoli... Insomma, da una parte ne sono lusingato e dall'altra ne soffro, temendo che forse la mia apertura l'ha spaventata ancora di più e il suo messaggio sia un tentativo di chiudere la questione. La mia replica, a rileggerla ora, è praticamente una dichiarazione d'amore. In sintesi: sono altrettanto disorientato da quello che ci sta succedendo, ho passato le ultime settimane con la smania di rivederla e questo mi mette a disagio, ho anch'io paura ma di perderla... Poi aggiungo che penso di avere più esperienza di lei e per questo lascio che le cose vadano come devono andare, le spiego che mi facevo scrupolo a dichiarare i miei sentimenti per timore di spaventarla o farmi percepire debole, ma che non mi sento tale e che non mi tiro indietro; per quanto riguarda i limiti che lei ogni tanto richiama in causa, le dico che sono solo linee di confine e sta a noi decidere se superarle o meno.
Quindi le mando questo bel papiro di messaggio, oggettivamente ben confezionato, e lei dice di averlo apprezzato molto e che sicuramente ne parleremo a voce.
Ovviamente non chiama, salvo mandare messaggi dove si scusa di non averlo fatto. Le dico che va bene anche così, se parlare al telefono la mette a disagio (e ovviamente lei nega). Ma soprattutto c'è da organizzare il weekend: io avrei un impegno la domenica (in cui mi piacerebbe coinvolgerla) e le propongo di venire da me almeno il sabato per passare la giornata assieme. Passa il tempo, siamo a ridosso del sabato e la sua risposta non arriva: inizio ad innervosirmi. Finalmente il venerdì mi scrive, ma per dirmi che non ha ancora deciso perché ha un mezzo programma da un'altra parte; provo a fare il prezioso, dicendole che stavo per organizzarmi diversamente e lamentandomi della sua lentezza nella decisione. Probabilmente legge il bluff, e mi invita ad organizzarmi per i fatti miei che poi lei vedrà come muoversi. La metto di fronte ad un aut-aut: vuoi vedermi sì o no? La sua risposta è piuttosto piccata, mi sembra quasi un "ma che vuoi da me?"; cerco di giustificare il mio "ultimatum" con una metafora bislacca sui tuffi (in breve: puoi tuffarti, puoi non farlo, ma non puoi farlo a metà e soprattutto non mi tenere sul bordo ad aspettare che ti decida) e lei reagisce con un messaggio in cui ribadisce nuovamente le sue perplessità: la differenza di età, la distanza, il suo desiderio di sentirsi libera, il periodo difficile di crescita che sta avendo... Dice che in fondo ho ragione a volere una risposta, ma che al momento non può darmela e che le dispiace che mi senta "appeso" per causa sua.
Ora sono veramente inkakkiato. Vorrei mandarla a quel paese, le scrivo un primo messaggio in cui in pratica le dico gentilmente che finisce qui; ma poi ci ripenso, cancello il messaggio (per fortuna ci mette una vita a leggerli) e le scrivo che forse stiamo ingigantendo la cosa, che da parte mia me ne scuso e che spero avremo occasione di riparlarne con calma.
Mi risponde qualche ora dopo, come se nulla fosse accaduto, e non sa ancora che cosa farà. Riusciamo anche a parlarci al telefono, dove provo a tranquillizzarla su quello screzio via messaggi e sembra andare tutto bene. Nel frattempo, riesco a trovarle un posto per quel mio impegno della domenica e - coincidenza? - i suoi programmi per il weekend saltano. In quattro e quattr'otto si organizza e arriva da me il sabato sera. Passiamo una piacevole serata: aperitivo, cenetta a casa mia... E finiamo a letto. Ancora niente sesso, ma spingiamo l'asticella del petting un po' più in là. Bello, ma verso la fine ho provato una strana sensazione, come di distacco; sia da parte sua che mia.
Domenica ancora assieme, ma con altra gente attorno, quindi contatti quasi zero. Cosa strana, durante la giornata ho visto parecchia attività sul suo cellulare, cosa strana per una che sostiene di averci un pessimo rapporto. La sera la accompagno a prendere il treno per tornare a casa. Mentre aspettiamo provo a baciarla un po', ma di nuovo una sensazione di pudore, di distacco; le chiedo se è per via del luogo pubblico e dice di sì, ma sinceramente non so se crederci.

Arriviamo alla settimana appena passata. Lei è rientrata a casa, mi manda un messaggio dove non accenna minimamente alla nostra notte ma mi ringrazia dell'ospitalità (manco fossimo parenti che si visitano, penso io). Poi la comunicazione diventa quasi inesistente. La risento a metà settimana e mi dice che non sta bene, problemi di stomaco. Cerco di mostrarmi premuroso, ma non sembra fare molta presa; in compenso parla volentieri di cose legate allo sport ed alla mia attività, però sono spariti tutti gli accenni a qualcosa di emotivo o sessuale, nonostante io provi a stuzzicarla un pochino. Spero di riuscire a combinare qualcosa per il weekend, ma mi faccio scrupolo a chiederglielo apertamente, so che è stata malata, inoltre voglio provare a mantenermi un po' più distaccato; più che altro mi piacerebbe fosse lei, questa volta, a fare un passo verso di me. Questo non succede, mi dice solo che se si sentirà meglio se ne andrà in montagna (altra sua passione) e sembra velatamente offendersi per una insignificante presa in giro che le faccio.
Ultimo suo messaggio venerdì, poi più niente. A questo punto decido che forse è il caso di seguire il vecchio adagio "in amor vince chi fugge" e sparire per un po', anche se ho una ricaduta ieri mattina: le mando un messaggino di buongiorno, chiedendole se poi alla fine è andata in montagna, ma ancora nessuna risposta.
In questo momento sono abbastanza determinato nell'aspettare a rifarmi vivo, sto riprendendo il controllo sui miei "bollori" e sto pian piano uscendo dalla smania di sentirla a tutti i costi. Vedremo come andrà a finire.

Ora, dopo questo polpettone di storia, vorrei chiedere consiglio a voi: io mi sono fatto qualche idea, ma la mia opinione oscilla a fasi alterne tra queste ipotesi:

- Lei è siceramente presa da me, ma ha un sacco di paure sue e si fa mille paranoie; forse dovrei sforzarmi di più nel tranquillizzarla e farle capire che è tutto sotto controllo.
- Sono io che mi sto facendo dei film e delle paranoie assurdi, le cose stanno andando come devono ma se continuo così le trasmetterò le mie ansie e la perderò immancabilmente.
- Non è poi così presa ma comunque attratta, la cosa poteva proseguire e crescere tranquillamente ma l'ho incalzata troppo, mi sono dichiarato troppo presto e si è spaventata; forse è giusto sparire per un po' e lasciarle riprendere fiato.
- Non glie ne importa granché, ha mentito sulle sue reali intenzioni, ha giocato un po' e ha deciso che non vale la pena proseguire (insomma, un 'altra maledetta "profumaia"). E in questo caso meglio darci un taglio netto.

Ultima ipotesi, che tengo a parte. Ho letto qui in giro delle cosiddette psycho, e purtroppo alcuni tratti comuni di queste persone li ho ritrovati in lei: figura paterna assente (ha perso il padre quando era ragazzina); rapporto con la madre dove a parole sue è più lei che bada alla madre e non viceversa; ossessione quasi maniacale per lo sport e la forma fisica; pudore verso qualsiasi effusione in pubblico; vuole spesso dare l'impressione di una "tutta di un pezzo", fedele ai suoi principi...
I tasselli importanti che mancano sono l'utilizzo del sesso (e l'abilità nel farlo) e la bugiardaggine quasi patologica. Su quest'ultima però non ho alcuna conferma, potrebbe anche avermi raccontato un mucchio di balle che tanto non ho modo di confutarle. A proposito, come posso sapere se mi sta mentendo oppure no? Che dite, forse ho trovato una wanna-be psycho??


Ringrazio tutti quelli che contribuiranno ad aiutarmi nel fare chiarezza, e spero che questo mio post possa aiutare anche altre persone che si trovano in situazioni simili. Se avete domande, disponibile a rispondere.

A presto,

F.
 

 

 

prova a rifletterci.

Se vivessimo in un mondo nature, dove stiamo tutti nudi, sarebbe mai possibile che tu le metti la lingua in bocca e lei non ti afferra il pisello ? come fa a non afferrarlo mentre lo sente duro contro di lei ?

allora, capisci che il problema principale con una che ti vuoi fare è di trovare un posto dove spogliarsi. Tu invece hai sprecato la tensione creata tra voi con pomiciate fuori tempo e ovviamente poi quando finite di pomiciare la sua patata torna asciutta e razionalizza l'accaduto. A quel punto non te la dà più.

Tutto il resto che è seguito è rumore di fondo, inutile parlarne. Se fai bene all'inizio poi godi della rendita (cioè il fatto che lei te la ridà quando vuoi), se fai male finisce che ti infatui in una partita persa in partenza.

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Freakazoid
8 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

prova a rifletterci.

Se vivessimo in un mondo nature, dove stiamo tutti nudi, sarebbe mai possibile che tu le metti la lingua in bocca e lei non ti afferra il pisello ? come fa a non afferrarlo mentre lo sente duro contro di lei ?

allora, capisci che il problema principale con una che ti vuoi fare è di trovare un posto dove spogliarsi. Tu invece hai sprecato la tensione creata tra voi con pomiciate fuori tempo e ovviamente poi quando finite di pomiciare la sua patata torna asciutta e razionalizza l'accaduto. A quel punto non te la dà più.

Tutto il resto che è seguito è rumore di fondo, inutile parlarne. Se fai bene all'inizio poi godi della rendita (cioè il fatto che lei te la ridà quando vuoi), se fai male finisce che ti infatui in una partita persa in partenza.

Analisi interessante, non l'avevo mai considerata da questo punto di vista. Dici insomma che dovevo mirare ad andare subito al sodo, alla faccia dei miei e dei suoi scrupoli, e che probabilmente ne saremmo usciti più soddisfatti entrambi e con maggiori probabilità di uno sviluppo positivo?

Però non so: lei mi ha subito fatto capire che ha poca o pochissima esperienza, e da come bacia direi che effettivamente è così (a meno che sia una vera maestra a fingere); io pure sono molto "arrugginito". Piuttosto che farci frette inutili e rovinare tutto con del sesso deludente (per me e per lei), ho creduto fosse meglio prenderci tutto il tempo che occorre; e poi sinceramente non rinuncio alle lunghe pomiciate, cosa che mi piace tantissimo e che penso di essere pure bravo a fare. Ripeto che il "clic" per questa ragazza l'ho sentito dai primi istanti, e il mio obiettivo non è farmela e basta ma costruirci una relazione, per quanto complicata dalle distanze e dalle situazioni.

Capisco che secondo te a questo punto è una partita persa, ma in fondo spero ancora ci sia un prosieguo. Credi ci sia modo di rimediare?

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leavingmyheart
2 ore fa, Freakazoid ha scritto:

Però non so: lei mi ha subito fatto capire che ha poca o pochissima esperienza,

 

Non serve NESSUNA esperienza per fare sesso e divertirsi

 

2 ore fa, Freakazoid ha scritto:

Piuttosto che farci frette inutili e rovinare tutto con del sesso deludente (per me e per lei), ho creduto fosse meglio prenderci tutto il tempo che occorre

 

tutto il tempo che occorre per perderla

 

2 ore fa, Freakazoid ha scritto:

sinceramente non rinuncio alle lunghe pomiciate, cosa che mi piace tantissimo e che penso di essere pure bravo a fare.

 

come sarebbe una pomiciata fatta male ??? :35_thinking: :35_thinking: :35_thinking: :35_thinking:

 

2 ore fa, Freakazoid ha scritto:

Ripeto che il "clic" per questa ragazza l'ho sentito dai primi istanti, e il mio obiettivo non è farmela e basta ma costruirci una relazione

 

La relazione è solo un punto di arrivo, un'evoluzione di una scopamicizia. Le patate le raccogli sempre alla stessa maniera, zappa e attento a non ammaccarle, A PRESCINDERE dal fatto che ci farai il contorno del coniglio al forno o un purè ! la raccolta si fa sempre alla stessa maniera

 

2 ore fa, Freakazoid ha scritto:

Credi ci sia modo di rimediare?

 

No

 

2 ore fa, Freakazoid ha scritto:

Dici insomma che dovevo mirare ad andare subito al sodo, alla faccia dei miei e dei suoi scrupoli

 

 

 

 

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Freakazoid

Risposta impietosa, ma ne farò tesoro: meglio un'amara verità che una dolce bugia.

Grazie. 

Modificato da Freakazoid
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xyz-

Sono arrivato a metà poi non ce l'ho fatta a finire, scrivi troppo...

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leavingmyheart
10 minuti fa, Freakazoid ha scritto:

Risposta impietosa, ma ne farò tesoro: meglio un'amara verità che una dolce bugia.

Grazie. 

 

 

Ti rifarai con la prossima, magari una bella e fresca 20 enne 😀

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Freakazoid
1 ora fa, xyz- ha scritto:

Sono arrivato a metà poi non ce l'ho fatta a finire, scrivi troppo...

Sì, ammetto che a volte tendo alla logorrea. Ma ragazzi, abbiate pazienza che tanto so ci siamo passati tutti: quando uno è preso, è preso... E sprecherebbe barili di inchiostro se potesse mai servire! 

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Schenker

Dimmi un po' ma la situazione ex come é? Tutte situazioni chiuse le sue? 

Tu l'hai conosciuta e non aveva nessuno? 

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Freakazoid

Mah, mi ha accennato ad un ragazzo che ha frequentato fino a pochi mesi fa e che considera storia finita, anche se non "ufficialmente". Lui è andato a vivere all'estero. 

Non ho capito benissimo, in verità... 

Per la cronaca è uno che lavora nel mio stesso settore, so chi è ma non ci conosciamo direttamente. 

Modificato da Freakazoid
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