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Curiosità di una ragazza: cosa c'è nella testa di un PUA?


Scarlett

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Scarlett

Ciao a tutti :)

mi rivolgo a voi un po' per sfogarmi e un po' per curiosità.

Questa estate ho lavorato all'estero (Turchia) in una struttura turistica e sono incappata nel classico seduttore (il manager della struttura).

Lui, che chiameremo T, ha 27 anni (qualche anno in meno di me) e può essere definito un PUA, nel senso che mi ha apertamente confessato di essere andato a letto con 40 donne nell'ultimo anno e apparentemente è molto sicuro di sè e delle sue abilità seduttive (anche a letto devo ammettere che è molto esperto e sicuro). Preciso che grazie al suo lavoro e al suo ruolo entra facilmente in contatto con molte donne, per lo più giovani (la struttura è un ostello), in un paese dove non è per nulla facile ottenere incontri sessuali. 

Io, al contrario, ho avuto poche storie e pochi partner sessuali e sono sempre stata più interessata ad entrare davvero in relazione con le persone (per me l'attrazione passa in primo luogo dall'intesa mentale) che a ricercare la leggerezza di un'avventura o il piacere immediato.

Nonostante questo T non mi avesse per niente affascinata dal punto di vista intellettuale, mi accorgo che c'è un certo magnetismo e decido di lasciarmi andare ma, badate bene, ben consapevole del personaggio e semplicemente mossa dal desiderio di provare emozioni nuove. Anzi, direi che mi sono lasciata andare proprio perchè non lo ritenevo particolarmente interessante.

Già la seconda sera andiamo a letto insieme e io la vivevo ancora bene: mi incuriosisce molto questa sua vita da seduttore e lui mi ha racconta delle sue avventure dell'ultimo anno dicendo che solo una ragazza era riuscita a coinvolgerlo.

La situazione era per me molto eccitante e pensavo di poterla gestire al meglio, ma ahimè dopo poco sono caduta nel solito clichè della scemetta che vuole far innamorare il seduttore. Non so come ma ad un certo punto mi sono ritrovata coinvolta (quasi innamorata) da questo tizio che fino a poco prima ritenevo un ragazzo ordinario e di cui avevo visto tutto il narcisismo ed i limiti. Sicuramente ha inciso il fatto che dopo il sesso stessimo ore abbracciati a farci le coccole e io in quei momenti provassi una forte sensazione di familiarità e protezione. 

Diciamo che da un certo punto in poi ho perso il controllo della situazione (che appunto aveva senso solo su un piano di gioco e di leggerezza) e ho iniziato ad essere drammatica come mio solito e a discutere per mancate attenzioni etc... Non riuscivo ad ammettere che lui non provasse nulla per me e che mi considerasse solo una tacca sulla sua cintura. Allo stesso tempo provavo, a scoppio ritardato, i classici sensi di colpa per esserci andata a letto. Alla fine per farla breve sono stata io ad allontanarmi definitivamente.

La cosa che più mi ha stupito è stata l'ossessione e l'idealizzazione che ho sviluppato per questo suo stile di vita da seduttore. Sono arrivata a quasi ad invidiarlo. Mi sembra un modo di vivere così libero e intenso, soprattutto se calato in un ambiente internazionale. In passato, al contrario, vedevo in questo tipo di persone una dose massiccia di narcisismo, persone vuote che instaurano relazioni vuote, relazioni in cui neanche si vede l'altro e probabilmente neanche interessa.

Vorrei quindi chiedere a voi "esperti", sulla base della vostra esperienza, cosa c'è nella testa di un PUA? Cosa si prova a condurre questo tipo di vita? è davvero così invidiabile? Cosa vi lasciano queste esperienze?

Inoltre: in che rapporti restate con le ragazze con cui andate a letto? Le ricordate o la maggior parte neanche vi colpisce più di tanto? Possibile che non vi venga voglia di approfondire la conoscenza con nessuna? Vi siete mai fatti coinvolgere inaspettatamente?

Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere e scusate il papiro😅

 

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Giraluna
9 ore fa, Scarlett ha scritto:

Possibile che non vi venga voglia di approfondire la conoscenza con nessuna? 

Nessuna non esiste. Lo sai da te che è impossibile e che qualcuna lo avrà di certo colpito. Infatti ti ha raccontato che una c è stata.

9 ore fa, Scarlett ha scritto:

Vi siete mai fatti coinvolgere inaspettatamente?

Anche a loro capita. 

Semplicemente fatichi ad accettare che non sia accaduto con te. 

9 ore fa, Scarlett ha scritto:

Non so come ma ad un certo punto mi sono ritrovata coinvolta (quasi innamorata) da questo tizio

È normale e comprensibile. Non è accaduto solo per le sue doti. Ma perché ha predominato l essere lontana da casa e dai tuoi cari. Per cui ti sei aggrappata ad una esperienza diversa perché ritieni che all estero sia meglio evitare costruirsi relazioni durature, se poi devi tornare in Italia, con il risultato di esserti incasinata ancora di più. 

Il rifiuto non piace a nessuno e attiva gli stessi centri del dolore fisico. Solo che trattandosi di un dolore psichico le modalità di guarigione sono più lente. Però esistono. E dovresti, più che cercare un assoluzione al fatto di essertene fatta ossessionare, capire che sei adulta e responsabile e che partire con l idea di far innamorare di te (a prescindere che ci sia Pinco e pallo) un uomo già dal primo ciao (e non ribadirmi che non ti aspettavi nulla all inizio perché non ho 15 anni) è illogico. 

La vita è una parabola. Non una linea retta. Puoi al massimo pensare che hai appena salutato un bel ragazzo, che non fa il musone o il timidone, ma se vai già oltre quello, stai coltivando aspettative non proporzionate alle tue reali capacità: ossia vuoi troppo con esperienza quasi zero delle relazioni umane. 

Cogli questo episodio come un nuovo capitolo e studiane i punti principali per farti un test attitudinale e migliorare la qualità dello studio. 

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Roose Bolton

Quello non è un PUA, è un bel ragazzo che giustamente scopa. I PUA sono quei ritardati che vanno per strada a las vegas a fare figure di merda come girare con un dildo attaccato sulla fronte , oppure a Napoli a fare piegamenti per strada con la gente che ride e fa video.

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Scarlett
6 ore fa, Giraluna ha scritto:

Nessuna non esiste. Lo sai da te che è impossibile e che qualcuna lo avrà di certo colpito. Infatti ti ha raccontato che una c è stata.

Anche a loro capita. 

Semplicemente fatichi ad accettare che non sia accaduto con te. 

È normale e comprensibile. Non è accaduto solo per le sue doti. Ma perché ha predominato l essere lontana da casa e dai tuoi cari. Per cui ti sei aggrappata ad una esperienza diversa perché ritieni che all estero sia meglio evitare costruirsi relazioni durature, se poi devi tornare in Italia, con il risultato di esserti incasinata ancora di più. 

Il rifiuto non piace a nessuno e attiva gli stessi centri del dolore fisico. Solo che trattandosi di un dolore psichico le modalità di guarigione sono più lente. Però esistono. E dovresti, più che cercare un assoluzione al fatto di essertene fatta ossessionare, capire che sei adulta e responsabile e che partire con l idea di far innamorare di te (a prescindere che ci sia Pinco e pallo) un uomo già dal primo ciao (e non ribadirmi che non ti aspettavi nulla all inizio perché non ho 15 anni) è illogico. 

La vita è una parabola. Non una linea retta. Puoi al massimo pensare che hai appena salutato un bel ragazzo, che non fa il musone o il timidone, ma se vai già oltre quello, stai coltivando aspettative non proporzionate alle tue reali capacità: ossia vuoi troppo con esperienza quasi zero delle relazioni umane. 

Cogli questo episodio come un nuovo capitolo e studiane i punti principali per farti un test attitudinale e migliorare la qualità dello studio. 

Ciao Giraluna 🙂

grazie per  il tuo post, ci eravamo già incrociate in passato e anche lì avevi centrato il punto.

Ti vorrei come psicologa personale! Tra l'altro mi piace moltissimo la frase che hai in firma...

Ti dirò.. in realtà pensavo di aver fatto qualche passo avanti nella gestione dell'emotività nelle relazioni  e, infatti, fino ad un certo punto sono riuscita a reggere la situazione (anche io stavo giocando inizialmente) senza pretendere di essere amata o "speciale" per lui. In seguito, è vero, è subentrata questa mia smania che, più che di amore in sé, credo che sia di riconoscimento, di apprezzamento. Su questo devo e sto effettivamente lavorando molto in tutte le sfere della mia vita e ne ho individuato le cause in alcuni episodi dell'infanzia.

In pratica, quando ho interpretato alcuni comportamenti del tizio in questione come assoluta mancanza di considerazione per me, mi sono sentita come se avessi buttato via una parte di me -o della persona che vorrei essere - mi affascinano le ragazze inafferrabili, misteriose, indipendenti -, come se avessi perso il rispetto di me stessa per una persona che non lo meritava. E a quel punto ho provato rabbia sì... e dolore... e anche però invidia per questo suo modo di essere, cinico e libero.

Cercherò di studiare questo nuovo capitolo anche se credo che effettivamente certe consapevolezze e sicurezze si possano ottenere solo con l'esperienza di vita (e qui, come hai intuito, siamo messi male).

Ne approfitto per chiederti, se ne hai voglia, di consigliarmi qualche lettura utile in tema di relazioni.

Grazie e un abbraccio.

 

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17 ore fa, Scarlett ha scritto:

Ciao a tutti :)

mi rivolgo a voi un po' per sfogarmi e un po' per curiosità.

Questa estate ho lavorato all'estero (Turchia) in una struttura turistica e sono incappata nel classico seduttore (il manager della struttura).

Lui, che chiameremo T, ha 27 anni (qualche anno in meno di me) e può essere definito un PUA, nel senso che mi ha apertamente confessato di essere andato a letto con 40 donne nell'ultimo anno e apparentemente è molto sicuro di sè e delle sue abilità seduttive (anche a letto devo ammettere che è molto esperto e sicuro). Preciso che grazie al suo lavoro e al suo ruolo entra facilmente in contatto con molte donne, per lo più giovani (la struttura è un ostello), in un paese dove non è per nulla facile ottenere incontri sessuali.

 

Secondo me è un pagliaccio.

Un uomo astuto a mio modo ha una discrezione altissima e si limita nel raccontare quante ne sdraia anche agli amici, la gente parla ed è meglio mantenere un profilo basso se si vuole continuare a fare quello che si fa.

Figuriamoci se uno va a raccontarlo alle donne che si vuole scopare.

Quindi, secondo me proprio sicuro non è, magari la sua autostima dipende dal numero di donne che riesce a coricare e ha bisogno di esternarlo.

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Giraluna
34 minuti fa, Scarlett ha scritto:

Ne approfitto per chiederti, se ne hai voglia, di consigliarmi qualche lettura utile in tema di relazioni.

Ti consiglio "Ti amo" di Francesco Alberoni e "Donne che amano troppo" di cui non ricordo l autrice perché ha un nome impronunciabile. Due letture che mi sono servite a fare luce e che sono scritte con cognizione di causa, non tanto per vendere altra confusione. 

Per quanto riguarda gli episodi legati all infanzia, ti consiglio eventualmente Mauro Grillini, nel sito ufficiale del forum. Uno psicoterapeuta competente. Non te lo consiglio con leggerezza, ovviamente, ma con la consapevolezza che avendo tu individuato delle cause precise, non hai la competenza per poterci lavorare solo con due letture. Esse possono aiutarti a inquadrare, che, chiariamoci, è un enorme passo e denota intelligenza, tuttavia, appunto, gli strati più profondi di te e le strategie più funzionali sono da rircercare con chi ne ha la professionalità o rischi di fare casino tutta da sola. 

40 minuti fa, Scarlett ha scritto:

ci eravamo già incrociate in passato e anche lì avevi centrato il punto.

Ho capito. Questa è la settimana del "Giraluna non ricorda mezza roba avvenuta qui, che altri ricordano" 😂

Probabile. Ho un vago ricordo. Di certo so che commento gente mia simile o su argomenti che conosco alquanto. 

42 minuti fa, Scarlett ha scritto:

della persona che vorrei essere - mi affascinano le ragazze inafferrabili, misteriose, indipendenti -,

Beh, a me dicono che sono ermetica. Una volta addirittura ermetica come Aivia. Mai capito con che leggerezza si possa paragonarmi a lui. 

43 minuti fa, Scarlett ha scritto:

grazie per  il tuo post

Figurati. A me piace il tuo nick.  

La firma è proprio per ricordarmi di essere studente ed insegnante sempre col monito di imparare. Mi fa piacere leggere di donne che stanno lavorando veramente su loro stesse come te. 

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freefall
19 ore fa, Scarlett ha scritto:

Ciao a tutti :)

mi rivolgo a voi un po' per sfogarmi e un po' per curiosità.

Questa estate ho lavorato all'estero (Turchia) in una struttura turistica e sono incappata nel classico seduttore (il manager della struttura).

Lui, che chiameremo T, ha 27 anni (qualche anno in meno di me) e può essere definito un PUA, nel senso che mi ha apertamente confessato di essere andato a letto con 40 donne nell'ultimo anno e apparentemente è molto sicuro di sè e delle sue abilità seduttive (anche a letto devo ammettere che è molto esperto e sicuro). Preciso che grazie al suo lavoro e al suo ruolo entra facilmente in contatto con molte donne, per lo più giovani (la struttura è un ostello), in un paese dove non è per nulla facile ottenere incontri sessuali. 

Io, al contrario, ho avuto poche storie e pochi partner sessuali e sono sempre stata più interessata ad entrare davvero in relazione con le persone (per me l'attrazione passa in primo luogo dall'intesa mentale) che a ricercare la leggerezza di un'avventura o il piacere immediato.

Nonostante questo T non mi avesse per niente affascinata dal punto di vista intellettuale, mi accorgo che c'è un certo magnetismo e decido di lasciarmi andare ma, badate bene, ben consapevole del personaggio e semplicemente mossa dal desiderio di provare emozioni nuove. Anzi, direi che mi sono lasciata andare proprio perchè non lo ritenevo particolarmente interessante.

Già la seconda sera andiamo a letto insieme e io la vivevo ancora bene: mi incuriosisce molto questa sua vita da seduttore e lui mi ha racconta delle sue avventure dell'ultimo anno dicendo che solo una ragazza era riuscita a coinvolgerlo.

La situazione era per me molto eccitante e pensavo di poterla gestire al meglio, ma ahimè dopo poco sono caduta nel solito clichè della scemetta che vuole far innamorare il seduttore. Non so come ma ad un certo punto mi sono ritrovata coinvolta (quasi innamorata) da questo tizio che fino a poco prima ritenevo un ragazzo ordinario e di cui avevo visto tutto il narcisismo ed i limiti. Sicuramente ha inciso il fatto che dopo il sesso stessimo ore abbracciati a farci le coccole e io in quei momenti provassi una forte sensazione di familiarità e protezione. 

Diciamo che da un certo punto in poi ho perso il controllo della situazione (che appunto aveva senso solo su un piano di gioco e di leggerezza) e ho iniziato ad essere drammatica come mio solito e a discutere per mancate attenzioni etc... Non riuscivo ad ammettere che lui non provasse nulla per me e che mi considerasse solo una tacca sulla sua cintura. Allo stesso tempo provavo, a scoppio ritardato, i classici sensi di colpa per esserci andata a letto. Alla fine per farla breve sono stata io ad allontanarmi definitivamente.

La cosa che più mi ha stupito è stata l'ossessione e l'idealizzazione che ho sviluppato per questo suo stile di vita da seduttore. Sono arrivata a quasi ad invidiarlo. Mi sembra un modo di vivere così libero e intenso, soprattutto se calato in un ambiente internazionale. In passato, al contrario, vedevo in questo tipo di persone una dose massiccia di narcisismo, persone vuote che instaurano relazioni vuote, relazioni in cui neanche si vede l'altro e probabilmente neanche interessa.

Vorrei quindi chiedere a voi "esperti", sulla base della vostra esperienza, cosa c'è nella testa di un PUA? Cosa si prova a condurre questo tipo di vita? è davvero così invidiabile? Cosa vi lasciano queste esperienze?

Inoltre: in che rapporti restate con le ragazze con cui andate a letto? Le ricordate o la maggior parte neanche vi colpisce più di tanto? Possibile che non vi venga voglia di approfondire la conoscenza con nessuna? Vi siete mai fatti coinvolgere inaspettatamente?

Grazie in anticipo a chi vorrà rispondere e scusate il papiro😅

 

50 sfumature turche. 

 

Più che chiederti che ha in testa, chiediti che ti è piaciuto. Ti potrà servire per profilare meglio le tue prossime scelte.

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Outsider_

Hai scoperto che fare sesso e coccolarsi non è esattamente un gioco, ora sta a te decidere cosa fare con questa consapevolezza.

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Sonya

Ciao Scarlett,

Più che porti tutte queste domande su cosa pensi lui, secondo me devi essere contenta di aver fatto questa esperienza... Così hai potuto capire cosa ti piace e cosa no.

I rapporti leggeri, così come le relazioni più impegnate, non sono fatte e fatti per tutti. C'è chi sta meglio di un rapporto a lungo termine e chi invece preferisce relazioni meno impegnativa. Grazie a questa esperienza probabilmente hai capito cosa fa per te. E non fartene assolutamente una colpa perché ti sei regalata un'esperienza per capirti 🙂 

 

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Scarlett
Il 19/10/2019 alle 16:35 , Giraluna ha scritto:

Ti consiglio "Ti amo" di Francesco Alberoni e "Donne che amano troppo" di cui non ricordo l autrice perché ha un nome impronunciabile. Due letture che mi sono servite a fare luce e che sono scritte con cognizione di causa, non tanto per vendere altra confusione. 

Per quanto riguarda gli episodi legati all infanzia, ti consiglio eventualmente Mauro Grillini, nel sito ufficiale del forum. Uno psicoterapeuta competente. Non te lo consiglio con leggerezza, ovviamente, ma con la consapevolezza che avendo tu individuato delle cause precise, non hai la competenza per poterci lavorare solo con due letture. Esse possono aiutarti a inquadrare, che, chiariamoci, è un enorme passo e denota intelligenza, tuttavia, appunto, gli strati più profondi di te e le strategie più funzionali sono da rircercare con chi ne ha la professionalità o rischi di fare casino tutta da sola. 

Ho capito. Questa è la settimana del "Giraluna non ricorda mezza roba avvenuta qui, che altri ricordano" 😂

Probabile. Ho un vago ricordo. Di certo so che commento gente mia simile o su argomenti che conosco alquanto. 

Beh, a me dicono che sono ermetica. Una volta addirittura ermetica come Aivia. Mai capito con che leggerezza si possa paragonarmi a lui. 

Figurati. A me piace il tuo nick.  

La firma è proprio per ricordarmi di essere studente ed insegnante sempre col monito di imparare. Mi fa piacere leggere di donne che stanno lavorando veramente su loro stesse come te. 

Grazie mille Giraluna, li leggerò sicuramente.

magari ci incroceremo nuovamente sul forum per un nuovo capitolo (spero positivo stavolta😅).

L'offerta di farmi da psicologa è sempre valida😉

@Outsider_@Sonya@freefall

Grazie ragazzi per i vostri commenti :)

Sicuramente le vostre osservazioni sono corrette e alla fine sono contenta di essermi lasciata andare ad un'esperienza nuova e diversa, ma non capisco:

a) come mai ad un certo punto (all'inizio l'ho presa come gioco) io sia arrivata a provare questa attrazione e questo coinvolgimento per una persona che di certo non meritava tanta stima e considerazione. Ma non perché fosse un cattivo ragazzo. Parliamoci chiaro, era  carismatico e mi affascinava il fatto che fosse così esperto e disinibito sessualmente (io non lo sono), però non è certamente il tipo di persona con cui mi vedrei in una relazione (a livello di empatia, interessi, cultura...). Inoltre non ha fatto niente di particolare per conquistarmi, si è limitato a recitare il suo copione da seduttore senza particolari guizzi, era la "copia di mille riassunti" insomma.

b) come mai la sua vita, diciamo da seduttore, ha iniziato ad affascinarmi così tanto? Per il potere che ne deriva? Sono anche io una narcisista mancata? O forse perché non riesco appunto a vivere l'amore ed il sesso come un gioco? 

Sono queste le questioni che mi hanno messa un po' in crisi.

 

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