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Libera la pro(fessione)


Giraluna

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Giraluna

Bono pomerigghio a todos! 

Come da titolo il gioco di parole e parentesi è da rifarsi a ciò di cui mi occupo unito al fulcro generale del discorso: sviluppare il lato bissness della libera professione. Nella fattispecie:

- stringere legami con i clienti soddisfatti; 

- gestione della clientela attraverso il passaparola;

- come rendere effettivo il passaparola.

Mi sto già muovendo nella ricerca di letture a riguardo, ma non essendo del campo posso limitarmi a cercarne in base a due concetti cardine:

- che si basino su esperienza seria;

- forniscano strumenti testati e documentati (recensioni in merito, che si possono eventualmente recuperare su gugl per maggiori conferme).

Con questi due criteri, da non addetta ai lavori, individuo testi potenzialmente validi da quelli fuffari in campi a me sconosciuti. 

Un parere anche da questa piattaforma non sarebbe una cattiva idea: conoscete titoli ed autori riguardo queste tematiche, possibilmente non decentrati, che vendono illusioni, ma che propongono esperienza e concretezza in mezzo a questa caotica esistenza?

Tenchiu. 

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senza nome

Sta cosa è obiettivamente una figata.

Non so se esistano testi specifici, ma fare uno studio su questa cosa sarebbe davvero interessante.

Ancora prima del legame con il cliente, ci devono stare: giusto pricing e collegato, parzialmente a questo, un adeguato posizionamento nel mercato, a propria volta collegato con i servizi offerti e la percezioni degli stessi(e di te stessa)da parte del clienti.

Questo perché creare un concetto di "fedeltà" verso te non è possibile, ovviamente, se sbagli prezzo/percezione del cliente/posizionamento.

In questa ottica, ma in generale, anche argomenti come il personal branding posso essere importanti.

 

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Se un cliente è soddisfatto, il legame l'hai già stretto.

I clienti li ordini in base a come pagano ,a quanto rompono i coglioni e al "ritorno" che possono darti (passaparola) 

il passaparola lo crei lavorando bene, lo "dirigi" lavorando bene PER il target che ti serve.

Magari fai un lavoro che vai in pareggio, ma ti dà un ritorno d'immagine che vale dieci volte tante.

E l'onestà sopratutto , uno lo bastoni, due li bastoni, il terzo ti fai terra bruciata (ma qui dipende uno cosa cerca)

Comunque di canali ce ne sono a bizzeffe, Montemagno a mè non dispiace , ne avevo visto un'altro in inglese ma non lo ricordo al momento , cartaceo non conosco niente e neanche sto li a buttare soldi , tanto i discorsi triti e ritriti sono quelli .

L'unico problema  vero è sempre farsi pagare, quello non c'è libro che t'insegna .

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Giraluna
1 ora fa, senza nome ha scritto:

Ancora prima del legame con il cliente, ci devono stare: giusto pricing e collegato, parzialmente a questo, un adeguato posizionamento nel mercato, a propria volta collegato con i servizi offerti e la percezioni degli stessi(e di te stessa)da parte del clienti.

A proposito del posizionamento nel mercato, se hai seguito un po tutto, sai che era in essere di andare in dei bordelli tedeschi. Per ora il tutto è stato accantonato per tre ragioni specifiche. L ideale sarebbe fare lo stesso in Italia, però all estero, laddove è possibile. Un passo alla volta e tutto può essere. Per ora la questione è appunto che so fare il mio lavoro ed è la clientela che rappresenta l oggetto dello studio per due motivi:

- la maggior parte non investe quei soldi con tranquillità: per quanto ti rivengano e sono rivenuti tutti, nessuno di loro si può oggettivamente sbancare o venire con serenità all incontro. Nella maggior parte dei casi si viene più tranquilli se a tirar fuori dal portafoglio sono 80 euro;

- una volta che ti provano e stanno bene, alcuni ho notato che formano una specie di """"gelosia"""" circa il fatto di passare parola ad altri. 

Io di mio ho inizialmente scelto gente che non mi facesse terra bruciata. Infatti non lasciavano una recensione manco a morire per paranoie loro. Li ho scelti forse troppo bene o unicamente con questo punto di vista. Ora per mesi tratta di individuare chi me lo fa il passaparola e renderlo effettivo. 

Ecco, ho messo i punti deboli notati all esterno e quello mio. 

Un testo in pdf mi é già stato consigliato. In inglese. Se appunto da questa discussione salterà fuori qualcun altro che se ne intende per studi e professione, ben venga. 

Se per personal branding intendi un sito personale, per ora non ne ho i soldi e l ho comunque valutato come rischioso ai fini di una discrezione in merito. 

Modificato da Giraluna
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Sagittair

Alla fine stai cercando testi di customer care e di marketing. Chiarissima.🙂

Se vuoi dei testi accademici, direi quelli di Philip Kotler per il marketing e quelli di Richard Gerson per la customer care.

Se invece vuoi qualcosa di più semplice, operativo e mirato ... l'arte del passaparola di Andy Sernovitz o Come acquisire nuovi clienti con il passaparola di Paolo Orlandi

In ogni caso, come ti hanno già anticipato altri utenti ... non te la caverai con un paio di libri. 

Quello che rendere fedele il cliente è l'esperienza che gli stai dando. Per lui puoi essere benissimo uno scontato e banale prestatore d'opera o di servizio che fa il suo compitino e di cui può facilmente fare a meno oppure puoi essere una risorsa insostituibile perché vai a soddisfare sia i suoi bisogni reali che anche quelli latenti.

 

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Giraluna
9 minuti fa, Sagittair ha scritto:

puoi essere una risorsa insostituibile perché vai a soddisfare sia i suoi bisogni reali che anche quelli latenti.

Grazie dei suggerimenti. Li vagliero con attenzione. 

Su questo punto si può sviluppare un parallelo: ho avuto tutti riscontri positivi o non tornavano, appunto, dunque in questo caso dovrei concentrarmi su quanto sono insostibuile. Se la quantità relegata più al denaro che alla prestazione ricevuta. 

Loro partono dal pressuposto di spendere il giusto e se va bene di provare a chiedere lo sconto o non tornano. Fatico, scritta francamente, a capire se posso operare anche su questo. Li vedo che sono contenti e me lo dicono loro stessi. Ma molto lo fanno le loro paranoie dovute alle condizioni personali che hanno. 

Tu, da ipotetico cliente, cosa vorresti per averne una di fidelizzata? 

Prima che tu mi scriva di non rompere ecc. preciso per corretteza e per non farti sprecare tempo, che c era feeling dal primo ciao fino al saluto di commiato con chi ho selezionato. Per cui su questo punto sono inesperta e confusa: mi serve farci luce obbiettivamente.  

Modificato da Giraluna
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Sagittair

Da come scrivi la tua attività sembra essere un servizio one to one in cui vieni pagata a prestazione. E molto sembra decidersi nel corso della prima prestazione ... correggimi se sbaglio.

Il problema più grosso comunque per i tuoi clienti ed in generale per tutti i clienti, te lo dico subito, non è il denaro in assoluto. E' la percezione che associano all'esperienza ottenuta. Cosa che va ben aldilà del quanto gli costa o del se quanto stiano pagando sia commisurato al servizio che ottenuto. Questi sono falsi problemi, o meglio... chi si focalizza solo sull'aspetto economico ... ha clienti che gli chiedano continuamente sconti maggiori etc... perché consciamente o meno ha di fatto ha reso il prezzo centrale nel rapporto con il cliente.

Chi invece mette al centro del rapporto con il cliente la soddisfazione dei suoi bisogni, spesso detta il prezzo...

Quindi indipendentemente tu possa essere più cara di altri professionisti tuoi pari, puoi avere comunque lo studio pieno di clienti felici di pagarti, di tornare da te ed entusiasti nel parlare di te ad amici/conoscenti, mentre un altro studio molto più economico, anche effettuando sconti a mo di outlet sarà sempre più vuoto. 

Sta tutto nell'identificare, comprendere i bisogni del cliente e soddisfarli. Parliamo non solo di quelli espliciti, ma come dicevo prima anche quelli impliciti e latenti (che spesso non hanno nemmeno a che fare con l'argomento in questione)

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Forse hai più ritorno sfruttando Escort advisors o simili che il passa parola. Sonda tu un po' il mercato , per dire leggevo che Vendono camionate di strap on...  Lo offri ? Anelli vibranti etc etc  penso che a tè giovi di più leggere libri sulla sessualità pratiche sessuali e in materia psicologica che di mero marketing. Se uno si trova bene e poi tira il prezzo ti sta contando balle .

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senza nome

Ti consiglio di cambiare il punto di vista.

Inizia dicendo cosa offro di diverso? O nettamente di migliore rispetto alle altre?

Ste cose sono ricercate? Se si, sono disposti a pagarmi di più?

Esempio: faccio pompini senza copertura se mi portano le analisi fresche di n giorni.

Bam. Hai la tua differenziazione. Hai il motivo per il quale pago 300 invece di 100 o semplicemente ecco il motivo perché vengono da te.

Altro esempio: sono italiana, buona cultura, so ascoltare ecc.

Ok, allora cerco di entrare nella nicchia gf experience(accompagnatrice proprio anche a mostre o in giro) e si finisce, poi la serata, con lo scopare.

Se non sai quello che puoi e vuoi offrire di diverso diventa una guerra di prezzi e ciao guadagni superiori ed equilibrio mentale.

La comunicazione, fedeltà, wom vengono dopo, per l'appunto.

A livello economico ti sconsiglio di andare in Germania, perché non sai bene" le regole del gioco" ed aprirsi,  in questo momento, ad una concorrenza molto più aggressiva come quella tedesca può essere distruttivo per te e per la tua attività. 

Considera sempre che i libri che leggi sono generici, il mercato in cui operi è molto particolare perché ci sarà una forte ritrosia al passa parole, se non l'elettronico(e poi poi) e una forte componente di turn over(perché hanno paura di finire sotto, voglio cambiare anche se si sono trovati bene, vogliono provare cose che tu non fai o ragazze diverse fisicamente da te ecc.)

 

Non solo il sito, ma si tratta di sapersi promuovere in diverse maniera.

 

Ad esempio, hai mai chiesto a qualche cliente: perché sei ritornato? o se dovessi pensare a me cosa ti verrebbe in mente?

 

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Giraluna
1 ora fa, Sagittair ha scritto:

Chi invece mette al centro del rapporto con il cliente la soddisfazione dei suoi bisogni, spesso detta il prezzo...

Un punto può essere questo. Questa estate l'ho trascorsa a metabolizzare tutto lo stress accumulato in un ambiente molto subdolo. Non saprei come altro descriverlo. Per me è stato una specie di lutto, di distacco dal grembo, non so se materno o che. Ho sentito uno stacco e dopo aver visto in che razza di mercato siamo entrate, ho avuto le conseguenti fasi di morte morale: negazione (prima di ritornare nel forum), rabbia (gli sfoghi), ora sono al compromesso con me stessa; rimangono rassegnazione ed accettazione. 

In un uno dei miei sfoghi Aivia scrisse un concetto che mi hai ricordato, su di una tipologia di cliente: scrisse fra virgolette "Non ti pago x quello che posso avere a trenta euro. Se sei disposta ad accettare i trenta, qui ci sono ogni volta che desideri". Un concetto che per me, col tipo di clienti che mi è venuto avanti, fatico ad interiorizzare. La massa principalmente vuole farti fessa. Non è una mia sensazione. Partono che pensano di trovare la polla. Infatti chiunque di loro mi abbia sentita per telefono, immancabilmente, esclamava che dalla voce sono un tipo intelligente e che non sono da prendere in giro. La seconda parte è stata detta da tutti. Per cui, di base, almeno qui da me in veneto, si parte che il denaro è davvero ancestrale e cerano la polla, altrimenti stanno al tuo gioco senza rompere o chiedono lo sconto per le volte successive solo dal vivo. 

1 ora fa, Sagittair ha scritto:

Sta tutto nell'identificare, comprendere i bisogni del cliente e soddisfarli

Uno l'ho già individuato: hanno tanto bisogno di chiacchierate virtuali lungo la giornata e sono molto suscettibili se gliele rifiuti. Non sono una psicoterapeuta o la compagna di merende. Quando mi scrivono ritengo che lo facciano per fissare. Ci possono stare due battute, ma poi mi devi fissare. Invece loro ti scrivono, poi pensano di tenerti all'amo con discorsi del tipo che ci sono spese di mezzo e per ora non possono, a volte neanche questo e ti scrivono due minchiate e spariscono finché poi non lo ribadisco di default "il numero va utilizzato solo per fissare". A me personalmente è sempre risultato scontato che non è mio compito intrattenerti per cell, altrimenti perdo altri clienti, ma loro (anche quelli non pervenuti) vogliono tanto le chiacchiere perditempo. Non so davvero cosa facciano con le mogli, compagne o le free in generale, sta di fatto che hanno davvero un bisogno quasi impressionante di queste cose.

Il mio lavoro non è questo. Le chiacchiere ci possono stare, ma dal vivo. Il cell serve solo per fissare. Fine. Forse, appunto, il fulcro è che non riesco ad individuare i clienti più adatti al mio lavoro ed inoltre, sempre forse, pecco nella comunicazione verbale. 

52 minuti fa, senza nome ha scritto:

Ti consiglio di cambiare il punto di vista.

E', infatti, il mio punto di vista. A parte che a me, le letture consigliate, fanno solo che bene per acculturarmi circa la libera professione, per cui non sono comunque suggerimenti buttati, ma cerco appunto di sfruttarli anche per ampliare il mio orizzonte mentale. 

54 minuti fa, senza nome ha scritto:

faccio pompini senza copertura se mi portano le analisi fresche di n giorni.

Non ho mai chiesto le analisi. Li selezionavo direttamente io sotto questo punto di vista. Essendo donatrice ho la responsabilità di non essere imprudente. Ed anche perché secondo me ti ridono dietro. Se devono sbattersi a fare le analisi foldano. Almeno questo è quello che farei io se fossi un cliente che vuole scopare in santa pace e subito. 

56 minuti fa, senza nome ha scritto:

sono italiana, buona cultura, so ascoltare ecc.

Ok, allora cerco di entrare nella nicchia gf experience(accompagnatrice proprio anche a mostre o in giro) e si finisce, poi la serata, con lo scopare.

Mi sono state fatte due offerte in merito, foldate per i seguenti motivi:

- nel primo caso c'era un sospettoso "Ho chiesto ad un amico di cercarmi una escort con xx caratteristiche e mi ha passato il tuo profilo" e voleva per forza la foto col viso;

- ero il regalo per un amico, mi avrebbero pagato 2000 euro per fagli da accompagnatrice ad una festa in villa, ma appunto, si tratta di gente che non conosco ed andare alla cieca anche no; risposi che se l'amico non era stato messo al corrente, non era sicuro per me contrattare a queste condizioni.

Alcuni li ho dovuti foldare perché non ero certa fossero maggiorenni. Insomma la nicchia è davvero lontana dall'essere individuata dato che non valutano, appunto, i casini che possono scatenare le loro scelte. 

1 ora fa, senza nome ha scritto:

Se non sai quello che puoi e vuoi offrire di diverso diventa una guerra di prezzi e ciao guadagni superiori ed equilibrio mentale.

I servizi sono:

- baci;

- preliminare scoperto;

- anale;

- 69;

- sesso in varie posizioni;

- due shot;

- venuta su tette, culo, pancia, piedi;

- masturbazione e sesso orale a me.

I divieti sono:

- fisting;

- rimming;

- venuta in bocca con sputo.

A volte stavano così bene che mi chiedevano in sede di farlo senza. Rifiutavo. Una volta invece uno pensava che bastassero cinquanta euro in più per sborrare dentro .... Non capisco perché ci sia così tanta superficialità e soprattutto ingenuità. Ammesso che una si faccia venire dentro, come minimo sborsi 2000 euro, sicuramente non 50. E' ovviamente fuori discussione, ma nell'ipotesi, 50 euro, secondo uno di loro ...

1 ora fa, senza nome ha scritto:

ti sconsiglio di andare in Germania, perché non sai bene" le regole del gioco" ed aprirsi,  in questo momento, ad una concorrenza molto più aggressiva come quella tedesca può essere distruttivo per te e per la tua attività. 

Infatti i tre motivi sono riassunti proprio in queste due righe. Ho scritto "l'ideale sarebbe ..." apposta perché comprendo di dover prima avere le fondamentali di customer care o comunque si è rivelato necessario dare una sistemata alle info in possesso per avere a che fare con i clienti.

1 ora fa, senza nome ha scritto:

ci sarà una forte ritrosia al passa parole

Già. Allora l'avevo vista corretta. Quella """"""gelosia""""" che non sapevo definire. 

1 ora fa, senza nome ha scritto:

si tratta di sapersi promuovere in diverse maniera.

Sono d'accordo. L'unica cosa che sono riuscita a fare a tal proposito è di non scoparli troppo bene (solo bene) perché ho notato che già mettendo in capo una parziale conoscenza dell'erotismo maschile formano una dipendenza che si tramuta più in un desiderio di avere anche le chiacchiere virtuali e te la mettono oltre modo sul piano dello sconto perché sono dipendenti e vogliono rivederti. 

1 ora fa, senza nome ha scritto:

hai mai chiesto a qualche cliente: perché sei ritornato? o se dovessi pensare a me cosa ti verrebbe in mente?

Me lo dicevano loro prima di salutarci: ci sentiamo per un secondo incontro. Sono stato bene. La seconda domanda, invece, non mi è mai passata per la testa. Chiedevo solo che cosa potevo migliorare a parere loro. Ed immancabilmente mi rispondevano nulla. 

Una cosa che ho notato è che faccio scattare il loro lato protettivo. Gli si attiva il bisogno di scoraggiarmi dal fare questa professione. Molto probabilmente i miei modi dolci li fuorviano. Ho un atteggiamento entusiasta, appassionato ed educato, per cui evidentemente si sentono in dovere di mettermi in guardia dai pericoli. E questo non fa altro che alimentare la loro tendenza a cercarmi soprattutto per altro, oltre al sesso. 

Credo, a questo punto, di dovermi concentrare sulla mia stessa promozione ed in secondo luogo sulla gestione di una clientela così variegata fissando i cardini di una ricerca improntata a clientela che sappia a cosa va davvero incontro con una escort. Forse devo centrare meglio il tipo di target e promuovermi per quello. 

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