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Ormai non la sento da tre mesi


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Speed82

Prima volta che scrivo.Chiedo scusa per la lunghezza del messaggio, ma credo che certi dettagli siano importanti per far si che comprendiate la brutta situazione in cui mi sono trovato.

One itis per la mia ex. Lei 40enne; io 37. Non sono un esperto, ma vi assicuro di non essere per niente inesperto con le donne, da me sempre scelte. Sono uno che nella vita si è innamorato due/tre volte. Con la ex ho commesso alcuni errori che però si sono rivelati fatali(soprattutto dopo che ci siamo lasciati) e che mi hanno portato ad un punto di non ritorno, ovvero non ci sentiamo più. Nonostante ciò, io non riesco a dimenticarla. Ho avuto diverse relazioni; ho lasciato e sono stato lasciato ma senza troppo star male. Con lei invece è stato diverso. Conosciuta per caso ad una festa (luglio2018).Rimorchiata da un amico mio. In un primo momento si instaura una semplice amicizia(motivata da un flirt che lei ebbe con l'amico predetto, ma che durò poco).Durante la stessa festa era presente anche una mia amica storica con la quale diverse volte,in passato, sono andato a letto. Capirete dopo il perché di questa precisazione.

All'inizio io e Lei ci si calcolava ben poco. Tuttavia Lei mi incuriosì quasi sin da subito. La vedevo tosta e diversa dalle solite. Sennonché in agosto la incontro per strada. Ci si saluta, si prende un caffé e stiamo insieme tutto il pomeriggio ed anche la sera. Da lì iniziò la nostra "amicizia", né più né meno. Sento che Lei inizia ad legarsi a me. Si parla, mi chiede consigli. Mi rivela dettagli personali della sua vita privata. Mi dà attenzioni ed ogni tanto mi provoca. Sento che è diversa dalla immagine che mi ero fatto ed inizio ad apprezzarla sempre di più. Inizio ad uscire sempre più con Lei; senza il predetto amico e senza la mia amica di cui sopra. Capisco che mi piace (il che a me succede raramente). Ho sempre più piacere nell'uscire con lei ed intuisco che Lei inizia a rendersene conto. Quindi, per evitare di cadere nella friend zone, una sera di agosto ci provo dandole un paio di baci, accarezzandole le gambe. Lei rimane un pò di sasso ed io, per evitare di farmi dire di no, mi alzo sorridendo e la saluto. NB:All'epoca dei fatti Lei era presa ancora dell'amico che, però, era già impegnato da anni con la sua consorte. Per cui la mia era una situazione un pò scomoda e vi chiederei di non giudicarmi male perché successivamente io riferii tutto all'amico in questione. 

Ci riprovo molto sottilmente un altro paio di volte in settembre, sempre a fine serata nel momento in cui la accompagno. Ma Lei niente. Si crea una strana "tensione". MA il giorno dopo ci si comporta come se nulla fosse accaduto. Lei mi chiama ed io la chiamo ma nello stesso tempo prendo un pò le distanze, pur restandole vicino. Mi faccio i cazzi miei e cerco di non pensarla anche se ammetto che già ero abbastanza cotto di Lei. Le ho sempre voluto bene ed oltre a piacermi , mi ha sempre fatto una certa tenerezza.

Primi di novembre: l'amica storica di cui sopra, sapendo del mio interesse, decide di darmi una mazzata riferendomi, senza che io le chiedessi nulla, che la "mia tipa" mi vedeva come semplice amico e che in realtà da una settimana Lei era uscita con uno della compagnia che le si era proposto. Ciò è accaduto durante la settimana in cui io sono stato in viaggio fuori città. Cado dalle nuvole; ci resto malissimo e mi auto maledico per non esser stato incisivo e per aver perso un treno. Questo tipo è uno zuccone e non capivo come ciò fosse possibile. Per una settimana mi si chiude lo stomaco per il dispiacere e questo non accadeva da quando avevo 22 anni.

Intuisco, però, che la mia amica storica ingrandiva, a bella posta, la faccenda per il gusto di farmi stare male. La conosco bene e quindi sapevo che non poteva esserci nulla di serio tra la “mia tipa” e l’altro. Vi giuro, ma  è così. Mi dice:"mi dispiace, non pensavo ti piacesse così tanto, ma lei è una facile, flirta con tutti tranne che con te". Quindi mi insospettisco e, dopo una settimana, decido di chiamare la mia Lei come se nulla fosse. Era sabato, la raggiungo e si cena insieme. Riesco a trovare le energie giuste ed alla presenza di tutti, un pò in disparte, ci riprovo e mi dichiaro di brutto dicendole di aver saputo della sua frequentazione. Da lì tutto cambia ed in meglio. Dopo 8giorni eravamo a letto insieme e lo abbiamo fatto diverse volte ed anche nei giorni a seguire. Lei si affeziona tantissimo a me ed io a Lei. Stiamo sempre insieme, dormiamo insieme e dopo un mese, per il suo compleanno, Lei insiste nel volermi presentare a tutta la sua famiglia. Dopo qualche perplessità accetto e conosco tutti i suoi cari, compreso la famiglia allargata. IO, dopo qualche settimana feci altrettanto in occasione del mio compleanno dove lei mi fece un regalo importante da vera fidanzata.

Non vorrei essere poetico, ma mi sentivo un ragazzo fortunato. La donna che mi piaceva da morire mi riempiva di attenzioni, quasi un pò mammina. Abbiamo anche iniziato a farlo senza condom, forse incoscientemente, ma l'idea era anche di fare in futuro una famiglia perché entrambi, dopo una vita di esperienze ed eccessi, avevamo voglia di qualcosa di più concreto. Comprammo anche i test della gravidanza quando lei ebbe un ritardo e saremmo stati entrambi contenti.

Tra parentesi: la amica storica era palesemente scontenta del mio idillio amoroso. Con tono derisorio mi ribadiva che la mia ragazza era una facile e che la relazione sarebbe durata poco: "goditela finchè dura" era la frase più ricorrente. Preciso anche che  l'amica in questione non perdeva occasione di provocarmi. Con me chiuse i battenti salvo avvicinarsi sempre di più alla mia ragazza quasi a voler creare una complicità mai prima vista, telefonandole, facendole dei complimenti, proponendole sempre di uscire con "altri amici", addirittura di partire insieme in una data in cui io non avrei potuto. Di questo me ne resi conto sin da subito e sapevo che c'era poco da fare, ma all’epoca dei fatti il mio rapporto andava bene. Cercai di non cadere nelle provocazioni e commisi l'errore di tenere tutto dentro anche per amore della armonia di gruppo. Questo mio disagio purtroppo iniziò ad uscire fuori. Divenni ansioso. Spesso ed inavvertitamente mi ritrovavo a parlare con la mia ragazza della mia amica squilibrata usando toni non proprio gentili. La mia ragazza lo notò e questo, successivamente, mi si è ritorto contro, ahimè. 

Dopo due mesi iniziano le prime discussioni. Lei gelosa e possessiva. Inizia a non fidarsi di me e delle mia amiche. Dice di avere strane sensazioni sul mio conto. Mi lascia una sera salvo poi tornare il giorno dopo. All'inizio mi sentivo gratificato delle sue gelosie, per cui inizio a rassicurarla cercando di darle di più ma senza inzerbinarmi. Lei ed io da soli stiamo bene insieme, quasi da coppia collaudata.

Il problema sono le uscite con le amicizie comuni; tanta competizione, tanti uomini che le ronzano intorno, soprattutto amici della mia "cara amica" che è sempre in mezzo tra di noi e mi riferisce sempre cose fastidiose tipo: "ho saputo che vi state annoiando; oppure: “mi dice che sei remissivo nella relazione". Le due ragazze diventano sempre più intime (all’inizio di tutto non erano poi così tanto vicine) ed io mi sento sempre più tagliato fuori. Ciò mi porta a cambiare atteggiamento con la mia ragazza; divento più strafottente e continuo le mie uscite con il mio amico su menzionato che con lei ebbe il flirt iniziale, pur nella consapevolezza che questo alla mia ragazza avrebbe dato fastidio. Una sera, essendo lui solo, gli dissi che avrebbe potuto raggiungerci nonostante ci fosse anche la mia ragazza. In fin dei conti Lui non fece mai nulla di male e mi sembrava sbagliato escluderlo dalle mie uscite sol perché prima di me c’era stato lui. Tengo e credo molto alla mia amicizia.

Ammetto di avere commesso diversi errori e forse sono stato poco uomo nell'affrontare la crisi in cui Lei ed io ci trovammo ed ancora oggi ne pago le conseguenze avendo tanti rimorsi per non essere riuscito a gestire una situazione che forse poteva essere salvata se solo ci fosse stato più dialogo e meno infiltrazioni esterne. 

Dopo 4 mesi si decide di darsi un break di riflessione. Scelta presa da entrambi ma in realtà non propriamente voluta da me. Ed è qui che iniziano i miei problemi e la mia confusione sul come agire. 

Io sparisco. Lei invece mi chiama spesso, probabilmente ancora legata a me. Io le manifesto il mio dispiacere per la situazione creatasi e le faccio capire che mi manca e che la penso sempre. Lei sembra fare un passo indietro. Siamo ad aprile ed io mi chiudo a casa per preparare un concorso importante che avrei avuto in giugno. Nel frattempo la mia amica storica è sempre in mezzo. Chiama me, chiama Lei, mi dice che in estate avevano in previsione una vacanza. Insomma, le solite cose. Io resto imperturbabile.

Ricevevo le telefonate di entrambe le quali mi avvertivano che sarebbero uscite e che se avessi voluto avrei potuto raggiungerle. Puntualmente rifiuto ben capendo che per me la situazione era più che fastidiosa oltre che contro producente. Cosa facevano durante le loro uscite? andavano a ballare ed a fare aperitivi (bevendo parecchio) sino  a notte fonda. Ma il giorno dopo la mia ex mi chiamava sempre. ED io continuo sempre a farmi i cazzi miei perché sapevo che non avrei potuto fare altro. Ma con un senso di impotenza e di perdita del controllo. Alla tristezza per la perdita della mia stella, si accompagnava la rabbia per l'evolversi in peius della situazione. In sostanza la mia amica cara stava dando l'assist alla mia ex per dimenticarmi definitivamente così da rendere il distacco meno doloroso per Lei; tutto ciò con a primavera inoltrata.

Arriviamo a maggio. Compleanno della mia “cara amica” dove ovviamente vengo invitato (è la mia ex che mi chiama più volte per dirmi di andare). Io a denti stretti accetto e vado. Serata piena di gente. Io bevo abbastanza. Tra me e la mia ex una strana tensione. Parliamo, ma non più di tanto. Io conosco tutti e mi sento a mio agio. Lei è stranamente silenziosa. A fine serata le ragazze decidono di andare nella solita discoteca ed io, preso bene per via dell'alcol, decido di accompagnarle. Errore fatale: decido di farmi i cazzi miei, ballo, faccio dei giri, poi mi avvicino a Lei e le chiedo se volesse parlare giacché la vedevo molto strana. Lei sbotta  e mi aggredisce verbalmente. Io resto sgomento e mi allontano. Avverto delle energie negative anche perché ho un buon sesto senso. A chiusura locale sento che la mia amica dice che sarebbero andate via per andare in macchina con un altro amico (che tra l'altro conosco) e proseguire la serata in una casa. Forse sarei potuto andare anche io con loro; ma la percezione che ebbi fu che loro erano venute in macchina con me e che adesso sarebbero andate in macchina con un altro. Quindi sbrocco pesantemente: vado dalla mia ex dicendole, con il dolore nel cuore, che era una merda di persona, giacché mi criticò tutto l’inverno per le mie uscite e le amiche fantasiose e che invece adesso era lei a non rispettarmio. Nei suoi occhi vedo il ghiaccio. Per una frazione di secondo la prendo per il braccio. Avevo gli occhi di fuoco. Lei mi dice di lasciarla perchè le stavo facendo male. –quindi la mollo, giro i tacchi e sparisco.

Come mi sono sentito il giorno dopo? malissimo, il vuoto e la angoscia più totale oltre che la vergogna. Una bella giornata di sole  ma che per me era un temporale di emozioni catastrofiche. Sapevo di averla persa per sempre. 

Nei giorni successivi ho ricevuto diverse telefonate da parte della mia “amica”. Voleva chiarire. Io non rispondevo o rispondevo a malapena. Dopo 10 giorni mi chiama pure la ex per sapere come stessi e sapere se sarei andato ad una scampagnata il giorno dopo sempre a casa della mia “amica”. Io le ho detto di star bene e che non sarei potuto andare per via di alcuni impegni già presi. Telefonata sterile di 5 minuti dove non sono riuscito a nascondere il mio stato d'animo pur non parlando di noi due.Lei pure sembrava dispiaciuta. Dopo qualche giorno, probabilmente per il forte stress emotivo e per lo sport, mi viene una fortissima infiammazione al nervo brachiale che mi costringe a letto per i forti dolori. Punture a manetta, fisioterapia e studio (-20giorni al concorso). Forse mai come in quel momento avrei voluto averla vicino. Abito a 1000km di distanza dai miei genitori ed a parte amici e parenti, ero solo in casa. Quindi le faccio un paio di telefonate. Lei gentile ma fredda. Io la aggiorno senza fare la vittima. Lei  mi dice che posso contattarla quando voglio, ma il tono non è dei migliori. Continuo a non farmi sentire salvo una volta in cui le ho chiesto un aiuto a casa mia, cosa che poi feci da solo visto che lei non era disponibile sin da subito (questo episodio è legato ad un dettaglio che racconterò di seguito). 

Ci vediamo i primi di giugno nella capitale. Io per il concorso, Lei con la famiglia. Incontro positivo ed allegro. facciamo una passeggiata insieme ad un suo parente. Conoscendo bene la città, le ho fatto fare un giro in notturna by car.  Mi dice che sono sparito e che non mi sono fatto più sentire. Io capisco e svago. Lei mi sembra molto a suo agio con me. Li lascio in hotel e torno a casa. Lei mi invia un bel messaggio affettuoso dicendomi che è stato molto bello il nostro incontro ed augurandomi sogni d'oro (come faceva quando stavamo insieme). Durante i giorni del concorso mi chiama dandomi il suo sostegno morale. Ribadisce di vederci al mio rientro in città. Purtroppo il concorso non va bene e sento la delusione nella sua voce. E vabbè. 

Al mio rientro, dopo una settimana, le scrivo (dopo averle telefonato ma non prendeva). Lei risponde per le vie obbligate. Quindi lascio stare. Dopo 10giorni mi chiama lei tutta allegra e mi chiede cosa stessi facendo e se fossi fidanzato. Mi racconta delle sue faccende personali. sembrava molto allegra e mi chiede cosa stessi facendo. Purtroppo la conversazione cade sulla mia cara amica in comune ed io commetto l'errore di dirle il perchè avevo preferito allontanarla. Lei non si scompone e fa la vaga. Mi dice che bisogna essere forti e stare vicino ad una amica che, a suo dire, è poco centrata e che ha bisogno del mio affetto.

Colgo l'occasione per dirle che sarei dovuto andare da lei per prendere un mio oggetto di valore (il che mi dispiacque molto, ma dovevo farlo). Lei mi ha ringraziato per averglielo lasciato per tutto questo tempo, ma dentro di me so che non l'ha presa bene. Dopo qualche giorno la incrocio di sera in un bar. Con un pò di imbarazzo ci si saluta come due amici, ma senza parlare. Il giorno dopo, alla sera, mi chiama ed io riesco ad essere molto tranquillo. In realtà non ho mai capito il senso di quella telefonata dei primi di luglio. Fu l'ultima volta in cui lei mi telefonò. 

Sono seguite due telefonate da parte mia in cui lei molto sulle sue. Nell'ultima telefonata lei era parecchio nervosa. Io le ho detto che ero dispiaciuto della situazione che si è creata tenendo a precisarle di tenere a lei e via dicendo. Sono stato fin troppo sincero dicendole che in Lei vedevo una partner vera e che il fatto che le cose siano andate a rotoli mi creava un certo disagio. Non le ho chiesto di tornare, le ho solamente detto che non volevo litigare. Lei dapprima comprensiva, inizia con lo sputare delle critiche alla mia persona seguite da qualche complimento. A suo dire sono un bel ragazzo, intelligente ma ho il difetto di “vestire abiti che non sono i miei e che ho il freno a mano… Che spera che io trovi una ragazza giusta per me perchè Lei non lo è. Con tono arrogante mi dice di rimanere amici ma che in realtà non è un bene per entrambi perché io potrei soffrirne. Aggiunge che secondo lei la relazione è finita da troppo poco tempo e che quindi è meglio per entrambi prendere delle distanza e che forse un giorno, se saremo più forti, ci ricongiungeremo. Ci si saluta con un semplice "a presto". Da allora non la sento più. Come vedete, contraddittoria sino all'ultimo. Da una parte mi diceva di non sparire più dai radar, dall'altra, se la cerco io, si mostra incazzata. Ammetto che Lei è un po’ svitata e penso abbia un disturbo di personalità, ma resta pur sempre una brava persona.

In agosto mi contatta la cara amica in comune (dopo due mesi di no contact). Le do una possibilità e ci rivediamo insieme ad altri amici. La mia ex non c'era ma venne a sapere di questa uscita il giorno dopo e non credo che l'abbia presa bene. Il ricongiungimento con la mia amica li per li mi aiutò, salvo poi rendermi conto che è pazza. Mi parla male della mia ex dicendomi che è pesante, depressa, piena di problemi e di paranoie. Riferisce che la mia ex parla di me con un certo astio (non so fino a che punto crederle). Pare che la mia ex abbia detto che io non ero proprio il suo tipo (con la premessa che quanto mi avrebbe detto sarebbe stato pesante).

Da bella stronza che è, mi dice pure che, quando chiesi alla mia ex aiuto per sistemare casa (come sopra anticipato), la mia ex la contattò dicendole che non sarebbe voluta venire sola a casa mia per paura che io potessi farle del male, visto l’atteggiamento violento che ebbi la sera del compleanno. Ma, a quanto pare, lei stessa si è resa conto della cazzata che aveva detto, ben sapendo entrambe che io sono una bravissima persona e che non fa male neanche ad una mosca.

Anche questa cosa mi sono dovuto sentire dire. Insomma, ha continuato a mettere zizzania. non ha speso nessuna parola di conforto. Mi ha detto che non è fidanzata ma che ha avuto delle storie e che Lei me lo deve dire per il mio bene (così dimostrandomi che ab origine lei aveva ragione sul fatto che la mia ex fosse un uccel di bosco). Da lì seguirono altre telefonate e qualche uscita insieme a questa mia amica la quale ogni volta non perdeva occasione per parlare male della mia ex, finché io non le dissi chiaramente di non volerne più parlare.  Quindi ho ripreso il distacco, come prima, ma senza nessun litigio il che è positivo dal mio punto di vista. Figuriamoci che la mia amica si tagga sempre con la mia ex insieme ad altre persone. La sponsorizza su FB, vedo i like di tanti ragazzi che vorrebbero conoscere la new entry (che sarebbe la mia ex) ed io impotente non posso far nulla oltre a constatare la falsità e la ipocrisia della mia amica storica che, ormai, è diventata la ambasciatrice della discordia. 

Mi scuso per il poema e per i troppi dettagli. Dovrei andare avanti e mi sto difendendo con i denti. Conosco tanta gente, ho viaggiato durante l'estate, ho avuto alcuni flirt, ma la nostalgia, il rimorso per gli errori commessi e la rabbia nel constatare che purtroppo il male ha avuto la meglio sulla genuinità dei miei sentimenti. Vengo spesso definito come una cara persona, dotata di valori. Qualcuno dice che sono un signore. Nello stesso tempo reputo di essere al passo con i tempi, vantando diverse esperienze di vita in diverse città e quindi sono uno che si sa comportare in società, anche casinista ma nello stesso tempo sono abbastanza introverso. La meschinità di certa gente ha avuto il sopravvento sulla bontà dei miei valori.

Adesso sono deciso a non farmi sentire. Son trascorsi quasi tre mesi. Nello stesso tempo mi sveglio e mi addormento con il desiderio di un ricongiungimento. Lei mi piaceva tanto e mi piace tutt'ora e trovo che sia assurdo che debba finire così. So bene che non voglio contattarla anche perché  non saprei cosa dirle. A volte vorrei incontrarla per caso, altre volte mi viene l'ansia al sol pensiero di vederla.

Ecco, Non so cosa voglio. Alcune volte vorrei dirle di aver saputo ciò che lei ha detto (mi riferisco al fatto della sua paura di un mio ipotetico raptus di follia). E sapete perché? Perchè è talmente ridicolo pensare una cosa del genere su di me che penso che lei sprofonderebbe sotto terra per la figura di merda che ha fatto ai miei occhi. Pensava che non sarei mai venuto a saperlo ed invece l'amica in comune me lo ha spifferato alla prima occasione utile. Ed io che le dicevo sempre di non parlare troppo di noi, che la gente è pettegola e che non si deve fidare di questa amica. Forse, solo così, capirebbe che io avevo ragione su molte cose ed anche se non servirebbe a farla tornare da me, probabilmente capirebbe di più sulle persone di cui si circonda. Io sto seguendo un percorso da uno psicologo che mi ha portato a capire che la cantonata l'ha presa Lei e non io. Io ho preso solo un grande abbaglio per una donna alla quale volevo molto bene e che per la quale, forse, mio malgrado, nutro ancora dei sentimenti. 

Chiedo venia per il poema, ma ho scritto il tutto come un fiume in piena riportando i dettagli per farvi comprendere la situazione del cazzo in cui, purtroppo, mi son trovato. Vorrete darmi spunti di riflessione consigli per favore. PErché io ancora non mi sento del tutto guarito. Sappiate che odio il pettegolezzo e che questa faccenda così assurda e ridicola mi sta comunque a cuore.

Speed82

 

 

 

 

 

 

 

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PaoloG

Troppo lungo! 

Io non ho capito il rapporto che c!è tra la tua ex e la tua amica, ma sono certo che la tua è una storia malata e come tutte le storie malate è senza futuro! 

Mi è capitato di frequentare una ragazza che parlava di me in modo “strano” ad una amica in comune! Quando l’ho scoperto le ho allontanate tutte due! Non ho accettato nemmeno le scuse... 

 

Ma il concorso come ti è andato? 

 

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Speed82
6 ore fa, PaoloG ha scritto:

Troppo lungo! 

Io non ho capito il rapporto che c!è tra la tua ex e la tua amica, ma sono certo che la tua è una storia malata e come tutte le storie malate è senza futuro! 

Mi è capitato di frequentare una ragazza che parlava di me in modo “strano” ad una amica in comune! Quando l’ho scoperto le ho allontanate tutte due! Non ho accettato nemmeno le scuse... 

 

Ma il concorso come ti è andato? 

 

Ciao Paolo. grazie per la risposta.

 All'inizio una normale conoscenza tra due donne 38enni che si scambiano il numero durante una festa; festa nella quale anche io conobbi la ragazza.Le due iniziano a sentirsi ed a uscire in comitiva e spesso c'ero anche io che nel frattempo divento parecchio intimo con la mia ex (quando ancora eravamo amici che iniziano a conoscerci). Instaurammo sin da subito una bella intesa.  

All'epoca la mia amica "storica" non parlava troppo bene della mia ex e spesso si confidava con me dicendomi che era una ragazza facile. Conosci bene la competizione tra le donne!!!

Ritengo che il loro rapporto si sia consolidato nel momento in cui io mi sono messo con la ragazza. La mia amica, gelosa della situazione ed anche molto scaltra, ha iniziato ad avvicinare la mia ragazza sempre di più, con continue richieste di uscite, complimenti e via dicendo. All'inizio lo fece un pò maldestramente; poi però c'è riuscita mostrandosi la miglior confidente oltre che prodiga. Io ne ero consapevole di questo atteggiamento alquanto invadente, ma non me ne curavo più di tanto, forte del fatto che la mia relazione iniziò molto bene.

Cosicché quando la relazione ha iniziato a scricchiolare, le due ragazze ormai erano culo e camicia e si sono date manforte. Da una parte la mia ragazza, essendo molto sola e non avendo amiche, aveva bisogno di una ragazza con cui sfogarsi. Dall'altra, la mia amica era soddisfatta di essere al centro della situazione oltre che soddisfatta dell'esito infausto del mio rapporto giacchè, considerandomi suo fraterno amico, è sempre stata molto gelosa di me. Ti sembrerà folle, ma è così. 

Classica situazione del cazzo. Pertanto, quando mi sono lasciato, decisi di farmi i cazzi miei allontanando la mia amica. Ma non fui in grado di troncare con la mia ex la quale continuava a farsi sentire. Poi la situazione è degenerata sempre di più fino a quando ho sbroccato (la sera del compleanno della mia amica). Da allora mi sono messo da parte.

Riguardo al concorso, sono in attesa che venga pubblicato il nuovo bando. 

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PapuPetagna

Sono riuscito a leggere quasi tutto...per carità non discuto i tuoi sentimenti ma la stai facendo troppo lunga...4 mesi insieme..e se si fosse trattato di un matrimonio finito male con 2 figli che facevi?? Ti sparavi

Questa comunque è solo la tua versione, mi sembra strano sia colpa solo degli altri, della tua ex e della tua cara amica. Forse la cantonata l’avevi presa tu all’inizio. Con una di 40 anni che va ancora in giro per locali per aperitivi, che invece di investire nella coppia bada a queste stronzate, che cosa volevi costruire? Ringrazia Dio (se sei credente) che non avete concepito nessuno e che quei test di gravidanza non sono serviti a nulla. Anche questo testimonia come tu avessi perso proprio la bussola in quel momento.

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PaoloG
37 minuti fa, Speed82 ha scritto:

Riguardo al concorso, sono in attesa che venga pubblicato il nuovo bando.

Non ti conosco! Sinceramente mi interessa poco o nulla del tuo concorso....

Era un modo per dirti che devi pensare a te! 

Next!

Modificato da PaoloG
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Speed82
59 minuti fa, PapuPetagna ha scritto:

Sono riuscito a leggere quasi tutto...per carità non discuto i tuoi sentimenti ma la stai facendo troppo lunga...4 mesi insieme..e se si fosse trattato di un matrimonio finito male con 2 figli che facevi?? Ti sparavi

Questa comunque è solo la tua versione, mi sembra strano sia colpa solo degli altri, della tua ex e della tua cara amica. Forse la cantonata l’avevi presa tu all’inizio. Con una di 40 anni che va ancora in giro per locali per aperitivi, che invece di investire nella coppia bada a queste stronzate, che cosa volevi costruire? Ringrazia Dio (se sei credente) che non avete concepito nessuno e che quei test di gravidanza non sono serviti a nulla. Anche questo testimonia come tu avessi perso proprio la bussola in quel momento. 

Non ho scritto che La colpa è degli altri. Ho detto che mi sono trovato in una situazione scomoda. Semmai la responsabilità è mia dal momento in cui non sono riuscito a gestirle entrambe.

Voi non mi conoscete, ma difficilmente mi affeziono ad una donna (nel senso di volerle bene). Spesso ho dovuto lasciare e spesso sono stato mollato e me ne sono fatto sempre una ragione sebbene si trattasse di relazioni ben più longeve. 
stavolta è diverso perché avevo investito molto di più e credo sia normale che resti l’amaro in bocca. 
la relazione è finita quando ancora provavo una certa passione e non ero per nulla saturo di Lei.

Peraltro si è rovinato anche un rapporto di amicizia. E questo non è da poco. 
Ho altresì dovuto troncare con una amica che conosco da 20anni per colpe che non sono mie. 
Penso sia questo il motivo per cui sono qui a parlarne ancora e ti assicuro che di rogne ne ho avute nella vita. 
grazie per aver letto tutto

 

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Speed82
55 minuti fa, PaoloG ha scritto:

Non ti conosco! Sinceramente mi interessa poco o nulla del tuo concorso....

Era un modo per dirti che devi pensare a te! 

Next!

Hai ragione, è quello che sto facendo. Ma la mia mente è costantemente invasa da questi pensieri fastidiosi con i quali convivo da alcuni mesi.
Sono in loop e me ne rammarico.

Lavoro su me stesso per capire come mai stia dando così tanta importanza a banalità di questo genere di cui io stesso me ne vergogno. 

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Rivaroxaban

Stai vivendo un età difficile per un uomo. La vecchiaia é alle porte e la giovinezza sfuma dietro l'angolo e forse l'impellenza di procreare ti ha portato ad agire senza troppo riflettere, cosa che comprendo appieno ma non posso condividere. Misurare le proprie azioni é necessario soprattutto quando si matura, processo costante che non ha fine. La tua storia lascia molte perplessità e buchi di logica da parte tua. Hai notato che la tua cara amica, forse mossa da una infatuazione nei tuoi confronti o per competizione territoriale, si é mossa fin da subito sulla scacchiera per rovinare il tuo rapporto e tu purtroppo sei caduto in quello che in scacchi si chiama il matto dell'imbecille (https://it.wikipedia.org/wiki/Matto_dell'imbecille ) che per farla breve implica quello che in termini sportivi si chiama AUTOGOL clamoroso. Punto 1: la tua amica non andava allontanata ma avvicinata fin da subito per smascherarla al primo momento utile per quello che era ( una serpe che covavi in seno) inducendola con fine manipolazione logica a commettere lei stessa un autogol di fronte alla tua Lei, che in parole povere vuol dire avresti dovuto flirtarci e la tua Lei avrebbe capito fin da subito che era una poco di buono che era li solo per mettere zizzania fra di voi. Punto 2: la tua cara amica ti ha sabotato dall'interno diventando una tra le migliori consigliere della tua Lei e tu non hai proferito verbo? ma come é possibile? Tu e la tua lei non avevate dialogo?Perche se la risposta a questa domanda é affermativa ti dico già da subito che la vostra relazione non sarebbe durata comunque nonostante i vari impicci. Punto 3: PapuPetagna ha fottuttamente ragione! Ora dall'alto della tua età avrai gia ben inteso che il dolore va superato in fretta soprattutto in questo periodo della vita e penso che sia stata una mossa saggia rivolgersi ad uno psicologo per accelerare  il processo ergo prosegui dritto e defilato verso i tuoi obbiettivi. 

 

 

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Speed82


Rivaroxaban, grazie per la riflessione. La mia amica è semplicemente invidiosa della felicità altrui, specialmente di quella delle persone a lei molto vicine ed io e lei lo siamo sempre stati. Il suo schema comportamentale l’ho già visto in passato con altre persone, pertanto sono sempre stato guardingo. È una persona che ha alcune buone qualità , ma ha vissuto e vive una situazione famigliare che la porta ad essere così (gravissimo lutto famigliare).

Pertanto , lungi da me dal volerla allontanare. Non mando a rotoli l’amica storica per una ragazza conosciuta qualche mese prima. 
Non volevo/potevo flirtarci perché non mi interessa più da anni. In più la mia ex sapeva dei vecchi flirt che ci sono stati, me lo chiese una sera; dovetti risponderle di si anche perché ero sicuro che Lo sapesse già. La mia amica fece alcuni autogol iniziali e di questo la mia ex se ne rendeva conto. Talvolta si infastidiva ma nello stesso tempo La giustificava per via della situazione famigliare. Io cercavo sempre di dar poco peso. Non mi andava di criticare ne’ di farmi vedere ansioso. 
punto2: io e la mia ex avevamo dialogo. Ma non si può impedire a due donne di sentirsi per telefono e/o di incontrarsi. 
Più loro si sentivano e più sentivo che qualcosa non andava, ma non potevo controllare le azioni ed i dialoghi di due donne.
Ti assicuro che non è stato per niente facile gestire questa storia . 





 

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Speed82

Lei mi ha appena scritto un messaggio, dopo tre mesi di silenzio 

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