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Qual'è il motivo vero per cui non riesco a provarci con le donne?


Salvatore93

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Salvatore93

Me ne sono fatte sfuggire tante, troppe. Ora mi sono stancato. L'ultima bhè me l'ha praticamente messa sul piatto d'argento e io non l'ho nemmeno approcciata. Vorrei sapere perché non riesco a fare il primo passo. Dicono che di solito il motivo è la paura del rifiuto, ma io non riesco a provarci nemmeno quando è matematicamente certo che la ragazza ci sta. Aspetto sempre una loro mossa, alcune ragazze ci hanno provato con me, e io sono riuscito a sbloccarmi un pochino solo molto dopo. Solo dopo esserci andato a letto, dopo che mi hanno dato tutte le sicurezze del mondo io riesco a sbilanciarmi con una carezza, con delle battute a doppio senso insistenti, a prenderle per mano e a baciarle quando mi va. Ovvero ci riesco dopo che c'è stata confidenza anche in quel senso, solo e solo dopo riesco a comportarmi in modo normale, quasi da uomo insomma. E mi rendo conto che con questo atteggiamento già è tanto se sono riuscito ad avere delle relazioni e del sesso occasionale. 

Io non ho paura del rifiuto, perché in passato qualche volta ci ho provato seppur con sforzi enormi e con uno stress interiore enorme, a volte sono stato rifiutato, altre volte mi è andata bene. Il rifiuto non mi faceva male, anzi mi era quasi indifferente. In quei momenti riuscivo solo ad autocomplimentarmi per essere riuscito a provarci. So bene che il rifiuto non mi fa male, pazienza. Non è quello a farmi paura. Ci sono state delle volte in cui sapevo che la ragazza ci sarebbe stata e magari aspettava anche una mia mossa, ma in quel momento mi paralizzo, non faccio che pensare dentro di me "e ora? ora come si fa? dovrei toccarla? e come? mi vergogno da morire, è così imbarazzante, e poi come proseguo? lei è qui, è qui per me, non devo giocarmela, devo provarci io... ma io non ce la faccio. ma perché non ci prova lei? perché non mi prende per mano, non mi sfiora e non mi bacia? " insomma un circolo vizioso di ansia che mi blocca ogni dannata volta, e mi detesto perché non mi sento un uomo quando l'ansia prende il sopravvento. Mi sento una nullità. Voglio una ragazza e non ho le palle per prenderla e sbatterla al muro. Se non lo fa lei per prima.  A qualcuno è successa una cosa del genere? Di avere questi tipi di paura che vi bloccano? Vorrei fare un lavoro su me stesso, ma non so davvero da dove cominciare, da quale problema devo risolvere per primo. 

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PapuPetagna

Beh è strano. L’imbarazzo o più generalmente la paura di provarci rientra nella normalità delle cose in assenza di esperienze o dopo un periodo di digiuno. Tu, invece, dici di avere avuto le tue esperienze e di trovare ogni tanto donne che te la sbattono pure in faccia. Ti piacevano queste donne o te le sei fatte piacere? Nel senso: se io ho scarso successo con le donne che mi piacciono e le mie esperienze sono limitate a ragazze che in condizioni normali nemmeno saluterei, allora è proprio come non averne avuta alcuna.

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giannicarlo
18 ore fa, Salvatore93 ha scritto:

Me ne sono fatte sfuggire tante, troppe. Ora mi sono stancato. L'ultima bhè me l'ha praticamente messa sul piatto d'argento e io non l'ho nemmeno approcciata. Vorrei sapere perché non riesco a fare il primo passo. Dicono che di solito il motivo è la paura del rifiuto, ma io non riesco a provarci nemmeno quando è matematicamente certo che la ragazza ci sta. Aspetto sempre una loro mossa, alcune ragazze ci hanno provato con me, e io sono riuscito a sbloccarmi un pochino solo molto dopo. Solo dopo esserci andato a letto, dopo che mi hanno dato tutte le sicurezze del mondo io riesco a sbilanciarmi con una carezza, con delle battute a doppio senso insistenti, a prenderle per mano e a baciarle quando mi va. Ovvero ci riesco dopo che c'è stata confidenza anche in quel senso, solo e solo dopo riesco a comportarmi in modo normale, quasi da uomo insomma. E mi rendo conto che con questo atteggiamento già è tanto se sono riuscito ad avere delle relazioni e del sesso occasionale. 

Io non ho paura del rifiuto, perché in passato qualche volta ci ho provato seppur con sforzi enormi e con uno stress interiore enorme, a volte sono stato rifiutato, altre volte mi è andata bene. Il rifiuto non mi faceva male, anzi mi era quasi indifferente. In quei momenti riuscivo solo ad autocomplimentarmi per essere riuscito a provarci. So bene che il rifiuto non mi fa male, pazienza. Non è quello a farmi paura. Ci sono state delle volte in cui sapevo che la ragazza ci sarebbe stata e magari aspettava anche una mia mossa, ma in quel momento mi paralizzo, non faccio che pensare dentro di me "e ora? ora come si fa? dovrei toccarla? e come? mi vergogno da morire, è così imbarazzante, e poi come proseguo? lei è qui, è qui per me, non devo giocarmela, devo provarci io... ma io non ce la faccio. ma perché non ci prova lei? perché non mi prende per mano, non mi sfiora e non mi bacia? " insomma un circolo vizioso di ansia che mi blocca ogni dannata volta, e mi detesto perché non mi sento un uomo quando l'ansia prende il sopravvento. Mi sento una nullità. Voglio una ragazza e non ho le palle per prenderla e sbatterla al muro. Se non lo fa lei per prima.  A qualcuno è successa una cosa del genere? Di avere questi tipi di paura che vi bloccano? Vorrei fare un lavoro su me stesso, ma non so davvero da dove cominciare, da quale problema devo risolvere per primo. 

A me sembra tu stia facendo molta confusione. Dici non aver paura del rifiuto ma non ti sbilanci mai (chissà perchè).

18 ore fa, Salvatore93 ha scritto:

Io non ho paura del rifiuto, perché in passato qualche volta ci ho provato seppur con sforzi enormi e con uno stress interiore enorme, a volte sono stato rifiutato, altre volte mi è andata bene. Il rifiuto non mi faceva male, anzi mi era quasi indifferente. In quei momenti riuscivo solo ad autocomplimentarmi per essere riuscito a provarci. So bene che il rifiuto non mi fa male, pazienza. Non è quello a farmi paura. Ci sono state delle volte in cui sapevo che la ragazza ci sarebbe stata e magari aspettava anche una mia mossa, ma in quel momento mi paralizzo, non faccio che pensare dentro di me "e ora? ora come si fa? dovrei toccarla? e come? mi vergogno da morire, è così imbarazzante, e poi come proseguo? lei è qui, è qui per me, non devo giocarmela, devo provarci io... ma io non ce la faccio. ma perché non ci prova lei? perché non mi prende per mano, non mi sfiora e non mi bacia? " insomma un circolo vizioso di ansia che mi blocca ogni dannata volta, e mi detesto perché non mi sento un uomo quando l'ansia prende il sopravvento. Mi sento una nullità. Voglio una ragazza e non ho le palle per prenderla e sbatterla al muro. Se non lo fa lei per prima.  A qualcuno è successa una cosa del genere? Di avere questi tipi di paura che vi bloccano? Vorrei fare un lavoro su me stesso, ma non so davvero da dove cominciare, da quale problema devo risolvere per primo. 

Se fosse come dici tu non esisterebbero tutti questi pensieri. Questo tipo di dialogo interiore deriva proprio dalla paura del rifiuto e di non essere all'altezza della situazione.

Senno sai quanto ti fregherebbe? 0. 

Penso tu abbia bisogno di conoscerti meglio, capire su quali punti è opportuno lavorare e darsi da fare.

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TheBabe
19 ore fa, Salvatore93 ha scritto:

Me ne sono fatte sfuggire tante, troppe. Ora mi sono stancato. L'ultima bhè me l'ha praticamente messa sul piatto d'argento e io non l'ho nemmeno approcciata. Vorrei sapere perché non riesco a fare il primo passo. Dicono che di solito il motivo è la paura del rifiuto, ma io non riesco a provarci nemmeno quando è matematicamente certo che la ragazza ci sta. Aspetto sempre una loro mossa, alcune ragazze ci hanno provato con me, e io sono riuscito a sbloccarmi un pochino solo molto dopo. Solo dopo esserci andato a letto, dopo che mi hanno dato tutte le sicurezze del mondo io riesco a sbilanciarmi con una carezza, con delle battute a doppio senso insistenti, a prenderle per mano e a baciarle quando mi va. Ovvero ci riesco dopo che c'è stata confidenza anche in quel senso, solo e solo dopo riesco a comportarmi in modo normale, quasi da uomo insomma. E mi rendo conto che con questo atteggiamento già è tanto se sono riuscito ad avere delle relazioni e del sesso occasionale. 

Io non ho paura del rifiuto, perché in passato qualche volta ci ho provato seppur con sforzi enormi e con uno stress interiore enorme, a volte sono stato rifiutato, altre volte mi è andata bene. Il rifiuto non mi faceva male, anzi mi era quasi indifferente. In quei momenti riuscivo solo ad autocomplimentarmi per essere riuscito a provarci. So bene che il rifiuto non mi fa male, pazienza. Non è quello a farmi paura. Ci sono state delle volte in cui sapevo che la ragazza ci sarebbe stata e magari aspettava anche una mia mossa, ma in quel momento mi paralizzo, non faccio che pensare dentro di me "e ora? ora come si fa? dovrei toccarla? e come? mi vergogno da morire, è così imbarazzante, e poi come proseguo? lei è qui, è qui per me, non devo giocarmela, devo provarci io... ma io non ce la faccio. ma perché non ci prova lei? perché non mi prende per mano, non mi sfiora e non mi bacia? " insomma un circolo vizioso di ansia che mi blocca ogni dannata volta, e mi detesto perché non mi sento un uomo quando l'ansia prende il sopravvento. Mi sento una nullità. Voglio una ragazza e non ho le palle per prenderla e sbatterla al muro. Se non lo fa lei per prima.  A qualcuno è successa una cosa del genere? Di avere questi tipi di paura che vi bloccano? Vorrei fare un lavoro su me stesso, ma non so davvero da dove cominciare, da quale problema devo risolvere per primo. 

Io non sono uno psicologo ma secondo me ti capita perché, in modo più o meno inconscio, pensi che tocchi a te fare tutto il lavoro... Che faccio come inizio dove tocco eccetera eccetera. In realtà basta veramente poco perché è solo un gioco di reagire alle reazioni dell'altro e che mano a mano cresce. Se hai l'ansia parti piano... Parla e tocca parla e tocca parla e tocca. Poi in generale Un paio di bicchieri di vino e passa la paura. 

 

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Salvatore93
1 ora fa, PapuPetagna ha scritto:

Beh è strano. L’imbarazzo o più generalmente la paura di provarci rientra nella normalità delle cose in assenza di esperienze o dopo un periodo di digiuno. Tu, invece, dici di avere avuto le tue esperienze e di trovare ogni tanto donne che te la sbattono pure in faccia. Ti piacevano queste donne o te le sei fatte piacere? Nel senso: se io ho scarso successo con le donne che mi piacciono e le mie esperienze sono limitate a ragazze che in condizioni normali nemmeno saluterei, allora è proprio come non averne avuta alcuna.

Guarda alcune sono sincero, me le sono fatte piacere. Dal momento che le vedevo molto disponibili ho dato loro una possibilità e ci sono comunque andato a letto, ma ultimamente sono diventato un più selettivo e cerco di andare a letto principalmente con quelle che mi attraggono di più. Detto questo sono andato a letto anche con ragazze da cui mi sentivo attratto, qualche volta è capitato anche che ci provassi io ma non è mai stata una cosa che ho fatto con naturalezza, ci ho sempre pensato tanto, troppo, andando estremamente a rilento. 

 

1 ora fa, giannicarlo ha scritto:

A me sembra tu stia facendo molta confusione. Dici non aver paura del rifiuto ma non ti sbilanci mai (chissà perchè).

Se fosse come dici tu non esisterebbero tutti questi pensieri. Questo tipo di dialogo interiore deriva proprio dalla paura del rifiuto e di non essere all'altezza della situazione.

Senno sai quanto ti fregherebbe? 0. 

Penso tu abbia bisogno di conoscerti meglio, capire su quali punti è opportuno lavorare e darsi da fare.

Non ho paura del rifiuto nel senso che quando mi è capitato qualche volta di provarci io, a volte sono stato accettato altre rifiutato, e il rifiuto non mi ha mai traumatizzato. E c'è anche il fatto che mi è capitato più di una volta che dei miei amici mi dicessero che c'era una ragazza interessata a me, ma lei chiaramente si fa approcciare, non prende mai iniziativa, come la maggior parte delle ragazze del resto. Io con tutta la certezza del mondo che la ragazza era interessata a me, non riuscivo comunque a fare un approccio fisico. Come mai non riuscivo a farlo se era matematicamente certo che lei ci sarebbe stata se solo io l'avessi baciata? E che anzi, si aspettava anche che io facessi il passo? Non sto parlando di ragazze di cui non so se piaccio loro o meno, allora ci sarebbe anche la paura di essere rifiutato, perché mi sono buttato e magari si limonerebbero un canguro piuttosto che me.

 

 

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Salvatore93
45 minuti fa, TheBabe ha scritto:

Io non sono uno psicologo ma secondo me ti capita perché, in modo più o meno inconscio, pensi che tocchi a te fare tutto il lavoro... Che faccio come inizio dove tocco eccetera eccetera. In realtà basta veramente poco perché è solo un gioco di reagire alle reazioni dell'altro e che mano a mano cresce. Se hai l'ansia parti piano... Parla e tocca parla e tocca parla e tocca. Poi in generale Un paio di bicchieri di vino e passa la paura. 

 

Si, forse hai ragione, le cose si fanno in due, spesso però devo iniziare io a toccare la ragazza, sono proprio quei primi passi la cosa più imbarazzante per me, è come se mi desse una scarica di adrenalina così forte da non riuscire a sopportarla.  Una cosa che ho notato è che se la butto sullo scherzo riesco ad andare molto oltre con le parole, e anche a fare dei complimenti spinti mascherandoli da scherzo. Ad esempio a una tipa ho detto "con quei pantaloni che ti calano ti si vedono le mutande rosse, le hai messe per me ammettilo". Oppure, vedendo delle pecore pascolare una volta ho detto a una "visto quante pecore? mi ricordano te, ma tu sei più sexy". E' come se lo scherzo mi togliesse l'imbarazzo. 

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giannicarlo
51 minuti fa, Salvatore93 ha scritto:

Come mai non riuscivo a farlo se era matematicamente certo che lei ci sarebbe stata se solo io l'avessi baciata? E che anzi, si aspettava anche che io facessi il passo? 

 In questo campo non esistono certezze ne tanto meno matematica, non è una materia scolastica. Non riuscivi a farlo perché eri incerto, di te stesso, di lei e comunque adesso parli col senno di poi. Lì per lì non penso ne fossi così certo senno l'avresti baciata. Ce qualcosa che ti fa paura.

Non posso sapere perchè non lo hai fatto questo è qualcosa che devi capire tu. Forse c'è qualcosa dentro di te che ti blocca, qualcosa di impercettibile ai tuoi occhi. (per adesso)

Quando ti fai queste domande dentro te stesso, ti sei mai chiesto da dove possano scaturire e perché?( Trovare una risposta potrebbe aiutarti molto)

 

 

Modificato da giannicarlo
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Bozzarelly

Quando ti capita di non riuscire a partire, prova ad mmaginartele in ginocchio davanti a te col tuo cazzo in bocca. Aiuta.

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Yuber
Il 20/11/2019 alle 19:32 , Salvatore93 ha scritto:

Me ne sono fatte sfuggire tante, troppe. Ora mi sono stancato. L'ultima bhè me l'ha praticamente messa sul piatto d'argento e io non l'ho nemmeno approcciata. Vorrei sapere perché non riesco a fare il primo passo. Dicono che di solito il motivo è la paura del rifiuto, ma io non riesco a provarci nemmeno quando è matematicamente certo che la ragazza ci sta. Aspetto sempre una loro mossa, alcune ragazze ci hanno provato con me, e io sono riuscito a sbloccarmi un pochino solo molto dopo. Solo dopo esserci andato a letto, dopo che mi hanno dato tutte le sicurezze del mondo io riesco a sbilanciarmi con una carezza, con delle battute a doppio senso insistenti, a prenderle per mano e a baciarle quando mi va. Ovvero ci riesco dopo che c'è stata confidenza anche in quel senso, solo e solo dopo riesco a comportarmi in modo normale, quasi da uomo insomma. E mi rendo conto che con questo atteggiamento già è tanto se sono riuscito ad avere delle relazioni e del sesso occasionale. 

Io non ho paura del rifiuto, perché in passato qualche volta ci ho provato seppur con sforzi enormi e con uno stress interiore enorme, a volte sono stato rifiutato, altre volte mi è andata bene. Il rifiuto non mi faceva male, anzi mi era quasi indifferente. In quei momenti riuscivo solo ad autocomplimentarmi per essere riuscito a provarci. So bene che il rifiuto non mi fa male, pazienza. Non è quello a farmi paura. Ci sono state delle volte in cui sapevo che la ragazza ci sarebbe stata e magari aspettava anche una mia mossa, ma in quel momento mi paralizzo, non faccio che pensare dentro di me "e ora? ora come si fa? dovrei toccarla? e come? mi vergogno da morire, è così imbarazzante, e poi come proseguo? lei è qui, è qui per me, non devo giocarmela, devo provarci io... ma io non ce la faccio. ma perché non ci prova lei? perché non mi prende per mano, non mi sfiora e non mi bacia? " insomma un circolo vizioso di ansia che mi blocca ogni dannata volta, e mi detesto perché non mi sento un uomo quando l'ansia prende il sopravvento. Mi sento una nullità. Voglio una ragazza e non ho le palle per prenderla e sbatterla al muro. Se non lo fa lei per prima.  A qualcuno è successa una cosa del genere? Di avere questi tipi di paura che vi bloccano? Vorrei fare un lavoro su me stesso, ma non so davvero da dove cominciare, da quale problema devo risolvere per primo. 

Valuta la possibilità che stai semplicemente passando un brutto periodo che automaticamente ti fa sentire insicuro.

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Salvatore93
Il 21/11/2019 alle 16:48 , giannicarlo ha scritto:

 In questo campo non esistono certezze ne tanto meno matematica, non è una materia scolastica. Non riuscivi a farlo perché eri incerto, di te stesso, di lei e comunque adesso parli col senno di poi. Lì per lì non penso ne fossi così certo senno l'avresti baciata. Ce qualcosa che ti fa paura.

Non posso sapere perchè non lo hai fatto questo è qualcosa che devi capire tu. Forse c'è qualcosa dentro di te che ti blocca, qualcosa di impercettibile ai tuoi occhi. (per adesso)

Quando ti fai queste domande dentro te stesso, ti sei mai chiesto da dove possano scaturire e perché?( Trovare una risposta potrebbe aiutarti molto)

 

 

Bhè, si, c'è qualcosa che mi faceva paura, non capisco cosa dal momento che alla ragazza piacevo e ho mandato avanti un'altra persona a chiedere se ci sarebbe stata o meno. Il problema, e mi accade molto spesso, è che mi blocco, c'è qualcosa che mi paralizza, anche se magari con le ragazze ci esco, provo un imbarazzo tale anche quando è palese che ci stiano e che quasi sicuramente sono uscite con me per fare sesso. Ecco, forse si chiama imbarazzo quella cosa. Quell'imbarazzo che mi frena nell'escalation fisica, che mi tiene fisicamente distante dalle ragazze (a meno che non siano loro ad avvicinarsi fisicamente a me). Mi faccio queste domande ogni volta che esco con qualcuna, e penso dentro di me "non fartela sfuggire sciocco, forza agisci, fai qualcosa cretino, non vedi che lei è bellissima ed è qui per te? non vorrai mica deluderla? idiota che non sei altro. ma sì, fai passare altri 10, 20, 30 minuti... che tra un pò devi andar via e anche oggi scopi domani". E' un filo di pensieri che non riesco a controllare, mi ripeto che devo farcela, che mi servono solo quei 20 secondi di coraggio, forse anche 10 secondi... in cui devo prenderla e baciarmela ma è come se facessi una cosa che mi spaventa troppo per farla. Insomma, preferirei buttarmi con il paracadute.

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