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Stanco di essere sottovalutato


AndreaDrew

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AndreaDrew

Ciao ragazzi, apro questa discussione per un mio sfogo personale e soprattutto per trovare pareri esterni da chi è già passato da queste situazioni lavorative o magari si trova dall'altra parte.

Lavoro da ormai un paio di anni nella stessa azienda, nella quale mi trovo a tempo indeterminato. Il mio è un semplice lavoro da magazziniere, è più un tampone che uso per trovare qualcosa di meglio appena avrò una possibilità.

Cinque mesi fa circa, io e il mio responsabile, neccessitando di ulteriori risorse in magazzino, abbiamo portato due persone, un mio amico ed un suo conoscente. Tra i due, è rimasto il mio amico che si è dimostrato più efficente a livello lavorativo, così è stato assunto con un contratto da tirocinante, con uno stipendio lievemente inferiore al mio.

Qualche giorno fa, il suo contratto è stato rinnovato, come il mio, a tempo indeterminato e guadagnerà quel poco in più che anch'io ricevo. Tuttavia in questi mesi qualcosa in azienda è cambiato.

Il mio responsabile infatti è stato spostato dal magazzino agli uffici, divenendo così io, a sua detta, il nuovo responsabile di magazzino. Il fatto è che la cosa pare che sia ancora solamente ufficiosa, dato che a livello contrattuale non ho subito alcun aggiornamento di contratto, neanche a livello retributivo.

Come se non bastasse, da quando ho portato questo mio amico in azienda, non faccio altro che essere screditato dai colleghi degli uffici. Non fanno altro che elogiarlo. Per la sua gentilezza ed altre cose.

Anch'io, il primo anno in azienda, ero gentile e disponibile con tutti proprio perché mi faceva piacere dare subito una buona impressione di me a tutti quanti, fin quando delle gentilezze se ne sono approfitati ed ho smesso di farmi mettere i piedi in testa da tutti come se i favori gli fossero dovuti. Tuttavia questa cosa non mi è mai stata riconosciuta.

Questi comportamenti fin ora sono solo frutto di alcuni colleghi e non dei miei titolari. 

Questo clima con il passare del tempo, mi fa sentire tanto a disagio. Sono sempre frustrato e nervoso sul lavoro per via di questi continui elogi che il mio amico riceve (e che giustamente non ha colpa) da parte dei miei colleghi, come se volessero screditarmi.

Cerco di scindere il parere dei miei colleghi da quelli dei miei titolari che non mi hanno mai fatto trasparire una preferenza, dato che i compiti più importanti li svolgo ancora io.

Tuttavia vorrei chiarire il mio quadro in azienda. Data l'assunzione stabile del mio amico e collega, lavorando in azienda da due anni con lo stesso (misero) stipendio, vorrei andare dal mio titolare e chiedergli un aumento. Non so di quanto, non so come pormi. So solo che sento una necessità ovvia, sia per il lavoro svolto, sia ormai per la mia ufficiosità come responsabile. Vorrei sentirmi più gratificato da loro, potendo così annullare tutto il veleno di alcuni colleghi che mi screditano.

 

Modificato da AndreaDrew
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wintercearig
9 minuti fa, AndreaDrew ha scritto:

Tuttavia vorrei chiarire il mio quadro in azienda. Data l'assunzione stabile del mio amico e collega, lavorando in azienda da due anni con lo stesso (misero) stipendio, vorrei andare dal mio titolare e chiedergli un aumento. Non so di quanto, non so come pormi. So solo che sento una necessità ovvia, sia per il lavoro svolto, sia ormai per la mia ufficiosità come responsabile. Vorrei sentirmi più gratificato da loro, potendo così annullare tutto il veleno di alcuni colleghi che mi screditano.

Io l'ho fatto: sono andato dal titolare, il titolare si è dimostrato lo stronzo che era, e me ne sono andato senza guardarmi indietro.

Non avevo nemmeno nient'altro sotto mano, ma certe cose purtroppo non riesco a sopportarle.

Il mio consiglio: cerca subito un altro lavoro (non so di dove sei ma in magazzino c'è sempre richiesta), poi vai a parlare col tuo capo.

Se lui non ti viene incontro in nulla te ne vai, ma almeno hai le spalle coperte.

Certo, non devi mettergliela giù come un ricatto, ma devi essere comunque pronto ad andartene se lui non ti concede nulla.

Nel lavoro la stima si dimostra coi soldi, le parole non contano un cazzo.

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Vai, batti cassa, non te li danno?

Fai quello che devi fare da CONTRATTO , non una virgola in più, quando troverai di meglio te ne vai.

Dai che i problemi nella vita, sono altri 😉 

 

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IO.SI.TU.NO
Il 14/12/2019 alle 13:37 , AndreaDrew ha scritto:

Ciao ragazzi, apro questa discussione per un mio sfogo personale e soprattutto per trovare pareri esterni da chi è già passato da queste situazioni lavorative o magari si trova dall'altra parte.

Lavoro da ormai un paio di anni nella stessa azienda, nella quale mi trovo a tempo indeterminato. Il mio è un semplice lavoro da magazziniere, è più un tampone che uso per trovare qualcosa di meglio appena avrò una possibilità.

Cinque mesi fa circa, io e il mio responsabile, neccessitando di ulteriori risorse in magazzino, abbiamo portato due persone, un mio amico ed un suo conoscente. Tra i due, è rimasto il mio amico che si è dimostrato più efficente a livello lavorativo, così è stato assunto con un contratto da tirocinante, con uno stipendio lievemente inferiore al mio.

Qualche giorno fa, il suo contratto è stato rinnovato, come il mio, a tempo indeterminato e guadagnerà quel poco in più che anch'io ricevo. Tuttavia in questi mesi qualcosa in azienda è cambiato.

Il mio responsabile infatti è stato spostato dal magazzino agli uffici, divenendo così io, a sua detta, il nuovo responsabile di magazzino. Il fatto è che la cosa pare che sia ancora solamente ufficiosa, dato che a livello contrattuale non ho subito alcun aggiornamento di contratto, neanche a livello retributivo.

Come se non bastasse, da quando ho portato questo mio amico in azienda, non faccio altro che essere screditato dai colleghi degli uffici. Non fanno altro che elogiarlo. Per la sua gentilezza ed altre cose.

Anch'io, il primo anno in azienda, ero gentile e disponibile con tutti proprio perché mi faceva piacere dare subito una buona impressione di me a tutti quanti, fin quando delle gentilezze se ne sono approfitati ed ho smesso di farmi mettere i piedi in testa da tutti come se i favori gli fossero dovuti. Tuttavia questa cosa non mi è mai stata riconosciuta.

Questi comportamenti fin ora sono solo frutto di alcuni colleghi e non dei miei titolari. 

Questo clima con il passare del tempo, mi fa sentire tanto a disagio. Sono sempre frustrato e nervoso sul lavoro per via di questi continui elogi che il mio amico riceve (e che giustamente non ha colpa) da parte dei miei colleghi, come se volessero screditarmi.

Cerco di scindere il parere dei miei colleghi da quelli dei miei titolari che non mi hanno mai fatto trasparire una preferenza, dato che i compiti più importanti li svolgo ancora io.

Tuttavia vorrei chiarire il mio quadro in azienda. Data l'assunzione stabile del mio amico e collega, lavorando in azienda da due anni con lo stesso (misero) stipendio, vorrei andare dal mio titolare e chiedergli un aumento. Non so di quanto, non so come pormi. So solo che sento una necessità ovvia, sia per il lavoro svolto, sia ormai per la mia ufficiosità come responsabile. Vorrei sentirmi più gratificato da loro, potendo così annullare tutto il veleno di alcuni colleghi che mi screditano.

 


Dal tuo racconto traspaiono alcune cose, la prima di tutte è che non è che ti hanno sottovalutato...

Semplicemente si sono abituati al tuo modo di lavorare e di essere....mentre questo tuo collega, che evidentemente si presenta bene, rappresenta la novità.

Ora, il problema è che traspaiono anche altre cose, non molto positive dalla tua personalità.

E cioè gelosia, e rosicamento.

Sarà l'inesperienza o qualche lacuna di inner game da colmare, ma veramente stride il fatto che te ne freghi anche solo qualcosa del fatto che lui venga elogiato.

Il lavoro è così, non devi cercare gratificazioni, belle parole, meriti, aumenti senza chiederli, pacche sulle spalle.

 

La filosofia con la quale vai a lavorare dovrebbe essere basata su questi punti:

1 vado al lavoro per portare a casa lo stipendio a fine mese

2 cerco di lavorare non al massimo delle mie possibilità da fare l'eroe, ma semplicemente quanto l'azienda merita (sai, a volte chi fa l'eroe viene visto come il coglione da sfruttare)

3 sentire tutto e tutti, ma non ascoltare nessuno

4 una volta timbrato il cartellino, dimenticarsi anche dove lavori 

 

Ti auguro di imparare ed interiorizzare i 4 punti sopra....fidati che quando non te ne sbatterà pressoché niente, avrai anche più rispetto da tutti.


Riguardo lo stipendio, io fossi in te intanto cercherei in giro....poi quando hai visto segnali positivi (qualche colloquio, qualche proposta di ingaggio), butterei li la proposta di un aumento di stipendio al tuo titolare.

Non aspettarti che ti accontenterà (vedi ciò che ho scritto sopra), ma almeno se non ti accontenterà sarai più motivato ad andare altrove, oppure a darti da fare proporzionalmente allo stipendio di merda che ti paga.

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robinbreak
On 12/15/2019 at 12:44 PM, IO.SI.TU.NO said:

La filosofia con la quale vai a lavorare dovrebbe essere basata su questi punti:

1 vado al lavoro per portare a casa lo stipendio a fine mese

2 cerco di lavorare non al massimo delle mie possibilità da fare l'eroe, ma semplicemente quanto l'azienda merita (sai, a volte chi fa l'eroe viene visto come il coglione da sfruttare)

3 sentire tutto e tutti, ma non ascoltare nessuno

4 una volta timbrato il cartellino, dimenticarsi anche dove lavori 

Dissento

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fffff98
15 hours ago, robinbreak said:

Dissento

Quoto, il lavoro è il rifugio di ogni uomo

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Back Door Man
Il 14/12/2019 alle 14:00 , wintercearig ha scritto:

Nel lavoro la stima si dimostra coi soldi, le parole non contano un cazzo.

Questa frase è da 10 e lode.

Da stamparla e incorniciarla in ufficio.

Il 15/12/2019 alle 18:44 , IO.SI.TU.NO ha scritto:

Ora, il problema è che traspaiono anche altre cose, non molto positive dalla tua personalità.

E cioè gelosia, e rosicamento.

Sarà l'inesperienza o qualche lacuna di inner game da colmare, ma veramente stride il fatto che te ne freghi anche solo qualcosa del fatto che lui venga elogiato.

Dissento. Elogiare il collega appena arrivato è una forma mascherata per denigrare lui.

Si chiama triangolazione, ed è un concetto base di psicologia.

Come se la tua partner ti ripetesse che il suo ex ce l'aveva più grosso, o che la scopava meglio.

La sua reazione di fastidio è INEVITABILE.

Chissà con che spirito lo fanno. Probabilmente lo stanno leccando per approfittarsene.

Lo sapremo fra un po'.

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fffff98
2 hours ago, wintercearig said:

nahhh ma cosa ci trova la gente nel cazzeggiare non lo capisco, potremmo essere su Marte da 500 anni se tutti apportassero valore alla comunità e non timbrassero il cartellino alle 18

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