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Dopo 3 anni e 1 di convivenza ci lasciamo


DelVecchio54

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Anodarte

Si è stufata: nuovo lavoro, nuove possibilità...se (e ripeto SE) è stata corretta con te finora non dovresti neanche recriminarle nulla..

25 anni in relazione con te da 4...vuole scoprire il mondo. Ci sta.

Buon viaggio: sarà lungo, tortuoso, in salita e al buio.

Il mio unico consiglio fraterno è: non perdere la tua dignità, con lei devi essere un iceberg.
Se devi sfogarti, piangere, urlare fallo in macchina da solo o qui con noi 😊

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Ho vissuto una rottura simile alla tua. Lei che ha iniziato a lavorare, dopo avermi ripetuto mille volte riguardo al mio di lavoro che si sentiva gelosa e temeva la dimenticassi e mi stufassi di lei, ha voluto una pausa di riflessione. Pausa che per mio volere essenzialmente è stata una rottura, per non prendersi in giro. Parti dall'idea che molte ragazze, soprattutto quelle che hanno sempre vissuto un po' nella  bambagia, con certi valori famigliari e senza grossi scossoni, appena scoprono un po' del mondo reagiscono così. E in una certa parte, come biasimarle.

La cosa migliore che puoi fare per te stesso, come ti stanno consigliando anche gli altri, è accettare il tuo dolore e voltare pagina. Questa esperienza fidati, ti farà crescere tanto.

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DelVecchio54

grazie a tutti per le risposte.

No non mi farò più sentire salvo per discutere dei discorsi della casa e della roba da portare via.

Chiedo una cosa: ho un vortice di pensieri molti dei quali recriminativi ( "se avessi fatto di più" "se solo fossi stato più presente")

Come rispondo a questi pensieri? sono giusti? rappresentano la realtà?

faccio fatica a decodificarli

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Igor123
5 minuti fa, DelVecchio54 ha scritto:

grazie a tutti per le risposte.

No non mi farò più sentire salvo per discutere dei discorsi della casa e della roba da portare via.

Chiedo una cosa: ho un vortice di pensieri molti dei quali recriminativi ( "se avessi fatto di più" "se solo fossi stato più presente")

Come rispondo a questi pensieri? sono giusti? rappresentano la realtà?

faccio fatica a decodificarli

Ma che devi recriminare.... 5 anni di relazione. Non hai sbagliato nulla, è semplicemente finita. Ha scoperto nuove situazioni e sa che da donna ha molta scelta. Fidati, non tentare strategie perché sono inutili. Fatti da parte e inizia a dimenticarla. Cerca piuttosto di concentrarti su di te e suoi tuoi problemi. 

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ciao,

ho letto adesso la tua storia e mi viene spontaneo chiederti una cosa. Dopo tre anni e mezzo di relazione lei va in crisi, ti chiede una pausa e succede quello che hai raccontato. La mia domanda è dopo che lei è andata in crisi avete provato a parlare con calma e approfonditamente del perchè, di cosa è successo o semplicemente di cosa provavate entrambi?

Perchè da come l'hai descritto sembra che lei ti dica che non è più sicura e tu te ne vai, e non si capisce se avete avuto o meno un confronto non 'a caldo' diciamo ma fatto con maggior riflessione

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PaoloG
48 minuti fa, DelVecchio54 ha scritto:

Chiedo una cosa: ho un vortice di pensieri molti dei quali recriminativi ( "se avessi fatto di più" "se solo fossi stato più presente")

Come rispondo a questi pensieri? sono giusti? rappresentano la realtà?

faccio fatica a decodificarli

So bene di cosa parli.... È normale.

Non puoi decodificarli... Non darti nessuna colpa. È andata così.  I pensieri Sono scherzi bastardi che ti tira la tua mente. Non puoi controllarli... Nessuno può farlo! Hai solo un modo per “alleviarli”. Tieni la mente più occupata possibile in mille attività. Lo so, è banale e scontato, ma funziona! 

Fai un favore a te stesso: Non cercare risposte.... È inutile. 

 

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Amico mio è la solita storia, è quasi identica a quanto successo con la mia ex storica. Le cose finiscono, lei col cambio di ambiente ha definitivamente capito che non ti voleva più. Quando una donna ti fa quei discorsi ha già deciso che è finita, non cadere nella ragnatela dei "avrei dovuto fare così". Anzi, bravissimo ad aver chiuso tu, fidati che in quella situazione hai fatto la cosa migliore.

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KK88

Per mia esperienza e anche avendo letto storie su IS come una donna inizia con i "non lo so" " non sono sicura" "non sono convinta" e altre frasi che manifestano dubbi sul rapporto devi allarmarmi e andartene prima che le cose degenerino, perché da lì a poco lei metterà la parola fine al rapporto o attuerà comportamenti per fars si che la fine si realizzi.

riguardo i tuoi pensieri, non avresti potuto fare nulla, io ho tentato di salvare dei rapporti facendo molte cose ma non sono servite a nulla, perciò risparmia a te stesso tutto queste energie e investile su te stesso e verso nuove esperienze che verranno.  Se dovesse tornare si vedrà a tempo debito, tu vai per la tua strada e non voltarti indietro, tira dritto.

La vita e il tempo faranno il loro corso. Pensa a te e andrai alla grande.

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Back Door Man

 

 

 

 

12 ore fa, DelVecchio54 ha scritto:

Ciao a tutti

butto due righe a caldo dopo aver fatto la valigia ed essere ritornato temporaneamente dai miei.

Io 31 lei 25. Relazione di 3 anni e mezzo. Fino a due mesi fa le cose procedevano bene, sembrava un rapporto che andava a consolidarsi.

Da un mese a qs parte il rapporto cambia. Complice cambio lavoro di lei inizio ad essere un po' geloso (niente di esagerato in quanto lei mi ha sempre etichettato come "non geloso"): noto che lei si inserisce bene sul posto di lavoro e la cosa le da una bella carica.

Una settimana fa abbiamo la prima vera crisi dove lei dice di non sapere cosa sente (le solite frasi) e implica al fatto del mio essere x carattere anaffettivo il fatto di questo malessere.

Mi chiede una pausa di riflessione: le dico di no perchè non credo a questo tipo di soluzioni.

Le dico anche che, onde evitare trascinamenti vari ,me ne sarei andato io.

Vedendomi fare la valigia crolla (probabilmente si spaventa) e in serata ci riappacifichiamo.

Ieri riescono fuori i fantasmi : io le chiedo come sta in generale, lei mi risponde bene e di essere più tranquilla.

Nella discussione però salta fuori che non è ancora felice con me.Da li riprendiamo a confrontarci e decidiamo di separarci per qualche giorno.

La sera dai miei vengo colto da un attacco di panico (mai avuto in vita mia) e mia madre oltre a chiamare la vicina d casa infermiera chiama anche la mia Ex che si precipita da me.

Ritorniamo a casa, io ancora frastornato le chiedo cosa vuole fare ma lei cambia idea mille volte : passa da "si resta qua" al "non so cosa provo" al "devo staccarmi un pò per capire" al "stiamo qua insieme".

Passiamo la notte insieme e questa mattina vedendola ancora indecisa decido di prendere la situazione in mano e metto fine a tutto.

Faccio un borsone al volo la saluto e me ne vado.

Ora sono assalito da mille pensieri e sinceramente non so come muovermi.

So che devo sparire. Ma sono terrorizzato dal dopo.

Mi scuso in anticipo se il contenuto è poco fruibile ma sono poco lucido

 

11 ore fa, PaoloG ha scritto:

È difficile rispondere a un ragazzo che dice di aver avuto un attacco di panico. Mi meraviglio di tua madre che invece di chiamare il 118 ha chiamato la tua ex. Sicuro si trattasse di un attacco di panico? Era la prima volta??? È una cosa seria e non la curi con 4 cazzate che ti verranno dette qui sul forum. 

Lei lasciala stare.... Se non è convinta di quello che sente non perderci più tempo. 

Mi raccomando... 

 

@DelVecchio54 e @PaoloG

 

Concordo con PaoloG riguardo l'orientamento che dovresti temere. Senza offesa per nessuno, chi non conosce il DAP (l'acronimo di Disturbo da Attacco di Panico) non gli dà l'importanza che merita. Io ho avuto esperienza di DAP e penso di sapere cosa dico.

Sono un po' stanco e non potrò darti una risposta di qualità, comunque, più o meno le cose stanno così (butto giù una simil diagnosi):

Il DAP è qualcosa di nascosto e può colpire tutti. é facile ipotizzare che l'episodio si è verificato per il repentino cambiamento di pensiero. Da "ammogliato" si sei trovato a ragionare da single, e il tuo lato oscuro e venuto fuori altrettanto rapidamente. Una situazione che razionalmente hai gestito benissimo, ma l'inconscio, che è un mondo a sé e non risponde a regole di controllo, è fluito all'esterno come una sorgente d'acqua vulcanica. Come un drago che emerge da un lago perché ha sentito un rumore (cerco di essere rappresentativo: ho pensato al Lago dell'Accesa, in Toscana: la leggenda vuole che ci vivesse un drago. Nella realtà è un posto bellissimo dove si può fare il bagno. L'acqua è piuttosto fredda ed è molto profondo in proporzione alla sua estensione; è più fondo che largo. Se passate da quelle parti andate a dargli un'occhiata. Buono per prendere il sole, fare il bagno, e stare in pace, dato che ci va poca gente, giusto qualche coppietta che se la gode. E' facile infrattarsi e anche scopare, non vi vedrà nessuno). 

Sorry, mi ero perso nel pensiero del lago.

Dicevamo: è al DAP che devi dare la priorità, anzi l'esclusiva. Per quanto riguarda la tua (ex) ragazza, più o meno ti hanno detto tutti qualcosa: è fondamentale che tu non rimugini, non hai sbagliato nulla, "doveva succedere".

Evitato questo occupati del DAP: è un segnale. Se la prendi con filosofia puoi pensare (e non sbaglieresti) che il male non è venuto per nuocere. Tutti i cotenuti inconsci che si sarebbero fatti vivi con calma nel tempo, sono venuti fuori tutti assieme in corelazione con la separazione. Da convivente a single in un attimo.

Detto questo, ti consiglio di documentarti sul disturbo  specifico e di parlarne con un medico.

Do per scontato che fosse un DAP: tu ne sei sicuro?

Generalmente e genericamente è una sensazione di smarrimento e paura con alterazione della percezione del tempo, per cui, per capirsi, tu soffri 10 minuti ma quei 10 minuti per te sono un'ora. La sensazione è sgradevolissima, si ha l'impressione di avere la morte di fronte.

C'è qualcosa di buono che puoi ricavarne: sono contenuti inconsci con i quali prima o poi avresti dovuto fare i conti. Come dire che avresti pagato in comode rate e invece ti è arrivato un cartellone di equitaglia. E' andata così. Amen.

Affronta la cosa alla meglio, informati e parla con un medico. La tua ragazza lasciala stare. Se va tutto bene vi riscoprirete amici, e poi non ettiamo limiti alla Provvidenza. Pensare significa dare limitazioni. Lascia stare.

Per PaoloG: è vero che sua madre avrebbe potuto chiamare il 118, però considerato che sarebbero arrivati in ritardo, e che l'intervento gli avrebbe procurato altra ansia va bene anche che abbia chiamato la sua donna.

Fondamentalmente, caro DelVecchio, non farti trovare impreparato perché il disturbo potrebbe ripresentarsi.

E ora vi dico buonanotte, che si è fatto tardi.

Ciao a tutti.

PS: Un utente del forum è medico, e precisamente psichiatra. Lui potrebbe consigliarti meglio di tutti nel settore specidifico del Dap. Tutti noi abbiamo dato il nostro contributo.

Buona fortuna. Alla prox.

 

mezzo alla naturalago. Nella sulle Colline Met)In que

 

 

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Schenker

Benvenuto in questo plotone,

sei nel miglior luogo in cui potevi capitare.

Hai avuto una fortuna immensa. 

Pensa a lavorare sui tuoi stati ansiogeni e

per quanto riguarda come comportarti al meglio con la tua mammoletta, comincia da qui. 

Ci riprendiamo tutto.

Pure de più di prima.

 

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