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Dopo 3 anni e 1 di convivenza ci lasciamo


DelVecchio54

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Unknown88
47 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

C'era quindi una certa dissimmetria nella relazione.

Io ormai sono giunto alla conclusione che solo le storie paritarie hanno qualche probabilità di reggere all'usura del tempo.

(Mai avuto un rapporto paritario in vita mia...).

Pienamente d’accordo.

E con paritarie intendo anche sul livello lavorativo/realizzativo personale.

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Virgi123

Potresti spiegare meglio questa tua tendenza a vivere il rapporto in modo "freddo e distaccato"? È uscito fuori più volte ma sarei curiosa di capire cosa intendi nella pratica.

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DelVecchio54
13 ore fa, Virgi123 ha scritto:

Potresti spiegare meglio questa tua tendenza a vivere il rapporto in modo "freddo e distaccato"? È uscito fuori più volte ma sarei curiosa di capire cosa intendi nella pratica.

Tendo ad essere poco espansivo, fatico nel fare quei piccoli gesti che magari piacciono a voi donne. Esempi pratici: sono al supermercato non mi salto in mente di prendere un pacchetto di cioccolatini.O di regalare una rosa.

Oppure i “ti amo “ escono raramente dalla mia bocca (anche se sono realmente innamorato)

Non parliamo poi delle dimostrazioni d’affetto che al giorno d’oggi sembra obbligatorio fare tramite social. Li sono proprio zero (odio spiattellare la mia vita sentimentale sui social)

Robe così, non so se mi sono spiegato.

Credo che quest’atteggiamento sia in parte dovuto all’educazione “rigida” che ho ricevuto.

Nel senso che anche in famiglia siamo poco avvezzi ad abbracci,carezze ecc.

Ci vogliamo bene ma sempre con una certa distanza.

 

 

 

 

 

 

Modificato da DelVecchio54
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wintercearig
58 minuti fa, DelVecchio54 ha scritto:

Tendo ad essere poco espansivo, fatico nel fare quei piccoli gesti che magari piacciono a voi donne. Esempi pratici: sono al supermercato non mi salto in mente di prendere un pacchetto di cioccolatini.O di regalare una rosa.

Oppure i “ti amo “ escono raramente dalla mia bocca (anche se sono realmente innamorato)

Non parliamo poi delle dimostrazioni d’affetto che al giorno d’oggi sembra obbligatorio fare tramite social. Li sono proprio zero (odio spiattellare la mia vita sentimentale sui social)

Robe così, non so se mi sono spiegato.

Credo che quest’atteggiamento sia in parte dovuto all’educazione “rigida” che ho ricevuto.

Nel senso che anche in famiglia siamo poco avvezzi ad abbracci,carezze ecc.

Ci vogliamo bene ma sempre con una certa distanza.

Sei me sostanzialmente.

Poi però quando hanno bisogno molli tutto, salti in macchina e ti fai 50 km a qualsiasi ora senza pensarci troppo.

Non è meglio così, invece di tanti piccoli gesti inutili o di un "ti amo" sempre più inflazionato?

All'inizio si lamentava sempre perché non ero mai "carino" o non le dicevo mai niente di dolce. Poi penso si sia messa il cuore in pace, ma solo perché non lo esprimevo come voleva lei non significa che non le abbia dato tutto quello che avevo.

Non lo so, per me c'è molto più affetto in un abbraccio o in uno sguardo di quanto qualsiasi "ti amo" o qualsiasi rosa potrà mai esprimere.

Una volta però non ero così, e se ripenso ai tempi delle frasi melense su Msn tornerei indietro nel tempo solo per prendermi a sberle da solo.

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Giraluna
5 minuti fa, wintercearig ha scritto:

per me c'è molto più affetto in un abbraccio o in uno sguardo di quanto qualsiasi "ti amo" o qualsiasi rosa potrà mai esprimere.

Magnifico. 

6 minuti fa, wintercearig ha scritto:

tornerei indietro nel tempo solo per prendermi a sberle da solo.

Non prenderei a sberle la persona che ha reso possibile chi sei ora, indipendentemente si tratti solo di una metafora. 

La forte autocritica non è funzionale. Essa scalfisce i fiori che hai aggiunto durante il tuo percorso. 

Sorridi a quel ragazzino più ingenuo poiché non si può comprendere che è divenuta Alba senza prima il crepuscolo. Non si può mollare tutto, senza prima averlo avuto.

Hai perduto quell ingenuità, che ora è maturità. Hai già preso a schiaffi te stesso più di quanto tu creda. Ora giungano le carezze in virtù del padre, del fratello e dell amante che sei. 

Perché una rosa resta tale anche senza il suo nome. 

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wintercearig
12 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Magnifico. 

Non prenderei a sberle la persona che ha reso possibile chi sei ora, indipendentemente si tratti solo di una metafora. 

La forte autocritica non è funzionale. Essa scalfisce i fiori che hai aggiunto durante il tuo percorso. 

Sorridi a quel ragazzino più ingenuo poiché non si può comprendere che è divenuta Alba senza prima il crepuscolo. Non si può mollare tutto, senza prima averlo avuto.

Hai perduto quell ingenuità, che ora è maturità. Hai già preso a schiaffi te stesso più di quanto tu creda. Ora giungano le carezze in virtù del padre, del fratello e dell amante che sei. 

Perché una rosa resta tale anche senza il suo nome. 

Vorrei soltanto dargli due sberle io prima che gliele dia la vita, per velocizzare il processo.

Scherzi a parte, hai ragione. Conservo ogni cicatrice, ogni schiaffo, ogni goccia di sangue versata come una reliquia, perché mi hanno reso chi sono oggi e mi hanno insegnato più di quanto qualsiasi sorriso avrebbe mai potuto fare.

Mi hanno insegnato quanto vale una carezza, per esempio. Con altre non ci sono riuscito, ma a lei quella sera gliel'ho lasciata. Mentre con una mano mi incidevo sulla pelle l'ennesima perdita, con l'altra le ho dato l'ultimo gesto di affetto che potevo darle.

Spero che anche lei un giorno comprenda il valore di quella carezza.

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Giraluna
2 minuti fa, wintercearig ha scritto:

lei un giorno comprenda il valore di quella carezza.

Talvolta non occorre giungere alla fine dell esistenza per capire quanto il respiro caldo di un sussurro, il calore del corpo accucciolato ad un altro, la morbidezza di una mano che accarezza siano importanti. 

Spesso, quando qualcuno da una parte spera, dall altra attende, senza congiungere quei battiti vitali. 

La domanda che sento di fare, quando percepisco che non c è tempo, è sempre quella: quando sarà il momento opportuno? Quando saremo sotto terra, non avrò più respiro ed il mio corpo sarà ormai freddo? 

Immancabilmente la gente trema dinanzi ad una trasparenza così netta. Le occorre sfiorare il concetto di brevità e di caducità per capire i gesti altrui e, sovente, fuggire anziché lottare. 

Questo è molto più accentuato nelle donne poiché poco abituate alla fine. Non chiudono quasi sempre e riaprono a proprio piacimento. Così è bene lasciarle al loro compimento non senza una carezza di avvertimento. 

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DelVecchio54

Ragazzi vi chiedo un consiglio.

Bazzicando un pò su Tinder sono usciti alcuni match e con una ci sarebbe l'opportunità di vedersi.Ora la mia domanda è: faccio bene ad iniziare a guardarmi intorno o dovrei attendere altro tempo?

Già ho rivisto una mia ex collega giusto per del sesso (punterei a farla ritornare scopa-amica) e la cosa non mi ha scosso.Ok lei mentalmente non mi ha mai preso e quindi è stato abbastanza facile.

Il mio dubbio e su eventuali nuove conoscenze. Non vorrei che la "novità" mi facesse commettere degli errori (tipo infilarmi in una nuova storia) e compromettere il precorso di crescita che vorrei intraprendere.

Dall'altro lato mi dico " che ti frega intanto vedi cosa salta fuori".

Sono un pò combattuto sul da farsi.

 

 

 

 

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The architect
55 minuti fa, DelVecchio54 ha scritto:

Il mio dubbio e su eventuali nuove conoscenze. Non vorrei che la "novità" mi facesse commettere degli errori (tipo infilarmi in una nuova storia) e compromettere il precorso di crescita che vorrei intraprendere.

Io ti consiglio di andarci piano. Hai avuto anche un attacco di panico se ricordo bene. 

La ferita emotiva che ci infligge la fine di una storia importante, spesso, se non curata bene si riapre facilmente, anche dopo anni, né so qualcosa. 

Dovresti guardarti meglio dentro e smaltire da solo, per capire. 

Mio personale consiglio. 

Se hai qualcuna con cui non sei legato allora si, quella ci sta. 

 

 

Modificato da The architect
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DelVecchio54
10 ore fa, The architect ha scritto:

Io ti consiglio di andarci piano. Hai avuto anche un attacco di panico se ricordo bene. 

La ferita emotiva che ci infligge la fine di una storia importante, spesso, se non curata bene si riapre facilmente, anche dopo anni, né so qualcosa. 

Dovresti guardarti meglio dentro e smaltire da solo, per capire. 

Mio personale consiglio. 

Se hai qualcuna con cui non sei legato allora si, quella ci sta. 

 

 

Grazie del consiglio..razionalmente so che é la cosa giusta da fare.

Probabilmente l’apatia di questi momenti mi spinge a voler ricercare qualche emozione che nella mia testa si traduce “conoscere nuove ragazze”.

Queste situazioni non le so gestire, abituato da 15 anni ad un ricambio continuo.

E mi chiedo “bene, e adesso che si fa?” 
 

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