Overload di informazioni, come gestirlo?

[leavingmyheart [Partecipante] 10167]

2 minuti fa, mrjako ha scritto:

se si parte con pochi soldi e si ha disposizione giusto qualcosa per corsi,libri, ecc, c'è un sacco di materiale a disposizione che si fa confusione a scegliere cosa seguire e cosa ignorare

 

non esiste quello che stai cercando. Credi di poter arrivare a 6 "arrangiandoti' e poi scalare a 7, 8, 9...  ma e' proprio passare da 0 a 6 che e' difficile, e non lo puoi fare se non fai esperienza con informazioni di altissimo livello. In termini attesi, guadagnare UN euro e' difficilissimo. Quando arrivi a uno, poi non ci metti molto ad arrivare a 10, e' la partenza che brucia i tanti wannaberich, la fine che farai anche tu se non cambi registro.

[Akira93 [Élite] 1942]

3 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

non esiste quello che stai cercando. Credi di poter arrivare a 6 "arrangiandoti' e poi scalare a 7, 8, 9...  ma e' proprio passare da 0 a 6 che e' difficile, e non lo puoi fare se non fai esperienza con informazioni di altissimo livello. In termini attesi, guadagnare UN euro e' difficilissimo. Quando arrivi a uno, poi non ci metti molto ad arrivare a 10, e' la partenza che brucia i tanti wannaberich, la fine che farai anche tu se non cambi registro.

il problema è sempre lo stesso avere i soldi per accedere a quelle informazioni.  Spesso chi ha i soldi per permetterselo manco ci pensa a investirli nel modo suggerito da te.

[mrjako [Partecipante] 2842]

16 minuti fa, Akira93 ha scritto:

il problema è sempre lo stesso avere i soldi per accedere a quelle informazioni.  Spesso chi ha i soldi per permetterselo manco ci pensa a investirli nel modo suggerito da te.

Infatti oltre ad avere i soldi bisogna saper individuare quali sono le fonti delle informazioni a cui attingere e quali evitare, ci sono informazioni che costano parecchio che a volte sono dello stesso livello di informazioni che puoi reperire gratuitamente o anche peggio, se per esempio sono dei reimpacchettamenti di terzi e non provengono da esperienza diretta testata sul campo

Poi i social media e internet in generale non aiutano, non fai in tempo a immergerti per studiare in verticale qualcosa, andando nello specifico, che ti appaiono video consigliati, inserzioni pubblicitarie ecc che ti distraggono continuamente cercando di venderti "the next big thing".

Modificato 25 Marzo 2021 da mrjako

[SonoItalo [Partecipante] 23]

 personalmente ti direi di valutare tutti gli appunti e le loro fonti , raggrupparli e poi eliminare quello che ti accorgi essere falso o di poco valore. Il lavoro è lungo ora ma ti eviterà problemi in futuro e anche crisi come questa . 

Modificato 25 Marzo 2021 da SonoItalo

[The architect [Partecipante] 1234]

5 minuti fa, mrjako ha scritto:

bisogna saper individuare quali sono le fonti delle informazioni a cui attingere e quali evitare

Questo dipende solo dal tuo obiettivo.

Cioè cerchi informazioni per cosa esattamente?

 

[mrjako [Partecipante] 2842]

2 minuti fa, The architect ha scritto:

Questo dipende solo dal tuo obiettivo.

Cioè cerchi informazioni per cosa esattamente?

 

Ad essere onesto mi trovo in un periodo dove sto cercando di capire con precisione cosa voglio fare veramente, però credo che la domanda sia valida indipendentemente questo, cioè mettiamo che voglio imparare a cucinare, o una lingua come il russo, o a programmare in javascript: come scelgo una fonte/mentore, o più di uno ugualmente valido, e escludo tutti gli altri?

Ad esempio nel marketing mi comparivano ogni settimana dozzine di videocorsi/mastermind/eventi di gente diversa, scuole di formazione ecc, ma lo stesso si può applicare a qualunque skill, per ogni cosa ci sono n-mila persone diverse che cercano di venderti il loro sapere su quella cosa.

[The architect [Partecipante] 1234]

3 minuti fa, mrjako ha scritto:

cioè mettiamo che voglio imparare a cucinare, o una lingua come il russo, o a programmare in javascript

Si ma dal tuo obiettivo determini il grado di preparazione che ti serve.

Da quello scegli le fonti e le confronti in base alle tue possibilità e costi/benefici in ottica per raggiungere l'obiettivo.

Non ha senso imparare cose senza una visione del perché lo fai.

Le n milà fonti ti sembreranno sempre allettanti se non sai dove devi arrivare orientativamente.

 

[^'V'^ [Aivia Demon] 160834]

Il 15/3/2021 at 11:33, mrjako ha scritto:

@^'V'^ A distanza di tempo soffro più che mai di questo problema, hai mai avuto esperienza diretta tu stesso di questo?

E se si, quando ti capita come lo affronti? 

Se hai tempo per dire la tua ti ringrazio moltissimo

Sì una volta ho visto passare una tipa coi tacchi e il vestitino blu, preceduta dal fidanzato. 

Non italiana. Mi piaceva un sacco. 

Il fidanzato è entrato nel locale e lei era da sola qualche passo dietro.

Ho pensato due secondi, non tre, a cosa dirle in inglese. 

Non tre.

Il mio collega marocchino non parlava inglese, per cui mi sono preso due secondi interi.

A dirla tutta nemmeno era attraente, il collega. Quella sera era proprio sciatto.

Lei si incaglia nella porta, la spinge invece di tirare senza considerare che una via di uscita si deve poter spingere da dentro.

La spinge ancora. 

Cosa di due secondi. 

-Spingi, sorpresa che non si apre, riprova a spingere- 

Lui si lancia per le scale, in quei due secondi in cui penso a tradurre in inglese il concetto, la prende per una mano, apre la porta, la accompagna in bagno e ci sborra. 

Senza dire niente in inglese, che non lo sa.

Poi viene su a mostrarmi il mezzo video con lei che mette la mano per farlo smettere di riprendere.

Dopo poco arriva il fidanzato a chiedere se abbiamo visto la sua ragazza che è una vestita di blu.

Gli spieghiamo che potrebbe essere in bagno. 

Mi è capitato quella volta.

Mi sono sentito un idiota.

E mi auguro ti ci stia sentendo anche tu. 

Nel business è uguale. 

Quando fai e sei sul campo improvvisi, ti adatti e soprattutto hai problemi reali per cui ti servono soluzioni reali, questo stringe lo spettro delle informazioni che cerchi.

E quando lo spettro di ricerca è ridotto al rispondere ad una domanda semplice posta da un operativo che è ANCHE Decision Maker, allora non c'è davvero nessun overload informativo.

C'è raccolta rapidissima di intelligence e analisi veloce delle fonti per vedere se fare o meno affidamento sul prodotto di intelligence. 

Parli di imparare il russo. 

Non impari niente che non stai usando sul campo e che non ti serve.

Quando sei in Russia e te la devi cavare a scopare e mangiare, il russo lo impari.

A quel punto ti accorgi che non esiste overload informativo perché le domande che fai puntano ad avere le informazioni necessarie ad operare.

Non chiedi alla matassa informativa "come imparare le lingue senza sforzo né periglio", chiedi diretto, preciso, come si dice "arrivederci".

E verifichi rapidamente che la fonte sia uno che il russo lo sa o un vocabolario credibile.

Poi lo dici.

Ma se stai sul piano astratto, simbolico, mentale, non operativo... il momento in cui smetti di raccogliere informazioni a caso perché ti sembra sempre ce ne siano di nuove e più importanti, ed avendo reciso via opzioni entri in azione senza possibilità di recedere...

Non arriva semplicemente mai.

Perché il problema non è l'overload informativo o la presenza di oggetti luccicanti.

Il problema è che a ragionare e informarsi si fa sempre in tempo a tornare indietro, a muovere ed agire in una direzione specifica tagliando via le altre si è passata una barriera che non permette ripensamenti o nuove culle della mente vagabonda.

Provo a dirtelo in un altro modo. 

Ci soni due gemelli, uno si allena che piova o ci sia il sole, quando sta riposando ogni tanto scorre qualche info o video sul tubo e - siccome ha esperienza diretta di cosa parlino - ci mette pochi secondi a decidere se siano stronzate e se chi parla ne abbia un'idea.

L'altro ogni giorno studia e cerca tutto e il contrario di tutto su alimentazione e allenamento. 

Fondamentalmente vuole arrivare ad una pillola magica che muovendo un dito due minuti al giorno e mangiando una radice segreta di un popolo lontano, diventerà forte, sano, flessibile, veloce e definito.

Secondo te chi di questi due gemelli dopo sei mesi ha il fisico più forte e sano?

Chi dei due dopo un anno ha buttato più soldi in inutili corsi pillola magica salta fila? 

Quale dei due è in grado, dal field, di fare domande precise e circostanziate alle informazioni, invece che bersi grumi di concetti passivamente?

Insomma, quale dei due è più probabile faccia agli esperti o alle banche dati la domanda a campo ristretto:

Stretching meglio dopo la corsa? 

Perché?

Chi lo dice? Fonte? 

Fine.

Ps: 5 anni che vivo in Spagna e non ho ancora fatto un corso di spagnolo. 

Un giorno vorrò affinare la grammatica, evitare coniugazioni improbabili e lo farò. 

Ma con la fluentezza di chi lo usa, non con la faccia di chi va ad imparare i mesi dell'anno, i numeri da uno a dieci, come si saluta una persona che si incontra.

Quella non è una faccia da normale essere umano, è una faccia da idiota. 

La stessa che feci in cima a quelle scale pensando due secondi - non tre - a cosa dire in inglese alla tipa, invece che entrare in picchiata.

[mrjako [Partecipante] 2842]

1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Il problema è che a ragionare e informarsi si fa sempre in tempo a tornare indietro, a muovere ed agire in una direzione specifica tagliando via le altre si è passata una barriera che non permette ripensamenti o nuove culle della mente vagabonda

Hai messo per iscritto perfettamente quello che mi attraversa. 

Quando si tratta di scegliere una cosa specifica e lasciare via tutto il resto, mi viene una specie di irrequietudine e paura di non aver ''azzeccato'' la cosa giusta, come se avessi paura di scoprire dopo molti sforzi che ho sbagliato strada. 

Ma questo temo perché non so bene cosa voglio fare ancora nella vita, temo che sto considerando ciascun opzione in vista di un risultato (soldi) futuro e non perché mi piace in sé quella cosa. 

Grazie per il tuo tempo, spero di dare aggiornamenti positivi a breve in questo stesso thread. 

[Maldoner [Élite] 3637]

Minchia @^'V'^ mi hai fatto venire in mente un episodio che mi è successo all'incirca quattro/cinque anni fa.

Metto in spoiler in quanto Off Topic.

Spoiler

 

Avevo da poco scoperto i tuoi interventi qui sul forum e un concetto che mi si era impresso in mente era "Fare, non verbalizzare".

(Perlomeno era quello che avevo capito)

Lavoravo in un negozio della grande distribuzione organizzata e di conseguenza ero a contatto con il pubblico.

Non ricordo se fosse maggio o settembre, ma era un periodo in cui le ragazze uscivano vestite abbastanza scoperte, mostrando le loro grazie al mondo.

Allora vedo una tipa con gli shorts, ventenne o giù di lì, e la classica reazione è quella di discuterne con i colleghi (tutta gente più grande di me e anche parecchio sveglia); i soliti discorsi tra maschi quando vedono passare della figa.

Improvvisamente, dal nulla, mi riecheggia in mente "Fai, agisci, non stare lì a parlare" e vado da lei a dirle qualcosa (non ricordo precisamente cosa le dissi, le feci un complimento su quanto fosse carina).

Le mi pala, ma noto che apprezza tantissimo e rimane incuriosita.

I miei colleghi guardano la scena esterrefatti, poi dopo se ne escono con:"Ah che bella la gioventù che ti fa fare queste cose, vorrei avere i tuoi anni ecc ecc"

Paradossalmente oggi, pur essendo più "esperto" di dinamiche sociali e sessuali, non riuscirei a fare una cosa del genere.

Scatterebbero in automatico tutta una serie di pensieri: "Sì ma ci sarà il tipo da qualche parte", "Quanti anni avrà?", "E se poi mi rifiuta platealmente? I colleghi mi prenderebbero per un coglione", "Sono sul lavoro, forse meglio non disturbarla e fare casini" ecc ecc

 

 

Modificato 26 Marzo 2021 da Maldoner