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Il punto di vista di una donna


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Igor123
26 minuti fa, Giraluna ha scritto:

quando la raggiungi non v è alcuna irragionevolezza che tenga: fuori ogni tentativo di giogo.

E quale sarebbe il giogo? Una relazione? Un legame?

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Giraluna
10 minuti fa, Igor123 ha scritto:

E quale sarebbe il giogo?

Cammuffare, come ho scritto poco sotto. 

Prova, per un attimo, a distoglierti dal ruolo di vittima e a pensarti come al carnefice. Prova a non vederci un tentativo nell una e nell altra parte di essere qualcuno che non si è. Poi vedrai il giogo a cui si è spesso votati per portare a casa un po di cibo; che non ti porta proprio a nulla, in realtà. E che cibo non è.

Quando si raggiunge un equilibrio rimane fuori tutto questo. E ci si nutre di pietanze che ti fanno arrivare a fine giornata senza fame o rabbia. 

Modificato da Giraluna
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Igor123
11 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Cammuffare, come ho scritto poco sotto. 

Prova, per un attimo, a distoglierti dal ruolo di vittima e a pensarti come al carnefice. Prova a non vederci un tentativo nell una e nell altra parte di essere qualcuno che non si è. Poi vedrai il giogo a cui si è spesso votati per portare a casa un po di cibo; che non ti porta proprio a nulla, in realtà. E che cibo non è.

Quando si raggiunge un equilibrio rimane fuori tutto questo. E ci si nutre di pietanze che ti fanno arrivare a fine giornata senza fame o rabbia. 

@Giraluna, secondo me ne sai a pacchi, ma ti seguo poco. Forse non capisco bene le metafore, questo linguaggio che comprendono solo gli eletti che hanno raggiunto la piena consapevolezza. Eppure non sono proprio l'ultimo dei ritardati. Io difficilmente fingo di essere qualcun altro, anche durante le relazioni. Sono una persona anche abbastanza polemica. Se ultimamente ho preso batoste è stato perché altre hanno camuffato la loro natura. 

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Giraluna
4 minuti fa, Igor123 ha scritto:

Io difficilmente fingo di essere qualcun altro

Rileggi la tua testimonianza. All inizio si fatica a comprendere poiché l essere umano è spesso orgoglioso.

4 minuti fa, Igor123 ha scritto:

Se ultimamente ho preso batoste è stato perché altre hanno camuffato la loro natura. 

Solo un carnefice che vede negli altri il dovuto riconoscimento ai propri dolori può provare rabbia verso chi non glieli ha riconosciuti.

È una sovrasttrutura che ci si crea involontariamente, tanto da non rendersene conto, per difendersi dal fatto di aver ceduto e di essere stati dustratti.

Alle batoste, Igor, puoi allenare il fisico. Se anche gli altri camuffano, una persona equilibrata se ne va. Non resta a covare rabbia. Non fa polemica. Ne si fa abbattere da pugni o calci. 

Diventa resistente, che non significa smettere di provare dolore o non percepirlo negli altri, ma di non renderlo un motivo di assoluzione. E Detta la sua volontà, sia essa a buon fine o meno. 

La questione è proprio questa: cammuffandosi da sarcastici, da polemici, da perbenisti o da qual si voglia altra forma estranea al benessere è che non si esprime la propria volontà. Si resta marionette in balia delle sovrastrutture. Ed accettarlo non è da e né per tutti. Sii uno dei singoli in grado di farlo o morirai di dolore. 

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Igor123
1 ora fa, Giraluna ha scritto:

Rileggi la tua testimonianza. All inizio si fatica a comprendere poiché l essere umano è spesso orgoglioso.

Solo un carnefice che vede negli altri il dovuto riconoscimento ai propri dolori può provare rabbia verso chi non glieli ha riconosciuti.

È una sovrasttrutura che ci si crea involontariamente, tanto da non rendersene conto, per difendersi dal fatto di aver ceduto e di essere stati dustratti.

Alle batoste, Igor, puoi allenare il fisico. Se anche gli altri camuffano, una persona equilibrata se ne va. Non resta a covare rabbia. Non fa polemica. Ne si fa abbattere da pugni o calci. 

Diventa resistente, che non significa smettere di provare dolore o non percepirlo negli altri, ma di non renderlo un motivo di assoluzione. E Detta la sua volontà, sia essa a buon fine o meno. 

La questione è proprio questa: cammuffandosi da sarcastici, da polemici, da perbenisti o da qual si voglia altra forma estranea al benessere è che non si esprime la propria volontà. Si resta marionette in balia delle sovrastrutture. Ed accettarlo non è da e né per tutti. Sii uno dei singoli in grado di farlo o morirai di dolore. 

@Giraluna,quanto scrivi è interessante e merita una discussione più approfondita. Non voglio sovrappormi al thread della nostra @youj, quindi ne aprirò uno a parte. Sul serio, vorrei capire, forse vedi molto più lontano del sottoscritto, e probabilmente hai capito dove risiede la soluzione per uscire dalla morsa di questa rabbia. 

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roberto5552
5 hours ago, Giraluna said:

Rileggi la tua testimonianza. All inizio si fatica a comprendere poiché l essere umano è spesso orgoglioso.

Solo un carnefice che vede negli altri il dovuto riconoscimento ai propri dolori può provare rabbia verso chi non glieli ha riconosciuti.

È una sovrasttrutura che ci si crea involontariamente, tanto da non rendersene conto, per difendersi dal fatto di aver ceduto e di essere stati dustratti.

Alle batoste, Igor, puoi allenare il fisico. Se anche gli altri camuffano, una persona equilibrata se ne va. Non resta a covare rabbia. Non fa polemica. Ne si fa abbattere da pugni o calci. 

Diventa resistente, che non significa smettere di provare dolore o non percepirlo negli altri, ma di non renderlo un motivo di assoluzione. E Detta la sua volontà, sia essa a buon fine o meno. 

La questione è proprio questa: cammuffandosi da sarcastici, da polemici, da perbenisti o da qual si voglia altra forma estranea al benessere è che non si esprime la propria volontà. Si resta marionette in balia delle sovrastrutture. Ed accettarlo non è da e né per tutti. Sii uno dei singoli in grado di farlo o morirai di dolore. 

Come si fa? Onestamente come si riesce a farlo? 

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Giraluna
15 minuti fa, roberto5552 ha scritto:

Come si fa?

Per arrivare alla sovrastruttura mentale occorre abbassarsi a controllare la base che la sostiene. È necessario andare ad intaccare il materiale che l ha edificata, distruggerlo e rifare tutto daccapo, a propria immagine e somiglianza. 

Non si può avere la presunzione di conoscersi e non conoscere come uscire da certe situazioni; significa che non ci si conosce abbastanza e che, molto probabilmente, quel poco non è sufficiente a sorreggere l Intera baracca.

Il miglioramento non è gratis. Qualunque risultato comporta un sacrificio, devoluto il quale poi non si ha più nulla da perdere. Quando si chiede come uscirne o come si fa, si deve sacrificare la propria miseria, quel poco che si possiede alla conoscenza e rimanere in attesa che si compia il mutamento. 

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Speed82
Il 25/1/2020 alle 20:51 , youj ha scritto:

Non so come tempo fa sono capitata in questo forum, trovando spunti e persone molto interessanti. Nonostante le storie diversissime i punti in comune sono tanti, in particolare quella sofferenza di fondo che unisce e la volontà di uscirne in qualche modo supportandosi a vicenda.

Scrivendo nel thread di @Andy Kaufman (che ringrazio tanto) mi sono un po' sfogata e ho pensato di aprirne direttamente uno mio, perchè mi sembra giusto non "contaminare" il suo e anche per parlare della mia situazione un po' con tutti.

Ebbene: anche una ragazza soffre per amore e l'ossessione (passatemi il termine). Una cosa che mi ha colpita delle vostre discussioni è che emerge tanto il gioco di seduzione della ragazza, le prove, i test, le strategie... eppure io mi sento più vicina a voi. Lo so che vi sembra che possiamo avere tutto (o tutti) e che teniamo più persone in ballo, che per una donna è più facile tenere sotto controllo la situazione. Forse è così molte volte. Ma per me è il contrario, e non so se è perchè sono io strana o se effettivamente è tutta una questione di punti di vista! (un po' entrambe le cose immagino). Poco importa, comunque sono qui per chiedervi qualche consiglio.

La mentalità degli uomini è tanto diversa da quella delle donne?

Il ragazzo che ancora mi piace, che penso sempre e che soffro nel sapere con un'altra (purtroppo è così, dopo tanti mesi di frequentazione - non solo sesso, ma anche tanto affetto e amicizia precedente, quindi ben speravo - con me ha semplicemente deciso che non era abbastanza preso e ha trovato il coraggio di chiudere solo quando ha conosciuto quest'altra) credo che proprio a me non ci pensi più se non come ad una cara amica. E la cosa mi fa soffrire. Probabilmente durante la nostra frequentazione me la sono giocata malissimo: ero sempre disponibile al dialogo e al capirlo, non insistevo per vederci, abbozzavo quando si comportava male a mio avviso fingendo che mi andasse tutto bene. Ovviamente ci sono state discussioni ma alla fine cedevo sempre o comunque ero sempre disponibile, anche perchè non stavamo insieme e non mi andava di pressarlo. Una volta chiudemmo già tempo fa e la mia indifferenza lo face ingelosire e tornare, dubito che succederà nuovamente e comunque non significherebbe più nulla. In cuor mio so anche che non eravamo compatibili.

Ma ora il pensiero di essermela appunto giocata male mi tormenta, nonostante siano passati mesi da quando abbiamo chiuso. Nonostante sappia di aver fatto del mio meglio, e anche che era lui a non volersi impegnare e quidni tanto oltre non si poteva andare a lungo, io speravo che andasse bene, ma ecco nonostante questo mi rimangono rimpianti. Non mi è mai successo con nessuno, questa storia ha tirato fuori tutte le mie insicurezze e la mia autostima è pari a zero.

Vi risparmio la parte in cui a causa di tutta questa situazione ho perso contatti con diversi miei amici dello stesso gruppo che qui non rileva (ma vi fa capire la mia situazione abbastanza deprimente).

Ho tanti amici e amiche ma non sono una che rimorchia in giro, per cui faccio spesso serate con persone diverse ma tranquille, ma ultimamente non ho voglia di fare nulla, il weekend è il momento peggiore. Se mi trucco bene o mi metto un vestito che mi dona quasi subito mi viene tristezza perchè penso che tanto non serve a nulla.

Dall'altra parte questa storia mi ha portato una grande rabbia ma soprattutto la voglia di essere felice anche io. Rabbia perchè mentre lui giustamente si fa la sua vita io perdo tempo a leggere segnali inesistenti o chiedermi se gli manca almeno un po' il sentirsi. Ci penso meno durante il giorno evado a momenti ma comunque poi ritorno lì col pensiero. Ma appunto ho una grande voglia di trovare qualcuno con cui stare bene davvero, che non mi tenga sulla corda e sappia darmi quello che voglio. Ma sono in un loop negativo: ho voglia ma non riesco, esco con un ragazzo e mi annoia perchè faccio paragoni, allora mi deprimo e avanti così.

So che c'è poco da consigliare ma a parte quello mi interessano i vostri punti di vista maschili (mi sa che voi siete molto più decisi di noi donne)e dirvi che anche io, pure se ragazza, vi capisco e mi dispiace per ciò che state (stiamo) passando.

Un abbraccio a tutti!

 

 

Carissima, dalle tue parole emerge la sincerità delle tue emozioni. Di sicuro sei una brava persona. Se uomini e donne soffrono alla stessa maniera? e chi può dirlo con esattezza: l'amore, l'odio, la rabbia, la sofferenza sono emozioni così soggettive che nessuno soffre alla stessa maniera. Tuttavia credo ci siano dei pattern che accomunano gli uomini differenziandoli dalle donne in merito al come si vive la sofferenza. Personalmente ed antropologicamente credo che la sofferenza d'amore sia prerogativa del sesso femminile. La donna che soffre per amore!!! un pò come le donne portoghesi che piangevano quando i loro uomini esploratori del mondo non tornavano più dai lunghi viaggi nell'oceano. Da qui nasce il Fado, tipico canto straziante portoghese che ancor?oggi si può ascoltare in certi quartieri di Lisbona. Io credo che sotto questo profilo la donna sia antropologicamente e geneticamente più brava nella gestione del dolore in generale (parto, sopportazione della febbre e sofferenza d'amore che non necessariamente dovete nascondere agli occhi di chi vi circonda). 

Per l'uomo è un pò diverso: tendiamo a non sfogarci; tendiamo a non voler fare scenate di gelosia e, se le facciamo, perdiamo definitivamente la nostra amata. Non siamo abituati a soffrire per amore e quando succede di cadere in  one itis, allora vuol dire che c'era un sentimento più che sincero. Inoltre l'idea che la nostra ex possa stare con un altro, con il quale praticare del sesso orale e via dicendo, è un pensiero orribile. La nostra donna amata è per noi una principessa e questi pensieri sono veramente terribili. Più o meno come un padre che non può e non vuole immaginare la propria figlia tra le grinfie di un ragazzo. Difficile da spiegare il feeling negativo che si prova, ma ti assicuro che è terribile. Forse per Voi donne è leggermente e sottolineo "leggermente" diverso e meno straziante, cioè, l'immaginare che il tuo lui si scopi di santa ragione un'altra è meno brutale rispetto al pensiero di un uomo ancora innamorato della sua ex che si fa scopare di santa ragione da un altro uomo. Terribile!!!!  Spero di avere reso l'idea di ciò che voglio intendere. 

Sotto altro profilo, un uomo innamorato, nelle grinfie della fidanzata, può diventare una vera e propria vittima. Più le dà (in termini di amore, di soldi, regali e tempo speso tra passaggi con la macchina, protezione, portarla in giro per farla divertire etc) e più sarà forte il dolore di averla persa. Maggiore è l'investimento emotivo e più grande è la delusione. In più le donne se ne approfittano molto di più, spremono fino all'osso e poi by by, vanno con il leone che per loro, in quel dato momento, rappresenta l'animale più forte. 

 Forse Voi donne sotto questo aspetto la vivete diversamente, cioè la Vostra sofferenza trascende quanto appena detto giacché il Vostro investimento emotivo si pone su un piano diverso, probabilmente più emozionale, ma meno materialistico (tempo, denaro, etc etc). Sto banalizzando affinché tu possa comprendere ciò che voglio dire.

Ora, quanto appena detto potrebbe essere anche una gran cazzata. Può essere che Voi donne soffriate ancora di più rispetto agli uomini. Nessuno, come scritto all'inizio, può dirlo.

Detto questo, penso che nella tua fattispecie concreta, Tu sia stata l'uomo della situazione, comprensiva, poco invadente, serena ed accondiscendente. Lui, per contro, ha avuto un atteggiamento molto femmineo e narcisistico. Ti ha tenuto con sé fino a quando non  ha trovato un'altra. Cioè, Lui ha paura di rimanere solo (e questa paura è una prerogativa tipicamente femminile). Tu, al contrario, sei una tranquillona che non ha bisogno di avere sempre e comunque un uomo tra le braccia. Sei paga di te stessa, vivi le emozioni vere alla stessa maniera in cui Le vive un uomo deluso ed innamorato della sua ex.             Rabbia, frustrazione, dolore, la sensazione che niente abbia senso.      Sapessi quanto mi riveda nelle tue parole. Probabilmente sei entrata in loop. Tranquilla, è tutto normale !!! fa parte della crescita. E tu hai fatto un master in relazioni amorose. La prossima volta starai più attenta.

Lui prima o poi si farà sentire, ma solo quando la sua storia naufragherà; e probabilmente vorrà scopare con te perchè avrà voglia di provare le emozioni di una volta. Ecco,anche  in questo l'uomo si differenzia da una donna. Quando la donna "lasciante" si rifà viva con l'ex ragazzo, di solito lo fà solo per avere notizie. AL contrario, Quando l'ex si rifà vivo con la ex ragazza, di solito  lo fà perchè vuole anche scopare. Sarai tu a decidere come comportarti.

Nel mentre, datti tempo e non forzare nulla. Vivi il dolore. Esci quando ti senti di uscire. Resta a casa se non te la senti. Però apriti al mondo. Se qualcuno ti chiede di uscire, tu vacci, senza sesso o altro, ma cerca di aprirti gradualmente al mondo, capendo che sono tanti gli uomini che potrebbero desiderarti. Tu nel frattempo affinerai sempre di più le tue abilità selettive e seduttive, capendo con chi non vale e con chi vale la pena di aprire il tuo cuore. Se serve, prova a lavorare sulla tua autostima, magari andando da uno psicologo. 

A scrivere è un uomo di 38 anni che dopo mesi e mesi di tanta rabbia e ruminazioni mentali sta iniziano a raccogliere i cocci ma che, nonostante questo e nonostante non sia così male ed abbia le sue corteggiatrici, ha deciso di non necessariamente dover rimorchiare, di non necessariamente fare sesso con tipe che non interessano granché e che ha imparato ad avere più fiducia nel tempo, nella capacità di saper  aspettare....; aspettare che, prima o poi, un'altra principessa si riaffacci nella sua vita, evitando così di fare la checca isterica naricisista che deve per forza fare il puttaniere pur di sentirsi uomo.

Tu sei unica ed apprezzati per così come sei, anche se non rimorchi come  le tue amiche, sono sicuro che sei una ragazza speciale.

Coraggio !!!

ps: scusa se ho scritto di getto, ma spero di esser stato chiaro. Adesso vado a letto che è tardi.

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youj

Ragazzi non so come ringraziarvi, dalle vostre parole traspare simpatia e comprensione. Grazie davvero.

Dunque, io so che non tornerà razionalmente ma continuo a stare male. So che non tornerà per due motivi principali: uno, è già andato e tornato una volta; due, ha cambiato totalmente vita (anche lavoro ed abitudini) e credo che ormai sia felice nella sua dimensione e per me non c'è più posto... lo penso perchè ha rinunciato a me che facevo parte da anni della sua quotidianità per una nuova ragazza e quindi deduco fosse convinto.  Ovviamente so che queste sembrano solo scuse e che se uno davvero vuole una persona non c'è contesto che tenga, quindi ciò avvalora la mia triste tesi. La cosa che mi fa male è pensarlo con lei e pensarli insieme con i nostri ex amici in comune. E' davvero insopportabile.

Mi sento una cretina a soffrire così per lui, che probabilmente a me non ci pensa più, al massimo gli dispiacerà di aver perso una cara amica e di avermi fatto stare male...

 

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Speed82
44 minuti fa, youj ha scritto:

Ragazzi non so come ringraziarvi, dalle vostre parole traspare simpatia e comprensione. Grazie davvero.

Dunque, io so che non tornerà razionalmente ma continuo a stare male. So che non tornerà per due motivi principali: uno, è già andato e tornato una volta; due, ha cambiato totalmente vita (anche lavoro ed abitudini) e credo che ormai sia felice nella sua dimensione e per me non c'è più posto... lo penso perchè ha rinunciato a me che facevo parte da anni della sua quotidianità per una nuova ragazza e quindi deduco fosse convinto.  Ovviamente so che queste sembrano solo scuse e che se uno davvero vuole una persona non c'è contesto che tenga, quindi ciò avvalora la mia triste tesi. La cosa che mi fa male è pensarlo con lei e pensarli insieme con i nostri ex amici in comune. E' davvero insopportabile.

Mi sento una cretina a soffrire così per lui, che probabilmente a me non ci pensa più, al massimo gli dispiacerà di aver perso una cara amica e di avermi fatto stare male...

 

Sicurante sarà dispiaciuto , ma il suo dispiacere è anni luce lontano rispetto al tuo dolore ed al tuo senso di rabbia. 
se non riesci a gestire queste emozioni negative, probabile che uno psicologo possa aiutarti nella elaborazione del lutto. 

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