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#Coronavirus, solo notizie reali no fake.


gelsomino

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gelsomino

Il laboratorio di virologia dello SPALLANZANI di ROMA, individua il virus,

questa cosa è una buonissima notizia, in quanto adesso , potranno studiarlo in vitro.

 

 

 

 

 

 

 

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gelsomino

Non sto postando, perchè per il momento tutte le notizie che ci sono in giro ,

non hanno fonte ufficiale e,

se ne sentono, leggono di tutti i colori i giro,

per il momento,

le cose sicuramente vere , e sono norme standard di profilassi  :

NON TOCCARSI IL VISO 

E LAVARSI SPESSO LE MANI.

Per il momento in questa situazione,

il mondo sta cercando di attuare 

strategie e tattiche di contenimento del virus,

visto che vaccini per l'uomo al momento non ve ne sono,

anche se è questa dovrebe essere VERA, come notizia,

sono iniziati i primi test del vaccino sugli animali.

 

 

 

  • Grazie! 1
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3 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Cosa ne pensate dell'ANSA?

Mi piacerebbe sapere da dove si procura le notizie. Dovrebbe essere un'agenzia di prima mano ma spesso rilancia le notizie delle agenzie sue omologhe d'oltreoceano e chissà cosa ci vogliono far credere. Ormai nell'informazione ho zero fiducia, non ci si può fidare di quanto scritto da giornalisti che prendono 5€ ad articolo se va bene e con quello devono vivere; anch'io scriverei cazzate se ne andasse del mio stipendio. E all'ansa non sono da meno

  • Mi piace! 1
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gelsomino

Lorganizzazion mondial esanità dice, che 

il mondo dovrebbe considerare il virus che adesso si chiama, covid-19,

il pericolo pubblico numero uno,

dicon o che il virus, resiste sulle superfici, puo' sopravvivere 9 giorni,

ma prodotti come amuchina e candegina possono debellarlo.

Uno dei Ceo di bigpharma, ovvero comandante supremo delel multinazionali del farmaco,

dice che per un vaccino, occorrerano al meno 18 mesi.

 

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Back Door Man

OK, ho letto tutto tutto il 3d tranne i link. Ne ho visto uno solo.

Non entro nel campo della biologia, troppo complesso.

A seguire quello che tengo presente (i miei dati di riferimento sono questi):

Si parla di Rhinovirus per quanto riguarda il raffreddore. Per definizione il rhinovirus è un gruppo di virus simili, e sono circa 100. Mai studiati singolarmente, si conosce solo la caratteristica generale (forma vista al microscopio). In parole povere sono parenti.

Differenze fra Wikipedia ita e eng: nella english version sono divisi in tre gruppi e il loro numero è di circa 160.

Ne ho parlato per il prossimo ragionamento.

Che sarebbe: la mortalità dell'influenza "normale" si attesta all'1% dei casi di infezione. SEMBREREBBE quindi che il Coronavirus non sia tutta questa gran minaccia, visto che le percentuali di mortalità sono più o meno le stesse.

Via via che scrivo controllo i dati e sembra che dalla scorsa settimana siano cambiati. Al Coronavirus gli viene riconosciuto un 2/3%.

Se il 3% mediatico fosse vero forse farebbe la differenza. 3 è il triplo di 1.

Ma è roba troppo complicata. Se si torna a pensare che l'influenza generica è potenzialmente mortale, cosa che tendiamo a scordarci, si può far conto che il Coronavirus (nel senso di pericolo di morte da influenza) già ci fosse.

Poi vedremo.

Già che sono state citate altre malattie, fra cui, ovviamente, l'HIV, mi chiedo e vi chiedo se conoscevate la storia di Robert Reyford. Interessante perché presenta molti punti misteriosi.

In breve (vo a memoria e poi cerco un link): questo ragazzo americano, cittadino USA, morì nel 1968, a 17 anni, di HIV, solo che non c'erano i test per rilevarlo. Fu una morte strana e il caso fu archiviato come insolito. Decisero di prelevare dei tessuti dal corpo di questo sfortunato ragazzo, e nell'88 furono testati, e vi trovarono l'HIV.

Non è un argomento entusiasmante però vi confesso che ho letto la sua storia almeno 3 volte e ho intenzione di rifarlo, per le stranezza che presenta (continuo a memoria): dopo di lui nessun altro caso fino all'81 circa, quando viene indicato come Paziente Zero lo Stewart Canadese Bisex che faceva spesso la rotta aerea Europa-America e aveva partner sessuali nei 2 continenti, al quale sono imputate 35 infezioni da contagio. Altra stranezza nel caso Rayford: mai stato a San Francisco.

Voi direte: ma perché questo OT sull'HIV?

Non è OT. Dal Coronavirus siete passati al comportamento dei virus. Ecco, l'HIV colpì (nell'immaginario dell'epoca - e io c'ero) per il suo strano comportamento. Di norma una volta colpiti da un virus, se si resiste all'infezione, dopo una fase acuta, convalescenza e guarigione siamo vaccinati. Quello no. I positivi non erano vaccinati e non potevano essere considerati portatori sani, perché nel tempo avrebbero subito l'attacco del virus. Inoltre un virus che va a colpire proprio la capacità dell'organismo di difendersi da virus, batteri etc non si era mai visto. Per dire che sembrava un'arma da guerra.

Per fortuna non ha la "potenza" del gruppo del rhinovirus: esposto all'aria muore in meno in meno di un minuto. Quelli del gruppo rhinovirus no. In questo senso i rhinovirus sono i più forti in assoluto. Se avesse avuto quella potenza avrebbe contagiato tutti e saremmo tutti morti.

Vedremo: c'è stata l'influenza Spagnola (che gli spagnoli chiamavano italiana) 😂 ; la BSE (Mucca Pazza), l'Aviaria; ora abbiamo il Coronavirus.

L'ultima cosa che posso dire è che la gente viaggia in aereo molto più di prima, e i virus non hanno frontiere. Fare confini serve a poco. Vediamo che succede. Per ora niente di preoccupante. Il virus in Italia c'è (già). Se va bene fra 2 mesi è Primavera.

Questo è il mio contributo. Come ho già detto di biologia non so niente. Ma ho voluto lasciare uno spunto di riflessione.

Link a Robert Rayford:

en.wikipedia.org

it.wikipedia.org

Salu2.

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leavingmyheart
44 minuti fa, BackDoorMan68 ha scritto:

OK, ho letto tutto tutto il 3d tranne i link. Ne ho visto uno solo.

Non entro nel campo della biologia, troppo complesso.

A seguire quello che tengo presente (i miei dati di riferimento sono questi):

Si parla di Rhinovirus per quanto riguarda il raffreddore. Per definizione il rhinovirus è un gruppo di virus simili, e sono circa 100. Mai studiati singolarmente, si conosce solo la caratteristica generale (forma vista al microscopio). In parole povere sono parenti.

Differenze fra Wikipedia ita e eng: nella english version sono divisi in tre gruppi e il loro numero è di circa 160.

Ne ho parlato per il prossimo ragionamento.

Che sarebbe: la mortalità dell'influenza "normale" si attesta all'1% dei casi di infezione. SEMBREREBBE quindi che il Coronavirus non sia tutta questa gran minaccia, visto che le percentuali di mortalità sono più o meno le stesse.

Via via che scrivo controllo i dati e sembra che dalla scorsa settimana siano cambiati. Al Coronavirus gli viene riconosciuto un 2/3%.

Se il 3% mediatico fosse vero forse farebbe la differenza. 3 è il triplo di 1.

Ma è roba troppo complicata. Se si torna a pensare che l'influenza generica è potenzialmente mortale, cosa che tendiamo a scordarci, si può far conto che il Coronavirus (nel senso di pericolo di morte da influenza) già ci fosse.

Poi vedremo.

Già che sono state citate altre malattie, fra cui, ovviamente, l'HIV, mi chiedo e vi chiedo se conoscevate la storia di Robert Reyford. Interessante perché presenta molti punti misteriosi.

In breve (vo a memoria e poi cerco un link): questo ragazzo americano, cittadino USA, morì nel 1968, a 17 anni, di HIV, solo che non c'erano i test per rilevarlo. Fu una morte strana e il caso fu archiviato come insolito. Decisero di prelevare dei tessuti dal corpo di questo sfortunato ragazzo, e nell'88 furono testati, e vi trovarono l'HIV.

Non è un argomento entusiasmante però vi confesso che ho letto la sua storia almeno 3 volte e ho intenzione di rifarlo, per le stranezza che presenta (continuo a memoria): dopo di lui nessun altro caso fino all'81 circa, quando viene indicato come Paziente Zero lo Stewart Canadese Bisex che faceva spesso la rotta aerea Europa-America e aveva partner sessuali nei 2 continenti, al quale sono imputate 35 infezioni da contagio. Altra stranezza nel caso Rayford: mai stato a San Francisco.

Voi direte: ma perché questo OT sull'HIV?

Non è OT. Dal Coronavirus siete passati al comportamento dei virus. Ecco, l'HIV colpì (nell'immaginario dell'epoca - e io c'ero) per il suo strano comportamento. Di norma una volta colpiti da un virus, se si resiste all'infezione, dopo una fase acuta, convalescenza e guarigione siamo vaccinati. Quello no. I positivi non erano vaccinati e non potevano essere considerati portatori sani, perché nel tempo avrebbero subito l'attacco del virus. Inoltre un virus che va a colpire proprio la capacità dell'organismo di difendersi da virus, batteri etc non si era mai visto. Per dire che sembrava un'arma da guerra.

Per fortuna non ha la "potenza" del gruppo del rhinovirus: esposto all'aria muore in meno in meno di un minuto. Quelli del gruppo rhinovirus no. In questo senso i rhinovirus sono i più forti in assoluto. Se avesse avuto quella potenza avrebbe contagiato tutti e saremmo tutti morti.

Vedremo: c'è stata l'influenza Spagnola (che gli spagnoli chiamavano italiana) 😂 ; la BSE (Mucca Pazza), l'Aviaria; ora abbiamo il Coronavirus.

L'ultima cosa che posso dire è che la gente viaggia in aereo molto più di prima, e i virus non hanno frontiere. Fare confini serve a poco. Vediamo che succede. Per ora niente di preoccupante. Il virus in Italia c'è (già). Se va bene fra 2 mesi è Primavera.

Questo è il mio contributo. Come ho già detto di biologia non so niente. Ma ho voluto lasciare uno spunto di riflessione.

Link a Robert Rayford:

en.wikipedia.org

it.wikipedia.org

Salu2.

 

 

Solo con grossi investimenti nascerà una nuova scienza che renderà l'approccio attuale obsoleto (troppo tempo per creare vaccini, e non sempre di riesce).  

 

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leavingmyheart

comunque da quello che so l'HIV era già presente in varie realtà locali del centro africa ben prima degli anni 80. Credo che abbiano ipotizzato che il salto di specie dalle scimmie sia avvenuto agli inizi del '900.

 

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Back Door Man
21 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

comunque da quello che so l'HIV era già presente in varie realtà locali del centro africa ben prima degli anni 80. Credo che abbiano ipotizzato che il salto di specie dalle scimmie sia avvenuto agli inizi del '900.

 

E' probabile. Inoltre gli scimpanzè sono la specie animale che più ci somiglia, anche a livello corportamentale.

Se lo buttano nel culo, per esempio.

A parte questo il salto fra le due specie è roba da poco, data la similitudine fra noi e loro.

Tante malattie esistevano anche prima, solo che non erano conosciute "nei dettagli".

Tipo: demenza senile e tremori chiamati acciacchi e vecchiaia in seguito riconosciuti come Alzheimer, Parkinson etc.

Modificato da BackDoorMan68
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sfulcrum
10 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

comunque da quello che so l'HIV era già presente in varie realtà locali del centro africa ben prima degli anni 80. Credo che abbiano ipotizzato che il salto di specie dalle scimmie sia avvenuto agli inizi del '900.

 

È probabile che ci sono stati più salti

ricordiamoci che poi come causa di hiv  ci sono due virus diversi:hiv 1 e hiv 2.

anche se hanno molto analogie biomolecolari è possibile andare a risalire a passaggi diversi per i due virus

Modificato da sfulcrum
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