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#Coronavirus, solo notizie reali no fake.


gelsomino

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9 minuti fa, FeDoz ha scritto:

Organizzazioni mondiali come WHO mettono a disposizione i dati di diffusione del virus. 
(per la situazione dell’Italia si avranno domani dei dati ufficiali)

Se uno non si fida nemmeno di quelle, allora c’è qualcosa che non va.

Infatti è proprio così. 

Qualcosa non va e la storia lo insegna tutti gli anni da decenni

Dovresti essere giovanissimo per fidarti di loro

BTW, WHOOOOO? WHO? Oh really?

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37 minuti fa, Attato ha scritto:

 

Quali? Le hai viste? Le conoscevi a fondo?

Le persone muoiono da qualche decina di migliaia  di anni. Non cambia una virgola.

ammesso e concesso ci fosse qualcosa di veritiero, bisogna vedere da cosa. Rileggi cosa ho scritto prima. 

Chissà perché solo uno, e chissà da cosa. 

La storia è lunga... più che storia la favola

Attato non so cosa ti prenda di recente o se tu stia frequentando persone fuorvianti dato che ultimamente dai risposte a dir poco strane, ma credimi che le informazioni le ho da fonti dirette, persone che lavorano nell'ospedale di questo caso veneto. Spero che dove stai tu sia sufficientemente isolato, per il resto credi a cio che vuoi

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Giraluna
3 ore fa, Attato ha scritto:

mi piacerebbe sapere se ci fosse un caso vero ( come saperlo ), di persona sana fino all’osso, che non prende nemmeno l’aspirina che improvvisamente in un giorno si è ridotto a fin di vita. ( senza interventi medici )

Ho capito che intendi. 

Infatti finché non trapela cosa avesse avuto il 38enne prima di contrarre in virus, può essere aperta anche la possibilità che non fosse sano e che appunto colpisce maggiormente gli anziani, i bambini e chi più verosimilmente aveva già un quadro clinico non sano. 

È morto a gennaio il medico cinese che per primo diede l allarme. Non ricordo l età, comunque giovane. Tuttavia anche di lui non si sa con certezza se fosse perfettamente sano. 

Il signore di 78 anni poteva già avere altre complicazioni ed una polmonite a quell età non è senza rischi a prescindere. Gli anziani, oltre ad avere meno calcio nelle ossa, sono una categoria che in molti casi si cura poco: un po per ignoranza ed un po per noncuranza. 

Conosco anziani che al primo sintomo anche di altro dicono che stanno per morire e corrono dal medico, altri che se il gatto gli sta lontano è perché sente che stanno per morire e non vogliono stare li a guardare; altri ancora invece non si tengono controllati perché, ad esempio, scoprono che la burocrazia da seguire è troppo complicata e preferiscono non farla proprio partire. 

Per cui occorre sempre fare una scrematura. È pesante farla, ma se non altro ci consente di agire il più obbiettivamente possibile, senza scadere in estremismi inutili. 

In Cina è riscontrato che sono molto forti in campo economico, meno in quello sanitario (la santità ci mette quel tot di tempo in più a mettersi in moto mentre a livello economico sono davvero molto forti e veloci). Non mi stupirei del fatto che per lavorare ed essere una potenza che smuove praticamente tutto, compreso il nostro turismo, trascurassero la loro salute. Dunque che anche quel medico cinese avesse lo stacanovismo inside tanto da rimanerne provato a livello fisico. 

Per cui ad oggi le informazioni certe sono:

- che ci sono anche dei pazienti risultati dapprima positivi e poi negativi ai test, chè, per questo, sono stati rilasciati: si può tornare ad essere negativi, immagino come si guarisce da una comune influenza, se non hai altre patologie in corso che l aggravano;

- che colpisce maggiormente anziani, bambini e persone con situazione clinica già avversa. 

Il resto che decidono di divulgare è da prendere con le pinze. Finché scelgono loro come informarci e noi non abbiamo fonti attendibili è aperto un po tutto il possibile. 

Di certo gli italiani rimpatriati dalla Cina non è stato comunicato se fossero stati fatti effettivamente atterrare nella corsia dedicata loro e se sono stati messi in quarantena per scongiurarne l infezione. Questo può già dare un quadro di come sia tutto da valutare di volta in volta e da non sotto ne sopravalutare. 

Calibrazione. E non estremizzazzione. Chiudere gli occhi non è funzionale. Osservare senza estremizzare, invece, lo è. 

Modificato da Giraluna
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senza nome
3 ore fa, Attato ha scritto:

Non seguo i mezzi di informazione ma non mi sorprenderei se dopo qualche anno sapremo che sia stata una bufala .

mi piacerebbe sapere se ci fosse un caso vero ( come saperlo ), di persona sana fino all’osso, che non prende nemmeno l’aspirina che improvvisamente in un giorno si è ridotto a fin di vita. ( senza interventi medici )

Bufala non è, perché la Cina non è che si diverta a perdere miliardi di dollari e farsi fare l'embargo a livello mondiale. Avrebbe fatto di tutto per evitarlo, se avesse potuto.

Un uomo di 78 anni è probabile che sarebbe morto anche della classica polmonite.

Il fatto è che abbastanza facile prendersi sto virus, quindi, fra poco, gli ospedali Ita inizieranno a collassare perché non riusciranno a fare fronte a problematiche infettive solite+corona virus(che richiede particolari protocolli) perché non hanno risorse per gestire la cosa dal personale, agli spazio, alle cure/macchinari.

A.quel punto, gente che non sarebbe morta, morirà, perché sarà "abbandonata a se stessa"(aka riceverà in maniera proporzionale a mille fattori meno cure di quanto ne avrebbe ricevuto se non ci fosse la malattia)+sarà panico e delirio nazionale ed soprattutto ospedaliero.

Quello è il problema, non la mortalità nel "caso studio".

Poi aspetta l'India o Sud Africa, quelli saranno l'ago della bilancia, secondo me.

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Back Door Man
6 minuti fa, Giraluna ha scritto:

È morto a gennaio il medico cinese che per primo diede l allarme. Non ricordo l età, comunque giovane. Tuttavia anche di lui non si sa con certezza se fosse perfettamente sano. 

Ho sentito una storia su di lui. Fonte: conoscente psichicamente sano. Notizia orale a me; lui non so dove l'abbia presa.

In sintesi il dottore aveva avuto i genitori anziani morti pochi mesi fa, e aveva studiato il caso, riferendo al personale sanitario dell'ospedale, nel dicembre scorso, che secondo lui si trattava di un virus diverso dalla Sars. In pratica avrebbe denunciato l'esistenza di un nuovo virus, mentre la morte dei suoi genitori era stata archiviata come Sars. Non è stato preso in considerazione.

Prendete la notizia con beneficio di inventario, approssimata, però è stata realmente diffusa.

Personalmente mi sono trovato a fare una considerazione non nuova: il fatto che un singolo individuo non venga preso in considerazione ed abbia "poca voce". E' un tema ricorrente nella storia. Se decidono di non dare ascolto a qualcuno non c'è niente da fare.

Se la notizia fosse vera, allora i tempi di reazione del governo cinese sono stati davvero esagerati.

Dati ufficiali: 15 giorni circa dal momento in cui la notizia è arrivata al governo al momento in cui il governo l'ha comunicata ufficialmente al popolo. Che non mi sembrano esagerati; ma se ci mettiamo questo precedente del dottore che aveva diffuso la notizia nei primi giorni di dicembre i tempi non sono più giusti.

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Back Door Man
2 ore fa, senza nome ha scritto:

Bufala non è, perché la Cina non è che si diverta a perdere miliardi di dollari e farsi fare l'embargo a livello mondiale. Avrebbe fatto di tutto per evitarlo, se avesse potuto.

Un uomo di 78 anni è probabile che sarebbe morto anche della classica polmonite.

Il fatto è che abbastanza facile prendersi sto virus, quindi, fra poco, gli ospedali Ita inizieranno a collassare perché non riusciranno a fare fronte a problematiche infettive solite+corona virus(che richiede particolari protocolli) perché non hanno risorse per gestire la cosa dal personale, agli spazio, alle cure/macchinari.

A.quel punto, gente che non sarebbe morta, morirà, perché sarà "abbandonata a se stessa"(aka riceverà in maniera proporzionale a mille fattori meno cure di quanto ne avrebbe ricevuto se non ci fosse la malattia)+sarà panico e delirio nazionale ed soprattutto ospedaliero.

Quello è il problema, non la mortalità nel "caso studio".

Poi aspetta l'India o Sud Africa, quelli saranno l'ago della bilancia, secondo me.

Come ho scritto nel post pagine addietro in cui ho parlato dell'HIV, i virus del gruppo Rhinovirus e Company, che si trasmettono per vie respiratorie, hanno molta potenza di contagio. Non c'è bisogno di fare sesso per prenderli, basta uno starnuto in una stanza per rendere la stanza stessa potenziale fonte di contagio. Toccarsi il naso, darsi la mano, starnuti eccetera.

Io ho pensato che con l'arrivo della bella stagione staremo più tranquilli, ma ora che ci siamo globalizzati non saprei. Quando da noi è estate altrove è inverno, quantunque è difficile che lo stesso virus "duri" più di un anno, perché va incontro a mutazioni, vengono approntati vaccini eccetera.

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gort
15 ore fa, Giraluna ha scritto:

Il protocollo [...]

- tossire con la mano davanti a prescindere dal virus (l altro giorno un maleducato lo ha fatto passandomi di fianco senza metterla);

L'altro giorno in tv dicevano che è una norma sbagliata il mettere la mano perché così i virus o batteri finiscono lì e li diffondi ancora più velocemente perché con le mani ci fai di tutto, quindi meglio starnutire/tossire nella  piega del gomito.

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Giraluna
3 ore fa, BackDoorMan68 ha scritto:

tempi non sono più giusti.

Quando in tv, tra l altro durante i titoli del tg prima che riparta avanti un altro, sento "Sarebbe stato scoperto prima ecc" e varianti mi parte sempre una risata. 

Ieri, sempre per farmene una, ho guardato il video che è stato messo a disposizione dalla regione Veneto: parte parlando della task Force e finisce con il non aver detto nulla. Nulla che non si sapesse già e nulla di concreto. 

L informazione di massa punta a paroline infilate qui e la nelle frasi, come Task Force, medici primari ecc per rassicurare. A fatti, però, cinque dello staff ospedaliero dove per primi erano stati ricoverati i pazienti due settimane fa sono stati contagiati. 

Cosa voglio scrivere?

Che se ascoltassimo le istituzioni e gli enti siamo sempre pronti, sempre attrezzati, sapevamo già che c'era la possibilità ecc. 

Eppure nel frattempo:

- cinque dello staff sono stati contagiati;

- l ospedale sarà evacuato entro sei giorni per la sanificazione;

- al momento in cui io ho preso le informazioni, i dipendenti dello stabilimento dove lavora il 38enne non avevano ancora ricevuto disposizioni dall azienda e potevano circolare tranquillamente;

- hanno aspettato due settimane per divulgare la notizia dei due anziani;

- non ubicano esattamente il virus: Monselice non è Padova; geograficamente scrivere "Due casi a Padova" non è la stessa cosa di "Due casi da Vo euganeo,  prima all ospedale di schiavonia, poi a Monselice ed ora a Padova". 

Come si può gestire una crisi di questo genere se neanche sanno gestirsi le info fra loro, che litigano come indemoniati ogni santo giorno? 

Più semplicemente: l essere umano molto, davvero molto difficilmente ammette un errore e si scusa. È sufficiente che guardiamo i nostri rapporti personali e qui nel forum leggendo un paio di storie. 

Ora allarghiamo il concetto su scala nazionale:

- chi fra gli enti e le istituzioni ammetterebbe che l Italia non è preparata per questo genere di crisi?

- chi confesserebbe l errore di aver atteso due settimane prima di dichiarare l emergenza? 

- chi chiederebbe scusa per aver atteso mentre nel frattempo venivano contagiate altre persone?

Nessuno. 

I signori anziani ed il 38enne non sappiamo se siano andati all ospedale al primo sintomo. Certo è che se il secondo è davvero andato a cena da un amico che era appena stato in Asia, senza assicurarsi che agli aeroporti siano stati fatti i controlli e gli anziani frequentavano lo stesso bar di cinesi siamo circondati di gente che non ragiona. Che non ci sta con la testa. 

Questo non per offendere, ci mancherebbe. Sto sottolineando che la disconnessione di cui spesso si discute qui è reale. Non è che ce la s inventa per farci belli noi. A me, ad esempio, non piace tutta questa disconnessione perché crea queste catene che ad un certo punto potrebbero coinvolgere anche la mia famiglia a prescindere dal virus, che è solo uno dei campi in cui prolifera. 

Non serve essere etichettati come razzisti se uno non va in un bar di cinesi o non vuole uscire con l amico appena stato in Asia. 

Questa psicosi da politically correct è una virus letale.

Uno abbastanza connesso di testa sa che non può avere la certezza che in quel bar di cinesi, anche fossero in Italia da anni, non ci siano stati contatti con i parenti ancora li; allo stesso modo l amico, per quanto amico, non è mia moglie incinta di otto mesi e non ce la porto, anche se mi assicura che è tutto ok perché non so che combinano in quegli aeroporti. Senza nulla togliere loro, se ho degli indizi lampanti che possono aiutare me, a prescindere dalle istituzioni, a scremare le possibilità di esposizione le colgo. Per proteggere il mio territorio, le mie femmine e via discutendo.

Invece no. Bisogna fare la cosa giusta: non emarginare i cinesi; non smettere di frequentare tizio o Caio appena atterrati dall Asia. Tutto ciò perché ci sono quelli che offendono e sono addirittura sotto la soglia della disconnessione. Sono zombie senza cervello. 

Se loro fanno così, allora noi ... If > then.

Ci saranno sempre quelli che offendono. I razzisti e gli antisemiti. Non per questo se uno adotta i propri schemi di difesa per proteggere se stesso ed il suo nucleo/clan allora gli è simile. Devono contenere il fenomeno di razzismo pur di perpetuare il politically correct. Anche a discapito di cittadini ancora in grado di essere guariti. 

Cecità di gruppo. Una cosa spaventosa al pari di questo politically correct. 

Nessuno vorrebbe prendersi il virus dall amico, tanto meno andare in un bar di cinesi per fare i buoni cittadini. Siamo più feccia di quanto crediamo. E lottiamo insieme quando insieme si può stare. Se a dividerci è lo stretto contatto, improvvisamente ognuno lotta da solo. 

La campagna contenitiva sarebbe che in questi casi le pubblicità siano di punizione. Se vi permettete di ostacolare e di non portare aiuto concreto alla comunità o clan di cui fate parte verrete puniti/sanzionati/obbligati a prestare servizio pubblico. Così poi si calmano.

Utopia, chiaramente. Ma ci fossero a capo un branco di maschi validi, in Cina come qui, la quarantena sarebbe all ordine del giorno, confinando chi non assicura la prosecuzione della specie e la trasmissione di virus molto meno probabile. 

Modificato da Giraluna
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Giraluna
15 minuti fa, gort ha scritto:

quindi meglio starnutire/tossire nella  piega del gomito.

Un attacco di tosse o uno starnuto improvviso, quando giungono, avvertono nella maggioranza dei casi?

Non sempre. Perciò chi ha il tempo materiale d infilarsi il gomito vicino? 

Quasi nessuno.

Inoltre, per rigor di logica, andrebbe lavato anche l indumento, qualora si facesse in tempo a spostare il gomito vicino al viso. Cosa che la gente, assai pigra, non fa.

Perciò la mano resta la più probabile fonte vicina, da posizionare a breve velocità per affrontare l improvviso attacco. Poi sarebbe funzionale passarsi l igienizzante. Via più breve e a meno rischio. 

E ricordarsi, una volta a casa, di gettare in ogni caso in lavatrice gli indumenti più esposti a luoghi pubblici ad alto rischio. 

Come già scritto, anche se meno chiaramente: sono le abitudini disfunzionali in cui versano la maggior parte delle persone ad ostacolare/ci, a prescindere dal virus. 

Individuarle garantisce meno esposizione. 

Modificato da Giraluna
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gort

Guarda, lo ha detto un medico. Io ci vedo logica, poi se uno non fa in tempo, problemi suoi (e nostri!).

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