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Come agire in questa dinamica?


giussoni

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giussoni

DINAMICA: sono in un gruppo di persone conosciute da poco (circa 8), prendo la parola e sto per dire un qualcosa di divertente, uno del gruppo intenzionalmente o no si sovrappone a me interrompendomi non appena ho iniziato a parlare. Come comportarsi? Di solito io mi lascio interrompere non facendo a gara a chi fa la voce più grossa, e lascio parlare chi mi interrompe. Ma dopo è meglio evitare di dire quello che si stava per dire o dirlo magari anticipando un "comunque dicevo"?

Inoltre, io ho la tendenza a non interrompere le persone e a lasciar loro lo spazio per parlare, ma secondo voi questo può essere penalizzante in un gruppo di più persone  dove la tendenza all'interrompere l'altro è piuttosto accentuata?

 

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gelsomino

METAFORA...

sei in un vascello di pirati, di banditi,ultimo arrivato  e sei quello che pulisce la nave dalla merda dei gabbiani,

non ti rispettano, questo è il sunto,

o te lo guadagni, o stringi alleanze con qualcuno che ti spalleggia, 

o fai battute stile shotemp up, max 3 parole assieme

o stai zitto, ed incominci a vedere se c'e' qualcos adi meglio da fare per te sulla nave oltre a spazzare merda.

 

ps..ma in quel gruppo c''e figa o è solo un accozzaglai di producenti testosterone a perdere, che stanno sempre incazzati e fanno a gara  achi piscia piu' lontano?!

 

 

 

Modificato da gelsomino
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giussoni
9 ore fa, gelsomino ha scritto:

METAFORA...

sei in un vascello di pirati, di banditi,ultimo arrivato  e sei quello che pulisce la nave dalla merda dei gabbiani,

non ti rispettano, questo è il sunto,

o te lo guadagni, o stringi alleanze con qualcuno che ti spalleggia, 

o fai battute stile shotemp up, max 3 parole assieme

o stai zitto, ed incominci a vedere se c'e' qualcos adi meglio da fare per te sulla nave oltre a spazzare merda.

 

ps..ma in quel gruppo c''e figa o è solo un accozzaglai di producenti testosterone a perdere, che stanno sempre incazzati e fanno a gara  achi piscia piu' lontano?!

 

 

 

Quello che ho raccontato è avvenuto in un gruppo di ragazzi creatosi occasionalmente durante un viaggio all'estero e col quale adesso non ho nulla a che fare, in tutto c'erano 7 ragazzi e due ragazze, peraltro sotto il 6. Preciso anche che colui che mi ha interrotto aveva un'aria di finto buono che cerca di accaparrarsi l'approvazione altrui mascherando però solamente falsità (questa la mia impressione che può essere sbagliata). In altri gruppi sempre occasionali, creatisi in altre circostanze e per lo più formati da soli maschi, quando parlavo nessuno mi interrompeva, mostrandosi interessato a ciò che dicevo. La tua metafora mi sembra interessante, cercare alleanze la cosa più intelligente. Ma quando parli di "guadagnarsi il rispetto" fai anche riferimento al fatto che bisognerebbe far capire a chi ci interrompe che non gradiamo che ciò avvenga, o così si rischia solo di essere pesanti? E poi, se in un gruppo c'è la tendenza continua a interrompersi l'uno con l'altro bisogna adeguarsi per non farsi sopraffare dagli altri, o bisogna proseguire con la propria politica secondo la quale interrompere un'altra persona è poco educato?

Modificato da giussoni
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gelsomino
3 ore fa, giussoni ha scritto:

bisognerebbe far capire a chi ci interrompe che non gradiamo che ciò avvenga, o così si rischia solo di essere pesanti? E poi, se in un gruppo c'è la tendenza continua a interrompersi l'uno con l'altro bisogna adeguarsi per non farsi sopraffare dagli altri, o bisogna proseguire con la propria politica secondo la quale interrompere un'altra persona è poco educato?

Lo sanno, lo sanno, che ti rompono i coglioni,

sta tranquillo, che qua siam tutti cresciutelli, e sappiamo come gir ail mondo,

lo sappiamo che se interrompiamo qualcuno quando prla , gli girano,

bisognerebeb, paventare una reazione, meglio se a freddo,

cosi' ci pensa due volte ad interrompere,

ecco come dovrebebro ponderare gli altri se interrompere o meno,

bisognerebbe che anche chi parla abbia qualcosa da dire e non aprire bocca per darle aria.

per quanto riguarda l'educazione, come cita quel detto,

appreso, aimè, troppo tardi...

"la vera educazione sa, quando è il momento di essere maleducati!

saluti

 

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The architect
14 ore fa, giussoni ha scritto:

DINAMICA: sono in un gruppo di persone conosciute da poco (circa 8), prendo la parola e sto per dire un qualcosa di divertente, uno del gruppo intenzionalmente o no si sovrappone a me interrompendomi non appena ho iniziato a parlare. Come comportarsi? Di solito io mi lascio interrompere non facendo a gara a chi fa la voce più grossa, e lascio parlare chi mi interrompe. Ma dopo è meglio evitare di dire quello che si stava per dire o dirlo magari anticipando un "comunque dicevo"?

Inoltre, io ho la tendenza a non interrompere le persone e a lasciar loro lo spazio per parlare, ma secondo voi questo può essere penalizzante in un gruppo di più persone  dove la tendenza all'interrompere l'altro è piuttosto accentuata?

 

Nei gruppi (non ho capito se è misto il tuo) devi capire chi ha il DOMINIO delle interazioni. Di solito è un sottogruppo in gruppi numerosi. Delle volte sono in due. 

Capito chi ha il DOMINIO poi capisci come intervenire. 

 

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giussoni
4 ore fa, The architect ha scritto:

Nei gruppi (non ho capito se è misto il tuo) devi capire chi ha il DOMINIO delle interazioni. Di solito è un sottogruppo in gruppi numerosi. Delle volte sono in due. 

Capito chi ha il DOMINIO poi capisci come intervenire. 

 

Tutto vero, però nel caso che ho riportato qui mi son riferito a un gruppo creatosi in modo occasionale e che ha avuto vita praticamente solo per un giorno, motivo per cui in un periodo così ristretto di tempo non si formano, credo, neppure delle gerarchie.

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The architect
7 ore fa, giussoni ha scritto:

Tutto vero, però nel caso che ho riportato qui mi son riferito a un gruppo creatosi in modo occasionale e che ha avuto vita praticamente solo per un giorno, motivo per cui in un periodo così ristretto di tempo non si formano, credo, neppure delle gerarchie.

Invece per mia esperienza si creano subito.

Solo che non ci fai caso, quello che cambia con il tempo è che si solidificano e diventano più evidenti e marcati e inizi a visualizzare.

Devi affinare un po' di più il tuo "sentire" per capire chi guida i ritmi e i modi sin dalle prime interazioni e trovare un canale tuo con altri (se ci sono) e cercare di dirigere tu le modalità.

Un altro modo è, se si creano discussioni più impostate e meno ironiche, prendere la parola e invece di, come fanno molti, aumentare il tono di voce, parlare più lentamente e con un tono più calmo e caldo, più attraente. 

Da li poi, se ti fanno finire, si mantiene nelle successive iterazioni.

Devi comunicare con il modo ed il tono ASSERTIVITA'.

Poi se dici pure qualcosa di più arguto rispetto alla media del pollaio....

Di solito funziona.

 

Modificato da The architect
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giussoni

D

14 ore fa, The architect ha scritto:

Invece per mia esperienza si creano subito.

Solo che non ci fai caso, quello che cambia con il tempo è che si solidificano e diventano più evidenti e marcati e inizi a visualizzare.

Devi affinare un po' di più il tuo "sentire" per capire chi guida i ritmi e i modi sin dalle prime interazioni e trovare un canale tuo con altri (se ci sono) e cercare di dirigere tu le modalità.

Un altro modo è, se si creano discussioni più impostate e meno ironiche, prendere la parola e invece di, come fanno molti, aumentare il tono di voce, parlare più lentamente e con un tono più calmo e caldo, più attraente. 

Da li poi, se ti fanno finire, si mantiene nelle successive iterazioni.

Devi comunicare con il modo ed il tono ASSERTIVITA'.

Poi se dici pure qualcosa di più arguto rispetto alla media del pollaio....

Di solito funziona.

 

Dici che devo capire chi dirige i ritmi e i modi del conversare, però poi dici che con gli altri del gruppo devo dirigere la conversazione secondo le mie modalità, quindi in pratica devo cercare di provare a spodestare il leader dal suo trono di guida del dialogo nel gruppo? Forse sto fraintendendo, questo punto non mi è molto chiaro

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The architect
1 ora fa, giussoni ha scritto:

D

Dici che devo capire chi dirige i ritmi e i modi del conversare, però poi dici che con gli altri del gruppo devo dirigere la conversazione secondo le mie modalità, quindi in pratica devo cercare di provare a spodestare il leader dal suo trono di guida del dialogo nel gruppo? Forse sto fraintendendo, questo punto non mi è molto chiaro

Se uno o un sottogruppo prende subito il comando (vuoi anche perché all'interno di gruppi grandi spesso confluiscono piccoli gruppi già cementato, quindi più forti) se lo capisci subito poi prendi le contromisure.

cioè si, cerchi poi di dirigere TU, di contrastarli

Oppure come ti ho detto, cerchi di, non verbalizzandolo direttamente, ma indirettamente, ottenere rispetto SUBITO. 

Un'altro modo è iniziare a sminuire, sempre indirettamente, chi ha il controllo cercando il favore di altri.

Sempre con il paraverbale questo, mai verbalizzandolo. 

Non so se mi stai seguendo. 

È un po' come la seduzione, più verbalizzi, "non mi interrompere", più puoi innescare reazioni avverse e venire ostacolato, da chi controlla.

A meno che già non hai il rispetto all'interno o sei tu che guidi. Ma li appunto non si crea il problema. 

Non sempre si riesce comunque, in alcuni gruppi in cui sono ma che frequento poco, ci sono dei blocchi che non superi facilmente e con poco tempo a disposizione. 

Quello che per me funziona quasi sempre è parlare come ti ho detto.

Poi non è detto che guidi. 

Spero di essere stato chiaro. 

Queste comunque sono tutte cose che non devi pensare, poi diventano naturali, come la seduzione del resto. 

Devo entrare in ottica seduttiva anche nei gruppi. 

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giussoni
Il 7/2/2020 alle 18:24 , The architect ha scritto:

Se uno o un sottogruppo prende subito il comando (vuoi anche perché all'interno di gruppi grandi spesso confluiscono piccoli gruppi già cementato, quindi più forti) se lo capisci subito poi prendi le contromisure.

cioè si, cerchi poi di dirigere TU, di contrastarli

Oppure come ti ho detto, cerchi di, non verbalizzandolo direttamente, ma indirettamente, ottenere rispetto SUBITO. 

Un'altro modo è iniziare a sminuire, sempre indirettamente, chi ha il controllo cercando il favore di altri.

Sempre con il paraverbale questo, mai verbalizzandolo. 

Non so se mi stai seguendo. 

È un po' come la seduzione, più verbalizzi, "non mi interrompere", più puoi innescare reazioni avverse e venire ostacolato, da chi controlla.

A meno che già non hai il rispetto all'interno o sei tu che guidi. Ma li appunto non si crea il problema. 

Non sempre si riesce comunque, in alcuni gruppi in cui sono ma che frequento poco, ci sono dei blocchi che non superi facilmente e con poco tempo a disposizione. 

Quello che per me funziona quasi sempre è parlare come ti ho detto.

Poi non è detto che guidi. 

Spero di essere stato chiaro. 

Queste comunque sono tutte cose che non devi pensare, poi diventano naturali, come la seduzione del resto. 

Devo entrare in ottica seduttiva anche nei gruppi. 

Sei stato molto chiaro e ti ringrazio. Comunque un buon modo per esprimere disappunto nel paraverbale quando si viene interrotti può essere aggrottare la fronte, guardare in modo minaccioso chi ci interrompe e continuare a fare il nostro discorso? L'ho visto fare a un mio amico ad una ragazza e da quella volta in poi la ragazza in questione non l'ha più interrotto e sembra anche molto in restia in genere a interrompere gli altri. 

Un modo per dirigere il modo di comunicare nel gruppo e accattivarsi il favore altrui potrebbe essere ad esempio dire "ora sentiamo l'opinione di x, però mi raccomando non interrompetelo, è molto importante ascoltarlo" oppure, senza fare questa anticipazione, fare parlare un membro del gruppo e non appena viene interrotto richiamare all'ordine tutti dicendo "facciamolo finire". Mi è venuta in mente questa strategia, che a mio avviso consente in primo luogo di chiarire il concetto secondo cui non bisogna interrompere l'altro, e poi fa sentire apprezzato chi parla di volta in volta, dato che si puntualizza che la sua opinione ha per noi un valore importante. Fammi sapere cosa ne pensi.

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