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Facciamoci del male


Edo

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Kaja
20 ore fa, BackDoorMan68 ha scritto:

La sindrome di Stoccolma è un'approssimazione che da sola spiega il perché la tipa sia tornata con lui.

Poi c'è di più. In genere una relazione tossica coi familiari d'origine.

Non si tratta di un pazzo che accoltella un sano, si tratta di una relazione tossica fra due soggetti insani. I termini tecnici che più ci si avvicinano sono narcisista e codipendente.

C'è tutto uno studio sulle relazioni tossiche. Molte persone hanno avuto familiari abusanti e questo li ha spinti a raccontare le loro esperienze, studiarne le dinamiche, proporsi come Coach etc.

Su You Tube trovate un sacco di video.

Se però fate le ricerche in italiano trovate poco. Da noi l'argomento è tabù. La cultura cattolica italiana è pro-abuso.

Da noi il 50% delle relazioni sono tossiche. Famiglie disfunzionali, relazioni sessuali fra abusanti e codipendenti eccetera.

E poi ci sono persone che ripetono "I miei genitori erano brava gente. Mi picchiavano tutti i giorni però è grazie a loro che sono diventato... (inserite cazzata a caso)".

La ragazza in questione mi sembra una mina vagante.

Intanto se fosse stata una vera femminista non avrebbe avallato tutto sto pandemonio ma, per le altre donne, lo avrebbe denunciato. La dinamica qui è più sottile, così facendo lo ha legato a se da un debito di riconoscenza malato, ha impedito a lui di essere curato e di riabilitarsi. Così facendo l'infamia dell'accaduto pur non essendo finito in carcere gli resterà addosso tutta la vita.

Lei si è "curata" con una psicoterapia nella quale racconta quello che seleziona, come da te (@Edo) evidenziato, quindi perfettamente inutile.

La chiave di lettura sembra essere nella famiglia d'origine di lei e nel tentato suicidio (quasi sicuramente avvenuto prima della coltellata). 

Ho visto due mie amiche, volontarie con me in una comunità per il recupero dalla tossicodipendenza, cedere alla sindrome del "io ti salverò" e rovinarsi a vari livelli la vita. Ma qui non credo si cerchi la salvezza di lui.

P.S. Le femministe, quelle vere, non dovrebbero essere a favore delle app di incontri (Tinder, ecc.) dato che per il momento sembra tutto in mano alle donne? Il sesso gestito con consapevolezza e libertà dovrebbe esserne un baluardo? Certo se iniziamo a parlare di chi imposta gli algoritmi per i match io mi fermo 😂

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Back Door Man
6 minuti fa, Kaja ha scritto:

Certo se iniziamo a parlare di chi imposta gli algoritmi per i match io mi fermo 😂

Molto probabilmente si va di studi statistici su biotipi, riconoscimento facciale, 2d, fotoritocco, tutto quello che è possibile ricavare inserendo i dati su Mega Computers.

Gli utenti sono cavie dell'esperimento.

Internet ha preso una brutta piega.

Io sto leggendo il libro di Snowden "Permanent Record" e sto affinando l'idea che mi ero fatto.

Ho scritto una recensione del libro qui sul Forum, nella sezione in cui si parla di libri e letture.

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Kaja
59 minuti fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Molto probabilmente si va di studi statistici su biotipi, riconoscimento facciale, 2d, fotoritocco, tutto quello che è possibile ricavare inserendo i dati su Mega Computers.

Gli utenti sono cavie dell'esperimento.

Internet ha preso una brutta piega.

Io sto leggendo il libro di Snowden "Permanent Record" e sto affinando l'idea che mi ero fatto.

Ho scritto una recensione del libro qui sul Forum, nella sezione in cui si parla di libri e letture.

Ormai il dubbio è una costante da applicare a tutto. 

Questo però, se mai, deve farci ribellare come persone e non sole le femministe.

Cit.: Il tuo telefono ti sta dando un voto e un valore sul mercato della seduzione, senza che tu lo sappia e abbia dato il tuo consenso (...) Complessa formula matematica basata sull’aspetto fisico, il genere, lo stipendio e anche il QI (...) “Elo Score”, un punteggio segreto dato agli iscritti in base al numero di apprezzamenti ricevuti dalla community, per cui i profili più di successo,Tinder mi ha detto che non poteva rivelarlo. Però, con la collaborazione di Jessica Pidoux, una ricercatrice svizzera in informatica umanistica, ho trovato il loro brevetto (...) si riservano la possibilità di calcolare il tuo punteggio in base al livello di istruzione, reddito e intelligenza, per esempio attraverso l’analisi delle parole che usi, ma uomini e donne possono essere anche valutati in modo diverso.

Judith Duportail - “L’amore ai tempi di Tinder”

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Back Door Man
8 minuti fa, Kaja ha scritto:

Ormai il dubbio è una costante da applicare a tutto. 

Questo però, se mai, deve farci ribellare come persone e non sole le femministe.

Cit.: Il tuo telefono ti sta dando un voto e un valore sul mercato della seduzione, senza che tu lo sappia e abbia dato il tuo consenso (...) Complessa formula matematica basata sull’aspetto fisico, il genere, lo stipendio e anche il QI (...) “Elo Score”, un punteggio segreto dato agli iscritti in base al numero di apprezzamenti ricevuti dalla community, per cui i profili più di successo,Tinder mi ha detto che non poteva rivelarlo. Però, con la collaborazione di Jessica Pidoux, una ricercatrice svizzera in informatica umanistica, ho trovato il loro brevetto (...) si riservano la possibilità di calcolare il tuo punteggio in base al livello di istruzione, reddito e intelligenza, per esempio attraverso l’analisi delle parole che usi, ma uomini e donne possono essere anche valutati in modo diverso.

Judith Duportail - “L’amore ai tempi di Tinder”

Somiglia alla decompilazione di un software proprietario.

Di fatto risalire all'algoritmo è proprio quello.

L'analisi addizionale riguarda le intenzioni con cui è stato creato quel software. E' ovviamente a scopo di lucro, ma c'è di più. Politica, sociologia, manipolazione. Obiettivi aziendali a breve, medio e lungo termine. Chi c'è insieme a Tinder? Che cos'è Tinder?

L'argomento è nel 3d giusto. Facciamoci del male è la nostra quotidianità.

Sembra una barzelletta la storia di big g che nel 1999 era una specie di elenco telefonico degli indirizzi numerici/grafici dei siti della rete, gestito con 2 computer server accesi in un garage da parte di 2 studenti universitari.

Sono passati (solo) 20 anni.

E ogni computer costava 100 mila lire addizionali perché aveva win zozzz oem preinstallato.

E Bill Gates diventò l'uomo più ricco del mondo. Ma lui faceva filantropia. Sti cazzi.

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11 ore fa, Kaja ha scritto:

tentato suicidio (quasi sicuramente avvenuto prima della coltellata

No intendevo che lui e lei hanno fatto passare la coltellata come tentato suicidio da parte di lei ma dopo un po' i carabinieri hanno capito che era una balla, chiedo scusa se non si era capito

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3 ore fa, purple pill ha scritto:

Esiste anche il perdono.

Parlo di perdono vero, non quella roba da positive thinking e self help all'americana che spesso si legge nelle frasette motivazionali si fb e su forum come questo.

La maggior parte dei rapporti disfunzionali non sono altro che enormi transfer che si ripetono di generazione in generazione, finché qualcuno si incarica di rompere la serie.

Ultimanente ho visto Ema Stokholma (💘) che in televisione, parlando degli abusi insopportabili della madre, diceva: “non la posso perdonare”.

È una cosa che rispetto. Anche quello significa diventare adulti.

Ma non sempre deve andare così

Interessante punto di vista

Però in questo caso non mi sembra sano perdonare chi ti ha quasi ammazzato

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gelsomino
17 ore fa, Edo ha scritto:

Temo per la sua vita e non vorrei mai che, se si dovessero frequentare di nuovo, lei lo portasse in compagnia. A uno così non riuscirei nemmeno a dare la mano per presentarmi, per dire

Io ti ho dato un consiglio da provinciale, 

tu hai risposto da provinciale,

abbiamo fatto il nostro teatrino,

vado a dormire,

ciao , fa attenzione.

 

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3 minuti fa, purple pill ha scritto:

Ma per l’amore di Dio... no.

io alludevo a questioni familiari, nelle quali è difficile si arrivi al tentato omicidio.

Già  nei casi come quello della Stokholma, che pare venisse malmenata a sangue dalla madre, è giusto che uno non perdoni se non se la sente.

Allora sono d'accordo con te. Io la chiamo rassegnazione e andare avanti per la propria strada (per quanto riguarda le questioni familiari) distaccandosene il prima possibile

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mrc77
Il 18/2/2020 alle 17:24 , Human ha scritto:

Innanzi tutto, mi spiace. So cosa vuole dire avere a che fare con certa merda. Ho rischiato di perdere una persona a cui sono legato da tempo, a causa di certe dinamiche. Il tutto mentre la legge degli umani non riteneva di intervenire, per qualche cavillo, per qualche tutela che io non riconosco tale e reputo totalmente inefficace nella gestione del problema. Ma loro devono governare, dare la parvenza di imparzialità e soprattutto hanno addosso il giudizio del popolino, io ed altri, no. Certi uomini talmente insatabili da dover utilizzare violenza sulle donne, perdono molta della loro parvenza di grinta quando hanno a che fare con altri uomini che gli ricordano dov'è il loro posto.

Detto questo, veniamo al perchè di certe dinamiche.

Ad influire su certi stili di attaccamento ci sono istinti prettamente umani e non specifici di maschi o femmine. Può trattarsi di bassa autostima e che quindi genera una ricerca di qualcosa che confermi constantemente il paradigma che non si è abbastanza per meritarsi di meglio e che anzi, se ci succede qualcosa di brutto è perchè non valiamo nulla. Sono ricerche di un bias di conferma costante su credenze scaturite da esperienze reali o meno. Altresì possono esserci legati dei meccanismi di desiderio comuni a uomini e donne, come la costante che qualcosa che si desidera e ci sfugge, aumenta il suo valore e desiderio ai nostri occhi. Meccaniche che tutti più o meno conosciamo ma che reputo siano solo in minima parte coinvolte in certe casistiche.

Quello che predomina, in certi casi, invece, sono meccaniche appartenenti al genere femminile e a specifiche valutazioni errate di ciò che è la dominanza e la virilità maschile.

Sempre più, si tende ad associare alla violenza o alla possessività caratteristiche di dominanza maschile. Questo è in parte vero. Se pensiamo, a tutto questo, in campo evoluzionistico, di certo un uomo che aveva la tenacia di predare con la forza e tenersi la sua donna con minacce e quant'altro aveva senz'altro più chance di riprodursi di un uomo docile e gentile e che non tollerava la violenza. Allo stesso modo, la violenza, la violazione delle regole sociali e l'accanimento contro i propri simili, era allo stesso modo un marcatore di caratteri sessuali migliori. Un uomo, difatti, che non aveva problemi a ferire o uccidere un proprio simile, era più avantaggiato nel sopravvivere e quindi, riprodursi. In poche parole, la violenza e la dominanza sono stati tratti selezionati per millenni nella storia umana ed è normale che le donne ne abbiano conservata l'attrattività.

Questa attrattività, però è, in tempi moderni dove per loro è possibile scegliere, senz'altro smussata dalle loro preferenze, che sono sempre esistite ma che non venivano quasi mai prese in cosiderazione. Parlando chiaramente, prima, gli uomini si facevano lotta tra di loro e vincevano le donne, dominando su altri uomini, senza che loro avessero diritto alcuno di opinione. Allo stesso modo, chi non riusciva, riusciva comunque a riprodursi violentandole di nascosto agli uomini che le possedevano, e si selezionavano così altri geni predominanti di violenza.

Una donna di oggi, quindi, conserva in sè l'attrazione per quei tratti dominanti come la possessione, la dominanza maschile ma anche la violenza, che però viene smussata dalle proprie selezioni soggettive. Non è raro difatti che una donna si ecciti vedendo un uomo che si batte fisicamente con altri uomini, o che si ecciti per delle cicatrici sul suo corpo, o che si bagni all'idea di essere presa con forza, schiaffeggiata o magari trattenuta a forza mentre viene scopata. Alcune fantasie addirittura possono contemplare anche lo stupro. Ma, c'è un ma, tutto questo è e convive assieme alle loro preferenze e quindi ad una loro scelta attiva nel tutto. Significa che ad oggi, coesistono sì certi tratti selezionati nel tempo e le attraggono, ma lo fanno assieme ad altre caratteristiche attrattive selezionate da loro.

Ecco che no, una donna non si eccita ad essere stuprata o presa con la forza, semmai si eccita all'idea che un uomo che gli piace già, e che quindi ha già scelto o semplicemente che la attrae, possa mettere in atto del sesso più violento del solito. Di fatto, non è neanche più violenza. Come non è violenza se lei mi dice di sculacciarla e io lo faccio. È qualcosa di consensuale se vogliamo. Un misto tra quei caratteri dominanti e la scelta.

Ora, perchè allora certe donne fanno certe scelte e sono attratte da certi uomini?

Semplicemente perchè certe caratteristiche di dominanza vengono sempre meno nel genere maschile. Ci sono sempre più uomini che piacciono alle donne ma che non hanno certe caratteristiche di dominanza, selezionate nel tempo. Sempre più uomini che puntano a piacere ma che non hanno certe caratteristiche che invece li aiutano a vincere su altri uomini nella vita. Come ad esempio la capacità di imporsi quando serve, o la capacità di far collaborare un gruppo di uomini, di difendere sè stessi o le proprie donne etc...

Ecco che viene meno una parte della selezione avvenuta per millenni e quindi alcune donne enfatizzano questa ricerca puntando verso uomini che in realtà sono solo caricature di ciò che un vero uomo che ha dominanza farebbe.

Si punta all'eccesso, proprio per la mancanza negli uomini di certe caratteristiche, che magari piacciono ma appaiono insipidi, mosci, quasi femminei.

Così, una coltellata diventa il male minore, davanti a così tanta virilità. Il bias è servito e la donna è pronta a chiedere scusa o ad immolarsi nuovamente per risentire certi brividi di pancia che non sente con altri uomini che magari sceglie ma che percepisce senza spina dorsale.

In realtà questa non è altro che una forzatura di certe caratteristiche, ma diventa di fatto, una compensazione alla mancanza moderata di dominanza che dovrebbe essere presente in ogni uomo e che tutto significa tranne fare violenza su una donna.

Quella è l'estremizzazione, che però, ad oggi, a causa di questo, diventa attraente per alcune donne e le porta verso queste scelte del cazzo.

Molto romanzata come chiave di lettura ed anche un pò generalistica.

In realtà non lo sappiamo quali siano le motivazioni, se è vero che ci sono dinamiche simili ad ogni persona, lo è anche il fatto che poi c'è una soggettività da considerare di cui non ci è dato sapere e che può stravolgere le supposizione fatte. Non conosciamo i suoi vissuti, i suoi legami, cosa cerca, quali bisogni deve soddisfare...

Secondo me ci sono troppe poche informazioni per poter farsi un'idea. Quindi se in termini generali la tua chiave di lettura è senza dubbio corretta, nel caso specifico non sappiamo se poi sia effettivamente così. Anche considerando che le medie non hanno alcuna rilevanza sui singoli...

 

 

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gelsomino
46 minuti fa, purple pill ha scritto:

Ma quasi tutti quelli che vedi passare da una relazione problematica all’altra, in fondo non fanno altro che ricreare (in modo spesso perfettamente complementare) il rapporto che avevano con i genitori, scovandosi a vicenda come il rabdomante con l’acqua.

Sono dinamiche che conoscono bene, gli fa meno paura gestirle.

Quando invece basterebbe fermarsi a pensare 15 secondi...

"che sto facendo?_!?"

 

 

 

Modificato da gelsomino
se non modificavo, non mi prendeva il video
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