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Gioco duro. Amante da trasformare in fidanzata.


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kkk4
43 minuti fa, Fireheart ha scritto:

Ragazzi gentilmente evitiamo di scrivere ovvietà come nexta e simili, se avessi voluto nextare ci avrei messo zero secondi a farlo.

 

Ovviamente ho dovuto fare una sintesi dei problemi e limitarmi sui lati positivi, altrimenti usciva un romanzo non un post. Che io in questo momento sia bisognoso di affetto non c'è dubbio, ma non sono mica un pupo di pezza, ho sentimenti e quello che mi chiedete è sostanzialmente di trasformarmi in un trapano. È vero che soffro di solitudine, ma come il 99% degli uomini e donne adulti, sposati e non sposati. Sono perfettamente in grado anche di rimanerci nella solitudine, ecco perché non credo sia un problema per questa relazione, che tra l'altro si baserebbe sul presupposto forte della comprensione reciproca. E non sono d'accordo sul discorso bimbi, è risaputo che innamorarsi significa tornare piccoli con le emozioni. È bello per questo e io l'ho fatto apposta a "perdere" il controllo o meglio lasciarmi andare, dato che mantenerlo non mi dà più nulla di nuovo.

 

IL PROBLEMA È UN ALTRO e non sono io, che sono pronto semplicemente a transizionare definitivamente all'età adulta.

 

Il problema è che lei è consciamente troppo buona, inconsciamente troppo stronza.

 

consciamente : non ha un briciolo di narcisismo se non come retaggio antico dai genitori emotivamente scarsi, non ha bisogno del provider perché guadagna bene mensilmente (anche se ovviamente non si prenderebbe un mantenuto), ha un cuore grandissimo e non c'è bisogno di chiederle aiuto due volte, quando non si lascia trascinare sa amare in modo totale è bellissimo, Sarà secondo me una grande mamma (che io non ho avuto) ed è anche bellissima.

 

 

inconsciamente : è completamente preda del narcisismo altrui, in misura totale dei genitori e del compagno, in piccola misura anche mio e lo dico con rammarico perché sono stato obbligato per non perderla. Lei si è precipitata tra le mie braccia per scappare da quell'inferno. Mi racconta che piange di notte da sola per non farsi sentire dal compagno. Che razza di uomo di merda è?

 

allora perché  non lo manda a quel paese con un calcione? Perché purtroppo sono uniti nella patologia e attraverso lui rivive il trauma del padre assente. Parimenti evita il mio incondizionato amore verso di lei e il suo "condizionato" amore verso di me per paura sia di scegliere, sia si rimanere fregata. Mi ha fatto una testa così sull'avere paura che io con le mie doti le metta le corna appena possibile, l'ho rassicurata mandando a cagare cinque scopamiche negli ultimi due mesi, allora ha smesso di lamentarsi di questo e ha iniziato a far girare la frittata con pensieri illogici pur di razionalizzare.

È incastrata. Con me sarebbe felice, così resta infelice. Ha troppi lati positivi per mandarla a cagare come una squinzia qualunque. Io anche con lei sarei felice se si libera di quel paracarro. Non hanno una foto insieme! Una! In dodici anni !

 

Il suo corpo urla di voler stare con me, la sua testa la fotte e la fa soffrire.

 

vi ho chiesto aiuto semplicemente per capire come funziona meglio una relazione di questo tipo rispetto al rimorchio normale, come scassinare la sua patologia, come schiarirle le idee. Come liberarla e come liberarmi. Libertà è scelta consapevole, prigione è scelta inconsapevole, e io consapevolmente ho scelto lei

Sei qua per ascoltare il parere altrui o per leggere quello che vuoi sentirti dire?

Critichi il suo compagno, ma uno che minaccia il suicidio per attirare le sue attenzioni lo chiami uomo?

Tralasciando eventuali considerazioni sulla donzella, una così non la vorrei mai accanto.

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Meodont

Caro @Fireheart

era da un po' che non leggevo post così corposi e dettagliati. E a me piacciono molto i thread esposti in tale modo.

Innanzitutto, accetta le mie più sentite condoglianze verso il tuo genitore. 

Nulla può essere più importante di coloro che ci hanno dato la vita. Una vita che non è facile, non è rose e fiori, ma che spesso ci fa sentire vivi. E che continua a sorprenderci.

Ho notato che conosci bene le cause ed effetti della psicologia analogica. 

Mi fa piacere sapere che possiamo andare a braccetto su questo. Però, nonostante un'analisi ben curata, minuziosamente, da parte tua verso questa situazione, si notano delle mancanze su quelle che dovrebbero essere le azioni che dovresti intraprendere dalle conseguenze di lei.

Ora, sapendo lei cosa cerca, desidera, e pensa ( anche dopo il messaggio che ti ha scritto ), la tua giusta azione nei tuoi confronti, e nei suoi, è quella di lasciare spazio. Attenzione, lasciare spazio non significa scomparire. Lei è vincolata emotivamente a lui, e non perché lui è più bravo di te, ma solo perché lui ha avuto la fortuna di conoscerla quando era single, e quando non era emotivamente vincolata a nulla. La strada era in discesa.  E tu nonostante tutto sei riuscito a portare a casa dei risultati, nonostante la situazione non sia delle più "easy".

Lei ha verbalizzato ciò che inconsciamente sente. Siamo più avanti della classica partita a scacchi che parte a livello seduttivo in determinate fasi del rapporto, legame, game, come lo si vuole chiamare...

E sai benissimo come me, che quando la parte irrazionale butta l'imprinting emotivo sulla memoria logica, siamo arrivati ad un punto di non ritorno.

E qui si passa al definitivo, alla mossa che può cambiare in bene o in male, le carte in tavola. Che poi non esiste bene o male, oggettivamente parlando, su questa storia. Esistono delle conseguenze, che poi saranno soggettivamente attribuite da te come positive o negative. Ma alla base, sempre conseguenze neutre saranno.

A questo punto, visto che lei sa tutto, come te, dovresti solo accettare i suoi spazi, in modo tranquillo e rilassato, e concederle quello sgancio che le permetterà di capire e valutare tra la novità, il nuovo, e il vecchio porto sicuro. Non sta a noi giudicare, e nemmeno commentare. Starà a lei. 

Non sta a noi verbalizzare che siamo forti, pronti a tutto, belli dentro, solo per darle l'idea che lei sarà al sicuro e felice con noi.

Spesso, come potrai immaginare, colui che dà la mano, sorride, e fa qualche passo indietro rimanendo in penombra per un po' ( e sottolineo UN PÒ ) di tempo, è quello che nell'oggettivo può avere buone chance di essere ricontattato dalla dama per un altro giro, o confronto. Sta poi all'individuo in questione capire se lei chiama perché ha deciso, o perché vuole altre sicurezze. In questi casi si inizia una relazione quando il passato è stato dimenticato, o accettato. Chi inizia una relazione senza aver fatto questo step, crollerà presto. Chi inizierà una relazione pensando che la tua lei/il tuo lui, sarà quello o quella che risolverà i tuoi problemi interiore a prescindere, spesso avrà brutte sorprese.

Concedile la sensazione di solitudine e abbandono. Non per strategia, ma per farla pensare. Per far sì che, se dovesse contattarti ancora, lo faccia per necessità di stare con te, e non per alimentare il suo ego con qualcuno che le dia semplici sensazioni o emozioni. E se così fosse, sta a te, uomo, dire di no.

Sta a te ad un certo punto tagliare i ponti quando le cose diventano surreali, inutili, controproducenti.

Ora vorrei dirti una cosa: si capisce benissimo che questa ragazza ti interessa molto. E da parte mia avrai tutto il sostegno che vorrai. Ma se tu avessi la possibilità per parlare ancora con il tuo genitore per 3 minuti, accetteresti di incontrarlo?

Risponditi, ma non rispondere a me...

Cosa proveresti a riparlare con il genitore? Rispondi a te, non a me...

Ora, ti dispiacerebbe se per qualche motivo tu perdessi la possibilità di riparlare con lui, per causa di qualcun altro?

Si, o no? Risponditi... Non a me...

E ora, caro:

Saresti capace di perdonarti se, stando dietro a lei per molto tempo, perdessi l'occasione di trovare la tua vera anima gemella che poteva darti infinitamente di più di lei, mentre tu però eri impegnato? ...

<< E non vorrei aver sbagliato la mia spesa, o la mia sposa!>>

Certo, tu sei interessato, ed è giusto perseguire ciò che si vuole. Ciò che si sente.

Lo capiamo dal nostro carattere vivendoci le situazioni con altri individui.

Ma tu non puoi mai sapere se la persona che verrà dopo sia meglio o peggio di quella attuale. Perché non avendo feedback soggettivi, in quanto stiamo parlando di ipotetiche situazioni, non puoi elaborarlo e trasformarlo in sensazione reale impressa nel tuo subconscio. Ma te lo dico io.... Si, può succedere, e non è difficile.

Perché spesso la vita è quello che ci passa accanto, mentre siamo impegnati a fare altro....

Chi ha il problema, è lei. Chi lo ha esposto, è lei. Chi te lo ha riferito tramite messaggio, è lei. Ha fatto tutto lei.

Tu, vestendoti bene, a lucido, con capelli curati, cravatta bella sistemata, e smoking elegante, andrai da lei, le stringerai la mano, e accetterai il fatto che le serva del tempo per stare da sola, e valutare cosa sente. Valutare cosa vuole realmente. Poi, dopo aver preso un calice di buon vino dal cameriere che vi passa vicino, ti girerai con calma, andrai a sederti sul divanetto lì di fronte... E la guardarsi senza proferir parola. Senza mai intervenire. Ora la scena è sua. E sua sarà la decisione di richiamarti a ballare, o di lasciarti finire la tua degustazione di quel fantastico vino, capace anch'esso di inebriarti il momento. E se un giorno ti dovrai alzare dal divanetto, non proferirai  parola, e in silenzio, con un bel sorriso stampato in faccia, prenderai l'uscita.

Penso che tu sappia perché io ti stia dicendo di andartene in silenzio, senza ultimatum.

 

 

Scegli: o me, o vita...

 

 

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Fireheart

Apprezzo molto i tuoi ancoraggi. Grazie

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Kaja

Benissimo! Lei va da uno psicoterapeuta, quindi sarà una cosa lunga e lo sai. Lui, se è un professionista, non le dirá mai cosa fare ma la porterà ad un punto in cui potrà decidere cosa lei pensa sia meglio per lei stessa e non è affatto detto che sia tu il meglio per lei.

Tu, nel frattempo, per il tuo lutto cosa fai? 

Le tue analisi sembrano abbastanza lucide ma finché cercate quello che vi è mancato, l'uno nell'altra, avrete sempre delle proiezioni complicate, delle aspettative falsate e non vedrete mai veramemte chi avete di fronte.

Restando in questa dinamica non ideale: Tu in lei potresti anche aver trovato una "madre" ma se lei in te cerca un "padre" con la impulsivitá, la tua leggerezza nei rapporti precedenti e il tuo bisogno impellente attuale non lo potrai mai essere. E lei non potrà sceglierti ne consciamente ne inconsciamente. 

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Squaddush

Se avevi un altro pseudonimo e ti sei iscritto di nuovo credo che ti bannino.

Buone cose.

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Fireheart

Ho cancellato il vecchio account e cambiato vita, città, lavoro, telefono, manco da anni, voleva essere un doveroso tributo di gratitudine a questo forum dove tutto ho imparato, da chi non vedo più scrivere tra l'altro, non vedo il bisogno di burocratizzarsi legando il mio presente a qualcosa che non esiste più.

Modificato da Fireheart
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ArmandoBis

Stupenda analisi, Meodont.

Solo un punto, quando parli di anima gemella, beh, secondo me l'anima gemella non esiste.

È quella parte che noi immaginiamo possa sanare le nostre ferite.

Ma è anche la parte inerte; non è quella che induce a muoversi l'altro.

L'altro ha visto che noi siamo attratti, e questo tanto basta perché ci metta da parte, diventiamo scontati, non saremo noi a sanare le sue ferite, anche se magari sono le stesse nostre.

Per cui, non ritengo sia una perdita di tempo restare innamorati della propria one-itis. Anzi. Bisogna amarla di più, amarla di un amore adulto, quello che non soffre per il rifiuto.

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Meodont

Weilà @ArmandoBis! 🙂

Questo discorso gira tutto sulle esperienze che possono mutare i punti di vista dell'individuo. 

Nel mio caso, mi spiego meglio:

L'anima gemella è colei che, in un determinato momento, per un determinato periodo ( più o meno lungo ), riesce ad essere in perfetta connessione con il nostro essere. 

E le persone sono esseri mutevoli, che si fanno assuefare e condizionare soprattutto dal mondo esterno: situazioni, scelte, esperienze, che come una roulette russa possono far cambiare le carte delle azioni e delle idee che sono dall'altra parte.

Ecco che quindi l'anima gemella è simile ma diversa dal classico significato che viene attribuito. È semplicemente quella che, dopo tutte le nostre esperienze sentimentali passate, riesce a prevalere dandoci sensazioni, situazioni, completamente nuove e più profonde di quelle già vissute.

Però ora entra una legge non calcolabile dall'essere umano: la legge della probabilità. E qui il teatrino creato ad hoc, inizia a vacillare. Cioè, su 100 coppie che si mettono insieme, magari una minima percentuale rimarrà legata, ed arriverà fino alla fine dei propri giorni, insieme. O magari, nessuna. Questa legge è così, bella ma spietata. Poi ci riagganciamo a tutte le nozioni sopracitate, ma tale legge è sempre in movimento.

Rimettiamo ora la legge della probabilità nello scaffale e torniamo a noi:

Spesso quando si soffre per una ex, piace pensare che "l'anima gemella" è quella che deve ancora venire. Poi, se rileggi il discorso qui sopra, capisci che è pura utopia. Perché esse verranno.... e se ne andranno. Molti si autoconvincono  di questo per avere una carta in più da mostrare al proprio inconscio, quando dovranno affermare:

"Cazzo, lo vedi? Lo vedi che se andiamo avanti invece di pensare a questa, ci può essere una ghiotta possibilità di trovare una migliore di lei?! Che aspettiamo?!"

3 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Per cui, non ritengo sia una perdita di tempo restare innamorati della propria one-itis. Anzi. Bisogna amarla di più, amarla di un amore adulto, quello che non soffre per il rifiuto.

Che cosa significa amare?

Ce lo siamo mai chiesti?

I casi sono miliardi, e non basterebbero 500 pagine di thread per elencarle tutte.

Io ho sempre pensato che il vero amore viene rappresentato da una coppia che si ama, quando l'infatuazione iniziale svanisce. Quando hai finito di vedere i pregi, e hai capito i difetti dell'altro. Quando le cose invece di gettarle, le vuoi riparare assieme. Quando c'è modo di andare avanti, nonostante la situazione faccia pensare tutto il contrario.

Controsenso immenso con quello che invece detta la seduzione. Ma tant'è...

Spesso in questo mondo esistono concetti che valorizzano le proprie teorie su basi contrastanti.

Venendo a noi: si concordo con quello che hai scritto. L'amore si deve svuotare per permettere al nuovo di arrivare, senza barriere. Anche in One itis. Altrimenti come ho detto, c'è il rischio che quando arriverà qualcosa di nuovo l'individuo sarà ancora in quella lotta interna, che gli farà perdere non solo l'occasione, ma anche la nuova persona.

E poi nessuno può vietarti di amare qualcuno. Anche silenziosamente. Anche se farà male. Anche se l'altra persona non lo vuole.

L'importante è essere consapevoli delle conseguenze che ci porteranno le nostre azioni. Basta solo questo ( da qui la mia concezione sul fatto che, stare troppo fermi sullo stesso punto, in stallo, rischia di farti perdere occasioni e persone che possono portare nuove "cose").

L'anima gemella, quindi, può durare un minuto o per sempre, ma la probabilità che si (ri)presenti, soprattutto quando abbiamo ancora una determinata età, non è così scarsa.

3 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

L'altro ha visto che noi siamo attratti, e questo tanto basta perché ci metta da parte, diventiamo scontati, non saremo noi a sanare le sue ferite

Qui faccio parlare questi versetti, perché non c'è bisogno di aggiungere altro:

Tutte le volte che ti ho detto, "Basta" perché superavamo i limiti
Tutti i tuoi drammi, gli inganni, gli scontri e dopo gesti folli
Ti giuro che è l'ultima volta, sensi di colpa
Se ti voltavo le spalle mi gridavi
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo e non ho ancora finito con te"

 

E poi, quando lei sarà arrivata alla tua polpa, succhiando per troppo tempo il tuo gustoso nettare:

 

 

Tutte le volte che ti ho detto, "Basta" perché superavamo i limiti
Tutti i tuoi drammi, gli inganni, gli scontri e dopo gesti folli
Ti giuro che è l'ultima volta, sensi di colpa, mi pugnalavi alle spalle, mi gridavi
"Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, ti odio, non mi è importato mai niente di te"

 

Mi piacerebbe dire che non è come tali versetti recitano. Ma nelle esperienze che ho avuto, questo esempio si è sempre ripresentato come solida certezza, nonostante in principio mi piaceva pensarla in modo differente.

E allora, quando si arriva a questo punto, ho sempre usato un piccolo margine di tempo per affondare nell'oblio, consumare tutto quello che sentivo, e che sentivo DI DARE, per poi uscirne il più velocemente possibile. Ma qui, ricadiamo nel soggettivo...

Cosa dire Armando, per concludere?

Beh... Siamo solo esseri umani!

ora chiudo questo OT per permettere a Fireheart di ricevere nuove risposte senza "spezzare" troppo il ritmo.

 

Get ready for the most pit shaka brah!

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ArmandoBis

Testo molto bello.

Amare richiede una consapevolezza non comune, per questo l'amore è raro.

Non ha nulla a che vedere con le farfalle nello stomaco.

Quindi, è verissimo quando dici che l'amore comincia quando l'infatuazione finisce.

Il problema è che quando l'infatuazione finisce non sempre si riesce a percorrere questa strada.

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stefania568

Mah guarda io credo che tu ti sia infatuato molto di questa ragazza  dopo che hai fatto una vita a prendere e mollare donne ha contribuito pure che la conoscevi già secondo me lei non ricambia quello che senti tu almeno non. Allo stesso modo 

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