La prendo sta pillola? Di relazioni, ansia e medici.

[Undertone [Partecipante] 168]

Sono arrivato a 6 mesi di relazione in una situazione abbastanza difficile.

Lei:
Decisamente bella, sui 40, ha alle spalle una relazione che tra interruzioni varie è durata più di 10 anni.
Dopo un perido di "clausura" ha avuto una fase di riapertura nei confronti degli uomini in cui si è divertita un po', senza mai legarsi.
Flirt che nella migliore delle ipotesi duravano una decina di giorni. Poi sono arrivato io.

Io:
Venivo da un anno in cui ho fatto di tutto per rimuovere la mia One-itis dopo una storia di 5 anni con una bella ragazza molto più giovane di me.
Ho frequentato molte donne, senza mai scopare. Principalmente perché non scopo in giro e seleziono molto. Per arrivare al sesso una mi deve piacere davvero. Proprio con lei sono tornato al sesso, dopo un anno di astinenza.

Il rapporto:
Molto molto duro all'inizio. Praticamente sempre sotto esame. Minato sicuramente da una situazione familiare estremamente pesante, dato che il padre è un malato terminale. Lei ha fatto sempre molto fatica ad aprirsi e - cazzo - ogni piccola discussione o virgola sbagliata diveniva per lei un motivo per mettere in discussione la nostra relazione. "Visto il tuo comportamento X, non so se sia sensato continuare" et cetera. Io cambio marcia e - vista la sua situazione - mi metto via che mi toccherà chiedere poco, praticamente nulla. Mi metto via che bisognerà pesare ogni parola, perché lei è sempre pronta a scattare e - almeno a parole - a mollare tutto. Lei inizia a fidarsi maggiormente di me, apprezza il mio essere presente senza chiedere nulla e inizia ad accettare l'idea di avere un partner con cui oltre al sesso è possibile condividere intimità (entro certi limiti!) esperienze ed amici.

Il sesso:
Lato suo >
"Ho sempre detto alle mie amiche che ho scelto di avere una storia con te perché mi scopi bene".

Lato mio >
Il sesso è bello perché lei mi attrae molto, ma oggettivamente percepisco che sia un po' bloccata sotto certi aspetti. Forse un po' troppo passiva su certe cose, forse un po' troppo maniacale su altre... della serie "non leccarmi se prima non mi sono lavata" et simila. Viene da relazioni con sesso poco soddisfacente e problemi idraulici del partner.

### L'imprevisto ###
01 Nell'ultimo mese ho fatto cilecca diverse volte. La cosa mi ha mandato nel panico perché non ho mai avuto simili problemi. Mai. Invece ora mi ritrovo ad avere a che fare con erezioni che vanno e vengono e con l'ansia di non riuscire a scoparla a dovere, come meriterebbe una donna della sua bellezza. Ho fatto probabilmente l'errore di verbalizzare questa cosa e sono entrato in un loop idiota, in cui ho paura di fare sesso con lei (questo ovviamente non lo sa).
Proprio io che per mesi l'ho scopata in ogni modo, a letto come in mezzo alla strada.

02 Il mio loop mi ha portato ad andare da un medico e anche qui ho fatto l'errore di parlarle della mia decisione >
"Hai ingigantito tutto, rendendo un problema qualcosa di lieve e creando un problema tra noi, perché non rende serena il fatto che dopo 6 mesi ci troviamo a parlare di problemi simili". Queste le sue parole.

Tenete conto che io sono mesi che non le scarico nulla addosso, proprio per la sua situazione familiare e credo per paura di perderla.

Avevo deciso di proteggere a tutti i costi un rapporto in cui alla fine credo, mettendomi via che in questa fase sarei dovuto essere quello più disponibile dei due, quello che tira la carretta. Ho smesso di pormi problemi sul suo essere eremita e sulla necessità di avere degli spazi, anche perché anche io sono una persona abituata a vivere bene la propria solitudine... anzi a volte stare per i cazzi miei mi rigenera totalmente.

Ho smesso di chiederle di dormire da lei come ho smesso di chiederle di venire a dormire da me durante la settimana. Certo ci vediamo ogni giorno, più volte al giorno (potrei farne tranquillamente a meno dei mille caffè volanti prima di andare a lavoro), ma lo spazio per l'intimità è quello del weekend.
A me neanche va male sta cosa, ma dopo 6 mesi di relazione mi farebbe anche piacere guardare un film in divano, coccolarci e poi in tutta naturalezza arrivare al sesso.

Insomma percepisco due modi diversi di vivere la relazione o quantomeno mi accorgo che io probabilmente, dopo le camicie sudate per avvicinarla a me, sia pronto e desideri un rapporto più canonico. Mentre lei ha ancora poco spazio mentale da dedicare a questo. Ed io di questo non posso parlare attualmente, perché il padre sta morendo.

"Mi stupisco ogni giorno del fatto di riuscire a vivere una nuova relazione, vista la merda che ho addosso."

Non chiedo nulla, perché immagino che la risposta sarebbe negativa o comunque nascerebbe una discussione in un periodo molto pesante per lei.

### La pillola ###
Il medico - che psicologo non è - mi ha detto che, viste le dinamiche che ho con lei, si stupisce che mi tiri ancora.
Mi ha detto che a lui capitano di continuo storie come queste, in cui un conflitto - magari inespresso - diventa un problema a letto.
Mi ha tastato i coglioni e verificato che tutto fosse in ordine. Mi ha prescritto del Viagra e mi ha fatto un in bocca al lupo.
Ha detto di stare attento perché non c'è equilibrio, sono troppo dipendente e mi sono sforzato troppo a lungo di essere qualcosa di diverso da quello che sono.

### Cosa fare? ###
Mi sta sul cazzo prendere di nascosto una pillola per attraversare un periodo di difficoltà. Mi sta estremamente sul cazzo. Mi sento in difetto, quando ho un'immagine di me che mi rende orgoglioso. La gente pensa che io sia uno con le palle, uno che non molla. D'altra parte l'idea che si possa verificare un'altra cilecca in questo momento non mi fa stare tranquillo. Anzi è fonte di estrema ansia.

L'unica cosa che so è questa:
Credo che la nostra relazione possa crescere, magari con fatica perché nasce in un periodo difficile.
E sono convinto che attualmente l'unica virgola che cambierei nella mia vita riguarda la tenuta della mia erezione.
Voglio che torni ad essere quella alla quale sono abituato. Tutto qui.

Come la vedete? La pijo 'sta pillola?

 

[vol-à-voile [Partecipante] 8065]

38 minuti fa, Undertone ha scritto:

Ha detto di stare attento perché non c'è equilibrio, sono troppo dipendente e mi sono sforzato troppo a lungo di essere qualcosa di diverso da quello che sono.

Mi chiarisci meglio questo punto? Non ho ben capito cosa c'entri lì in mezzo

[Undertone [Partecipante] 168]

Just now, vol-à-voile said:

Mi chiarisci meglio questo punto? Non ho ben capito cosa c'entri lì in mezzo

È una considerazione del medico di base, dopo che gli ho esposto alcune criticità nel rapporto.
Fa riferimento al fatto che io in questo rapporto - causa situazione familiare della mia lei - ho messo da parte me stesso ed avallato certi comportamenti della lei che fondamentalmente non mi piacevano. Ad esempio >

- Sono passati 3 mesi prima di rimanere a dormire da me.
- Mai avuto la possiiblità di restare a dormire da lei (oggettivamente ha un letto singolo che è una merda e soffre di una leggera insonnia, ma cazzo dormo anche sul divano. Non può diventare un dogma).
- Tendenza a ricordarmi di quanto sia corteggiata e contemporaneamente tendenza a dirmi di non dare seguito ai tentativi di contatto di mie ex o passati flirt.
- Tendenza a ricordarmi che nulla dura per sempre e contemporaneamente sparare voli pindarici su possibilità di fare figli insieme.
- Il sesso lo si fa nei weekend... E quindi nel weekend DEVO fare sesso e non devo sbagliare altrimenti se ne riparla il weekend successivo con possibilità di caricarsi di belle ansie.
- Mai venuta da me solo per passare una serata insieme e rimanere a dormire insieme. Sempre rimasta a dormire perché prima si era fuori insieme con gli amici e casa mia è in centro.
- Complimenti nei miei confronti rarissimi. E - oggettivamente - non sono l'ultimo degli ultimi né mi faccio problemi a dirle che è una bella figa.

Tutto questo in una situazione in cui io non avevo mai fatto cilecca. Totalmente immune! A parte nelle fasi finali di una storia, quelle in cui solitamente si litiga, ci si odia e passa proprio la voglia di fottere.

Certo devo riconoscere che anche lei ha fatto i suoi sforzi per aprirsi caratterialmente e fidarsi. Ma io in linea di massima accetto senza problemi le sue fisse, routine, abitudini proprio per la situazione del padre. Ma i suoi sforzi non sono paragonabili ai miei sforzi iniziali... Poi proprio quando la situazione ha trovato un suo "equilibrio" ho iniziato a fare cilecca.
Mi girano veramente a mulinello.

 

[The architect [Partecipante] 1234]

1 ora fa, Undertone ha scritto:

Credo che la nostra relazione possa crescere, magari con fatica perché nasce in un periodo difficile.

Dubito da come descrivi la situazione. Sei bisognoso di affetto, una cosa normale, ma mettiti in testa che una donna non te lo darà mai, e se lo farà soltanto per brevi momenti, non sarà mai una spalla su cui piangere. 

Quando sei tu che vuoi di più, le cose iniziano a precipitare. 

Consiglio: scoparti un altra, e visto che dici di essere molto selettivo vai con una Pay. 

Modificato 26 Febbraio 2020 da The architect

[Stregatta [Partecipante] 234]

Prendila. Ti renderà più sereno e con la serenità potrai pensare a continuare a costruire la tua storia. 

Però voglio darti anche un consiglio. 

Cerca di volerti un po' più bene. Cerca di stare bene. Se stai male non vale. 

Non vale. 

Ok? 

 

[Undertone [Partecipante] 168]

10 minutes ago, Stregatta said:

Cerca di volerti un po' più bene. Cerca di stare bene. Se stai male non vale. 

Grazie per le parole.
In questi mesi effettivamente ho fatto parecchia fatica. Ho avuto qualche down e affrontato momenti in cui era difficile comunicare perché, vista la pesantezza della sua situazione, ogni richiesta che avanzavo veniva vissuta da lei come una sua mancanza. E non voleva sentirsi in colpa, perché non aveva spazio mentale per reggere dei sensi di colpa. Poi ho trovato la chiave per farla stare bene, ho smesso di chiedere e pressare (cosa che solitamente mi riesce naturalmente) e ho capito che di bene me ne vuole anche lei, anche se non verbalizza mai. Sappiamo entrambi di avere un'occasione importante e sappiamo di avere due caratteri molto difficili. Attualmente il mio problema con lei è soltanto quello relativo al peggiorare delle mie performance. Il resto è ok. Quando la vedo per strada penso "Cazzo quanto sono fortunato!" e le rare volte che mette il suo braccio sotto il mio vorrei camminare per ore, perché mi riempie di orgoglio. Ovviamente queste cose non gliele dirò mai perché noi uomini dobbiamo essere duri : )
Però ecco... secondo me vale la pena e non soffro per l'impegno che mi è richiesto. Piuttosto soffro perché è subentrata quest'ansia nel sesso che per me era totalmente sconosciuta.

[Stregatta [Partecipante] 234]

Diglielo che camminare con il suo braccio sotto il tuo di fa sentire orgoglioso. 

Io mi sono innamorata anche e soprattutto del fatto che il mio uomo mi fa sentire importante DICENDOLO.

Son cose che aprono il cuore. 

[Kaja [Partecipante] 108]

2 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Ha detto di stare attento perché non c'è equilibrio, sono troppo dipendente e mi sono sforzato troppo a lungo di essere qualcosa di diverso da quello che sono.

Questo si che è un Dottore!! 

25 minuti fa, Undertone ha scritto:

secondo me vale la pena e non soffro per l'impegno che mi è richiesto

Ma tu stai soffrendo! La tua mente sta soffendo per tutto quello che ti stai costringendo a sopportare e ti blocca fisicamente. 

Devi alleggerire la situazione tua mentale prima.

Un po' di considerazione, comprensione, tenerezza, delle coccole anche per te ... questo manca, non una pastiglia. 

Io non prenderei nulla.

Certo la situazione del padre è drammatica ma da quanto va avanti? Non è detto che, pur essendo una malattia terminale, non trascini la sua sofferenza ancora a lungo.

Pensi di farcela a reggere tutta questa montatura ancora per molto tempo?

Sembra, da come l'hai descritta, una donna cmq piena di schemi e abitudini ben consolidate. Quando sarà libera dalla sofferenza le auguro di cambiare in meglio ma ne sarà capace?

In una situazione simile ci sono passata con mio padre e mi sento di dirti anche di tener presente che lei, ora, potrebbe non essere in grado di vivere una relazione, senza associarla al senso di colpa per una ricerca di felicità nonostante la sofferenza del padre. Avendo come risultato solo il "mettere in croce" se stessa, e te, come punizione inconscia.

È tortuoso ma ... la nostra mente lo è. 

[Kaja [Partecipante] 108]

26 minuti fa, Stregatta ha scritto:

Diglielo che camminare con il suo braccio sotto il tuo di fa sentire orgoglioso. 

Io mi sono innamorata anche e soprattutto del fatto che il mio uomo mi fa sentire importante DICENDOLO.

Son cose che aprono il cuore. 

Dovrebbe lei dirlo a lui !! 

Fargli capire che sta apprezzando gli sforzi che sta facendo per starle accanto in un momento così difficile della sua vita.

E non stabilire i giorni e le ore in cui si deve "timbrare il cartellino". 

[batch [Élite] 709]

Ciao, 
secondo me sotto sotto c'è qualche valore che non condividi in lei. Magari non è superficiale ma occorrerebbe scavare molto molto a fondo per trovarlo... e mi viene da chiederti: ne vale davvero la pena?

Nei primi tempi se c'è attrazione fisica, il pisello risponde immediatamente. Anche se non c'è attrazione fisica, a dire il vero, l'uomo può essere eccitato dalla conquista e dalla novità.

Poi, mano a mano che la scopi, diventa una come tutte le altre. Magari avrà delle belle forme, sì. Dei fianchi o delle cosce che ti attraggono. Però anche queste mano a mano che passa il tempo diventano una cosa ormai nota ed in giro, anche se raramente, ne vedi di altrettanto belle. Per mandare avanti una storia non basta l'eccitazione fisica, "purtroppo".

Quando la scopi le prime volte ti viene da concentrarti sul suo bel visino. Senti la sensazione dei suoi fianchi al tatto e provi dei brividi quando le mordi il collo. Ti piace scivolare il tuo pisello lì dentro e la tua parte emotiva domina le tue sensazioni alla grande.

Poi continui a frequentarla ma la natura ti ha programmato per un preciso scopo: scopare il più possibile e riprodurti.

Allora arrivano le domande: "Ma con questo problema X sarà in grado di badare ai miei figli?"... "Ma se lei crede X e io Y, che educazione darà ai miei figli?" ... "Ma non è che metterà la carriera davanti a noi e i miei figli cresceranno male?"... o ancora... "Ma se non è indipendente... ma che prospettiva c'è con una situazione del genere?"... e mille altre domande che sebbene non siano consce, il tuo cervello occasionalmente si pone.

A quel punto la natura usa i mezzi che ha per limitare il danno e non te lo fa alzare perché tu non ti riproduca in una situazione in cui persistono valori, credenze, situazioni che non condividi.

Detto questo punto occorre, a mio avviso, che tu prenda il toro per le corna. Devi tirare fuori le paxxe e fare l'uomo, prendendo delle decisioni nette in un tempo ben preciso. Datti un limite di tempo con una data esatta entro la quale individuare ciò che vivi come un blocco. Non mentire a te stesso: per quanto tali cose ti sembreranno bastarde, cattive o superficiali, accettale.

Poi datti un limite entro il quale risolverle, sapendo che rischierai di infrangere il rapporto e di fare del male all'altra persona, oppure del bene, salvandola.

Infine, a quella data, fai la cosa giusta: se non cambia nulla o non ne vale la pena, interrompi il rapporto.

Leggo che entrambi venite da lunghe relazioni di tira e molla per anni. Perciò siete entrambi predisposti a mandare avanti una macchina che ha problemi oggi al motore, domani alla carrozzeria, domanilaltro alle ruote. Non cadere nuovamente in questo tranello buttando via altri anni della tua preziosa vita.

 

Modificato 26 Febbraio 2020 da batch