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Avete mai avuto una relazione con una o uno Asperger?


sedlex

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Sensei10

La cosa che mi torna poco è l'essere senza filtro... perché se è qualcosa paragonabile ad un tic o ad un vulcano in eruzione è più simile a una Tourette, che ha origini neurologiche. Cioè, qualsiasi autismo, anche di lieve entità, prevede una certa ritrosia nella verbalizzazione. Però è pur sempre autismo, quindi il fatto che non si ragioni per azione/reazione è perfettamente in linea con il disturbo, che porta il soggetto interessato a vivere nel proprio mondo.

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Mirofede
46 minuti fa, ArmandoBis ha scritto:

Immaginavo. La teoria che mi sono costruito è che gli Asperger che vengono da famiglie normali sono quelli con i tratti più marcati, probabilmente genetici.

Poi ci sono quelli in cui i tratti Asperger sono indotti da famiglie un po' strane, e in questi casi l'approccio neurotipico e quello Asperger convivono.

A lui danno fastidio i luoghi affollati e rumorosi?

Sinceramente questo non mi sembra 

ma dovrei indagare :)

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ArmandoBis
3 ore fa, Sensei10 ha scritto:

La cosa che mi torna poco è l'essere senza filtro... perché se è qualcosa paragonabile ad un tic o ad un vulcano in eruzione è più simile a una Tourette, che ha origini neurologiche. Cioè, qualsiasi autismo, anche di lieve entità, prevede una certa ritrosia nella verbalizzazione. Però è pur sempre autismo, quindi il fatto che non si ragioni per azione/reazione è perfettamente in linea con il disturbo, che porta il soggetto interessato a vivere nel proprio mondo.

Semplicemente quando si deve esprimere un parere lo si fa senza tanti giri di parole, tipo: quel vestito ti sta proprio di merda.

E magari si è pure contenti di aver usato un'espressione gergale, quindi non precisa e arbitraria, così come sono abituati a fare quei bizzarri individui che sono i neurotipici.

Il dire le cose senza filtri comporta un rovescio della medaglia, cioè prendere tutte le cose che ci vengono dette per vere.

Se io ti chiedo l'ora, non hai ragione di mentire, giusto?

Bene, per me tutte le cose che le persone mi dicono sono vere, e questo comporta una vera fatica in molte discussioni in cui l'interlocutore, magari per semplici ragioni di ufficio, è tenuto a raccontarti delle balle. 

Venditori, agenti immobiliari, amministratori di condominio, avvocati, sono tutte persone che non sopporto: è come se mi parlassero in un'altra lingua che devo faticare a decodificare.

Poi il fastidio per i rumori, i cambiamenti.

Viaggiare per molti di loro può quindi essere problematico.

A questa mia amica proposi tempo fa un'escursione in una città che distava più di cento chilometri e mi ha guardato con orrore. Poi ho scoperto che è in una lista di mete da visitare; però facendolo da sola può tenere sotto controllo gli stimoli.

Questo comporta un costo non indifferente, anche in termini di competitività.

Per anni, decenni, ho sentito la necessità di fare passare un periodo di decompressione tra un'attività e un'altra. Se tornavo a casa non potevo mettermi subito a fare da mangiare, dovevo lasciar trascorrere una mezz'oretta senza fare nulla.

Capirete che se uno in una giornata ha quattro o cinque cose da fare, deve buttare via almeno un paio d'ore a non fare nulla, il che è inammissibile, perché in quell'intervallo di tempo gli altri sono impegnati a scavarti la fossa, e quando tu ti sei ripreso devi farti una mossa e un fretta se non vuoi finire bello che sotterrato.

A Milano, ad esempio, per molta gente è normale avere tutte le sere impegnate, oltre ovviamente al lavoro, nonché i sabati e le domeniche, fino almeno a tutto il 2025, il che richiede un notevole lavoro di programmazione (e, a questo punto, anche di programmazione della programmazione).

Secondo certi criteri Ocse, se hai lavorato un giorno in un anno vieni contato fra gli occupati.

A Milano, se in un anno hai un giorno libero, vieni considerato un disoccupato.

Non sto scherzando. Mi ricordo di una tipa che mi trattava come se fossi un fannullone debosciato. Un giorno gliene chiesi la ragione e la risposta fu che qualche tempo prima mi aveva telefonato chiedendomi cosa stessi facendo. Nulla, risposi. Fu sufficiente.

Questo per dire che, in certi contesti moderni, sono i neurotipici ad essere i più schizzati.

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Sensei10
8 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Il dire le cose senza filtri comporta un rovescio della medaglia, cioè prendere tutte le cose che ci vengono dette per vere.

Oddio, questo succede anche a me, non essendo abituato a trovare scuse o a raccontare cazzate...

Grazie per aver condiviso una parte importante di te, riflettevo sulle caratteristiche tipiche di chi è particolarmente chiuso in se stesso a causa di una sindrome e non per banale egocentrismo. Di norma si sfugge al contatto fisico, anche visivo, così come al confronto verbale e mi era parso curioso leggere invece il contrario. Però non sono così esperto e non ho motivo di dubitare.

Per quanto riguarda il tempo pieno, cosa dire: io sono di Roma, anche io agli occhi del milanese classico sono un fancazzista (il che non è del tutto sbagliato ma non dovrebbe essere così manifesto...)

  • Grazie! 1
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21 ore fa, Mirofede ha scritto:

Mi piace ma mi spiazza - perché magari sul momento ci rimango male a sentire certe cose. Poi peró ci ragiono e so che ha ragione.

Quindi in realtá é secondo me una cosa positiva

E' molto interessante perché è un argomento di cui parlo spesso, ci ho provato anche qui sul forum ma è molto difficile sviscerarlo perché ovviamente solo in forma scritta ci si concentra su una singola parola o esempio, ed è difficile farsi un'idea precisa di una persona semplicemente leggendo un suo post su un forum.

Questa cosa del dire la verità anche se è scomoda, tante volte ti rema contro a livello sociale. E una donna magari sì, sa che dici la verità. Non è che non la sapesse anche da sola. Ma questo dire la verità senza filtri spesso porta a non avere tatto, dire la verità anche quando sarebbe più opportuno non dire niente, rispondere in maniera sbagliata agli shit-test femminili etc etc. In teoria vogliamo tutti sapere la verità...ma in pratica la gente vuole essere rassicurata, confortata. La verità è pesante, è cattiva. Infatti un tratto comune di solito di persone simili è che non hanno molti amici, un grande giro sociale etc. E viviamo in una società, e in un paese che invece premia gli estroversi, gli amiconi di tutti, essere l'anima della festa, il social proof, la preselection. E questo dire la verità sempre ti rema contro moltissimo da questi punti di vista. Una ragazza non vuole essere associata al tipo che dice quelle che di solito vengono chiamate "cattiverie", o che non ha tatto, o che non capisce che certe volte, anzi, tante volte, è meglio fare silenzio che dire la verità.

La mia vita sociale, lavorativa, sentimentale è migliorata esponenzialmente quando ho cominciato a smettere di essere sempre schietto, dire la verità, fare silenzio piuttosto che dire una verità scomoda.

  • Grazie! 1
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Mirofede
3 minuti fa, Gamebred ha scritto:

E' molto interessante perché è un argomento di cui parlo spesso, ci ho provato anche qui sul forum ma è molto difficile sviscerarlo perché ovviamente solo in forma scritta ci si concentra su una singola parola o esempio, ed è difficile farsi un'idea precisa di una persona semplicemente leggendo un suo post su un forum.

Questa cosa del dire la verità anche se è scomoda, tante volte ti rema contro a livello sociale. E una donna magari sì, sa che dici la verità. Non è che non la sapesse anche da sola. Ma questo dire la verità senza filtri spesso porta a non avere tatto, dire la verità anche quando sarebbe più opportuno non dire niente, rispondere in maniera sbagliata agli shit-test femminili etc etc. In teoria vogliamo tutti sapere la verità...ma in pratica la gente vuole essere rassicurata, confortata. La verità è pesante, è cattiva. Infatti un tratto comune di solito di persone simili è che non hanno molti amici, un grande giro sociale etc. E viviamo in una società, e in un paese che invece premia gli estroversi, gli amiconi di tutti, essere l'anima della festa, il social proof, la preselection. E questo dire la verità sempre ti rema contro moltissimo da questi punti di vista. Una ragazza non vuole essere associata al tipo che dice quelle che di solito vengono chiamate "cattiverie", o che non ha tatto, o che non capisce che certe volte, anzi, tante volte, è meglio fare silenzio che dire la verità.

La mia vita sociale, lavorativa, sentimentale è migliorata esponenzialmente quando ho cominciato a smettere di essere sempre schietto, dire la verità, fare silenzio piuttosto che dire una verità scomoda.

Condivido assolutamente 

però secondo me essere in grado di riflettere e cercare di capire se quella frase che ci ha feriti implica che ci sia un fondo di verità è essenziale, a volte. Non sempre eh.

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ArmandoBis
5 ore fa, Sensei10 ha scritto:

(...) riflettevo sulle caratteristiche tipiche di chi è particolarmente chiuso in se stesso a causa di una sindrome e non per banale egocentrismo. Di norma si sfugge al contatto fisico, anche visivo, così come al confronto verbale e mi era parso curioso leggere invece il contrario. Però non sono così esperto e non ho motivo di dubitare.

(...)

Non c'è nessuna ricerca di confronto verbale.

L'Asperger chiama le cose col loro nome e non capisce perché questo venga considerato sconveniente.

Però gli fanno capire per tempo che questo non va bene, e si adegua.

Nel caso di Mirofede, essendoci una certa intimità, è normale che si comporti più liberamente con le sue osservazioni.

Però qui si cade nei limiti della visione Asperger, ovvero la tendenza a prendere le etichette verbali per verità assoluta.

Quando diciamo a una persona "tu sei così" stiamo commettendo parecchi abusi metafisici.

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  • 1 mese dopo...

Buonanotte a tutti, mi sono interessato a questo topic, se volete raccontate le vostre novità sulle vostre relazioni con ragazze o ragazzi Asperger e se avete altri dettagli da scrivere per esempio sui loro comportamenti

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sedlex

ciao ragazzi, riapro questo mio vecchio topic...in realtà sto frequentando una ragazza che molto probabilmente è asperger....se guardo ai suoi comportamenti rivedo ragazze ND, diagnosticate o meno, passate.

a questo punto, dopo 3 rapporti con donne NEURODIVERSE, mi sto ponendo il quesito se stesso io non sia un asperger\borderline\asociale...o soffra di lieve autismo dato che trovo interessanti il mondo di alcune donne e noioso quello delle NT, fatto di stereotipi ,cataloghi preconfezionati, oltre ad una visione borghese della vita.

ne sto parlando con lei....ma giustamente vuole cambiare discorso...

Modificato da sedlex
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sedlex
Il 30/3/2022 at 18:30, Forgive ha scritto:

Ciao a tutti.

Io ho avuto una relazione con una asperger.

Molto profonda. Molto. Eccezionalmente profonda come tutto quello che ci è successo e abbiamo vissuto durante il noi.

E' come avere a che fare con un extraterrestre che vive da molti anni nella terra ma riesce a mimetizzarsi perchè imita i comportamenti ma i suoi canoni di condotta, i suoi pensieri i suoi desideri sono diversi dalle neurotipiche.

Mai avuto problemi con nessuna donna nella gestione, anzi. Con lei mi sono spaccato tutti i denti e lei pure e grazie a questa relazione ho scoperto molto di me e di come dovevo vivere.

Risultato? Ho studiato. Molto per capire e credetemi, credevo già di capire tutto quello che mi serviva.  

Se lo consiglio? No, non lo consiglio. Mi spiego. Per la mia esperienza sono persone che si adattano come il pongo alle circostanze, ma se si innamorano davvero di te e ti fanno entrare nel loro mondo, tu conoscerai una persona che nessun altro intorno a te conosce e ciò è disorientante. Non hai punti di riferimento, non funzionano i sistemi che con altre donne funzionano, ti guarda dentro. 

E' difficile da spiegare ma credo di sapere cosa vuol dire. 

 

se mi dai prova che frequenti ancora il forum ti dico ,si, cazzo se è vero. e ti racconto.

E mi vergogno come tre anni fa ho introdotto questo argomento quasi a voler offendere il mondo degli ND.

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