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il coglioclone/rebound che salvò la dignità


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Silent
Il 10/3/2020 alle 21:10 , Im_not_here ha scritto:

Cominciamo. Conosco questa ragazza ad inizio gennaio.
Io 30 anni vita normale, lei 32 vita travagliata.

Il primo appuntamento si conclude dalle mie parti durante le vacanze natalizie. K-close spinto con lei che ancora non capiva se le piacessi o meno.
A me nonostante tutto piaceva e mi aveva fatto una ottima impressione. Alla fine si è dimostrata una ragazza semplice, intelligente e per niente attaccata al denaro.

Il giorno dopo l’appuntamento doveva ritornare al nord e quindi pensavo che sarebbe finita così, anche perché sarebbe scesa molti mesi dopo.
Inaspettatamente, dopo 3 giorni inizia a scrivermi ed inizia ad instaurarsi un rapporto di fiducia ma niente di importante (pensavo).

Io ero commosso sempre più dalla sua storia difficile e triste.
Senza una madre, il padre come se non esistesse, senza una certezza economica, insomma questa ragazza non aveva una di certezza che fosse una.
Insomma, mi cerca quasi se sempre lei e continuiamo a chattare 4/5 volte al giorno.
In chat risultavo sempre impegnato, quindi una volta a settimana ci chiamavamo per sua imposizione.
Il mio P&P in chat sembra funzionare. Ho piena fiducia in lei. 
Il tono delle nostre chat rimane sempre leggero e scherzoso, scambi affettivi, qualche battutina sul sesso, mai una polemica.
Rimanevo sempre intenerito da lei e quando potevo cercavo di rassicurarla.

Lei comunque mi invitò ad andare da lei. Il biglietto lo avevo fatto 4 settimane fa, ma nelle ultime settimane sentivo che lei si era un po' raffreddata.
Lei mi rassicurava che andava tutto okay e se fosse un po' apatica era a causa del coronavirus che le impediva di continuare il tirocinio e di andare a lavoro.

Settimana scorsa, arrivo nella sua città, mi aspettavo venisse in stazione come stabilito da lei.
Mi chiama all'ultimo e mi dice che era andata fare la spesa perché non aveva nulla in casa. (Vabbè sti cazzi)

L’aspetto al parchetto vicino casa sua. Dopo 10 minuti la vedo palesarsi con in mano le busta della spesa, saluti/sorrisi e salgo su da lei.
Ceniamo, la vedo un po' imbarazzata ma niente di che.
Da giù le avevo portato alcuni regali, questo la spiazzò (non era abituata ai regali) con tanto di ST che non ho superato.

Finito di cenare, (cena tranquilla, tutti e due un po' imbarazzati) mentre lei finiva di lavare i piatti, io vado sistemare le mie cose in camera sua.

Mentre mi toglievo i vestiti entra in camera, mi fa: troppi muscoli, troppo troppo.. etc etc…  altri ST non superati.
Io veramente spiazzato, sapeva che ero così. Mah.. vabbè... decido di buttarla sul letto ma vedevo che opponeva resistenza e nel mentre insistevo nel toccarla mi dice: non mi sembra corretto far sesso la prima sera dobbiamo conoscerci, voglio una cosa romantica.
Mi getto a letto le dico: Ma c’era bisogno di dirla questa cosa? Non me lo aspettavo da te... per me sono cose superficiali da dire. Il tutto senza piangere, ma manifestando rabbia e delusione dentro.
Lei: Io vengo da storie brutte e voglio una cosa romantica.
Me ne faccio una ragione e me ne vado a dormire, io da una parte e lei dall'altra.
Girato dall'altra parte lei tentava di avvicinarsi e come un deficiente non ce l’ho fatta mi sono girato ed abbracciandola le sussurrai: sapevo che non dovevo venire, ma volevo vederti.  Lei rimase impassibile abbracciata a me, si addormentò. Così ho passato la prima notte di merda senza chiudere occhi.

Il secondo giorno decidiamo di andare in giro a svagarci.
Continuavo a scherzare a ridere, facendo pure il sacrificio di andare in quel fottuto ristorante giapponese, sperando di smorzare la situazione e di trovare il momento giusto per affondare.
Invece nulla. Continuava a respingere qualsiasi tipo di contatto fisico. Io ormai avevo perso le mie sicurezze.

Arriviamo a sera, non sapevo più che fare. Così decido di consultarmi con un mio amico e gli spiego che secondo me ormai sono friendzone.
Il mio amico mi consiglia subito di scappare da casa di lei, che non c’era nulla da fare, che dovevo toglierle qualsiasi tipo di attenzione e che soprattutto ero un REBOUND.
Così, da subito, le tolsi tutte le attenzioni... facevo finta di parlare al telefono.
Lei notavo che iniziava a domandarmi con chi stessi chattando... Io: lavoro…

Verso mezzanotte ci mettiamo a letto. Io mi infilo un paio di cuffie e mi giro dall'altra parte.
Lei si addormenta dopo nemmeno 10 minuti, io invece ero ormai nel panico, girato dall'altra parte con le cuffie continuavo a chattare col mio amico sperando di trovare altre soluzioni oltre la fuga ma arrivammo alla conclusione che non c'erano altre alternative.

Panico e tachicardia mi perseguitarono tutta la notte, ma almeno sapevo che fare per spiazzarla. Grazie ancora amico.
La mattina seguente viene da me e mi dice: che facciamo oggi?
Io le rispondo: Oggi io me ne vado, la situazione non mi sta piacendo, mi piacciono i giochi di squadra e qua non vedo nulla di tutto questo.
Lei spiazzata inizia a fare scenate: mi stai facendo sentire di merda, parliamone! Io le ribadisco: Non ho nulla dirti me ne voglio andare, non ha funzionato. Io avevo altre aspettative, non sono un robot, ho questa sensazione etc etc. (il mio mio amico mi consigliava di rimanere sul vago e di non darle spiegazioni).

Non potevo andarmene ragazzi. Ero a 1000 km da casa col coronavirus che girava, avevo paura di prendere un ostello e l'unica soluzione rimaneva di prendere il bus che partiva due giorni dopo.

Così passarono due giorni di inferno. Avrei un sacco di cose raccontarvi ma potete immaginare. 
Quello che mi ricordo è che andammo al parco e la feci piangere, dicendole che se è emotivamente prediposta è per via dell'ultima storia. 
Due giorni passati con la tachicardia, come se mi avessero drogato, non sapevo cosa fare se non quello che mi aveva detto il mio amico.

Lei ormai passava da stati euforici a stati di rabbia repressa in un millesimo di secondo.
Per due fottuti giorni fingevo di fare l’amichetto per paura che non mi sbattesse fuori da casa.
Ormai avevo perso tutto di me stesso. Lucidità, spensieratezza, sicurezza. Non mi era rimasto nulla se non scappare.
Cercavo di verbalizzare il meno possibile, ma il mio BL ormai era a puttane.


Arrivato l’ultimo giorno mi accompagnò al bus. La salutai dicendole che le auguravo il meglio e che pazienza era andata così… cercando di sdrammatizzare (cosa che ho sempre fatto).
Mentre caricavo la mia valigia nel bus scorgevo il suo sguardo triste e alla fine ci salutammo con “Ciao” da lontano quasi filmesco…
La mattina seguente giunto a casa mi ha chiesto come avessi passato il viaggio e di farle sapere come stavo.
Io le rispondo per educazione e neutro, ma vedo che continua scrivermi. Ieri alle 23 suo ultimo messaggio, le ho risposto oggi.

 

 

 

Ragazzi che storia... Non fate cazzate come me. Non fatevi prendere da quella fottuta impulsività (spero di non essere giudicato per questo).


Imparate che prima che andiate a trovare una sconosciuta, l’abbiate scopata almeno un paio di volte.
Quello che posso dirvi e di diffidare sempre da quelle hanno avuto una adolescenza triste.
Altre parole per ora non mi vengono.. magari racconterò altre sfumature nei prossimi giorni se mi verranno domandate o meno.
 

 

 

Scusami se commento dopo 3 mesi, capisco la frenesia di scopare e tutto il resto, ma, stiamo parlando di un essere umano; perché non hai semplicemente rispettato la sua decisione e non ti sei goduto i momenti con lei? E sono sicuro che così facendo te l'avrebbe anche data. 
E se non l'avesse fatto pazienza, non fa niente, di certo non puoi forzare la volontà di un'altra persona.

A parte tutto una persona può dirti quello che vuole, e tu puoi rispondere anche in maniera decisa a quella persona dicendole che è stata brusca, tuttavia se sei veramente in pace con te stesso e con il momento presente non ti incazzeresti neanche, ma rimarresti impassibile

Modificato da Silent
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Im_not_here
Inviato (modificato)
Il 5/6/2020 alle 18:10 , Silent ha scritto:

Scusami se commento dopo 3 mesi, capisco la frenesia di scopare e tutto il resto, ma, stiamo parlando di un essere umano; perché non hai semplicemente rispettato la sua decisione e non ti sei goduto i momenti con lei? E sono sicuro che così facendo te l'avrebbe anche data. 
E se non l'avesse fatto pazienza, non fa niente, di certo non puoi forzare la volontà di un'altra persona.

A parte tutto una persona può dirti quello che vuole, e tu puoi rispondere anche in maniera decisa a quella persona dicendole che è stata brusca, tuttavia se sei veramente in pace con te stesso e con il momento presente non ti incazzeresti neanche, ma rimarresti impassibile

Ciao, non è sbagliato ciò che dici assolutamente, ma uno deve viverle quelle situazioni e col senno di poi tutti possiamo dire questo. 
Quello che mi sento di scrivere a mente fredda è che sono partito totalmente impreparato. Non mi aspettavo che reagisse in quel modo, perchè avevamo impostato una sorta di rapporto a distanza.

Una volta lì avrei dovuto ricominciare giocarmela da zero. Non credo che se la avessi assecondata sarebbe cambiata questa storia. Non credo che assecondarla avrebbe funzionato, anche perchè la prassi è quasi sempre quella di diventare l'amico gay. 

Mi ritornano in mente dei flashback quando ero da lei. Lei non ha fatto nulla per avvicinarsi a me in maniera sana, ma solo forzatamente data la situazione e mi rompeva pure i coglioni o se facevo un po' di cazzi miei.

Comunque, lei mi ha scritto 2 settimane fa e non le ho nemmeno risposto.

Se quando verrà giù da me si farà sentire, magari un'uscita magari potrò pure concedergliela in via eccezzionale. 

Ma sinceramente con queste psicolabili non voglio avere più nulla a che fare.

Modificato da Im_not_here
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Silent
10 ore fa, Im_not_here ha scritto:

Ciao, non è sbagliato ciò che dici assolutamente, ma uno deve viverle quelle situazioni e col senno di poi tutti possiamo dire questo. 
Quello che mi sento di scrivere a mente fredda è che sono partito totalmente impreparato. Non mi aspettavo che reagisse in quel modo, perchè avevamo impostato una sorta di rapporto a distanza.

Una volta lì avrei dovuto ricominciare giocarmela da zero. Non credo che se la avessi assecondata sarebbe cambiata questa storia. Non credo che assecondarla avrebbe funzionato, anche perchè la prassi è quasi sempre quella di diventare l'amico gay. 

Mi ritornano in mente dei flashback quando ero da lei. Lei non ha fatto nulla per avvicinarsi a me in maniera sana, ma solo forzatamente data la situazione e mi rompeva pure i coglioni o se facevo un po' di cazzi miei.

Comunque, lei mi ha scritto 2 settimane fa e non le ho nemmeno risposto.

Se quando verrà giù da me si farà sentire, magari un'uscita magari potrò pure concedergliela in via eccezzionale. 

Ma sinceramente con queste psicolabili non voglio avere più nulla a che fare.

Stai razionalizzando e giustificando il tuo comportamento in base a ciò che reputi sia giusto o sbagliato, alle tue credenze; è perfettamente normale, ma per un momento ti invito a guardare le cose da un'ottica differente, la quale non è più giusta né più sbagliata, semplicemente diversa.

"Non credo che assecondarla avrebbe funzionato, anche perchè la prassi è quasi sempre quella di diventare l'amico gay". 
Di certo tutti questi maschioni alpha nel forum, forti, machi, che si prendono sempre quello che vogliono, hanno capito come funzionano le donne (e per quale motivo poi si ritroverebbero qui?) e ti avrebbero suggerito di fare questo, e tu hai ragionato logicamente in questa maniera.

Sei condizionato da ciò che leggi, non ragioni con la tua testa, sei condizionato nei tuoi comportamenti dalle opinioni di persone che scrivono su un forum, o da quello che hai letto su un libro sul come rimorchiare; ti rendi conto di quanto sia folle tutto questo?

Hai un problema di orgoglio, di ego; non ti critico perché lo abbiamo quasi tutti, chi più chi meno, me compreso.
Hai mai solo pensato e considerato che l'atteggiamento più "alpha" sarebbe stato quello di assecondarla, impassibile, e goderti i momenti con lei?
La sua parte istintiva, il suo inconscio, ha percepito che tu eri in ansia, non eri in quiete e in pace, avevi una sola cosa in testa e ti sei dimenticato di tutto il resto.
Come avrebbe potuto aprirsi a te? Si è chiusa a riccio.
A volte le persone possono giocare sul non detto, non essere chiare, oppure sottintendere con il loro modo di fare o le loro parole quello che vogliono davvero.
Ma lei è stata chiara, avresti dovuto solo ascoltare, te lo ha detto chiaramente: "Io vengo da storie brutte e voglio una cosa romantica."
Perché la chiami psicolabile? Ognuno ha vissuto dei traumi che condizionano più o meno il loro comportamento. In fondo non ti ha fatto niente di male.

E' giusto avere degli obiettivi, un piano, ma se impari ad accettare il presente e vivertelo, senza eccessivamente forzare la mano nelle situazioni in cui vedi che, in quel dato momento, non è possibile e ciò non ti porta da nessuna parte se non al generare ulteriore resistenza in te stesso e in ciò che stai vivendo, le cose fluiscono.
Prendi con un pizzico di senso critico ciò che leggi "in giro", e considera che la maggior parte del lavoro che puoi fare su te stesso per stare bene veramente, indipendentemente da una scopata, non riguarda tanto "ciò che devi fare per", ma come reagisci ad ogni situazione della vita.
My 2 cents

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