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professore vs studentesse


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Gianilo
Il 4/3/2022 at 19:52, shantaram ha scritto:

Devi capire che un esperienza che per te è potenzialmente piacevole per un altra persona può essere potenzialmente traumatica. 

Senza contare che una donna matura può letteralmente distruggere la vita di un ragazzino a quell età dato che quest ultimo non ha l'esperienza per difendersi ne da lei ne da tutto il contesto al di fuori del sesso. (ricatti, minacce, torture psicologiche) 

 

Oppure credi che sia un caso che queste "Dee" scelgano spesso studenti sensibili e manipolabili (aka abusabili psicologicamente) per queste stronzate?!

 

Le donne che regalano piacere per il bene del prossimo sono creature mitologiche che vivono solo nella tua testa. 

1. Scuole superiori. Avevamo una prof di fisica giovane. Avrà avuto 30- 35 anni. A ricordarla ora mi viene difficile stimare con precisione che età potesse avere. Fisico atletico, carina. 

Ora, sarà statisticamente un campione poco rilevante, ma tutti i miei compagni di sesso maschile si abbandonavano a battute, proclami, sogni ad occhi aperti. Tutti. 

In occasione della gita annuale scolastica (secondo o terzo anno), il più estroverso volle sfidare il mondo: "quando scommette che almeno un bacio lo strappo?"

Provai a fargli capire che avevamo sedici anni e che le probabilità lei vedesse uno di noi come partner sessuale fosse veramente trascurabile. Niente, partì una tale febbre che furono settimane di fuoco. Mi inventai bookmaker. Prendevo scommesse. Davo le quote (variavano di giorno in giorno a seconda del fatto che lei avesse interrogato o chiamato alla lavagna il tizio, che gli avesse fatto una domanda o che lo avesse completamente ignorato). 

Ebbene, ci sentivamo eccitati e divertiti. E piano piano iniziammo a fantasticare sugli scenari, sulla strategia da adottare, su cosa il tizio avrebbe dovuto fare. Anche quelli che avevano scommesso contro. 

A pensarci ora una roba ridicola. Ma molto significativa.

Il giorno della partenza pur avendolo fatto oggetto di derisione, dileggio, pesanti insulti, cazzo, eravamo tutti in trance. Tutti a sperare ce la facesse, cazzo. Una roba folle.

Soprattutto perchè lui il giorno prima era andato a comprare i preservativi perchè sicuro addirittura di portarla in camera.

Mi ricordo i momenti in cui doveva vestirsi poco prima di sferrare l'attacco. Tutti in camera a motivarlo, gasarlo, urlagli robe senza senso. Tutti.

Gli promettemmo lo avremmo fatto Imperatore.

Tentativo miserrimo fallito drammaticamente ai tavolini di un bar all'aperto terminato con lei che rideva divertita dall'imbarazzo di lui.

Ma quella sera anche quelli che avevano scommesso contro erano tristi. Molto.

Finì che per umiliarlo chiamammo Imperatore il suo cane.

Ma ci aveva fatto sognare. 

2. Al primo anno di università ho conosciuto, durante una partita di calcetto, un tizio di cui i miei compagni mi avevano parlato a lungo. Uno che era considerato una sorta di semidio: in quinto aveva avuto un bambino con una sua prof. Questo lo rendeva una fottuta leggenda per tutti i maschi che ne conoscevano la storia.

3. Tempo fa ho avuto una relazione con una ragazza che fa l' insegnante di lingue alle superiori. Le ho parlato qualche mese fa: le hanno dato delle classi in un professionale nella periferia di Roma. In quinto non può scrivere alla lavagna. La fermano nei corridoi, le scrivono, le lasciano messaggi. Lei si diverte ma è un autentico assedio. 

Le elucubrazioni personali su cosa sia culturalmente accettato o cosa sia socialmente biasimato in una data società in un dato momento sono passatempi di cui non mi occupo. 

Siamo l'unica specie culturale. Ma questo non è affatto in contrasto sul riconoscere quali siano i drive naturali che ci muovono. La cultura è strumento sociale adattivo. Certo, spesso si fonda su approcci psicologici e relazionali tutt'altro che arbitrari. Anzi, talvolta, le disposizioni culturali muovono da necessità strettamente legate alla sopravvivenza degli individui. Basti pensare ai riti propiziatori o di passaggio che caratterizzano tutte le popolazioni tradizionali. E non solo quelle tradizionali. 

Ma qui si parla di altro. Si tratta di naturale spinta biologica sessuale di un giovane e comune maschio adulto di Sapiens Sapiens.

 

 

 

 

 

 

 

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shantaram
14 ore fa, Gianilo ha scritto:

1. Scuole superiori. Avevamo una prof di fisica giovane. Avrà avuto 30- 35 anni. A ricordarla ora mi viene difficile stimare con precisione che età potesse avere. Fisico atletico, carina. 

Ora, sarà statisticamente un campione poco rilevante, ma tutti i miei compagni di sesso maschile si abbandonavano a battute, proclami, sogni ad occhi aperti. Tutti. 

In occasione della gita annuale scolastica (secondo o terzo anno), il più estroverso volle sfidare il mondo: "quando scommette che almeno un bacio lo strappo?"

Provai a fargli capire che avevamo sedici anni e che le probabilità lei vedesse uno di noi come partner sessuale fosse veramente trascurabile. Niente, partì una tale febbre che furono settimane di fuoco. Mi inventai bookmaker. Prendevo scommesse. Davo le quote (variavano di giorno in giorno a seconda del fatto che lei avesse interrogato o chiamato alla lavagna il tizio, che gli avesse fatto una domanda o che lo avesse completamente ignorato). 

Ebbene, ci sentivamo eccitati e divertiti. E piano piano iniziammo a fantasticare sugli scenari, sulla strategia da adottare, su cosa il tizio avrebbe dovuto fare. Anche quelli che avevano scommesso contro. 

A pensarci ora una roba ridicola. Ma molto significativa.

Il giorno della partenza pur avendolo fatto oggetto di derisione, dileggio, pesanti insulti, cazzo, eravamo tutti in trance. Tutti a sperare ce la facesse, cazzo. Una roba folle.

Soprattutto perchè lui il giorno prima era andato a comprare i preservativi perchè sicuro addirittura di portarla in camera.

Mi ricordo i momenti in cui doveva vestirsi poco prima di sferrare l'attacco. Tutti in camera a motivarlo, gasarlo, urlagli robe senza senso. Tutti.

Gli promettemmo lo avremmo fatto Imperatore.

Tentativo miserrimo fallito drammaticamente ai tavolini di un bar all'aperto terminato con lei che rideva divertita dall'imbarazzo di lui.

Ma quella sera anche quelli che avevano scommesso contro erano tristi. Molto.

Finì che per umiliarlo chiamammo Imperatore il suo cane.

Ma ci aveva fatto sognare. 

2. Al primo anno di università ho conosciuto, durante una partita di calcetto, un tizio di cui i miei compagni mi avevano parlato a lungo. Uno che era considerato una sorta di semidio: in quinto aveva avuto un bambino con una sua prof. Questo lo rendeva una fottuta leggenda per tutti i maschi che ne conoscevano la storia.

3. Tempo fa ho avuto una relazione con una ragazza che fa l' insegnante di lingue alle superiori. Le ho parlato qualche mese fa: le hanno dato delle classi in un professionale nella periferia di Roma. In quinto non può scrivere alla lavagna. La fermano nei corridoi, le scrivono, le lasciano messaggi. Lei si diverte ma è un autentico assedio. 

Le elucubrazioni personali su cosa sia culturalmente accettato o cosa sia socialmente biasimato in una data società in un dato momento sono passatempi di cui non mi occupo. 

Siamo l'unica specie culturale. Ma questo non è affatto in contrasto sul riconoscere quali siano i drive naturali che ci muovono. La cultura è strumento sociale adattivo. Certo, spesso si fonda su approcci psicologici e relazionali tutt'altro che arbitrari. Anzi, talvolta, le disposizioni culturali muovono da necessità strettamente legate alla sopravvivenza degli individui. Basti pensare ai riti propiziatori o di passaggio che caratterizzano tutte le popolazioni tradizionali. E non solo quelle tradizionali. 

Ma qui si parla di altro. Si tratta di naturale spinta biologica sessuale di un giovane e comune maschio adulto di Sapiens Sapiens.

 

 

 

 

 

 

 

Anche le donne come fantasia erotica piu coinvolgente hanno quella di essere prese con la forza per poi essere stuprate da un maschio, vivendo l'impossibilità di poter sfuggirgli come una vera e propria liberazione. 

Un uomo capace di farlo ha tutta una serie di tratti psichici che sono estremamente presenti nei piu alti ruoli delle gerarchie sociali umane. 

Pertanto una donna potrebbe avere tutta la spinta biologica del mondo per ritrovarsi in quella situazione e premiare tali tratti. 

 

Eppure quando la vivono nel mondo reale come esperienza cosa succede? 

Provano dolore durante l'atto e vivono un trauma diretto? 

Probabile. 

Provano piacere durante l'atto? O un mix di entrambe le cose? 

Probabile. 

Provano piacere e poi finito tutto si ricordano che culturalmente lo stupro viene considerato un abuso da tutti e pertanto vivono un trauma indiretto che cancella/modifica il ricordo del piacere provato durante l'amplesso? 

Probabile. 

Provano piacere e fingono di restare traumatizzate dall alba dei tempi per ricevere coccole e attenzioni/avere piu potere contrattuale rendendo tutto il genere maschile vittima di un complotto biologico senza precedenti? 

Probabile.

 

(potremmo fare lo stesso discorso riguardo i rapporti sessuali tra genitori e figli: argomento tabù per antonomasia) 

 

Alla fine dei giochi ognuna si ritrova il suo fardello emotivo estremamente personale su cui nessuno di noi può mettere bocca. 

 

Ora, tra uomini e donne ci sono delle differenze di genere indiscutibili.

E si notano sopratutto nelle loro manifestazioni piu estreme (dovute a determinati profili ormonali + determinate culture di appartenenza) . 

 

Allo stesso tempo una significativa fetta di popolazione maschile e femminile attualmente condivide tantissimi tratti cognitivi per cui ad oggi una percentuale statisticamente significativa di ragazzini sono sensibili tanto quanto la loro controparte femminile. 

(sensibilità innata o acquisita?! O semplicemente lasciata libera di manifestarsi? ) 

 

Ora, se un ragazzino (quello americano di cui parlavi) ti viene a dire che l'esperienza sessuale con la sua prof (cercata e organizzata da lei?! ) è stata traumatica in quanto passiva e/o in quanto lei cessa e/o in quanto incapace di opporsi dato il ruolo di potere di lei nei suoi confronti e/o in quanto sognava di sverginarsi da innamorato... in che modo possiamo metterci bocca? 

(nell'ipotesi in cui ovviamente sia stato sincero. Lo sto dando per scontato per portare avanti il discorso)

 

La sua sensibilità (che non si è scelto e che subisce in tutta una serie di contesti) va tutelata?

O sono cazzi suoi perché tanti altri maschietti avrebbero pagato per stare al suo posto, in quanto fantasia erotica comune, o sarebbero stati in grado eventualmente di dire no ed andarsene? 

 

Nelle donne viene tutelata, la sensibilità, soprattutto legalmente. 

Perché in noi no? 

 

Quando un uomo si vergogna di denunciare di essere stato vittima di violenza domestica o viene perculato quando lo fa di chi è la colpa?! 

 

Quando ancora si parla di femminicidio mentre statisticamente il numero di vittime maggiore di violenza domestica è maschile, di chi è la colpa? 

 

È tutto collegato. 

 

Il mio cerca di essere un punto di vista che stimoli dei ragionamenti.

E che magari in futuro porti piu tutele per noi maschi tutti. 

Che ad oggi non ci sono e di cui abbiamo ESTREMAMENTE BISOGNO. 

 

 

 

Modificato da shantaram
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Gianilo
1 ora fa, shantaram ha scritto:

Anche le donne come fantasia erotica piu coinvolgente hanno quella di essere prese con la forza per poi essere stuprate da un maschio, vivendo l'impossibilità di poter sfuggirgli come una vera e propria liberazione. 

Un uomo capace di farlo ha tutta una serie di tratti psichici che sono estremamente presenti nei piu alti ruoli delle gerarchie sociali umane. 

Pertanto una donna potrebbe avere tutta la spinta biologica del mondo per ritrovarsi in quella situazione e premiare tali tratti. 

 

Eppure quando la vivono nel mondo reale come esperienza cosa succede? 

Provano dolore durante l'atto e vivono un trauma diretto? 

Probabile. 

Provano piacere durante l'atto? O un mix di entrambe le cose? 

Probabile. 

Provano piacere e poi finito tutto si ricordano che culturalmente lo stupro viene considerato un abuso da tutti e pertanto vivono un trauma indiretto che cancella/modifica il ricordo del piacere provato durante l'amplesso? 

Probabile. 

Provano piacere e fingono di restare traumatizzate dall alba dei tempi per ricevere coccole e attenzioni/avere piu potere contrattuale rendendo tutto il genere maschile vittima di un complotto biologico senza precedenti? 

Probabile.

 

(potremmo fare lo stesso discorso riguardo i rapporti sessuali tra genitori e figli: argomento tabù per antonomasia) 

 

Alla fine dei giochi ognuna si ritrova il suo fardello emotivo estremamente personale su cui nessuno di noi può mettere bocca. 

 

Ora, tra uomini e donne ci sono delle differenze di genere indiscutibili.

E si notano sopratutto nelle loro manifestazioni piu estreme (dovute a determinati profili ormonali + determinate culture di appartenenza) . 

 

Allo stesso tempo una significativa fetta di popolazione maschile e femminile attualmente condivide tantissimi tratti cognitivi per cui ad oggi una percentuale statisticamente significativa di ragazzini sono sensibili tanto quanto la loro controparte femminile. 

(sensibilità innata o acquisita?! O semplicemente lasciata libera di manifestarsi? ) 

 

Ora, se un ragazzino (quello americano di cui parlavi) ti viene a dire che l'esperienza sessuale con la sua prof (cercata e organizzata da lei?! ) è stata traumatica in quanto passiva e/o in quanto lei cessa e/o in quanto incapace di opporsi dato il ruolo di potere di lei nei suoi confronti e/o in quanto sognava di sverginarsi da innamorato... in che modo possiamo metterci bocca? 

(nell'ipotesi in cui ovviamente sia stato sincero. Lo sto dando per scontato per portare avanti il discorso)

 

La sua sensibilità (che non si è scelto e che subisce in tutta una serie di contesti) va tutelata?

O sono cazzi suoi perché tanti altri maschietti avrebbero pagato per stare al suo posto, in quanto fantasia erotica comune, o sarebbero stati in grado eventualmente di dire no ed andarsene? 

 

Nelle donne viene tutelata, la sensibilità, soprattutto legalmente. 

Perché in noi no? 

 

Quando un uomo si vergogna di denunciare di essere stato vittima di violenza domestica o viene perculato quando lo fa di chi è la colpa?! 

 

Quando ancora si parla di femminicidio mentre statisticamente il numero di vittime maggiore di violenza domestica è maschile, di chi è la colpa? 

 

È tutto collegato. 

 

Il mio cerca di essere un punto di vista che stimoli dei ragionamenti.

E che magari in futuro porti piu tutele per noi maschi tutti. 

Che ad oggi non ci sono e di cui abbiamo ESTREMAMENTE BISOGNO. 

 

 

 

Gli antropologi come Diamond che hanno studiato le culture tradizionali registrano una peculiarità innteressante  (per noi occidentali) in quelle comunità. Che vivano sugli altipiani della Nuova Zelanda o che vivano nella foresta Amazzonica nulla cambia: i maschi adulti scherzano spesso sui conflitti armati che hanno vissuto. Sulle uccisioni, sugli aneddoti più curiosi circa gli scontri con altri gruppi, sui nemici caduti. Ne parlano come fosse un  accadimento come un altro.

Nelle società moderne in cui viviamo le cose sono parecchio diverse. Si cresce e si vive in un contesto in cui la violenza è sempre demonizzata. Da bambini. Da adolescenti. Da adulti. Educatori, insegnanti, familiari, media, amici, tutti considerano l'uso della violenza un tabù. Questo crea uno squilibrio psicologico in molti degli individui di queste società che sono chiamati alle armi. Che sono coinvolti in operazioni militari reali. Ad un tratto, cioè,  la violenza deve essere esercitata. Sotto una bandiera e durante un inno tutto cambia. 

Peccato che al ritorno di nuovo si viene immersi in un ambiente che biasima pesantemente cioè che si è fatto. Addirittura si rischia di viene discriminati e isolati.

Si registrano, infatti, numerosissimi casi di difficoltà psicologiche tra i militari di ritorno da scenari di conflitto armato. E ciò che hanno vissuto non solo non è oggetto di battute e risate. Non è oggetto neanche di conversazione. È rimosso dalla vita relazionale di questi uomini. Torna tabù. Innescando disagi e pesanti asperità esistenziali.

Ora, questo è significativo del fatto che la realta sociale, relazionale, educativa può condizionare pesantemente il tuo sentire. Le tue risposte emotive al vissuto. A parità di accadimenti esperiti personalmente, due persone, cresciute in contesti diversi, possono avere reazioni emotive molto differenti.

Nel saggio Weird (sulla anomalia psicologica della cultura occidentale e su quanto questa sia lontana dalle spinte biologiche naturali), il biologo evolutivo Heinrich dimostra che le credenze culturali possono modificare fisicamente alcuni percorsi neuronali cambiando sostanzialmente il modo in cui elaboriamo informazioni.

Il fatto che fino ai tempi dei nostri nonni fosse del tutto sano e scontato un padre o uno zio accompagnassero un ragazzino a "diventare uomo" nel bordello locale da prostitute sicuramente più grandi e mature, fa percepire che è esattamente la versione rivisitata dei riti di passaggio presenti in tutte le culture: appena dopo la pubertà il maschio passa nella vita adulta tramite il sesso e l'educazione alle armi e alla caccia. 

Se un gruppo ridicolo di sedicenti femministe per motivi che non voglio indagare innesca un movimento penoso che costringe molti ragazzini a biasimare il sesso, a condannare la sacrosanta e comune voglia di farne in qualità e quantità con coetanee o insegnanti giovani, impedendo loro di mostrarsi anche solo interessati alle ragazze e costringendoli a farne segreto peccaminoso, viene fuori che un diciassettenne (adulto per tutte le comunità umane esistite sulla faccia della terra esclusa la nostra) che fa sesso con una trentenne è una vittima.

E la sua sensibilità è stata brutalizzata.

E umiliata.

Da un pompino. 

Ora, se non fosse già sufficientemente comica così, mi piacerebbe sapere per quale motivo io, al primo rapporto e senza Cialis, floppo 8 volte su 10 con tipe che mi piacciono molto, su cui ho fantasticato, con cui muoio dalla voglia di fare sesso, e il mondo sembra pieno di maschi che drizzano in stato di coercizione e terrore psicologico. Ignorando per un attimo le evidenze scientifiche che spiegano benissimo che il motivo per cui floppo è lo stesso per cui, escluse eccezioni statisticamente irrilevanti, e impossibile loro drizzino alla grande.

 

 

 

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Lord98

E della vicenda della preside 50enne del liceo Montale di Roma che ha fatto sesso con un alunno 19enne che ne pensate?

https://www.open.online/2022/03/30/roma-liceo-montale-sabrina-quaresima-sesso-alunno/amp/
 

A me sembra si stia ricamando sul nulla. Praticamente lui ha esaudito il sogno di ogni studente, è maggiorenne e consenziente. Lei è consenziente, adulta e vaccinata.

Di cosa stiamo parlando? Non capisco questa demolizione mediatica dell’immagine della preside.

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DreamSpirit
4 ore fa, Lord98 ha scritto:

E della vicenda della preside 50enne del liceo Montale di Roma che ha fatto sesso con un alunno 19enne che ne pensate?

https://www.open.online/2022/03/30/roma-liceo-montale-sabrina-quaresima-sesso-alunno/amp/
 

A me sembra si stia ricamando sul nulla. Praticamente lui ha esaudito il sogno di ogni studente, è maggiorenne e consenziente. Lei è consenziente, adulta e vaccinata.

Di cosa stiamo parlando? Non capisco questa demolizione mediatica dell’immagine della preside.

Ma come cazzo stanno 

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Lord98
19 ore fa, DreamSpirit ha scritto:

Ma come cazzo stanno 

 

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Varos
Il 30/3/2022 at 14:01, Lord98 ha scritto:

E della vicenda della preside 50enne del liceo Montale di Roma che ha fatto sesso con un alunno 19enne che ne pensate?

https://www.open.online/2022/03/30/roma-liceo-montale-sabrina-quaresima-sesso-alunno/amp/
 

A me sembra si stia ricamando sul nulla. Praticamente lui ha esaudito il sogno di ogni studente, è maggiorenne e consenziente. Lei è consenziente, adulta e vaccinata.

Di cosa stiamo parlando? Non capisco questa demolizione mediatica dell’immagine della preside.

Che il mondo ha preso una piega brutta assai a livello mediatico e di percezione.

È la sagra degli indignati. Basta leggere un tosa, un del prete, un saverio tommasi e chi ha un minimo di pensiero critico si accorge del meccanismo che questi soggettoni della buon costume moderna adottano a scapito dell'intelligenza e anche del buon senso comune. 

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