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Relazione in quarantena


Latin-ric

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Latin-ric

Ciao a tutti,

Vorrei chiedervi un consiglio in questo periodo non semplice che stiamo vivendo.

Io 30 e lei 28 anni. Ci conosciamo ad inizio anno, nonostante un inizio non dei migliori poco dopo scatta la scintilla e nel giro di poco ci innamoriamo entrambi follemente. Da metà gennaio iniziamo a passare tantissimo tempo assieme, lei il finesettimana fissa da me e anche durante la settimana molto spesso passa le notti a casa mia. La relazione andava benissimo, ci sentivamo entrambi super appagati e abbiamo passato bellissimi momenti assieme. Diciamo poco tempo ma vissuto fortemente (forse accelerando molto i passi di una relazione che normalmente arriva a questo punto dopo svariati mesi).

Ad inizio marzo vado via all'estero per una settimana, appena torno la situazione in Italia è cambiata e tutti entrano in quarantena. Nel frattempo la nostra relazione continua benissimo, chiamate, messaggi e tanto amore. Decidiamo di comune accordo che l'avrei raggiunta a casa sua (dove è da sola) nei giorni seguenti in maniera tale da passare il resto della quarantena assieme (una volta appurato il fatto del posticipo dopo il 3 aprile). Fin qua tutto filava liscio.

Da una settimana è iniziato il crollo; prima da semplici dubbi sul quando ci saremmo potuti rivedere per poi ad arrivare ad una specie di situazione di incertezza, in cui lei dice che non sa più quello che prova e non sa se ha voglia di passare il resto del tempo convivendo assieme. Non sa e non ha risposte certe da darmi se la nostra relazione continuerà. Come se tutto fosse in sospeso in ripresa della normalità. Purtroppo invece che capire la situazione e trovare un modo per gestire la cosa, io divento super insistente e cerco di convincerla a tutti i costi al fatto di raggiungerla, con il risultato che lei continua ad allontanarsi sempre di più forse sentendosi oppressa.

Che mi consigliate di fare? Continuare ad insistere (cambiando magari approccio) sperando che la situazione si sblocchi o pazientare, lasciarle i suoi tempi (nel frattempo io rimango a casa mia con l'ansia di non sapere che avverrà) e posticipare il nostro incontro a più tardi come vuole lei (con il rischio che la situazione peggiori)?

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Caraibika
12 minuti fa, Latin-ric ha scritto:

Ciao a tutti,

Vorrei chiedervi un consiglio in questo periodo non semplice che stiamo vivendo.

Io 30 e lei 28 anni. Ci conosciamo ad inizio anno, nonostante un inizio non dei migliori poco dopo scatta la scintilla e nel giro di poco ci innamoriamo entrambi follemente. Da metà gennaio iniziamo a passare tantissimo tempo assieme, lei il finesettimana fissa da me e anche durante la settimana molto spesso passa le notti a casa mia. La relazione andava benissimo, ci sentivamo entrambi super appagati e abbiamo passato bellissimi momenti assieme. Diciamo poco tempo ma vissuto fortemente (forse accelerando molto i passi di una relazione che normalmente arriva a questo punto dopo svariati mesi).

Ad inizio marzo vado via all'estero per una settimana, appena torno la situazione in Italia è cambiata e tutti entrano in quarantena. Nel frattempo la nostra relazione continua benissimo, chiamate, messaggi e tanto amore. Decidiamo di comune accordo che l'avrei raggiunta a casa sua (dove è da sola) nei giorni seguenti in maniera tale da passare il resto della quarantena assieme (una volta appurato il fatto del posticipo dopo il 3 aprile). Fin qua tutto filava liscio.

Da una settimana è iniziato il crollo; prima da semplici dubbi sul quando ci saremmo potuti rivedere per poi ad arrivare ad una specie di situazione di incertezza, in cui lei dice che non sa più quello che prova e non sa se ha voglia di passare il resto del tempo convivendo assieme. Non sa e non ha risposte certe da darmi se la nostra relazione continuerà. Come se tutto fosse in sospeso in ripresa della normalità. Purtroppo invece che capire la situazione e trovare un modo per gestire la cosa, io divento super insistente e cerco di convincerla a tutti i costi al fatto di raggiungerla, con il risultato che lei continua ad allontanarsi sempre di più forse sentendosi oppressa.

Che mi consigliate di fare? Continuare ad insistere (cambiando magari approccio) sperando che la situazione si sblocchi o pazientare, lasciarle i suoi tempi (nel frattempo io rimango a casa mia con l'ansia di non sapere che avverrà) e posticipare il nostro incontro a più tardi come vuole lei (con il rischio che la situazione peggiori)?

Insistere tu per andare a convivere ti pone già come bisognoso, cosa che fa seccare una donna. Rilassati e lasciala respirare, dirada i contatti, so che sembra controintuitivo ma sarà la tua indipendenza da lei ad attrarla verso di te. Il detto "in amore vince chi fugge" è verissimo, specialmente nel tuo caso, visto che si è già creata una base di attrazione e bei momenti fra di voi.

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Bozzarelly

Non ho capito, vorresti muoverti e raggiungerla nonostante la 40ena? Comunque secondo me lei ha già altri cazzi (letterali o meno) per la testa e chiede a te di risolverli, come non si sa. Vedi tu se il tuo impegno  vale per una a cui bastano 10 giorni per cambiare idea. Io ci penserei un po' su.

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Latin-ric

Direi molto più di una base di attrazione ma una vera e propria relazione, anche se ora mi sembra stia crollando tutto complice la poca durata temporale della relazione. Poi può essere che quando ricomincerà la vita "normale" tutto riprenda come prima (che è quel che mi auguro sennò vuol dire che mi sono sbagliato di grosso), il problema è come gestirla in questo momento.

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Laura Rossi
35 minuti fa, Latin-ric ha scritto:

Ciao a tutti,

Vorrei chiedervi un consiglio in questo periodo non semplice che stiamo vivendo.

Io 30 e lei 28 anni. Ci conosciamo ad inizio anno, nonostante un inizio non dei migliori poco dopo scatta la scintilla e nel giro di poco ci innamoriamo entrambi follemente. Da metà gennaio iniziamo a passare tantissimo tempo assieme, lei il finesettimana fissa da me e anche durante la settimana molto spesso passa le notti a casa mia. La relazione andava benissimo, ci sentivamo entrambi super appagati e abbiamo passato bellissimi momenti assieme. Diciamo poco tempo ma vissuto fortemente (forse accelerando molto i passi di una relazione che normalmente arriva a questo punto dopo svariati mesi).

Ad inizio marzo vado via all'estero per una settimana, appena torno la situazione in Italia è cambiata e tutti entrano in quarantena. Nel frattempo la nostra relazione continua benissimo, chiamate, messaggi e tanto amore. Decidiamo di comune accordo che l'avrei raggiunta a casa sua (dove è da sola) nei giorni seguenti in maniera tale da passare il resto della quarantena assieme (una volta appurato il fatto del posticipo dopo il 3 aprile). Fin qua tutto filava liscio.

Da una settimana è iniziato il crollo; prima da semplici dubbi sul quando ci saremmo potuti rivedere per poi ad arrivare ad una specie di situazione di incertezza, in cui lei dice che non sa più quello che prova e non sa se ha voglia di passare il resto del tempo convivendo assieme. Non sa e non ha risposte certe da darmi se la nostra relazione continuerà. Come se tutto fosse in sospeso in ripresa della normalità. Purtroppo invece che capire la situazione e trovare un modo per gestire la cosa, io divento super insistente e cerco di convincerla a tutti i costi al fatto di raggiungerla, con il risultato che lei continua ad allontanarsi sempre di più forse sentendosi oppressa.

Che mi consigliate di fare? Continuare ad insistere (cambiando magari approccio) sperando che la situazione si sblocchi o pazientare, lasciarle i suoi tempi (nel frattempo io rimango a casa mia con l'ansia di non sapere che avverrà) e posticipare il nostro incontro a più tardi come vuole lei (con il rischio che la situazione peggiori)?

a me è venuta l'ansia solo a leggerti..praticamente vi siete frequentati per poco più di un mesetto ...chi vorrebbe convivere h24 con uno/a che si conosce da così poco? la follia

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wintercearig

Capisco le restrizioni, il covid19, l'ansia del futuro e tutto quanto...

ma solo fino a poco tempo fa, se fosse arrivato uno a scrivere che dopo due mesi e mezzo di relazione è già innamorato follemente e sta pensando di andare a convivere, gli avremmo detto "ma ci stai con la testa?".

Se poi a tutto questo ci aggiungi il virus, ecco che si iniziano a prendere decisioni impulsive basate sull'ansia e sulla paura piuttosto che su basi più solide, che oggettivamente in una relazione di due mesi e mezzo non possono esistere.

Lei si è spaventata. Più insisti e la pressi, più si allontana.

Realizza che non puoi controllare né lei né la progressione del virus, rilassati e impiega questo periodo per fare cose che ti piacciono e/o ti migliorano come persona. Poi a fine emergenza, se ne saremo usciti vivi, vedremo il da farsi.

Ora come ora, l'unico modo che hai per tenerla legata a te, è non cercare di tenerla legata a te.

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Latin-ric

Forse mi sono spiegato male, non intendevo convivenza nel vero senso della parole, ma "convivenza" finche questo periodo non sarà passato (visto che penso che le restrizioni rimarranno in vigore per mesi). Quindi una volta che sarà ripreso il mio lavoro in ufficio, spostarmi come domicilio temporaneo da lei invece che tornarmene dove sto (proprio perché gli spostamenti, se non casa-lavoro non sono consentiti e quindi non ci sarebbe altra possibilità per stare assieme). Su questo eravamo entrambi d'accordo fino a poco fa, ma ormai non è neanche questo il punto perché negli ultimi giorni quello che mi preoccupa sono le sue incertezze sulla nostra relazione e il fatto che non la sente come priorità in questo periodo, come se fosse tutto in sospeso finche non sarà tutto passato. Probabilmente poi io ho peggiorato le cose diventando insistente, forse perché io la vivo in maniera diversa.

Ovvio che vorrei continuare la relazione (che come ripeto, in pochissimo tempo avevamo già passato molte tappe) come era prima, ma questo non è possibile ora, è temo che più si andrà avanti e più lei potrà distaccarsi come sta succedendo. 

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ArmandoBis
12 ore fa, Latin-ric ha scritto:

Forse mi sono spiegato male, non intendevo convivenza nel vero senso della parole, ma "convivenza" finche questo periodo non sarà passato (visto che penso che le restrizioni rimarranno in vigore per mesi). Quindi una volta che sarà ripreso il mio lavoro in ufficio, spostarmi come domicilio temporaneo da lei invece che tornarmene dove sto (proprio perché gli spostamenti, se non casa-lavoro non sono consentiti e quindi non ci sarebbe altra possibilità per stare assieme). Su questo eravamo entrambi d'accordo fino a poco fa, ma ormai non è neanche questo il punto perché negli ultimi giorni quello che mi preoccupa sono le sue incertezze sulla nostra relazione e il fatto che non la sente come priorità in questo periodo, come se fosse tutto in sospeso finche non sarà tutto passato. Probabilmente poi io ho peggiorato le cose diventando insistente, forse perché io la vivo in maniera diversa.

Ovvio che vorrei continuare la relazione (che come ripeto, in pochissimo tempo avevamo già passato molte tappe) come era prima, ma questo non è possibile ora, è temo che più si andrà avanti e più lei potrà distaccarsi come sta succedendo. 

Ti hanno dato ottimi consigli.

In sostanza, lei si sta distaccando anche perché tu ti sei dimostrato insistente.

Considera il suo primo ripensamento come uno shit-test, che però non hai superato.

Resta il fatto che però lei ha cambiato idea.

Se fino a un certo momento eravate due corpi un'anima sola, dopo non lo siete stati più.

Il punto, secondo me, è il modo con cui si affronta il problema: si può benissimo dire: abbiamo corso troppo, cerchiamo di fare i prossimi passi con delle basi più solide, ma senza mettere in forse quello che si prova.

Cosa che però è avvenuta. Lei non ti ha parlato da adulta, ma ha spezzato unilateralmente il legame lasciandoti nelle peste.

Per me ci sono buone probabilità che la relazione sia già finita. 

Del resto, un proverbio tedesco recita: ciò che è presto fatto è presto disfatto.

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Thetraveller87
Il 26/3/2020 alle 16:35 , Latin-ric ha scritto:

Forse mi sono spiegato male, non intendevo convivenza nel vero senso della parole, ma "convivenza" finche questo periodo non sarà passato (visto che penso che le restrizioni rimarranno in vigore per mesi). Quindi una volta che sarà ripreso il mio lavoro in ufficio, spostarmi come domicilio temporaneo da lei invece che tornarmene dove sto (proprio perché gli spostamenti, se non casa-lavoro non sono consentiti e quindi non ci sarebbe altra possibilità per stare assieme). Su questo eravamo entrambi d'accordo fino a poco fa, ma ormai non è neanche questo il punto perché negli ultimi giorni quello che mi preoccupa sono le sue incertezze sulla nostra relazione e il fatto che non la sente come priorità in questo periodo, come se fosse tutto in sospeso finche non sarà tutto passato. Probabilmente poi io ho peggiorato le cose diventando insistente, forse perché io la vivo in maniera diversa.

Ovvio che vorrei continuare la relazione (che come ripeto, in pochissimo tempo avevamo già passato molte tappe) come era prima, ma questo non è possibile ora, è temo che più si andrà avanti e più lei potrà distaccarsi come sta succedendo. 

Chiamala, fai finta di nulla, falla ridere e non accennare a queste incomprensioni. Sii uomo.

Poi a fine quarantena, dopo essertela scopata se proprio vuoi farti del male parlaci su questa cosa.

Ma per il momento goditi questo periodo per lavorare su di te

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Lea
Il 26/3/2020 alle 16:35 , Latin-ric ha scritto:

Forse mi sono spiegato male, non intendevo convivenza nel vero senso della parole, ma "convivenza" finche questo periodo non sarà passato (visto che penso che le restrizioni rimarranno in vigore per mesi).

Appunto, non si sa per quanto tempo saremo in questa situazione, quindi anche se non si tratta di una convivenza "classica", di fatto evolverebbe in tale, e ci sta che lei si sia sentita di rifiutare. Tu normalmente andresti a convivere dopo due mesi e mezzo di relazione? No, quindi è la situazione Covid che ti ha fatto venire questa idea impulsiva. E impulsivamente, lei inizialmente ti ha detto di sì, ma poi ci avrà riflettuto su.

Probabilmente lei si sente confusa, perché privata della normalità, anche relazionale, che stavate vivendo fino a poco tempo fa. Di fatto si trova a vivere (come del resto tutti noi che siamo in LTR) una relazione senza vedere il partner, che di fatto fa sentire "un po' più single", detto in termini grossolani. Ma non parlo di sentimenti, ma proprio a livello pratico, non vi è l'impegno di fissare appuntamenti, organizzare attività insieme ecc, si pensa a se stessi. Lei può avere scoperto che sta bene anche "da sola", che tutto sommato non le manchi, così come potrebbe realizzare che una volta tornati alla normalità, vorrebbe proseguire la relazione esattamente come la vuoi tu. 

Il passo sbagliato che hai commesso tu è stato proprio l'insistere sulla convivenza temporanea, che sicuramente l'ha fatta sentire oppressa, ancora di più se è una tipa molto indipendente e bisognosa dei suoi spazi. 

Per il resto, non puoi fare che aspettare. La distanza, per certe persone (a mio parere più donne) può creare distacco, mentre per altri al contrario, rinforza l'intesa perché elimina la routine data dal vedersi spesso, e fa sentire la mancanza del partner. 

Tu parti con una relazione che ha delle ottime basi da quanto dici, tuttavia due mesi e mezzo sono pochi per illudersi che finita questa situazione, per lei sia tutto come prima. La sua potrebbe essere stata solo una cotta, che stando distante da te, è passata. Se invece è qualcosa di più serio, non sarà il Covid-19 a mandare all'aria tutto, dipende da lei. Tu non puoi fare altro che cercare di mantenere razionalità e anche un certo distacco: falle capire che nemmeno per te è scontato che al ritorno alla normalità, sarai lì ad aspettarla.

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