Vai al contenuto

Come risolvere la più grave crisi economico-finanziaria del XXI secolo (evitando la trappola del debito)


ArmandoBis

Messaggi raccomandati

ArmandoBis

Italian Seduction può vantare un raro privilegio, quello di aver ospitato in anteprima la soluzione alla più grave crisi economico-finanziaria del nostro secolo.

La soluzione non l'ho inventata io. Sono intelligente, ma non sono un genio.

Però, l'intelligenza mi ha permesso, nel corso della mia vita, di discriminare fra chi diceva cazzate (la stragrande maggioranza di coloro che hanno soluzioni semplici a problemi complessi) e i veri geni, cioè coloro che riescono a ridurre un problema complesso nelle sue determinanti essenziali, e a partire da ciò - che è già molto -, trovare un rimedio efficace.

Può darsi che non sia l'unica soluzione al problema, magari i teorici della MMT (Modern Money Theory) hanno già elaborato una risposta.

Purtroppo, quella teoria non l'ho ancora esaminata, per cui dovrò basarmi su una soluzione più vintage.

Fu la stessa idea che venne proposta in piena catastrofe post 1929 al grande Irving Fischer: "Ma così risolviamo la crisi!" esclamò. Non gli permisero di metterla in pratica, e gli esperimenti nati dal basso che si ispiravano a quei principi vennero subito soffocati.

Come avrete già intuito, il nodo di questa  crisi è la necessità di spendere, e per spendere ciò che non si è prodotto, occorre emettere nuovo debito. 

I paesi nordici non vogliono fare confluire il nuovo debito con il nostro, perché dubitano della nostra capacità di ripagarlo, e quindi temono di doverci, almeno in parte, pensare loro.

Dall'altro lato, un debito non garantito a livello europeo peserà in modo diverso, molto diverso, nei rispettivi bilanci statali, poiché i paesi più indebitati e con tassi di crescita meno brillanti, dovranno farsi finanziare dal mercato a tassi più elevati, potendosi quindi permettere meno spese, meno welfare, meno investimenti produttivi, aggravando ancora di più lo spartiacque che separa i paesi del nord da quelli del sud Europa.

(continua)

 

Link al commento
Condividi su altri siti

ArmandoBis

La seguente citazione è tratta da "Rethinking Money" di Bernard Lietaer e Jacqui Dunne, pagg. 176-8.

"... quando Michael Untergugenberger fu eletto sindaco di Wögl nel 1931 quasi il 30% della forza lavoro era disoccupata e circa 200 famiglie erano prive di mezzi di sostentamento. Il-sindaco-con-il-lungo-nome, come lo chiamò il famoso economista di Yale Irving Fischer, conosceva il lavoro di Silvio Gesell. Gesell era un imprenditore ed economista tedesco inventore del demurrage e di altre innovazioni monetarie, da molti considerato l'antesignano delle moderne monete complementari. Il suo sistema viene spesso indicato con il termine freigelt, Free Money in inglese.

Il sindaco di Wörgl decise così di mettere alla prova le teorie di Gesell. Il villaggio necessitava di molti interventi e c'erano molte persone desiderose di mettersi all'opera. C'era però un ostacolo da superare: sul conto bancario erano rimasti 40.000 scellini, quanto sarebbe bastato per pagare il salario di una ventina di persone per un mese, non certo quanto serviva per i lavori necessari.

Invece di spendere il denaro a disposizione, che sarebbe durato comunque non più di qualche settimana, il sindaco decise di depositarlo nella locale cassa di risparmio e di emettere dei "certificati di lavoro". Il denaro sarebbe servito come garanzia per i certificati appena emessi, che vennero semplicemente chiamati Wörgl."

 

(continua)

Link al commento
Condividi su altri siti

ArmandoBis
Inviato (modificato)

"L'idea di Untergugenberger era di riattivare l'economia e rimettere le persone al lavoro. Così disegnò il Wörgl in modo che potesse funzionare esclusivamente come mezzo di scambio. A questo scopo, fu deciso un demurrage pari a una quota del valore della valuta, nella forma di un  francobollo da applicare sul certificato con cadenza mensile. Il demurrage agisce come una sorta di tassa che spinge gli individui a mantenere la valuta in circolazione. Chiunque riceveva il Wörgl come mezzo di pagamento cercava infatti di spenderlo prima della data stampigliata sul francobollo.

Cosa notevole, solo l'ufficio delle poste e la biglietteria delle ferrovie rifiutarono i pagamenti nella nuova valuta, in quanto facenti parte di una rete statale.

Nei tredici mesi di vita del Wörgl non solo tutti i progetti in cantiere vennero realizzati, ma vi si aggiunsero nuove case, un bacino idrico, una pista da sci e il famoso ponte. Le persone utilizzarono inoltre la loro valuta cooperativa per progetti di riforestazione, con l'idea di realizzare un reddito una volta che gli alberi avessero raggiunto le dimensioni per essere venduti come legname.

Alex von Muralt, che all'epoca fece un'inchiesta approfondita sul Wörgl, riportò il commento del sindaco, piacevolmente sorpreso per il fatto che le persone sembravano "desiderose di pagare le tasse", versandole addirittura in anticipo. "Secondo me, questa voglia di pagare le tasse è semplicemente dovuta al fatto che l'imprenditore che si trova un significativo quantitativo di Wörgl può utilizzarlo per pagare la tassa locale e senza alcun deprezzamento se lo fa subito. Si è verificato un cambio di mentalità. Se prima il pagamento delle tasse veniva rimandato fino all'ultimo, adesso è al primo posto fra le cose da fare."

(continua)

Modificato da ArmandoBis
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

ArmandoBis

. "In poco tempo Wörgl diventò l'unica città austriaca con piena occupazione. 

Come ho sottolineato nel quinto capitolo, le valute locali sono scambiate più frequentemente rispetto alle monete convenzionali perché queste ultime sono usate anche come riserva di valore e non soltanto come mezzo di scambio. Sì è stimato che la circolazione del Wörgl sia stata dalle 12 alle 14 volte maggiore rispetto alla moneta nazionale, un elemento decisivo per la ripresa economica della cittadina.

Secondo Irving Fischer, "il denaro libero (free money) può rivelarsi il miglior regolatore della velocità di circolazione della moneta, che è l'elemento più controverso per quanto riguarda la stabilizzazione del livello dei prezzi. Se usato correttamente, ci può portar fuori dalla Depressione in poche settimane. ... mi ritengo un umile servitore del commerciante Gesell."

La notizia dei successi di questa valuta cooperativa si diffuse come un incendio. Il Primo Ministro francese Edouard Dalladier volle addirittura vedere con i suoi occhi il miracolo di Wörgl. Presto più di 200 fra città e villaggi austriaci adottarono il nuovo sistema. 

Fu a questo punto che la Banca Centrale Austriaca, presa dal panico, decise di riaffermare il suo monopolio, statuendo che l'emissione di Wörgl era da considerarsi un reato. 

Quasi dalla sera alla mattina, la città di Wörgl tornò ad avere il 30% di disoccupazione."

Link al commento
Condividi su altri siti

ArmandoBis

Se avete letto con attenzione la lunga citazione dal libro di Lietaer avrete colto in cosa consiste la grande idea di Gesell, cioè creare una moneta che si esaurisce col tempo, in modo da limitare la moneta a svolgere quella sola funzione per cui è stata pensata, ovvero essere uno strumento al servizio dello scambio (e non essere anche riserva di valore, vedi oltre).

Gesell presentava la sua idea quasi in termini naturalistici. La moneta con demurrage, secondo la sua visione, rispecchiava l'ordine delle cose.

I beni, di qualsiasi natura siano, una volta prodotti vanno incontro ad usura, a decadimento. Mentre invece la moneta resta sempre uguale a se stessa (vedi la definizione supremamente tautologica di Locke su che cosa fosse una sterlina).

Ma se la moneta viene usata per scambiare dei beni, viene spontaneo pensare che essa debba condividerne la natura. Debba cioè essa stessa essere soggetta a una perdita di valore col passare del tempo.

Tornando a noi, è evidente che l'unica soluzione per risolvere il problema del blocco delle attività economiche, che ostacolerà la ripresa sia sul piano dell'offerta ma soprattutto su quello della domanda, può essere risolto solo con una forte iniezione di liquidità.

Ma questa nuova liquidità, creata sotto forma di debito da onorare in futuro, non sarà un soluzione.

Anche ammettendo che non si ripetano gli errori post crisi 2008, ovvero anche immaginando che dopo gli interventi degli Stati non si uccida la flebile ripresa economica che si sarà generata con una nuova edizione delle politiche di austerità, ci sarà comunque una massa di moneta-debito con effetti destabilizzanti per l'economia globale.

La creazione e l'immissione di moneta con demurrage secondo le idee di Gesell è l'unico modo per uscirne.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

15 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

La creazione e l'immissione di moneta con demurrage secondo le idee di Gesell è l'unico modo per uscirne.

Molto affascinante ma non credo esista nessuno in grado in questo contesto storico non solo di proporlo ma neanche di iniziare a parlarne senza essere considerato pazzo.

Ammetto che è suggestiva come idea

Link al commento
Condividi su altri siti

Alessio.97

È scontato che l’unico modo per uscirne sia un’iniezione di liquiditá attraverso debito, ma quella non è una novità. Qualsiasi stato puó solo indebitarsi e lo fa continuamente e in tutte le circostanze

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...