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Fiamma - Corso urgente via Telegram


^'V'^

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Andrea_mi
1 ora fa, ^'V'^ ha scritto:

Siamo a 43 su direi 300-350, a spanne.

Per questo sale di prezzo, prima pensavo di farne 30-90, vedendo la Big picture in mente; scendendo nei dettagli con lo zoom sulle parti però ho visto che sono argomenti troppo interessanti, utili ed importanti per non zoomare.

Tantissima roba.

L'unico difetto di Fiamma è che da fuori percepisci che si parla di argomenti importanti per stare bene.

Ma toccare con mano gli effetti intorno a noi derivanti da fiamma ti dà una profondità di comprensione diversa su ciascun argomento, ma purtroppo devi farne esperienza.

Ed è li che dici: si, mi serviva.

Per me tratta di cose talmente importanti per operare nel teatro sociale che dovrebbe essere uno starter pack per esistere. Ma ci sta che sia io quello particolarmente in fase con questo percorso.

E va bene così.

Va bene così se la tipa 20/22k passa una bella serata, la gente ci vede, lei mette una storia con me, la ricondivido e si innescano meccanismi, che si sarebbero innescati anche prima, ma ora essere in grado di capirli toccando il fondo e condurli dove voglio.

Spoiler

Quanti culi vedi?

Comunque Fiamma te la covavi dentro già da un po'. E l'hai tirata fuori nel momento giusto. Non c'è un momento migliore di adesso per fare Fiamma.

Quando ascoltavo i video ci risentivo un po' dei post che hai fatto circa un anno fa. Il thread dove parli del kyūdo ad esempio.

Chiaramente con una profondità diversa.

Ma stessa lunghezza d'onda a mio modo di vedere... e da un senso di compattezza e coerenza dei tuoi discorsi davvero potente.

Sinceramente non vedo l'ora di piantare puntelli in giro per l'universo con gli esercizi che verranno.

E penso che la sensazione di pancia degli altri ragazzi che stanno facendo Fiamma sia la stessa.

Andiamo a fare cose.

Grazie Aivia 🤙🏼

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2 ore fa, Andrea_mi ha scritto:

Non c'è un momento migliore di adesso per fare Fiamma.

Vero, ma inutile as usual. 

Escape Plan è arrivato nel momento più necessario in assoluto per l'utenza, e non si è mai ripagato, è ancora lì che aspetta il capitolo finale. 

Fiamma è arrivato nel momento migliore, ma oltre a non ripagarsi ha fatto staccare il mensile al Clan anche a quella manciata che lo tenevano attivo, una volta entrati in Fiamma. 

Non li biasimo però minchia, campare così tutto il tempo

1 sept.PNG

Avendo le fighe che ti dicono "ma se non sei capace nel tuo perché non cerchi da fare qualcosa, il cameriere, un lavoro"... 

Diciamo che il momento migliore sarebbe quello in cui le persone riescono a capire di cosa hanno bisogno, invece di quello in cui io riesco a capire di cosa abbiano (abbiamo) bisogno. 

Non ho scelto a caso la parola, avrei detto desiderio se non stessi proprio parlando di bisogno fondamentale. 

 

2 ore fa, Andrea_mi ha scritto:

Comunque Fiamma te la covavi dentro già da un po'.

Non credo a un cazzo e stresso tutto, a partire da quello che dico io. 

Così mi resi conto di aver detto diverse volte una frase non mia, che avevo ritenuto logica e ripetuto alla maniera delle fighe, dei religiosi e degli appartenenti ad un sistema totalitario. 

"Questo manuale non andrà a caccia per te, devi comunque andare a prenderti le fighe". 

Sembra logica. 

Ma pensai - era il 2016 - che se avessi creato un manuale capace di andare a caccia per te, avrei dato un altro calcio in bocca a quella verità che nasce dalla logica apparente e ferisce la virilità, pertanto il reality check, e la verità, lo stressare ipotesi anche se comode. 

Così iniziai, e funzionava. 

Il passo più importante fu capire - capire in senso operativo, non filosofico - una cosa che la visione scientifica, il reality check e lo stress di ipotesi per quanto migliori della fede in qualche slogan, annebbiavano. 

Noi possiamo trovare la zona di comunicazione ed interazione tra caos ed ordine, la relazione tra energia e particella. Possiamo studiare le molecole, gli atomi e le particelle subatomiche, sfumando energia e materia. 

E possiamo, come hanno fatto le scienze umane negli ultimi cento anni, provare a trasporre il metodo scientifico allo stress di ipotesi nel campo dell'esperienza umana. 

Il metodo scientifico è relativo al primato of Matter. (E la sua relazione intercambiabile con Energy). 

Ma sebbene questo abbia dato a cento anni di studi umani un boost incredibile rispetto al filosofeggiare e ricevere a pecora credenze che recano offesa alla mente sapiens, si è ad uno stallo, nell'era dell'information overload, dove chiunque può studiare anche gratis o quasi tutto sul comportamento umano, le persone sono più ignoranti ed incapaci che mai. Confuse. 

Quando le persone sono tempestate di informazioni e confuse, si aggrappano a slogan e scorciatoie. 

L'unica via d'uscita dallo stallo umano era dunque il formulare slogan più veritieri e scorciatoie più funzionali? 

No, quella è una patch ad un SO sbagliato, non è un cambio di paradigma che cancelli cento anni di scienza ed installi un nuovo SO compatibile con l'hardware sapiens.  

Questo stallo è dovuto al fatto che la realtà è soggettiva, non oggettiva. 

Ossia, il primato non è of Matter, ma of what Matters. 

Un albero non è alto sei metri o sette, e chi dice sette ha più ragione perché il metro lo conferma. Albero, nuvola, gatto, oggetti (matter) familiari. 

Tu non sei affine alle persone che lo vedono di sette metri e non di sei, sei affine alle persone che di fronte ad un albero si sentono felici, o hanno desiderio di arrampicare, se questa è la tua esperienza. 

Un albero è vero, è reale, e lo puoi misurare e analizzare, puoi leggere su internet milioni di bit di informazioni su quel particolare albero, la sua classificazione, necessità climatica, modalità riproduttiva... 

E non è quello che tendiamo a fare anche con le donne, passando da informazioni e nozioni generalizzate ad informazioni e nozioni più divise per tipologia, tipo di donna... 

Come se essa fosse Matter, una materia di studio... per questo analizzabile... studiabile... 

Ma quando ti schiacci un dito nella porta, il dolore non è forse assolutamente reale? 

Non c'è argomentazione che possa smontare la realtà assoluta del dolore che senti. 

Il dolore matters, più di quanto ciò che è misurabile e analizzabile, ossia Matter, conti, matters. 

(Per chi non parla inglese, Matter significa materia, Matters significa che qualcosa ha salienza, rilevanza, importanza, è ciò che conta). 

Noi possiamo analizzare una gang, una tribù, i suoi costumi e usi, il numero dei suoi costituenti. E possiamo analizzare con un dettaglio sempre più accurato un'altra tribù o gang. 

Questo è matter. L'in group e l'out group. 

L'ordine, la nostra tribù che conosciamo. E il caos, la tribù sconosciuta, esterna. 

Il territorio mappato e noto, il territorio inesplorato. 

Mappare più territorio significa matter. Scienza. 

Conoscere e analizzare l'outgroup significa scienza. Matter. Renderlo territorio esplorato. 

Conoscere i colori della bandiera degli altri, il fatto che noi usiamo il caminetto e il tappeto su cui giocano i bambini e loro usano stare all'aperto, capire che riguarda il clima... è matter. 

Capire come parlare con loro per via delle differenze che comprendiamo ed abbiamo analizzato e mappato... è matter. 

Ma... il momento in cui il membro di un'altra tribù ti appare davanti dove non te lo aspettavi... 

E' un momento di caos privo di forma misurabile. 

E' un momento di potenziale totale, di caos. 

Non misurabile. 

Ma è di una salienza e realtà fortissima, per te. 

Non esiste if this then that. 

Ma il cervello scientifico lo cerca. La formazione all'americana subito gli arriva in soccorso vendendo la formula logica... Se fai quello che hai sempre fatto otterrai quello che hai sempre ottenuto. 

Bene, dice il discente, come posso cambiare. Come posso cambiare quello che faccio per ottenere quello che voglio. 

Ed ecco il metodo per cambiare a soli sette euro anziché duecento, ma solo se compri entro mezz'ora. 

NOOOOOOOO! 

Se punti sul rosso alla roulette ed esce nero per tre volte... 

Non è puntando nero che cambi quello che ottieni. 

Ogni lancio casuale di pallina ha le stesse probabilità, non dipendenti, di dare rosso o nero. 

E se hai puntato sullo zero cinque volte ma non è uscito... non è puntando sul 20 che cambi il risultato. 

Ad un certo punto uscirà lo zero e tu avrai cambiato perché non vinceva... 

E se tu sei uno che naturalmente è fatto per puntare sullo zero, o sul ventisei nero... 

Come ti senti quanto per colpa di un manuale americano hai puntato tutto sul 5 nero, perché qualcuno ha vinto con quello nel mondo... 

Ed esce lo zero, quello che volevi di pancia e che riflette come sei. 

Non ti senti come col dito schiacciato nella porta? Avendo puntato sul 5? 

Quel "come ti senti", è what matters. Il fatto che sia uscito zero o cinque è matter, misurabile. 

A posteriori. 

Quel come ti senti è reale, è con quella realtà, che costruisci il mondo. 

Non con gli atomi e le nozioni, con quello che pensi di. 

E' reale. E se si vuole ribaltare il paradigma che ha portato le persone ad un binario morto di conoscenza di cosa è reale proprio nell'era in cui le informazioni sono ovunque... 

Bisogna andare alla radice di cosa è reale. Togliere il predominio a Matter, reincoronare What Matters. 

Così, ho distrutto l'ipotesi logica e plausibile, anzi la convinzione universale, che un manuale non andrà a caccia di figa per te, e che tu debba andare a prendertele col metodo, scientifico ed evidence based, che contiene. 

Quando si è ad uno stallo negoziale bisogna rimpicciolire il game nei dettagli e discuterli o ampliare il game inserendo altri players e circostanze. 

Se fosse sempre preferibile l'una o l'altra strada, uscire dagli stalli sarebbe possibile ad un robot, invece serve sentire quale sia la strada di volta in volta, per questo è un'arte. 

Sapiens è ad uno stallo negoziale con la realtà, e sono cento anni che si dedica ai dettagli e che costruisce mezzi tecnologici per indagarli più nel dettaglio. 

Impressionante, ripensando a quando scheggiavamo selce per farne un coltello. 

Ma qualcosa si è nascosto nei dettagli. 

Qualcosa é, nei dettagli. 

E ha reso cieco Sapiens su cosa è importante. 

Serviva qualcuno che battesse l'altra strada. Quando si è ad uno stallo si deve rimpicciolire ai dettagli o allargare ed inserire nuovi player. 

Insomma non serviva certo un genio o un artista a questo punto per capire quale delle due imboccare, dopo che la prima aveva stuckato i player ancora di più. 

Serviva allargare il game immettendo un nuovo player. 

Tu. 

Shin. 

Non il tu che pensa. Che misura. Analizza. 

Tu. Quello che sente dolore al dito, credessero quello che cazzo vogliono col loro metro in mano.

What Matters. Tu.

Il Player che lo butta al culo a qualcosa che è nei dettagli, portando Sapiens a conoscere cosa è reale, cosa conta. 

Invece che a contare i semi che gli sono lanciati in terra per distrarlo, perché poveretto non sa esimersi dal contare.... ma quello lì che non sa esimersi dal contare è la mente razionale, lo stesso qualcosa che è nei dettagli. 

Non tu. 

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Andrea_mi
21 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Togliere il predominio a Matter, reincoronare What Matters. 

Mi fai venire in mente i post dove parlavi di specchietto e l'admin/Il Sire/Daimon.

All'inizio di Fiamma dici che comunque questo NON è un corso per gente che parte da zero.

Bisogna avere un certo controllo di sè. Se non ho capito male.

Quindi diciamo che chi entra in fiamma fa girare il SO con i permessi di root. 

Seduto sul suo trono, Il Sire chiama specchietto e lui arriva e obbedisce.

Ed è tramite i comandi del sire che succedono cose nel mondo reale e da cui poi deriva il reality check così tanto importante per noi maschi.

Fatta questa premessa, in fiamma il rapporto di potere tra i due rimane invariato rispetto allo stato iniziale (comunque in favore del Sire), oppure tramite le esperienze e tutto il processo per innescare la fiamma c'è un evoluzione verso nuovi equilibri?

Fare fiamma, diminuisce la resistenza e i discorsi inutili che specchietto rivolge al Sire? Rendendo in un certo senso la fiamma ancora più riconoscibile e allargando il bacino d'utenza?

In un ipotetico approccio a freddo, Fiamma può (in maniera indiretta rispetto al suo scopo iniziale, perdonami se sbaglio, ma mi sembra di capire così) aiutare a far "capire" alla tipa chi sono cosa voglio e dove sto andando?

Ho capito il discorso che hai fatto e ti ringrazio per la chiarezza come sempre, solo che mi sono venute queste domande in testa stamani quando ho riletto il post e non so darmi una risposta.

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Il 10/9/2020 alle 18:33 , ^'V'^ ha scritto:

Non credo a un cazzo e stresso tutto, a partire da quello che dico io. 

Così mi resi conto di aver detto diverse volte una frase non mia, che avevo ritenuto logica e ripetuto alla maniera delle fighe, dei religiosi e degli appartenenti ad un sistema totalitario. 

"Questo manuale non andrà a caccia per te, devi comunque andare a prenderti le fighe". 

Sembra logica. 

Ma pensai - era il 2016 - che se avessi creato un manuale capace di andare a caccia per te, avrei dato un altro calcio in bocca a quella verità che nasce dalla logica apparente e ferisce la virilità, pertanto il reality check, e la verità, lo stressare ipotesi anche se comode. 

Così iniziai, e funzionava. 

Il passo più importante fu capire - capire in senso operativo, non filosofico - una cosa che la visione scientifica, il reality check e lo stress di ipotesi per quanto migliori della fede in qualche slogan, annebbiavano. 

Noi possiamo trovare la zona di comunicazione ed interazione tra caos ed ordine, la relazione tra energia e particella. Possiamo studiare le molecole, gli atomi e le particelle subatomiche, sfumando energia e materia. 

E possiamo, come hanno fatto le scienze umane negli ultimi cento anni, provare a trasporre il metodo scientifico allo stress di ipotesi nel campo dell'esperienza umana. 

Il metodo scientifico è relativo al primato of Matter. (E la sua relazione intercambiabile con Energy). 

Ma sebbene questo abbia dato a cento anni di studi umani un boost incredibile rispetto al filosofeggiare e ricevere a pecora credenze che recano offesa alla mente sapiens, si è ad uno stallo, nell'era dell'information overload, dove chiunque può studiare anche gratis o quasi tutto sul comportamento umano, le persone sono più ignoranti ed incapaci che mai. Confuse. 

Quando le persone sono tempestate di informazioni e confuse, si aggrappano a slogan e scorciatoie. 

L'unica via d'uscita dallo stallo umano era dunque il formulare slogan più veritieri e scorciatoie più funzionali? 

No, quella è una patch ad un SO sbagliato, non è un cambio di paradigma che cancelli cento anni di scienza ed installi un nuovo SO compatibile con l'hardware sapiens.  

Questo stallo è dovuto al fatto che la realtà è soggettiva, non oggettiva. 

Ossia, il primato non è of Matter, ma of what Matters. 

Un albero non è alto sei metri o sette, e chi dice sette ha più ragione perché il metro lo conferma. Albero, nuvola, gatto, oggetti (matter) familiari. 

Tu non sei affine alle persone che lo vedono di sette metri e non di sei, sei affine alle persone che di fronte ad un albero si sentono felici, o hanno desiderio di arrampicare, se questa è la tua esperienza. 

Un albero è vero, è reale, e lo puoi misurare e analizzare, puoi leggere su internet milioni di bit di informazioni su quel particolare albero, la sua classificazione, necessità climatica, modalità riproduttiva... 

E non è quello che tendiamo a fare anche con le donne, passando da informazioni e nozioni generalizzate ad informazioni e nozioni più divise per tipologia, tipo di donna... 

Come se essa fosse Matter, una materia di studio... per questo analizzabile... studiabile... 

Ma quando ti schiacci un dito nella porta, il dolore non è forse assolutamente reale? 

Non c'è argomentazione che possa smontare la realtà assoluta del dolore che senti. 

Il dolore matters, più di quanto ciò che è misurabile e analizzabile, ossia Matter, conti, matters. 

(Per chi non parla inglese, Matter significa materia, Matters significa che qualcosa ha salienza, rilevanza, importanza, è ciò che conta). 

Noi possiamo analizzare una gang, una tribù, i suoi costumi e usi, il numero dei suoi costituenti. E possiamo analizzare con un dettaglio sempre più accurato un'altra tribù o gang. 

Questo è matter. L'in group e l'out group. 

L'ordine, la nostra tribù che conosciamo. E il caos, la tribù sconosciuta, esterna. 

Il territorio mappato e noto, il territorio inesplorato. 

Mappare più territorio significa matter. Scienza. 

Conoscere e analizzare l'outgroup significa scienza. Matter. Renderlo territorio esplorato. 

Conoscere i colori della bandiera degli altri, il fatto che noi usiamo il caminetto e il tappeto su cui giocano i bambini e loro usano stare all'aperto, capire che riguarda il clima... è matter. 

Capire come parlare con loro per via delle differenze che comprendiamo ed abbiamo analizzato e mappato... è matter. 

Ma... il momento in cui il membro di un'altra tribù ti appare davanti dove non te lo aspettavi... 

E' un momento di caos privo di forma misurabile. 

E' un momento di potenziale totale, di caos. 

Non misurabile. 

Ma è di una salienza e realtà fortissima, per te. 

Non esiste if this then that. 

Ma il cervello scientifico lo cerca. La formazione all'americana subito gli arriva in soccorso vendendo la formula logica... Se fai quello che hai sempre fatto otterrai quello che hai sempre ottenuto. 

Bene, dice il discente, come posso cambiare. Come posso cambiare quello che faccio per ottenere quello che voglio. 

Ed ecco il metodo per cambiare a soli sette euro anziché duecento, ma solo se compri entro mezz'ora. 

NOOOOOOOO! 

Se punti sul rosso alla roulette ed esce nero per tre volte... 

Non è puntando nero che cambi quello che ottieni. 

Ogni lancio casuale di pallina ha le stesse probabilità, non dipendenti, di dare rosso o nero. 

E se hai puntato sullo zero cinque volte ma non è uscito... non è puntando sul 20 che cambi il risultato. 

Ad un certo punto uscirà lo zero e tu avrai cambiato perché non vinceva... 

E se tu sei uno che naturalmente è fatto per puntare sullo zero, o sul ventisei nero... 

Come ti senti quanto per colpa di un manuale americano hai puntato tutto sul 5 nero, perché qualcuno ha vinto con quello nel mondo... 

Ed esce lo zero, quello che volevi di pancia e che riflette come sei. 

Non ti senti come col dito schiacciato nella porta? Avendo puntato sul 5? 

Quel "come ti senti", è what matters. Il fatto che sia uscito zero o cinque è matter, misurabile. 

A posteriori. 

Quel come ti senti è reale, è con quella realtà, che costruisci il mondo. 

Non con gli atomi e le nozioni, con quello che pensi di. 

E' reale. E se si vuole ribaltare il paradigma che ha portato le persone ad un binario morto di conoscenza di cosa è reale proprio nell'era in cui le informazioni sono ovunque... 

Bisogna andare alla radice di cosa è reale. Togliere il predominio a Matter, reincoronare What Matters. 

Così, ho distrutto l'ipotesi logica e plausibile, anzi la convinzione universale, che un manuale non andrà a caccia di figa per te, e che tu debba andare a prendertele col metodo, scientifico ed evidence based, che contiene. 

Quando si è ad uno stallo negoziale bisogna rimpicciolire il game nei dettagli e discuterli o ampliare il game inserendo altri players e circostanze. 

Se fosse sempre preferibile l'una o l'altra strada, uscire dagli stalli sarebbe possibile ad un robot, invece serve sentire quale sia la strada di volta in volta, per questo è un'arte. 

Sapiens è ad uno stallo negoziale con la realtà, e sono cento anni che si dedica ai dettagli e che costruisce mezzi tecnologici per indagarli più nel dettaglio. 

Impressionante, ripensando a quando scheggiavamo selce per farne un coltello. 

Ma qualcosa si è nascosto nei dettagli. 

Qualcosa é, nei dettagli. 

E ha reso cieco Sapiens su cosa è importante. 

Serviva qualcuno che battesse l'altra strada. Quando si è ad uno stallo si deve rimpicciolire ai dettagli o allargare ed inserire nuovi player. 

Insomma non serviva certo un genio o un artista a questo punto per capire quale delle due imboccare, dopo che la prima aveva stuckato i player ancora di più. 

Serviva allargare il game immettendo un nuovo player. 

Tu. 

Shin. 

Non il tu che pensa. Che misura. Analizza. 

Tu. Quello che sente dolore al dito, credessero quello che cazzo vogliono col loro metro in mano.

What Matters. Tu.

Il Player che lo butta al culo a qualcosa che è nei dettagli, portando Sapiens a conoscere cosa è reale, cosa conta. 

Invece che a contare i semi che gli sono lanciati in terra per distrarlo, perché poveretto non sa esimersi dal contare.... ma quello lì che non sa esimersi dal contare è la mente razionale, lo stesso qualcosa che è nei dettagli. 

Non tu. 

Intervento stratosferico.

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  • 3 mesi dopo...
Il 13/12/2020 at 11:06, narcissus ha scritto:

Novità su fiamma?

Magari, mi piace un sacco farlo, appena trovo sponsor che copra mesi di costi aziendali senza entrate, per produrlo, magari. 

Per ora corro dalla mattina presto alla sera per coprirli io, ma non mi rimane il tempo per farlo.

Magari avremo Fiamma con ogni minuto un annuncio di mangime per vegani. 

 

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12 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Magari, mi piace un sacco farlo, appena trovo sponsor che copra mesi di costi aziendali senza entrate, per produrlo, magari. 

Per ora corro dalla mattina presto alla sera per coprirli io, ma non mi rimane il tempo per farlo.

Magari avremo Fiamma con ogni minuto un annuncio di mangime per vegani. 

 

Chiedo venia se lo hai già spiegato in precedenza: ma un patreon o tipee per supportarti non sarebbe possibile? Hai paura che i temi di cui tratti vengano censurati e ti impediscano di avere donatori?

Modificato da Gamebred
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Kaihō-sha
48 minuti fa, Gamebred ha scritto:

i temi di cui tratti vengano censurati e ti impediscano di avere donatori?

Imho si

 

Dopo il caso della maestra di Torino ho avuto l’ennesima conferma di cosa possa arrivare a fare una società di ipocriti, bigotti e bugiardi patentati..nei (giusti?!!!) gangli di potere 😢

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1 ora fa, Gamebred ha scritto:

Chiedo venia se lo hai già spiegato in precedenza: ma un patreon o tipee per supportarti non sarebbe possibile? Hai paura che i temi di cui tratti vengano censurati e ti impediscano di avere donatori?

È una battuta, quella dello sponsor.

Se alle persone piace e comprano, se gli acquisti coprono i costi di esercizio e di produzione - quelli miei non li metto perché per ora non mi pago, tra dieci anni si vedrà - lavoro per loro e mi piace.

Se alle persone non interessa e devo sempre pagare io, fossi ricco probabilmente come hobby lo farei, perché mi piace creare Fiamma, il Clan, ecc...

Ma ricco non sono e se ora mi metto tre settimane su Fiamma, a gennaio sono chiuso e senzatetto.

Quella dello sponsor è una chiara battuta, perché molti non si rendono conto di pagare meno altre cose perché queste sono a vantaggio di chi realmente le paga.

Il quotidiano che compri a un euro in edicola costa ben più, di un euro.

Chi mette la differenza decide cosa scriverci.

Se facessero un quotidiano davvero del lettore, significherebbe che lo dovrebbe pagare il lettore.

Vai in edicola, trovi un quotidiano a 12 Euro, le persone ridono, prendono quello da un euro e vanno a casa sentendosi intelligenti.

Dieci anni dopo loro sono strangolati economicamente, moralmente, e sono malati e stressati...

Guardano quelli che hanno comprato per anni a 12 Euro che sono sani, vispi, che hanno della figa attorno e hanno le finanze a posto e dicono... Come sono fortunati.

Lo sponsor mio è chi compra, io faccio gli interessi di chi compra.

Se le persone non vogliono, quando posso pago io per fare gli interessi di quelli che hanno comprato.

Quando non posso, non pago io.

 

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