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Espatrio - Andare a vivere in un altro Paese - 4 italians who want to live better


Back Door Man

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14 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Posso farvi una domanda: da “bramante” del ritorno in Italia perché tramite il mio lavoro, guadagnerei bene senza lavorare tanto, secondo voi soffrirei comunque lo stare in Italia? Cosa vi rende insofferenti verso l’Italia? Vi leggo/ascolto 

E' una domanda strana, da qualcuno che ha vissuto molto tempo in Italia e conosce pro e contro del vivere qui. Chiedi ad altri, qualcosa che tu stesso hai esperito in prima persona?

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vol-à-voile
30 minuti fa, Gamebred ha scritto:

E' una domanda strana, da qualcuno che ha vissuto molto tempo in Italia e conosce pro e contro del vivere qui. Chiedi ad altri, qualcosa che tu stesso hai esperito in prima persona?

Non é strana se non ci vivi da 10 anni e non sai cosa ti stai perdendo o meno 

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Hans Übermann
12 minuti fa, vol-à-voile ha scritto:

Posso farvi una domanda: da “bramante” del ritorno in Italia perché tramite il mio lavoro, guadagnerei bene senza lavorare tanto, secondo voi soffrirei comunque lo stare in Italia? Cosa vi rende insofferenti verso l’Italia? Vi leggo/ascolto 

Allora quello che noto è che la maggior parte dei lamenti sono relativi ai servizi. Poi ogni regione fa il suo caso. Pertanto ti parlo dell'Emilia Romagna - Bologna.
Le lamentele sui servizi sono la maggior parte di livello burocratico e tassazione, in parte "fondata" in parte perchè si hanno aspettative maggiori. 
Esempio tassazione sul lavoro subordinato: Qui in Islanda di base pago circa il 35% di tasse, mentre in Italia esiste lo scaglione 23% e 27%. Non esiste TFR e le vacanze non sono pagate, ma vengono "tolti" il 9% di stipendio lordo per poi essere "rimessi" sul tuo c/c il 15 Maggio. Pertanto se vai in vacanza 1 mese non riceverai nessun stipendio!
Non esiste la 13 o 14 esima mensilità che noi italiani non consideriamo, ma va ad innalzare lo stipendio mensile se fosse calcolato in 12 mesi come qua. Esiste in effetti anche qui la tredicesima, ma non si basa sullo stipendio che prendi ma è una quota fissa di circa 660€. Fine
Malattia. Il primo anno il datore di lavoro ti paga solo 2 giorni al mese il resto cazzi tuoi. Dopo il secondo anno hai 30gg di malattia complessiva all'anno. Se superi cazzi tuoi. 
Ogni volta che vai dal dottore di base devi pagare circa 3,50/4€. Il certificato di malattia ti costa circa 15€ (poi viene rimborsato dall'azienda)
Nel caso che il dottore ti prescriva dei farmaci, li paghi interamente. Per esempio l'anno scorso ebbi una brutta bronchite che pensavo fosse addirittura polmonite. Ospedale ho pagato circa 100€ farmaci prescritti circa una 50 ina di euro.
Qui funziona che per i primi 215€ al mese di farmaci e altri 215€ d visite (al mese) le paghi tu. Se poi superi quella quota il 95% oltre tale soglia viene rimborsata dallo stato. 
Il che ti conviene quando vai in vacanza farti la lista delle visite mediche che devi fare (anche private) perchè ti costano di meno.
A parte al pronto soccorso che sono relativamente veloci. Da quello che ho sentito per prenotare le visite specialistiche ci vogliono le stesse settimane o mesi che ci vogliono in Italia ( ma almeno in Italia paghi solo il ticket).

Per la parte burocratica ok è più snella. Ma se devi fare cose particolare nemmeno gli esperti sanno come muoversi. Un esempio il fratello del mio capo ha un negozio online, e si è visto recapitata una multa da 10 mila euro dall'agenzia delle entrate. Alla fine va all'agenzia e anche loro non sapevano da dove era uscita quella cifra e dopo 1 settimana di telefonate qua e la scoprono che non doveva pagare nulla. 
Nel caso italiano la macchina burocratica è lenta perchè con il tempo sono state aggiunti nuovi regolamenti su vecchi e se hai un attività insolita, spesso ti imbatti in regolamenti che sono uno l'esatto opposto dell'altro e spesso devi vedere cosa dice in generale la giurisprudenza nel corso del tempo. 
Il fatto di vedere/studiare come muoversi se puoi ottenere tale diritto per alcuni può essere visto come una perdita di tempo, io la vedo anche come "formazione". Dato che noi italiani siamo abituati a scorgere la postilla che ce lo mette nel culo in un contratto, se vai all'estero con un paio di ricerche Google sai muoverti senza problemi. 
La cosa negativa invece - sempre dal punto di vista burocratico italiano- è la lentezza biblica nel scrivere nuove norme per le nuove tecnologie o nuovi lavori. Vedi i casi di AI, auto senza conducente, rider... E anche per le cause civili in corso che devono passare per  tre gradi di giudizio, o i tempi in cui le P.A pagano le imprese.
In conclusione gli italiani amano lamentarsi o meglio lagnarsi, e contemporaneamente non si alleano tra di loro per formare una manifestazione generale di malessere su determinate questioni, quale stipendio equo, una chiara burocrazia, o per i tempi biblici di un processo. E' un lamento da bar. Ma poi ai benestanti lo status quo gli va bene. Ai ricchi non gli fa una piega perchè possono spostare i loro soldi senza problemi in giro per il mondo. E i poveri non hanno il coraggio di farlo per paura di vedersi negati ulteriori diritti (Paura di essere licenziati/Paura di essere estromessi)
In quest'ultimo caso l'esperienza all'estero se fatta con successo e competenze acquisite può anche essere vantaggiosa nel saper contrattare il proprio lavoro e i propri diritti e doveri. 
 

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1 ora fa, vol-à-voile ha scritto:

Posso farvi una domanda: da “bramante” del ritorno in Italia perché tramite il mio lavoro, guadagnerei bene senza lavorare tanto, secondo voi soffrirei comunque lo stare in Italia? Cosa vi rende insofferenti verso l’Italia? Vi leggo/ascolto 

Mi pare che ne parlasti anche nel tuo diario.

Ora come ora ti direi sinceramente che dipende molto dal rapporto stipendio/costo della vita.

Se pigli un barca di soldi e il costo della vita del luogo non è elevato un pensiero a tornare lo farei.

Dipende anche però il dove in Italia.

 

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1 ora fa, Hans Übermann ha scritto:

un esperto programmatore Svizzera/Irlanda/Usa sono gli ideali.

A parte il campo della programmazione, che è fuori dal mio spettro, in UK, USA e molti stati europei sono tenuti in grande considerazione i CPD credits (Continue Professional Development). 

Spoiler

Ci sono employer che proprio li richiedono per mantenere il posto o per una promozione, altri che semplicemente li apprezzano e li valutano in un curriculum o durante la carriera. 

Ad esempio un italiano che ha una laurea (che da noi non costa niente, paga quasi tutto lo stato, mentre al competitor USA costa moltissimo ed è svantaggiato) può andare alla bersagliera e tirare su comunque qualcosa, ma se non sapeva che nel mondo anglofono (e in molti paesi europei) i CPD sono considerati nel curriculum, potrebbe trovarsi a competere in svantaggio. 

Mi sono trovato a riflettere sul fatto che molti miei clienti hanno una performance lavorativa in una vastità di campi che è assolutamente fuori media, e che però è solo con la maggiore efficienza, efficacia e orientamento che la hanno, non grazie a certificati riconosciuti. 

Ho allora notato che ci sono molti corsi - esempio Networking for Business - che costano 5-600 sterline e che accreditano 5 CPD perché durano due giorni. 

Ho seguito alcuni corsi che accreditano CPD e il materiale è talmente basico, rispetto a quello che fanno da anni i miei clienti, da sembrare un corso di quelli che una nazione fa per inserire al lavoro degli immigrati analfabeti, che non lavoreranno, ma intanto si mangia sui fondi stanziati. 

Mi sono allora informato sulla più esigente e seria organizzazione che riconosce l'accreditamento di CPD ai tuoi materiali didattici (ce ne sono alcune che basta che paghi e sottoponi al test un solo corso per farli passare tutti, non mi mischio con questo tipo di biomassa). 

E' un procedimento economicamente impegnativo e anche superare le loro alte richieste non è scontato, non è con un webinar o un audio corso che soddisfi tutti i requisiti che richiedono per autorizzarti ad attribuire CDP a valenza legale ai tuoi clienti. Inoltre non ti scrutinano in italiano, ma solo in Inglese. 

Ho deciso così di creare dei corsi specifici autoconclusivi per il futuro, fatti nell'ottica di iniziare un processo di accreditamento CDP ai clienti di questi corsi (che devono essere autoconclusivi con test di passaggio e voto, non esercizi del PREDATOR).

Sia per migliorare la mia delivery e avere delle linee chiare da rispettare per la qualità (mi rifaccio appunto alla più esclusiva e tiranna delle organizzazioni scrutinatrici), sia per dare ai clienti un valore certificato e valido in UK, parte d'Europa ed USA (in Italia non sanno nemmeno cosa sia, e mi pare nemmeno qui in Spagna) a parità di corso seguito. 

Considerando che anche solo Charisma Power del 2015 nel vecchio Clan, contiene materiale concreto e risultati nei clienti che è diversi step avanti ai corsi che si comprano per avere CPD attualmente, o che ho valutato un corso con certificato professionale da >3000 dollari di un'università, che copre in 4 mesi ed esame finale dei topic che i miei clienti hanno affrontato meglio (ma senza esame e certificazione) e senza spendere >3000 dollari (ma senza certificazione universitaria, ovviamente), la mia considerazione è triplice: 

- Chiaramente una certificazione universitaria, per quanto inferiore come risultati nel cliente rispetto alle esperienze che trattiamo, è fuori portata completamente. 

- L'accreditamento di CPD è fuori portata di poco, di un anno di lavoro su vari parametri per passare le verifiche severe e di un 2-3000 sterle. Vale la pena. 

- Ho clienti che sono luminari nel loro campo e possiedono titoli universitari di alto livello. Ne ho un bel po'. Una volta standardizzato il modo per avere l'accredito di CPD, nulla mi vieta di collaborare con loro, nel portale nostro dedicato, per creare CPD credits che io non ho i titoli per erogare - e nemmeno le competenze - così da farli guadagnare mentre al contempo il mio portale di corsi one shot acquista credibilità. 

Questo è interessante per loro perché, salvo il passaggio dello scrutinio del singolo corso, il prezzo per accreditare CPD per 36 mesi di un solo corso o due, è un prezzo, se invece ne faccio accreditare 10, di corsi, è un altro prezzo. 

Insomma, se dovessero farlo da soli si svenerebbero e dovrebbero correre dietro ai clienti per coprire i costi, se invece coordino una decina di corsi tra miei e di altri due o tre professionisti, ho un prezzo per corso inferiore e affrontabile. 

Cosa ne pensate di questa idea balzana che mi è saltata all'occhio mentre scrutinavo il livello qualitativo e funzionale assolutamente inferiore ai nostri di corsi che fanno curriculum e fanno fare carriera fuori Italia? 

Beh, che vada in porto o meno come Operazione, per me è composta di Missioni che comunque migliorano la mia delivery e seguire le guidelines più restrittive mi aiuta ad avere standard più alti, mentre al contempo percepisco la brezza voluttuosa della sfida. 

Per non intasare il suo diario di commenti Off Topic, dite cosa ne pensate con una reaction e chiudiamola lì. Thanks

 

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senza nome
21 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Posso farvi una domanda: da “bramante” del ritorno in Italia perché tramite il mio lavoro, guadagnerei bene senza lavorare tanto, secondo voi soffrirei comunque lo stare in Italia? Cosa vi rende insofferenti verso l’Italia? Vi leggo/ascolto 

Per me è questione relativa alla sfera lavorativa e componenti che ci girano intorno(in ordine sparso):

-stipendio non rapportato con costo della vita ed abbastanza più basso, al netto, di pari figure in altri posti Eu(almeno nel mio ambito),

-legato a questo: sistema sanitario, pensionistico e welfare generale e sempre più incasinato, quindi sempre più necessario, per stare tranquilli, avere varie assicurazioni e se non riesci ad arrivare a fine mese risulta complesso poterle fare,

-gli ambienti lavorativi, come si usual dire, sono abbastanza tossici per un insieme di componenti, non è specifico della azienda dove lavoro ma in generale(sia perché ho tanti contatti diretti con aziende e pa con le quali collaboro sia per riscontri di amici).

-difficile, tanto difficile, metterti in proprio per una serie abbastanza lunga di ragioni anche a causa di una certa mentalità dei clienti, collaboratori ecc.ecc.

Purtroppo, almeno io, le persone e l'ambiente in cui o con cui trascorro la gran parte del mio tempo, per ragioni fisiologiche, è proprio quello lavorativo, quindi avere una forte idiosincrasia verso questo mondo, non permette di vivere particolarmente sereni.

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Hans Übermann
3 ore fa, senza nome ha scritto:

Per me è questione relativa alla sfera lavorativa e componenti che ci girano intorno(in ordine sparso):

-stipendio non rapportato con costo della vita ed abbastanza più basso, al netto, di pari figure in altri posti Eu(almeno nel mio ambito),

-legato a questo: sistema sanitario, pensionistico e welfare generale e sempre più incasinato, quindi sempre più necessario, per stare tranquilli, avere varie assicurazioni e se non riesci ad arrivare a fine mese risulta complesso poterle fare,

-gli ambienti lavorativi, come si usual dire, sono abbastanza tossici per un insieme di componenti, non è specifico della azienda dove lavoro ma in generale(sia perché ho tanti contatti diretti con aziende e pa con le quali collaboro sia per riscontri di amici).

-difficile, tanto difficile, metterti in proprio per una serie abbastanza lunga di ragioni anche a causa di una certa mentalità dei clienti, collaboratori ecc.ecc.

Purtroppo, almeno io, le persone e l'ambiente in cui o con cui trascorro la gran parte del mio tempo, per ragioni fisiologiche, è proprio quello lavorativo, quindi avere una forte idiosincrasia verso questo mondo, non permette di vivere particolarmente sereni.

Ti faccio una domanda il mio è un confronto Italia / Islanda (Bologna/Reykjavik) Per tanto ho una domanda. Nella tua affermazione di stipendi netti, hai calcolato anche la tredicesima e quattordicesima + TFR + ferie pagate? In molti Stati ad esempio hai uno stipendio maggiore, poi scopri che non hai TFR, la tredicesima e quattordicesima non esistono, le ferie non vengono pagate o in parte....
Per la sanità purtroppo sto sentendo gente che si lamenta anche in altri paesi nord europei (non ho detto scandinavi). Il Covid ha dato una bella botta e la popolazione media mondiale sta invecchiando, credo che questo peggioramento sia in generale "normale" intesa come sanità pubblica. Poi beh se hai i soldi puoi farti qualche assicurazione. Fortunatamente il gap tra pubblico e privato ancora non è così marcato come sono ora gli USA.
Per la mentalità eh concordo credo che la maggior parte degli italiani sia aticofila.

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senza nome
1 ora fa, Hans Übermann ha scritto:

Ti faccio una domanda il mio è un confronto Italia / Islanda (Bologna/Reykjavik) Per tanto ho una domanda. Nella tua affermazione di stipendi netti, hai calcolato anche la tredicesima e quattordicesima + TFR + ferie pagate? In molti Stati ad esempio hai uno stipendio maggiore, poi scopri che non hai TFR, la tredicesima e quattordicesima non esistono, le ferie non vengono pagate o in parte....
Per la sanità purtroppo sto sentendo gente che si lamenta anche in altri paesi nord europei (non ho detto scandinavi). Il Covid ha dato una bella botta e la popolazione media mondiale sta invecchiando, credo che questo peggioramento sia in generale "normale" intesa come sanità pubblica. Poi beh se hai i soldi puoi farti qualche assicurazione. Fortunatamente il gap tra pubblico e privato ancora non è così marcato come sono ora gli USA.
Per la mentalità eh concordo credo che la maggior parte degli italiani sia aticofila.

Sisi, incluse queste cose.

L'Islanda era fuori dal mio range di ragionamento, perché non la conosco, né conosco nessuno che ci abita né è particolarmente di mio interesse.

Il mio discorso era relativo a figure laureate (con magistrale/ master degree varii) con laurea tipo ing./ economia o che stanno facendo (o hanno concluso) PhD.

Poi ovvio se mi prendi ing italiano di grande partecipata nel settore oil/gas o big Pharma con ruolo magari anche manageriale o trasfertista magari guadagna anche parecchio sopra della media di ing. del Paese x, però io conosco vari casi di gente(figure con 3 anni o inferiore di lavoro) che ha preso anche più di 1000 euro mensili +benifit +bonus di quando prendeva in Ita( e non parlo di svizzera o Paesi scandinavi).

In Italia è chiara la volontà, al di là del Covid, di non investire in settori necessari o strategici per mantenere un buon tenore di vita o uno sviluppo della nazione quali sanità, istruzione(con relativo inserimento nel mondo del lavoro), infrastrutture, servizi a rete varii ecc.

I governati voglio scagliare qualcosa a livello personale ed evitare il default nella loro legislazione, i cittadini vogliono solo fare tifoseria da stadio e populismo e cavarsela fra lavoretto in nero, il nonno morto che lascia la casa e la zia che ti paga la macchina...

Per me è un Paese senza prospettiva, per colpa di tutti, anche la mia(sicuramente).

Modificato da senza nome
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gelsomino
5 ore fa, senza nome ha scritto:

I governati voglio scagliare qualcosa a livello personale ed evitare il default nella loro legislazione, i cittadini vogliono solo fare tifoseria da stadio e populismo e cavarsela fra lavoretto in nero, il nonno morto che lascia la casa e la zia che ti paga la macchina...

Per me è un Paese senza prospettiva, per colpa di tutti, anche la mia(sicuramente).

Penso UGUALE  ate..

infatti parecchi che vogliono salvarsi non hanno capito un cazzo di come gira la giostra....

ovvero ci sta un fottio di gente a cui non frega un cazzo di niente di tutto e tutti....

in qunato LORO STANNO BENE............

è questo amplifica pultroppo le difficvolta che nel belpaese sono grandi....

non ci sta collaborazione e nessuno ,anche chi dovrebbe da statuto o per soldi, dicevo a nessuno va di fare un kazzo....

quindi il povero italiano va a sbattere spesso contro muri di cgomma impensabili, anche nel seso che non seli aspettava.............

son kazzi....

COME RIPETO SEMPRE...LA SALVEZZA è INDIVIDUALE!!!

 

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gelsomino
Il 11/11/2023 at 16:25, Hans Übermann ha scritto:

ritornerei ad essere circondato da amici/conoscenti. 

se può esserti di consolazione....

sul lungo periodo ne vedrai delle belle.......

ahhhh quante ne vedrai.... ricordatela sta cosa...scrivilòa da qualche parte.............

mio consiglio spassionato...ma se hai scritto ad incipit post"salvezza è personale"....

se hai scritto questo...

qualcosa già hai ben chiaro....

mio consiglio ...dicevo...

fai soldi e fai fica...............................

sul lungo periodo quelle due cose non le rimpiangerai mai.

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  • Cuore Nero 1
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