Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 30 Maggio 2020 Condividi Inviato 30 Maggio 2020 (modificato) *** Bisogni, potere, amore Questo è uno dei miei post "sociologici", in cui spiego una mia ipotesi sui motivi per cui le relazioni funzionano in un certo modo, con spiegazioni sia individuali che collettive. E mi confronto con gli altri per capire dove ci ho azzeccato e dove sbaglio, o magari raccogliere idee a cui non ho pensato. Il tema di oggi è "Lo squilibrio nei rapporti uomo-donna": perché così tanti uomini si lamentano che sia difficile trovare donne disponibili (BTW, anche le donne si lamentano, ma nel loro caso il problema è "trovare uomini di qualità disponibili"). N.B.: Userò una serie di generalizzazioni e semplificazioni, per ovvi motivi, ben consapevole dei loro limiti. *** Cosa fa funzionare le relazioni Prima devo fare una premessa per chiarire degli elementi che ritengo fondamentali. Nella nostra epoca le relazioni sono spiegate principalmente con l'amore, ma questo è ingenuo e fuorviante. Mi spiego meglio; secondo me il meccanismo di base per cui funzionano le relazioni è un triangolo del genere: BISOGNI / \ POTERE AMORE * Bisogni I bisogni sono imprescindibili. Ogni creatura vivente ne ha, e dipende dall'esterno per la loro soddisfazione (se i suoi bisogni non vengono soddisfatti, muore o sta male). Noi entriamo in relazione prima di tutto per soddisfare i nostri bisogni (se l'altro non mi dà nulla, perché mai dovrei relazionarmi con lui/lei?). Quindi parlare di relazioni trascurando i bisogni, è come parlare di pizza dimenticando l'impasto: la pizza senza impasto non esiste, punto. Il Romanticismo trascura l'importanza dei bisogni nelle relazioni, spiegando tutto con emozioni e sentimenti. Questo crea una visione delle relazioni idealizzata e poco realistica, nonché aspettative eccessive. Prima del Romanticismo, nessuno (tranne i poeti) si aspettava che una relazione fosse basata sull'amore, o che ci rendesse felici: la coppia soddisfaceva soprattutto esigenze pratiche. Oggi molti si aspettano che una relazione li faccia vivere in costante stato di estasi e appagamento. * Potere Il potere viene spesso equivocato, e associato a dominazione o sopraffazione. Ma il potere è essenzialmente possibilità: potere = possibilità di (poter fare, avere, essere). Tutti vogliamo potere, perché con esso possiamo realizzare quello che vogliamo - e quindi soddisfare i nostri bisogni. Il denaro è così ambito perché si traduce facilmente in potere. Quando abbiamo qualcosa che un altro vuole, questo ci dà potere su di lui. Al punto che diventa disposto a dare qualcosa di importante per averlo (in proporzione al bisogno che ne ha): se sono nel deserto ed ho una bottiglia d'acqua, l'altro farà qualsiasi cosa per averla. Se in una relazione uno dei due ha più potere dell'altro, quest'ultimo tenderà ad essere dipendente, ed il primo dominante. Nelle relazioni maschio/femmina, uno squilibrio di potere è nel sesso, in quanto il maschio sente molta più necessità di sesso della femmina (non è che le donne non siano interessate al sesso, come alcuni credono; è che le donne sono interessate al sesso solo con certi uomini - come spiegato oltre - altrimenti no). Questo dà alla femmina potere sessuale (un potere di cui il femminismo non parla mai, perché il femminismo moderno è incentrato su un paradigma di vittimismo impotente e questuante: "Povere noi, siamo così oppresse, dateci di più, sempre di più"). Un altro potere esclusivamente femminile è quello della procreazione: un uomo che voglia una discendenza, necessita di una donna disponibile. In passato, questi poteri femminili sono stati bilanciati dal maggior potere economico degli uomini; oggi non più (vedi oltre). * Amore L'amore (che è cosa diversa da innamoramento, passione, e tutte le smancerie che il romanticismo vi appiccica) significa essenzialmente "avere a cuore il benessere dell'altro". Anche se i cinici ne negano l'esistenza, in realtà l'amore esiste e lo viviamo più o meno tutti (casi patologici a parte). Solo che spesso chiamiamo "amore" cose che sono altro, o lo vediamo anche dove non c'è. * Mercato relazionale Le relazioni esistono, e si creano, all'interno di un "mercato": ovvero del bacino di potenziali persone interessate ad una relazione. Poiché ognuno cerca ed offre qualcosa, è un mercato perché funziona secondo le leggi della domanda e dell'offerta (come qualsiasi mercato); che noi non ne siamo consapevoli, oppure rifiutiamo di vederlo tale, non cambia nulla. La domanda e l'offerta regolano le interazioni (approccio, corteggiamento, accoppiamento, relazione): Se io ti offro qualcosa di vicino a quello che cerchi, tu sarai interessata Se io non offro quello che cerchi, o in misura troppo scarsa, non sarai interessata (o resterai dubbiosa, sperando di trovare alternative migliori) Se quello che io e te cerchiamo e offriamo si incontrano, sentiremo interesse reciproco e proveremo ad entrare in relazione. Secondo questo schema, il mercato delle relazioni ha molto in comune con il mercato del lavoro (domanda e offerta, competizione, squilibrio tra offerta e domanda...). Molti rifiutano di riconoscerlo, ma in realtà i due mercati sono simili, in quanto entrambi basati sui bisogni. * Come funziona Riprendendo lo schema riportato all'inizio, vediamo che i bisogni possono essere alimentati dal potere e/o dall'amore. Questo in pratica vuol dire: Il partner può darci quello che vogliamo perché abbiamo del potere su di lui/lei. Caso classico: l'uomo fa salti mortali per ottenere sesso dalla donna. Oppure lei fa la carina per farsi comprare qualcosa. Oppure, il partner ci dà quello che vogliamo perché ci ama; cioè, perché ha a cuore la nostra felicità. Naturalmente una combinazione dei due casi è possibile: in una relazione possono esserci sia scambi d'amore che di potere. Contrariamente alla visione romantica, di questi tre elementi l'unico "opzionale" è l'amore. Nel senso che i bisogni esistono sempre (sono parte intrinseca dell'esistere); il potere nelle relazioni c'entra sempre in qualche modo (anche quando leggero o celato); mentre l'amore può esserci oppure no: tutti conosciamo relazioni in cui i partner non si amano più, oppure si detestano addirittura, eppure la relazione continua (perché comunque nutre dei bisogni, e/o per qualche equilibrio di potere). Conclusa questa premessa, passiamo a vedere i motivi dello squillibrio. Modificato 30 Maggio 2020 da Crescendo63 Voyager, Zefiro, KK88 e 5 altri ha reagito a questo 6 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 30 Maggio 2020 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 30 Maggio 2020 (modificato) *** Perché c'è squilibrio fra uomini e donne *** Il divario è qualitativo, non quantitativo Tempo fa qui su IS qualcuno si lamentava di questo squilibrio, e accusava la disparità numerica, cioè il numero superiore di uomini. Ma la statistica che lui stesso citava, mostrava che - al massimo - gli uomini sono più numerosi di pochi punti percentuali (dipende dalla fascia di età). Questo in Italia e nell'Occidente in generale (in posti come la Cina la disparità è più elevata, ma noi non siamo in Cina). Facciamo un esempio pratico: c'è una festa con 100 persone, 52 uomini e 48 donne. Se fossimo a quella festa, non noteremmo nemmeno questa disparità nella folla; e gli uomini "di troppo" sarebbero una piccola minoranza. Il problema vero nasce dai diversi criteri di selezione dei due sessi: come mostrato da varie ricerche, uomini e donne si valutano e si scelgono secondo criteri molto differenti. In particolare una ricerca di OkCupid (sito di dating americano: "Your Looks and Your Inbox", pagina cancellata ma ancora disponibile su Internet Archive) mostra una disparità del genere: Gli uomini trovano attraenti o desiderabili il 90% delle donne Mentre le donne trovano attraenti o desiderabilli solo il 20% degli uomini * Una festa poco divertente La vera disparità, quindi, non è nello squilibrio quantitativo 52/48, ma in quello (qualitativo) 90/20%. Tornando alla nostra festa, se le 48 donne presenti seguissero lo schema mostrato da OkCupid, sarebbero interessate solo a 10 degli uomini presenti: i restanti 42 uomini sarebbero ignorati, messi da parte (mentre gli uomini scarterebbero solo 5 donne su 48). Possiamo facilmente immaginare che una festa così, in cui ben 42 uomini (su 100 persone) si sentono "fuori gioco", non sarebbe un ambiente molto felice: Né per quei 42 uomini, che risultano "fuori mercato" e impossibilitati a trovare quello che cercano. Né per le 48 donne che si ritrovano in feroce concorrenza per i 10 uomini migliori. Alternativamente, 38 di esse resteranno da sole, oppure si ritroveranno ad avere soltanto un accesso limitato ad uno di quei 10 uomini (che si godono tutte quelle donne disponibili a rotazione). E questo riflette molte delle frustrazioni e lamentele (sia maschili che femminili) che leggo in giro: uomini che si lamentano di non trovare donne disponibili, donne che si lamentano di non trovare uomini validi (o di essere usate e scaricate). Questa tendenza femminile a volere solo un maschio "al top", fra i migliori, è nota col nome di "ipergamia". Attenzione però: essa è sempre esistita, perché è una tendenza innata, evolutiva (infatti la troviamo anche negli animali). Allora come mai in passato questo squilibrio era meno presente, o meno sentito? Cosa è cambiato? Io vedo principalmente due nuovi fattori. *** Le donne hanno acquisito potere economico Fino agli anni '60, i ruoli tradizionali (oltre a fattori pratici, e una certa tendenza patriarcale) facevano sì che, normalmente, l'uomo si occupasse del lavoro e di portare a casa un reddito, mentre la donna si occupava della casa e dei figli. Questa suddivisione dei ruoli, in generale, è stata la norma per milioni di anni. Dagli anni '70 in poi, le donne sono sempre più entrare nel mondo del lavoro: il tramonto dei ruoli tradizionali, il femminismo, nuovi lavori che non richiedvano prestanza fisca, e - non ultimo - cambiamenti nella mentalità, hanno fatto sì che le donne acquisissero un reddito pari a quello maschile (l'idea che le donne vengono pagate meno per lo stesso lavoro, oggi, è una delle tante bugie del femminismo). *** Il mercato relazionale è diventato globale Fino agli anni '80, il "mercato relazionale" (ovvero l'ambito in cui c'è domanda ed offerta di partner - alcuni lo definiscono anche "sexual market") era locale: i potenziali partne erano solo quelli che conoscevi personalmente, che incontravi fisicamente: in famiglia, tra gli amici, tra i colleghi, alle feste, ecc. Anche se abitavi in una città di 1.000.000 di abitanti, al massimo conoscevi qualche centinaio di persone. Era fisicamente impossibile conoscere o incontrare tutti. Dagli anni '90 in poi, invece, grazie ad Internet prima ed ai social network poi, il mercato relazionale è diventato globale: cioè puoi conoscere, ed incontrare, qualsiasi persona al mondo (almeno in teoria). In un mercato locale, ognuno sa di avere possibilità limitate: quindi anche se non incontra la persona ideale, tende ad accontentarsi per soddisfare i suoi bisogni. Tanto, anche dopo aver girato un po', ci si rende conto che l'offerta è ridotta. In un mercato globale, invece, le possibilità sono - apparentemente - illimitate: soprattutto se sei "appetibile" (come sono il 90% delle donne, come visto sopra), c'è sempre qualcuno di nuovo che si interessa a te, il che ti fa sperare che qualcosa di meglio sia sempre dietro l'angolo. Quindi, perché accontentarsi? *** Perché le coppie tradizionali erano più stabili I ruoli tradizionali creavano un'interdipendenza fra uomo e donna: la donna aveva bisogno del sostentamento offerto dall'uomo, e l'uomo delle cure e delle capacità che a lui mancavano: ciò dava ad entrambi potere sull'altro (anche quando il potere economico tendeva a prevalere), e questo bilanciamento di potere portava stabilità nella relazione. Questo bilanciamento, unito alle scarse possibilità offerte da un mercato locale (si sapeva che era ben difficile trovare di meglio), induceva le persone ad accontentarsi e restare in coppia, a dispetto di problemi o insoddisfazione. Lui magari sognava la soubrette, ma si accontentava della sartina affettuosa; lei sognava l'attore o il magnate, ma si accontentava del bravo ragazzo affidabile. Oltre tutto la vita era difficile, e non dava molto spazio ai sogni. *** Lo squilibrio moderno Oggi abbiamo uno squilibrio di potere: gli uomini normali hanno perso l'esclusività del potere economico (quelli più facoltosi continuano a godere di quel vantaggio), mentre le donne continuano ad avere il potere sessuale. Abbiamo un'esasperazione della scelta femminile: per via della disparità di desiderio, amplificata dalla tecnologia, oggi ogni donna può sentirsi una diva circondata da ammiratori. Quindi, perché mai dovrebbe limitarsi o accontentarsi? Oggi abbiamo quindi una situazione in cui le donne (come indicato dalla ricerca di OkCupid) puntano a quel 20% di uomini "al top", trascurando il resto. Quindi, anche se siamo pressoché alla pari come numero, non lo siamo come scelte: una fetta consistente di uomini "normali" (nella media) sembra essere fuori mercato. In passato il potere economico dell'uomo bilanciava il potere sessuale della donna: ognuno offriva all'altro ciò che desiderava, con mutuo interesse. In passato ognuno si accontentava, per via delle scelte limitate. Oggi difficilmente ci accontentiamo, sedotti dall'apparente sovrabbondanza che ci circonda: uomini mediocri sognano le modelle o le strafighe, così come donne ordinarie sognano amanti eccezionali o amori straordinari. Solo che le donne, per via del loro potere sessuale (specialmente da giovani, quando è al suo massimo) ed alle opportunità telematiche, sembrano ancor più vivere in un "Paese dei Balocchi" sradicato dalla realtà. Certo non vale per tutti: le persone più intelligenti e consapevoli, specialmente con la maturazione, diventano più realistiche e capiscono che il "Paese dei Balocchi" nsconde una fregatura; o, più semplicemente, i loro bisogni diventano pressanti. Comunque sia, alcuni imparano ad accontentarsi (in senso creativo) ed a scegliere partner realistici, anche se non ideali. Molte donne, però, sembrano mantenere desideri e aspettative favolistici; forse "drogate" dai media, che continuano a proporre messaggi di potere femminile (le donne possono avere tutto; non devono più accontentarsi; la felicità è a portata di mano; ecc.). In sintesi, per millenni il rapporto uomo donna è stato dominato dai bisogni e bilanciato da differenti poteri (oltre che da scelte limitate): bisogni complementari e poteri differenti ma reciproci, davano ai due sessi un incentivo a scegliersi, ed alle relazioni una relativa stabilità. Oggi invece l'equilibrio tra poteri è andato perduto, tendiamo a non riconoscere i nostri bisogni ed a cullarci in illusioni romantiche, oltre a credere di avere scelte illimitate. Il risultato è una popolazione di individui apparentemente più liberi, ma molto più soli che in passato. P.S.: Per quelli che si aspettano una conclusione con "E quindi ora che possiamo fare?", mi spiace deluderli: non ho soluzioni. Mi limito a descrivere il problema, per quanto lo capisco. Di certo non propongo un ritorno ai "bei vecchi tempi" (che tanto belli non erano), né ai ruoli tradizionali (che detesto). Magari altri potranno proporre soluzioni fattibili. Modificato 30 Maggio 2020 da Crescendo63 sasa4, BrianBoru, KK88 e 11 altri ha reagito a questo 10 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Edo [Donna] 15305 Inviato 30 Maggio 2020 Condividi Inviato 30 Maggio 2020 2 ore fa, Crescendo63 ha scritto: (l'idea che le donne vengono pagate meno per lo stesso lavoro, oggi, è una delle tante bugie del femminismo). perché dici che è una bugia? I miei fanno lo stesso identico lavoro, mio papà ha sempre preso 200 euro netti in bustapaga più di mia mamma, per dire per il resto la tua analisi mi è piaciuta molto e anch'io, pur non avendo vissuto gli anni passati perché non c'ero, ritengo che le motivazioni siano quelle che hai detto tu posso solo dire che per me, donna, questo mondo è bello, e se nell'ultima frase dici che altri potrebbero proporre soluzioni significa che alla base c'è un problema, per gli uomini e forse auspichi una soluzione Questo discorso mi fa venire in mente un articolo sul genere che lessi tempo fa e si parlava di "comunismo della figa": proprio come nei sistemi economici basati sul comunismo, un tempo ce n'era un po' per tutti, non badando alla qualità e quindi ci si accontentava di ricevere quello che passava il convento e cioè la mogliettina conosciuta nella ristretta cerchia di amici e via così per tutta la vita. Ora, invece, siamo nel periodo del liberismo della figa per cui ciò che un uomo etero riesce a ottenere (sia qualità che quantità) dipende da quanto si dà da fare e non c'è nessuno che gli procuri la figa. Per me è un sistema più naturale perché basato sulla concorrenza che, si sa, porta a un miglioramento della qualità, ma non per tutti ma solo per chi si rimbocca le maniche o ha comunque delle buone basi di partenza. Però non vorrei mai che si tornasse a un sistema come prima perché, appunto, il comunismo non mi piace in nessun ambito e quando parliamo di figa parliamo di persone, cioè le donne, quindi con una volontà, non di mera merce esposta al supermercato Un altro punto a cui hai accennato è il fatto che alla festa di 100 persone, solo 5 donne verrebbero scartate dagli uomini. Sai meglio di me che dire 5% non significa nulla, nel senso che su 100 sono solo 5 e sembrano pochissime ma su milioni di persone quel 5% assume un'entità numerica non indifferente. Per es su una popolazione italiana di 60 milioni di abitanti, il 5% è composto da ben 3 milioni di persone, mica bazzeccole e presupponendo che la metà di queste siano donne, significa un milione e mezzo di donne italiane rifiutate sistematicamente. Ora, dopo anni di forum pensavo che fosse impossibile che così tante donne vengano rifiutate sessualmente anche da uomini ben al di sotto della soglia minima eppure pare essere così. In effetti, bazzicando per internet, ho avuto modo di conoscere alcune di queste tipe che non riescono a trovare nessuno e rifiuti su rifiuti portano a un inasprimento del carattere che quindi porta ad aumentare la percentuale di rifuti. Fa strano pensare che esistano eppure esistono e si sentono frustratissime perché le altre si permettono di scartare e loro vengono solo scartate e, diversamente dagli incel, nessuno crede a loro perché, insomma, dai una donna che non trova nessuno è un troll Ne ho conosciute anch'io un paio personalmente e boh, onestamente non sapevo neanche cosa dire loro dato che i gigolò sono molto più costosi e c'è meno scelta rispetto alle prostitute Tutto questo per dire che se nel comunismo della figa bene o male tutti avevano qualcosa, nel liberismo ci sono anche molte donne che rimangono letteralmente a bocca asciutta (e poi magari hanno la sfiga di finire male proprio perché non hanno mai avuto questa gioia nella vita, vedi Gloria Rosboch giusto per fare un esempio alla portata di tutti) bruni e Andreitos97 ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BrianBoru [Partecipante] 6312 Inviato 30 Maggio 2020 Condividi Inviato 30 Maggio 2020 (modificato) 50 minuti fa, Edo ha scritto: perché dici che è una bugia? I miei fanno lo stesso identico lavoro, mio papà ha sempre preso 200 euro netti in bustapaga più di mia mamma, per dire I miei genitori facevano lo stesso lavoro statale. Mia madre prendeva qualcosa in più di mio padre, forse perchè lei aveva mi pare un anno di anzianità di lavoro in più rispetto a lui. Una dipendente di un mio cliente prende uno stipendio non apparentemente adeguato al lavoro che fa. Però.... lei può prendersi permessi e ferie con maggiore disinvoltura di suo marito che lavora nella stessa azienda. Il suo datore di lavoro le riconosce il fatto di essere madre e moglie e le concede lussi che ai maschi non concede. Per inciso, il suo datore di lavoro ha ben stampata l'etichetta di maschilista. E anche a me, in passato è capitato di essere stato sottopagato. Fossi stato una donna avrei fatto il pianto greco. Ma comunque ne i tuoi genitori, ne i miei sono casi universali. Invece è un dato oggettivo che i contratti di lavoro siano uguali per tutti. E in deroga a quei contratti le inculate ce le prendiamo tutti. Cita per il resto la tua analisi mi è piaciuta molto e anch'io, pur non avendo vissuto gli anni passati perché non c'ero, ritengo che le motivazioni siano quelle che hai detto tu posso solo dire che per me, donna, questo mondo è bello, e se nell'ultima frase dici che altri potrebbero proporre soluzioni significa che alla base c'è un problema, per gli uomini e forse auspichi una soluzione Questo discorso mi fa venire in mente un articolo sul genere che lessi tempo fa e si parlava di "comunismo della figa": proprio come nei sistemi economici basati sul comunismo, un tempo ce n'era un po' per tutti, non badando alla qualità e quindi ci si accontentava di ricevere quello che passava il convento e cioè la mogliettina conosciuta nella ristretta cerchia di amici e via così per tutta la vita. Ora, invece, siamo nel periodo del liberismo della figa per cui ciò che un uomo etero riesce a ottenere (sia qualità che quantità) dipende da quanto si dà da fare e non c'è nessuno che gli procuri la figa. Per me è un sistema più naturale perché basato sulla concorrenza che, si sa, porta a un miglioramento della qualità, ma non per tutti ma solo per chi si rimbocca le maniche o ha comunque delle buone basi di partenza. Però non vorrei mai che si tornasse a un sistema come prima perché, appunto, il comunismo non mi piace in nessun ambito e quando parliamo di figa parliamo di persone, cioè le donne, quindi con una volontà, non di mera merce esposta al supermercato Non è che siccome uno applica l'etichetta di comunismo su qualcosa poi è vero che quello è comunismo. Berlusconi applicava tale etichetta ai suoi avversari politici che erano tutti ben lontani dall'essere comunisti, come lui stesso ben sapeva, creando una generazione (la mia) di anticomunisti che non hanno idea di cosa sia il comunismo. E poi abbiamo trasferito questa nostra ignoranza alla generazione seguente che in quanto a concetti come comunismo, socialismo, sinistra, eccetera ha concetti ancora più vaghi, anzi ha solo preconcetti. In un sistema comunista la figa sarebbe di proprietà dello Stato, neanche della comunità, dello Stato. Che non ha alcun senso. L'associazione che viene fatta in quell'articolo non dovrebbe essere presa alla lettera quanto meno. Il fatto che la figa fosse garantita a tutti in passato più che ora dipendeva esclusivamente da un migliore bilanciamento dei poteri. E tale bilanciamento era naturale e non imposto da nessuno tranne che dalla necessità di sopravvivere in un mondo molto più difficile di quello in cui viviamo oggi. Cita Un altro punto a cui hai accennato è il fatto che alla festa di 100 persone, solo 5 donne verrebbero scartate dagli uomini. Sai meglio di me che dire 5% non significa nulla, nel senso che su 100 sono solo 5 e sembrano pochissime ma su milioni di persone quel 5% assume un'entità numerica non indifferente. Per es su una popolazione italiana di 60 milioni di abitanti, il 5% è composto da ben 3 milioni di persone, mica bazzeccole e presupponendo che la metà di queste siano donne, significa un milione e mezzo di donne italiane rifiutate sistematicamente. Ora, dopo anni di forum pensavo che fosse impossibile che così tante donne vengano rifiutate sessualmente anche da uomini ben al di sotto della soglia minima eppure pare essere così. In effetti, bazzicando per internet, ho avuto modo di conoscere alcune di queste tipe che non riescono a trovare nessuno e rifiuti su rifiuti portano a un inasprimento del carattere che quindi porta ad aumentare la percentuale di rifuti. Fa strano pensare che esistano eppure esistono e si sentono frustratissime perché le altre si permettono di scartare e loro vengono solo scartate e, diversamente dagli incel, nessuno crede a loro perché, insomma, dai una donna che non trova nessuno è un troll Benvenuta nel mondo dei maschi, che spesso non sono rifiuti umani ma che accumulano frustrazione su frustrazione Cita Ne ho conosciute anch'io un paio personalmente e boh, onestamente non sapevo neanche cosa dire loro dato che i gigolò sono molto più costosi e c'è meno scelta rispetto alle prostitute L'accostamento gigolò/prostitute è senza senso. Il sesso ha funzione ed effetti diversi su uomini e donne. Quindi gigolò e prostitute soddisfano bisogni completamente differenti. Cita Tutto questo per dire che se nel comunismo della figa bene o male tutti avevano qualcosa, nel liberismo ci sono anche molte donne che rimangono letteralmente a bocca asciutta (e poi magari hanno la sfiga di finire male proprio perché non hanno mai avuto questa gioia nella vita, vedi Gloria Rosboch giusto per fare un esempio alla portata di tutti) Nel mondo rimane a bocca asciutta chi non ha potere. Nel mondo tutti sono felici se hanno più o meno lo stesso potere. E' una utopia ovviamente. Non si cessa mai di tentare di accrescere il proprio potere a danno di altri. Modificato 30 Maggio 2020 da BrianBoru Crescendo63, Orph e Zefiro ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 30 Maggio 2020 Autore Condividi Inviato 30 Maggio 2020 7 hours ago, Edo said: perché dici che è una bugia? I miei fanno lo stesso identico lavoro, mio papà ha sempre preso 200 euro netti in bustapaga più di mia mamma, per dire Le eccezioni esistono sempre, ma confermano la regola. Rammento solo che pagare in modo discriminante è illegale (poi può accadere, certo, ma non è cmq la regola). Ritengo però probabile che nel caso dei tuoi, ci sia un qualche motivo per cui tuo padre prende di più (e non è perché ha un pene 😄 ) - anzianità, qualifiche, straordinario, non so.... ma secondo me c'è un motivo razionale. Cmq dico che è una bugia perché il c.d. "gender pay gap" è quasi sempre spiegato da fattori concreti, non da discriminazione: le donne lavorano meno ore, fanno lavori meno remunerati (per loro scelta), ecc. Ho scritto una lunga spiegazione su Quora, ma evito di mettere link per i motivi che sai. Se cmq vuoi veramente approfondire, basta googlare "gender pay gap debunked" e trovi spiegazioni anche da fonti autorevoli (tipo Time e Forbes). Quote se nell'ultima frase dici che altri potrebbero proporre soluzioni significa che alla base c'è un problema, per gli uomini Perché, anni su IS a leggere i post dolenti degli uomini non te l'aveva ancora reso chiaro...? Quote Questo discorso mi fa venire in mente un articolo sul genere che lessi tempo fa e si parlava di "comunismo della figa": proprio come nei sistemi economici basati sul comunismo, un tempo ce n'era un po' per tutti Il "comunismo" non c'entra un piffero: non c'era un potere centrale che distribuiva relazioni. E valeva per entrambi i sessi, quindi non capisco perché parli di uno solo. Quote Ora, invece, siamo nel periodo del liberismo della figa per cui ciò che un uomo etero riesce a ottenere (sia qualità che quantità) dipende da quanto si dà da fare Eh, non è così semplice. Perché se è vero che le donne scartano a priori l'80% degli uomini, costoro non hanno molte chance, anche se si danno da fare. Pensa se gli uomini si interessassero solo alle donne a cui danno voto 9 o 10. Pensi che a quelle dal 7 in giù basterebbe "darsi da fare"? E quelle "intermedie" (5) avrebbero qualche chance? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Back Door Man [Élite] 11589 Inviato 30 Maggio 2020 Condividi Inviato 30 Maggio 2020 (modificato) E' un ottimo post. Credo che sarebbe utile contestualizzarlo. Più o meno si riferisce a LTR, che con un po' di acrobazie sono simili ai matrimoni di una volta. Siamo, inoltre, in contesto monogamico. Oppure, non so come volete chiamarlo, in contesto monogamico con corna. Cioè quello imposto dalla morale comune cattolica, che influisce molto negativamente, soprattutto sulle donne. L'uomo che fa le corna è accettato da preti e arcipreti. La donna che si prende certe libertà è una troia schifosa da lapidare e sparlare in piazza. E la prima pietra, ne sono sicuro, la tirerebbero altre donne. E riporto questo dati non per fargliene una colpa, ma per andare a fondo sulla potenza di certi dèttami imposti nei secoli. Non ce ne siamo liberati e siamo lontani dal liberarcene. Serve una presa di coscienza molto forte e chiara, come quando, in altro ambito operativo, comparve Il capitale di Marx e conseguente diffusione di idee marxiste. Ci vorrebbe un Marx nel settore della sociologia dei sessi. _______ Tornando al post: Mi piacerebbe riportarlo per intero e citare poi i collegamenti fra i tempi passati e il presente perché a volte si switcha fra le LTR e i flirt. Ad esempio nella festa, ove solo il 5% delle donne risulterebbe escluso, e solo il 20% dei maschi è appetibile io credo che noi maschi siamo meno esigenti in quanto abbiamo in mente la fisicità / il sesso. Non credo che il 100% degli uomini sia disponibile a una LTR col 95% delle donne (resta escluso il 5% delle "inchiavabili"). Semplicemente saremmo disposti a "provare" il 95% delle donne. In tal senso uso il termine Conoscenza Biblica o Conoscenza in senso biblico. E' quello che più mi piace. La domanda è: cosa vogliono le donne da quel 20% di uomini appetibili? La sola Conoscenza Biblica? No. Direbbero che sono state usate da dei mascalzoni (mi sembra di sentirle). Viceversa, gli uomini "si farebbero" il 95% delle donne presenti. Però, dopo l'esperienza di prova, se la conoscenza non è stata un granché andrebbero oltre senza rompere i coglioni. E lo dico con orgoglio. ____ Per motivi di tempo non posso riuppare il post principale. Concludo qui, ma siamo in tempo a rileggerlo e vedere dove compare questo switch fra LTR e STR interlacciati fra passato e presente. Io qualcosa ho notato. Rimando a prox intervento. Modificato 30 Maggio 2020 da Back Door Man Correzione testo + Aggiunte Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Crescendo63 [Partecipante] 3422 Inviato 30 Maggio 2020 Autore Condividi Inviato 30 Maggio 2020 2 hours ago, Back Door Man said: Più o meno si riferisce a LTR, che con un po' di acrobazie sono simili ai matrimoni di una volta. Non ho differenziato su cosa viene cercato, semplicemente perché mi sono basato sulla ricerca di OkCupid (che parla di apprezzamento e approcci, ma ovviamente non va ad analizzare gli intenti dei singoli). Il parametro era il trovare una persona attraente (desiderabile) o meno. Da lì poi possono venire fuori vari sviluppi. Quote L'uomo che fa le corna è accettato da preti e arcipreti. La donna che si prende certe libertà è una troia schifosa da lapidare e sparlare in piazza. In realtà, questo divario è molto meno marcato di un tempo; anche grazie al lavoro del femminismo sulla mentalità sociale. L'uomo traditore viene malvisto, la donna promiscua non viene più "lapidata". Ovviamente questo vale in zone "civili", ma non nel profondo Sud o zone equivalenti 😄 Quote Ad esempio nella festa, ove solo il 5% delle donne risulterebbe escluso, e solo il 20% dei maschi è appetibile io credo che noi maschi siamo meno esigenti in quanto abbiamo in mente la fisicità / il sesso. Ho indicato la ragione nelle differenti strategie di accoppiamento per ragioni evolutive (NB: il 10% delle donne sarebbe escluso, non il 5%). Ma secondo me è secondario: ogni persona poi cerca cose diverse, con persone diverse e in momenti diversi... però se non ti danno nessuna chance, non puoi fare nulla, a prescindere da cosa vorresti. Quote La domanda è: cosa vogliono le donne da quel 20% di uomini appetibili? Dipende dalla donna, dall'uomo e dal momento. Però pare sia sempre in quel 20% di uomini che le donne cerchino di trovare, sia la LTR che l'amante occasionale. L'ipergamia è sempre attiva, la femmina desidera sempre il maschio migliore (o quantomeno tra i migliori). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Back Door Man [Élite] 11589 Inviato 30 Maggio 2020 Condividi Inviato 30 Maggio 2020 10 minuti fa, Crescendo63 ha scritto: Non ho differenziato su cosa viene cercato, semplicemente perché mi sono basato sulla ricerca di OkCupid (che parla di apprezzamento e approcci, ma ovviamente non va ad analizzare gli intenti dei singoli). Il parametro era il trovare una persona attraente (desiderabile) o meno. Da lì poi possono venire fuori vari sviluppi. In realtà, questo divario è molto meno marcato di un tempo; anche grazie al lavoro del femminismo sulla mentalità sociale. L'uomo traditore viene malvisto, la donna promiscua non viene più "lapidata". Ovviamente questo vale in zone "civili", ma non nel profondo Sud o zone equivalenti 😄 Ho indicato la ragione nelle differenti strategie di accoppiamento per ragioni evolutive (NB: il 10% delle donne sarebbe escluso, non il 5%). Ma secondo me è secondario: ogni persona poi cerca cose diverse, con persone diverse e in momenti diversi... però se non ti danno nessuna chance, non puoi fare nulla, a prescindere da cosa vorresti. Dipende dalla donna, dall'uomo e dal momento. Però pare sia sempre in quel 20% di uomini che le donne cerchino di trovare, sia la LTR che l'amante occasionale. L'ipergamia è sempre attiva, la femmina desidera sempre il maschio migliore (o quantomeno tra i migliori). Forse non ho colto bene i tuoi messaggi. Ora che ci sei tornato sopra me ne rendo conto. Tuttavia ci sono dei salti temporali fra ieri e oggi che ribaltano le cose molto spesso. Il che rende il tema più difficile di quanto mi sembrasse a prima vista. Dovrò rileggere il tutto con calma. Ci sono variabili temporali e anche territoriali. Quello che era vero ieri non è vero oggi, quello che è vero in un luogo è falso in un altro. Non riesco a cogliere il tema nella sua interezza. OkCupid che cos'è? Una rivista online? Non occorre che mi rispondi. Darò un'occhiata con calma. Tutto rimandato. A domani almeno. Grazie. Crescendo63 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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