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Il copione è sempre lo stesso?


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Ciao a tutti.

sarà la giornata piovosa (almeno qui), ma oggi sento il bisogno di un vostro consiglio.

Ho citato la discussione qui sopra perchè il problema, oltre che con le persone, io ce l'ho anche con le donne. Quando intraprendo una relazione, una volta superato l'entusiasmo iniziale, mi rendo conto che vengono ripetuti gli stessi comportamenti, nonché parole (questo di riflesso vale anche per me). Come ho imparato su questo forum, il copione è sempre lo stesso. Una frase carina? capirai, nel telefono sai quante ce ne saranno uguali, nei messaggi inviati. Si fa qualcosa, saranno sempre le stesse fatte altre mille volte. Quando lei ha un orgasmo da urlo e ti dice che la scopi da Dio, posso immaginare che sia un disco rotto. Quante ex che ci promettevano amore, tempo un mese avevano già foto di un altro sui social... e potrei andare oltre.

Non so se ci sia o meno un modo per non pensarci... il fatto è che non riesco più a godermi una relazione, non è il volersi sentire "unico & speciale", a quasi 34 anni non posso pretendere granchè, ma almeno pensarci un po' di meno 😁 grazie!

 

 

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ang

É normale. Una volta che si entra nella routine é difficile che il partner ti sorprenda. Purtroppo non siamo così speciali come vogliamo credere. 

Una volta arrivati all'età adulta per cambiare serve tempo: mesi, forse anni.

Per conoscere una persona con cui stai a stretto contatto tutti i giorni; non serve molto tempo. Nel peggiore dei casi ( o forse nel migliore?) Basta un anno o qualche mese in più.

Ma poi, anche se non lo conosci a fondo. Quando conosci la personalità del partner, o di qualsiasi altro essere umano; a meno che lui non ti nasconda qualcosa, difficilmente riuscirà veramente a sorprenderti.

Di solito si finisce per rimanere insieme solo per abitudine O per tornaconto personale. Altrimenti non ci tradiremmo a vicenda.

Sono poche le eccezioni alla regola perché serve una personalità forte per andare controcorrente. Quindi, se tutti ci comportiamo allo stesso modo; é normale che le relazioni siano tutte delle fotocopie.

Per questo si possono scrivere libri sulla seduzione. Le variabili della personalità sono tante ma non sono infinite e alcune sono usate più spesso delle altre. Una volta incontrate quelle più utilizzate, in un mondo asettico, sarai in grado di sedurre la maggior parte delle persone.

Questa ovviamente é solo una mia opinione

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ArmandoBis
Il 7/6/2020 alle 18:49 , EdivadMIR ha scritto:

Ciao a tutti.

sarà la giornata piovosa (almeno qui), ma oggi sento il bisogno di un vostro consiglio.

Ho citato la discussione qui sopra perchè il problema, oltre che con le persone, io ce l'ho anche con le donne. Quando intraprendo una relazione, una volta superato l'entusiasmo iniziale, mi rendo conto che vengono ripetuti gli stessi comportamenti, nonché parole (questo di riflesso vale anche per me). Come ho imparato su questo forum, il copione è sempre lo stesso. Una frase carina? capirai, nel telefono sai quante ce ne saranno uguali, nei messaggi inviati. Si fa qualcosa, saranno sempre le stesse fatte altre mille volte. Quando lei ha un orgasmo da urlo e ti dice che la scopi da Dio, posso immaginare che sia un disco rotto. Quante ex che ci promettevano amore, tempo un mese avevano già foto di un altro sui social... e potrei andare oltre.

Non so se ci sia o meno un modo per non pensarci... il fatto è che non riesco più a godermi una relazione, non è il volersi sentire "unico & speciale", a quasi 34 anni non posso pretendere granchè, ma almeno pensarci un po' di meno 😁 grazie!

 

 

Hai sollevato un problema non da poco.

Per delle ragioni che è lungo spiegare qui, mi capita di passare dei lunghi periodi di tempo sotto lo stesso tetto con la mia one-itis.

In teoria dovrei conoscere ogni minimo suo gesto, espressione, comportamento. Ma di fatto, non è così.

Ogni cosa mi appare diversa ed è come se la vivessi per la prima volta.

Quindi, è possibile abitare un mondo cangiante. La ripetizione non è dell'identico.

Ma cosa succederebbe se il nostro rapporto si modificasse e ci mettessimo insieme?

Sarebbe la stessa cosa?

Quasi certamente no. Sarebbe molto, molto difficile mantenere la stessa freschezza.

Pensate solo alla cadenza con cui vederla. Adesso vado quando posso, o quando mi gira, o quando il tempo è bello. Un domani questo comportamento, oggi del tutto irregolare e imprevedibile, diventerebbe una sorta di barometro del mio desiderio. Qualunque scansione decida (o non decida) di adottare.

Capitolo litigi e discussioni. Adesso mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro. Anche se ricordo tutto (sono fatto così) mi è facile fare tabula rasa. Domani comincerebbero a sedimentarsi (lei già adesso mi rinfaccia litigi trascorsi...) perché la relazione fissa crea uno spazio immaginario che le persone cercano di definire con regole e confini.

Si storicizza. E ci si frega a vicenda.

Il litigio del momento diventa il litigio che hai avuto un giorno, una settimana, un mese fa. Non importa quanto lontano, diventa lo STESSO litigio.

E dopo che sei riuscito non si sa come a fare una fotocopia di te stesso e dell'altro nelle quattro dimensioni spazio-temporali, scopri con orrore che i litigi non se ne sono mai andati, scopri che c'è un campo di forze che ti porta lì.

Adesso è debole perché sei nel punto lontano dell'orbita, ma senti che ti ci stai avvicinando. Interpreti quella piccola smagliatura che hai colto in quel gesto come la conferma che ci stai arrivando. E quindi sei già lì, con la testa su un fatto che non si è ancora verificato e che quando si verificherà sarà uguale ai precedenti...

E ho fatto solo l'esempio dei litigi.

 

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  • 2 mesi dopo...
EdivadMIR

Ciao ragazzi/e,

ho scritto questo thread a giugno, speravo fosse un mio "problema" momentaneo, ma non è così. Proseguo la mia relazione, ma più vado avanti, meno trovo la forza di non pensare. Non riesco a inquadrare il problema, ovviamente sono sicuro che c'entra anche un pizzico di gelosia retroattiva.

Ma niente, non riesco più a trovare il gusto di un'uscita fuori, di un giorno di vacanza, di una decisione anche banale. Per timore di andare avanti, guardo indietro e faccio notare dei medesimi comportamenti avuti in passato. Stronco ogni parola carina, o dimostrazione. 

Non so se la soluzione sia rivolgermi a un professionista. Non è neanche la paura di soffrire di nuovo, tanto, come ho imparato, tutto passa.

Chiunque sappia consigliare una chiave di lettura... grazie davvero 😉

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6 ore fa, EdivadMIR ha scritto:

Proseguo la mia relazione, ma più vado avanti, meno trovo la forza di non pensare. Non riesco a inquadrare il problema, ovviamente sono sicuro che c'entra anche un pizzico di gelosia retroattiva.

Potresti entrare un filo nel merito della relazione?

Perchè potrebbe essere il preciso tipo di interazione con lei che ti genera questo tipo di "sensazioni".

Se approfondisci meglio si potrebbe inquadrare una possibile origine del "problema" perchè messa giù cosi sembrerebbe una lieve forma depressiva che ti fa vedere tutto sotto questa luce "opaca".

Tutti quanti siamo condannati alla ripetitività entro certi limiti, non esiste per nessuno una cosa "eterna e unica".

Il segreto sta nel concepire il qui e ora come unico e eterno, vivere in flusso più possibile e trovare una maniera per limitare le proiezioni sul passato/futuro che sostanzialmente non esistono.

 

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EdivadMIR
1 ora fa, Orph ha scritto:

Potresti entrare un filo nel merito della relazione?

Perchè potrebbe essere il preciso tipo di interazione con lei che ti genera questo tipo di "sensazioni".

Se approfondisci meglio si potrebbe inquadrare una possibile origine del "problema" perchè messa giù cosi sembrerebbe una lieve forma depressiva che ti fa vedere tutto sotto questa luce "opaca".

Tutti quanti siamo condannati alla ripetitività entro certi limiti, non esiste per nessuno una cosa "eterna e unica".

Il segreto sta nel concepire il qui e ora come unico e eterno, vivere in flusso più possibile e trovare una maniera per limitare le proiezioni sul passato/futuro che sostanzialmente non esistono.

 

Orph, oggi sei la mia vittima sacrificale! 😁 quando passi di qua hai una cena offerta!!

Spero di riuscire a trovare le parole giuste, ma ho trovato un thread dei primi di agosto di un altro utente e a leggerlo mi sono riconosciuto molto. 

Sono stanco e non credo più a nessuna cosa mi venga detta da una donna, belle parole, complimenti, sentimenti ecc. ecc. e poi, tempo di chiudere, trovano un altro e fanno le stesse, medesime cose. Quindi come faccio a fidarmi? Prima di questa ragazza, ho frequentato una che mi diceva che era presissima, che le piacevo come nessuno, che la trombavo da dio, ho smesso di frequentarla per stare con la mia attuale... ho saputo da amicizie comuni che è stata malissimo, addirittura giorni senza mangiare... poi tempo 2-3 settimane, foto e video con un altro. 

Quando succedono queste cose la mia mente, anche se ho trovato una persona con la quale sto veramente da dio, mi dice "ehi, non legarti, stai per i fatti tuoi, così con questa ci vai a letto ma senza coinvolgerti e sentire le solite frasi trite e ritrite. Se va bene, bene, se va male sarai solo uno dei tanti".

Al momento concordo con ciò che dici sul "qui e ora", e sto cercando di leggere in merito (ho iniziato da poco "Il potere di adesso" di Tolle). Ma ok, se in questo "qui e ora" devo sentirmi ripetere qualcosa di già detto...

grazie !

 

 

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14 ore fa, EdivadMIR ha scritto:

Orph, oggi sei la mia vittima sacrificale! 😁 quando passi di qua hai una cena offerta!!

No problem😅

14 ore fa, EdivadMIR ha scritto:

Sono stanco e non credo più a nessuna cosa mi venga detta da una donna, belle parole, complimenti, sentimenti ecc. ecc. e poi, tempo di chiudere, trovano un altro e fanno le stesse, medesime cose. Quindi come faccio a fidarmi?

Non credo sia una questione di "fidarsi", il punto è che per la maggior parte delle volte un uomo e una donna si incontrano restano in contatto quel periodo che varia da pochi mesi ad un anno/3 anni presi dalla passione e esaurita quella continuano per le proprie strade.

La coppia a secco (senza figli) monogamica come la intendiamo noi (in questo particolarissimo momento storico) è una cosa che non esiste da un punto di vista biologico.

La coppia è funzione della prole, i due rimangono insieme oltre quel periodo iniziale dove succedono modifiche ormonali atte a farci stare ad imbuto su una solo se si fanno figli.

Quindi di base cosa significa fidarsi?

Può succedere però che se finito quel periodo iniziale una ti piaccia al di la delle mere questioni biologiche allora si possa instaurare un rapporto di amore e amicale che travalica le questioni attrattive in senso stretto.

Ma questo NON comporta mai che tu e lei possiate non subire le spinte attrattive verso altri, perchè anche se razionalmente vi dichiarate amore eterno e tutto quanto il vostro corpo rimane inconsapevole di quel che succede e continuerà a tirarvi dentro alla giostra che è stata concepita dalla natura.

La natura non funziona "a misura del singolo" ma "a misura della specie".

Non importa la tua/mia singola sofferenza mentre siamo risospinti dentro la giostra, importa che ad ogni generazione la nostra specie differenzi il più possibile il genoma e con scarti annui più brevi possibile per avere successive generazioni più forti/adattabili alle condizioni ambientali date.

14 ore fa, EdivadMIR ha scritto:

Prima di questa ragazza, ho frequentato una che mi diceva che era presissima, che le piacevo come nessuno, che la trombavo da dio, ho smesso di frequentarla per stare con la mia attuale... ho saputo da amicizie comuni che è stata malissimo, addirittura giorni senza mangiare... poi tempo 2-3 settimane, foto e video con un altro. 

Scusami cosa avrebbe dovuto fare restare in lutto per anni?

Si sta adattando al contesto, soprattutto una donna ha la capacita di "resettare" il passato molto più velocemente di un maschio ma anche questa cosa è funzionale, in natura se una resta da sola è morta nel giro di poco.

Queste cose sono scritte nel nostro patrimonio genetico non puoi "sovrascriverle" solo perchè siamo in una società civilizzata e non nella foresta.

Capito questo rimane imho molto poco di cui dispiacersi, si tratta alle condizioni date (che vanno accettate come accetti la gravità e il fatto che respiri aria e non acqua) di cercare di soffrire il meno possibile.

14 ore fa, EdivadMIR ha scritto:

Quando succedono queste cose la mia mente, anche se ho trovato una persona con la quale sto veramente da dio, mi dice "ehi, non legarti, stai per i fatti tuoi, così con questa ci vai a letto ma senza coinvolgerti e sentire le solite frasi trite e ritrite. Se va bene, bene, se va male sarai solo uno dei tanti".

Sarai uno dei tanti, ma nel momento in cui le cose le vivi sarai anche il solo e unico nell'universo.

La capacità di goderti quel momento che è di per se unico e irripetibile senza inquinarlo col pensiero sul futuro è alla base di una possibile felicità in un mondo che NON è stato concepito per la tua specifica felicità.

 

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ArmandoBis

Puoi prendere in considerazione la pratica meditativa, che serve appunto a radicati nel presente.

Se vivi nel presente non c'è il problema della ripetitività: ogni evento è unico e irripetibile.

E neppure il futuro o il passato possono scalfirti (infatti uno non c'è più e l'altro è assolutamente imprevedibile.)

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