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A 31 sono finito per le donne?


Medoro

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24 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

È milioni di tentativi al secondo in modalità brute force per vedere quello che ottiene un risultato migliore su tutti quelli che ci assomigliano e se ti riorganizzi lo stanno facendo anche altri e l'algoritmo ha già trovato cosa produca più risultato contro di te facendo milioni di test con piccole deviazioni casuali.

Come faccio a difendermi?

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30 minutes ago, ^'V'^ said:

Poi però sono arrivati i social.

In cui l'algoritmo è studiato ed auto adattivo per usare la tua psiche contro di te

ti va di approfondire un po questo punto? magari con qualche esempio, grazie :)

Modificato da Boulevard
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11 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Come faccio a difendermi?

Ulisse fece mettere tappi di cera nelle orecchie ai suoi uomini e lui rimase ad ascoltare ma si fece legare all'albero maestro della nave.

Si fece legare perché non aveva perso l'umiltà, con tutte le sue esperienze e viaggi, sapeva di essere umano e che ci sono cose più potenti della capacità di un uomo, di un umano, di autogestirsi.

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Back Door Man
46 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

In un mondo senza social, diciamo fino al 2008, anche davanti alla caduta del muro di Berlino, anche davanti alla prova ed esperienza da ogni parte che le ideologie che gli avevano messo in testa si smontano con l'abaco già in astratto e si frantumano nella realtà, hanno continuato a strillonare le loro nevrotiche utopie distopiche.

E lì stava al loro cervello, lo stesso su cui riescono a far girare credenze religiose in aperto contrasto con ogni esempio di realtà.

Poi però sono arrivati i social.

In cui l'algoritmo è studiato ed auto adattivo per usare la tua psiche contro di te, e nessuno di noi pensa e si riorganizza più in fretta di quanto quello lo faccia, perché non è una partita a scacchi contro un nemico che pensa a cosa potremmo fare e fa la sua mossa, forse sbagliata, forse fondata su una teoria della psicologia buona ma non perfetta.

È milioni di tentativi al secondo in modalità brute force per vedere quello che ottiene un risultato migliore su tutti quelli che ci assomigliano e se ti riorganizzi lo stanno facendo anche altri e l'algoritmo ha già trovato cosa produca più risultato contro di te facendo milioni di test con piccole deviazioni casuali.

È scacco matto all'umanità. 

Erano sotto scacco con la religione, sotto scacco con il marxismo e i vittimismi di massa, la democrazia imposta ad una specie tribale gerarchica, la televisione, gli slogan, poi è diventato scacco matto.

 

 

7 minuti fa, purple pill ha scritto:

è semplice.

l'algoritmo è studiato per creare echo chambers, ossia per farti stare a contatto con chi la pensa come te.

Può sembrare cervellotico, in realtà è semplice e funziona: in linea di massima, si seleziona la tua cerchia sulla base dei like che metti e degli utenti/pagine/contenuti con cui interagisci.

Ora - se si toglie il cosiddetto "like" tattico - la maggior parte degli uomini ha notoriamente la tendenza a confermare le certezze acquisite.

In facebook questo atteggiamento è premiato dall'architettura stessa dell'algoritmo.

Algoritmo che - e qui sta la trappola di massa - tende ad hackerare e dirottare i tuoi circuiti della dopamina.

Vale a dire che, se prima il tuo organismo ti regalava un boost di dopamina quando fissavi e raggiungevi un obiettivo, oggi lo fa quando scrivi delle cazzate e ci prendi dei like.

Scacco matto.

Il problema è che a lungo andare si è visto che tutto ciò:

tende a irrigidire ciascuno sulle credenze esistenti,

spegne il pensiero critico

frantuma il tessuto sociale, dividendo la popolazione in nicchie.

di conseguenza dispone la società secondo quella forma di tribalismo bandito e antagonista che storicamente ha sempre spianato la strada a colpi di mano o svolte autoritarie.

 

Ah, questo per la cronaca non lo dico io.

Lo dicono, e da un pezzo, gli ex dirigenti senior e perfino i fondatori di facebook.

 

Sembrerebbe che i social siano diventati la nuova religione globale.

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Back Door Man

Di Internet mi fa paura la preparazione.

Prima di darlo in pasto ai civili è stato usato dai militari.

Era un progetto americano e si chiamava Arpanet.

In spoiler - Breve storia di Internet: da Arpanet a Internet

Spoiler

"Nel 1958 il Governo degli Stati Uniti decise di creare un istituto di ricerca. L'istituto venne denominato ARPA (acronimo di Advanced Research Projects Agency) e il suo compito era ambizioso: cercare soluzioni tecnologiche innovative. Fra gli incarichi dell'Agenzia c'era quello di trovare una soluzione alle problematiche legate alla sicurezza e disponibilità di una rete di telecomunicazioni.

Il progetto venne sviluppato negli anni '60 in piena Guerra fredda con la collaborazione di varie università americane, e, secondo molte fonti, aveva lo scopo di costruire una rete di comunicazione militare in grado di resistere anche ad un attacco nucleare su vasta scala (questa idea deriva dagli studi che Paul Baran aveva iniziato nel 1959 alla RAND corporation sulle tecnologie di comunicazione sicura). Secondo altre fonti, invece, questa tesi è una leggenda alimentata da un articolo sul "Time" del 1993 di Philip Elmer-Dewitt.

Alle origini ARPAnet era una rete militare finalizzata allo scambio di informazioni, un sistema che doveva essere veloce e sicuro.

Nel 1969 fu pubblicata la prima RFC.

Per tutti gli anni Settanta ARPAnet continuò a svilupparsi in ambito universitario e governativo, ma dal 1974, con l'avvento dello standard di trasmissione TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol), il progetto della rete prese ad essere denominato Internet.

È negli anni ottanta, grazie all'avvento dei personal computer, che un primo grande impulso alla diffusione della rete al di fuori degli ambiti più istituzionali e accademici ebbe il suo successo, rendendo di fatto potenzialmente collegabili centinaia di migliaia di utenti. Fu così che gli "utenti" istituzionali e militari cominciarono a rendere partecipi alla rete i membri della comunità scientifica, che iniziarono così a scambiarsi informazioni e dati, ma anche messaggi estemporanei ed a coinvolgere, a loro volta, altri "utenti" comuni. Nacquero in questo modo, spontaneamente, l'e-mail o posta elettronica, i primi newsgroup e di fatto una rete: Internet.

Nel 1983 ARPA esaurì il suo scopo: lo stato chiuse l'erogazione di fondi pubblici, la sezione militare si isolò, necessitando di segretezza assoluta a protezione delle proprie informazioni, e nacque perciò MILNET.

Con il passare del tempo, l'esercito si disinteressò sempre più del progetto (fino ad abbandonarlo nel 1990), che rimase sotto il pieno controllo delle università, diventando un utile strumento per scambiare le conoscenze scientifiche e per comunicare.

In seguito, nei primi anni novanta, con i primi tentativi di sfruttamento commerciale, grazie a una serie di servizi offerti da varie aziende, ebbe inizio il vero boom di Arpanet, nel frattempo rinominata Internet, e negli stessi anni nacque una nuova architettura capace di semplificare enormemente la navigazione: il World Wide Web, inventato da Tim Berners-Lee nel 1989."

Dai militari passò alle Università e infine a cani e porci, cioè a tutti.

E state sicuri che non è stato lasciato niente al caso. Quando è stato ceduto avevano già studiato tutte le implicazioni possibili e immaginabili dell'impatto che si sarebbe verificato su usi e costumi e psiche della popolazione.

So cose al riguardo di cui non si può parlare pubblicamente. Tutta una storia underground che sui libri di storia non c'è finita.

Da bambino sentivo parlare di "piani". Progetti a lungo termine. Ventennali, trentennali.

Ne capivo quanto ne può capire un bambino.

Quando sono diventato grande ho iniziato a capirci qualcosa.

Roba grossa.

Sono progetti che, con variazioni minime, "fisiologiche" direi, hanno dato i risultati previsti.

Posso dirvi che i risultati, per chi vive nel presente, non sono entusiasmanti.

Ne parleremo, un giorno. Se ce ne sarà l'occasione, in real life.

 

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leavingmyheart
7 ore fa, Ixx ha scritto:

Lascia stare le donne. Non valgono la pena. Pensa ad altro.

 

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19 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

In un mondo senza social, diciamo fino al 2008, anche davanti alla caduta del muro di Berlino, anche davanti alla prova ed esperienza da ogni parte che le ideologie che gli avevano messo in testa si smontano con l'abaco già in astratto e si frantumano nella realtà, hanno continuato a strillonare le loro nevrotiche utopie distopiche.

E lì stava al loro cervello, lo stesso su cui riescono a far girare credenze religiose in aperto contrasto con ogni esempio di realtà.

Poi però sono arrivati i social.

In cui l'algoritmo è studiato ed auto adattivo per usare la tua psiche contro di te, e nessuno di noi pensa e si riorganizza più in fretta di quanto quello lo faccia, perché non è una partita a scacchi contro un nemico che pensa a cosa potremmo fare e fa la sua mossa, forse sbagliata, forse fondata su una teoria della psicologia buona ma non perfetta.

È milioni di tentativi al secondo in modalità brute force per vedere quello che ottiene un risultato migliore su tutti quelli che ci assomigliano e se ti riorganizzi lo stanno facendo anche altri e l'algoritmo ha già trovato cosa produca più risultato contro di te facendo milioni di test con piccole deviazioni casuali.

È scacco matto all'umanità. 

Erano sotto scacco con la religione, sotto scacco con il marxismo e i vittimismi di massa, la democrazia imposta ad una specie tribale gerarchica, la televisione, gli slogan, poi è diventato scacco matto.

 

 

Resterà solo un sogno, ma poter spegnere tutto e ripartire da zero sarebbe interessante. La fine di Youporn, Pornhub e co. porterebbe disordini mai visti su scala mondiale.

 

 

Modificato da Caraibika
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