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Ogni volta la stessa storia


Eagle11

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Eagle11

Ciao ragazzi,

Mi sono iscritto da poco e vi ringrazio per l'eventuale supporto e per i consigli, e mi scuso in anticipo per la lunghezza del testo, vorrei procedere per gradi e credo che ormai si tratti più di capire me stesso che chi si relaziona con me.

Quando avevo 20 mi innamorai di quella che all'epoca era la mia migliore amica (che era fidanzata), quando questa cosa venne fuori lei all'inizio mi respinse per restare con il ragazzo pur se provava una forte attrazione nei miei confronti. Infatti diciamo che iniziai a pensare a lei oltre l'amicizia pure per un iniziale cambio di atteggiamento da parte sua. Fatto sta che nonostante era fidanzata flirtava e si sentiva tutti i giorni con me per mesi fino a che non si lasciò con il ragazzo e iniziò una specie di relazione con me. Dico "specie" perché lei in quell'anno in cui siano stati insieme diceva di stare male per come era finita con il suo ex, e che io e lei non eravamo una vera e propria coppia. Io continuai comunque questa relazione sperando che le cose andassero meglio, e in alcuni periodi è stato così, ma comunque mi sono sentito sempre sentimentalmente inferiore al suo ex, anche perché spesso, volontariamente o no, lei me lo faceva capire. Mi diceva la classica cosa che ti voglio bene sei stato il mio migliore amico, sei unico però il sentimento è un'altra cosa ecc., Infatti la storia fini malissimo con lei che dopo avermi lasciato nemmeno il tempo di una settimana e già si stava vedendo con un altro che tra l'altro conoscevo. Per me fu durissima ero distrutto ma poi con il tempo (un bel po' di tempo) mi ripresi e iniziai a divertirmi, a frequentare altre ragazze senza mai legarmi troppo però e via così per anni fino a quest'anno.

PS: Io mi innamorai di lei anche perché in quel periodo avevo una situazione familiare disastrata e lei mi stette molto vicino. Dopo che è finito tutto non ci siamo mai più visti ne sentiti.

Prima che mi "fidanzassi" (verso i 19 anni), conobbi una ragazza che si può dire prese il posto di migliore amica ed ora il problema è proprio con lei.

Nel corso degli anni siamo sempre stati amici senza alcun tipo di gelosia o interessi a livello sessuale e non abbiamo mai neanche litigato, fino a quest'anno appunto: verso dicembre sia io che lei siamo single, lei si è appena lasciata e io proseguo sempre con la linea del non legarmi a nessuno, una sera usciamo a cena e rientrati a casa facciamo sesso. Lei da qualche giorno aveva cambiato atteggiamento nei miei confronti e mi confessa che il suo ex era gelosissimo di me e che le ha rotto talmente le scatole che a lei venne la curiosità di sapere come fossi a letto.

N.B.: Premetto che io non ho mai avuto una buona opinione di questo suo ex, Inoltre lei non l'ha mai presentato come suo fidanzato a me e la madre di lei pur conoscendolo non sa che è stato insieme a sua figlia, inoltre anche lei (la madre) lo reputa proprio un coglione (scusate il termine) perché era come un cagnolino al servizio della figlia.

Tornando alla storia alla fine lo facciamo ma io inizialmente cerco di vivere il rapporto con distacco proprio per quello che mi era successo con la mia ex. Inizialmente infatti non dormo mai con lei ed è lei a chiedermi di farlo ma io mi rifiuto sempre (anche questa cosa con il tempo è cambiata, si è quasi invertita). Con il tempo però inizio a provare qualcosa, ma cerco di nasconderlo (anche se ora è palese) perché lei mi disse che non voleva fidanzarsi o cose varie.

Col tempo iniziano anche i litigi io ci entro sempre più dentro e provo qualcosa sempre più forte. Un giorno litighiamo di brutto e le dico che per me può finire lì. Non ci parliamo per una settimana e quando provo a riparlarci lei schiva e poi mi spiega il motivo... Dice che si è rivista con il suo ex per parlarci e che lo ha richiamato lei, ma che comunque si sente una merda perché:

1. Non sa che perché lo ha cercato.          2. Che si sente una merda perché ci fa del male.

Comunque per me inizia un periodo di ansia per via di una visita medica che me l'ha messa (sono ipocondriaco), e cerco la sua vicinanza. Io le faccio capire che cerco qualcosa di più ma lei non è disposta a darmela ma comunque continuiamo a fare sesso. Il sesso con lei è bellissimo, e anche nell'intimità non mi sono mai trovato così con qualcuna... Però ci sono tante cose che non vanno a partire da me, so che la cosa non andrà ed ho il sospetto che si stia continuando a parlare con il suo ex.

Da un po' di tempo la vedo più strana del solito e le chiedo sempre se debba dirmi qualcosa ma nulla (sapevo che il suo ex la tartassava di messaggi e ogni tanto lei le rispondeva, perché una volta mi è capitato di vedere il suo telefono). Continuiamo a fare sesso fino a due giorni fa quando per il fatto che non mi sentivo bene, nonostante le sue insistenze per farlo le dico che è meglio di no. Lei si lamenta perché tra poco partirò e probabilmente questo sancirà la fine di questa storia, e si rifiuta addirittura di dormire con me. Il giorno seguente fa lo stesso, mi evita, così decido di parlarci: mi dice che sta parlando con il suo ex e che il motivo per cui l'ho vista strana è che lui le ha detto che ultimamente si è scopato una e a lei rode per questa cosa e si sta chiedendo il perché. Sento come una pietra nel petto (di nuovo). Le dico che è assurdo che lei venga a letto con me e continui e sentire o a farsi questi problemi. La sua risposta è stata la stessa della mia ex: sono diverse le cose che provavo con lui, a te ti voglio bene, sei una bella persona ecc. Dice che magari le rode il culo per il fatto che lui si è fatta un'altra solo perché forse vuole primeggiare e che per quanto riguarda me, probabilmente in tutti questi anni se avesse provato qualcosa di più se ne sarebbe accorta e che lei si sentirebbe più male se mi perdesse come amico che come scopata. Al che io le ho confessato che probabilmente lei non è più mia amica e non so se lo sarà più.

Il bello è che lei ha sempre criticato la mia ex, ma lei per certi versi ha fatto anche di peggio.

Comunque il problema principale sono io, quello provo e che vedo io, quando provo qualcosa di forte per qualcuno: mi sento sempre sentimentalmente inferiore a qualcun altro e ciò mi viene sempre palesato in faccia. È una cosa che mi fa malissimo, mi sento sempre come un passatempo, qualcuno che serve per sostenere e basta. Il brutto è questa cosa recidiva, mi è successo già due volte e con due persone che per me sono state importantissime.

Quando mi ha fatto capire che con lui si era prefissata cose più importanti, provava un altro tipo sentimento ( pur tenendo quella relazione nascosta ai più come d'altronde sta facendo con me) mi è crollato tutto, so che non c'era molto in cui sperare visto l'andazzo, ma quando tengo ad una cosa la speranza che possa andare ce l'ho. Mi sembra di rivivere lo stesso incubo.

Sono sicuro, inoltre che appena partirò, si rivedranno e succederà anche altro. Ed io sarò stato solo una cosa di passaggio.

Il fatto è che così non mi ci voglio più sentire. So che ora che ho la possibilità di allontanarmi dovrei divertirmi come ho sempre fatto, ma comunque ho paura che questo dolore mi frenerà. Mi dovrei prendere tempo per stare meglio, ma l'idea che lei si scopi qualcun altro dopo essere stata con me e visto quello che credo di provare mi fa malissimo.

Il fatto inoltre è che sta volta probabilmente è anche peggio perché non più una migliore amica (le ho perse entrambe), i miei amici più stretti vivono lontano e li vedrò solo questo mese, quindi in un certo senso mi sento anche solo. È incredibile come tutto mi si stia ritorcendo contro nonostante mi ero prefissato di non stare più così per qualcuno. Ma evidentemente il miglioramento fai da te è stato un fallimento ho quasi 27 anni e non sono mai riuscito a creare niente di più che attrazione fisica a persone per cui provo qualcosa. Vivo come in un eterno rifiuto dal punto di vista dei sentimenti, pur avendo avuto abbastanza esperienze sessuali. 

Quello che chiedo a voi non è tanto come poter recuperare questo rapporto (comunque accetterei volentieri dei consigli) ma come migliorare me stesso, questo lato di me sentimentale che mi porta a soffrire perché non mi sento amato, come non sentirmi più un ripiego anche per le persone che reputo importanti... Cosa avrei dovuto fare secondo voi per non arrivare a questo punto di nuovo.

Perché finisco sempre in relazioni tossiche per me, che neanche lo diventano con il tempo ma lo sono sin dall'inizio?

Grazie ragazzi e scusate il poema/sfogo/bambinata.

 

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ArmandoBis

"La gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri" (Karl Kraus)

 

Quanto alla domanda che ti poni, non mi sembra che le tue relazioni siano tossiche.

Semplicemente cominciano in un certo modo e non cambiano.

 

"Come cominci tale resterai. Il più lo può la nascita e il raggio di sole che al neonato va incontro." (Hölderlin)

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leavingmyheart
13 ore fa, Eagle11 ha scritto:

Ciao ragazzi,

Mi sono iscritto da poco e vi ringrazio per l'eventuale supporto e per i consigli, e mi scuso in anticipo per la lunghezza del testo, vorrei procedere per gradi e credo che ormai si tratti più di capire me stesso che chi si relaziona con me.

Quando avevo 20 mi innamorai di quella che all'epoca era la mia migliore amica (che era fidanzata), quando questa cosa venne fuori lei all'inizio mi respinse per restare con il ragazzo pur se provava una forte attrazione nei miei confronti. Infatti diciamo che iniziai a pensare a lei oltre l'amicizia pure per un iniziale cambio di atteggiamento da parte sua. Fatto sta che nonostante era fidanzata flirtava e si sentiva tutti i giorni con me per mesi fino a che non si lasciò con il ragazzo e iniziò una specie di relazione con me. Dico "specie" perché lei in quell'anno in cui siano stati insieme diceva di stare male per come era finita con il suo ex, e che io e lei non eravamo una vera e propria coppia. Io continuai comunque questa relazione sperando che le cose andassero meglio, e in alcuni periodi è stato così, ma comunque mi sono sentito sempre sentimentalmente inferiore al suo ex, anche perché spesso, volontariamente o no, lei me lo faceva capire. Mi diceva la classica cosa che ti voglio bene sei stato il mio migliore amico, sei unico però il sentimento è un'altra cosa ecc., Infatti la storia fini malissimo con lei che dopo avermi lasciato nemmeno il tempo di una settimana e già si stava vedendo con un altro che tra l'altro conoscevo. Per me fu durissima ero distrutto ma poi con il tempo (un bel po' di tempo) mi ripresi e iniziai a divertirmi, a frequentare altre ragazze senza mai legarmi troppo però e via così per anni fino a quest'anno.

PS: Io mi innamorai di lei anche perché in quel periodo avevo una situazione familiare disastrata e lei mi stette molto vicino. Dopo che è finito tutto non ci siamo mai più visti ne sentiti.

Prima che mi "fidanzassi" (verso i 19 anni), conobbi una ragazza che si può dire prese il posto di migliore amica ed ora il problema è proprio con lei.

Nel corso degli anni siamo sempre stati amici senza alcun tipo di gelosia o interessi a livello sessuale e non abbiamo mai neanche litigato, fino a quest'anno appunto: verso dicembre sia io che lei siamo single, lei si è appena lasciata e io proseguo sempre con la linea del non legarmi a nessuno, una sera usciamo a cena e rientrati a casa facciamo sesso. Lei da qualche giorno aveva cambiato atteggiamento nei miei confronti e mi confessa che il suo ex era gelosissimo di me e che le ha rotto talmente le scatole che a lei venne la curiosità di sapere come fossi a letto.

N.B.: Premetto che io non ho mai avuto una buona opinione di questo suo ex, Inoltre lei non l'ha mai presentato come suo fidanzato a me e la madre di lei pur conoscendolo non sa che è stato insieme a sua figlia, inoltre anche lei (la madre) lo reputa proprio un coglione (scusate il termine) perché era come un cagnolino al servizio della figlia.

Tornando alla storia alla fine lo facciamo ma io inizialmente cerco di vivere il rapporto con distacco proprio per quello che mi era successo con la mia ex. Inizialmente infatti non dormo mai con lei ed è lei a chiedermi di farlo ma io mi rifiuto sempre (anche questa cosa con il tempo è cambiata, si è quasi invertita). Con il tempo però inizio a provare qualcosa, ma cerco di nasconderlo (anche se ora è palese) perché lei mi disse che non voleva fidanzarsi o cose varie.

Col tempo iniziano anche i litigi io ci entro sempre più dentro e provo qualcosa sempre più forte. Un giorno litighiamo di brutto e le dico che per me può finire lì. Non ci parliamo per una settimana e quando provo a riparlarci lei schiva e poi mi spiega il motivo... Dice che si è rivista con il suo ex per parlarci e che lo ha richiamato lei, ma che comunque si sente una merda perché:

1. Non sa che perché lo ha cercato.          2. Che si sente una merda perché ci fa del male.

Comunque per me inizia un periodo di ansia per via di una visita medica che me l'ha messa (sono ipocondriaco), e cerco la sua vicinanza. Io le faccio capire che cerco qualcosa di più ma lei non è disposta a darmela ma comunque continuiamo a fare sesso. Il sesso con lei è bellissimo, e anche nell'intimità non mi sono mai trovato così con qualcuna... Però ci sono tante cose che non vanno a partire da me, so che la cosa non andrà ed ho il sospetto che si stia continuando a parlare con il suo ex.

Da un po' di tempo la vedo più strana del solito e le chiedo sempre se debba dirmi qualcosa ma nulla (sapevo che il suo ex la tartassava di messaggi e ogni tanto lei le rispondeva, perché una volta mi è capitato di vedere il suo telefono). Continuiamo a fare sesso fino a due giorni fa quando per il fatto che non mi sentivo bene, nonostante le sue insistenze per farlo le dico che è meglio di no. Lei si lamenta perché tra poco partirò e probabilmente questo sancirà la fine di questa storia, e si rifiuta addirittura di dormire con me. Il giorno seguente fa lo stesso, mi evita, così decido di parlarci: mi dice che sta parlando con il suo ex e che il motivo per cui l'ho vista strana è che lui le ha detto che ultimamente si è scopato una e a lei rode per questa cosa e si sta chiedendo il perché. Sento come una pietra nel petto (di nuovo). Le dico che è assurdo che lei venga a letto con me e continui e sentire o a farsi questi problemi. La sua risposta è stata la stessa della mia ex: sono diverse le cose che provavo con lui, a te ti voglio bene, sei una bella persona ecc. Dice che magari le rode il culo per il fatto che lui si è fatta un'altra solo perché forse vuole primeggiare e che per quanto riguarda me, probabilmente in tutti questi anni se avesse provato qualcosa di più se ne sarebbe accorta e che lei si sentirebbe più male se mi perdesse come amico che come scopata. Al che io le ho confessato che probabilmente lei non è più mia amica e non so se lo sarà più.

Il bello è che lei ha sempre criticato la mia ex, ma lei per certi versi ha fatto anche di peggio.

Comunque il problema principale sono io, quello provo e che vedo io, quando provo qualcosa di forte per qualcuno: mi sento sempre sentimentalmente inferiore a qualcun altro e ciò mi viene sempre palesato in faccia. È una cosa che mi fa malissimo, mi sento sempre come un passatempo, qualcuno che serve per sostenere e basta. Il brutto è questa cosa recidiva, mi è successo già due volte e con due persone che per me sono state importantissime.

Quando mi ha fatto capire che con lui si era prefissata cose più importanti, provava un altro tipo sentimento ( pur tenendo quella relazione nascosta ai più come d'altronde sta facendo con me) mi è crollato tutto, so che non c'era molto in cui sperare visto l'andazzo, ma quando tengo ad una cosa la speranza che possa andare ce l'ho. Mi sembra di rivivere lo stesso incubo.

Sono sicuro, inoltre che appena partirò, si rivedranno e succederà anche altro. Ed io sarò stato solo una cosa di passaggio.

Il fatto è che così non mi ci voglio più sentire. So che ora che ho la possibilità di allontanarmi dovrei divertirmi come ho sempre fatto, ma comunque ho paura che questo dolore mi frenerà. Mi dovrei prendere tempo per stare meglio, ma l'idea che lei si scopi qualcun altro dopo essere stata con me e visto quello che credo di provare mi fa malissimo.

Il fatto inoltre è che sta volta probabilmente è anche peggio perché non più una migliore amica (le ho perse entrambe), i miei amici più stretti vivono lontano e li vedrò solo questo mese, quindi in un certo senso mi sento anche solo. È incredibile come tutto mi si stia ritorcendo contro nonostante mi ero prefissato di non stare più così per qualcuno. Ma evidentemente il miglioramento fai da te è stato un fallimento ho quasi 27 anni e non sono mai riuscito a creare niente di più che attrazione fisica a persone per cui provo qualcosa. Vivo come in un eterno rifiuto dal punto di vista dei sentimenti, pur avendo avuto abbastanza esperienze sessuali. 

Quello che chiedo a voi non è tanto come poter recuperare questo rapporto (comunque accetterei volentieri dei consigli) ma come migliorare me stesso, questo lato di me sentimentale che mi porta a soffrire perché non mi sento amato, come non sentirmi più un ripiego anche per le persone che reputo importanti... Cosa avrei dovuto fare secondo voi per non arrivare a questo punto di nuovo.

Perché finisco sempre in relazioni tossiche per me, che neanche lo diventano con il tempo ma lo sono sin dall'inizio?

Grazie ragazzi e scusate il poema/sfogo/bambinata.

 

 

mah guarda, a naso direi che toppi nel calibrarti. Per farle diventare tue schiave devi imparare a far convivere la tua passionalità (quindi dormire assieme dalla prima sera è ok, non devi rifiutare per forza) col fatto che tu hai una tua vita indipendente, a tratti inviolabile, e quando ci sono di mezzo competitors/ex devi semplicemente lasciarle andare, incentivandole a tornarci. Ogni volta che ti parlano degli ex tu limitati dire <<scusa ma se ti tartassa tanto coi messaggi concedigli almeno una scopata, no?>>, e fine. A volte spariscono di punto in bianco, vanno a rifarsi un trotto per poi ritornare da te disperate. Vinci se fuggi. Ogni cosa che fai/dici che odori anche lontanamente come fastidio/disagio/paura ti fa perdere attrattività. In altre parole devi incattivirti un po' di più.

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Eagle11
Inviato (modificato)
8 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

quando ci sono di mezzo competitors/ex devi semplicemente lasciarle andare, incentivandole a tornarci. Ogni volta che ti parlano degli ex tu limitati dire <<scusa ma se ti tartassa tanto coi messaggi concedigli almeno una scopata, no?>>

Si, ci ho pensato tante volte a risponderle così, ma devo ammettere che ho una paura fottuta a farlo, ovvero ho paura che la incentiverei a farlo.

Comunque ormai credo che la situazione sia irrimediabilmente degenerata e basandomi su ciò che mi dici credo di aver commesso troppi errori:

1. Ieri e l'altro ieri ho dormito con lei e io l'ho abbracciata mentre dormivamo, ma niente sesso, lei sembra con la testa da un'altra parte, e credo proprio con la testa verso questo suo ex ( me lo fa pensare il fatto che si messaggino e che lei non l'ha presa bene quando ha saputo che dopo mesi che lui ha passato a star male per lei, si sia fatta un'altra)

2. Ormai neanche si fa vedere minimamente nuda da me da domenica, quando dopo le sue insistenze per farlo le ho detto che era meglio di no perché, anche se comunque avevo voglia perché lei mi eccita tantissimo, non me la sentivo quella sera e lei non l'ha presa benissimo.

3. In questi 2-3 giorni abbiamo parlato e le ho detto che io ci sto male, che mi ha mancato di rispetto sentendosi con il suo ex mentre lei scopava con me, ed al suo ho più paura di perderti come amico le ho risposto che probabilmente in quel senso mi ha perso più per come si è comportata e mi ha trattato in questo ultimo mese che per il fatto che provo qualcosa(pur non essendo fidanzati). E proprio ieri parlando mi ha detto che probabilmente era meglio che non fosse successo mai nulla del genere tra di noi che per lei è stato solo "un cazzo dentro alla vagina" sin dall'inizio mentre per me la cosa si è evoluta. A me poi è uscita qualche lacrima e le ho detto che ci sto male perché nonostante sento che voglio abbracciarla e stare con lei, mi sta portando a prendere una decisione che non vorrei prendere, ovvero quella di tagliare il rapporto con lei in tutti i sensi. La sua risposta, dopo che si era ammutolita per un attimo, è stata prima quella che era meglio non fosse successo nulla e poi che devo fare quello che voglio.

4. Sono io che ho insistito per stare con lei in questi giorni e dormire con lei. Non so perché non riesco più a dormire senza di lei.

Insomma credo che ho sbagliato proprio tutto, contando che lei probabilmente si è accorta della mia gelosia per questo suo ex, anche se non le ho mai detto effettivamente di essere geloso.

Il motivo per cui soffro di più è vedere il suo rifiuto e classificare quello che c'è stato tra noi come una cosa da niente, e nel senso sentimentale dargli meno importanza di quello che c'è stato con questo suo ex. E mi fa soffrire anche il fatto che immagino che sia così schiva nei miei confronti ora (si copre, non mi tocca nemmeno per abbracciarmi ecc.) perché probabilmente sta già pensando a scoparsi, e addirittura anche a riprovarci, con il suo ex.

Tipo poco fa sono entrato in stanza che stava ancora dormendo e l'ho beccata con il cellulare sul letto mentre probabilmente ci stava parlando. Io ho fatto finta di nulla e sono uscito.

8 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

volte spariscono di punto in bianco, vanno a rifarsi un trotto per poi ritornare da te disperate. Vinci se fuggi. Ogni cosa che fai/dici che odori anche lontanamente come fastidio/disagio/paura ti fa perdere attrattività. In altre parole devi incattivirti un po' di più.

Appunto, credo che ormai io questo potere non c'è l'ho più con lei... Credo di averle dato abbondantemente queste sensazioni. Non so se ora allontanandomi da lei recupererò valore ai suoi occhi oppure ormai è tardi.

Come detto tra poco partirò, e oltre ad aver paura di non godermi la vacanza per il pensiero di lei con un altro e di come sono andate le cose, non so neanche come dovrei comportarmi a distanza, se le devo scrivere, ignorarla... Sono nel pallone.

10 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Quanto alla domanda che ti poni, non mi sembra che le tue relazioni siano tossiche.

Semplicemente cominciano in un certo modo e non cambiano.

Forse si, ho sbagliato io dal principio a prendere la cosa con distacco e alla leggera, sapendo che poi per me prende un valore diverso.

Infatti lei mi ricrimina parecchio il fatto che lei è stata chiara sin dall'inizio che dovevamo scindere l'amicizia dal sesso.

Però diciamo che furono alcuni suoi atteggiamenti a spingermi a pensare che si potesse aspirare a qualcosa di più, e quindi con i film mentali che mi sono fatto ci sono entrato con tutte le scarpe.

10 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

"La gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri" (Karl Kraus)

Condivido questa cosa, ma credimi fino a quando lei non ci si è rivista io non l'ho mai tirato in ballo nel nostro rapporto... Ovvio poi quando mi ha detto che lo aveva risentito e ci si era rivista per parlare mi ha fatto male e ancora di più quando mi ha detto che le cose con lui erano diverse, che nonostante nascondesse la relazione ai suoi ecc. era diverso da quello che c'è stato con me a livello di sentimenti e a me è questo quello che mi ha fatto male, parecchio male.

E quello che penso io è che lei ora sta idealizzando quella cosa ed è per questo che probabilmente si frequenterà di nuovo con questo suo ex e l'idea mi fa stare ancora più male.

Il brutto è che si sta preparando a farlo sotto il mio naso e questo mi fa sentire una nullità per lei... Mi sento umiliato e non mi ci voglio più sentire così. Voglio cambiare sotto questo punto di vista. E per quanto riguarda lei voglio che tra poco si volti e dica: " ho fatto proprio una cazzata a lasciarlo andare".

Ho un mix di rabbia e dolore dentro che non sopporto, e sinceramente, anche se può sembrare brutto quello che sto per dire, vorrei che le provasse lei queste sensazioni nel perdermi

 

Modificato da Eagle11
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Eagle11
8 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

Ogni cosa che fai/dici che odori anche lontanamente come fastidio/disagio/paura ti fa perdere attrattività. In altre parole devi incattivirti un po' di più.

Inoltre io sono un libro aperto su queste cose, se mi da fastidio o mi rode per qualcosa si vede subito... Solitamente sono scherzoso e sorridente, ma quando qualcosa mi infastidisce cambio proprio espressione, mi ammutolisco ecc. In questo periodo sono un ameba per la serie di emozioni negative che sto vivendo. Sono già un tipo ansioso diciamo, però quando soffro per qualcuno che reputo importante e in un certo senso non mi apprezza mi annullo completamente, mi sento un peso dentro che mi rallenta, mi indebolisce.

Queste forse sono cose che mi porto dietro fin da bambino e un po' per il vissuto familiare.

Diciamo che mio padre era una persona molto aggressiva e mi madre un pezzo di pane ma remissiva, che ne ha subite di cotte e di crude e io credo di aver assimilato queste cose più da lei che da mio padre. In compenso il fatto di non aver avuto grande appoggio da parte loro, vuoi anche per questioni economiche, mi ha sempre spinto a fare tutto da solo e in un certo senso a chiudermi per autodifesa nei confronti del mondo, magari a non dimostrare troppo all'inizio alle persone per paura di farmi male e poi alla fine con le persone con cui mi apro e con cui mi lego ricevo delle batoste assurde che per come sono fatto insopportabili.

La mia psicologa ad esempio diceva sempre che ho spesso l'espressione abbronciata/arrabbiata quando sono sovrappensiero e che questo è una manifestazione inconscia del mio vissuto. E una cosa che mi ha sempre detto questa mia "amica", ma anche la mia ex e anche altre ragazze con cui mi sono frequentato, è che sono troppo chiuso, troppo realista e spesso cinico, ma a quanto pare poi quando mi apro non sono mai abbastanza apprezzato.

Non so questo quanto può fare captare della mia personalità e se vi è di qualche utilità per darmi dei consigli su come migliorare alcuni aspetti di me.

O se ho scritto solo boiate di nessuna utilità e fuori contesto.

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Caraibika
1 ora fa, Eagle11 ha scritto:

Inoltre io sono un libro aperto su queste cose, se mi da fastidio o mi rode per qualcosa si vede subito... Solitamente sono scherzoso e sorridente, ma quando qualcosa mi infastidisce cambio proprio espressione, mi ammutolisco ecc. In questo periodo sono un ameba per la serie di emozioni negative che sto vivendo. Sono già un tipo ansioso diciamo, però quando soffro per qualcuno che reputo importante e in un certo senso non mi apprezza mi annullo completamente, mi sento un peso dentro che mi rallenta, mi indebolisce.

Queste forse sono cose che mi porto dietro fin da bambino e un po' per il vissuto familiare.

Diciamo che mio padre era una persona molto aggressiva e mi madre un pezzo di pane ma remissiva, che ne ha subite di cotte e di crude e io credo di aver assimilato queste cose più da lei che da mio padre. In compenso il fatto di non aver avuto grande appoggio da parte loro, vuoi anche per questioni economiche, mi ha sempre spinto a fare tutto da solo e in un certo senso a chiudermi per autodifesa nei confronti del mondo, magari a non dimostrare troppo all'inizio alle persone per paura di farmi male e poi alla fine con le persone con cui mi apro e con cui mi lego ricevo delle batoste assurde che per come sono fatto insopportabili.

La mia psicologa ad esempio diceva sempre che ho spesso l'espressione abbronciata/arrabbiata quando sono sovrappensiero e che questo è una manifestazione inconscia del mio vissuto. E una cosa che mi ha sempre detto questa mia "amica", ma anche la mia ex e anche altre ragazze con cui mi sono frequentato, è che sono troppo chiuso, troppo realista e spesso cinico, ma a quanto pare poi quando mi apro non sono mai abbastanza apprezzato.

Non so questo quanto può fare captare della mia personalità e se vi è di qualche utilità per darmi dei consigli su come migliorare alcuni aspetti di me.

O se ho scritto solo boiate di nessuna utilità e fuori contesto.

Con le donne se perdi la capacità di mandarle a fanculo quando fanno qualcosa che non ti aggrada, o a farlo per riprenderti i tuoi spazi, hai già perso. E' brutto da dire, ma più andrai in cerca di sentimenti, amore, certezza di essere l'unico, più risulterai bisognoso e genererai in loro una repulsione verso di te. Devi imparare a stare bene da solo, fino a quando continuerai a proiettare il tuo bisogno di validazione sugli altri prenderai bastonate. Le donne si avvicinano e fanno di tutto per tenerti quando vedono che sei solido, indipendente e hai una vita soddisfacente, non vogliono una persona che dipenda da loro per sentirsi completa.

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1 minuto fa, Caraibika ha scritto:

Con le donne se perdi la capacità di mandarle a fanculo quando fanno qualcosa che non ti aggrada, o a farlo per riprenderti i tuoi spazi, hai già perso. E' brutto da dire, ma più andrai in cerca di sentimenti, amore, certezza di essere l'unico, più risulterai bisognoso e genererai in loro una repulsione verso di te. Devi imparare a stare bene da solo, fino a quando continuerai a proiettare il tuo bisogno di validazione sugli altri prenderai bastonate. Le donne si avvicinano e fanno di tutto per tenerti quando vedono che sei solido, indipendente e hai una vita soddisfacente, non vogliono una persona che dipenda da loro per sentirsi completa.

Concordo. 

Testato sul campo. 

Grazie 

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Eagle11
Inviato (modificato)
27 minuti fa, Caraibika ha scritto:

Con le donne se perdi la capacità di mandarle a fanculo quando fanno qualcosa che non ti aggrada, o a farlo per riprenderti i tuoi spazi, hai già perso. E' brutto da dire, ma più andrai in cerca di sentimenti, amore, certezza di essere l'unico, più risulterai bisognoso e genererai in loro una repulsione verso di te. Devi imparare a stare bene da solo, fino a quando continuerai a proiettare il tuo bisogno di validazione sugli altri prenderai bastonate. Le donne si avvicinano e fanno di tutto per tenerti quando vedono che sei solido, indipendente e hai una vita soddisfacente, non vogliono una persona che dipenda da loro per sentirsi completa.

Infatti per anni ho seguito questa linea e credo che lei all'inizio sia stata attratta da questa cosa, vedendo che i suoi ex era bisognosi, nonostante lei li avesse trattati male la tartassavano di messaggi chiamavano la cugina, questo suo ex all'inizio chiamava anche me per sapere di lei (ovviamente quando ancora non era successo nulla tra me e lei).

Come detto poi all'inizio del rapporto io cercavo di essere più indipendente possibile da lei, tanto che era lei che insisteva per dormire con me ecc. Poi ci sono cascato con tutte le scarpe, ho cominciato a credere che ci potesse essere qualcosa di più, e poi la batosta del paragone mi hanno fatto perdere totalmente il controllo della situazione.

Non ho mai preteso di essere l'unico o quello più amato, ma vedermi sminuito così mi ha fatto male, anche per insicurezze radicate in me, ovvio.

Io continuo a cercare un contatto con lei, anche poco fa che si è alzata dal letto, ho provato ad abbracciarla e lei mi ha risposto malissimo ("togliti") o qualsiasi altra cosa le dico mi risponde male.

A questo punto è ovvio che mi dovrei allontanare, devo trovare la forza di stare solo di nuovo... Secondo voi, inoltre, è recuperabile questa situazione se comincio a cambiare atteggiamento, a non cercare più il contatto con lei e ad ignorarla?

Ultimamente lei ha cercato di allontanarmi più volte ogni volta che discutevamo, ma poi ogni volta che finivano per farlo si riavvicinava, voleva fare cose con me, vedere film, uscire ecc. Questo suo distacco totale è arrivato questa domenica dopo che le ho detto che quella sera era meglio non farlo, e lei ha detto il "fatto che partirai significa che finirà tutto e tu neanche vuoi farlo questi ultimi giorni? Peggio per te, fatti le seghe" poi più niente, mi rifiuta proprio sotto quel punto di vista, mi risponde male, mi ignora... È passata dal farsi la doccia con me al coprirsi col burca nel giro di 3 giorni.

Modificato da Eagle11
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porchetta
1 ora fa, Eagle11 ha scritto:

 Secondo voi, inoltre, è recuperabile questa situazione se comincio a cambiare atteggiamento, a non cercare più il contatto con lei e ad ignorarla?

 

1 ora fa, Eagle11 ha scritto:

ho provato ad abbracciarla e lei mi ha risposto malissimo ("togliti") o qualsiasi altra cosa le dico mi risponde male.

Eccola qua la risposta.

Non forzarti a  cambiare  il tuo atteggiamento in modo innaturale  sperando che di conseguenza cambi anche il suo. 

Modificato da porchetta
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Eagle11
Inviato (modificato)
45 minuti fa, porchetta ha scritto:

 

Eccola qua la risposta.

Non forzarti a  cambiare  il tuo atteggiamento in modo innaturale  sperando che di conseguenza cambi anche il suo. 

A dire la verità anche se dall'esterno sono chiuso e freddo, se mi apro sono tutto il contrario, infatti io l'abbracciavo spesso anche quando le cose andavano bene... Nell'intimità sono molto affettuoso rispetto a quello che si direbbe dall'esterno.

Abbracciarla (tentare) oggi è stato più un bisogno, come lo è cercare di parlarci

Soprattutto perché secondo te si comporta così?

Parlando con un mio amico mi ha detto che secondo lui ormai il rapporto è rovinato e che non c'è nulla da fare se non voltare pagina e basta

Modificato da Eagle11
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