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Dopo il mio incidente qualcosa è cambiato.


Undertone

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Sagittair

Uhm... mi sembra tu abbia descritto alla perfezione il copione di un rapporto non sano. Il classico rapporto vittima-carnefice, nel quale vi scambiate reciprocamente i ruoli a seconda della convenienza ... per carità ce ne stanno tanti di rapporti così al Mondo, ma è veramente questo che desideri per la vostra vita?

 

La prima cosa da fare è anzitutto capire che in tutto ciò hai anche tu la tua bella fetta di responsabilità. 

La seconda cosa invece è assumersene le responsabilità, piuttosto che scaricarle convenientemente altrove come stai cercando di fare...

 

Mi spiego meglio.

E' evidente come il sole che lei sia oggettivamente figlia del suo passato problematico, ma  è altrettanto evidente come tu abbia inizialmente approfittato della situazione per sedurla per poi rimanerne paradossalmente vittima a tua volta.

 

Lei è una donna bella con quel passato che sappiamo ed alla ricerca di sicurezze esteriori per colmare le proprie insicurezze interiori. E fino a qui ci siamo. Va a tentativi come tutti, prende qualche cantonata, con alcuni le cose funzionano per un po sino a che non la deludono inzerbinendosi ... e poi arrivi tu. Che di seduzione qualcosa ne mastichi, sai cosa vuole una donna e come agire quel tanto che basta per conquistarla e portartela a letto. 

Purtroppo il  dramma è che tu non sei, reciti soltanto molto bene. E lei ci casca. 

Dopo un fisiologico periodo iniziale di conoscenza vi calibrate ed impostate il rapporto in cui tu sei il faro e lei naviga a vista ... Ed a te sta bene perché ti conviene e pensi di averne solo da guadagnare da una situazione del genere. Parliamoci chiaro la cosa ti pompa l'ego a dismisura e ti garantisce ciò che realmente vai cercando cioè la sua bellezza, il sesso, ed anche poche rotture di coglioni da parte sua.... la situazione perfetta.

A questo punto della storia tu sembri il carnefice e lei la vittima, in realtà è il contrario perché dimentichi una cosa fondamentale ... questo è il suo film non il tuo 🙂 Tu ci sei solo entrato a piè pari attratto dai pop-corn "gratis" all'ingresso.

Il suo film è un film drammatico dal finale scontatissimo in cui verrà nuovamente abbandonata a se stessa. Perché gli altri prima o poi in un modo o nell'altro ti deluderanno e che quindi è giusto essere soli perché non ci si può fidare.

Ma torniamo a noi perché non ho ancora finito. Dove eravamo? Ah si, ti ha dato lo scettro del potere ... e va bene ci sta. Non ci sta come tu lo amministri questo potere ... Da egoista, solo per saziare i tuoi bisogni personali. Non ti interessa minimamente della ragazza. A te basta che sia bella e si faccia scopare ... se poi ha un passato ingombrante di cui è vittima, se poi non ha alcuna stima di se, se poi si innamora di te in quanto supereroe e non in quanto UNDERTONE ... beh chi se ne frega. Sono problemi suoi.

Tanto quello che vuoi già ce l'hai gratis, chi te lo fa fare di metterti in discussione? Di aiutarla a fare ordine nella sua incasinatissima situazione sentimentale? Tanto vale continuar a recitare. No?

Si, ma non può recitare per tutta la vita ... c'e il forte rischio di rimaner intrappolati nel ruolo che si sta interpretando... ed è esattamente ciò che è successo a te. E tu ti sei talmente immedesimato nel ruolo che ora ne condividi anche la tragica fine. 

Caricare di significato uno stupido "evento casuale" quale un ditino rotto mi sembra molto miope da parte tua ...  Il contesto è molto più ampio, solo che ancora non te ne rendi conto.

La tua fine era già scritta in partenza, perché quello è il copione. La ragazza che trova il supereroe, si innamora e poi scopre che questo supereroe non è per rimanere una volta ancora delusa.... Fuori dai denti ... lei non ama te UNDERTONE,  è innamorata del protagonista del suo film che poi questo abbia il tuo volto o quello di chiunque altro poco importa.... la cosa importante è che il suo film si concluda sempre come da copione per confermare e rafforzare ancor di più le sue credenze negative.

 

Alla luce di tutto questo come la mettiamo? La mettiamo che semplicemente vi siete trovati ed usati reciprocamente con obiettivi differenti.  Due vampiri sentimentali che dalla relazione hanno solo preteso senza mai dare nulla. Accettalo e fa tesoro della lezione per non ripeterlo in futuro. 

 

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gold86
9 ore fa, Back Door Man ha scritto:

Sei riuscito a saperne di più / avere spiegazioni?

In realtà, al tempo, non ho approfondito affatto le motivazioni del gesto... In cuor mio, in effetti, ben consapevole che una spiegazione non ci fosse, non l'ho voluta.

"don't ask, don't tell"

È stato un rapporto (disfunzionale) che, consciamente o meno, volevo salvaguardare oltre ogni evidenza e che, solo molto tempo dopo, ho compreso che avrebbe dovuto essere chiuso senza alcun rimpianto.

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kkk4

Capitata una cosa simile, ma molto più grave, incidente molto serio.

Li ho capito chi dovevo tenere nella mia vita e chi no, quelli che mi sono stati accanto e chi no.

Ho chiuso amicizie di 15 anni, rifarei le stesse scelte.

Questa qua è da posare al volo.

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Undertone
19 hours ago, gold86 said:

Anni fa mi capitò un incidente in auto.

Stavo andando dalla mia tipa dell'epoca, asfalto umidiccio e sporco, frenata e sbam.

Non mi feci nulla, fortunatamente.

La chiamai per dirle ciò che era successo, dicendole che quella sera non credo che avremmo potuto vederci (lei di sera non guidava).

La "sorpresa" fu che prese in mano la sua auto e venne dov'ero ma... 

... non si fermò.

Parcheggiò la sua auto in un posto che conosceva a circa 1 km da dove mi trovavo, e lì rimase per circa un'ora senza scendere dall'auto, dopodichè mi chiamò (pure) scazzata per dirmi che se ne tornava a casa.

All'epoca rimasi allibito, perchè tutto ciò non aveva (né ha) alcuna logica.

Qualche anno dopo la storia finì, ma questo episodio mi è sempre rimasto impresso perchè è stato qualcosa che, se da un lato non sono mai riuscito a spiegarmi, dall'altro lato è stato un segnale forte (a livello "di pancia", prima ancora che razionale) che con questa non avrei potuto costruire nulla.

Leggendo la tua storia mi è venuto in mente questo episodio e - al contempo - un'intuizione: non è che, forse, "scoprendo" che non sei superman, ha pure realizzato che, forse, proprio in quanto essere umano, potresti trovarti in difficoltà e che, forse, questo potrebbe essere, per lei, una fonte di responsabilità di qualche tipo in ragione del vostro legame?

Responsabilità che, evidentemente, mal si conciliano con personalità insicure e bisognose di conferme come senz'altro era la mia tipa dell'epoca e come sembra essere pure la protagonista della tua vicenda.


Purtroppo la realtà credo sia ancora più contorta.
Per lei accettare la mia situazione, l'esserci nel momento di difficoltà, sarebbe come riconoscere che la nostra è una relazione importante.
Da questo per lei deriverebbero pressioni mentali (non imposte da me, per carità!) che la farebbero sentire costretta... e lei quando si sente spalle al muro si chiude a riccio, si isola anche socialmente e si nasconde dietro le sue convinzioni, le sue autodifese e la sua routine.

Pochi giorni fa mi ha detto:

"Per X (il tipo con cui è stata 15 anni) ci sarei stata senza problemi, con te non mi sento ancora pronta."

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Undertone
18 hours ago, Panoramix79 said:

L'unica cosa che puoi fare è convincerla a iniziare una psicoterapia, anche se sono il primo a dire che non è detto che funzioni, la sua situazione da come la descrivi è patologica e disperata.  È ammirevole il tuo tentativo di capirla anziché giudicarla o sfancularla all'istante, davvero. Ovviamente qui raccoglieresti solo incitamenti (anche da parte mia) a scappare. Ma mi sembrii molto lucido e ingiunzioni del genere non ti servirebbero. Il nocciolo secondo me è vedere quanto lei ci tenga altrettanto a te e a "guarire" dalle sue nevrosi. Solo questo potrebbe darti la misura del senso che ha mantenere in piedi la relazione,perché potresti arrivare a logorarti oltremodo per starle vicino a tutti i costi. 

Poche righe per descrivere perfettamente la mia situazione.
Brutto, ma dannatamente vicino alla realtà delle dinamiche in atto.
Probabilmente è arrivato un momento in cui, dopo essermi frenato per quasi un anno,
ho intimamente bisogno che lei "cresca" e si sforzi effettivamente di affrontare i suoi limiti,
sempre se quello che desidera è vivere una relazione sana.
Probabilmente ho la necessità che si apra e riconosca quello che eventualmente prova per me.
E con un po' di lucidità posso dire che questi problemi erano già presenti.
L'incidente ha solo accelerato drammaticamente e palesato certe disfunzioni.
Ma non è semplice e non so se sia strategicamente corretto dirle:
"Ehi! Tu stai vivendo male. Hai bisogno di psicoterapia."
Sarebbe come dirle che è "bacata" e inadeguata.
E il senso di inadeguatezza, nascosto e attenuato dalla sua bellezza esteriore,
è proprio una delle sue croci .

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Opfelia

Per tutto questo tempo sei stato molto paziente, maturo e comprensivo. Ora è il suo turno di dimostrare se ci tiene o meno. Capisco che i problemi che una si trascina dietro da anni non possano essere risolti in un secondo, ma ha più di 40 anni e si sta comportando come una bambina, mentre a te serve una donna. Basterebbe un passo da parte sua, del genere: so di essere problematica ma ti voglio bene e voglio stare con te, pur con tutti i miei casini, ci voglio provare seriamente. Mentre col suo atteggiamento sembra voler dire: IO sono fatta così, non cambierò, se ti va bene ok, altrimenti pazienza, io non ho bisogno di te.

Sei sicuro di volere una persona così al tuo fianco? Mi pare che tu le stia dando molto, sei maturo e profondo, qualche passo dovrebbe farlo anche lei, se ci tiene. 

una relazione si porta avanti in due, tu mi sembri solido, lei capricciosa. Magari parlarne seriamente con lei, a cuore  aperto, potrebbe servire. Io non credo che accetterebbe un tuo allontanamento. 

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30 minuti fa, Undertone ha scritto:

Pochi giorni fa mi ha detto:

"Per X (il tipo con cui è stata 15 anni) ci sarei stata senza problemi, con te non mi sento ancora pronta."

Ok ma capisci bene che davanti ad una frase del genere uno DEVE tirare anche un pò i remi in barca ecco.

Non dico sfancularla ma se dopo UN ANNO di frequentazione una non si "sente pronta" per un leggero aumento di empatia davanti ad una persona che è stata MALE (che poi come dicevi tu all'inizio non è che hai perso le gambe), ecco io sinceramente due domande sulla possibilità che questa mi possa dare qualcosa sul lungo termine me le farei.

 

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Undertone
18 hours ago, Giraluna said:

@Undertone

Probabile che il blocco sessuale derivi dal fatto che ha compreso di avere solo te. 

Over 40, indipendente solo materialmente. Mi riferisco a lei. 

Ti tempesta di telefonate ecc. Non fate all amore.

Credo che non ci riesca per il fatto che se lo facesse, ora, per lei sarebbe ammettere di avere solo te.

Mi spiego. 

Quando una donna non si concede, nella maggioranza dei casi, è perché ha altri in saccoccia. In altri è altro. 

Bada: non sto minimizzando. Sto andando affondo.

Nel suo pozzo vedo una donna che non può manovrarti (l hai inquadrata bene e l avrà di certo percepito) e che, se scendesse a fare all amore con te, equivarrebbe a darti la manovra totale. 

Una mossa che il più delle volte, una donna non emotivamente indipendente, non fa per mantenere quel briciolo di controllo. 

Tu sei ancora con lei. Lo sa. Perciò, magari inconsciamente, sa che può usare la vostra intimità come forma di ricatto. Un ricatto, però, fatto principalmente verso se stessa dato che non accetta, in cuor suo, di non avere più l attrattiva di un tempo. 

Infondo la bellezza non dura per sempre. E questo tu lo sai bene. Di rimando pure lei. 

L incidente ha amplificato quel senso di non controllo. 


Quando ho letto le tue parole sono rimasto di sasso.
Perché hai centrato totalmente alcuni aspetti che sono assolutamente presenti.
La parola chiave è CONTROLLO.
Ma non su di me (o meglio non in termini di ossessione e gelosia... almeno non apertamente).

Lei per "stare bene" deve avere tutto quanto sotto controllo:
situazioni ed eventi, qualsiasi cosa che non è prevista le crea disagio e le fa mancare equilibrio.
La sua bellezza e l'attrazione che genera negli uomini sono un mezzo per avere il controllo della situazione.
Ma ora sono arrivati i 40 e - nel bene o nel male - il cervello qualche somma la tira.

Nei rapporti questa tendenza al controllo si traduce nel pretendere dal partner un certo tipo di comportamenti
senza dare nessun tipo di sicurezza in cambio, senza compromettersi perché altrimenti si perderebbe una presunta posizione di forza e indipendenza.

Il partner deve esserci sempre (quando è chiamato in causa) mentre lei non deve dare nessun punto di riferimento,
nessuna conferma. Non si verbalizza nulla.
L'autoassoluzione?
La sua vita difficile contrapposta alla mia vita facile.


"So di essere una maniaca del controllo, per questo faccio fatica ad accettare questa situazione, così come ho fatto fatica ad accettare la malattia di mio padre".


Non voglio fare lo psicologo di Google, ma...

Nel bisogno ossessivo di controllo:

"Il corpo viene percepito in modo distorto ed il controllo su di esso si manifesta attraverso un’eccessiva attenzione all’alimentazione e alla cura di sé."
Qui siamo a livelli maniacali. Tonnellate di prodotti di bellezza da utilizzare secondo una routine composta da - non scherzo - 6/7 passaggi. Sempre pronta a comprare una nuova crema, un nuovo drenante di cui non ha assolutamente bisogno perché a 40 anni non ha un filo di cellulite. Totalmente ossessionata dal suo aspetto fisico.

"L’ambiente in cui si vive: un esempio tipico è l'ossessione per l'ordine e la pulizia. Chi ne è soggetto è terrorizzato da germi, sporco e disordine."
Terrore dei germi e ossessione per la pulizia presenti. Tre paia di guanti diversi per lavare i piatti, potrebbe riuscire a pulire un bicchiere per 10 minuti con la spugnetta. Ovviamente piatti e posate si lavano secondo un determinato ordine. Non scorderò mai quando è riuscita a superare un minimo questo blocco e mi ha "concesso" di lavare i piatti a casa sua.

"Generalmente, il ricordo negativo di una esperienza di mancanza di controllo terrorizza la persona, che, per scongiurare tale evenienza, evita tutte le situazioni simili, rinforzando tuttavia il circuito dell’ansia."
Il mio piccolo incidente messo sullo stesso piano della malattia del padre.

"Il bisogno di controllo dell’altro si esercita attraverso controlli e giudizi denigranti. Ci si aspetta che l’altro faccia tutto alla perfezione. Si pretende che l’altro sia perennemente impeccabile e all’altezza della situazione."
Tendenzialmente sono una persona curata, ho il mio stile e raramente perdo il polso della situazione anche perché - essendo imprenditore - sono abituato a convivere con incertezze e ansie, alti e bassi. Poi sono umano, ho le mie belle debolezze e la conseguente necessità di sfogarmi, di chiedere aiuto a chi è al di furoi di questa situazione.
Qui il suo controllo viene esercitato su aspetti puramente estetici... come mi stanno i capelli, l'orrore per un pelo che spunta per un micron dal naso, la pulizia dei denti, la lunghezza delle unghie e della barba. Ogni volta che ci becchiamo - non potendo mettere in discussione certe qualità che oggettivamente mi riconosce - si concentra su simili stronzate per farmi notare che non è tutto in ordine.


Credo tu abbia ragione quando dici che lei è consapevole che io l'abbia inquadrata.
Anche durante il mio periodo di difficoltà non mancava di dirmi cose come:

"Mi ha scritto Y"
"Ho incrociato Z"
"X mi ha invitato ad andare al mare"

Ad un certo punto le ho detto semplicemente:
"Devi smettere di sentirti inadeguata. Sei adeguata a qualsiasi cazzo di situazione."
È stata in silenzio per un minuto.

Pacifico che poi ricevere aggiornamenti sui suoi pretendenti non sia il massimo per uno che ha perso un pezzettino del proprio corpo e magari qualche problema se lo sta ponendo. Ma minimizzo e non le do corda, perché oggettivamente X, Y, Z sono dei morti di figa di provincia. Io ho sempre giocato in altri campionati e soprattutto non voglio mai mostrarmi debole. Da un lato sono forte, ma anche io ho le mie fragilità.
Una cosa che mi ha fatto molto piacere  (e mi sta aiutando a tenere solida l'autostima)
è che proprio in questo periodo è tornata una mia OneItIs con cui ho vissuto una relazione che ha lasciato molto a entrambi.
Questa difficoltà sta facendo riaffiorare il nostro legame.
Bella come lei, con 10 anni di meno, professionalmente realizzata.
Ho capito che mi vuole un bene infinito. Nonostante per due anni le abbia negato qualsiasi tipo di contatto.
No. Non voglio tornarci insieme e non do nessun seguito alla sua volontà di incontrarmi, a due anni dalla fine della nostra relazione.
Bisogna sempre guardare avanti.


Dopo che ho scritto questo papiro forse dovrei chiedermi se ne valga veramente la pena.
Ma a lei ci tengo e mi dispiace molto vederla in perenne difficoltà, quasi mai intimamente serena.

Una cosa però mi manca...
Non mi hai detto come ti comporteresti tu.

 

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4 minuti fa, Undertone ha scritto:

"So di essere una maniaca del controllo, per questo faccio fatica ad accettare questa situazione, così come ho fatto fatica ad accettare la malattia di mio padre".


Non voglio fare lo psicologo di Google, ma...

Nel bisogno ossessivo di controllo:

"Il corpo viene percepito in modo distorto ed il controllo su di esso si manifesta attraverso un’eccessiva attenzione all’alimentazione e alla cura di sé."
Qui siamo a livelli maniacali. Tonnellate di prodotti di bellezza da utilizzare secondo una routine composta da - non scherzo - 6/7 passaggi. Sempre pronta a comprare una nuova crema, un nuovo drenante di cui non ha assolutamente bisogno perché a 40 anni non ha un filo di cellulite. Totalmente ossessionata dal suo aspetto fisico.

"L’ambiente in cui si vive: un esempio tipico è l'ossessione per l'ordine e la pulizia. Chi ne è soggetto è terrorizzato da germi, sporco e disordine."
Terrore dei germi e ossessione per la pulizia presenti. Tre paia di guanti diversi per lavare i piatti, potrebbe riuscire a pulire un bicchiere per 10 minuti con la spugnetta. Ovviamente piatti e posate si lavano secondo un determinato ordine. Non scorderò mai quando è riuscita a superare un minimo questo blocco e mi ha "concesso" di lavare i piatti a casa sua.

"Generalmente, il ricordo negativo di una esperienza di mancanza di controllo terrorizza la persona, che, per scongiurare tale evenienza, evita tutte le situazioni simili, rinforzando tuttavia il circuito dell’ansia."
Il mio piccolo incidente messo sullo stesso piano della malattia del padre.

"Il bisogno di controllo dell’altro si esercita attraverso controlli e giudizi denigranti. Ci si aspetta che l’altro faccia tutto alla perfezione. Si pretende che l’altro sia perennemente impeccabile e all’altezza della situazione."
Tendenzialmente sono una persona curata, ho il mio stile e raramente perdo il polso della situazione anche perché - essendo imprenditore - sono abituato a convivere con incertezze e ansie, alti e bassi. Poi sono umano, ho le mie belle debolezze e la conseguente necessità di sfogarmi, di chiedere aiuto a chi è al di furoi di questa situazione.
Qui il suo controllo viene esercitato su aspetti puramente estetici... come mi stanno i capelli, l'orrore per un pelo che spunta per un micron dal naso, la pulizia dei denti, la lunghezza delle unghie e della barba. Ogni volta che ci becchiamo - non potendo mettere in discussione certe qualità che oggettivamente mi riconosce - si concentra su simili stronzate per farmi notare che non è tutto in ordine.

 

Alla luce delle aggiunte ti dico solo questo:

SCAPPA.

 

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5 minuti fa, Undertone ha scritto:

Dopo che ho scritto questo papiro forse dovrei chiedermi se ne valga veramente la pena.
Ma a lei ci tengo e mi dispiace molto vederla in perenne difficoltà, quasi mai intimamente serena.

Ecco appunto,

a lei ci tieni ma imho non può MAI essere una giustificazione per portarci in casa serpenti velenosi che la vita la distruggono.

Pensaci bene, se questa persona più che dartene ti drena energie (e dal racconto horror che hai fatto immagino di si) ecco c'è molto che non va.

Oltretutto sarà bellissima per forza ma non è più una 20enne e un livello di disagio del genere lo si potrebbe accettare (e per un periodo limitato) da una modella di victoria's che ci porta pure le amiche.

Non da una 40enne ex bellissima ma con problemi totalmente disfunzionali.

Sei un imprenditore quindi sai benissimo che c'è poco poco tempo per le stronzate visto che 12 ore al giorno (di norma) ci sono cazzi seri da sistemare di default.

 

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