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Fedeltà coniugale, ovvero: il matrimonio e...


Seth44

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Seth44

Dilemma etico tra i più classici, ma proprio per questo non di facile soluzione. Premetto che non sono in cerca di consigli risolutori o di illuminazioni, ma semplicemente di un confronto con uomini e donne adulti che sembrano avere una certa dimestichezza e consapevolezza di/per ciò che riguarda le relazioni con l'altro sesso. Ascoltare opinioni, anche delle più disparate, mi torna sempre utile, e non dubito che sarà così anche stavolta.

La mia storia, in breve:

Ho superato da un po' i quarant'anni, sono sposato con figli. Il matrimonio prosegue più che bene e il nucleo famigliare rimane il centro dei miei interessi, quantomeno per ciò che riguarda la sfera personale. Per questioni professionali sono abituato da più di un decennio ad avere a che fare con ragazzi e ragazze tardoadolescenti, ma questo non è mai stato un problema né ha mai ostacolato la mia LTR... fino a quando ho conosciuto una ragazza (diciottenne all'epoca, oggi più che ventenne) con la quale ho costruito un rapporto diverso da tutti gli altri analoghi, ben più solido e più confidenziale di quanto accade di solito. Dopo qualche mese il sentimento di simpatia e affetto che provavo per lei ha iniziato a cambiare ed è diventato una vera e propria attrazione, ma io ho cercato di reprimermi e di non superare i limiti che mi ero autoimposto, innanzitutto per preservare la mia integrità famigliare, ma anche perché ritenevo che la differenza di età tra noi due fosse eccessiva. E in parte anche perché lei era ed è tuttora impegnata in una LTR.

Però...

è dura! Negli anni il rapporto non ha smesso di crescere e non c'è dubbio che, sebbene le nostre relazioni sentimentali primarie siano altre, entrambi siamo diventati molto importanti l'uno per l'altra. Ho avuto modo di capire che la differenza d'età non è il problema che pensavo fosse, e in generale il solo fatto che un legame emotivamente così impegnativo sia durato così a lungo è un buon indice della sua profondità. Detto questo, credo che sia anche arrivato il momento di una svolta, in un senso o nell'altro, per il bene di entrambi. Per come la vedo le possibilità sono due:

1) Portiamo il rapporto a un livello diverso (fisico, per intenderci), con tutti i rischi connessi.

2) Ci salutiamo definitivamente.

Entrambe le opzioni mi suscitano diverse perplessità, che provo a riassumervi:

Nel primo caso, sono sicuro al 100% di quel che provo io per lei ma tutt'al più all'80/90% di quel che prova lei. E non è poco, ma insomma, non è la certezza... Per me sarebbe importante capire se la situazione è effettivamente equilibrata, prima di decidere se è o no il caso di procedere in questa direzione. Se scoprissi che a lei non piacco quanto lei piace a me, preferirei passare direttamente alla possibilità numero 2, perché la 1 porterebbe a entrambi più problemi che altro. Specifico che abbiamo molta confidenza, sia a livello di comunicazione che a livello fisico: se stiamo assieme c'è sempre molto contatto, lei accetta senza la minima difficoltà che le mie mani indugino sulle sue cosce o sul suo seno, e più in generale non si è mai tirata indietro di fronte alle mie (per quanto limitate) avance fisiche. Se quindi non ho dubbi di piacerle, fatico a capire bene quanto: lei è una ragazza consapevole del proprio fascino e disinibita, e per quanto lei apprezzi la mia vicinanza e le poche volte in cui possiamo trascorrere del tempo assieme, ho la sensazione che le bastino quegli uno o due incontri al mese e che non faccia molto per aumentarne la frequenza. Sono anche consapevole che la situazione non dev'essere molto semplice neanche per lei, visto che frequentare un uomo sposato, con la certezza di non poter essere nulla più che la numero due, può essere in un certo senso liberatorio, ma anche molto frustrante. Per non parlare dei molteplici dilemmi etici che la relazione comporta, anche nella sua forma più blanda.

Nel secondo caso, rinunceremmo entrambi a un supporto molto importante. Ovvio che nessuno è indispensabile, ma credo appunto che l'importanza del rapporto sia certificata dal fatto che tra un ammiccamento e l'altro prosegue da anni ed è sempre più solido, pur senza essere mai salito di livello. D'altro canto le nostre relazioni primarie ne potrebbero trarre giovamento, anche se non è affatto detto. Ma gira e rigira, lontano dagli occhi lontano dal cuore.

Questo è quanto, più o meno. Potrei dire molto altro ma mi sono dilungato fin troppo, se poi avrete qualcosa da chiedere sarei felice di rispondere. In generale mi farebbe piacere sentire qualche opinione, ottenere qualche consiglio, anche ricevere qualche critica. Capire se dall'esterno individuate una scelta palesemente migliore dell'altra. In generale capire che ne pensate.

Grazie.

 

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spankers

Come ne usciresti economicamente, ci hai pensato?

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Seth44

No, non sono ancora arrivato alle considerazioni di carattere economico.😁

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PapuPetagna

Ma secondo me che il tuo matrimonio proceda bene è un po’ una storiella che racconti a te stesso, perché da come scrivi sembra ci siano dei sentimenti in gioco. Non si tratterebbe solo di togliersi lo sfizio di trombarsi una ventenne.

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Seth44

Certo che ci sono dei sentimenti in gioco, in fondo il problema è proprio questo. Però francamente non credo neanche che nel mio matrimonio ci sia qualcosa che non va (e ci ho pensato molto, ne ho anche parlato con un professionista). Alla fine, se mi trovassi davanti a un aut aut, sceglierei comunque mia moglie, ed è precisamente per questo che finora sono sempre riuscito a controllarmi. Però mi rendo conto anche che mi costa molto, veramente molto rinunciare ad approfondire il rapporto con la ragazza in questione. Insomma, come si è capito mi ci arrovello parecchio.

Prendo comunque atto della tua opinione, di cui ti ringrazio.

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2 ore fa, Seth44 ha scritto:

Certo che ci sono dei sentimenti in gioco, in fondo il problema è proprio questo. Però francamente non credo neanche che nel mio matrimonio ci sia qualcosa che non va (e ci ho pensato molto, ne ho anche parlato con un professionista). Alla fine, se mi trovassi davanti a un aut aut, sceglierei comunque mia moglie, ed è precisamente per questo che finora sono sempre riuscito a controllarmi. Però mi rendo conto anche che mi costa molto, veramente molto rinunciare ad approfondire il rapporto con la ragazza in questione. Insomma, come si è capito mi ci arrovello parecchio.

Prendo comunque atto della tua opinione, di cui ti ringrazio.

Per me dovresti parlare con tua moglie e raccontarle quello che hai detto a noi: in fin dei conti, se hai detto che il tuo matrimonio procede bene, non vedo perché ci dovrebbero non detti tra di voi e secondo me lei potrebbe apprezzare che tu le abbia parlato prima di scoparti la ventenne

Poi per quanto riguarda lei, non credo che sia così presa quanto lo sei tu, a vent'anni fare un po' la troietta (in senso buono e chi mi legge qui sa quanto io parteggi sempre e comunque per le lolite) con un uomo di 20 anni più grande è sempre molto eccitante, tanto più se percepisci (e fidati che si percepisce) che lui è pazzo di te o che comunque ti vorrebbe molto: è un bel giochino, non serve esporsi e io non escluderei che il suo fidanzato sia a conoscenza di questo rapporto che avete voi due, magari lui se la ride di te perché tu le sbavi dietro (passami il termine) e sei bloccato per il fatto di avere una famiglia ecc ecc e invece è lui quello che la scopa tutta alla faccia tua

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leavingmyheart
5 ore fa, Seth44 ha scritto:

Dilemma etico tra i più classici, ma proprio per questo non di facile soluzione. Premetto che non sono in cerca di consigli risolutori o di illuminazioni, ma semplicemente di un confronto con uomini e donne adulti che sembrano avere una certa dimestichezza e consapevolezza di/per ciò che riguarda le relazioni con l'altro sesso. Ascoltare opinioni, anche delle più disparate, mi torna sempre utile, e non dubito che sarà così anche stavolta.

La mia storia, in breve:

Ho superato da un po' i quarant'anni, sono sposato con figli. Il matrimonio prosegue più che bene e il nucleo famigliare rimane il centro dei miei interessi, quantomeno per ciò che riguarda la sfera personale. Per questioni professionali sono abituato da più di un decennio ad avere a che fare con ragazzi e ragazze tardoadolescenti, ma questo non è mai stato un problema né ha mai ostacolato la mia LTR... fino a quando ho conosciuto una ragazza (diciottenne all'epoca, oggi più che ventenne) con la quale ho costruito un rapporto diverso da tutti gli altri analoghi, ben più solido e più confidenziale di quanto accade di solito. Dopo qualche mese il sentimento di simpatia e affetto che provavo per lei ha iniziato a cambiare ed è diventato una vera e propria attrazione, ma io ho cercato di reprimermi e di non superare i limiti che mi ero autoimposto, innanzitutto per preservare la mia integrità famigliare, ma anche perché ritenevo che la differenza di età tra noi due fosse eccessiva. E in parte anche perché lei era ed è tuttora impegnata in una LTR.

Però...

è dura! Negli anni il rapporto non ha smesso di crescere e non c'è dubbio che, sebbene le nostre relazioni sentimentali primarie siano altre, entrambi siamo diventati molto importanti l'uno per l'altra. Ho avuto modo di capire che la differenza d'età non è il problema che pensavo fosse, e in generale il solo fatto che un legame emotivamente così impegnativo sia durato così a lungo è un buon indice della sua profondità. Detto questo, credo che sia anche arrivato il momento di una svolta, in un senso o nell'altro, per il bene di entrambi. Per come la vedo le possibilità sono due:

1) Portiamo il rapporto a un livello diverso (fisico, per intenderci), con tutti i rischi connessi.

2) Ci salutiamo definitivamente.

Entrambe le opzioni mi suscitano diverse perplessità, che provo a riassumervi:

Nel primo caso, sono sicuro al 100% di quel che provo io per lei ma tutt'al più all'80/90% di quel che prova lei. E non è poco, ma insomma, non è la certezza... Per me sarebbe importante capire se la situazione è effettivamente equilibrata, prima di decidere se è o no il caso di procedere in questa direzione. Se scoprissi che a lei non piacco quanto lei piace a me, preferirei passare direttamente alla possibilità numero 2, perché la 1 porterebbe a entrambi più problemi che altro. Specifico che abbiamo molta confidenza, sia a livello di comunicazione che a livello fisico: se stiamo assieme c'è sempre molto contatto, lei accetta senza la minima difficoltà che le mie mani indugino sulle sue cosce o sul suo seno, e più in generale non si è mai tirata indietro di fronte alle mie (per quanto limitate) avance fisiche. Se quindi non ho dubbi di piacerle, fatico a capire bene quanto: lei è una ragazza consapevole del proprio fascino e disinibita, e per quanto lei apprezzi la mia vicinanza e le poche volte in cui possiamo trascorrere del tempo assieme, ho la sensazione che le bastino quegli uno o due incontri al mese e che non faccia molto per aumentarne la frequenza. Sono anche consapevole che la situazione non dev'essere molto semplice neanche per lei, visto che frequentare un uomo sposato, con la certezza di non poter essere nulla più che la numero due, può essere in un certo senso liberatorio, ma anche molto frustrante. Per non parlare dei molteplici dilemmi etici che la relazione comporta, anche nella sua forma più blanda.

Nel secondo caso, rinunceremmo entrambi a un supporto molto importante. Ovvio che nessuno è indispensabile, ma credo appunto che l'importanza del rapporto sia certificata dal fatto che tra un ammiccamento e l'altro prosegue da anni ed è sempre più solido, pur senza essere mai salito di livello. D'altro canto le nostre relazioni primarie ne potrebbero trarre giovamento, anche se non è affatto detto. Ma gira e rigira, lontano dagli occhi lontano dal cuore.

Questo è quanto, più o meno. Potrei dire molto altro ma mi sono dilungato fin troppo, se poi avrete qualcosa da chiedere sarei felice di rispondere. In generale mi farebbe piacere sentire qualche opinione, ottenere qualche consiglio, anche ricevere qualche critica. Capire se dall'esterno individuate una scelta palesemente migliore dell'altra. In generale capire che ne pensate.

Grazie.

 

 

trombatela senza pietà, gli istinti vanno sempre seguiti

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Seth44
3 ore fa, Edo ha scritto:

Per me dovresti parlare con tua moglie e raccontarle quello che hai detto a noi: in fin dei conti, se hai detto che il tuo matrimonio procede bene, non vedo perché ci dovrebbero non detti tra di voi e secondo me lei potrebbe apprezzare che tu le abbia parlato prima di scoparti la ventenne

Poi per quanto riguarda lei, non credo che sia così presa quanto lo sei tu, a vent'anni fare un po' la troietta (in senso buono e chi mi legge qui sa quanto io parteggi sempre e comunque per le lolite) con un uomo di 20 anni più grande è sempre molto eccitante, tanto più se percepisci (e fidati che si percepisce) che lui è pazzo di te o che comunque ti vorrebbe molto: è un bel giochino, non serve esporsi e io non escluderei che il suo fidanzato sia a conoscenza di questo rapporto che avete voi due, magari lui se la ride di te perché tu le sbavi dietro (passami il termine) e sei bloccato per il fatto di avere una famiglia ecc ecc e invece è lui quello che la scopa tutta alla faccia tua

Risposta molto pragmatica e abbastanza spietata, ma apprezzo l'approccio disilluso (e tu come età sei più vicina a lei che a me, quindi di certo riesci a capire come ragiona una ventenne più di quanto potrei mai fare io). 😁 Su alcuni punti hai sicuramente ragione: lei sa quel che penso di lei (non ho mai fatto particolari misteri al riguardo), e so per certo che anche il suo fidanzato sa che abbiamo un rapporto abbastanza stretto. Poi che lui ridacchi o meno mi interessa poco, sono abbastanza sicuro di me da non farmi influenzare dalla cosa. 🙂 Comunque ci penserò su, perché se fosse così sarebbe tutto un grosso malinteso.

Sulla prima frase però non sono d'accordo, per me i non detti fanno parte della vita e non ho un rapporto che sia uno (moglie e amici più stretti compresi) in cui non ci siano dei non detti. Senza essere per forza in malafede, ma di fatto non ce l'ho mai fatta ad aprirmi completamente con qualcuno e ho sempre tenuto qualcosa per me.

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4 ore fa, Seth44 ha scritto:

Sulla prima frase però non sono d'accordo, per me i non detti fanno parte della vita e non ho un rapporto che sia uno (moglie e amici più stretti compresi) in cui non ci siano dei non detti. Senza essere per forza in malafede, ma di fatto non ce l'ho mai fatta ad aprirmi completamente con qualcuno e ho sempre tenuto qualcosa per me.

E nonostante ciò hai ripetuto ben due volte che il tuo matrimonio è felice? Anch'io ho un rapporto felice con il tizio delle rose al semaforo; io ignoro lui e lui ignora me. Ho esagerato come esempio ma come può essere felice un rapporto in cui vengono nascoste delle cose? È un rapporto che racchiude in sé il seme del disequilibrio, della bomba pronta ad esplodere in ogni momento e questo mi pare il contrario di qualsiasi millantata felicità

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Seth44
Inviato (modificato)

Scusami ma ho sempre trovato tanto romantica quanto tremendamente ingenua, oltre che rigida, quest’idea secondo cui le coppie stabili si devono raccontare tutto, ma proprio tutto. Non è così. Anzi, per quel che ne so (e purtroppo di amici separati ne ho più d’uno) le prime coppie che vanno a puttane sono o quelle in cui uno dei due ha un ego spropositato e sproporzionato a quello dell’altro, o quelle in cui uno dei due si annulla in questo ipotetico “noi” che poi di fatto esiste solo nella mente di chi non ha abbastanza personalità. Anche nella vita di coppia non va persa la dimensione individuale, sennò so’ cazzi.

Ci saranno sempre, anche (e soprattutto, perdio!) nelle coppie più solide, delle cose che uno dei due vuole tenere per sé. Non per forza perché le vuole nascondere, ma solo perché non ha voglia di condividere tutto. A me pare solamente umano. Per me è stato sempre così, e sono uno che parla molto e condivide molto. Ma non tutto. Ribadisco che non c’è mai stata persona con cui mi sia voluto aprire completamente, è proprio una mia caratteristica basilare che non sono mai riuscito a (né ho mai voluto) eliminare. Dovevo forse rinunciare ad avere una famiglia per questo? Invece, senza mai far mistero della cosa, ho avuto le mie relazioni, alcune buone e altre meno, e una LTR che poi è diventata un matrimonio (che io percepisco come felice e lo ribadisco, perché con mia moglie c’è ancora chimica e intesa, e continua a piacermi molto stare con lei, in tutti i sensi) e mi/ci ha dato dei figli che sto/stiamo cercando di crescere nel miglior modo possibile.

In più, il concetto secondo il quale esistono tradimenti perpetrati per il bene della coppia è ampiamente diffuso ed accettato, e stai sicura che non sempre chi ha tradito lo va a dire all’altra/o partner. Quindi mi sembra che già questo basti a demolire l’assunto secondo il quale perché la coppia funzioni non ci devono essere segreti al suo interno. Mentiamo a tutti, compresi noi stessi, e siamo tutti degli impostori: è fisiologicamente impossibile non mentire, almeno un po’, anche agli altri.

Cita

My whole life I’ve been a fraud. I’m not exaggerating. Pretty much all I’ve ever done all the time is try to create a certain impression of me in other people. Mostly to be liked or admired.

...

Of course you’re a fraud, of course what people see is never you. And of course you know this, and of course you try to manage what part they see if you know it’s only a part.Who wouldn’t? It’s called free will, Sherlock

Questa è una delle poche certezze che ho acquisito nel mio mezzo secolo scarso di vita. Poi ci sta anche che non abbia capito un cazzo. 😁

Modificato da Seth44
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