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Thread per i sopravvissuti a famiglie disfunzionali


Back Door Man

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Mirk83

La mia esperienza, cresco con la nonna, mio padre pensa solo a lavorare, mia madre lavora solo di mattina

non ho  una figura maschile a guidarmi il nonno paterno è di un altra regione l'altro nonno è separato e non lo vedo mai

Madre iperprotettiva,per le troppe paure e ansie che ha appena faccio qualcosa interviene lei,non abbiamo mai fatto una pizza insieme non mi insegna a stirare, viola la mia privacy controllandomi il portafoglio nonostante le dica di non farlo, mi compra i vestiti nonostante le dica di non farlo, a 37 anni ho la prima relazione , mi consegna un regalo di natale che potrei darle, per San Valentino si rintromette, fa la spesa in casa lei quando viene questa ragazza,

rapporto dei miei: mai visto gesti di amore, mio padre credendo di essere simpatico, chiamava mia madre diavolo, mai visto rose, mio padre non sa esprimere sentimenti, marito padrone con la moglie, dove pretendo che la donna deve seguire l'uomo e se l uomo non vuole fare niente la moglie deve seguire

I miei si separano quando ho 27 anni, mio padre mi chiede aiuto per far tornare indietro mia madre, io sento che mia madre è frustrata, non faccio niente per farla decidere liberamente, mio padre non accetta la cosa, ogni domenica per anni mi ripete i soliti discorsi ,instaura con me un rapporto di psicologo, dove praticamente si sfoga per 1 ora a diritto ripetendo sempre le stesse cose,che ci saremmo trovati tutti male, che non essendo piu' uniti avrebbe buttato via soldi in affitto, che è stato cacciato di casa, mi da anche delle colpe per il matrimonio, passa da sfogarsi sul matrimonio, al fratello, alla mamma negli anni successivi e io pultroppo non ho mai interrotto questo rapporto tossico.

Mia madre dopo poco il matrimonio trova un compagno tramite chat, entrambi non hanno la macchina e mia nonna le dice che per aiutarla potrebbe portarlo li a casa, io non accetto di conoscerlo per oltre 1 anno quando andro' a trovarla io uscira', prendo male la cosa perchè casa di mia nonna è sempre stato un rifugio per me e condividere quel luogo con qualcuno lo vedo come invadere la mia privacy, per 1 anno e mezzo me la vivo bene ,vado a trovare mia nonna 1 volta a settimana, poi col passare del tempo sento dispiacere a far uscire questa persona di inverno e soprattutto mi scoccia non poter rimanere piu' a cena, un giorno andro' a trovarla senza chiamare per sentire se c'è qualcuno e conoscero' diciamo per sbaglio, il compagno di mia madre, da quel momento non uscira' piu' quando vado.

Mi pesa il non aver piu' un momento di privacy perchè praticamente mia madre e il suo compagno convivono li, e per forza di cose io devo condividere natale compleanni e tutto, poi pero' col passare del tempo trovo il mio equilibrio e la cosa non mi pesa piu' e passano 3-4 anni.

Mia padre un giorno vede mia madre ad un apertura di un centro alimentare mia madre con il suo compagno,2 anni fa mi chiede se conosco il compagno di mia madre  io riesco a sviare dicendo non voglio conoscere nessuno e non so niente, pochi mesi fa me lo ridice con un tono piu' perentorio, preso dal panico penso che stavolta magari sa qualcosa e vuoto tutto il sacco anche se mia madre mi ha sempre detto che vuole la sua privacy e di non dire niente, mia padre si rigira contro e mi dice che l ho tradito, che sono un giuda, che devo scegliere o lui o l'altro che non posso avere 2 padri, che preferisce non vedermi piu' se devo vedere l'altro, io cerco di fare marcia indietro di dire che quello che ho detto erano miei pensieri ma niente. Mia madre poi mi ha aiutato parlandoci dicendo che li non c'è piu' nessuno e ora mi da un po' piu' di pace anche se non manca occasione dove ritorna sul punto.

Devo anche tanto a mio padre che ha lavorato molto per non farci mancare niente e a mia madre che insieme a mia nonna sento che loro ci saranno sempre a prescindere da quello che faccio

Per mesi me la vivro' male mi sentiro' molto solo senza una famiglia il padre che a seconda del compratamento che ho è disposto a non vedermi piu' e mia madre che oramai è si è dedicata totalmente alla cura di mia nonna , mi sento  incapace di agire, icon forte ansia la mattina quando mi alzo, faro' un percorso psicologico a fine mese.

Il lavorare da casa al computer col poker non mi aiuta perchè mi isola ancora di piu', sono molto confuso sul da farsi potrei fare l'oss ma è un lavoro molto duro

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Back Door Man
Inviato (modificato)

 

2 hours ago, Mirk83 said:

La mia esperienza, cresco con la nonna, mio padre pensa solo a lavorare, mia madre lavora solo di mattina

non ho  una figura maschile a guidarmi il nonno paterno è di un altra regione l'altro nonno è separato e non lo vedo mai

Madre iperprotettiva,per le troppe paure e ansie che ha appena faccio qualcosa interviene lei,non abbiamo mai fatto una pizza insieme non mi insegna a stirare, viola la mia privacy controllandomi il portafoglio nonostante le dica di non farlo, mi compra i vestiti nonostante le dica di non farlo, a 37 anni ho la prima relazione , mi consegna un regalo di natale che potrei darle, per San Valentino si rintromette, fa la spesa in casa lei quando viene questa ragazza,

rapporto dei miei: mai visto gesti di amore, mio padre credendo di essere simpatico, chiamava mia madre diavolo, mai visto rose, mio padre non sa esprimere sentimenti, marito padrone con la moglie, dove pretendo che la donna deve seguire l'uomo e se l uomo non vuole fare niente la moglie deve seguire

I miei si separano quando ho 27 anni, mio padre mi chiede aiuto per far tornare indietro mia madre, io sento che mia madre è frustrata, non faccio niente per farla decidere liberamente, mio padre non accetta la cosa, ogni domenica per anni mi ripete i soliti discorsi ,instaura con me un rapporto di psicologo, dove praticamente si sfoga per 1 ora a diritto ripetendo sempre le stesse cose,che ci saremmo trovati tutti male, che non essendo piu' uniti avrebbe buttato via soldi in affitto, che è stato cacciato di casa, mi da anche delle colpe per il matrimonio, passa da sfogarsi sul matrimonio, al fratello, alla mamma negli anni successivi e io pultroppo non ho mai interrotto questo rapporto tossico.

Mia madre dopo poco il matrimonio trova un compagno tramite chat, entrambi non hanno la macchina e mia nonna le dice che per aiutarla potrebbe portarlo li a casa, io non accetto di conoscerlo per oltre 1 anno quando andro' a trovarla io uscira', prendo male la cosa perchè casa di mia nonna è sempre stato un rifugio per me e condividere quel luogo con qualcuno lo vedo come invadere la mia privacy, per 1 anno e mezzo me la vivo bene ,vado a trovare mia nonna 1 volta a settimana, poi col passare del tempo sento dispiacere a far uscire questa persona di inverno e soprattutto mi scoccia non poter rimanere piu' a cena, un giorno andro' a trovarla senza chiamare per sentire se c'è qualcuno e conoscero' diciamo per sbaglio, il compagno di mia madre, da quel momento non uscira' piu' quando vado.

Mi pesa il non aver piu' un momento di privacy perchè praticamente mia madre e il suo compagno convivono li, e per forza di cose io devo condividere natale compleanni e tutto, poi pero' col passare del tempo trovo il mio equilibrio e la cosa non mi pesa piu' e passano 3-4 anni.

Mia padre un giorno vede mia madre ad un apertura di un centro alimentare mia madre con il suo compagno,2 anni fa mi chiede se conosco il compagno di mia madre  io riesco a sviare dicendo non voglio conoscere nessuno e non so niente, pochi mesi fa me lo ridice con un tono piu' perentorio, preso dal panico penso che stavolta magari sa qualcosa e vuoto tutto il sacco anche se mia madre mi ha sempre detto che vuole la sua privacy e di non dire niente, mia padre si rigira contro e mi dice che l ho tradito, che sono un giuda, che devo scegliere o lui o l'altro che non posso avere 2 padri, che preferisce non vedermi piu' se devo vedere l'altro, io cerco di fare marcia indietro di dire che quello che ho detto erano miei pensieri ma niente. Mia madre poi mi ha aiutato parlandoci dicendo che li non c'è piu' nessuno e ora mi da un po' piu' di pace anche se non manca occasione dove ritorna sul punto.

Devo anche tanto a mio padre che ha lavorato molto per non farci mancare niente e a mia madre che insieme a mia nonna sento che loro ci saranno sempre a prescindere da quello che faccio

Per mesi me la vivro' male mi sentiro' molto solo senza una famiglia il padre che a seconda del compratamento che ho è disposto a non vedermi piu' e mia madre che oramai è si è dedicata totalmente alla cura di mia nonna , mi sento  incapace di agire, icon forte ansia la mattina quando mi alzo, faro' un percorso psicologico a fine mese.

Il lavorare da casa al computer col poker non mi aiuta perchè mi isola ancora di piu', sono molto confuso sul da farsi potrei fare l'oss ma è un lavoro molto duro

 

Anch'io sono cresciuto con mia nonna materna.

C'erano anche i miei genitori ma il ruolo di madre lo ebbe lei.

Ora che non c'è più da tanti anni, e che con mia madre "biologica" non ci parlo più, questa sua assunzione di responsabilità nei miei confronti mi è più chiara.

Avevo bisogno di una madre e lei si occupò di me.

In altre lingue la nonna è chiamata la grande madre, sia in francese che in inglese.

"We've lost our good ol' mama and must have Whiskey, oh you know why"

È stata l'unica persona che mi ha voluto bene; si è presa cura di me. Mi immagino che ne avrebbe fatto volentieri a meno, che avrebbe fatto volentieri la nonna se avesse avuto una figlia sana. Però sticazzi, si rimboccò le maniche e fece tutto il possibile. Aveva i suoi difetti ma vaffanculo, non ci sto proprio a pensare: aveva buone intenzioni e le metteva in pratica. Faceva. Non bastò. Ma fece finché poté. Massimo rispetto.

La figliola una sciagurata. La garanzia che le cose mi sarebbero andate male. Si è visto quando è rimasta vedova.

Persona tossica. Meglio perderla che trovarla.

_

Comunque, tornando a te, la tua situazione è piuttosto incasinata.

Magari è stata meno estrema di altre (e questo non lo so) però non ne sei ancora uscito e hai passato i 30. Ti devi inventare qualcosa per emanciparti.

Non sono uno psicologo però queste cose le ho vissute, studiate sulla carta, e le vivo ancora, quindi posso sbagliare ma so di cosa parlo.

Posso dirti cosa non va bene, e sono tante cose.

Non te la vivi bene con tua madre, con tuo padre invece è proprio una relazione tossica. Non hai accettato il compagno di tua madre, e poi come fai a studiare o lavorare se ci hai sempre loro in testa? C'è da mettere ordine e ti serve un aiuto psicologico per farlo.

Potrebbe essere che tua nonna tenti di agire per il bene comune e in quel modo non fa contento nessuno. C'è in giro questa tendenza di voler riappiccicare le cose con la colla.

Non saprei. Il fatto è che non sei deciso a "chiudere" i rapporti con la tua famiglia, o quanto meno scegliere di escludere qualcuno.

Forse è tua nonna che tenta di tenere uniti tutti?

Chi te lo fa fare di ascoltare tuo padre? I suoi problemi se li è creati da solo, che cazzo vuole da te?

Perché non lo mandi in culo?

In altre parole: perché continui a parlarci?

Perché ti è mancato il padre, forse?

Mi vengono in mente i cosiddetti vincoli traumatici.

Dovresti leggere qualcosa al riguardo, per cercare di capire cos'è che ti lega, cosa ti impedisce di sfanculare.

Comunque ne parlerai con un terapeuta, ho letto.

Ti auguro che sia quello giusto.

Alla prox.

 

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stefania568

 MA abitiamo nella stessa palazzina quindi ...Una volta andammo da uno psicologo io e mia madre e disse lo psicologo che doveva venirci tutta la mia famiglia ( noto questo meccanismo ) e disse che mia madre trasferiva tutti i  lati negativi del carattere su di me per un meccanismo che lei non voleva far vivere a me quello che ha vissuto lei . Io ho vissuto meglio nella mia vita in posti totalmente estranei al mio ambiente  e ho più coraggio in varie situazioni( operazioni ) mentre in situazioni non definite no 

Modificato da stefania568
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Back Door Man
18 hours ago, stefania568 said:

 MA abitiamo nella stessa palazzina quindi ...Una volta andammo da uno psicologo io e mia madre e disse lo psicologo che doveva venirci tutta la mia famiglia ( noto questo meccanismo ) e disse che mia madre trasferiva tutti i  lati negativi del carattere su di me per un meccanismo che lei non voleva far vivere a me quello che ha vissuto lei . Io ho vissuto meglio nella mia vita in posti totalmente estranei al mio ambiente  e ho più coraggio in varie situazioni( operazioni ) mentre in situazioni non definite no 

Secondo me di quanto disse lo psicologo ti deve bastare la prima frase:

Tua madre trasferisce negatività su di te.

Quello che dice dopo ti confonde (che tua madre lo faccia senza malizia).

È una diagnosi cerchiobottista.

Ti conviene allontanarti.

 

PS: Secondo statistica i consigli che ho dato più frequentemente in giro sono due:

Contattare uno psicologo

Andare via di casa

 

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Back Door Man
2 hours ago, Back Door Man said:

PS: Secondo statistica i consigli che ho dato più frequentemente in giro sono due:

Contattare uno psicologo

Andare via di casa

 

Ci sono state famiglie che hanno allevato qualche figlio per farne uno schiavo.

Lo psicoterapeuta Eric Berne ne ha parlato in Games People Play.

Ha chiamato Principi i figli allevati da persone che li volevano vincenti, e Rospi quelli allevati con l'intenzione di farne dei perdenti.

Il terzo consiglio che ho elargito in giro è quello di studiarsi le basi di psicologia.

I libri che ho consigliato di più, in linea con questo thread, sono due:

  • Games People Play di Eric Berne
  • The Body Keeps the Score di Bessel var der Kolk

 

Non dimenticatemi. 👨🏻‍💻

 

 

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Akira93
Il 3/3/2021 at 15:39, stefania568 ha scritto:

 MA abitiamo nella stessa palazzina quindi ...Una volta andammo da uno psicologo io e mia madre e disse lo psicologo che doveva venirci tutta la mia famiglia ( noto questo meccanismo ) e disse che mia madre trasferiva tutti i  lati negativi del carattere su di me per un meccanismo che lei non voleva far vivere a me quello che ha vissuto lei . Io ho vissuto meglio nella mia vita in posti totalmente estranei al mio ambiente  e ho più coraggio in varie situazioni( operazioni ) mentre in situazioni non definite no 

Come ti ha consigliato back door la soluzione è andare via, cosi ti disintossichi per un po'. 

Se riesci a trovare un lavoro altrove, ma intendo svariati km di distanza riesci a uscirne. 

Per gli effetti ci vuole tempo, togliersi dalla testa le influenze della famiglia sui propri pensieri è un lavoro da fare continuamente. Sia attraverso esperienze personali sia confrontandosi con persone proveniente da realtà differenti. 

Da questo punto di vista il forum mi ha aiutato molto. 

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Back Door Man
13 minutes ago, Akira93 said:

Per gli effetti ci vuole tempo

Supponiamo che te ne vai quest'anno, devi mettere in conto un periodo di recupero di almeno due anni. 

E' un processo lento. Probabilmente non ci credi nemmeno che le cose funzionino così.

Prova. Fra tre anni sarai una persona nuova.

Keywords: Out of the Fog; Recovery.

 

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Mirk83
Il 2/3/2021 at 18:50, Back Door Man ha scritto:

 

 

Anch'io sono cresciuto con mia nonna materna.

C'erano anche i miei genitori ma il ruolo di madre lo ebbe lei.

Ora che non c'è più da tanti anni, e che con mia madre "biologica" non ci parlo più, questa sua assunzione di responsabilità nei miei confronti mi è più chiara.

Avevo bisogno di una madre e lei si occupò di me.

In altre lingue la nonna è chiamata la grande madre, sia in francese che in inglese.

"We've lost our good ol' mama and must have Whiskey, oh you know why"

È stata l'unica persona che mi ha voluto bene; si è presa cura di me. Mi immagino che ne avrebbe fatto volentieri a meno, che avrebbe fatto volentieri la nonna se avesse avuto una figlia sana. Però sticazzi, si rimboccò le maniche e fece tutto il possibile. Aveva i suoi difetti ma vaffanculo, non ci sto proprio a pensare: aveva buone intenzioni e le metteva in pratica. Faceva. Non bastò. Ma fece finché poté. Massimo rispetto.

La figliola una sciagurata. La garanzia che le cose mi sarebbero andate male. Si è visto quando è rimasta vedova.

Persona tossica. Meglio perderla che trovarla.

_

Comunque, tornando a te, la tua situazione è piuttosto incasinata.

Magari è stata meno estrema di altre (e questo non lo so) però non ne sei ancora uscito e hai passato i 30. Ti devi inventare qualcosa per emanciparti.

Non sono uno psicologo però queste cose le ho vissute, studiate sulla carta, e le vivo ancora, quindi posso sbagliare ma so di cosa parlo.

Posso dirti cosa non va bene, e sono tante cose.

Non te la vivi bene con tua madre, con tuo padre invece è proprio una relazione tossica. Non hai accettato il compagno di tua madre, e poi come fai a studiare o lavorare se ci hai sempre loro in testa? C'è da mettere ordine e ti serve un aiuto psicologico per farlo.

Potrebbe essere che tua nonna tenti di agire per il bene comune e in quel modo non fa contento nessuno. C'è in giro questa tendenza di voler riappiccicare le cose con la colla.

Non saprei. Il fatto è che non sei deciso a "chiudere" i rapporti con la tua famiglia, o quanto meno scegliere di escludere qualcuno.

Forse è tua nonna che tenta di tenere uniti tutti?

Chi te lo fa fare di ascoltare tuo padre? I suoi problemi se li è creati da solo, che cazzo vuole da te?

Perché non lo mandi in culo?

In altre parole: perché continui a parlarci?

Perché ti è mancato il padre, forse?

Mi vengono in mente i cosiddetti vincoli traumatici.

Dovresti leggere qualcosa al riguardo, per cercare di capire cos'è che ti lega, cosa ti impedisce di sfanculare.

Comunque ne parlerai con un terapeuta, ho letto.

Ti auguro che sia quello giusto.

Alla prox.

 

Il litigio è arrivato nel momento in cui uno dei miei obiettivi era creare quel rapporto che non avevo avuto da piccolo con lui, avere una guida, siamo andati in bicicletta in estate' ,stavo migliorando e poi la batosta, non son riuscito a lasciarlo andare, oltre alla famiglia sento che nella relazione ho voglia di scappare, sento come una responsabilita' a far crescere una relazione, mentre sento la voglia di staccarmi e stare anche da solo, non so se la situazione familiare si puo' ripercuotere a livello di relazione, non capisco perchè senta ansia anche con la ragazza.

Tu come hai superato quando tua nonna è venuta a mancare sei andato da uno psicologo?

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Back Door Man

Ciao Mirk83.

3 hours ago, Mirk83 said:

Il litigio è arrivato nel momento in cui uno dei miei obiettivi era creare quel rapporto che non avevo avuto da piccolo con lui, avere una guida, siamo andati in bicicletta in estate' ,stavo migliorando e poi la batosta, non son riuscito a lasciarlo andare,

Obiettivo impossibile o quasi. Mi dispiace.

 

3 hours ago, Mirk83 said:

oltre alla famiglia sento che nella relazione ho voglia di scappare, sento come una responsabilita' a far crescere una relazione, mentre sento la voglia di staccarmi e stare anche da solo, non so se la situazione familiare si puo' ripercuotere a livello di relazione, non capisco perchè senta ansia anche con la ragazza.

Non lo so nemmeno io. Io arrivo a capire che è cosa complicata, te l'ho scritto. Ti serve uno psicologo davvero. E ti conviene anche perché fino a che non fai chiarezza butti via tempo.

 

3 hours ago, Mirk83 said:

Tu come hai superato quando tua nonna è venuta a mancare sei andato da uno psicologo?

E' complicato da spiegare. Intanto ero over30.

Comunque ci sono stato.

 

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