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Thread per i sopravvissuti a famiglie disfunzionali


Back Door Man

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Back Door Man
3 ore fa, evolutionator ha scritto:

posso provare a contattare il primo ministro, o l'ambasciatore di stato

Lo faccia.

 

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stefania568
19 ore fa, newcome ha scritto:

Scopro ora questa discussione molto interessante.

Cercherò di essere il meno prolisso possibile e il più descrittivo possibile....

Al fine di essere letto senza che qualcuno lasci perdere in partenza, e magari chi si rivede nelle mie parole possa discuterne.

 

Sono cresciuto in una famiglia "sana" per come la intende la società oggi, ma altamente disfunzionale.

I miei genitori non avevano vizi....

Mai provato droghe, nemmeno mai fumato...

No vizio del gioco, manco il gratta e vinci ogni tanto...

Praticamente astemi...

Lavoravano entrambi, e con paghe che messe insieme superavano i 5mila € al mese.

 

Questi sono i lati positivi, che pressappoco finiscono qui.


Io e i miei 2 fratelli siamo stati voluti, ma non credo per amore....credo più che altro per il fatto che
"tutti facevano figli, per cui dobbiamo farne anche noi"

Da una famiglia totalmente anaffettiva, di fanatici religiosi (cattolici classici), sia da lato materno che paterno.

Andare a messa un paio di volte a settimana e alle feste, frequentare il catechismo e le attività parrocchiali era primordiale...

Ancora più della scuola, o della volontà mia e dei miei fratelli, o di ciò che avremmo voluto fare del tempo libero.

I primi ricordi di scuola, erano quelli di sentirmi un bambino poverissimo.

Io ero fermamente convinto che la nostra famiglia fosse povera da far schifo....sono sempre stato il più pezzente della classe.

Vestito come un vecchio perché, mi compravano sì dei vestiti iper costosi, ma dove dicevano loro e cosa dicevano loro...

Praticamente fino a 15 anni ero vestito come mio nonno.

(non che sia importante) però avevano sempre auto degli anni 80 che li lasciavo a piedi ogni anno, quando si sarebbero potuti permettere auto di lusso.

Scelsero loro dove andare ad abitare (una città che odiavamo tutti ma che andava bene solo a loro)...

Scelsero loro che sport dovevamo fare, che attività nel tempo libero, che famiglie frequentare...

Sceglievano loro cosa dovevamo mangiare (ad esempio ho mangiato per la prima volta in un fast food a 18 anni)...

Ad ogni minima ambizione personale rispondevano con un  "ma va...ma per favore...non dire cazzate"

Contro ogni cosa...

Dal motorino a 14 anni che non abbiamo mai avuto...

All'avere un animale domestico che non abbiamo mai avuto...

Tatuaggi e piercing non ne parliamo nemmeno...

Mai potuto invitare amici a casa, mai potuto fare una festa di compleanno con compagni di scuola...

Ero generalmente io che dovevo andare a casa degli altri...

Principalmente famiglie che frequentavano la chiesa, bambini con famiglie messe come la mia...

Mai visto nessuno entrare a casa nostra, né amici né parenti, né altre coppie di amici con bambini.

A natale mentre gli altri bambini tornavano a scuola contenti con il gioco di moda in quel momento, i regali per me erano sempre e solo pigiami e calzini, da sempre...

Ricordo che se incontravo amici per fare una partita a calcio o chiacchierare sotto casa, mia madre appariva e rimaneva a sorvegliare o ascoltare cosa dicevamo.

I miei genitori stravedevano per i miei cugini, mi viene da dire volendo più bene a loro che a noi.

In quel periodo mio cugino, io ero un bambino e lui un adolescente, iniziò a riempirmi di botte senza motivo.

Ovviamente nessuno se ne accorse, e io non lo dissi a nessuno pensando che tanto non mi avrebbero creduto o avrebbero incolpato me.


Arriviamo a quella catastrofe che fu l'adolescenza.

I divieti, già mal sopportati da bambino, continuarono...

Con il problema che mio padre, non so se per spirito di competizione o cosa, mi vide come un rivale.

Io ero il più grande dei fratelli ed ero già alto come lui, ma era lui l'uomo di casa, per cui doveva sminuire me.

Ciò che facevo erano solo cazzate...

Le mie idee o progetti erano immondizia...

Ciò che volevo fare erano tutte idee assurde o me le ponevano come se dicessi assurdità ogni volta che aprivo la bocca...


Non ce la facevo più e sbroccai.

Mi feci bocciare praticamente apposta a scuola (superiori scelte da loro), e quell'anno sviluppai un malessere incontrollabile che non riusciva a farmi rimanere concentrato più di 5 minuti.

Cambiai scuola, più che altro per cambiare aria...

E a 17-18 anni non ero mai in casa, iniziai a frequentare le prime ragazze, e ad avere amici al di fuori dell'ambito parrocchiale.

Feci 1 anno di cocaina tutti i giorni, che fortunatamente non mi portò alla dipendenza vera e propria, e mi salvai con lo sport.


Le ultime prese di posizione dei miei furono quando mi ostacolarono a 18 anni appena presa la patente (che mi pagò un lontano zio, per i miei credo andasse bene prendessi l'autobus a vita), e volevo comprare con i miei soldi un'auto.....(che poi non comprai)

Stesso discorso per la moto o altri sfizi che volevo togliermi.

 

Ero al limite...

Poco più che ventenne, presi e lasciai il Veneto per venire a Milano.

Seguito dai miei 2 fratelli appena finirono le superiori.

Ovviamente dissero che eravamo dei coglioni, ma non ce lo dissero apertamente....lo dissero agli altri.

Lì però, rinacqui.

Non tanto perché Milano abbia qualcosa di speciale, ma perché mi allontanai.

Libero di vivere a modo mio.

Libero di fare un punto della situazione e riflettere a mente fredda.

 

Ho dovuto fare un lavoro su me stesso, durato più di 10 anni, e che continua tutt'ora.

Non sono perfetto, ma cerco di vivere eliminando ogni giorno le tossine in circolo.

 

Da quando mi sono allontanato da casa, con gli anni, ho capito alcune cose della mia famiglia:

1) Il disagio lo avevo già da bambino ma non lo avevo capito....ero sminuito e vessato a casa, e incontrollabile a scuola....cercavo apposta lo scontro fisico con i compagni e rendevo la vita impossibile a maestre e professori....ho avuto anni in cui ricordo che feci a botte ogni giorno e mi faceva sfogare.

2) Il cugino che mi menava senza motivo, aveva una famiglia pure peggiore della mia....scoprii che era regolarmente malmenato da mio zio e anche a casa sua tutto era proibito e basato sulla religione come da noi.

3) Il mio passato mi ha creato un danno relazionale con le donne....con le prime ragazze ero un manipolatore, e le annullavo psicologicamente ancora prima di costruire una relazione...
Ora se intraprendo una relazione, parlo apertamente del mio passato, e le esorto a dirmi immediatamente se un mio comportamento non è sano..
In modo da analizzarlo e poterne parlare con calma.

4) La mia famiglia non mi manca minimamente....non c'è astio e né voglia di fargliela pagare; è solo che non li reputo importanti nella mia vita e l'odio iniziale si è trasformato in indifferenza....ci vediamo per una cena 1-2 volte l'anno e va bene così.

5) I miei erano estremamente razzisti, giudicatori e omofobi....ciò che all'epoca vedevo come battute o frasi buttate lì, non erano in realtà battute e non era nulla di normale.

6) Riallacciai i rapporti con i miei fratelli, quando capimmo tutti che il fatto di isolarci l'uno dall'altro era una strategia dei miei genitori.


In conclusione.

Credo che in ognuno, le famiglie disfunzionali abbiano lasciato un danno...

O comunque delle scorie.

Noi ciò che possiamo, e dobbiamo fare, è allontanarci il prima possibile e cercare di lavorarci su.

Non è per niente facile, ma quando vivi a modo tuo e sei consapevole di chi sei (e non di chi vogliono gli altri), puoi evitare che il passato ti rovini il presente.

 

 

 

Anche la mia famiglia è così esche io cercavo lo scontro fisico sempre  non mi sono fatta di cocaina ma ho avuto un sacco di dipendenze dal gioco d azzardo al gioco (I rapporti con L altro sesso non vanno  vanno solo se non parlo)

Modificato da stefania568
  • Wow 1
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stefania568

I rapporti con i miei fratelli e i miei ziii non vanno ognuno si parla dietro L uno con altro . E io per una forma di ribellione  feci la mia camera sottosopra non si poteva più entrare .  Mai confidare un segreto a un parente io con i miei fratelli  a casa mia sono venuti i carabinieri almeno 5 volte  ognuno si odia e mia madre ha finito per alimentare L astio . Non sono religiosi però pure io non so per controllo o altro ho cercato sempre lo scontro .   Poi improvvisamente quando uscivo di casa o abitavo in in altra casa la mia voglia di litigare spariva  . Non ho avuto figli  come i miei fratelli fiori dal matrimonio ma io era ragazza stupida  naturalmente le mie dipendenze ramo nascondete alla mia famiglia .  Alcune persone se ne sono accorte di questa cosa è hanno detto vai a vivere lontano da la e  mi hanno fatto sempre vivere la . Cn gli amici di sesso ahahahah Ma non devo mai parlare    Quando mi telefona mia madre mi sento il sangue che mi ribolle al cervello  niente  ho provato tutte le forme di dipendenze ma mai ho staccato dalla persona che mi faceva più male mia madre . Con gli uomini . Non dico nulla  meglio 

Modificato da stefania568
  • Cuore Nero 1
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stefania568

Una cosa che penso provi ogni persona che è stata abusata dalla famiglia  la voglia di stare lì perché se succede qualcosa o seri parlano dietro  . Ma la voglia di sparire tenere tappi e occhiali scuri . Poi non ne parliamo proprio se stai male tu e hai bisogno di aiuto . I fatti tuoi li sa perfino il prozio  ahahahahha vabbè speriamo che ho abbastanza soldi per andarmene 

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stefania568

@evolutionator putroppo sono abusi che ti segnano tutto proprio nel rapporto con L altro sesso . Scarpe si senpre quelle che dicono loro) 

Modificato da stefania568
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Back Door Man
2 ore fa, stefania568 ha scritto:

Poi non ne parliamo proprio se stai male tu e hai bisogno di aiuto . I fatti tuoi li sa perfino il prozio  ahahahahha vabbè speriamo che ho abbastanza soldi per andarmene 

Il prozío puzza

 

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Back Door Man
3 ore fa, stefania568 ha scritto:

Una cosa che penso provi ogni persona che è stata abusata dalla famiglia  la voglia di stare lì perché se succede qualcosa o seri parlano dietro  .

???

 

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stefania568
1 ora fa, Back Door Man ha scritto:

Il prozío puzza

 

Scritto la

mattina volevo dire se ti succede qualcosa i fatti tuoi lo sanno tutti . Se devi fare le analisi tutti . Ma mai sai i fatti loro 

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stefania568
1 ora fa, Back Door Man ha scritto:

???

 

Volevo scrivere tieni voglia di stare a casa perché hai paura che si prendono a cazzotti e parlano male di te . Ma allo stesso tempo hai voglia di non starci 

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Back Door Man
4 minuti fa, stefania568 ha scritto:

Scritto la

mattina volevo dire se ti succede qualcosa i fatti tuoi lo sanno tutti . Se devi fare le analisi tutti . Ma mai sai i fatti loro 

È meglio non sapelli, direi

La meglio cosa è fare distanza

 

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