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Thread per i sopravvissuti a famiglie disfunzionali


Back Door Man

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Back Door Man
1 minuto fa, Edo ha scritto:

Del forum?

No

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stefania568
Il 21/1/2023 at 22:09, Edo ha scritto:

Mah semplicemente esasperi le cose, dici che va tutto male, che sei al verde, depresso, sfigato in gioco, amore, tutto...devi arrivare ad un punto in cui i soliti che se ne approfittavano hanno la decenza di non starti addosso. La cosa più difficile è non condividere le cose belle che ti capitano, però poi ti fai una domanda: è davvero necessario questo tipo di condivisione? La risposta è no e quindi prosegui con la tua strada. È una strada di menzogna, oggettivamente, ma alla fine non fai del male a nessuno

Un buon modo per iniziare è far pratica con i call center: loro ti chiamano per rifilarti l'ennesima truffa? E tu gli rispondi che stai affrontando un doppio lutto, tua moglie ti ha appena lasciato, tuo figlio preferisce il patrigno a te, devi dirne talmente tante e talmente di grosse che poi l'interlocutore resta interdetto. Il gioco dura finché non sei tu il primo a tirare fuori le magagne sennò passi per lamentoso. Devono sempre essere rogne in risposta all'interlocutore e più gravi delle sue di almeno il 20%

Pure io faccio così 

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Back Door Man
Il 9/4/2023 at 22:05, Back Door Man ha scritto:

Un saluto a Manuel, che non è più fra noi.

 

Voglio ricordarlo un'altra volta.

Gli sono grato per tutto quello che mi ha insegnato.

 

Spoiler

 

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  • 2 settimane dopo...
newcome

Scopro ora questa discussione molto interessante.

Cercherò di essere il meno prolisso possibile e il più descrittivo possibile....

Al fine di essere letto senza che qualcuno lasci perdere in partenza, e magari chi si rivede nelle mie parole possa discuterne.

 

Sono cresciuto in una famiglia "sana" per come la intende la società oggi, ma altamente disfunzionale.

I miei genitori non avevano vizi....

Mai provato droghe, nemmeno mai fumato...

No vizio del gioco, manco il gratta e vinci ogni tanto...

Praticamente astemi...

Lavoravano entrambi, e con paghe che messe insieme superavano i 5mila € al mese.

 

Questi sono i lati positivi, che pressappoco finiscono qui.


Io e i miei 2 fratelli siamo stati voluti, ma non credo per amore....credo più che altro per il fatto che
"tutti facevano figli, per cui dobbiamo farne anche noi"

Da una famiglia totalmente anaffettiva, di fanatici religiosi (cattolici classici), sia da lato materno che paterno.

Andare a messa un paio di volte a settimana e alle feste, frequentare il catechismo e le attività parrocchiali era primordiale...

Ancora più della scuola, o della volontà mia e dei miei fratelli, o di ciò che avremmo voluto fare del tempo libero.

I primi ricordi di scuola, erano quelli di sentirmi un bambino poverissimo.

Io ero fermamente convinto che la nostra famiglia fosse povera da far schifo....sono sempre stato il più pezzente della classe.

Vestito come un vecchio perché, mi compravano sì dei vestiti iper costosi, ma dove dicevano loro e cosa dicevano loro...

Praticamente fino a 15 anni ero vestito come mio nonno.

(non che sia importante) però avevano sempre auto degli anni 80 che li lasciavo a piedi ogni anno, quando si sarebbero potuti permettere auto di lusso.

Scelsero loro dove andare ad abitare (una città che odiavamo tutti ma che andava bene solo a loro)...

Scelsero loro che sport dovevamo fare, che attività nel tempo libero, che famiglie frequentare...

Sceglievano loro cosa dovevamo mangiare (ad esempio ho mangiato per la prima volta in un fast food a 18 anni)...

Ad ogni minima ambizione personale rispondevano con un  "ma va...ma per favore...non dire cazzate"

Contro ogni cosa...

Dal motorino a 14 anni che non abbiamo mai avuto...

All'avere un animale domestico che non abbiamo mai avuto...

Tatuaggi e piercing non ne parliamo nemmeno...

Mai potuto invitare amici a casa, mai potuto fare una festa di compleanno con compagni di scuola...

Ero generalmente io che dovevo andare a casa degli altri...

Principalmente famiglie che frequentavano la chiesa, bambini con famiglie messe come la mia...

Mai visto nessuno entrare a casa nostra, né amici né parenti, né altre coppie di amici con bambini.

A natale mentre gli altri bambini tornavano a scuola contenti con il gioco di moda in quel momento, i regali per me erano sempre e solo pigiami e calzini, da sempre...

Ricordo che se incontravo amici per fare una partita a calcio o chiacchierare sotto casa, mia madre appariva e rimaneva a sorvegliare o ascoltare cosa dicevamo.

I miei genitori stravedevano per i miei cugini, mi viene da dire volendo più bene a loro che a noi.

In quel periodo mio cugino, io ero un bambino e lui un adolescente, iniziò a riempirmi di botte senza motivo.

Ovviamente nessuno se ne accorse, e io non lo dissi a nessuno pensando che tanto non mi avrebbero creduto o avrebbero incolpato me.


Arriviamo a quella catastrofe che fu l'adolescenza.

I divieti, già mal sopportati da bambino, continuarono...

Con il problema che mio padre, non so se per spirito di competizione o cosa, mi vide come un rivale.

Io ero il più grande dei fratelli ed ero già alto come lui, ma era lui l'uomo di casa, per cui doveva sminuire me.

Ciò che facevo erano solo cazzate...

Le mie idee o progetti erano immondizia...

Ciò che volevo fare erano tutte idee assurde o me le ponevano come se dicessi assurdità ogni volta che aprivo la bocca...


Non ce la facevo più e sbroccai.

Mi feci bocciare praticamente apposta a scuola (superiori scelte da loro), e quell'anno sviluppai un malessere incontrollabile che non riusciva a farmi rimanere concentrato più di 5 minuti.

Cambiai scuola, più che altro per cambiare aria...

E a 17-18 anni non ero mai in casa, iniziai a frequentare le prime ragazze, e ad avere amici al di fuori dell'ambito parrocchiale.

Feci 1 anno di cocaina tutti i giorni, che fortunatamente non mi portò alla dipendenza vera e propria, e mi salvai con lo sport.


Le ultime prese di posizione dei miei furono quando mi ostacolarono a 18 anni appena presa la patente (che mi pagò un lontano zio, per i miei credo andasse bene prendessi l'autobus a vita), e volevo comprare con i miei soldi un'auto.....(che poi non comprai)

Stesso discorso per la moto o altri sfizi che volevo togliermi.

 

Ero al limite...

Poco più che ventenne, presi e lasciai il Veneto per venire a Milano.

Seguito dai miei 2 fratelli appena finirono le superiori.

Ovviamente dissero che eravamo dei coglioni, ma non ce lo dissero apertamente....lo dissero agli altri.

Lì però, rinacqui.

Non tanto perché Milano abbia qualcosa di speciale, ma perché mi allontanai.

Libero di vivere a modo mio.

Libero di fare un punto della situazione e riflettere a mente fredda.

 

Ho dovuto fare un lavoro su me stesso, durato più di 10 anni, e che continua tutt'ora.

Non sono perfetto, ma cerco di vivere eliminando ogni giorno le tossine in circolo.

 

Da quando mi sono allontanato da casa, con gli anni, ho capito alcune cose della mia famiglia:

1) Il disagio lo avevo già da bambino ma non lo avevo capito....ero sminuito e vessato a casa, e incontrollabile a scuola....cercavo apposta lo scontro fisico con i compagni e rendevo la vita impossibile a maestre e professori....ho avuto anni in cui ricordo che feci a botte ogni giorno e mi faceva sfogare.

2) Il cugino che mi menava senza motivo, aveva una famiglia pure peggiore della mia....scoprii che era regolarmente malmenato da mio zio e anche a casa sua tutto era proibito e basato sulla religione come da noi.

3) Il mio passato mi ha creato un danno relazionale con le donne....con le prime ragazze ero un manipolatore, e le annullavo psicologicamente ancora prima di costruire una relazione...
Ora se intraprendo una relazione, parlo apertamente del mio passato, e le esorto a dirmi immediatamente se un mio comportamento non è sano..
In modo da analizzarlo e poterne parlare con calma.

4) La mia famiglia non mi manca minimamente....non c'è astio e né voglia di fargliela pagare; è solo che non li reputo importanti nella mia vita e l'odio iniziale si è trasformato in indifferenza....ci vediamo per una cena 1-2 volte l'anno e va bene così.

5) I miei erano estremamente razzisti, giudicatori e omofobi....ciò che all'epoca vedevo come battute o frasi buttate lì, non erano in realtà battute e non era nulla di normale.

6) Riallacciai i rapporti con i miei fratelli, quando capimmo tutti che il fatto di isolarci l'uno dall'altro era una strategia dei miei genitori.


In conclusione.

Credo che in ognuno, le famiglie disfunzionali abbiano lasciato un danno...

O comunque delle scorie.

Noi ciò che possiamo, e dobbiamo fare, è allontanarci il prima possibile e cercare di lavorarci su.

Non è per niente facile, ma quando vivi a modo tuo e sei consapevole di chi sei (e non di chi vogliono gli altri), puoi evitare che il passato ti rovini il presente.

 

 

 

Modificato da newcome
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newcome
Il 29/8/2020 at 14:11, Back Door Man ha scritto:

IMO il punto d'inizio della discussione potrebbe essere come ci siamo organizzati da adulti, sapendo che non abbiamo avuto il normale supporto familiare. Ci siamo dovuti arrangiare un po' più della media.


Questa è una di quelle cose positive che mi ha lasciato la mia famiglia.
 

Avevo un problema a scuola/con qualcuno/disagio? 
Mi avrebbero preso per il culo o non mi avrebbero ascoltato, per cui me li risolvevo da solo.
 

Ciò ha fatto sì che io sia sempre stato abituato ad arrangiarmi da solo, e non è poco.

Da adulti, quelli viziati e coccolati dai genitori, generalmente li si brucia in partenza.

 

Per il resto, sei hai tempo o vuoi darmi una tua opinione, ho scritto tutta la mia storia nel post precedente.

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Back Door Man
1 ora fa, newcome ha scritto:

Avevo un problema a scuola/con qualcuno/disagio? 
Mi avrebbero preso per il culo o non mi avrebbero ascoltato, per cui me li risolvevo da solo.

C'è una base più in basso.

Parli di problemi esterni alla famiglia per i quali non hai avuto supporto.

Non saprei.

Ma il livello basico è quello della soddisfazione dei tuoi bisogni elementari.

Se ti davano da mangiare regolarmente, se avevi un letto etc.

L'ascolto è compreso nei bisogni elementari ma non so.

 

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Back Door Man
2 ore fa, newcome ha scritto:

Feci 1 anno di cocaina tutti i giorni, che fortunatamente non mi portò alla dipendenza vera e propria, e mi salvai con lo sport.

Roba pesante

 

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Back Door Man
2 ore fa, newcome ha scritto:

Ora se intraprendo una relazione, parlo apertamente del mio passato, e le esorto a dirmi immediatamente se un mio comportamento non è sano..

Strada che ho preso anch'io

 

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Back Door Man
Inviato (modificato)
2 ore fa, Back Door Man ha scritto:

Strada che ho preso anch'io

 

En duelo de mordiscos y azucenas

 

 

Modificato da Back Door Man
t9
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Back Door Man
11 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

En duelo de mordiscos y azucenas

 

 

Amor de mis entrañas, viva muerte, 

en vano espero tu palabra escrita 

y pienso, con la flor que se marchita, 

que si vivo sin mí quiero perderte. 

El aire es inmortal. La piedra inerte 

ni conoce la sombra ni la evita. 

Corazón interior no necesita 

la miel helada que la luna vierte. 

Pero yo te sufrí. Rasgué mis venas, 

tigre y paloma, sobre tu cintura 

en duelo de mordiscos y azucenas. 

Llena pues de palabras mi locura 

o déjame vivir en mi serena

noche del alma para siempre oscura.

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