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Narciso e il suo dolore


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Milanese94

Buonasera a tutti,

sono qui sul forum da circa un mese, ero arrivato qui cercando un modo per riconquistare la mia ex.

Vi racconto la mia storia, perché spero che qualcuno se dovesse mai trovarsi nella mia situazione non commetta i miei stessi errori o che se sentisse le mie stesse emozioni capisca che da solo non può fare molto.

Conosco questa ragazza nel 2015, io 20enne e lei neo 16enne. La reputo molto carina e anche molto piccola per me, abituato a coetanee o ragazze appena più piccole di me. In quel periodo poi era più di un anno che ero single, di FB ne ho avute circa una trentina e quindi proprio non sentivo il bisogno di farmi anche lei.

Circa 6 mesi dopo noto che lei inizia a presentarsi dove lavoro molto più spesso, iniziando scambi di battute e flirt quasi spontaneo da parte mia. Mi piace un sacco. A lei piaccio un sacco. Iniziamo a vederci di nascosto perché io quasi non volevo ma in fondo volevo, tantissimo. E qui succede che doveva succedere qualcosa, andiamo avanti circa 6 mesi a frequentarci e non , con lei che si affeziona sempre di più e non lo nega, io che mi innamoro ma nego a me stesso ciò che provo perché in fondo lei è troppo piccola, mi dico. Succede di tutto in questi anni, ma scopro di aver incontrato l’unica persona nella mi vita che a costo di star con me sopporta di tutto. Litigate, sfuriate, io che lascio di punto in bianco più e più volte, io che la sminuisco e le do la colpa dei miei problemi, che la faccio sentire piccola quando voglio e grande quando lo decido. In tutto questo ho solo una certezza: la amo ma non so spiegarmi i miei comportamenti. Vorrei averla vicina ogni giorno ma allo stesso tempo la allontano con tutte le mie forze. Ai miei amici ne parlo quasi male ogni volta che c’è un problema tra di noi, quasi per farmi dare la forza di lasciarla. E ogni volta che lo faccio, che litigo con lei, sento dentro un vuoto che mi mangia, un dolore che mi fa sentire un mostro. 
Nel 2017 la lascio e poi la riconquisto .

Nel 2018 la lascio e lei fa di tutto per stare con me.

Nel 2019 mi lascia, cerca di tornare con me ma la blocco fino ad arrivare a dirle che non la amo più. Ma cazzo la amavo e la volevo e riesco a farla tornare nella mia vita.

Quest’anno invece sento come se i miei demoni stessero uscendo fuori, comprendo che ho qualcosa dentro che non va , che mi mangia la testa quando devo prendere una decisione o quando non sento quel fuoco guardandola. 
Arriva il COVID e non ci vediamo per due mesi. Al suo arrivo da me è stato bellissimo per due settimane è una merda per le successive due. Torniamo entrambi a lavorare e le cose precipitano. Io mi comporto ogni giorno sempre peggio, la accuso del mio malessere, cerco di vietarle di fare cose fino a che mi chiede una pausa.

Mi arrabbio, le dico che sapendo come mi sentivo il suo atto era non-amore, che se mi avesse mai amato non sarebbe arrivata a questo.

Ci vediamo dopo due settimane e la accuso ancora di questo, dopo altre due settimane cerco di chiederle scusa (per cosa ancora non l’ho capito, ma non volevo perderla). Inizio a rendermi conto che lei non è più la stessa. Durante le vacanze arriva a portarsi un amico a casa, cosa che non avrebbe mai fatto prima e che tutt’oggi ha distrutto la stima che avevo di me. 
Tornati, mi chiede di vederci e nonostante dica di amarmi ancora, dice anche che non vuole darmi nessun tipo di altra possibilità e che per lei è finita e deve pensare alla propria vita.

Inizio ad andare da una psicoterapeuta molto brava nella mia città. Mi ‘’diagnostica’’ se così si può dire un disturbo narcisistico della personalità. Parlando si rende conto di quanto io abbia sofferto da bambino, di quanto certi traumi dell’adolescenza mi abbiano segnato e di quanto io non sia mai stato in grado di risolvere, perché di petto sono sempre andato avanti e ho lottato con incubi e incertezze fino ad oggi. 
Mi aiuta a capire i miei meccanismi, mi rendo conto di quante volte le cose che non mi spiegavo erano date e dettate da questo. Mi rendo conto che sono stato una specie di mostro con questa ragazza e che lo sono stato con quasi tutte le donne nella mia vita. 
Ma non volevo arrivarci ora. 
Ho letto in giro che un narcisista non sa amare. Ragazzi io vi giuro che ho amato e che amo tutt’ora questa ragazza. Semplicemente non sono mai riuscito a dare il mio amore a lei. Per me dare amore era dirle come doveva rispondere alle persone, dirle come andava fatto un lavoro o come risparmiare i soldi. Riuscivo ad esprimere amore così oppure in alcune occasioni sentivo venire fuori il ‘’vero me’’ ed in quelle occasioni le davo l’amore che intendono tutti. I baci, le carezze, le rassicurazioni e la volontà di vederla crescere come donna e come mia donna.

Ho scritto tutto questo per due motivi.. 

Il primo: se vi riflettete in qualcosa di simile, fatevi aiutare, non abbiate paura a farlo, perché dopo potrebbe essere tardi per voi o per una persona che amate.

Il secondo: perché a breve dovrei vederla e vorrei parlarle di questo. Del mio problema, del fatto che la amo e non sono stato in grado di amarla come meritava nonostante a me lei abbia dato tutto quello che provava sempre. E nonostante io in fondo ci spero alla possibilità che lei torni da me, so che dicendole certe cose probabilmente la allontanerò definitivamente. Ma una persona che mi ha amato per quasi 5 anni praticamente incondizionatamente credo che meriti di sapere tutto, nonostante mi stia tenendo lontano dalla sua vita. 

Era uno sfogo, se avete dei consigli sono ben accetti, altrimenti le opinioni che volete saranno tutte rispettate.

 

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lucerosa

Leggendo la prima parte del tuo intervento, ho pensato fra me e me: "ma questo è un folle", "ma come lo ha sopportato questa povera ragazza".

Dopo, leggendo il resto ho capito.

Innanzitutto complimenti per esserti messo in discussione e per aver affrontato il problema con un esperto: non è da tutti, soprattutto da chi ha tratti narcisisti. 

Vorresti tornare con lei... qui mi permetto di darti un consiglio: fallo soltanto quando avrai risolto i tuoi problemi. Ciò probabilmente richiederà anni e probabilmente allora potrebbe non interessarti più.

In questa fase però, vi fareste soltanto del male. Soprattutto ne faresti a lei.

E visto che pensi di amarla, inizia adesso a mettere in atto il tuo amore nei suoi confronti lasciandola libera dai tuoi mostri.

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ArmandoBis

Per narcisista, nelle varie forme e definizioni, overt, covert, maligno, patologico, manipolatore, ecc., si intende innanzitutto una persona incapace di avere uno sguardo critico su di sé. Quindi, molto raramente si mette in discussione e va da uno psicologo. Poi, le donne che circuisce riportano seri danni psicologici e ci mettono anni a riprendersi.

Per entrambi questi aspetti, non mi sembra sia il tuo caso.

Certo, un disturbo narcisistico della personalità ti è stato diagnosticato, e a quanto racconti di casini ne hai combinati parecchi.

Forse di questo dovresti prendere maggiore coscienza e mettere in moto qualche meccanismo riparatore verso la tua ex (sempre che a lei faccia piacere.)

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Milanese94
11 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Per narcisista, nelle varie forme e definizioni, overt, covert, maligno, patologico, manipolatore, ecc., si intende innanzitutto una persona incapace di avere uno sguardo critico su di sé. Quindi, molto raramente si mette in discussione e va da uno psicologo. Poi, le donne che circuisce riportano seri danni psicologici e ci mettono anni a riprendersi.

Per entrambi questi aspetti, non mi sembra sia il tuo caso.

Certo, un disturbo narcisistico della personalità ti è stato diagnosticato, e a quanto racconti di casini ne hai combinati parecchi.

Forse di questo dovresti prendere maggiore coscienza e mettere in moto qualche meccanismo riparatore verso la tua ex (sempre che a lei faccia piacere.)

Parto da presupposto che dovrei vederla a breve e fino a quel momento non so anche lei a che punto sarà. So solo che vorrei parlarle di tutto questo. 
Mi sono informato anche io su cos è il narcisismo, essendo un DP ha mille sfaccettature incomprensibili a volte anche agli stessi terapeuti (o almeno in parte). Quello che ho capito è che per uscirne e riuscire a vivere bisognerebbe capire i propri schemi, le mie proprie paure infondate ed essere in grado di aprirsi completamente al prossimo, che sia amico, amore o genitore, senza rivolgersi agli altri utilizzando uno specchio in cui ci si riflette. Il problema per me ora è questo, non ho ‘’risolto’’, ho solo compreso di aver un problema e di aver messo in atto meccanismi di difesa che perlopiù si basano sullo svalutamento/allontanamento del prossimo in situazioni di pseudo-pericolo. So che la vita mi darà tanto una volta superato tutto ciò, ma ora dentro di me c’è questo grande senso di vuoto, che ammetto di aver sempre avuto ma che non capivo e non collegavo. Diciamo che lei colmava questo vuoto che io continuo ad aprire e chiudere in continuazione. Probabilmente la mia paura più grande ora è aver creato in lei una ferita narcisistica, perché il suo comportamento alla fine della nostra relazione è stato quasi uno specchio di tutto quello che le ho fatto io negli anni. Un allontanamento brusco, parole svalutanti, situazioni ambigue. Vorrei che fosse in grado lei come me di parlarci apertamente e non so se questo, ora, possa essere possibile. 

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ArmandoBis

Dovresti dirgli semplicemente quello che hai spiegato benissimo in questo tuo intervento.

Comunque, assumersi le proprie responsabilità è giusto, ma occhio a non colpevolizzarsi.

Può darsi che questa ragazza avesse una sua inclinazione verso certi tipi di rapporto. O magari questi atteggiamenti che ti sembrano un rispecchiamento dei tuoi, sono solo finalizzati a chiudere il rapporto nel modo più efficace e indolore.

In ogni caso, dal punto di vista razionale, capisci bene che non se ne parla proprio di riallacciare la relazione. Sarebbe deleterio per entrambi.

Un rapporto di amicizia, invece, ovvero sentirsi ogni tanto per sapere a che punto si è del proprio percorso personale, può avere un senso.

Hai un certo debito nei suoi confronti (anche se ha "cominciato" lei aveva solo 16) e ti auguro, col tempo, di riuscire a saldarlo nel migliore dei modi.

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Milanese94
1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:
13 ore fa, lucerosa ha scritto:

 

Vorresti tornare con lei... qui mi permetto di darti un consiglio: fallo soltanto quando avrai risolto i tuoi problemi. Ciò probabilmente richiederà anni e probabilmente allora potrebbe non interessarti più.

In questa fase però, vi fareste soltanto del male. Soprattutto ne faresti a lei.

E visto che pensi di amarla, inizia adesso a mettere in atto il tuo amore nei suoi confronti lasciandola libera dai tuoi mostri.

In ogni caso, dal punto di vista razionale, capisci bene che non se ne parla proprio di riallacciare la relazione. Sarebbe deleterio per entrambi.

 

Probabilmente avete ragione, una parte di me mi dice: se la ami devi lasciarla andare. 
Ma la maggior parte delle mie emozioni mi dice che se la amo devo cambiare, per me stesso, e riuscire a darle quello che non sono stato in grado di darle per molto tempo. In alcuni periodi io ho sentito “me stesso” come persona positiva nella mia è nella sua vita. Quindi penso anche di essere in grado di dare costanza a ciò, abbinato a un percorso di psicoterapia che mi aiuti a risolvere tutto. Ma sento che con lei sarebbe più facile e senza tutto più difficile.

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freefall
15 ore fa, Milanese94 ha scritto:

Buonasera a tutti,

sono qui sul forum da circa un mese, ero arrivato qui cercando un modo per riconquistare la mia ex.

Vi racconto la mia storia, perché spero che qualcuno se dovesse mai trovarsi nella mia situazione non commetta i miei stessi errori o che se sentisse le mie stesse emozioni capisca che da solo non può fare molto.

Conosco questa ragazza nel 2015, io 20enne e lei neo 16enne. La reputo molto carina e anche molto piccola per me, abituato a coetanee o ragazze appena più piccole di me. In quel periodo poi era più di un anno che ero single, di FB ne ho avute circa una trentina e quindi proprio non sentivo il bisogno di farmi anche lei.

Circa 6 mesi dopo noto che lei inizia a presentarsi dove lavoro molto più spesso, iniziando scambi di battute e flirt quasi spontaneo da parte mia. Mi piace un sacco. A lei piaccio un sacco. Iniziamo a vederci di nascosto perché io quasi non volevo ma in fondo volevo, tantissimo. E qui succede che doveva succedere qualcosa, andiamo avanti circa 6 mesi a frequentarci e non , con lei che si affeziona sempre di più e non lo nega, io che mi innamoro ma nego a me stesso ciò che provo perché in fondo lei è troppo piccola, mi dico. Succede di tutto in questi anni, ma scopro di aver incontrato l’unica persona nella mi vita che a costo di star con me sopporta di tutto. Litigate, sfuriate, io che lascio di punto in bianco più e più volte, io che la sminuisco e le do la colpa dei miei problemi, che la faccio sentire piccola quando voglio e grande quando lo decido. In tutto questo ho solo una certezza: la amo ma non so spiegarmi i miei comportamenti. Vorrei averla vicina ogni giorno ma allo stesso tempo la allontano con tutte le mie forze. Ai miei amici ne parlo quasi male ogni volta che c’è un problema tra di noi, quasi per farmi dare la forza di lasciarla. E ogni volta che lo faccio, che litigo con lei, sento dentro un vuoto che mi mangia, un dolore che mi fa sentire un mostro. 
Nel 2017 la lascio e poi la riconquisto .

Nel 2018 la lascio e lei fa di tutto per stare con me.

Nel 2019 mi lascia, cerca di tornare con me ma la blocco fino ad arrivare a dirle che non la amo più. Ma cazzo la amavo e la volevo e riesco a farla tornare nella mia vita.

Quest’anno invece sento come se i miei demoni stessero uscendo fuori, comprendo che ho qualcosa dentro che non va , che mi mangia la testa quando devo prendere una decisione o quando non sento quel fuoco guardandola. 
Arriva il COVID e non ci vediamo per due mesi. Al suo arrivo da me è stato bellissimo per due settimane è una merda per le successive due. Torniamo entrambi a lavorare e le cose precipitano. Io mi comporto ogni giorno sempre peggio, la accuso del mio malessere, cerco di vietarle di fare cose fino a che mi chiede una pausa.

Mi arrabbio, le dico che sapendo come mi sentivo il suo atto era non-amore, che se mi avesse mai amato non sarebbe arrivata a questo.

Ci vediamo dopo due settimane e la accuso ancora di questo, dopo altre due settimane cerco di chiederle scusa (per cosa ancora non l’ho capito, ma non volevo perderla). Inizio a rendermi conto che lei non è più la stessa. Durante le vacanze arriva a portarsi un amico a casa, cosa che non avrebbe mai fatto prima e che tutt’oggi ha distrutto la stima che avevo di me. 
Tornati, mi chiede di vederci e nonostante dica di amarmi ancora, dice anche che non vuole darmi nessun tipo di altra possibilità e che per lei è finita e deve pensare alla propria vita.

Inizio ad andare da una psicoterapeuta molto brava nella mia città. Mi ‘’diagnostica’’ se così si può dire un disturbo narcisistico della personalità. Parlando si rende conto di quanto io abbia sofferto da bambino, di quanto certi traumi dell’adolescenza mi abbiano segnato e di quanto io non sia mai stato in grado di risolvere, perché di petto sono sempre andato avanti e ho lottato con incubi e incertezze fino ad oggi. 
Mi aiuta a capire i miei meccanismi, mi rendo conto di quante volte le cose che non mi spiegavo erano date e dettate da questo. Mi rendo conto che sono stato una specie di mostro con questa ragazza e che lo sono stato con quasi tutte le donne nella mia vita. 
Ma non volevo arrivarci ora. 
Ho letto in giro che un narcisista non sa amare. Ragazzi io vi giuro che ho amato e che amo tutt’ora questa ragazza. Semplicemente non sono mai riuscito a dare il mio amore a lei. Per me dare amore era dirle come doveva rispondere alle persone, dirle come andava fatto un lavoro o come risparmiare i soldi. Riuscivo ad esprimere amore così oppure in alcune occasioni sentivo venire fuori il ‘’vero me’’ ed in quelle occasioni le davo l’amore che intendono tutti. I baci, le carezze, le rassicurazioni e la volontà di vederla crescere come donna e come mia donna.

Ho scritto tutto questo per due motivi.. 

Il primo: se vi riflettete in qualcosa di simile, fatevi aiutare, non abbiate paura a farlo, perché dopo potrebbe essere tardi per voi o per una persona che amate.

Il secondo: perché a breve dovrei vederla e vorrei parlarle di questo. Del mio problema, del fatto che la amo e non sono stato in grado di amarla come meritava nonostante a me lei abbia dato tutto quello che provava sempre. E nonostante io in fondo ci spero alla possibilità che lei torni da me, so che dicendole certe cose probabilmente la allontanerò definitivamente. Ma una persona che mi ha amato per quasi 5 anni praticamente incondizionatamente credo che meriti di sapere tutto, nonostante mi stia tenendo lontano dalla sua vita. 

Era uno sfogo, se avete dei consigli sono ben accetti, altrimenti le opinioni che volete saranno tutte rispettate.

 

 

La mia impressione, leggendo quello che scrivi, è che stai facendo un buon lavoro su di te. Continualo. Sei giovane ed è un ottimo investimento.

 

Quello che è difficile per tutti, soprattutto per i narcisisti (così si legge in molti articoli), è lasciare andare un "ex" partner. Controllo, possesso, il senso di vuoto insopportabile... Quando la incontrerai, se davvero la ami, cerca di capire cos'è meglio per lei: cosa vuole fare lei. Se vuole essere lasciata andare, dovresti permetterglielo.

Dopo potresti sentire un vuoto immenso, che ti mangia vivo. La sfida è accettare questo malessere e non cercare di ricatturarla. Riaverla per non soffrire, non è amore.

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principemassa

Concordo con tutti gli interventi che mi hanno preceduto.

Vorrei soffermarmi anche su un altro elemento: l'età della tua ex. Sicuramente la relazione è stata così travagliata proprio la giovane età della ragazza. Vi siete rapportati in un periodo nel quale le donne cominciano ad avere voglia di esplorare il mondo, specialmente quello maschile, passando dalla visione del fiabesco principe azzurro a quello della realtà sociale.

Indubbiamente tu avrai le tue responsabilità per quanto attiene alla fine della relazione ma, al contempo, anche lei - che comunque, da quanto traspare dal tuo racconto, di pazienza ne ha avuta parecchia - non è del tutto incolpevole.

Capisco dispiacerti per quello che è accaduto in passato ma non farne nemmeno un motivo di malessere giornaliero. Tutti sbagliamo e tu, diversamente da molti altri, oltre ad avere compreso i tuoi errori hai pure iniziato un percorso per evitare di ripeterli.

23 ore fa, Milanese94 ha scritto:

Ma sento che con lei sarebbe più facile e senza tutto più difficile.

Questa, permettimi, è un'idealizzazione. Sei tu ad indirizzare la tua vita verso una via più o meno facile e affidarsi ad un'altra persona può essere molto deleterio perchè, se e quando dovesse finire quella relazione, ti troverai spaesato ed incerto sul da farsi.

Se ti senti di parlarle fallo pure, ma senza crearti alcun tipo di aspettativa o illusione.

Prosegui il percorso che hai iniziato e vedrai che potrà solo che andare sempre meglio, dato che sei ancora parecchio giovane!

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