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Non capisco se mi piace fino in fondo...


Sprocc

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Back Door Man
8 minutes ago, Sprocc said:

Inoltre approfondisco un attimo questa riflessione, sia di @freefall che di @Back Door Man
Quella che voi chiamate "corazza" in realtà è il mio essere. Non è una maschera che posso decidere se indossare o no.
Tra l'altro io sono molto empatica ed emotiva (e lo so che sono due caratteristiche che fanno un pò a cazzotti con tutto quanto detto fino ad ora di me me è così!).
Sono un essere umano molto complesso (non lo siamo tutti?) e il mio carattere ha mille sfaccettature.

Sono un ingegnere ma amo la letteratura. Amo "Megacostruzioni" su DMAX ma amo tutto il trash di Real Time.
Amo i film horror ma piango se guardo "le pagine della nostra vita"

Ho scritto queste due righe di banalità giusto per farvi un attimo uscire dall'idea che forse vi siete costruiti di me.. Non sono un robot 😁
Sono solo una ragazza che mette sempre il massimo in tutto e, probabilmente, pretendo semplicemente un uomo che faccia lo stesso. Qualsiasi peso abbia, qualsiasi macchina guidi, qualsiasi lavoro faccia.

Il "non saper fare un parcheggio" non implica il fatto che questo ragazzo non abbia diritto di stare al mondo! molto più semplicemente - ed è anche molto più grave a mio parere - indica che non si è mai preso la briga di impegnarsi 10 minuti per capire come si fa!
Così come tutte le altre attività della vita che non richiedono chissà quale QI per essere eseguite!

Mai guardato il titolo di studio di un uomo, MAI! Mai cercato un uomo ricco, MAI! solo uno proattivo, volenteroso e dedito all'impegno e al mettersi in gioco.


Un ultimo esempio, il ragazzo che frequento ha un papà idraulico. Lui non sa fare un cazzo di quel mestiere lì e dice "ah, non ci capisco niente, sono proprio negato in tutto quello che è lavoro manuale" tant'è che un giorno che era a casa mia e gli ho chiesto una mano per mettere due viti in un armadio ha sbuffato come a dire "non sono in grado". Ma serio?
e poi invece è bravissimo a cucinare.. quindi, hai il cervello spento a fasce? 
Dai, ste cose mi fan scendere tutto...

Ci vuole tempo per risponderti come si deve. Sono anch'io un po' perfezionista.

Lo farò appena possibile. Grazie della collaborazione.

A presto.

 

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The architect
15 minuti fa, Sprocc ha scritto:

Un ultimo esempio, il ragazzo che frequento ha un papà idraulico. Lui non sa fare un cazzo di quel mestiere lì e dice "ah, non ci capisco niente, sono proprio negato in tutto quello che è lavoro manuale

Vedi che lo valuti su basi prestazionali e non su basi emotive sentimentali?!

Probabilmente è come valuti te stessa e gli altri, questo dico, e per una relazione per esperienza è un metodo pericoloso e fallace.

Modificato da The architect
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Sprocc
3 minuti fa, The architect ha scritto:

Ti ci focalizzi per un motivo, perché ti trovi da come dici, a contatto con un ragazzo diverso dal solito, una spuria nel tuo "sistema" ( poi ti faccio un esempio generico su questo punto).

Su questo penso tu abbia assolutamente ragione.

Per quello che riguarda la questione del parcheggio ho spiegato poco fa cosa realmente intendevo:

<< Il "non saper fare un parcheggio" non implica il fatto che questo ragazzo non abbia diritto di stare al mondo! molto più semplicemente - ed è anche molto più grave a mio parere - indica che non si è mai preso la briga di impegnarsi 10 minuti per capire come si fa!
Così come tutte le altre attività della vita che non richiedono chissà quale QI per essere eseguite! >>

Quindi contesto la poca voglia di imparare a fare le cose! E manco rendersi conto che forse si poteva fare un pò di più.
Comunque io gliel ho fatto notare.
Eravamo appena tornati da una cena fuori e, assistendo a quella scena gli ho detto "meno male che mi stai riportando a casa altrimenti non ci sarei venuta neanche a cena con te."

Ecco, giusto, sono anche molto schietta.

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Sprocc
Adesso, The architect ha scritto:

Vedi che lo valuti su basi prestazionali e non su basi emotive sentimentali?!

Ma dalle "basi prestazionali" puoi anche iniziare a capire che tipo di persona sia uno, non credi?
Dovrei far finta di niente e seguire solo il cuore? (considerando che 1) ho 30 anni e non 16, 2) è una storia di pochissimi mesi e non ho ancora avuto tempo di conoscerlo, praticamente! )

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roberto5552
Il 1/11/2020 at 08:58, Sprocc ha scritto:

Intanto ringrazio tutti per le vostre risposte: l'obiettivo di scrivere a degli sconosciuti era avere opinioni diverse e completamente al di fuori della mia situazione.

Inizio dicendo questo: sono una persona che ogni giorno cerca di migliorarsi. Nel lavoro, nel fisico, nella mente. Mi sento sempre in crescita, spinta dalla mia ambizione che la fa da padrona in tutti gli ambiti della mia vita.

So anche cucinare, anche se non mi piace tanto. So fare piú o meno tutto quello che non richiede anni e anni di esperienza.. qualsiasi normodotato, secondo la mia visione delle cose, é in grado di fare tutto (compreso guidare in una cazzo di maniera che risulti decente, capire che fare il tirchio - nel 2020 - é proprio da sfigato, ecc ecc...).

Vi dirò di piú, sono anche molto carina.

Il mio problema é proprio questo: sono una superdonna e vedo difetti in chiunque ho accanto. O meglio, adesso li vedo, prima li ignoravo. Ma non ho mai avuto al mio fianco un uomo che considerassi totalmente al mio livello. Forse perché non cé! Quello di prima fisicamente e apparentemente era perfetto, mentalmente era un "ritardato" (non sto qui a dirvi i dettagli, tenetela buona cosí). Questo mentalmente mi sembra piú arguto, molto migliore, ma in apparenza non mi convince. Cammina come un babbeo, alla guida mi infastidisce, nonostante guadagni il giusto non ha un soldo da parte e vive ancora con i suoi. (Sto imprimendo direttamente i miei pensieri cosí come escono dalla mia mente, ok?)

Ormai penso di essermi rassegnata all'idea che da qualche parte ci devo pur mollare, che tanto ci sarà sempre qualcosa che non andrà nell'altro (o che il vedrò come tale).

Io e questo tizio ci frequentiamo davvero da poco e il dubbio principale é capire se smollarlo ora o aspettare e conoscerlo meglio, per capire se in realtà é una persona diversa da quella che mi sono "costruita" nella mia testa (considerando che il sesso é top, ci divertiamo e ci piacciono praticamente le stesse cose).

Hey Batgirl trovato il tuo Batman? 

Al "Vi dirò di più sono anche molto carina...." ho iniziato a piangere dalle risate. Ma te lo dici da sola per sentirti meglio? 😁😉 Che sfiga.... 

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Riple
1 ora fa, Sprocc ha scritto:

Mai guardato il titolo di studio di un uomo, MAI! Mai cercato un uomo ricco, MAI! solo uno proattivo, volenteroso e dedito all'impegno e al mettersi in gioco.

 

1 ora fa, Sprocc ha scritto:

Lui non sa fare un cazzo di quel mestiere lì e dice "ah, non ci capisco niente, sono proprio negato in tutto quello che è lavoro manuale" tant'è che un giorno che era a casa mia e gli ho chiesto una mano per mettere due viti in un armadio ha sbuffato come a dire "non sono in grado". Ma serio?
e poi invece è bravissimo a cucinare.. quindi, hai il cervello spento a fasce? 

Mmm. Se ho capito un po' del tuo carattere da quanto hai raccontato, sarai il classico caterpillar a lavoro, farai strada, guadagnerai tanto, ma difficilmente avrai grosse soddisfazioni lato relazionale. Non dico che non avrai famiglia, figli o che sei destinata a restare sola.

Ma saranno surrogati, ti accontenterei, perché non accetti che l'incastro con un partner avvenga anche sulla base del compromesso. Si mettono da parte le "prestazioni" su cui il partner è mancante, per viversi le emozioni e il vantaggio che comporta stare con lui.

Ho citato quei passaggi non a caso, perché ti contraddici. Hai detto che non ti interessa il lavoro che fa il tuo ipotetico uomo. Ammettiamo che sia commesso di un supermercato, sei sicura che lo accetteresti con tranquillità o cominceresti a considerarlo non all'altezza perché diamine, è ancora commesso, e non è diventato caporeparto, poi direttore etc etc.

L'essere proattivi e puntare a migliorarsi è un bene, ma sono azioni che avvengono quasi sempre assecondando delle inclinazioni. Se il tuo ragazzo odia riparare tubi e mettere viti, ma sa cucinare probabilmente è portato a migliorarsi in quell'ambito, la cucina, cosa c'è di male?

Come ragioni tu, spiace dirtelo in fondo hai solo 30 anni, ma non troverai mai nessuno che andrà bene. Dovrebbe spuntare un mr Grey da qualche parte, un super top, un rampollo di qualche famiglia, talmente sopra il tuo livello, che ti faccia sentire mai arrivata e quindi viva e perennemente in crescita.

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vol-à-voile
1 ora fa, Riple ha scritto:

Dovrebbe spuntare un mr Grey da qualche parte, un super top, un rampollo di qualche famiglia, talmente sopra il tuo livello, che ti faccia sentire mai arrivata e quindi viva e perennemente in crescita.

E lì paradossalmente sarebbe anche peggio, perché magari si farà altri complessi e questa volta di inferiorità.
Forse il problema è a monte ed è come dici te: dovrebbe viversi la vita più serenamente senza sentirsi in competizione anche solo per un parcheggio.

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Sprocc
8 ore fa, Riple ha scritto:

Mmm. Se ho capito un po' del tuo carattere da quanto hai raccontato, sarai il classico caterpillar a lavoro, farai strada, guadagnerai tanto, ma difficilmente avrai grosse soddisfazioni lato relazionale. Non dico che non avrai famiglia, figli o che sei destinata a restare sola.

Ma saranno surrogati, ti accontenterai, perché non accetti che l'incastro con un partner avvenga anche sulla base del compromesso. Si mettono da parte le "prestazioni" su cui il partner è mancante, per viversi le emozioni e il vantaggio che comporta stare con lui.

E' vero quello che dici ed in parte è anche già successo.

Partendo dalla relazione che ho accennato nei post precedenti, col 30enne rincoglionito, in cui ho compensato tutte le sue mancanze "emotive" perchè "il resto andava bene". Nonostante il mio grandissimo impegno a colmare buchi ovunque è finita.
Ma ci metto in mezzo anche le altre storie: quella col ragazzo pieno di valori, tanti, fin troppi, che ha trovato la sua vocazione nell'andare in giro per il mondo ad aiutare i poveri (chapeau!) e adesso è moralmente e lavorativamente realizzato ma non è mai cresciuto a livello personale (è stato questo sue essere immaturo - che ho continuamente compensato - a far finire la storia).

E poi c'è la relazione che ho avuto con un uomo molto più grande: persona normalissima, con un lavoro nella media, mille difetti ma tanto tanto amore. Era una relazione impossibile per mille motivi, abbiamo anche provato a travasarla nella quotidianità ma abbiamo convenuto che non sarebbe stato possibile e, col senno di poi, è stato meglio così.
Lui però non è entrato nel mio meccanismo del "sei inferiore", "devo compensare" in cui invece rientrano gli altri due.
E' credo che la differenza sia qui: lui mi faceva sentire al sicuro, protetta. Che c'era, era presente e potevo fare affidamento su di lui. Era una sensazione particolare, che con gli altri non ho mai provato.

Forse è semplicemente questo quello che cerco. Con lui questo c'era e infatti non l'ho mai "fatto a pezzi" nella mia testa.
 

7 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

E lì paradossalmente sarebbe anche peggio, perché magari si farà altri complessi e questa volta di inferiorità.
Forse il problema è a monte ed è come dici te: dovrebbe viversi la vita più serenamente senza sentirsi in competizione anche solo per un parcheggio.

Già, forse si..

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freefall
22 ore fa, Sprocc ha scritto:

Rispondendo così a caldo ti dico che vorrei un uomo che mi scelga per entrambe le cose. Le persone, a mio avviso, sono fatte sia di sostanza che di apparenza.
Un uomo che ama il mio "io interiore" ma se ne frega della mia estetica, ad esempio, non mi soddisferebbe.
Allo stesso modo (come anche aveva detto qualcun'altra qui in mia risposta) essere solo etichettata come "bella" lascia poi il tempo che trova...

Lo hanno costruito i miei genitori a cui non andava mai bene niente di quello che facevo.
Per loro tutto quello che ho fatto e raggiunto in vita mia è stato "quello che dovevo fare". Non ricordo sinceramente un "brava" o un "siamo fieri di te" mai, neanche il giorno della mia laurea.
Per i figli degli altri (o per gli altri in generale) ci sono sempre state tutte le scusanti del mondo, per qualsiasi atto commesso dal più al meno grave. Per me mai mezza. Manco quella volta che mi è venuta addosso una macchina. Era colpa mia perchè mi trovavo lì in quel momento.

...

 

La scelta era tipo radio button. Non era una scelta multipla. Era: "o...o..." non "e".

Sui genitori, capisco fin troppo quello che scrivi. Io mi sono trovato bene quando mi hanno arruolato. Stavo meglio nell'esercito che a casa. Mi ero persino dimenticato di chiamare. Non telefonavo a casa. Mica ero in vacanza. Qualcuno pure scappò da quella caserma (poi lo ripigliarono i Carabinieri).

E, a proposito dei figli d'oro degli altri, io vedero d'oro le loro famiglie. Più di una volta non mi spiegavo come ci fosse tanta tranqullità, tanta normalità che traspariva in ogni dove.

Credo che questo ci potrebbe aver condizionato più di quanto immaginiamo.

Forse il tuo lui ideale, potrebbe essere una proiezione di un genitore reale, con la differenza che ti dovrebbe dare "amore e protezione" e non solo doveri, obblighi e zero empatia e riconoscimenti. Un modo per essere risarciti dal passato.

 

In ogni caso hai fatto bene a passare di qua. Tra una strappazzata e l'altra, magari impari anche a distinguere il freno a mano dalla leva del cambio. :D

 

 

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Back Door Man

Eccoci qua. Avevo promesso risposta.

Non sono in forma stasera.

Ma fanculo il perfezionismo.

Ecco le quote:

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22 hours ago, Sprocc said:

Lo hanno costruito i miei genitori a cui non andava mai bene niente di quello che facevo.
Per loro tutto quello che ho fatto e raggiunto in vita mia è stato "quello che dovevo fare". Non ricordo sinceramente un "brava" o un "siamo fieri di te" mai, neanche il giorno della mia laurea.
Per i figli degli altri (o per gli altri in generale) ci sono sempre state tutte le scusanti del mondo, per qualsiasi atto commesso dal più al meno grave. Per me mai mezza. Manco quella volta che mi è venuta addosso una macchina. Era colpa mia perchè mi trovavo lì in quel momento.

A te il commento @Back Door Man😉

"Non vorrei averti come capa al lavoro" è la frase che dice sempre il ragazzo che sto frequentando... ecchelllàààà 😁
 

OK. Ne sappiamo il giusto (interessante quello che hai aggiunto oggi sul partner maturo, tuttavia rispondo a quanto quotato senza sconfinare, sennò si fa casino).

Era banale immaginarsi qualcosa del genere. @freefall ci aveva azzeccato subito ed era stato sintetico. Aveva scritto di amore condizionato. I "se" che sono veleno. Il bambino che è amato "se". Et voila. Hanno creato un perfezionista.

Voglio essere sintetico anch'io. Ci pensavo ieri sera: non mi va di spiegare (l'ho fatto altre volte) la solita pappardella di psicologia. Uno psicologo può farlo meglio. Voglio passarti i dati che, a mio parere, ti servono. Come la vedo io. Inoltre vorrei evitare di parlare di me. A voce farei di meglio, ma i mezzi sono questi.

Sono cose su cui ci sono passato anch'io.

Io vedo due steps.

In primis dovresti sapere (e se non lo sai ti documenti) cosa significa in psicologia avere dei genitori "che non sono mai contenti".

Non è una cazzata. E' più grave di quanto possa sembrare a prima vista se non si ha un'infarinatura di psicologia.

Manca l'infanzia spensierata a cui tutti avremmo diritto. Si creano livelli elevati di stress. Per quanto il bambino si impegni non arriverà mai a soddisfare le aspettative del genitore narciso. Si crea anche un'inversione dei ruoli. Non sono più i genitori quelli che si occupano del benessere del bambino con tutti i sui bisogni, è il bambino che si occupa di soddisfare l'ego mai sazio dei genitori. Passa il tempo a compiacerli e a fare cose che non piacciono a lui in prima persona ma devono piacere a loro. Al massimo si crea una coincidenza di interessi. Quello che devi fare / studiare piace ANCHE a te, ma la tua opinione e i tuoi interessi genuini, oltre ai tuoi bisogni, sono ignorati.

Questo è un riassunto. Una volta che hai studiato la questione e hai capito la teoria hai fatto il primo step.

Il secondo step è quello dell'autoanalisi. Entri a fondo nella questione in prima persona riconoscendo il tuo ruolo di protagonista / vittima all'interno della pappardella teorica che volevo evitare ed ho riassunto. E' al termine del secondo step che hai capito davvero e ti conosci di più. Ed hai una base che ti consente di vedere il mondo con un rinnovato POV.

Questa è la strada che ti consiglio di intraprendere.

E non è niente di fuorviante. Nel frattempo vivi la tua vita tranquillamente. Diciamo che è un percorso di miglioramento e aumentata consapevolezza.

See you later.

Strawberry Fields Forever...

 

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