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LTR momento di crisi?


Xaus96

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Ciao a tutti, 

Sono nuovo nel forum, ho deciso di iscrivermi a causa della brutta situazione in cui mi trovo in questo momento. 

Ho 24 anni e un paio di anni fa mi sono fidanzato con una mia ex compagna di classe delle superiori. Io carino ma vergine fino al collo,  prima vera esperienza dopo qualche bacio dato qua e la; lei si era lasciata da circa un anno e mezzo con il suo ex con cui era stata 6 anni (lei ha lasciato lui, non ho mai voluto approfondire oltre anche perchè non sono particolarmente geloso e mi fido di lei, ma sostanzialmente litigavano e dopo 6 anni non provava più le sensazioni che provava prima...fino a che una sera in discoteca lei non è stata bene, lui le ha impedito di tornare a casa prima con alcune sue amiche al che le è venuta una crisi di panico e da li tutto è degenerato e lei ha iniziato un percorso da una psicologa che l'ha portata infine a lasciare il ragazzo)

Io e la mia ragazza ci mettiamo assieme l'estate del 2018 sboccia l'amore, un anno e mezzo fantastico con pochissime litigate, tanta passione e farfalle nello stomaco a non finire. Stiamo davvero bene insieme, le uniche cose un po' particolari da sottolineare sono che a distanza di due anni non ci siamo ancora presentati ai genitori (anche se sostanzialmente li conoscevamo già essendo stati in classe assieme) e che non abbiamo frequentato spesso gli amici dell'altro : un po' perchè in contemporanea i gruppi di entrambi si erano un po' sfaldati in questi due anni (fidanzati, erasmus etc), un po' perchè io credo di avere una piccola ansietta sociale che mi ha portato a declinare quando mi chiedeva di uscire (me l'avrà chiesto 3/4 volte) con il suo gruppo al completo, lei comunque questa cosa la se e le ho detto che ci voglio lavorare su anche perchè razionalmente è limitante; attenzione però, ciascuno era sempre libero di uscire con i propri amici, come e quando voleva. 

Tutto questo va avanti fino a febbraio 2020, quando scoppia la pandemia COVID e finiamo in quarantena. Dopo una prima fase separati in cui l'amore è rimasto forte e intenso, a maggio vado a casa sua e stiamo soli a casa fino a metà giugno. Io purtroppo a livello universitario sono un cazzone, e mi sono ritrovato due anni fuori corso alla triennale di economia: ora ho messo la testa a posto e sto cercando di recuperare, quindi le ho annunciato da inizio maggio che per 4 mesi avrei tenuto la testa sui libri rinunciando eventualmente anche a qualsiasi tipo di vacanza, e cosi ho fatto, dedicandole però il tempo in cui non ero sui libri, o comunque andando spesso a studiare da lei. 

Arriva settembre, finiscono gli esami e io dopo aver perso 7kg in 6 mesi sono pronto a riprendermi. Una settimana dopo però arriva la batosta. Il martedi declino l'invito alla festa di laurea della sua migliore amica per i motivi che ho spiegato prima e litighiamo. Quella settimana un paio di volte in cui stavamo per fare l'amore lei si tira indietro dicendo che non le va. La domenica, dopo un pranzo fuori andiamo a casa mia e ci mettiamo a fare l'amore: lei nel mezzo dell'atto scoppia a piangere e mi dice che le sembra sbagliato, che non sa perchè ma non riesce a continuare, si sente in colpa e le prende un mezzo attacco di panico. Io le dico di stare tranquilla, che sarà tutto lo stress che ha accumulato quest'anno: Covid, tirocinio in ospedale appena iniziato, disordini alimentari, problemi fisici (ha avuto infiammazione per mesi alle parti intime), ansietta sua ereditaria (suo padre ne soffre) oltre al fatto che magari stando insieme l'abitudine e il mio non curarmi causa studio possono aver affievolito un po' la passione in quei mesi + la pillola che a quanto pare alla lunga riduce il desiderio. Vedendola in difficoltà le suggerisco di andare a casa da sua madre e passare con lei la serata; cosi fa e il giorno dopo ci rivediamo per confrontarci, ma l'idea è pessima perchè si mette a piangere di nuovo non riuscendo a spiegarsi quanto successo il pomeriggio prima e, ahimè, vengono gli occhi lucidi anche a me e lei vedendomi si impanica ancora di più con frasi del tipo "ti prego sii forte perchè se crolli anche tu per me è la fine". Cosi decidiamo di non vederci per qualche giorno per darle tempo di metabolizzare un po' il tutto e funziona: lei va dal medico che le consiglia qualche pastiglia per l'ansia (che ha smesso di prendere dopo un paio di settimane perchè stava meglio), uno psicologo (da cui non è andata), le toglie la pillola perchè può essere anche quella a togliere il desiderio e le dice di stare tranquilla perchè sicuramente è un periodo di forte stress e ci può stare. 

Ottobre in qualche modo fila, tanto che lei due settimane fa mi ha scritto che è innamorata follemente di me, ogni suo dubbio è scomparso e che il giorno dell'attacco di panico è solo un lontano ricordo, il tutto senza che io le dicessi niente a riguardo. 

Settimana scorsa però abbiamo deciso di passare questa nuova quarantena assieme, sempre a casa sua, che è però un monolocale: parlandone entrambi volevamo stare assieme anche se sapevamo che sarebbe stata tosta stare li dentro chissà quanto tempo, e soprattutto lei ha sempre sostenuto che sarebbe probabilmente impazzita a stare chiusa la dentro, ma non aveva alternativa in quanto nella sua casa al lago non ha il WIFI per seguire le lezioni.

Iniziamo questa convivenza "forzata" ma felice, stiamo bene e ci diamo i giusti spazi (lei ha lezione fino alle 17 e io devo studiare quasi tutto il giorno). Le arriva il primo ciclo dopo aver smesso con la pillola, che per forza di cose è potentissimo e la fa stare male. L'altra sera nello studiare le dico di mettere della musica rilassante, che risulta però un'idea pessima, perchè poco dopo lei mi guarda con gli occhi lucidi e mi dice che le sta venendo un po' di ansia, ansia simile a quella che aveva provato a settembre, anche se non più collegata al non voler fare l'amore (quello nel frattempo è tornato in quella che è la NOSTRA normalità, ossia sulle tre volte a settimana), bensi a quello che prova per me. Ha iniziato con: "in questo momento non so se starei male se ci lasciassimo, non so bene cosa proverei", "se ti amo come penso di amarti, perchè mi vengono questi attacchi di panico quando sono con te?"  mi ha poi confidato di aver sognato l'ex quella notte ma le ha solo provocato fastidio e che non è quello il problema perchè lei a lui non ha proprio più pensato. La mattina dopo lei sembra aver superato quell'attimo di debolezza e si riprende ed è normalissima tutta la mattina...purtroppo però (sono umano ragazzi), io quella sera ho sofferto e la mattina non sono riuscito a nascondere la mia sofferenza: lei se ne accorge e si rimette a piangere...da li sono stati 2/3 giorni in cui ha pianto praticamente tutto il giorno. Dice di amarmi, ma che non capisce perchè le viene questa ansia. "Se ti amo perchè mi vengono gli attacchi quando sono con te, cioè ok il covid, ok la quarantena, ok l'università, ok che anche mio padre soffre di ansia, ok tutto, ma perchè io ero li felice con te, ti avrei sposato in qualsiasi momento, e mi è venuto un altro attacco d'ansia? 

 

Fatto sta che vedendola poco lucida, l'ho mandata a casa sua sul lago, e io sono tornato a casa mia..un po' come avevo fatto a settembre, dandole il tempo di riprendersi e poter parlare in maniera lucida. 

Vi chiedo gentilemente un vostro parere esterno e oggettivo, voi che magari ci siete già passati o avete conoscenza di storie simili. 

Attacchi di panico di questo tipo che generano questo tipo di reazioni, minando le certezza emotive del lui/lei in questione, portano tendenzialmente alla chiusura del rapporto, o la stiamo ingigantendo io e lei e si può risolvere?

Vi sembra più un problema legato alla nostra relazione o ad un suo disagio mentale dovuto a quanto detto prima? Questi due attacchi le sono venuti a prescindere dallo stress, semplicemente perchè non mi ama più? O può davvero essere semplicemente un mix di cose che generano ansia e lei va ad associarle a me che sono la cosa che ha più paura di perdere? I due attacchi di panico sono collegati secondo voi? Può centrare qualcosa anche un qualcosa di irrisolto nel vecchio rapporto (modalità di rottura in cui c'entra l'ansia e che lei ricollega a questi attacchi qua)? C'è qualcosa che posso fare eventualmente per recuperare il rapporto?

Insomma qualsiasi cosa sarebbe utile.

Lasciarci in questo momento mi distruggerebbe. So che ci siete passati tutti, so che il tempo guarisce tutto, so che siamo giovani e abbiamo il tempo di rifarci una vita, so che magari la idealizzo e ci sono tante ragazze splendide là fuori, ma in questo momento non mi interessa, cazzo. Sto malissimo.  

 

Grazie in anticipo a tutti ragazzi/e!!!

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Potrebbe essere che questa sua freddezza sia dovuta ai problemi che hai raccontato, e che la convivenza forzata ha rafforzato, oppure potrebbe essere che ci sia qualcun altro (magari quell'ex che lei dice di aver sognato, e invece non è solo un sogno). O magari entrambi. Difficile dirlo, quello che dovresti fare è lasciarle tutti gli spazi che chiede, senza pretendere nulla.

Nel frattempo devi provare a lavorare sulla tua persona, perchè se non riesci a tenere il controllo di te stesso, la calma e l'imperturbabilità, qualunque cosa lei faccia e dica, se non la perdi adesso la perderai comunque prima o poi.  Se hai paura di perderla l'hai già persa.

Te lo dico con franchezza (e ti giuro senza alcuna presunzione): lei (la sua natura femminile) non ha bisogno di un ragazzo che frigna perchè ha paura di perderla, ma di un uomo che ha il controllo delle sue emozioni. Questo è il traguardo a cui devi ambire, per te stesso innanzitutto, perchè come vedi il terreno scricchiola paurosamente e la tua vita non può andare in malora perchè una donna ti ha mollato.

P.s. Complimenti perchè sei uno dei pochi che ha perso 7 kg durante il lockdown.

  • Grazie! 1
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 "Se hai paura di perderla l'hai già persa". 

Bastava questo, grazie. 

Credo di aver perso un po' di energia maschile negli ultimi mesi, anche e soprattutto a causa del Covid. Lockdown e studio intenso senza mai avere la possibilità di ricaricare mi hanno probabilmente reso più fragile di quello che ero prima, accetto il consiglio e ripartirò da me, anche se il periodo non è il migliore possibile. 

Lei comunque ha deciso di intraprendere un percorso con lo psicologo, spero che avrà la forza e la pazienza di seguirlo;  in primis per lei, perchè una ragazza di 24 anni che ieri mi ha confessato di essersi creata un altro account su instagram in cui segue solo le pagine che le interessano, per non vedere quanto stanno bene tutti gli altri, è una ragazza che in questo momento non sta bene per niente. 

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3 ore fa, Xaus96 ha scritto:

 "Se hai paura di perderla l'hai già persa". 

Bastava questo, grazie. 

Credo di aver perso un po' di energia maschile negli ultimi mesi, anche e soprattutto a causa del Covid. Lockdown e studio intenso senza mai avere la possibilità di ricaricare mi hanno probabilmente reso più fragile di quello che ero prima, accetto il consiglio e ripartirò da me, anche se il periodo non è il migliore possibile. 

Lei comunque ha deciso di intraprendere un percorso con lo psicologo, spero che avrà la forza e la pazienza di seguirlo;  in primis per lei, perchè una ragazza di 24 anni che ieri mi ha confessato di essersi creata un altro account su instagram in cui segue solo le pagine che le interessano, per non vedere quanto stanno bene tutti gli altri, è una ragazza che in questo momento non sta bene per niente. 

Non ti colpevolizzare. I momenti di down capitano a tutti, di cadute non ne parliamo.  Ogni storia di vita vissuta, anche la più vincente è piena di bassi e poi di alti. Ed effettivamente il 2020 è un anno di merda per tutti, chi più chi meno (ti dirò magari io avessi avuto solo il covid e una one itis da affrontare invece di quello che mi è successo).  

Comunque entrambi dovete raccogliere i cocci ed è un percorso che soprattutto lei dovrà fare da sola, perchè come hai detto, non sta bene. Ti auguro di ritrovare il meglio di te stesso, tenendo uno sguardo e una mano verso di lei, ma senza asfissiarla. Questo non vuol dire che sicuramente ti lascerà e nemmeno che sicuramente tornerete insieme. L'importante è che tu sappia come affrontare qualsiasi scenario, perchè la tua felicità non può dipendere da una donna. In bocca al lupo.

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  • 4 settimane dopo...

Aggiornamento: 

Siamo stati ognuno a casa propria per tre settimane. 

Ho iniziato a concentrarmi di più su me stesso, a vedermi come un singolo e non come parte di una coppia. In sostanza, per quanto possa amarla ho accettato la possibilità di perderla. 

Mi sono distaccato un po’, le ho dato i suoi spazi e ho creato un po’ di tensione sessuale, risultato: lei si e’ ripresa, ha iniziato a dirmi che le mancavo, che ero bello, che aveva paura che fossi io a dimenticarmi di lei, che non capiva come facessi ad essere così tranquillo. E’ stata eccitata sessualmente per 3 settimane di fila mentre eravamo separati, e quando ci siamo visti lo abbiamo fatto sesso 7 volte in pochi giorni. 
 

Ad oggi la situazione e’ abbastanza normale.

Ad occhi esterni il rapporto fra di noi potrebbe sembrare quello di sempre. 

E forse sembrerebbe così anche a me se non fosse successo quel che e’ successo. 
Non mancano i suoi “ti amo” nel cuore della notte, le sue sorprese, le sue tenerezze, mi chiede ancora di andare a vivere insieme. 

Voglio essere del tutto sincero con me stesso però: io la vedo diversa. E’ fredda, la vedo più vicina a prendere le botte dalla vita che a lottare contro le avversità. Se prima mi dava 10 ora mi da 6. Se prima mi cercava lei, ora la cerco io. 

Se non si potesse additare la causa allo stress (tutti i suoi problemi e il periodo storico attuale), per quanto lei mi dica di essere innamorata e che vorrebbe solo stare bene con me sarei abbastanza sicuro che lei non e’ più innamorata di me, o che comunque si sta lentamente allontanando. 

Forse e’ proprio questo dubbio che mi ammazza: avessi la certezza che non mi ama accetterei la sofferenza, troncherei subito e andrei avanti, così invece c’è il dubbio che sia tutto dovuto alla macedonia di rotture di coglioni che ha avuto e sta avendo e allora mi sento quasi in colpa a pretendere di più da lei, e pensare che forse dovrei darle tutto il tempo di cui ha bisogno.
Ma quanto posso resistere? Per quanto io possa concentrarmi su me stesso e darle i suoi spazi, fa terribilmente male stare con una persona che fino a 3 mesi fa era solo cose belle, e che ora soffre e non sai se soffre per colpa tua o sei solo sfigato che sei capitato nel minestrone dei suoi problemi. 

La mia conclusione e’ questa: 

La relazione (eterosessuale) per essere sana ha bisogno di tre elementi: l’uomo, la donna  e la coppia. Tutte e tre devono funzionare, se ne salta una saltano tutte. 
 

Esaminando i tre elementi nel mio caso: 

(1) Io: negli ultimi mesi sono stato molto sotto stress. Causa lockdown ed esami universitari mi sono lasciato un po’ andare sia fisicamente che mentalmente: non mi sono tagliato i capelli per 6 mesi, ho perso 7 kg, ho passato tutta la quarantena con lei curandomi pochissimo, ho smesso di uscire con i miei amici e avere vita sociale (questo causa lockdown). Ora mi sono ripreso anche se la vita sociale e’ a 0 causa covid. 

-> Probabilmente ho perso energia maschile si suoi occhi. 
 

(2) Lei: e’ infermiera, durante la prima ondata covid ha lavorato in una casa di riposo, periodo in cui e’ stata molto stressata. Dopodiché ha riiniziato a studiare: tirocinio, inizio delle lezioni, esami, la sensazione di essere impotente, di non avere la forza di iniziare, di aver sbagliato tutto nella vita, inizia ad avere problemi col cibo e ormonali. Dubbi su tutto, mondo, relazione, amici. 

-> E’ stressatissima.

 

(3) Coppia: fino a febbraio tutto perfetto. Da marzo tutte le dinamiche sono andate a farsi fottere, prima due mesi separati per il lockdown, poi un mese e mezzo chiusi assieme in un monolocale, poi un’estate in cui non abbiamo fatto vacanze assieme e da settembre la crisi. 
 

-> Quello che era un rapporto semplice, ora ha mille complicanze e capire se e’ una crisi momentanea o se la storia e’ destinata a finire e’ difficile.

 

Che fare?

 

 

 

 

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Caraibika
19 minuti fa, Xaus96 ha scritto:

Aggiornamento: 

Siamo stati ognuno a casa propria per tre settimane. 

Ho iniziato a concentrarmi di più su me stesso, a vedermi come un singolo e non come parte di una coppia. In sostanza, per quanto possa amarla ho accettato la possibilità di perderla. 

Mi sono distaccato un po’, le ho dato i suoi spazi e ho creato un po’ di tensione sessuale, risultato: lei si e’ ripresa, ha iniziato a dirmi che le mancavo, che ero bello, che aveva paura che fossi io a dimenticarmi di lei, che non capiva come facessi ad essere così tranquillo. E’ stata eccitata sessualmente per 3 settimane di fila mentre eravamo separati, e quando ci siamo visti lo abbiamo fatto sesso 7 volte in pochi giorni. 
 

Ad oggi la situazione e’ abbastanza normale.

Ad occhi esterni il rapporto fra di noi potrebbe sembrare quello di sempre. 

E forse sembrerebbe così anche a me se non fosse successo quel che e’ successo. 
Non mancano i suoi “ti amo” nel cuore della notte, le sue sorprese, le sue tenerezze, mi chiede ancora di andare a vivere insieme. 

Voglio essere del tutto sincero con me stesso però: io la vedo diversa. E’ fredda, la vedo più vicina a prendere le botte dalla vita che a lottare contro le avversità. Se prima mi dava 10 ora mi da 6. Se prima mi cercava lei, ora la cerco io. 

Se non si potesse additare la causa allo stress (tutti i suoi problemi e il periodo storico attuale), per quanto lei mi dica di essere innamorata e che vorrebbe solo stare bene con me sarei abbastanza sicuro che lei non e’ più innamorata di me, o che comunque si sta lentamente allontanando. 

Forse e’ proprio questo dubbio che mi ammazza: avessi la certezza che non mi ama accetterei la sofferenza, troncherei subito e andrei avanti, così invece c’è il dubbio che sia tutto dovuto alla macedonia di rotture di coglioni che ha avuto e sta avendo e allora mi sento quasi in colpa a pretendere di più da lei, e pensare che forse dovrei darle tutto il tempo di cui ha bisogno.
Ma quanto posso resistere? Per quanto io possa concentrarmi su me stesso e darle i suoi spazi, fa terribilmente male stare con una persona che fino a 3 mesi fa era solo cose belle, e che ora soffre e non sai se soffre per colpa tua o sei solo sfigato che sei capitato nel minestrone dei suoi problemi. 

La mia conclusione e’ questa: 

La relazione (eterosessuale) per essere sana ha bisogno di tre elementi: l’uomo, la donna  e la coppia. Tutte e tre devono funzionare, se ne salta una saltano tutte. 
 

Esaminando i tre elementi nel mio caso: 

(1) Io: negli ultimi mesi sono stato molto sotto stress. Causa lockdown ed esami universitari mi sono lasciato un po’ andare sia fisicamente che mentalmente: non mi sono tagliato i capelli per 6 mesi, ho perso 7 kg, ho passato tutta la quarantena con lei curandomi pochissimo, ho smesso di uscire con i miei amici e avere vita sociale (questo causa lockdown). Ora mi sono ripreso anche se la vita sociale e’ a 0 causa covid. 

-> Probabilmente ho perso energia maschile si suoi occhi. 
 

(2) Lei: e’ infermiera, durante la prima ondata covid ha lavorato in una casa di riposo, periodo in cui e’ stata molto stressata. Dopodiché ha riiniziato a studiare: tirocinio, inizio delle lezioni, esami, la sensazione di essere impotente, di non avere la forza di iniziare, di aver sbagliato tutto nella vita, inizia ad avere problemi col cibo e ormonali. Dubbi su tutto, mondo, relazione, amici. 

-> E’ stressatissima.

 

(3) Coppia: fino a febbraio tutto perfetto. Da marzo tutte le dinamiche sono andate a farsi fottere, prima due mesi separati per il lockdown, poi un mese e mezzo chiusi assieme in un monolocale, poi un’estate in cui non abbiamo fatto vacanze assieme e da settembre la crisi. 
 

-> Quello che era un rapporto semplice, ora ha mille complicanze e capire se e’ una crisi momentanea o se la storia e’ destinata a finire e’ difficile.

 

Che fare?

 

 

 

 

Puoi fare poco, purtroppo la situazione Covid è stata (ed è ancora) devastante per le ltr. Se stai lontano senza poterti incontrare all'inizio aumenta il desiderio, ma alla lunga subentra la frustrazione e per alcuni litigi e separazione. Se vivete insieme siete ancora più chiusi del solito nel vostro guscio, la mancanza di sfoghi esterni, amici, serate rischia di farvi scannare .

Nel tuo caso si è aggiunto anche lo stress del lavoro di lei, che in questo periodo deve averla colpita molto forte.

Lasciale spazio, non essere invadente ma non aspettarti niente. Potrebbe tornare quella che era o potrebbe anche collegarti al brutto periodo che sta passando e non volerti vedere più, in ogni caso non dipende da te. Concentrati sulla tua vita, quel che sarà sarà.

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Ok chiaro, però il mio dubbio principale resta la comunicazione. 

Parlare di quello che le passa per la testa non potrebbe essere meglio? Quantomeno per sapere come comportarmi.

-> Se i dubbi che le vengono riguardano il fatto che non le piaccio più esteticamente, che non le do più le emozioni di prima, che pensa ad un altro, che vede nelle falle che io non vedo nel rapporto etc. 

Non voglio le coccole tutto il giorno, ma vorrei sapere quantomeno la natura del problema, ma le poche volte che chiedo lei non ne vuole parlare dicendo che non lo sa e che parlarne le fa solo venire ansia (e si vede che le viene)...è possibile? 

Esempio: ho un amico che è anche lui in crisi con la ragazza, ma parlandoci mi sa dire esattamente quali sono i problemi che possono averla generata questa crisi, fra cui una ragazza. 

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