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Il Thread degli expat....riflessioni, confronti, bilanci di vita tra il nuovo paese e l'Italia...


IO.SI.TU.NO

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ArmandoBis
Adesso, ArmandoBis ha scritto:

Il racconto di Pirandello era più crudo.

Il fattore denunciato rubava a man bassa, ma era molto bravo e le sue terre rendevano enormemente di più di quelle del fattore onesto.

Trasportato alla nostra realtà, meglio una classe politica di ladri, ma che difende gli interessi del paese, di una classe politica di onesti (che poi onesti non sono) che ha distrutto le nostre imprese e ogni idea di futuro.

Riguardo ai giovani, che dire. Devono studiare la storia del loro paese.

Adottare l'euro significa che una parte di loro deve per forza emigrare all'estero.

È una cosa che si sa dal 1961, da quando Mundell scrisse il celebre articolo che gli valse il Premio Nobel.

Quindi, quando i padri della patria, i Ciampi, gli Amato, i Prodi, decisero di fare entrare l'Italia nell'euro (non penso che se ci fosse stato Berlusconi sarebbe stato diverso) decisero anche che molti giovani avrebbero dovuto lasciare il paese.

Prima dell'euro, c'è corruzione in Italia?

Hai voglia.

I giovani erano costretti a emigrare?

All'estero no.

In Italia sì, per le ragioni comunque descritte da Mundell nel suo articolo.

 

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Back Door Man
25 minutes ago, ArmandoBis said:

Il racconto di Pirandello era più crudo.

Il fattore denunciato rubava a man bassa, ma era molto bravo e le sue terre rendevano enormemente di più di quelle del fattore onesto.

Trasportato alla nostra realtà, meglio una classe politica di ladri, ma che difende gli interessi del paese, di una classe politica di onesti (che poi onesti non sono) che sta impoverendo il paese.

Ogni tanto questo discorso (giusto) viene strumentalizzato per accusare qualcuno di essere onesto.

Non ci servono gli onesti! Quello è onesto, non può ricoprire l'incarico! 

Quel qualcuno di solito è il denunciante e sta all'opposizione.

Ma NON SI PUO' fare gli interessi del Paese.

Se fai finta di combattere la mafia ti lasciano fare.

Se fai finta di fare sul serio ti lasciano fare.

Se fai sul serio ti ammazzano.

Sul far finta (giocare a fare) vedasi Eric Berne: Games People Play

Ha spiegato il gioco fin troppo bene.

Ebbe contrasti con la politica degli psicanalisti dell'epoca, non fu accettato e allora dichiarò

Flectere si nequeo superos Acheronta movebo.” (citazione dall'Eneide) e riscrisse tutto in nuova veste inventandosi l'Analisi Transazionale.

E direi che gli Inferi li ha mossi davvero. Games People Play diventò un Manuale di Delinquenza.

Spiegò, ad esempio, come nei Centri di Recupero Alcolisti non si "recuperassero" gli alcolisti ma si "giocasse" a recuperarli.

Non pensate che stia scrivendo cazzate perché in inglese quasi tutto è "Game": spiegò che se gli Alcolisti fossero stati recuperati i Centri di Recupero avrebbero dovuto chiuderli, e allora si "giocava" a recuperarli (il gioco non l'aveva inventato lui, lui fu solo un acuto osservatore della realtà di allora - USA anni 50).

TUTTE LE ISTITUZIONI IN ITALIA FUNZIONANO A QUEL MODO. Non si trova lavoro alla gente nei Centri per l'impiego, si gioca a trovarglielo.

Non si recuperano alcolisti e drogati ai SERT: si gioca a recuperarli.

Non si governa, si gioca a governare.

And so on.

 

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ArmandoBis
38 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Ogni tanto questo discorso (giusto) viene strumentalizzato per accusare qualcuno di essere onesto.

Non ci servono gli onesti! Quello è onesto, non può ricoprire l'incarico! 

Quel qualcuno di solito è il denunciante e sta all'opposizione.

Ma NON SI PUO' fare gli interessi del Paese.

Se fai finta di combattere la mafia ti lasciano fare.

Se fai finta di fare sul serio ti lasciano fare.

Se fai sul serio ti ammazzano.

Sul far finta (giocare a fare) vedasi Eric Berne: Games People Play

Ha spiegato il gioco fin troppo bene.

Ebbe contrasti con la politica degli psicanalisti dell'epoca, non fu accettato e allora dichiarò

Flectere si nequeo superos Acheronta movebo.” (citazione dall'Eneide) e riscrisse tutto in nuova veste inventandosi l'Analisi Transazionale.

E direi che gli Inferi li ha mossi davvero. Games People Play diventò un Manuale di Delinquenza.

Spiegò, ad esempio, come nei Centri di Recupero Alcolisti non si "recuperassero" gli alcolisti ma si "giocasse" a recuperarli.

Non pensate che stia scrivendo cazzate perché in inglese quasi tutto è "Game": spiegò che se gli Alcolisti fossero stati recuperati i Centri di Recupero avrebbero dovuto chiuderli, e allora si "giocava" a recuperarli (il gioco non l'aveva inventato lui, lui fu solo un acuto osservatore della realtà di allora - USA anni 50).

TUTTE LE ISTITUZIONI IN ITALIA FUNZIONANO A QUEL MODO. Non si trova lavoro alla gente nei Centri per l'impiego, si gioca a trovarglielo.

Non si recuperano alcolisti e drogati ai SERT: si gioca a recuperarli.

Non si governa, si gioca a governare.

And so on.

 

Sono d'accordo, ma all'estero è diverso?

Non ho letto il testo di Berne, ma non penso si riferisse all'Italia.

Riguardo agli alcolisti, non saprei. Non mi stupisco che le istruzioni che li hanno in carico fingano di intervenire. Ma se facessero sul serio, avrebbero gli strumenti per un intervento efficace?

Riguardo ai Sert, conosco un po' quella realtà e ho visto che chi ci lavora è terrorizzato di perdere il posto perché non c'è più produzione di nuovi tossicomani. Ma anche lì, tirano in lungo le dismissioni, ma i casi brutti non li risolvono di certo. Non per cattiva volontà, ma perché come farebbero? Un tempo avevano anche una sezione che si occupava di reinserimenti lavorativi, ma adesso che il lavoro è scomparso hanno davvero poco da offrire.

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Back Door Man
23 minutes ago, ArmandoBis said:

Sono d'accordo, ma all'estero è diverso?

Non lo so. So che l'Italia ha assorbito completamente la cultura statunitense, da brava colonia qual'è.

Dovresti ricordatelo, tu che non sei giovanissimo, come negli anni 70 TUTTO venisse dall'America e niente dalla Russia. Il cinema in primis, i format TV. Un po' quell'egemonia culturale di cui parlava Gramsci, e che lui, al tempo voleva affidare alla sinistra.

23 minutes ago, ArmandoBis said:

Non ho letto il testo di Berne, ma non penso si riferisse all'Italia.

E' imprescindibile leggerlo.

23 minutes ago, ArmandoBis said:

Riguardo agli alcolisti, non saprei. Non mi stupisco che le istruzioni che li hanno in carico fingano di intervenire. Ma se facessero sul serio, avrebbero gli strumenti per un intervento efficace?

Riguardo ai Sert, conosco un po' quella realtà e ho visto che chi ci lavora è terrorizzato di perdere il posto perché non c'è più produzione di nuovi tossicomani. Ma anche lì, tirano in lungo le dismissioni, ma i casi brutti non li risolvono di certo. Non per cattiva volontà, ma perché come farebbero? Un tempo avevano anche una sezione che si occupava di reinserimenti lavorativi, ma adesso che il lavoro è scomparso hanno davvero poco da offrire.

Alcolisti e centri per l'impiego sono solo i primi due esempi che mi sono venuti in mente.

Non perderti nei particolari, si può dire la stessa cosa di tutte le Istituzioni.

L'Ufficio Complicazione Cose Semplici non te lo ricordi?

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Back Door Man

Piccola estensione del discorso precedente. 

Storia d'Italia (*): Allora rivolete il comunismo!

(*) Lo sketch è dei primi anni di berluska al potere "poi fra 4 anni..."

Il discorso / tormentone era: fateci lavorare (berlusconi presidente); fin'ora ci sono stati i comunisti, poi, finita la legislatura, se è andata male ci saranno nuove elezioni (contratto con gli italiani e buffonate varie). E cominciarono le Privatizzazioni: demolizione del welfare, annessi e connessi.

😂😂😂

Fa ridere all'inizio, poi ripensandoci... 🤔

 

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Bolt
Il 22/12/2020 at 12:20, IO.SI.TU.NO ha scritto:

- Mentalità lavorativa/imprenditoriale stagnante...
Le più importanti e grandi aziende italiane sono state create almeno almeno 30 anni fa...
Da allora non è stato creato più nulla.
L'imprenditore vuole cimentarsi ancora in business palesemente perdenti...sperando di far quadrare i conti con l'evasione fiscale....e risparmiando in primis sui dipendenti.
Il lavoratore dipendente invece ha come obbiettivo il lavorare il meno possibile, con contratto indeterminato, possibilmente statale e tirare ad arrivare alla pensione così...

 

- Mentalità ferma agli anni 80.
Non parlo solo dei sessantenni rincoglioniti che non si sono accorti che il mondo è cambiato...
Ma parlo della mentalità del "sistemarsi"....per la donna il farsi sposare da uno benestante, indipendentemente da chi sia o come sia....e per l'uomo il sistemarsi con una raccomandazione per diventare statale o casomai finto invalido...
Nella mentalità anni 80 ci aggiungiamo anche roba random, tipo:  il ristorante che fa pagare il coperto, il laurearsi in qualcosa di inutile è comunque meglio che non laurearsi, stare in affitto è sempre da coglioni, il rodaggio ai motori 🤣, in Russia sono ancora comunisti, un nero non potrebbe mai diventare capo di qualcosa, per fortuna che mio figlio/a non è omosessuale e così via...

Concordo su tutto e vorrei soffermarmi un attimo su questi due punti perché ci fanno veramente capire come la situazione sia drammatica.

Non si è creato più nulla negli ultimi decenni perché è cambiata la mentalità sul COME FARE BUSINESS. 

Oggi, realizzarsi in Italia, non significa più avere una passione, un sogno e realizzarlo credendoci fermamente, ad esempio se io sogno un'azienda tutta mia che produce un certo tipo di beni o servizi, beh non mi conviene seguirlo! Perché è un sogno come quelli in cui c'è una strafiga che te lo succhia tutto. Sono sogni bagnati. 

Eh già, anche perché poi devo pagare un botto di tasse ingiustificate e a meno di avere le spalle coperte, mica è detto che in tot anni io riesca a guadagnare almeno quanto ho investito inizialmente e quindi preferisco mollare la presa. Sostanzialmente qui in Italia, vale il principio della mela che non cade mai troppo lontano dall'albero e se per puro caso ci arriva, al 90% sono cazzi nel culo.

Ai giovani d'oggi l'unica vera opportunità che viene mostrata è quella dei soldi facili con il rischio di trovarsi ben presto in galera o al cimitero.

Poi ci sono anche quelli che, esasperati, provano a sfondare nell'intrattenimento andando a robe come U&D, prendendosi per il culo da soli davanti a una massa di disagiati che è tutta contenta di aver trovato dei simboli da imitare.

 

Il problema centrale è che non c'è educazione e istruzione. Perché giustamente i soldi è meglio spenderli per altro

 

 

 

Modificato da Bolt
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ArmandoBis
2 ore fa, Back Door Man ha scritto:

Non lo so. So che l'Italia ha assorbito completamente la cultura statunitense, da brava colonia qual'è.

Dovresti ricordatelo, tu che non sei giovanissimo, come negli anni 70 TUTTO venisse dall'America e niente dalla Russia. Il cinema in primis, i format TV. Un po' quell'egemonia culturale di cui parlava Gramsci, e che lui, al tempo voleva affidare alla sinistra.

(...)

Un momento, la cultura di massa era influenzata dagli Usa, però c'era un'industria culturale autoctona per niente subalterna.

Quando uscivano i film di Fellini, Antonioni e poi Bertolucci c'erano i cinema pieni.

Tutti gli uomini di cultura erano di sinistra, simpatizzanti del Partito Comunista, di solito. Se non iscritti.

Poi, si può relativizzare il tutto, nel senso che puoi avere tutta l'egemonia che vuoi, ma se non sai cosa devi fare, è del tutto inutile.

Ad esempio, uno come Trentin - lo si desume leggendo i suoi diari - mica c'era arrivato che il cambio fisso può buttarti in recessione, e quindi l'austerità è come buttare altra acqua sul fuoco della crescita economica che si sta già spegnendo per problemi di bilancia dei pagamenti.

Lo stesso Gramsci era estraneo all'economia, e questo ha avuto un peso, perché pur essendo lui di sinistra non ha controbilanciato l'imprinting liberale della dirigenza comunista.

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Back Door Man
35 minutes ago, ArmandoBis said:

Un momento, la cultura di massa era influenzata dagli Usa, però c'era un'industria culturale autoctona per niente subalterna.

Quando uscivano i film di Fellini, Antonioni e poi Bertolucci c'erano i cinema pieni.

Vero. Comunque la percentuale è insufficiente (mettici anche la TV).

35 minutes ago, ArmandoBis said:

Tutti gli uomini di cultura erano di sinistra, simpatizzanti del Partito Comunista, di solito. Se non iscritti.

Un momento. La sinistra è anche socialismo. Secondo me nessuno era comunista in senso stretto.

Montanelli era di destra, eppure era convinto che servisse un "correttivo socialista" che doveva essere applicato dallo Stato.

Sono concetti piuttosto ampi.

L'America, comunque, era all'avanguardia, perché nei 5 anni di Seconda Guerra Mondiale non si era mai combattuto sul suo territorio. Aveva un vantaggio immenso e impose alle masse i propri dittami culturali. Cosa pensare e cosa volere. American Dream e American Way of Life.

E porcate dei Servizi Segreti.

E poi c'erano i democristiani.

Come scriveva Pasolini? L'ho citato pochi giorni fa:

"Andreotti, Fanfani, Rumor, e almeno una dozzina di altri potenti democristiani, dovrebbero essere trascinati sul banco degli imputati. E quivi accusati di una quantità sterminata di reati: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, collaborazione con la Cia, uso illegale di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di colpirne gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell'Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani, responsabilità dell'esplosione "selvaggia" della cultura di massa e dei mass-media, corresponsabilità della stupidità delittuosa della televisione. Senza un simile processo penale, è inutile sperare che ci sia qualcosa da fare per il nostro paese. È chiaro infatti che la rispettabilità di alcuni democristiani (Moro, Zaccagnini) o la moralità dei comunisti non servono a nulla."

35 minutes ago, ArmandoBis said:

Poi, si può relativizzare il tutto, nel senso che puoi avere tutta l'egemonia che vuoi, ma se non sai cosa devi fare, è del tutto inutile.

Ad esempio, uno come Trentin - lo si desume leggendo i suoi diari - mica c'era arrivato che il cambio fisso può buttarti in recessione, e quindi l'austerità è come buttare altra acqua sul fuoco della crescita economica che si sta già spegnendo per problemi di bilancia dei pagamenti.

Lo stesso Gramsci era estraneo all'economia, e questo ha avuto un peso, perché pur essendo lui di sinistra non ha controbilanciato l'imprinting liberale della dirigenza comunista.

L'ho scritto tante volte: la povertà è voluta dall'alto.

 

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ArmandoBis
23 minuti fa, Back Door Man ha scritto:

Vero. Comunque la percentuale è insufficiente (mettici anche la TV).

Un momento. La sinistra è anche socialismo. Secondo me nessuno era comunista in senso stretto.

Montanelli era di destra, eppure era convinto che servisse un "correttivo socialista" che doveva essere applicato dallo Stato.

Sono concetti piuttosto ampi.

L'America, comunque, era all'avanguardia, perché nei 5 anni di Seconda Guerra Mondiale non si era mai combattuto sul suo territorio. Aveva un vantaggio immenso e impose alle masse i propri dittami culturali. Cosa pensare e cosa volere. American Dream e American Way of Life.

E porcate dei Servizi Segreti.

E poi c'erano i democristiani.

Come scriveva Pasolini? L'ho citato pochi giorni fa:

"Andreotti, Fanfani, Rumor, e almeno una dozzina di altri potenti democristiani, dovrebbero essere trascinati sul banco degli imputati. E quivi accusati di una quantità sterminata di reati: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con gli industriali, con i banchieri, collaborazione con la Cia, uso illegale di enti come il Sid, responsabilità nelle stragi di Milano, Brescia e Bologna (almeno in quanto colpevole incapacità di colpirne gli esecutori), distruzione paesaggistica e urbanistica dell'Italia, responsabilità della degradazione antropologica degli italiani, responsabilità dell'esplosione "selvaggia" della cultura di massa e dei mass-media, corresponsabilità della stupidità delittuosa della televisione. Senza un simile processo penale, è inutile sperare che ci sia qualcosa da fare per il nostro paese. È chiaro infatti che la rispettabilità di alcuni democristiani (Moro, Zaccagnini) o la moralità dei comunisti non servono a nulla."

L'ho scritto tante volte: la povertà è voluta dall'alto.

 

Purtroppo Pasolini è morto prima di vedere i cambiamenti che sono avvenuti.

Non so cosa direbbe della classe politica odierna.

Tutto quello che ha detto sulla DC è stravero.

Ma la DC era anche altro.

Poi, la sua teoria dell'ingenuità originaria del popolo quando non è ancora contaminato dal consumismo e dalla cultura di massa. Mah, sarà vera? Io ne dubito.

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ArmandoBis
Adesso, ArmandoBis ha scritto:

Purtroppo Pasolini è morto prima di vedere i cambiamenti che sono avvenuti.

Non so cosa direbbe della classe politica odierna.

Tutto quello che ha detto sulla DC è stravero.

Ma la DC era anche altro.

I politici di oggi sono subalterni agli altri Stati, sono dei piccoli Quisling che tirano a campare.

Poi, la sua teoria dell'ingenuità originaria del popolo quando non è ancora contaminato dal consumismo e dalla cultura di massa. Mah, sarà vera? Io ne dubito.

 

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