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Sabotare relazioni -psicologia maschile


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girasole6

Riflettendo con più calma sulla mia ultima relazione e sui successivi nostri riavvicinamenti (uno senza particolari doppi fini, altro si) mi sono resa conto di alcuni suoi atteggiamenti ricorrenti. Ovviamente non sono esperta di psicologia, non voglio assolutamente parlare di lui nello specifico, ma confrontarmi con voi a riguardo. 

Ho notato che lui adotta sempre la stessa tecnica (forse meccanismo di autodifesa, paura di uscire dalla sua comfort zone?) quando, sia durante la nostra relazione, sia in questa fase di riavvicinamento, si è paventata nell’aria la consapevolezza reciproca di stare sempre meglio insieme e/o di dover fare un (piccolo o grande non importa) passo in avanti. E’ come se lui riuscisse a vivere a pieno tutte le fasi iniziali ed intermedie, quando però si rende conto di stare bene e che naturalmente questo potrebbe portare ad un passo in avanti (durante la storia: vedi a pensare ad un futuro nella stessa città, ora durante riavvicinamento: a definire il tutto un po’ di più) inizia a sabotare la storia/il rapporto, arrivando a dire che non pensa (o almeno a fatti/gesti/attenzioni non aveva mai dimostrato), a portare la colpa sulla altra persona (sei tu che hai esagerato, frainteso) o far sentire questa ultima una persona che ha amato a senso unico, quando ovviamente non è assolutamente così. 

Secondo voi può essere plausibile come “schema”? È’ successo anche ad altri/altre? 

Ovviamente mi sono anche chiesta: ma come hai fatto a stare due anni con una persona così? E ora a dargli un’altra chance? Semplicemente perché in tantissime cose è perfetto per me, durante la relazione non ha mostrato questa sua instabilità, anzi, credo di non essere stata tranquilla con nessuno come con lui. Fiducia totale, se pur in a rapporto a distanza. Ha però questa capacità enorme di sabotare le relazioni, non tutte ovviamente, ma solo quelle a cui tiene e proprio quando si sta sempre meglio e quindi il tutto arriva sempre come una doccia fredda.
 

Non so perché non si renda conto che in questo modo si preclude la possibilità di essere felice del tutto. So che non sta a me aiutarlo, infatti ho anche chiuso i rapporti, però mi sto mangiando le mani perché avrei voluto avere la lucidità per dire queste cose anche a lui. Credo che lasciarlo perdere sia unica cosa da fare, vero?

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ArmandoBis

In psicoanalisi si chiama reazione terapeutica negativa.

Il paziente va dall'analista perché sta male. Ci lavora su per un periodo X e comincia a stare meglio.

Quando si rende ben ben conto che questo stare meglio è concreto e può diventare duraturo, improvvisamente peggiora.

Il sabotaggio di una relazione è lo stesso meccanismo della reazione terapeutica negativa.

Stai bene, ah, no, allora non puoi, non devi.

È un fenomeno comunissimo, che di solito è più nascosto. Quante persone hanno rifatto, a partire da una certa età, rinunciato a una relazione profonda, accampando le solite scuse (non hanno trovato la persona giusta, se la trovasse la cosa cambierebbe).

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