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Apatia


AlanCarter

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AlanCarter

Questo è il mio periodo di apatia. Stato di indifferenza verso la comunicazione in generale e verso le hb. In questo momento più che non fregarmene, non ci penso proprio. Pur essendo stato invitato in vacanza da un amico ho preferito andarmene in un altro posto da solo, per fatti miei. E non ho fatto niente perchè non avevo alcuna voglia di conoscere. Volevo solo girare, guardare i monumenti e basta.

Sono tornato a casa ma non ho voglia di uscire e di girare. Al massimo me ne vado al cinema all'aperto in isolamento senza neanche provare a conoscere. Non per paura delle reazioni o di fallire...isomma i motivi classici...ma perchè proprio non ne ho voglia.

Solo che quando mi sveglierò da questo torpore già so che salirà la rabbia perchè mi sembrerà di aver perso tempo isolandomi.

A voi capitano questi momenti di apatia? Come li gestite? Come reagite?

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Kant84
Al massimo me ne vado al cinema all'aperto in isolamento senza neanche provare a conoscere. Non per paura delle reazioni o di fallire...isomma i motivi classici...ma perchè proprio non ne ho voglia.

Sei sicuro?

Secondo me dirsi di non averne voglia è un modo per mascherarsi a se stessi tentando di sfuggire la paura di non farcela. E' un arrendersi, non lotto e mi giustifico credendo di non averne voglia. Cioè non è che ho paura, è che non ne ho voglia. Non si può non aver voglia di interagire, è un modo d'essere proprio della natura umana. Il tuo è un modo per scusarti.

Posso solo dirti questo per tentare di scrollarti. Pensaci e riparti

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Maxim

Ciao Alan,

ma tu per caso ti chiami Lxxx?

Saluti. :blink:

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kirk

Stare soli con se stessi di tanto in tanto fa benissimo alla salute psichica e aiuta ad integrare le cose che abbiamo imparato con la nostra personale prospettiva, creando un senso di maggiore chiarezza e aiutando a stabilire le priorità.

Oltre a questo, dimostra a noi stessi che sappiamo cavarcela da soli, senza bisogno di continui suggerimenti su come fare questo o fare quello. Facciamo un po' di testa nostra, che fa tanto bene :ROTFL:

E' vero che gli esseri umani sono sociali per natura, ma è vero anche che si sono biologicamente evoluti per vivere in gruppetti di una ventina di persone, quindi il continuo bombardamento di stimoli sociali non è poi così naturale e viene anzi facilmente vissuto come eccessivo.

Inoltre, proprio perchè la spinta a socializzare dovrebbe essere una cosa innata nell'uomo, non ha senso che venga forzata. Se viene forzata, non è più innata :blink: Se forzo una cosa che dovrebbe essere spontanea (spontanea non significa che debba esserci sempre!), facendo questo impedisco che la cosa possa presentarsi spontaneamente.

Se io ti dico: "sii spontaneo!", il fatto stesso d'avertelo detto ti impedisce di essere spontaneo e te lo impedirà fino a che non smetto di dirtelo..

Stai attento a che le soluzioni tentate per uscire dallo stato non diventino il problema che rende lo stato duraturo. Questo è tipico di diversi "problemi" psicologici che si affermano da soli e si auto-alimentano..

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kirk
Questo è il mio periodo di apatia. Stato di indifferenza verso la comunicazione in generale e verso le hb. In questo momento più che non fregarmene, non ci penso proprio. Pur essendo stato invitato in vacanza da un amico ho preferito andarmene in un altro posto da solo, per fatti miei. E non ho fatto niente perchè non avevo alcuna voglia di conoscere. Volevo solo girare, guardare i monumenti e basta.

Sono tornato a casa ma non ho voglia di uscire e di girare. Al massimo me ne vado al cinema all'aperto in isolamento senza neanche provare a conoscere. Non per paura delle reazioni o di fallire...isomma i motivi classici...ma perchè proprio non ne ho voglia.

Solo che quando mi sveglierò da questo torpore già so che salirà la rabbia perchè mi sembrerà di aver perso tempo isolandomi.

A voi capitano questi momenti di apatia? Come li gestite? Come reagite?

M'è venuta un'idea: prendi un amico e raccontagli di questo "problema", ma fallo col solo scopo di esprimere nel modo migliore che puoi, e con le parole più sentite (non "difficili" ma emotive), questa tua condizione temporanea di incomunicabilità, ma - IMPORTANTE - senza avere l'obiettivo di essere compatito da chi ti ascolta. Pensa solo di essere un regista che deve esprimere nel modo migliore la condizione di chiusura del personaggio centrale di un suo film. Impegnati e costruisci un tema su questo, prova a renderlo addirittura interessante. Ce la puoi fare, perche ci sono schiere di scrittori che hanno costruito la loro fortuna su personaggi problematici o introversi, le cui caratteristiche sono state descritte in un modo che attira la gente. Pensa a Dostojevskij, per esempio.

Sono convinto che aprendoti in questo modo, anzichè forzandoti ad essere allegro ed espansivo in un modo finto e che al momento non ti appartiene, supererai questo stato molto più velocemente.

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Sting
Questo è il mio periodo di apatia. Stato di indifferenza verso la comunicazione in generale e verso le hb. In questo momento più che non fregarmene, non ci penso proprio.

E in questo periodo non ti piacerebbe essere in compagnia di un'HB con cui magari ti stai baciando oppure te la stai "passando" piacevolmente sul tuo corpo ? :blink:

Cercando di integrare il pensiero di Kant, mi viene da dirti :

fai attenzione a non scambiare l'apatia (indifferenza verso le HB) con la mancanza di voglia di 'sbattersi' per avere cio' che veramente ti fa stare bene (le HB).

Se oggi venisse un'HB8 da te chiedendoti di uscire con lei una di queste sere , come ti comporteresti ?

Accetti o rifiuti ?

Ti sara' capitato in questi giorni di vedere due persone (uomo + donna ovviamente LOL) che si baciano. In quel momento , vedendoli, cosa provi VERAMENTE ?

Vorresti essere al posto di lui ?

Come superare questi momenti di 'apatia' ?

Io sono quasi sicuro che se leggi un po' di report qui su IS (alcuni sono veramente da film) inizia a tornarti la voglia di andare a caccia, da quanto sono carichi di passione e ...seducenti :ROTFL:

Saluti

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Kant84
E' vero che gli esseri umani sono sociali per natura, ma è vero anche che si sono biologicamente evoluti per vivere in gruppetti di una ventina di persone, quindi il continuo bombardamento di stimoli sociali non è poi così naturale e viene anzi facilmente vissuto come eccessivo.

Vero, e questa è una bella considerazione che credo riguardi tutti noi

Inoltre, proprio perchè la spinta a socializzare dovrebbe essere una cosa innata nell'uomo, non ha senso che venga forzata. Se viene forzata, non è più innata :blink: Se forzo una cosa che dovrebbe essere spontanea (spontanea non significa che debba esserci sempre!), facendo questo impedisco che la cosa possa presentarsi spontaneamente.

Ok... ma questo non è uno dei principi primi del sarging e di questo forum? Ogni afc deve forzarsi, rendersi innaturale, cioè non spontaneo ma costruito, per affrontare quelle paure che lo rendono statico. Vale il principio fake it until you make it, fingere è il primo passo per sperimentare e poi metabolizzare.

In una lezione di arti marziali mi insegnano a tirare un calcio alto. La prima volta cado, non ho equilibrio, devo imparare quello che al momento mi è innaturale, cioè alzare una gamba di quasi due metri. Spontanemente non lo farei, nemmeno la seconda volta che ci provo, ma mi costringo a farlo e alla 45° volta che lo faccio mi viene spontaneo. Insomma questa è una generalizzazione ma a me pare che Alan si nasconda invece di affrontarsi. L'apatia sembra uno stadio ulteriore dello scappare.

Per il resto poi continuo ad aggiungere che non lo conosco, ma qui, in questa sede, l'apatia è un nemico, qua si parla di azione, di cambiamento.... poi quando e se i problemi sono piu grossi o le convinzioni sono troppo installate e limitanti, allora forse c'è bisogno dell'aiuto di qualcuno che aiuta le persone come mestiere e ha studiato per farlo, poiche mi ripeto qua si puo solo consigliare di agire

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kirk
Vero, e questa è una bella considerazione che credo riguardi tutti noi

Ok... ma questo non è uno dei principi primi del sarging e di questo forum? Ogni afc deve forzarsi, rendersi innaturale, cioè non spontaneo ma costruito, per affrontare quelle paure che lo rendono statico. Vale il principio fake it until you make it, fingere è il primo passo per sperimentare e poi metabolizzare.

In una lezione di arti marziali mi insegnano a tirare un calcio alto. La prima volta cado, non ho equilibrio, devo imparare quello che al momento mi è innaturale, cioè alzare una gamba di quasi due metri. Spontanemente non lo farei, nemmeno la seconda volta che ci provo, ma mi costringo a farlo e alla 45° volta che lo faccio mi viene spontaneo. Insomma questa è una generalizzazione ma a me pare che Alan si nasconda invece di affrontarsi. L'apatia sembra uno stadio ulteriore dello scappare.

Per il resto poi continuo ad aggiungere che non lo conosco, ma qui, in questa sede, l'apatia è un nemico, qua si parla di azione, di cambiamento.... poi quando e se i problemi sono piu grossi o le convinzioni sono troppo installate e limitanti, allora forse c'è bisogno dell'aiuto di qualcuno che aiuta le persone come mestiere e ha studiato per farlo, poiche mi ripeto qua si puo solo consigliare di agire

Quello che dici tu Kant è vero e sono d'accordo, però qui da quanto ho capito non si sta parlando di imparare questa o di quella abilità, ma di dimostrare UNA QUALSIASI abilità, anzi per la precisione si tratta semplicemente di ripristinare il desiderio di aprirsi con la gente, di parlare e di raccontarsi. Di riappriopriarsi di quella base di apertura spontanea verso il mondo sulla quale costruire qualsiasi cosa vogliamo. Ecco, secondo me questa base non deve essere forzata perchè non è un'abilità da costruire ma UN'ATTITUDINE, uno stato d'animo, una specie di curiosità, per di più naturale dell'uomo. Come dire, lo stato d'animo che mi spinge ad iscrivermi ad un corso di arti marziali deve essere preesistente all'imparare le arti marziali, e non si impara come una mossa di karate.

Ecco forse per indurre questi "stati" occorre un po' più di delicatezza, perchè sono convinto che non amino gli approcci troppo diretti e soprattutto le forzature.

Insisto nel dire che "l'obbligo di fare una cosa spontaneamente" (essere curioso verso il mondo e gli altri, per esempio) è non solo una frase con un evidente non-senso logico, ma è una cosa che davvero intrippa il cervello.

Modificato da kirk
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  • 7 mesi dopo...
NET Iraj 90
Cercando di integrare il pensiero di Kant, mi viene da dirti :

fai attenzione a non scambiare l'apatia (indifferenza verso le HB) con la mancanza di voglia di 'sbattersi' per avere cio' che veramente ti fa stare bene (le HB).

Se oggi venisse un'HB8 da te chiedendoti di uscire con lei una di queste sere , come ti comporteresti ?

Accetti o rifiuti ?

Periodi di questo tipo mi capitano spesso.. e queste 2 frasi sono quelle che mi sono state piu efficaci, aprirsi agli altri quando non si è abituati è difficile, manca la voglia emozionale di farlo, a volta sembra che sia tutto inutile.. pero una volta che si diventa pratici (nn che io lo sia, ma mi è capitato) il frame si alza e l' "apatia" scompare.. grazie Sting

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