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scopamicizia, quali regole?


LSDB83

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^'V'^
Il 8/5/2021 at 13:22, Bozzarelly ha scritto:

Sono il fautore del tuo piacere e dovrei sentirmi sottomesso? Seriously?

In Grecia chi faceva un pompino tra maschi era visto come la parte attiva che fa una cosa che gli piace, se ti piace il cazzo averlo in bocca è quel che vuoi e lo fai per te. Questo è in linea con quello che sentiamo, o che almeno io sento. 

Mi fa piacere se le dia piacere che la lecco, ma la leccherei pure fosse in coma e non sentisse nulla, perché la lecco per me stesso. 

Nel frattempo a Roma avevano un costrutto culturale basato sulle caste sociali, per cui solo un subalterno poteva dare piacere ad un superiore, e se un superiore faceva un massaggio o dava piacere ad un subalterno questo era visto come motivo di profondo imbarazzo gerarchico ed umiliazione. 

In quel contesto culturale iniziò a serpeggiare questa cosa (solo razionale dato che è un'etichetta qualitativa come bene e male) che se una ti fa una pompa QUINDI è sottomessa o che se la lecchi stai dando piacere all'altra parte QUINDI sei la parte passiva e sottomessa. Lo schiavo secondo quella stratificazione regolamentata a caste sociali. 

Alcune persone, soprattutto in Romania ma anche in alcune parti d'Italia, vivono ancora questa schizofrenia, questa scissione tra ciò che gli piace e ciò che pensano per ragioni culturali di ciò che gli piace. 

E questo può sicuramente portare a frizioni interne come il gay che fa cose da gay ma poi non si sente a posto con se stesso o col mondo. 

Non può però portare un maschio ad essere così una figa da agire secondo l'istanza culturale invece che quella viscerale. 

Può sicuramene creare frizioni interiori, tipo che la lecchi un'ora poi pensi (oddio ora penserà che sono un sottomesso) ma poi vedi ancora la figa e torni a leccarla, fregandotene un cazzo di quel che pensa o capisce la gente. 

Certo che si sta meglio senza frizioni interiori e conflitti con ciò che si vuole davvero. 

MA

Un gay che non è felice di essere gay non lo vedrai comunque fare della figa e lottare per farla. 

Lo vedi sposarsi, ma non fare cose etero. Sposarsi e fare maschi di nascosto. 

Parimenti, uno cui piace la figa ma non è felice perché crede questo o quello, lo vedi leccarla e poi stare male, non lo vedi evitarla e poi stare bene. 

Insomma, sono convinto che le cazzate culturali possano prevenire molti comportamenti femminili e che possano creare frizioni interiori con comportamenti maschili già avvenuti, ma non riesco nemmeno a pensare ad un etero che fa o non fa qualcosa che è nato per fare per una frizione culturale. 

E' facile fare un test: Immagina di essere in un posto in cui la cultura per un suo loop demenziale dice che chi respira è un reietto sociale. 

Fai questo test per cinque minuti e se non sei una figa potrai notare la differenza. 

Nota, se sei una figa, tu NON devi fare questo test. E' pericoloso. 

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^'V'^
6 minuti fa, Celeste ha scritto:

Beh, nelle prime fasi confermo l’assioma da manuale: se mi fai investire, ti attribuisco un alto valore, ecc.

Peró accade che la frequentazione vada avanti da molto, tu ti ritrovi con lui a cena a casa tua...hai fatto i salti mortali per imbastire una serata con tutti gli ingredienti di suo gradimento. Hai fatto la spesa alle 21 la sera prima, ti sei svegliata alle 6 per iniziare a cucinare e farti la ceretta - tutto calcolato in modo che non ci sia un barlume di ricrescita. Poi esci di corsa da 12 ore di lavoro, corri a farti la doccia, non dimenticandoti di mettere prima tutto in forno.

E lui è là, a tavola, beato e inconsapevole. Che sta bene con te, ma non si sbilancia mai. T’inizia a scendere, ma non ti basta. Nel mentre lui, beOta e inconsapevole, non sa che stasera la cena gliela offre il lupo che vuole stritolargli le viscere, perchè si sente un gran coglione ad aver offerto - ancora una volta - i manicaretti all’altare del nulla cosmico. 

Così parte la domanda a trabocchetto per farglielo rivelare che sì, stai investendo - madonna impestata - in titoli fallimentari, stracci da poter utilizzare solo come carta forno.

E ti scende. Forse. O meglio, senti di essere una cogliona e di doverti autotutelare, perchè così non va bene.

Poi dicono che le donne non scrivono buone poesie. 

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2 ore fa, Nova87 ha scritto:

È capitato di aver cucinato per un uomo, ho fatto decisamente più cose e a metà notte sarei voluta sgattaiolare via, una sorta di senso di vuoto, ma neanche, non saprei come descriverlo...so solo che ti assalgono i pensieri e pensi che la colazione, vorresti farla da sola al bar

Ho scritto il post precedente senza leggere il tuo commento.

Oddio sì se è capitato...

Sembra che il cucinare per l’altro scateni reazioni di questo tipo. Curioso. 
 

Come se ti sentissi una cogliona ad aver donato questo tipo di intimità domestica all’altro.

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Bozzarelly
11 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

perché la lecco per me stesso. 

Ma sì, quello era scontato anche per me. Rispondevo solo al quesito.

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Bozzarelly
16 minuti fa, Celeste ha scritto:

ma non si sbilancia mai.

Cosa vuol dire per te "sbilanciarsi"?

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31 minuti fa, Celeste ha scritto:

E lui è là, a tavola, beato e inconsapevole. Che sta bene con te, ma non si sbilancia mai. T’inizia a scendere, ma non ti basta. Nel mentre lui, beOta e inconsapevole, non sa che stasera la cena gliela offre il lupo che vuole stritolargli le viscere, perchè si sente un gran coglione ad aver offerto - ancora una volta - i manicaretti all’altare del nulla cosmico. 

Epica. Veramente 🙏

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Bozzarelly
41 minuti fa, LSDB83 ha scritto:

E niente. Il tuo indirizzo non me lo dai

Comunque è su gmail, come tutti.

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10 minuti fa, Bozzarelly ha scritto:

Cosa vuol dire per te "sbilanciarsi"?

Dipende dalla situazione. In generale, avere l’impressione che lui “non si sbilanci” significa non riuscire a decifrare il suo comportamento, la qualità e natura dell’interesse...chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo...

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OdetoJoy
30 minuti fa, Celeste ha scritto:

Beh, nelle prime fasi confermo l’assioma da manuale: se mi fai investire, ti attribuisco un alto valore, ecc.

Peró accade che la frequentazione vada avanti da molto, tu ti ritrovi con lui a cena a casa tua...hai fatto i salti mortali per imbastire una serata con tutti gli ingredienti di suo gradimento. Hai fatto la spesa alle 21 la sera prima, ti sei svegliata alle 6 per iniziare a cucinare e farti la ceretta - tutto calcolato in modo che non ci sia un barlume di ricrescita. Poi esci di corsa da 12 ore di lavoro, corri a farti la doccia, non dimenticandoti di mettere prima tutto in forno.

E lui è là, a tavola, beato e inconsapevole. Che sta bene con te, ma non si sbilancia mai. T’inizia a scendere, ma non ti basta. Nel mentre lui, beOta e inconsapevole, non sa che stasera la cena gliela offre il lupo che vuole stritolargli le viscere, perchè si sente un gran coglione ad aver offerto - ancora una volta - i manicaretti all’altare del nulla cosmico. 

Così parte la domanda a trabocchetto per farglielo rivelare che sì, stai investendo - madonna impestata - in titoli fallimentari, stracci da poter utilizzare solo come carta forno.

E ti scende. Forse. O meglio, senti di essere una cogliona e di doverti autotutelare, perchè così non va bene.

Non ho ben capito. E' ovvio che se la frequentazione va avanti da molto e ti ha già chiavata puoi anche fare la cena di masterchef ma non ce la può fare a chiavarti ancora.

Se non ti ha ancora chiavata e la frequentazione va avanti da molto non ho capito com'è andata avanti onestamente

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Bozzarelly
1 minuto fa, Celeste ha scritto:

Dipende dalla situazione. In generale, avere l’impressione che lui “non si sbilanci” significa non riuscire a decifrare il suo comportamento, la qualità e natura dell’interesse...chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo...

Tradotto in termini più reali, ti scende se hai l'impressione che lui si faccia comunque i cazzi suoi?

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