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Amici, ragazze, poligamia


King of kings

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King of kings

Ciao ragazzi,

Ho degli amici con cui condivido molte attività, dallo sport, all'aperitivo, andare a scoprire nuove città ... etc.

In generale loro non hanno una vita sessuale molto attiva, ma non perché hanno problemi a rimorchiare, anzi quando si mettono in gioco riescono tranquillamente nella maggior parte dei casi a rimediare qualche preda.

Ultimamente sembra che si stiano fossilizzando, usano scuse come "ormai ho capito che se non trovo quella giusta non vale la pena mettersi in gioco" ...

Ma non si rendono conto che si chiudono nella loro realtà e così facendo evitano l'interazione con nuove persone.

Pensano magari che quella giusta un giorno venga da loro a bussare alla porta?

Vabè, in tutto questo ci sono io che mantengo una vita sessualmente attiva e poligama.

Noto che quando parlo con loro delle mie uscite con ragazze si infastidiscono, il loro linguaggio del corpo è tutt'altro che felice per me...

Sembrano molto scocciati e quasi invidiosi. 

Vi capita mai ? Mi chiedo il perché

Da un po' di tempo a questa parte preferisco non parlare più con loro delle mie frequentazioni.

Soprattutto perché non concepiscono il fatto di vivere relazioni in poligamia.

Sostengono che per "un vero uomo una sola donna è abbastanza". 

Mi chiedo chi gli abbia inculcato in testa tutte questa credenze che vanno predicando senza conoscere quello di cui stanno parlando...

Voi come vi comportereste?

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Prima di dirti la mia ti lascio il link ad un vecchio post di @^'V'^ dove potresti trovare alcune risposte alle tue domande. Se non l'hai mai letto te lo consiglio, così puoi avere il punto di vista di qualcuno che ha reale esperienza e non chiacchiere da bar.

 

Detto questo credo sia evidente che i tuoi amici ti invidino, per tutta una serie di motivi: perché tu "ce la fai" mentre loro, sebbene abbiano buone chances, stanno lì seduti a grattarselo sperando che un giorno la ragazza giusta bussi alla loro porta, o perché tu hai il coraggio di dire in pubblico quello che fai e come vivi la tua sessualità.

Inoltre, quello che tu esprimi va contro ogni morale o convenzione sociale, per cui è normale che chi vive "soggiogato" da essa si senta in qualche modo attaccato e quindi di riflesso debba attaccare te.

Soprattutto se si è in un gruppo misto nessun maschio ti darà ragione, perché deve salvare la faccia e le apparenze davanti alle femmine: non importa se poi è in LTR da anni e scopa altre di nascosto o se va a puttane, a trans o quel che è. Di solito lo schema è questo:

ci sono femmine -> devo fare "bella figura", accondiscendere a tutto, dire che King of kings è un "poco di buono", così magari lei mi vede di buon occhio e me la dà, o se non me la dà lei magari mi presenta l'amica

Magari alcuni di loro ci credono pure alle cose che dicono: ma in ogni caso, il problema non è tuo.

In sintesi sarebbe cosa molto saggia farsi i cazzi propri, essere discreti riguardo alle proprie frequentazioni e alla propria vita sessuale, perché tanto in fin dei conti pensaci: a te cosa cambia se i tuoi amici sanno o meno che sei poligamo e oltretutto "praticante" (nel senso che chiunque può predicare bene e razzolare male)?

Anche perché al giorno d'oggi se fai "outing" e rientri nella categoria LGBT allora sei visto/a come un eroe/eroina dei tempi moderni, mentre se affermi di essere un maschio etero (e quindi poligamo e quindi perfettamente "normale" secondo natura) vieni demonizzato come se fossi l'anticristo.

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King of kings
3 hours ago, RAWolf said:

dire che King of kings è un "poco di buono"

Questo succede quando ci sono le ragazze della compagnia e non ci sono io...

Ma di conseguenza noto che le ragazze sono molto attratte da me, è come se mi stessero facendo "pubblicità" i miei amici dicendo quello che combino.

Quindi glielo lascio fare.

Una sera una ragazza della compagnia mi chiede ironicamente "ma tu sei uno che frequenta tante ragazze?" e io le ho risposto "no, sono gay ;)" facendole l'occhiolino.

Non era una domanda a caso e campata per aria, i miei amici ne parlano alle mie spalle e la voce si sparge.

3 hours ago, RAWolf said:

essere discreti riguardo alle proprie frequentazioni e alla propria vita sessuale

Già, ma a volte si ha bisogno di condividere quello che si prova.

E farlo con degli amici fa piacere, o almeno se un mio amico si frequenta con una o più ragazze io sono contento per lui.

Non provo invidia nei suoi confronti, perché so che se non sono soddisfatto nella mia vita la colpa è solo mia e ho tutte le carte per mettermi in gioco e cambiare la situazione in cui mi trovo.

A volte, quando si conosce delle nuove ragazze (non per loro iniziativa), emerge sempre che rimangono colpiti da qualcuna.

Frasi come "io quella me la farei", "io quella voglio conoscerla meglio" ... ma poi nulla. Spenti. Non fanno una mossa.

Eppure ogni volta che ci incontriamo salta fuori "ma quanto è figa quella" ... 

Mi sembrano in stallo. Fermi ... e poi penso a me, che se non scopo almeno una volta a settimana mi sento esplodere.

Alcuni di loro non scopano da più di un anno e se lo giustificano con "fino a quando non trovo quella giusta ... " .

Eppure sentono la pulsione, ma reprimono lo stimolo.

Per quanto mi riguarda ho pulsione molto forte, forse esagerata.

Con più ragazze sto, con più la voglia di conoscerne altre aumenta.

Una sera avevamo conosciuto queste ragazze, c'era una che mi aveva colpito.

Ho iniziato a sentirla, e un mese dopo era nel mio letto.

Loro sono rimasti sbalorditi dal fatto che se voglio qualcosa, provo a prendermela, a farla mia.

E in quel caso ci sono riuscito.

Ma non smuovono un dito.

Mi sento uno squalo in un acquario. Circondato da pesciolini dormienti.

 

3 hours ago, RAWolf said:

vieni demonizzato come se fossi l'anticristo.

Davvero, assurdo.

La gente ti evita come se avessi l'HIV... 

3 hours ago, DreamSpirit said:

cercarti degli altri amici più in linea con te

Hai perfettamente ragione.

3 hours ago, DreamSpirit said:

Ci sono passato anche io

Sei riuscito a trovare gente in linea con te?

Io mi sforzo a conoscere molte persone, mi piace essere aperto e avere conversazioni con tutti.

Ma trovo davvero difficile trovare gente aperta, gente che capisce ciò di cui stai parlando e gente che è capace di ascoltare.

P.s. abito vicino a Milano, ed esco a Milano. Quindi non in un paesino sperduto.

Modificato da King of kings
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51 minuti fa, King of kings ha scritto:

a volte si ha bisogno di condividere quello che si prova.

E farlo con degli amici fa piacere

Sì certo, ma discrezione può voler dire anche scegliere attentamente i soggetti con i quali si condividono cose.

52 minuti fa, King of kings ha scritto:

se un mio amico si frequenta con una o più ragazze io sono contento per lui.

Tu sì. Però ti stai creando delle aspettative, se io sono X allora mi aspetto che anche gli altri siano X, mentre in realtà spesso sono Y e Z.

Magari è perché tu ti senti bene e vorresti che anche le persone a cui tieni si sentano come te: ma ti ripeto non è un problema tuo.

54 minuti fa, King of kings ha scritto:

Ma non smuovono un dito.

Mi sento uno squalo in un acquario. Circondato da pesciolini dormienti.

Comprensibile, non è piacevole essere circondati da mediocrità o immobilità perché se non sei fermo sulle tue convinzioni rischi di farti risucchiare dal loro "modus operandi", anzi dal loro "modus non operandi" (espressione che non esiste ma ci siamo capiti).

56 minuti fa, King of kings ha scritto:

La gente ti evita come se avessi l'HIV... 

Problemi loro: io capisco che gli amici servano ma forse potrebbe essere utile distinguere bene tra "amici" e "conoscenti", perché la prima definizione ha un peso non affatto indifferente. Scommetto che quelli di cui parli sono semplicemente vecchi compagni di scuola che ancora frequenti, di solito ci si sente legati a loro senza sapere quale sia il motivo reale.

In sintesi, ancora: finché tu riesci ad ottenere ciò che vuoi lascia fare, cerca però di non farne troppo un dramma se non tutti ti seguiranno o ti "elogeranno", e mi associo al suggerimento di @DreamSpirit di cercare maschi più affini a te. Non dico che sia facile ma nulla lo è, ti posso semplicemente assicurare che esistiamo ed il Clan, o più in generale il forum, ne è la prova.

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Back Door Man

 

"Lo strano" nel gruppo. L'anticonformista.

Mi ricorda quella vecchia canzone dei Banco: Paolo Pa' (1981)

 

Breve nota: il personaggio della canzone è Gay, e forse si droga. Basta ascoltarla. Ci sono ambiguità sul sesso e qualcos'altro.

Ma se vi dico 1981 prendete nota perché erano anni speciali. Non era ancora arrivata notizia dell'HIV in Italia e quasi tutto era accettato.

 

Non la linko, l'ho già fatto in altri post. Consiglio di ascoltarla a scopo educativo almeno una volta, se non la conoscete.

 

Ora, io sono a favore del fare quello che cazzo vi pare se non fate del male agli altri e possibilmente neanche a voi stessi, però da quello che ho letto attenzione all'invidia. E' pericoloso.

Non importa in cosa divergi dal gregge, può essere qualsiasi cosa, non è importante.

Scattano a molla.

 

Credo ci siano due componenti:

1 - il semplice anticonformismo costringe il gruppo dei conformisti a "pensare". E quello turba il loro equilibrio cognitivo.

2 - se si tratta di figa puoi tranquillamente aggiungerci l'invidia vera e propria.

 

Antonio Torres Heredia,
Camborio de dura crin,
moreno de verde luna,
voz de clavel varonil:
¿Quién te ha quitado la vida
cerca del Guadalquivir?
Mis cuatro primos Heredias
hijos de Benamejí.
Lo que en otros no envidiaban,
ya lo envidiaban en mí.
Zapatos color corinto,
medallones de marfil,
y este cutis amasado
con aceituna y jazmín.

( Muerte de Antoñito el Camborio - F. G. Lorca )

 

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Chadwick
7 ore fa, King of kings ha scritto:

Sembrano molto scocciati e quasi invidiosi. 

Vi capita mai ? Mi chiedo il perché

Da un po' di tempo a questa parte preferisco non parlare più con loro delle mie frequentazioni.

Soprattutto perché non concepiscono il fatto di vivere relazioni in poligamia.

Sostengono che per "un vero uomo una sola donna è abbastanza". 

Se c'è una cosa che ho capito nei miei 28 anni di vita è di non parlare mai con gli altri vantandosi delle proprie conquiste amorose/sessuali perchè purtroppo, essendo in Italia, o ti parleranno alle spalle pieni di invidia oppure verrai visto come quello che "la spara troppo grossa".

Al massimo fai una confidenza stretta a qualche amico molto intimo di cui sai puoi fidarti, ma non dire mai nulla e mantieni sempre un "profilo basso".

Purtroppo nel nostro paese e soprattutto negli ultimi decenni ho notato molto attentamente che in qualsiasi ambito della vita non si può mai parlare dei propri successi perchè in ogni ambito in cui ci si muove c'è una cocente invidia e rancore verso chi arriva a fare qualcosa di concreto.

Giusto per capire bene la situazione riporto un esempio concreto di vita.

Diversi anni fa mi trovavo ad un seminario a Riccione condotto dal grande Roberto Re in occasione del suo "Leader di te stesso Tour" e proprio all'inizio del suo intervento ha detto delle cose che dentro di me sapevo già, ma che proprio mi hanno illuminato: ha spiegato il motivo per cui non sarebbe stato "auto celebrativo" nel suo discorso partendo a monte.

Nel mondo anglosassone della formazione e in special modo in America i relatori tendono all'auto celebrazione e anzi spesso imprenditori di successo o comunque persone che hanno raggiunto alti risultati nei loro ambiti di competenza vengono chiamate continuamente in convention e seminari a raccontare le loro storie di successo; negli Stati Uniti la gente vuole ascoltare le persone di successo e le loro storie perché di solito si migliora imparando e spesso copiando dai migliori.

Roberto Re poi aveva aggiunto ricordo bene, a riguardo di questa mentalità in cui la celebrazione del proprio successo personale non è demonizzata, anche un esempio di quando si trovava a Miami.

Ad un semaforo c'era una Ferrari gialla fiammante, nuova di zecca, nell'istante in cui è scattato il verde e la Ferrari con un rombo è partita, un mendicante, un clochard, che si trovava affianco al semaforo, ha iniziato ad urlare al proprietario della Ferrari in maniera entusiasta "yeah man, yeah man, you got it, you've a top car" e cose del genere, insomma saltellava quasi fosse un tifoso, faceva il tifo per il tipo con la Ferrari.

Roberto ha poi aggiunto "in Italia forse gliela avrebbe rigata".

E' passato poi ad analizzare la situazione Italiana.

Ricollegandosi al motivo per cui non avrebbe potuto celebrare i successi della sua azienda, leader del settore da 25 anni, ha spiegato che In Italia non ci si può auto celebrare perché in ogni contesto c'è una forte invidia verso chi è meglio di noi.

Vi sarete accorti che se vai al lavoro alla mattina e ti lamenti di tutto troverai sempre spalle su cui piangere, se ti svegli e scrivi un post su questo forum dove ti lamenti delle tue sfighe riguardo il mondo delle donne, quel post presto sarà pieno di interventi e gente che si lamenterà con te o che "ti tirerà su il morale", insomma come l'amico che al bar ti dice "dai non ti preoccupare ti offro da bere e non ci pensi più".

La gente gode delle sfighe altrui.

Per non parlare del fatto che è più facile fare la spalla su cui gli altri si piangono addosso, anche perché ammettiamolo, è un po' come quando si prendeva 4 nel compito di Matematica e tutta la classe era andata mediamente male, non si faceva riferimento, ai propri genitori, che qualcuno aveva preso 8, ma si sottolineava che metà classe aveva preso meno di 4, per intenderci mal comune mezzo gaudio.

Per questo motivo, vedendo questo accadere a molta gente che si pavoneggiava e auto celebrava con gli altri ho maturato la consapevolezza che ciò che più ripaga è il cosiddetto "profilo basso", cioè farsi sempre i cazzi propri e andare avanti nella propria vita aspirando ai migliori risultati ma senza mai vantarsene con nessuno e stando sempre sotto i radar il più possibile; so che non è giusto e fa incazzare ma penso si viva molto meglio comportandosi così anche se si avrebbe voglia di urlare al mondo ciò che abbiamo raggiunto di positivo.

Spero di non essere andato troppo fuori tema ma volevo solo essere d'aiuto per chiarire la situazione generale.

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Kurt Bi

@King of kings vai tranquillo che è la norma.

Io stesso avevo aperto una discussione intitolata Analfabetismo Sessuale in cui spronavo gli utenti del forum a condividere le proprie esperienze e ad educare amici e amiche meno esperti o che ancora credono alle favole (e.g. ci proveró quando troveró quella giusta). 

Risultato? 

Ci ho provato, ma dopo meno di due mesi mi sono arreso.

 

Nella mia esperienza le tipologie di amici erano tre:

1) Chi rifiuta l'evidenza

Sei un pervertito. Ma come cazzo fai ad andare con una minorenne? Ma non ti fai schifo a scopare con tipe che conosci a mala pena? 

Questo tipo qui lascialo stare. Perdi solo tempo e rischi pure che ti faccia danni. Perché un conto è il gruppo di amici che dice che tu te ne scopi più a giro e ti fa pubblicità. Un conto è quello che ingrandisce la cosa e ti fa passare per un puttaniere senza cuore.

A questi non raccontare un cazzo.

Tra l'altro sono i primi che ti danno della merda perché ti scopi una 2001, poi quella volta ogni due lustri che ne trovano una che ci sta si scopano anche le 2004 (dico "anche" perché sono loro a dire le minorenni no, ma io non ci vedo niente di male). 

Capitato personalmente più volte. 

 

2) Chi accetta l'evidenza, ma solo in teoria. 

"Sì zio, hai ragione, anche io sento di volermene scopare di più di una. Ma poi cazzo anche le scimmie sono poligame, quindi cioè è naturale, no?" 

Non sai quanti ne ho sentiti che dicono così, ma poi nel concreto non fanno un cazzo. 

A quelli così puoi raccontare già qualcosina di più, ma comunque non troppo perché all'occorrenza, pur di scopare ritrattano tutto e passi tu dalla parte di quello strano. 

 

3) Chi accetta l'evidenza e decide di agire

Tra questi troverai chi, magari uscendo da una relazione lunga, ha un periodo in cui agisce in modo poligamo, ma poi si rompe il cazzo e si fidanza con la migliore tra quelle che ha.

E chi invece rimane poligamo a vita. 

In entrambi i casi, se proprio vuoi parlarne con qualcuno parlane con questa tipologia, ma stai attento a riconoscere i segnali perché, se investi molto su di uno che poi si fidanza e ovunque va si porta dietro la tipa, il Sabato sera esce, ma solo se si va in un locale dove possa venire pure la tipa, le da il pin del telefono, si sentono tutti i giorni, e tante altre brutte cose, stai solo perdendo tempo.

 

Comunque per curiosità, quanti anni hai, di dove sei, come conosci le ragazze (social circe, chat, street, night)?

Scusa le tante domande, ma mi sembri uguale a me dal tuo modo di scrivere, ragionare e giro di amici.

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King of kings
8 hours ago, RAWolf said:

scegliere attentamente i soggetti con i quali si condividono cose.

Vero!

8 hours ago, RAWolf said:

"modus non operandi" (

Ahaha hai ragione...

 

8 hours ago, RAWolf said:

Scommetto che quelli di cui parli sono semplicemente vecchi compagni di scuola che ancora frequenti, di solito ci si sente legati a loro senza sapere quale sia il motivo reale.

Ho tre compagnie al momento: una con cui praticavo sport, una con cui condivido momenti di svago, vacanze e serate e una legata all'università.

Con molti di loro ho un rapporto più "stretto", alcuni li vedo quasi tutti i giorni. Condividiamo la quotidianità.

8 hours ago, RAWolf said:

ti posso semplicemente assicurare che esistiamo ed il Clan, o più in generale il forum, ne è la prova.

Vero, persone molto aperte.

7 hours ago, Chadwick said:

non parlare mai con gli altri vantandosi delle proprie conquiste amorose/sessuali

Già, in questo caso non ne parlo vantandomene. Non mi interessa, non devo dimostrare niente a nessuno.

Però mi piacerebbe condividere con qualcuno quello che provo uscendo con una ragazza, cosa mi fa sentire e perchè è diversa dalle altre...

Invece, solo quando dico "ieri sono uscito con questa ragazza", già vedo gli sguardi di non approvazione, le bocche che si storcono, i nasi che prudono...

E' una brutta sensazione, di fatto non me la sento più di andare oltre. 

Sento invidia, risentimento ... anche se non faccio nulla di male a loro.

7 hours ago, Chadwick said:

"la spara troppo grossa".

Vero, inizialmente quando ne parlavo con un amico non ci credeva che uscissi con più ragazze. Gli ho fatto vedere foto e chat ed è rimasto lì.

Di fatto mi ha chiesto subito come faccio e se gliene presentavo qualcuna o qualche loro amica...

7 hours ago, Chadwick said:

qualsiasi ambito della vita non si può mai parlare dei propri successi perchè in ogni ambito in cui ci si muove c'è una cocente invidia e rancore verso chi arriva a fare qualcosa di concreto.

Hai perfettamente ragione, questa cosa in Italia è impossibile.

Ho vissuto molto all'estero, in UK e ad agosto mi trasferirò negli US. 

La mentalità è completamente diversa. Lì si celebrano i successi dei tuoi amici.

C'è un detto: "Your circle is supposed to be proud of you, not jealous" . E dice tutto.

7 hours ago, Chadwick said:

non è giusto e fa incazzare ma penso si viva molto meglio comportandosi così anche se si avrebbe voglia di urlare al mondo ciò che abbiamo raggiunto di positivo.

Hai ragione, ora che mi ci fai pensare l'unico che mi è sembrato contento per me è stato un mio amico gay.

Gli ho parlato delle mie relazioni, di quello che provavo... era preso, ascoltava ed era contentissimo vedendomi felice.

Forse perchè non ero la sua "concorrenza" .

7 hours ago, Kurt Bi said:

Comunque per curiosità, quanti anni hai, di dove sei, come conosci le ragazze (social circe, chat, street, night)?

Ho 24 anni, abito vicino a Milano ed esco a Milano.

Le "prede" ultimamente tramite chat (a causa delle restrizioni).

Questa estate, quando i locali erano aperti, andavo tanto di social circle e night.

Un mio amico ha una posizione molto alta ed è abbastanza famoso da fare tavoli in locali rinomati e portare parecchie ragazze (ogni volta nuove).

Mi invita sempre ai suoi tavoli, anche perché siamo finiti a lavorare insieme, e conosco moltissime ragazze.

Questo mio amico la vive in modo diversamente ancora: lui è poligamo, ma ogni volta che porta a letto una ragazza, dopo essere venuto, gli fa schifo.

Non vuole più vederla. Gli da proprio fastidio la sua presenza nel letto.

Presenta tutti i tratti di una narcisista patologico (indicati dal DSM V).

A causa di come vive le relazioni, la varietà di cui si circonda è impressionante.

Per lui e per tutti i suoi amici. Vuole essere sicuro che al suo tavolo ognuno abbia da mangiare in abbondanza.

Per il resto mi capita anche street, insomma sono uno che se vede una ragazza e mi colpisce in qualche modo mi faccio avanti.

Indipendentemente dalla situazione, dal contesto e dal fidanzato. Io ci provo.

Mi chiedo sempre "te la faresti quella?" Se la risposta è sì, io vado. Ho un tentativo.

Ho imparato molto, anche dai pali che ho preso e non sono pochi ... 

 

 

 

Modificato da King of kings
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King of kings

P.s. ieri ho rischiato 530 euro di multa per la zona arancione.

Ero a 40km dal mio comune.

Non bado a zone quando si tratta di andare a letto con una ragazza, anzi per loro la cosa è ancora più eccitante.

Non mi aveva mai fermato un controllo, e grazie ad amici ho sempre autorizzazioni pronte.

Ieri ero di fretta e ho deciso che non mi avrebbero fermato.

Dopo aver passato un posto di blocco a sorpresa con la guardia di Finanza, libera nel momento in cui passavo io, mi sono detto...

Questa era la loro occasione, se dovevano fermarmi oggi era quello il momento. L'ho scampata!

Al ritorno mi fermo al supermercato a prendere due cose da mangiare.

Nel parcheggio mi ferma la polizia locale. Totalmente a caso.

Per fortuna sono riuscito a giocarmela nei migliori dei modi e ne sono uscito senza la multa!

 

Voi come la state gestendo questa situazione in Italia ?

Riuscite comunque a frequentare ?

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