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El_Pardon

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El_Pardon

Sono passati due anni dalla mia rottura con una tossica che non faceva altro che risucchiarmi l’anima. Una vera psycho: manipolatrice seriale, gelosa, ladra, bugiarda, ma bella come il sole all’imbrunire. Mi ha ipnotizzato per un anno, adesso ne sono fuori, o almeno penso. Sono finalmente capace di non provare più rancore nei suoi confronti. Il pensiero, prima di addormentarmi, non è più suo schiavo; quell’odio che ribolliva nello stomaco, che mi impediva di vivere serenamente, è svanito. Perché vi scrivo? Il motivo è semplice: da quel giorno guardo le donne in un altro modo e sta diventando un problema.

Sono diventato maledettamente cinico, alieno a qualsiasi tipo di sentimento. Mi sento completamente anestetizzato. Al primo segnale di qualsiasi tipo di coinvolgimento emotivo, da parte della dama di turno, giro i tacchi e “te saludi”. Devo dire che in termini di conquiste sessuali, ha pagato pesantemente. Non ho mai scopato così tanto come in questo ultimo anno. Ho sfruttato a dovere questo bel visin che madre natura mi ha donato. Pali o simi pali? Tantissimi. Perchè dico "simil"? Mi spacco il cazzo immediatamente. 

Se prima cercavo anche un minimo di coinvolgimento mentale, adesso mi sento come un predatore: cerco di prendermi ciò che voglio con il minimo sforzo. E la maggior parte delle volte ci riesco. Concludo al primo appuntamento, mentre quelle con cui “fallisco”, non le voglio più rivedere. Sono conscio di non dare nessun tipo di possibilità di conoscermi: non mi apro, non mi svelo, racconto il minimo indispensabile. C’è una barriera, uno scudo che mi protegge.

Qualcuna mi ha smascherato, è riuscita a vedere al di là della maschera che mi sono creato: “hai gli occhi tristi, gli occhi di qualcuno che è in lotta perenne con se stesso, o che lo è stato. Devi aver sofferto molto”. Una volta avrei pagato per sentirmi dire queste parole, ora non più. Se riesci a intravedere quello che c’è dietro, vuol dire che sono vulnerabile, e se lo sono, vuol dire che puoi ferirmi. Ed è l’ultima cosa voglio.

Il problema sta tutto qua, non riesco più a fidarmi. Tutta questa collezione di donne che sono passate nel mio letto, non mi hanno lasciato nulla, se non una tacca in più sul bastone. Inizia a diventare frustrante. Mi sento arido. Mi guardo indietro e ripenso a ciò che ero prima di incontrare “lei”, la mia carnefice. Ero una persona totalmente diversa nel rapporto col sesso femminile. Ora mi rendo conto di trattarle tutte come puttane. Non c'è uno scambio, e prima lo cercavo, anche se si trattava solo di una notte, qualcosa mi rimaneva dentro: una frase, un pensiero, una visione diversa. Ora niente. E lo so che non sono tutte come "lei", ma il mio inconscio non ne vuole sapere. Oggi mi chiedevo: se dovessi corteggiare una che mi piace sul serio, riuscirei a guardarla con occhi diversi? Non riesco a rispondermi. L'odio è svanito, ma è come se fosse dietro l'angolo, come se fosse pronto a dirmi: " ehi dude, visto? avevo ragione io".

"Arriverà quella che ti farà cambiare idea, tranquillo", dicono. "Dovrà trovarmi lei" rispondo io. 

Ho la bocca amara, come l'ultimo sorso di questo whisky che mi fa compagnia questa notte. Chiedo, a chi come me ci è passato, come avete fatto a donare di nuovo quella fiducia così preziosa? A chiudere gli occhi e dire: " mi fido".

Poiché questo orizzonte mi sembra dannatamente lontano.

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Descent
2 ore fa, El_Pardon ha scritto:

Chiedo, a chi come me ci è passato, come avete fatto a donare di nuovo quella fiducia così preziosa? A chiudere gli occhi e dire: " mi fido".

Con i problemi di fiducia puoi soltanto giocare alle scommesse perse.

Vivo un po' la tua situazione, ma con poche nuove tacche al bastone.

Manca la sorpresa.

È come se mi ritrovassi ad aprire la stessa bustina di figurine ogni volta.

Sicuramente ho perso la capacità tutta femminile di vedere cose che non esistono, che in fin dei conti rendeva accettabile il supplizio del quotidiano.

Sono però certo che riuscirò a beccare qualcuna in grado di rincoglionirmi di stupore, dovessi anche superare un nuovo livello di sofferenza.

Lo accetterei, perché mi sono francamente rotto il cazzo 

in primis di me stesso, e poi di sta fantomatica lucidità.

Modificato da Descent
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Aladino
3 ore fa, El_Pardon ha scritto:

Sono passati due anni dalla mia rottura con una tossica che non faceva altro che risucchiarmi l’anima. Una vera psycho: manipolatrice seriale, gelosa, ladra, bugiarda, ma bella come il sole all’imbrunire. Mi ha ipnotizzato per un anno, adesso ne sono fuori, o almeno penso. Sono finalmente capace di non provare più rancore nei suoi confronti. Il pensiero, prima di addormentarmi, non è più suo schiavo; quell’odio che ribolliva nello stomaco, che mi impediva di vivere serenamente, è svanito. Perché vi scrivo? Il motivo è semplice: da quel giorno guardo le donne in un altro modo e sta diventando un problema.

Sono diventato maledettamente cinico, alieno a qualsiasi tipo di sentimento. Mi sento completamente anestetizzato. Al primo segnale di qualsiasi tipo di coinvolgimento emotivo, da parte della dama di turno, giro i tacchi e “te saludi”. Devo dire che in termini di conquiste sessuali, ha pagato pesantemente. Non ho mai scopato così tanto come in questo ultimo anno. Ho sfruttato a dovere questo bel visin che madre natura mi ha donato. Pali o simi pali? Tantissimi. Perchè dico "simil"? Mi spacco il cazzo immediatamente. 

Se prima cercavo anche un minimo di coinvolgimento mentale, adesso mi sento come un predatore: cerco di prendermi ciò che voglio con il minimo sforzo. E la maggior parte delle volte ci riesco. Concludo al primo appuntamento, mentre quelle con cui “fallisco”, non le voglio più rivedere. Sono conscio di non dare nessun tipo di possibilità di conoscermi: non mi apro, non mi svelo, racconto il minimo indispensabile. C’è una barriera, uno scudo che mi protegge.

Qualcuna mi ha smascherato, è riuscita a vedere al di là della maschera che mi sono creato: “hai gli occhi tristi, gli occhi di qualcuno che è in lotta perenne con se stesso, o che lo è stato. Devi aver sofferto molto”. Una volta avrei pagato per sentirmi dire queste parole, ora non più. Se riesci a intravedere quello che c’è dietro, vuol dire che sono vulnerabile, e se lo sono, vuol dire che puoi ferirmi. Ed è l’ultima cosa voglio.

Il problema sta tutto qua, non riesco più a fidarmi. Tutta questa collezione di donne che sono passate nel mio letto, non mi hanno lasciato nulla, se non una tacca in più sul bastone. Inizia a diventare frustrante. Mi sento arido. Mi guardo indietro e ripenso a ciò che ero prima di incontrare “lei”, la mia carnefice. Ero una persona totalmente diversa nel rapporto col sesso femminile. Ora mi rendo conto di trattarle tutte come puttane. Non c'è uno scambio, e prima lo cercavo, anche se si trattava solo di una notte, qualcosa mi rimaneva dentro: una frase, un pensiero, una visione diversa. Ora niente. E lo so che non sono tutte come "lei", ma il mio inconscio non ne vuole sapere. Oggi mi chiedevo: se dovessi corteggiare una che mi piace sul serio, riuscirei a guardarla con occhi diversi? Non riesco a rispondermi. L'odio è svanito, ma è come se fosse dietro l'angolo, come se fosse pronto a dirmi: " ehi dude, visto? avevo ragione io".

"Arriverà quella che ti farà cambiare idea, tranquillo", dicono. "Dovrà trovarmi lei" rispondo io. 

Ho la bocca amara, come l'ultimo sorso di questo whisky che mi fa compagnia questa notte. Chiedo, a chi come me ci è passato, come avete fatto a donare di nuovo quella fiducia così preziosa? A chiudere gli occhi e dire: " mi fido".

Poiché questo orizzonte mi sembra dannatamente lontano.

Ma tranquillizzati! Quando arriverà quella giusta che il destino ti ha riservato... quella che farà breccia nel profondo del tuo cuore maciullato, vedrai che tutta la tua attuale più che giustificata corazza svanirà come neve al sole.

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Giraluna
4 ore fa, El_Pardon ha scritto:

L'odio è svanito

Lo stai solo veicolando in maniera diversa. Credimi.

4 ore fa, El_Pardon ha scritto:

Chiedo, a chi come me ci è passato, come avete fatto a donare di nuovo quella fiducia così preziosa?

Non reprimendo il buio. Accettando che la quotidianità è fatta anche di questo e così la fiducia ... Comunque non l ho data in toto, esattamente come neanche gli uomini che ho incontrato (almeno quello savi) non si sono più fidati completamente dopo esperienze simili. 

L alone di diffidenza è rimasto, cambia solo quanto da individuo ad individuo si vuole cercare il potere nella tizia. Mi trovo meglio con chi non lo cerca. E per potere su una tizia intendo che dopo aver rispettato i suoi canoni estetici e prestazionali, non faccia (lui) i soliti giochini per fotterle il cervello. 

È probabile che tu ora stia cercando ferocemente il potere in ogni interazione per colmare il suo opposto con l ex. Un giorno si allentera, di molto, ma non del tutto. Sarai meno represso (non sei arido), quanto allo stesso tempo manterrai un certo riserbo in memoria della scorza fatta. 

Modificato da Giraluna
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5 ore fa, El_Pardon ha scritto:

come avete fatto a donare di nuovo quella fiducia così preziosa? A chiudere gli occhi e dire: " mi fido".

Accettando che soffrirai ancora.

E che forse ne vale lo stesso la pena

C'è un problema maggiore della fiducia peró, secondo me, che é l'aridità che ti lascia dentro aver vissuto quello che hai descritto 

E il punto é li. Come si torna ad essere 'fecondi'? 

Seguo la discussione in ogni caso, mi ritrovo tantissimo nelle tue parole. 

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Ciao!Hai scritto parole piene di rabbia e sofferenza, sei arrivato dritto allo stomaco di molti di noi immagino. Non credo che il rancore sia svanito purtroppo, si è trasformato in una sorta di vendetta che metti in atto con altre donne che incontri lungo la strada.Sei cosciente di questo ed è già un grande passo, non posso fare a meno di darti uno spunto, mai pensato di fare un percorso di sostegno psicologico per sbloccare questi tuoi muri, legittimamente costruiti?

Sei sicuramente una persona diversa da qualche anno fa, ma le ferite hanno un risvolto positivo, ci rendono più consapevoli, oltre a darci una nuova prospettiva delle cose, una volta rielaborate.Ti lascio con una frase che a me piace molto: "Se la sofferenza vi ha resi cattivi, l'avete sprecata"😊

Daje tutta!!!

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10 ore fa, El_Pardon ha scritto:

Qualcuna mi ha smascherato, è riuscita a vedere al di là della maschera che mi sono creato: “hai gli occhi tristi, gli occhi di qualcuno che è in lotta perenne con se stesso, o che lo è stato. Devi aver sofferto molto”. Una volta avrei pagato per sentirmi dire queste parole, ora non più. Se riesci a intravedere quello che c’è dietro, vuol dire che sono vulnerabile, e se lo sono, vuol dire che puoi ferirmi. Ed è l’ultima cosa voglio.

Se è l'ultima cosa che vuoi, allora c'è da concentrarsi su questo, perché c'è ancora tanto lì sotto che non hai rielaborato del tutto.

Vergognarsi di se stessi è purtroppo un aspetto che accomuna un po' tutti, visto che siamo stati anche portati a credere di doverci mostrare invincibili agli occhi degli altri. Come hai visto anche tu, scopare a destra e a manca non ti sta risollevando, anzi sta ottenendo l'effetto contrario.

Per me la questione non è di come tornare a fidarti delle donne, la questione è come tornare a fidarti di te stesso.

 

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El_Pardon
13 ore fa, Giraluna ha scritto:

Lo stai solo veicolando in maniera diversa. Credimi.

E' possibile, infatti inconsciamente starò odiando ancora me stesso per quello che ho subito. Non sarò ancora riuscito a perdonarmi. 

 

13 ore fa, Giraluna ha scritto:

È probabile che tu ora stia cercando ferocemente il potere in ogni interazione per colmare il suo opposto con l ex. Un giorno si allentera, di molto, ma non del tutto. Sarai meno represso (non sei arido), quanto allo stesso tempo manterrai un certo riserbo in memoria della scorza fatta. 

Non cerco potere, anche perchè non ho né tempo, ma soprattutto voglia di manipolare, per ottenere cosa poi? Non mi si gonfia il petto se vedo una ragazza che mi muore dietro, quando non provo nulla nei suoi confronti. Anzi, nel corso degli anni, mi saliva  una sorta di senso di colpa in certi casi, quando dall'altra parte c'era qualcuno di meritevole. Mi dispiaceva non provare ciò che sentiva lei. 

 

11 ore fa, Alexis2 ha scritto:

Accettando che soffrirai ancora.

Razionalmente riesco a darmi anch'io questa risposta, mi fotte il paragone con il dolore che ho provato. Quelle pugnalate non voglio più sentirle. Ora che ci penso, funziona esattamente come un attacco di panico; dopo il primo, avrai paura del prossimo. Così da vivere perennemente nell'ansia che arrivi. Paura della paura stessa. 

 

11 ore fa, Alexis2 ha scritto:

E il punto é li. Come si torna ad essere 'fecondi'? 

Quello che mi fa sorridere, è che ho passato situazioni che paragonate a questa, sono solletico. Quindi se rileggo quello che ho scritto ieri notte tutto ubriaco, sorrido. Sorriso beffardo eh, perchè come ho scritto, mi pesa da morire, ma nulla a confronto. Vorrei tanto avere una risposta, e probabilmente ce l'abbiamo dentro tutti e due, semplicemente non la vogliamo vedere.

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El_Pardon
9 ore fa, Nova87 ha scritto:

Ciao!Hai scritto parole piene di rabbia e sofferenza, sei arrivato dritto allo stomaco di molti di noi immagino. Non credo che il rancore sia svanito purtroppo, si è trasformato in una sorta di vendetta che metti in atto con altre donne che incontri lungo la strada. Sei cosciente di questo ed è già un grande passo, non posso fare a meno di darti uno spunto, mai pensato di fare un percorso di sostegno psicologico per sbloccare questi tuoi muri, legittimamente costruiti?

Sei sicuramente una persona diversa da qualche anno fa, ma le ferite hanno un risvolto positivo, ci rendono più consapevoli, oltre a darci una nuova prospettiva delle cose, una volta rielaborate.Ti lascio con una frase che a me piace molto: "Se la sofferenza vi ha resi cattivi, l'avete sprecata"😊

Daje tutta!!!

Ciao Nova, hai ragione, è una sorta di vendetta, ma sono stufo di vendicarmi. Ormai è come un movimento naturale, come camminare. E le più furbe lo percepiscono. Comunque ho fatto un percorso di quattro anni con una psicoterapeuta, per altri motivi oltre che a questo. Dato che questo mio stato d'animo è nuovo, o almeno è nuova la presa di coscienza, hai ragione, dovrei ricontattarla. Mi blocca un po' la paura, perchè più scavi e più vai a fondo, e volte trovi cose che non vorresti trovare, ma non perchè non vorrei esserne consapevole, ma perchè accettarle ci vuole tempo e tantissime energie. E' un po' un discorso da coniglio, lo so, ma ho ricordi ben vividi dell'entusiasmo con cui uscivo dallo studio, per poi ritrovarmi nel baratro più totale qualche ora dopo; cosciente della merda che avevo tirato fuori 

 

8 ore fa, Improve Your Skill ha scritto:

Se è l'ultima cosa che vuoi, allora c'è da concentrarsi su questo, perché c'è ancora tanto lì sotto che non hai rielaborato del tutto.

Vergognarsi di se stessi è purtroppo un aspetto che accomuna un po' tutti, visto che siamo stati anche portati a credere di doverci mostrare invincibili agli occhi degli altri. Come hai visto anche tu, scopare a destra e a manca non ti sta risollevando, anzi sta ottenendo l'effetto contrario.

Per me la questione non è di come tornare a fidarti delle donne, la questione è come tornare a fidarti di te stesso.

 

E' l'ultima cosa che voglio perchè purtroppo ho idea di cosa sia la sofferenza, al di là dei rapporti relazionali. A nessuno piace essere ferito, lo so, e so anche che è questo quello che comporta il gioco. E hai ragione, dovrò scavare più a fondo per venirne fuori. Di sicuro hai centrato in pieno il punto: tornare a fidarmi di me stesso. Hai detto proprio bene, ti ringrazio

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Sesar
19 ore fa, El_Pardon ha scritto:

Sono passati due anni dalla mia rottura con una tossica che non faceva altro che risucchiarmi l’anima. Una vera psycho: manipolatrice seriale, gelosa, ladra, bugiarda, ma bella come il sole all’imbrunire. Mi ha ipnotizzato per un anno, adesso ne sono fuori, o almeno penso. Sono finalmente capace di non provare più rancore nei suoi confronti. Il pensiero, prima di addormentarmi, non è più suo schiavo; quell’odio che ribolliva nello stomaco, che mi impediva di vivere serenamente, è svanito. Perché vi scrivo? Il motivo è semplice: da quel giorno guardo le donne in un altro modo e sta diventando un problema.

Sono diventato maledettamente cinico, alieno a qualsiasi tipo di sentimento. Mi sento completamente anestetizzato. Al primo segnale di qualsiasi tipo di coinvolgimento emotivo, da parte della dama di turno, giro i tacchi e “te saludi”. Devo dire che in termini di conquiste sessuali, ha pagato pesantemente. Non ho mai scopato così tanto come in questo ultimo anno. Ho sfruttato a dovere questo bel visin che madre natura mi ha donato. Pali o simi pali? Tantissimi. Perchè dico "simil"? Mi spacco il cazzo immediatamente. 

Se prima cercavo anche un minimo di coinvolgimento mentale, adesso mi sento come un predatore: cerco di prendermi ciò che voglio con il minimo sforzo. E la maggior parte delle volte ci riesco. Concludo al primo appuntamento, mentre quelle con cui “fallisco”, non le voglio più rivedere. Sono conscio di non dare nessun tipo di possibilità di conoscermi: non mi apro, non mi svelo, racconto il minimo indispensabile. C’è una barriera, uno scudo che mi protegge.

Qualcuna mi ha smascherato, è riuscita a vedere al di là della maschera che mi sono creato: “hai gli occhi tristi, gli occhi di qualcuno che è in lotta perenne con se stesso, o che lo è stato. Devi aver sofferto molto”. Una volta avrei pagato per sentirmi dire queste parole, ora non più. Se riesci a intravedere quello che c’è dietro, vuol dire che sono vulnerabile, e se lo sono, vuol dire che puoi ferirmi. Ed è l’ultima cosa voglio.

Il problema sta tutto qua, non riesco più a fidarmi. Tutta questa collezione di donne che sono passate nel mio letto, non mi hanno lasciato nulla, se non una tacca in più sul bastone. Inizia a diventare frustrante. Mi sento arido. Mi guardo indietro e ripenso a ciò che ero prima di incontrare “lei”, la mia carnefice. Ero una persona totalmente diversa nel rapporto col sesso femminile. Ora mi rendo conto di trattarle tutte come puttane. Non c'è uno scambio, e prima lo cercavo, anche se si trattava solo di una notte, qualcosa mi rimaneva dentro: una frase, un pensiero, una visione diversa. Ora niente. E lo so che non sono tutte come "lei", ma il mio inconscio non ne vuole sapere. Oggi mi chiedevo: se dovessi corteggiare una che mi piace sul serio, riuscirei a guardarla con occhi diversi? Non riesco a rispondermi. L'odio è svanito, ma è come se fosse dietro l'angolo, come se fosse pronto a dirmi: " ehi dude, visto? avevo ragione io".

"Arriverà quella che ti farà cambiare idea, tranquillo", dicono. "Dovrà trovarmi lei" rispondo io. 

Ho la bocca amara, come l'ultimo sorso di questo whisky che mi fa compagnia questa notte. Chiedo, a chi come me ci è passato, come avete fatto a donare di nuovo quella fiducia così preziosa? A chiudere gli occhi e dire: " mi fido".

Poiché questo orizzonte mi sembra dannatamente lontano.

Hai solo buttato della terra sopra e la reazione che stai avendo è perché hai incolpato.te stesso di essere stato fragile di aver concesso il.tuo tesoro a chi non se lo meritava e questo non te lo perdoni.......

Che sia lei "bella come il.sole" ad averci rimesso l hai preso in considerazione? 

Hai dato il.meglio di te e quindi di cosa ti incolpi ?

Ti sei tolto un peso o il peso si è tolto dai coglioni non ho ben capito ora sei libero , libero di stare con il vero te senza preoccuparti non piacere a chi pensavi ti piacesse cosa ce di.piu bello della sana libertà???

Non stare sempre sulla difensiva ricordati che non è Tutta merda.la fuori non ci credo!

ci sarà qualcuno che concederà tutta se stessa a te come tu hai fatto con la tua ex......non fare l.errore.che lei fece con te vorrebbe dire che non hai imparato nulla.non credi?

Se sei incerto ? gas aperto!😁😁😁

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