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La mia ragazza è estremamente immatura, infantile ed io non ce la faccio più.


Slev1n

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KeanB

Ho letto il thread, un consiglio spassionato: tu mi sembri un ragazzo a posto, sveglio, intelligente. Capisco l'affetto, ma non puoi continuare con lei. Ho inquadrato perfettamente la situazione...come fai a stare con una che non sappia scrivere, che non sappia indicarti dove si trovi una regione o uno stato o dirti chi è il presidente della Repubblica?

Noi dobbiamo imparare dagli altri, non regredire.

Posso farti un parallelismo? Sono un musicista, da qualche anno non più tanto in attività, ma ho suonato fra Italia ed estero per quasi vent'anni...ogni volta che entro in gruppo nuovo, mi assicuro per bene che gli altri musicisti siano MINIMO alla mia altezza. Anzi, spesso cerco gente più esperta e più talentuosa. Per un solo motivo: crescere. Appena vedo che qualcuno non è in grado, che non sta al mio passo, mollo, instantaneamente. Su questo sono sempre stato molto deciso. E non è per essere presuntuosi o altezzosi...è perché conosco il mio valore e voglio il meglio per me.

Tu devi contornarti di gente da cui puoi imparare, questo è il tuo scopo nella vita. E ti parlo di qualsiasi ambito, dal lavoro alle relazioni, allo sport. Questa è una regola che vale in qualsiasi ambito della vita.

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Slev1n

  

2 hours ago, Celeste said:

Probabilmente lei stessa non è in grado di percepire la differenza intellettuale fra te e un troglodita con un quoziente intellettivo limite e un patrimonio culturale povero.

E' svilente anche per te. Un domani si fidanzerà con uno scemo di guerra e non saprà comprendere di aver perso un tesoro come te. 

Le stai facendo un favore e un grande onore a frequentarla, e lei? Non se ne rende nemmeno conto.

Nel frattempo questo abbrutimento sta peggiorando anche te.

Se per due anni avessi frequentato una persona intellettualmente valida, anzichè lei, a quest'ora avresti un bagaglio di ricchezza in surplus dato dal reciproco scambio. Che poi è la consolazione da trarre quando - per un motivo o per un altro - le storie finiscono.

Purtroppo sì, mi sta più che altro facendo raggiungere un certo livello di stress. Inizio a sentirmi anche un po' "soffocato" dalle mie frustrazioni, che giorno dopo giorno diventano sempre più grandi.

 

2 hours ago, Celeste said:

Se per due anni avessi frequentato una persona intellettualmente valida, anzichè lei, a quest'ora avresti un bagaglio di ricchezza in surplus dato dal reciproco scambio. Che poi è la consolazione da trarre quando - per un motivo o per un altro - le storie finiscono.

Già, e questo mi rende molto triste. In compenso, però, in caso di rottura rimarebbero comunque dei ricordi belli. Abbiamo, dopotutto, passato bei momenti insieme. E rimarebbe anche la consolazione di aver avuto una persona che mi volesse davvero bene al mio fianco, cosa che non avevo mai provato prima. 

 

1 hour ago, KeanB said:

 

Tu devi contornarti di gente da cui puoi imparare, questo è il tuo scopo nella vita. E ti parlo di qualsiasi ambito, dal lavoro alle relazioni, allo sport. Questa è una regola che vale in qualsiasi ambito della vita.

Mi trovi d'accordo. Se vuoi migliorare, circondarti di gente migliore di te è il miglior modo per farlo. Allo stesso tempo, a star con lo zoppo si impara a zoppicare.

Ma anche da lei posso imparare qualcosa: cosa significhi voler bene ad una persona. Di questo le sono grato.

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Non lo so, @Slev1n, sembra che ci sia qualcosa che ti blocchi. Forse la paura di sentirti un po' solo? Se t'innamorerai di nuovo, sicuramente troverai una ragazza che ti voglia bene in maniera incondizionata. Tu poi adesso hai un'esperienza di LTR di due anni...vedrai che saprai individuare una persona non egoista, per bene, a cui legarti.

Concordo che lasciare non sia facile, appare innaturale...proprio per la questione dell'affetto. E' un po' come voler disconnettere dalla propria famiglia. E' difficile da accettare, se stai troppo a pensare e razionalizzare. Però, te l'ho già detto, l'affetto resta...si trasforma in altro. Si manifesta diversamente.

Se penso all'azione di lasciare, mi sento invadere dall'angoscia. Ed infatti non è un'azione di coraggio consapevole...è in genere un'azione d'impeto, è l'insopportabilità della situazione che prende il sopravvento e ti permette di fare quel passetto in più di lanciarti nel vuoto. Non reprimere la frustrazione e lascia che siano le tue emozioni a trovare il coraggio che non avrai mai a livello razionale.

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Slev1n
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10 hours ago, Celeste said:

Non lo so, @Slev1n, sembra che ci sia qualcosa che ti blocchi. Forse la paura di sentirti un po' solo? Se t'innamorerai di nuovo, sicuramente troverai una ragazza che ti voglia bene in maniera incondizionata. Tu poi adesso hai un'esperienza di LTR di due anni...vedrai che saprai individuare una persona non egoista, per bene, a cui legarti.

 

Bisogna dire che sia un'esperienza un po' strana, però. Il primo anno non è da considerare LTR, era una semplice trombamicizia "strana". Siamo usciti insieme si e no 3 volte. 

Il secondo anno è costituito teoricamente da una LTR, ma mi ha sempre dato più l'impressione di una relazione adolescenziale, onestamente. Non l'ho mai vista come una relazione tra due persone adulte. Sarò io ad essere troppo ferrato, perfezionista o magari ad avere un concetto totalmente sbagliato di LTR, però la mia sensazione è questa. E un po' me ne vergogno. Non tanto perché mi preoccupi il fatto che possa apparire come tale agli occhi di terzi, ma proprio per una questione personale. Tanta fatica per costruire tutto quello che ho, per poi abbassarmi ad un livello così mediocre? Dove rischiano di finire la stima ed il rispetto che ho per me stesso?

C'è sicuramente anche una certa dose di paura dell'eventuale solitudine che ne deriverebbe. Dopotutto, è la mia prima LTR, la prima relazione sentimentale nella quale cerco di impegnarmi. E preferisco la LTR: i tempi del divertimento sfrenato, delle sbronze giornaliere, della droga, delle scopate a destra e sinistra l'ho vissuto già, per diversi anni, e fanno parte di un percorso di crescita personale nel quale hanno indubbiamente giocato la loro parte. E' un capitolo chiuso però, sono in una fase successiva della mia vita, ed in questa fase preferisco relazioni che abbiano un senso, sia dal punto di vista sentimentale che amichevole/professionale.

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  • 3 settimane dopo...
Il 27/5/2021 at 09:30, Slev1n ha scritto:

Bisogna dire che sia un'esperienza un po' strana, però. Il primo anno non è da considerare LTR, era una semplice trombamicizia "strana". Siamo usciti insieme si e no 3 volte. 

Il secondo anno è costituito teoricamente da una LTR, ma mi ha sempre dato più l'impressione di una relazione adolescenziale, onestamente. Non l'ho mai vista come una relazione tra due persone adulte. Sarò io ad essere troppo ferrato, perfezionista o magari ad avere un concetto totalmente sbagliato di LTR, però la mia sensazione è questa. E un po' me ne vergogno. Non tanto perché mi preoccupi il fatto che possa apparire come tale agli occhi di terzi, ma proprio per una questione personale. Tanta fatica per costruire tutto quello che ho, per poi abbassarmi ad un livello così mediocre? Dove rischiano di finire la stima ed il rispetto che ho per me stesso?

C'è sicuramente anche una certa dose di paura dell'eventuale solitudine che ne deriverebbe. Dopotutto, è la mia prima LTR, la prima relazione sentimentale nella quale cerco di impegnarmi. E preferisco la LTR: i tempi del divertimento sfrenato, delle sbronze giornaliere, della droga, delle scopate a destra e sinistra l'ho vissuto già, per diversi anni, e fanno parte di un percorso di crescita personale nel quale hanno indubbiamente giocato la loro parte. E' un capitolo chiuso però, sono in una fase successiva della mia vita, ed in questa fase preferisco relazioni che abbiano un senso, sia dal punto di vista sentimentale che amichevole/professionale.

Ciao, cosa intendi per relazioni che abbiano un senso dal punto di vista lavorativo amicale?

che ti portano a qualcosa di concreto? che siano legate a te verso questi aspetti?

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  • 1 mese dopo...
Slev1n
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  • 5 settimane dopo...
Slev1n
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Sì,ci sono sviluppi. 

Innanzitutto, ho riflettuto davvero tanto. Mi son fatto un bell'esame di coscienza e sono arrivato ad un'amara e direi anche piuttosto patetica conclusione: il vero motivo per il quale ho voluto, ad ogni costo, intraprendere questa relazione, è il fatto di provare un tremendo senso di solitudine. 

Già. Di aspetto gradevole, giovane, con la testa sulle spalle, lavoro figo, stipendio buono, indipendente, bell'appartamento, mi faccio passare gli sfizi. Eppure, mi sento tremendamente solo, infelice, depresso. Forse sono strascichi del passato, che non sto qui a raccontarvi; ma son complici tutta una serie di cose. 

In primis, non ho una rete sociale; fino ai 19 anni l'ho avuta, bella larga, poi son partito per l'estero, ci son rimasto 5 anni, ed ho perso il 90% delle conoscenze. Tre anni fa ho fatto la cazzata di tornare qui, e non intendo qui in Italia, ma qui nel mio paesino d'origine. Degrado assoluto, il 90% degli abitanti ha un qualche tipo di analfabetismo funzionale, ignoranza dilagante, mentalità da medioevo, criminalità. Na merda. 

Eppure, ho un minimo di circolo sociale. Quei 4 amici rimasti, con i quali, seppur di rado, riesco a scambiare 4 chiacchiere. Ma è un circolo sociale molto stretto: come me, non hanno altre conoscenze, non gliene frega più di tanto di averne e gli sta bene il loro piccolo mondo. La maggior parte studia ancora, altri sono andati via per lavoro. 

In più ci si è messa la pandemia, l'abolizione dell'ufficio, il poco tempo a disposizione. Unite al paese di merda in cui vivo, mi hanno portato ad essere ancora più solo.

In lei ho trovato un raggio di sole nella mia oscurità. Nonostante le mille differenze, nonostante mi avvelenassi ogni giorno, nonostante sentissi un divario enorme tra noi due, non mi sentivo più solo. Stavo bene. Mi faceva star bene. Ho trovato rifugio in lei. Mi sentivo, forse per la prima volta, amato da qualcuno. 

 

Perchè parlo al passato? 

 

No, non l'ho lasciata. Stiamo ancora insieme. Ahimè, molto probabilmente non durerà ancora molto. Tra due settimane dovremmo festeggiare il nostro primo anniversario, ma dubito che ci arriveremo.

 

Prima di raccontare il perchè, faccio un passo indietro di un anno, in modo da dare contesto. Quando abbiamo iniziato a risentirci l'anno scorso dopo la pausa post-trombamicizia di 5 mesi, prima di fidanzarci ufficialmente, siamo "usciti" insieme per un mesetto. Stavamo praticamente insieme, ma non ufficialmente. 

In questo mesetto lei era piuttosto fredda, un po' distaccata. Ci poteva stare, non ci eravamo lasciati nel migliore dei modi, avevamo litigato diverse volte. Ma la conosco bene, ed un comportamento del genere è alquanto strano da parte sua. 

Per farla breve, in quel mesetto sentiva un altro. L'ho beccata mentre guardava whatsapp. Le chiesi di chi fosse quella chat archiviata, lei disse "guarda che non ho nessuna chat archiviata", cancellandola mentre mi avvicinavo. Al che mi incazzai, la accompagnai a casa immediatamente e la freezai. Dopo un po' mi disse una cazzata assurda ma non reggeva assolutamente. Dopo averle smontato ogni palla che diceva ed averla sentita negare più volte l'evidenza, le tirai fuori con le pinze che si sentiva con un altro, giurando che non ci era nemmeno mai uscita. Per l'intera sera piange e mi prega di perdonarla, di darle una possibilità, dicendo che vuole solo me, che sono la sua vita, che l'ha fatto perchè non era sicura che io avessi veramente intrapreso una relazione seria con lei visti i precedenti.

Decido di crederle. C'era dell'altro? Probabile. Ma decido di darle la tanto richiesta possibilità. E dopo qualche giorno, ci fidanziamo. Il resto è storia, e da quel giorno, nonostante le mille differenze, non c'è mai stato un litigio, ne ho mai sentito una minima mancanza da parte sua. Anzi, a volte è stata anche fin troppo presente.

 

Ma veniamo ad oggi.

 

Da ormai due settimane, ha iniziato ad allontanarsi. I messaggi si sono raffreddati, lei si è raffreddata, la sera è sempre stanca, ci vediamo raramente. Dopo i primi giorni abbiamo avuto una discussione, dove lei lamentava di sentirsi trascurata, di non sentirsi apprezzata, di sentire una mancanza di attenzioni. Abbiamo discusso, sembrava tutto chiarito, ma lei ha continuato a fare la fredda, ad evitarmi. 

Così, una settimana fa, reagisco alla stessa maniera. La freezo improvvisamente la mattina, visti i suoi comportamenti. Dopo un po' mi arriva un altro messaggio, dove dice "comunque io voglio stare un po' sola perchè ultimamente mi sto facendo troppi problemi".

Al che scoppio, le faccio notare che è lei quella che mi sta evitando, che si comporta così da giorni e che a lungo andare la cosa mi ha fatto stizzare. Le smonto ogni discorso che fa e lei corre sulla difensiva, dicendo che l'ha detto solo per farmi svegliare, perchè se non fa così io non la calcolo, perchè solo allontanandosi riesce a catturare la mia attenzione. 

Le dico chiaramente che basta parlare quando c'è un problema, che non è questo il modo di affrontarli e poteva benissimo dirmi come si sentiva, piuttosto che evitarmi come la peste e raffreddarsi da un giorno all'altro. 

Quel "comunque io voglio stare un po' sola" mi ha portato alla mente l'anno scorso. Stesse ed identiche parole, stessi comportamenti, stesso modo di arrampicarsi sugli specchi, cercando di trovare qualche mia colpa pur di giustificare i suoi comportamenti. Glielo dico, e corre ancora di più sulla difensiva, mi attacca dicendo "ma per chi mi hai preso, devi sempre farmi passare per una troia" ed altre varie cose che nemmeno ricordo più. Insomma, le dico chiaramente che questa è la fotocopia dell'anno scorso, ma che stavolta non gliela faccio passare, visto che siamo fidanzati. 

Lei continua a dirmi che mi sto sbagliando, che mi faccio paranoie, corre ai ripari, mi chiede di vederci. La sera viene a casa, le chiedo "hai qualcosa da dirmi", lei dice "no, ho già detto tutto" ed io le dico "bene, allora possiamo chiuderla qui, io non ci vado avanti così".

Scoppia a piangere, mi giura nuovamente che non c'è nessuno, che vuole solo me, che mi ha detto quelle cose solo perchè era arrabbiata. Non ci lasciamo, ma rimango con il dubbio. 

Dubbio che continua ad essere alimentato dai suoi comportamenti. E' vero, ha meno tempo visto che ha iniziato a lavorare e lavora dalla mattina alla sera, ma inizialmente era comunque molto più presente, faceva i salti mortali per vedermi la sera, comunicava el suo solito modo. Adesso continua ad essere piuttosto distaccata, la sera è sempre stanca, non dorme da me da ormai un mese. Ci siamo visti domenica, abbiamo pranzato insieme. Dovevamo uscire, ma si è addormentata. Quando si è svegliata siamo scesi giusto per un caffè, perchè poi ha voluto ritornare sopra, dicendo "non mi va di uscire, questo paese non mi piace". E sarei anche d'accordo, se non fosse per il fatto che la sera stessa poi è uscita con la sorella, proprio in questo paese che non le piace. E nemmeno me l'ha chiesto di andare con loro, cosa che prima faceva sempre. 

 

Secondo me, ha conosciuto qualcuno sul posto di lavoro e sta tastando il terreno per vedere se valga la pena lasciare me per stare con questa nuova fiamma, lasciando nel frattempo morire il nostro rapporto lentamente. Come l'anno scorso: usciva con me ma, non sicura, sentiva anche l'altro. Come se stesse sul trono di uomini e donne. 

Lo deduco dal fatto che è sempre online durante lo stacco a pranzo. Passa le sue due ore di pausa su whatsapp, a chattare con chissà chi. Le amiche le sente di rado, la famiglia la tiene nella stessa casa...

Per carità, ho fatto degli errori. Forse l'ho trascurata un po', ma nulla che non potesse essere risolto parlandone. Non è questo il modo di affrontare i problemi.

 

Magari son paranoie mie, eh. Magari non c'è nessuno. Fatto sta che il suo atteggiamento è tremendamente diverso. Sia dal vivo, sia quando messaggiamo. 

Non so bene come comportarmi, ne so come mi comporterò nei prossimi giorni. Sto iniziando pian piano a rassegnarmi al fatto che ormai sia già finita. In fondo, già dal primo giorno sapevo che questa relazione avrebbe avuto le gambe corte. Ma avevo un tremendo bisogno di provarci. 

 

 

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AlanDisage
Il 29/4/2021 at 21:16, Slev1n ha scritto:

Iniziamo a sentirci, usciamo qualche sera, e dopo qualche giorno finiamo a letto.

Il giorno successivo inizio già a pentirmene

Se parli sempre della stessa ragazza....amico mio, tu hai qualche problema

che va ben oltre la solitudine

 

Li abbiamo tutti, va benissimo

 

Queste erano tra le prime righe che scrivevi il 29 aprile

 

Dopo 2 anni di relazione

 

Oggi siamo il 31 Agosto e tu ancora ci stai insieme 

Wtf?

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