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Giovani, ex e con figlia...


Absens

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Slev1n
On 5/7/2021 at 3:21 PM, Absens said:

È incredibile come sia passato da un punto dove neanche più la desideravo ad uno dove brucio dentro al pensiero di lei con un altro. Tuttavia, non so quanto potrebbe durare. Ha 25 anni ed un fare instabile nelle relazioni. Desidera l’attenzione su di sè e quando questa viene a mancare il suo interesse inizia a scemare. La reputo in generale poco adatta ad un rapporto monogamo, oltre che ad un contesto familiare, caratterizzato anche da routine, sacrifici, compromessi e responsabilità.  È qualcosa che è venuto fuori anche durante la terapia di coppia che abbiamo fatto. Fatta per gioco, considerata la serietà e la durata, ma fatta. Quando rimase incinta aveva 22 anni, come me. A tal proposito, Non posso fare a meno di chiedere a chiunque, oramai senza dignità, se vi saranno possibilità di riavvicinamento, dato che, di fatto, ci siamo lasciati in giovane età e abbiamo una figlia da condividere. Sto scivolando sempre più nel patetico?

P.s Vorrei dire di più, ma le pubblicazioni consentitemi sono solo 2 al giorno 

Sei un ragazzo responsabile, c'è una figlia di mezzo, ci tieni a lei. E' normale avere una reazione del genere.

 

L'importante è non caderci. E' abbastanza chiaro che la vostra relazione non ha le basi per essere recuperata, ed è un bene.

Fatti passare la sensazione di lutto che hai, mantieni buoni rapporti con lei SOLO per il bene di tua figlia e vai avanti con la tua vita. 

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Slev1n
4 hours ago, Absens said:

Torno a scrivere per aggiornare tutti voi sulla situazione. In realtà, meriterei un potente calcio in c*** per ciò che ho fatto. In breve, pochi giorni fa c’e stata la festa della mamma ( auguri in ritardo ad @LSDB83) . Decido di ascoltare quella voce interiore che mi dice di farle un regalo. Ci penso su e opto per qualcosa di speciale, che avrei voluto le facesse provare un’emozione positiva nei miei confronti in questo mare di lotte legali e conflittualità. Arriviamo al momento in cui le do il fantomatico dono. Lei, come immaginavo, tenta di rifiutarlo, dicendo che in questa fase non è il caso, ma, alla fine, con un po’ di insistenza e ricordandole che fosse un’occasione che non riguardasse solo lei, ma anche nostra figlia, lo accetta. Le dico di aprirlo quando sarebbe stata sola, dato che di lì a poco avrebbe avuto un’amica a cena. Per quanto riguarda il regalo, Non so neanche se lo ha aperto. Fatto sta, non mi ha scritto o detto nulla più in merito. Domani ci vedremo per portare la bimba dal pediatra, e ho pensato, a questo punto, di chiederle circa il dono in questione. È qualcosa in cui ho messo davvero il cuore. Ci sono riferimenti al suo essere madre, attraverso una poesia che le ho scritto, un libro sul rapporto madre-figlia. Insomma, l’idea che le sia stato quasi indifferente mi fa non poco male. 

Cosa ne pensate?

Non sei lucido. Devi smetterla di inseguirla ed iniziare a dimenticarla.

L'unica cosa che deve legarti a lei è tua figlia, punto. 

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  • 1 mese dopo...
Absens
Inviato (modificato)

Buonasera a tutti! In pochi di voi ( me lo auguro, perché significa che sarete fuori a divertirvi) leggeranno a quest’ora quanto sto per scrivere. Aggiorno questa discussione dopo quasi due mesi. Cosa ho da dire? Che tutto non fa altro che peggiorare. Il baratro in cui sto sprofondando è sempre più oscuro, il buio che mi avvolge, giorno dopo giorno, più fitto. Sto dando fondo a tutte le energie che posseggo, soprattutto quando sono con mia figlia, ma quando resto da solo...mi sembra di non riuscire a respirare. La mia ex è sempre più sul piede di guerra, sempre meno collaborativa. Della mia bambina quando non è con me ( in tutto 13 ore a settimana trascorro con lei)  non ho notizie, non la sento, non so nulla, non so dove vada, non so cosa faccia. Il vuoto. Quando provo a chiederle informazioni ottengo risposte negative. Vuole la sua privacy. Speravo di poter riportare a casa almeno la mia cagnolina, accudita e curata quasi da solo in questi anni. Da quando nacque nostra figlia non l’ha più considerata, mentre prima l’adorava. Ebbene, nonostante legalmente il cane sia mio non vuole ridarmelo. Me lo dovrà consegnare un giudice, dice. Si fa scudo con la piccola, dicendo che si è affezionata. Beh, come le ho spesso detto, potrebbe vedere il cane quando è con me. Pensate: per recuperare i miei effetti personali ci sono voluti quasi due mesi di trattative. Dunque, stupido io a pensare che non avrebbe utilizzato anche quella povera bestia per farmi del male. I legali mi consigliano di sporgere denuncia. A proposito delle questioni legali, la querela per maltrattamenti che mi fece sta andando avanti. Mi hanno spiegato che con l’istituzione del codice rosso in materia di femminicidi istituito nel 2019, ora tutto è più rapido nei tempi e le indagini più scrupolose. Il bello è che ha detto a mia madre in una conversazione avvenuta da vicino che molto di ciò che ha dichiarato alla polizia è falso. Purtroppo, non è stata registrata. Parla di violenza psicologica, per lo più, di vessazioni, quelle le confermò.  La parte peggiore di quelle carte, però, riguarda mia figlia: avrei fatto del male anche a lei. Mi stavo per sentir male quando lo lessi. Non potete immaginare cosa voglia dire per un padre che è sempre stato presente ed amorevole( sotto sua stessa ammissione, tra l’altro) vedersi contestare certe cose. Accuse infamanti che ti dilaniano l’animo. La sensazione di fallimento che provo per non aver dato a mia figlia, così piccola, una famiglia mi distrugge. La cosa assurda? Recentemente, lo disse anche lei in un suo post su Facebook. Scrisse che era dispiaciuta per la bambina, per essere una madre separata, avrebbe voluto questo, avrebbe voluto quello, non rinnega le scelte fatte, perché le hanno dato la figlia ecc ecc. Il mio pensiero in poche parole. La differenza? Fosse per me farei l’impossibile per ricomporre questa “famiglia”. Lei? L’impossibile per fare il contrario, e lo sta dimostrando. Dal canto mio, le voglio ancora bene. In realtà, molto più di quanto pensassi. Mi manca...ecco, l’ho detto. Non nego di provare ancora attrazione, come se non bastasse. Nonostante tutto, direte voi? Si! Forse, la sto idealizzando, complice il carico di speranze e aspettative che avevo per il nostro nucleo familiare. Lei non è una persona cattiva. È spesso superficiale, questo sì, un po’ egoista, non vuole che nessuno le metta i bastoni fra le ruote. Mi domando come sia possibile crescere un figlio in questo modo. Ragazzi, mi sento impazzire. Mai sofferto in maniera tanto profonda. Ci sono momenti in cui il dolore è insopportabile. Ho perso la speranza nel futuro. Ne ho timore. Timore delle lotte, delle contese intestine, di lei che parlerà male di me alla bimba, dei suoi tentativi di ottenere l’affido esclusivo, della questione penale. Cosa farà se mi dimostrerò innocente? Dirà di essere una vittima della legge? Una donna inascoltata? Mi sento morire ed incredibilmente solo. Per quanto le persone si sforzino di capire, difficilmente ci riescono e, di conseguenza, il loro supporto è inutile, senza comprensione e contezza della situazione. Pretendo troppo? Può essere. Infondo, bisogna vivere in prima persona certi drammi per poterli conoscere, per sapere l’altro di cosa sta parlando.

Grazie a chi di voi, nuovamente, leggera. 

 

 

 

 

Modificato da Absens
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Sensei10

Ascolta. Ascolta bene, però.

Sei giovane, siete giovani. Giovanissimi per ciò che vi è successo. E c'è una bambina di mezzo. 

Ora, questo forum è una grossa scoperta. Personalmente, lo consiglierei a tante persone che conosco, so che gli farebbe bene. È un'isola unica nel suo genere. C'è chi vuole rimorchiare e scopare abbestia. C'è chi ha dei dubbi su se stesso e le relazioni. C'è chi si confessa per necessità e sfogo, magari si becca pure qualche legnata sarcastica sul muso e ne trae beneficio. Tutto attraverso l'anonimato, che, paradossalmente, permette sincerità e sintonia come non accade lì fuori, anche se sei pieno di amici e confidenti.

Per ciò che ho letto, e ti assicuro che ho letto attentamente dal principio, appartieni al terzo caso, quello di chi ha fame di raccontare. Ma la tua storia è parecchio oltre il "Sono ancora attratto da lei". Te ne rendi conto da solo, penso. Il problema è che gli utenti, in buona fede e con le migliori intenzioni, ti rispondono. Ti consigliano. Ti suggeriscono. Elargiscono commenti. Ma fanno tutto ciò come se tu fossi il diciottenne di turno lasciato dalla ragazza di Tinder. Cosa che, per quanto ne so, potrebbe anche essere vera, con la differenza appena lieve che avevate una famiglia in ballo e non due match. Con ogni rispetto per te e per chi vuole dirti come comportarti, forse non è esattamente il luogo giusto. Sulla base di qualche post hai descritto una situazione dolorosissima. Una bambina che viene usata come oggetto di ricatto (purtroppo è assai frequente nelle separazioni). Tu e la tua ex, due ragazzi catapultati in una vicenda più grande di voi, nella quale trovano spazio l'irresponsabilità (anche comprensibile), la maternità forzata, la paternità voluta, i post su Facebook, le ripicche, la mancanza di stabilità, le figure dei vostri genitori, la cagnolina, le accuse di violenza come acqua fresca. Capisci che è un frullatore pieno di ingredienti delicati e impegnativi. La parte delle accuse tra l'altro mi sembra estremamente grave. E ti spiego perché, ma promettimi di non offenderti in alcun modo. Se anche tu fossi colpevole dei reati di cui vieni accusato, lo ammetteresti qui sopra? In altri termini, chi cazzo sono io e chi cazzo sono gli altri utenti per dirti: "Ehi amico, hai tutta la mia solidarietà, sei un ragazzo d'oro e un papà affettuoso e lei è solo una stronza e non ti merita"? Ti conosco? Non stai dicendo che sei andato a ballare in spiaggia, ti sei scopato una tipa e quella il giorno dopo ti ha scaricato. È un po' più pesante. Molto pesante. Certo, non avresti motivo per mentire. Ma magari stai edulcorando la faccenda o omettendo dei dettagli. Sì, va bene, dirai che non è così. Vorrei vedere. Ma ti è chiara l'enormità della questione, vero? 

Quindi, mi scuso per la crudezza. Ma l'ascolto che ti serve cercalo in un professionista, perché è fondamentale. Anche per mettere a fuoco il tuo "provare attrazione" (che mi pare un po' poco) e la possibile idealizzazione (id.) che hai verso di lei. E, tornando al discorso delle accuse, mettiti nelle mani di un bravo legale, perché in questi casi non c'è nient'altro da fare. Tanto hai poche strade da battere, o ti separi consensualmente (e ti consiglierei un mediatore familiare, se lei non vuole intraprendere una terapia di coppia) o percorri la via della separazione giudiziale. Tertium non datur. In bocca al lupo.

 

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Absens
15 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Ascolta. Ascolta bene, però.

Sei giovane, siete giovani. Giovanissimi per ciò che vi è successo. E c'è una bambina di mezzo. 

Ora, questo forum è una grossa scoperta. Personalmente, lo consiglierei a tante persone che conosco, so che gli farebbe bene. È un'isola unica nel suo genere. C'è chi vuole rimorchiare e scopare abbestia. C'è chi ha dei dubbi su se stesso e le relazioni. C'è chi si confessa per necessità e sfogo, magari si becca pure qualche legnata sarcastica sul muso e ne trae beneficio. Tutto attraverso l'anonimato, che, paradossalmente, permette sincerità e sintonia come non accade lì fuori, anche se sei pieno di amici e confidenti.

Per ciò che ho letto, e ti assicuro che ho letto attentamente dal principio, appartieni al terzo caso, quello di chi ha fame di raccontare. Ma la tua storia è parecchio oltre il "Sono ancora attratto da lei". Te ne rendi conto da solo, penso. Il problema è che gli utenti, in buona fede e con le migliori intenzioni, ti rispondono. Ti consigliano. Ti suggeriscono. Elargiscono commenti. Ma fanno tutto ciò come se tu fossi il diciottenne di turno lasciato dalla ragazza di Tinder. Cosa che, per quanto ne so, potrebbe anche essere vera, con la differenza appena lieve che avevate una famiglia in ballo e non due match. Con ogni rispetto per te e per chi vuole dirti come comportarti, forse non è esattamente il luogo giusto. Sulla base di qualche post hai descritto una situazione dolorosissima. Una bambina che viene usata come oggetto di ricatto (purtroppo è assai frequente nelle separazioni). Tu e la tua ex, due ragazzi catapultati in una vicenda più grande di voi, nella quale trovano spazio l'irresponsabilità (anche comprensibile), la maternità forzata, la paternità voluta, i post su Facebook, le ripicche, la mancanza di stabilità, le figure dei vostri genitori, la cagnolina, le accuse di violenza come acqua fresca. Capisci che è un frullatore pieno di ingredienti delicati e impegnativi. La parte delle accuse tra l'altro mi sembra estremamente grave. E ti spiego perché, ma promettimi di non offenderti in alcun modo. Se anche tu fossi colpevole dei reati di cui vieni accusato, lo ammetteresti qui sopra? In altri termini, chi cazzo sono io e chi cazzo sono gli altri utenti per dirti: "Ehi amico, hai tutta la mia solidarietà, sei un ragazzo d'oro e un papà affettuoso e lei è solo una stronza e non ti merita"? Ti conosco? Non stai dicendo che sei andato a ballare in spiaggia, ti sei scopato una tipa e quella il giorno dopo ti ha scaricato. È un po' più pesante. Molto pesante. Certo, non avresti motivo per mentire. Ma magari stai edulcorando la faccenda o omettendo dei dettagli. Sì, va bene, dirai che non è così. Vorrei vedere. Ma ti è chiara l'enormità della questione, vero? 

Quindi, mi scuso per la crudezza. Ma l'ascolto che ti serve cercalo in un professionista, perché è fondamentale. Anche per mettere a fuoco il tuo "provare attrazione" (che mi pare un po' poco) e la possibile idealizzazione (id.) che hai verso di lei. E, tornando al discorso delle accuse, mettiti nelle mani di un bravo legale, perché in questi casi non c'è nient'altro da fare. Tanto hai poche strade da battere, o ti separi consensualmente (e ti consiglierei un mediatore familiare, se lei non vuole intraprendere una terapia di coppia) o percorri la via della separazione giudiziale. Tertium non datur. In bocca al lupo.

 

Ciao e grazie, innanzitutto, per aver il tuo intervento. Ho scelto di condividere la mia storia su questo forum, perché nel leggerlo mi è capitato di imbattermi spesso in commenti di grande qualità, post intelligenti e profondi e acute osservazioni. Insomma, ho pensato fosse il posto giusto. Ciò non mi impedisce, comunque, di cercare un supporto psicologico. Ne ho estremo bisogno, da solo non reggo più, e credo che questo si stia intuendo.

Venendo alle tue osservazioni, posso dirti che, se hai letto dall’inizio, saprai che alla mia ex già proposi una terapia di coppia. La sua risposta fu che al massimo sarebbe dovuta durare 6 mesi. Alla fine, ne ha fatti solo quattro e non ci ha messo nemmeno grande impegno. Evidentemente, voleva liberarsi di una “famiglia “ che le creava più impicci e fastidio che altro. Ricordo una sua frase, emblematica in tal senso:” Non voglio dar conto di ciò che faccio e nemmeno di mia figlia”.  Ho accettato la separazione, infatti, proprio perché sentivo di star portando avanti da solo il nostro rapporto. 

In merito alle accuse, invece, ho compreso il tuo punto di vista, e non mi offendo. Tuttavia, ho bisogno di essere onesto con me stesso, prima di tentare di esserlo con gli altri. Non sono un maltrattatore. Ho sempre badato a mia figlia con dedizione da quando è nata. Non ho mai perso una visita, una vaccinazione, una sua ecografia. La paternità non è stata cercata, è arrivata in maniera inaspettata. Eppure, nulla mi ha impedito di agire con responsabilità dal punto di vista economico e morale. Lei lo sa. Perché mi accusa? Mi sono fatto un paio di idee. Credo che, oltre ad avere lo scopo di ottenere l’affido esclusivo, una parte di lei si senta veramente vittima. Vittima di non aver potuto liberamente fare tutto il cazzo che voleva quando voleva. All’inizio della discussione racconto anche alcuni episodi.

Questa donna mi attrae ancora, ma non si tratta solo di interesse sessuale. C’è il ricordo della condivisione profonda. Ci ho condiviso una casa, responsabilità, anni di vita, progetti. Sento che la mia anima è ancora legata alla sua. Le sono stato accanto durante tutta la gravidanza, abbiamo visto il viso di nostra figlia insieme per la prima volta, tenendoci per mano. L’ho assistita in sala parto. Ho asciugato il suo sudore e le sue lacrime. Nel tempo ho visto nella quotidianità i suoi difetti, ma anche i suoi pregi. Insomma, è la madre di mia figlia, ma è stata anche qualcos’altro, è da quel qualcosa non riesco a staccarmi. 

I miei giorni sono un tumulto di emozioni negative. I legali ci sono, mi stanno già seguendo, ma la strada è lunga, tortuosa e piena di incognite. Lo hai detto: è una situazione dolorosissima.

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Sensei10
3 ore fa, Absens ha scritto:

Ciao e grazie, innanzitutto, per aver il tuo intervento. Ho scelto di condividere la mia storia su questo forum, perché nel leggerlo mi è capitato di imbattermi spesso in commenti di grande qualità, post intelligenti e profondi e acute osservazioni. Insomma, ho pensato fosse il posto giusto. Ciò non mi impedisce, comunque, di cercare un supporto psicologico. Ne ho estremo bisogno, da solo non reggo più, e credo che questo si stia intuendo.

Venendo alle tue osservazioni, posso dirti che, se hai letto dall’inizio, saprai che alla mia ex già proposi una terapia di coppia. La sua risposta fu che al massimo sarebbe dovuta durare 6 mesi. Alla fine, ne ha fatti solo quattro e non ci ha messo nemmeno grande impegno. Evidentemente, voleva liberarsi di una “famiglia “ che le creava più impicci e fastidio che altro. Ricordo una sua frase, emblematica in tal senso:” Non voglio dar conto di ciò che faccio e nemmeno di mia figlia”.  Ho accettato la separazione, infatti, proprio perché sentivo di star portando avanti da solo il nostro rapporto. 

In merito alle accuse, invece, ho compreso il tuo punto di vista, e non mi offendo. Tuttavia, ho bisogno di essere onesto con me stesso, prima di tentare di esserlo con gli altri. Non sono un maltrattatore. Ho sempre badato a mia figlia con dedizione da quando è nata. Non ho mai perso una visita, una vaccinazione, una sua ecografia. La paternità non è stata cercata, è arrivata in maniera inaspettata. Eppure, nulla mi ha impedito di agire con responsabilità dal punto di vista economico e morale. Lei lo sa. Perché mi accusa? Mi sono fatto un paio di idee. Credo che, oltre ad avere lo scopo di ottenere l’affido esclusivo, una parte di lei si senta veramente vittima. Vittima di non aver potuto liberamente fare tutto il cazzo che voleva quando voleva. All’inizio della discussione racconto anche alcuni episodi.

Questa donna mi attrae ancora, ma non si tratta solo di interesse sessuale. C’è il ricordo della condivisione profonda. Ci ho condiviso una casa, responsabilità, anni di vita, progetti. Sento che la mia anima è ancora legata alla sua. Le sono stato accanto durante tutta la gravidanza, abbiamo visto il viso di nostra figlia insieme per la prima volta, tenendoci per mano. L’ho assistita in sala parto. Ho asciugato il suo sudore e le sue lacrime. Nel tempo ho visto nella quotidianità i suoi difetti, ma anche i suoi pregi. Insomma, è la madre di mia figlia, ma è stata anche qualcos’altro, è da quel qualcosa non riesco a staccarmi. 

I miei giorni sono un tumulto di emozioni negative. I legali ci sono, mi stanno già seguendo, ma la strada è lunga, tortuosa e piena di incognite. Lo hai detto: è una situazione dolorosissima.

Sì, avevo letto tutto. Per questo in prima battuta ho citato il mediatore familiare, che altri non è se non un legale che potrebbe accompagnarvi verso la separazione evitando il peggio.

Mi tocca dire quella frase del cazzo: potrei essere tuo padre. Magari un padre un po' coglione, ma anagraficamente ci siamo. E sono realmente un papà,  separato, con una storia del tutto differente. Capisco il tuo punto di vista e ti fa onore ciò che provi per non arrenderti. Devi considerare, tuttavia, che il tuo rapporto è compromesso. Se anche riuscissi a tornare indietro e a riconquistare lei, cammineresti su un campo minato. E molto fitto, per di più. Non voglio scoraggiarti, perché, come dicevo nell'altro post, non sono nessuno per parlare di questo in un forum. Le accuse che ti muove, però, sono gravissime. Non sei genericamente "una merda", "uno stronzo" e altre dolci definizioni, come capita a me e a migliaia di altri. Siamo su un piano che rischia di scomodare il penale. Stai molto attento, perché i sentimenti, che sono certamente autentici, ti fregano. E fregano pure lei. Continua a cercare aiuti concreti e professionali. Per quanto riguarda il forum, ho espresso la mia visione; concordo sul giudizio generale, c'è gente molto in gamba, che ha vissuto e vive condizioni per cui bastano due righe per capirti; ma resta un forum, dove vicissitudini come le tue rappresentano delle eccezionalità troppo intime.

Come dicono gli scout: buona strada.

 

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Absens
4 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Sì, avevo letto tutto. Per questo in prima battuta ho citato il mediatore familiare, che altri non è se non un legale che potrebbe accompagnarvi verso la separazione evitando il peggio.

Mi tocca dire quella frase del cazzo: potrei essere tuo padre. Magari un padre un po' coglione, ma anagraficamente ci siamo. E sono realmente un papà,  separato, con una storia del tutto differente. Capisco il tuo punto di vista e ti fa onore ciò che provi per non arrenderti. Devi considerare, tuttavia, che il tuo rapporto è compromesso. Se anche riuscissi a tornare indietro e a riconquistare lei, cammineresti su un campo minato. E molto fitto, per di più. Non voglio scoraggiarti, perché, come dicevo nell'altro post, non sono nessuno per parlare di questo in un forum. Le accuse che ti muove, però, sono gravissime. Non sei genericamente "una merda", "uno stronzo" e altre dolci definizioni, come capita a me e a migliaia di altri. Siamo su un piano che rischia di scomodare il penale. Stai molto attento, perché i sentimenti, che sono certamente autentici, ti fregano. E fregano pure lei. Continua a cercare aiuti concreti e professionali. Per quanto riguarda il forum, ho espresso la mia visione; concordo sul giudizio generale, c'è gente molto in gamba, che ha vissuto e vive condizioni per cui bastano due righe per capirti; ma resta un forum, dove vicissitudini come le tue rappresentano delle eccezionalità troppo intime.

Come dicono gli scout: buona strada.

 

Hai parlato di sentimenti che fregano ed hai citato anche lei. Potresti spiegarti meglio? Oggi, ad esempio, l’ho vista in strada con un’amica e la bimba nel passeggino. Io ero in macchina. Mi ha guardato con la coda dell’occhio, ha sussurrato qualcosa all’amica che si è girata a guardarmi ed hanno continuato a camminare senza più girarsi. Il tutto con una naturalezza disarmante. Sai, spesso penso che il nostro rapporto possa risanarsi. Infondo, mi dico, ci siamo separati a 25 anni, non a 40 ed abbiamo una figlia in comune, quindi volente o nolente dovremo rapportarci. Vedo in questo, stupidamente e ingenuamente, forse, uno spiraglio. Poi penso a quello che sta accadendo e quella speranza svanisce. Un rapporto tanto logorato, a prescindere dall’eta, può essere veramente ricostruito? Una  persona che fa quel che sta facendo lei vuole farti sparire dalla sua vita per sempre. Cosa pensi a riguardo?

Noi padri separati siamo svantaggiati su tutta la linea. Viviamo enormi difficoltà per costruire un rapporto con i nostri figli e nella solitudine delle nostre case (quando si riesce ad averle) sogniamo di ricostruire quell’unione familiare perduta.

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Sensei10
6 ore fa, Absens ha scritto:

Hai parlato di sentimenti che fregano ed hai citato anche lei. Potresti spiegarti meglio? Oggi, ad esempio, l’ho vista in strada con un’amica e la bimba nel passeggino. Io ero in macchina. Mi ha guardato con la coda dell’occhio, ha sussurrato qualcosa all’amica che si è girata a guardarmi ed hanno continuato a camminare senza più girarsi. Il tutto con una naturalezza disarmante. Sai, spesso penso che il nostro rapporto possa risanarsi. Infondo, mi dico, ci siamo separati a 25 anni, non a 40 ed abbiamo una figlia in comune, quindi volente o nolente dovremo rapportarci. Vedo in questo, stupidamente e ingenuamente, forse, uno spiraglio. Poi penso a quello che sta accadendo e quella speranza svanisce. Un rapporto tanto logorato, a prescindere dall’eta, può essere veramente ricostruito? Una  persona che fa quel che sta facendo lei vuole farti sparire dalla sua vita per sempre. Cosa pensi a riguardo?

Noi padri separati siamo svantaggiati su tutta la linea. Viviamo enormi difficoltà per costruire un rapporto con i nostri figli e nella solitudine delle nostre case (quando si riesce ad averle) sogniamo di ricostruire quell’unione familiare perduta.

Ho citato anche lei solo perché tu sostieni che una parte di lei si stia sentendo vittima della situazione. 

Te l'ho scritto, penso che sia un rapporto compromesso. Ma non conta niente quello che penso io. Qui non si sta giocando a sedurre una collega dell'università, sei su un altro pianeta.

Non mi esprimo sul resto, sarei scorretto. Anche perché, e qui casca l'asino, per quanto tu abbia ragione da vendere sull'essere padre separato, io non sogno di ricostruire l'unione familiare. Dai in bocca al lupo.

 

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Absens
Il 5/7/2021 at 09:41, Sensei10 ha scritto:

Ho citato anche lei solo perché tu sostieni che una parte di lei si stia sentendo vittima della situazione. 

Te l'ho scritto, penso che sia un rapporto compromesso. Ma non conta niente quello che penso io. Qui non si sta giocando a sedurre una collega dell'università, sei su un altro pianeta.

Non mi esprimo sul resto, sarei scorretto. Anche perché, e qui casca l'asino, per quanto tu abbia ragione da vendere sull'essere padre separato, io non sogno di ricostruire l'unione familiare. Dai in bocca al lupo.

 

Ti ringrazio per le tue considerazioni. È utile avere il punto di vista di qualcuno che abbia una situazione quantomeno simile alle spalle. Qualora abbia aggiornamenti li condividerò. Intanto, in bocca al lupo per tutto anche a te

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