Vai al contenuto

Imparare a voltar pagina


Messaggi raccomandati

45 minuti fa, F-Knight ha scritto:

faccio ciò che mai avevo fatto in vita mia: le guardo il cellulare

Sicuro di non averlo mai fatto? 

Comunque se vorrai interverrò puntualmente più avanti perché ora sarei solo inopportunamente severa

Link al commento
Condividi su altri siti

F-Knight
3 minuti fa, Edo ha scritto:

Sicuro di non averlo mai fatto? 

Comunque se vorrai interverrò puntualmente più avanti perché ora sarei solo inopportunamente severa

sicurissimo, mai fatto.

Sii pure severa. Lo so di essermi fatto prender a pedate, Il punto è cosa ho imparato e che ora ho voltato pagina

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

F-Knight
4 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:


No....non è questione che lei provasse o no ancora qualcosa per l'ex, e che il momento in cui vi siete conosciuti fosse sbagliato.

E' che queste donne come quella che hai conosciuto hanno proprio un rapporto distorto con l'amore.

Quelli premurosi, fedeli, trasparenti, normali, le annoiano...

Li usano quando la loro autostima è scesa troppo, per colpa di quelli da cui però sono attratte veramente....

Ci sono donne abituate a prendere botte, da padri, fratelli, ex fidanzati....e se arrivi tu a trattarle bene, si annoiano perché manca il brivido di sentirsi sottomesse....

Ci sono donne che sono uscite solo con puttanieri o sono state sempre le amanti di uomini sposati, e se tu sei single e non le cornifichi palesemente, ti vedono come una mezza checca.

Ci sono donne che sono uscite solo con mezzi delinquenti scansafatiche, e se tu sei onesto e lavori ti vedono come un senzapalle che non avrebbe il coraggio di fare certe cose...

Semplicemente non faceva per te.

Solo che quando uno è preso, nega l'evidenza...

Ha il prosciutto sugli occhi.

Vede quel che vuole vedere.

Fidati che leggendo la tua storia da persona esterna, è tutto chiarissimo fin dalle prime righe...

E scommetto che i tuoi amici avevano intuito e capito tutto subito.
 

sicuramente non riusciva a "sentire" nel profondo il bello di un sentimento sano e avevo capito che, in qualche modo, risuonasse solo di fronte ad un rapporto turbolento. D'altra parte quale miglior "nutrimento" per una persona come lei di tre anni come amante di un uomo sposato, con tutto il turbamento, l'adrenalina e la disperazione e la voglia di vincere che quel rapporto le poteva dare?

Non faceva per me, hai ragione e mi è davvero andata bene. Sono caduto nel classico errore di sperare che cambiasse. che pollo.

Sì da fuori era evidente che non potesse funzionare...

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

ArmandoBis

Che dire, hai analizzato molto bene quello che ti è successo.

Ci sono alcune cose però che non ho capito bene.

Dal tuo racconto, sembrerebbe che anche nelle fasi di luna di miele il rapporto fosse comunque squilibrato.

Se è così, hai un problema. Non si può accettare una disimmetria così accentuata.

I rapporti devono essere paritari, nel bene come nel male.

L'impressione che ho è che, alla fine, non comunicavate. I grandi proclami si fanno proprio per nascondere la carenza di comunicazione.

Quando due persone sono in sintonia non ne hanno bisogno. Esprimono il piacere di stare insieme ed è già tanta roba.

Tu dici che dopo il pranzo famoso l'hai incontrata da sola e hai scoperto molte affinità. Non è che queste affinità lei se le è semplicemente inventate?

Link al commento
Condividi su altri siti

iArthios

Sono felice per come tu ne sia uscito.Bravo davvero.Vorrei solo fare un paio di riflessioni

A)Vista la mole immensa di questo genere di storie,in cui è lei che fondamentalmente rovina il rapporto,è veramente importante prefiggersi dall'inizio di non avere la ''sindrome della crocerossina'',perchè loro,queste stronze,magari anche inconsciamente(e sono buono),all'inizio non sono in grado di razionalizzare,e attribuiscono un significato sbagliato a un genere di persone non affine realmente a loro.

B)nella tua storia secondo me hai commesso un solo e reale errore madornale: non aver dato ascolto alla silenziosa vocina che nella testa ti diceva che una persona non empatica è qualcosa che puzza,che non deve esistere.Una persona non può essere empatica all'inizio e poi non lo è più.Non lo è e basta.Anzi,forse meno peggio,lo è solo con chi le importa davvero.

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Tony Montana
3 hours ago, F-Knight said:

faccio di tutto per lei, antepongo i suoi bisogni ai miei, do enormemente di più di quanto ricevo).

Questo è un errore fatale. Una donna non ti perdonerà mai di aver anteposto lei ed i suoi bisogni a te stesso.

Va benissimo dare più di quanto si riceva a chi lo merita... se ne hai da dare, se prendi altrove.

 

Credi sia possibile che questo annullarsi per lei e quel bisogno di amare ed essere amato siano dovuti ad una centratura non perfetta? Ad una quantità insufficiente di sano egoismo e amor proprio?

 

Un po' di motivazione ed un mindset più centrato:

 

Modificato da Tony Montana
  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Sesar
5 ore fa, F-Knight ha scritto:

Ciao a tutti,

non aprivo da tempo - anni - un mio topic ma sento che è arrivato il momento di farlo.

Lo faccio per fare journaling terapeutico, ma anche per mettere a fattor comune alcune cose che ho imparato nel corso di una relazione tossica durata poco meno di 10 mesi.

Ero uscito da poco più di sei mesi da una storia importante, finita per il venir meno di un progetto comune, un pò per la marcata differenza di età, un pò per una certa differenza caratteriale e di valori.

Mi ero fatto il lockdown da solo (salvo che per una storiella di un mese e mezzo non degna di nota) e, a giugno, ritornavo nel mondo esterno con la voglia di novità, spensieratezza e.... amore. Sì, voglia di amare ed essere amato e - possibilmente - trovare una compagna con cui costruire - finalmente - una famiglia.

Ero, quindi, ora lo riconosco, una preda facile perchè guidato dal bisogno viscerale di qualcosa piuttosto che dal piacere della scoperta.

Conosco lei ad un pranzo, carina, interessante e... convivente con un uomo che si era separato dalla moglie (con un figlio) per lei. Li vedo insieme, lei così più bella ed interessante di lui, fermi in un rapporto palesemente arrivato al capolinea, e provo una sincera ed innocua invidia per lui (come cazzo ha fatto?). Qualche settimana dopo, il destino ci fa re-incontrare da soli. Parliamo parliamo e vengono fuori tante affinità, interessi comuni e una reciproca attrazione fisica molto forte. Iniziamo a scriverci, ognuno palesa il proprio interesse senza che succeda nulla.

Ad un certo punto mi comunica di aver mollato il ragazzo, ci vediamo poco dopo, primo bacio e, a seguire, un sesso fantastico. 

Lei lanciatissima, e presissima, ben presto inizia a dirmi frasi forti come "vorrei che fossi il padre dei miei figli" o "sei mio marito". Big... huge red flag che scelgo di ignorare perchè troppo era il mio bisogno di dare e ricevere amore.

L'ex - inizialmente sparito - torna ben presto alla carica pronto a darle tutto ciò che prima non si era sognato di volerla dare (matrimonio e figli). Lei mi racconta delle sue avance ma si dice decisa a non dar seguito perchè vuole me e non crede più a lui. Ne sono felice, ma inizia a serpeggiare in me un pò di ansia, specie perchè lui spesso compare sotto casa di lei o al lavoro e lui ha, alle spalle, il peso specifico di 5 anni di relazione fra amanti e fidanzati.... io solo qualche settimana di conoscenza.

Parto per le vacanze estive con gli amici e l'ex la va a trovare al mare e ... le chiede di sposarsi con tanto di anello. Tra un pianto e l'altro (io ero informato semi-live) lei lo rifiuta... dice che mentre lui si inginocchiava, lei pensava a me e voleva me...

Passano un paio di mesi. Loro si sentono spesso, da amici, dice lei. Io sono insofferente, divento geloso, controllore, in una parola: pesante. E pesante mi sento... poco lucido, troppo proiettato su di lei, troppo impaurito dal pensiero di perderla, troppo disponibile a darle tutto per contrastare la spinta centrifuga generata dall'ex. Perdo appeal, lo so che sta succedendo ma non mi controllo più perchè io DEVO vincere la lotta contro di lui. Lei mi piace troppo, la voglio troppo. DEVE essere solo mia.

Per il nostro terzo mese la porto per un week end fuori Milano. Da un paio di giorni la sento diversa, un pò sfuggente e temo il peggio. Diverse volte avevamo litigato per causa dell'ex, o meglio per mie pressioni affinchè lei chiudesse in modo tombale ogni rapporto con lui... cosa che lei non era in grado e non voleva fare.

Quella notte, in albergo, mi sveglio in preda all'ansia. ho paura e faccio ciò che mai avevo fatto in vita mia: le guardo il cellulare e scopro che la sera prima si erano visti e c'era stato qualcosa di "splendido" che classifico come sesso. Leggo chat con le sue amiche in cui non parla mai di me ma solo di lui e di quanto lui sia famiglia anche se non si fida più di lui (il loro rapporto era stato molto molto tormentato e fallimentare con vari tira e mola, corna reciproche ecc.).

La sveglio, le dico tutto e la lascio. lei piange e pure io. Sono deluso ma in fondo sapevo che la botta sarebbe arrivata perchè loro due, in fondo, non si erano mai del tutto lasciati. Tornati a casa lei mi chiede perdono, prova a spiegare e io in qualche modo - ahimè - lascio una porta aperta. Lei si sbatte qualche giorno; io cedo, perchè, in fondo, capivo ciò che aveva fatto, avendolo fatto pure io in un'altra relazione.

Da lì a poco mi dice che vuole stare sola: capisco subito che ha deciso di dare a lei e a lui una nuova chance. Ci perdiamo. Torna dopo due settimane. Avrei potuto fermare lì il mio calvario, ridurlo di due terzi... ma no. Avevo troppo bisogno di amare ed essere amato (se vabè).

Tra loro OVVIAMENTE non ha funzionato. Troppo logoro e compromesso era ormai il loro rapporto da poter pensare di recuperarlo. Ripartiamo. Lei di nuovo lanciatissima, di nuovo a lanciarmi love bombs.... e io lì a godermi il suo ritorno anche se ormai avevo iniziato a perdere la spontaneità iniziale. I miei campanelli d'allarme interno suonavano ormai all'unisono e, non avendo più molta fiducia, vivevo nell'ansia che mi potesse tradire di nuovo. Mindset totalmente sbagliato, costantemente in allarme, sempre più controllore, frame sotto i piedi... ma avevo quel fottuto bisogno...

Dopo un mesetto lei inizia a sgonfiarsi come un sufflè. Lui torna alla carica, lei lo rimbalza ma ha chiaramente una forma di sudditanza psicologica nei suoi confronti che cerca di superare con l'aiuto di un terapeuta che vede da mesi (anche per superare il fallimento del rapporto con un padre che aveva mollato la madre quando lei era una bimba e poi aveva fatto aventi e indietro nelle loro vite fino a quando non si era fatto una nuova famiglia.... lei non gli parlava da più di un anno; altro huge huge red flag... cazzo). Lui, l'ex, le ricorda molto il padre nel suo modo di fare e lei risuona a quella musica disfunzionale; c'è poco da fare.

Ad un certo punto le parlo. Mi dice che è innamorata di me ma ancora legata a lui (l'ex). Che io per lei sono una medicina e che la faccio star bene (grazie al cazzo, faccio di tutto per lei, antepongo i suoi bisogni ai miei, do enormemente di più di quanto ricevo).

Ma resto.... la vedo come una povera vittima di un manipolatore narcisista che va salvata. che IO devo salvare. Lei mi è grata della mia presenza e della mia forza... ma io dentro sto appassendo. Non capisco, non mi capacito: perchè un uomo dl mio valore, un uomo oggettivamente migliore di lui, non riesce a farglielo dimenticare? Perchè per lei non sono abbastanza? Perchè con lui risuona e con me no?

Mi sento una seconda scelta e inizio a pensare di non essere abbastanza. Perdo autostima, sto male... ma resto. Ho bisogno; bisogno di salvarla e bisogno di vincere... di incassare il jackpot per cui così tante monetine ho finora investito (sunk cost fallacy... un mostro a sei teste che ti divora).

Inizi di febbraio ci risiamo; le parlo e capisco che lei è troppo invischiata con lui da poter davvero amare qualcun altro. il suo cervello mi vuole ma la sua pancia no... La lascio di nuovo, tra mille sue lacrime. Io sto di merda. Mi dico: Perchè? perchè non mi vuoi maledetta? ti piaccio fisicamente di più di lui (detto da lei, ma sono oggettivamente più attraente), ti scopo meglio di qualunque altro uomo tu abbia avuto (detto sempre da lei, ma devo dire che le mie doti sono sempre state apprezzate da tutte), con me puoi parlare di tutto, c'è feeling, io ti voglio davvero, io ci sono. CHE CAZZO VUOI ANCORA!!??.

Sto malissimo. Malissimo. Il mio lato competitivo è alle stelle e la mia voglia di rivalsa tocca la luna. Lei orbita intorno a me, dice che deve lavorare su se stessa per noi. che tornerà appena sarà pronta. 

Ci sentiamo ogni tanto finchè, un bel giorno, a fine febbraio, torna.

Mi chiede di vederci, pare vivere in un sogno quando mi ha davanti. Ripartono le love bombs. Ma io ormai sono più chiuso. Mi sono ricentrato su me stesso e non sono più disposto a vivere in funzione sua. Rimetto sul piatto i miei bisogni, dicendo che è ora che lei dimostri qualcosa ed in modo continuativo. Lei vola, per tre settimane vola e io ed il mio fottutissimo bisogno di essere amato, voliamo sul suo dorso. Forse ce l'ho fatta, forse arriva il jackpot. Mi sento più sereno, chiedo sempre meno dell'ex. La sento connessa. Ad un compleanno a cui non vado lei lo vede e mi racconta di non aver provato nulla, non solo a livello sentimentale ma anche come senso di colpa (suo grande tallone d'Achille con lui, mentre con me, zero: una delle persone meno empatiche - con me - che io abbia mai conosciuto). Una sera a casa mia mi dice che se le cose vanno bene vorrebbe andare a convivere dopo l'estate (avevamo già prenotato gli aerei...) e poi metter in cantiere un figlio con l'anno nuovo (io basito e felicissimo.... coglione)

Ancora un paio di settimane positive - ma con un pò meno slancio da parte sua - e siamo a Pasqua. Stiamo tre giorni insieme e lei riceve una marea di messaggi e chiamate. Io sento riaffiorare la paura, la fiducia comunque non è ripristinata al 100%. Temo che lei lo risenta o che parli di lui - ancora - con le amiche. Mi rabbuio. Tornati a Milano lei mi dice che mi sente strano, che alle volte sembro super preso, altre sono distante come se il rapporto in verità non lo volessi davvero. Io le dico la verità: alle volte ho paura che tu mi possa fare ancora del male alle mie spalle. So che non dovrei ma è più forte di me... aiutami a superarlo... aiutami.

Ma lei non è empatica, si incazza. Non le importa che il suo rapporto con l'ex mi abbia snaturato.... me la devo cavare da solo (detto in soldoni) e poi aggiunge una frase che riecheggia ancora ora nella mia testa: "anche io ho le mie paure; ho paura del mio mutato sentimento, sono abituata ad un amore tormentato mentre con te è un sentimento più tranquillo, più sano"... una cosa che, nel modo in cui la dice e conoscendo lei, vuol dire: "non ti sento dentro come vorrei, manca qualcosa".

Da lì investo ancora di meno, inizio a proteggermi anche perchè sento di essere stanco, stanco di lottare senza che lei sia mai del tutto nel rapporto. Senza che il suo sentimento e il nostro rapporto prenda finalmente il volo.

Lei si spegne piano piano di nuovo. Ci sono liti inutili e pesanti e io sento di non avere più benzina. Ma sento anche (grazie al consiglio di alcuni amici) di aver contribuito ad affossare il rapporto smettendo di dare e aspettando che lo facesse lei. Questo non va bene, non posso un domani vivere col rimpianto di non aver fatto di tutto per salvare il rapporto. No.

Le parlo una sera dopo averle detto - pochi giorni prima - di essere profondamente infelice. Mi scuso per averla fatta sentire inadeguata, alle volte, ma è stato perchè da lei volevo di più. Le dico che ho disinvestito per proteggermi ma ora voglio rimettermi in gioco. Lei mi dice che pensa che io non sia innamorato di lei, che mi sia spento e lei si è quindi spenta di conseguenza. Sono incredulo: ma come, con tutto ciò che ho fatto per te ora sono io che non ti amo? Indago e lei aggiunge che ora che l'ex è un tema superato si sente più indipendente; più autonoma, che dentro di lei sente che nel suo sentimento per me "manca qualcosa".

Mi rendo conto, dentro di me, che non le servo più ma devo - ho bisogno - di fare un ultimo sacrificio. Le dico di provare entrambi a investire nel rapporto senza paura di cosa farà l'altro. Di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Lei concorda. 

La settimana passa in modo più o meno tranuquillo. Nel week end dobbiamo partire e star fuori una notte. Mi sembra un'ottima occasione per riannaffiare il nostro vaso. Sono propositivo, affettuoso, ho slancio ma...

iL venerdì sera mi dice che è stata poco bene. La mattina dopo ha la febbre, fa il test del COVID, negativo. le scrivo, le sto vicino; ormai il cuore è oltre l'ostacolo e va bene così. Sento che siamo alla resa dei conti, lei è fredda. 

La domenica sta meglio, le dico che vorrei passare a trovarla (lei non vive da sola). Mi dice di passare nel pomeriggio. Arrivo, ho comprato il gelato (mi vien da ridere, ora). Lei gelida, distaccata e nessun segno di febbre alta sul viso, tanto che, a mo di complimento, glielo dico pure.

Non capisco. Mi sento una presenza non gradita, sto per esplodere. vaffanculo al cuore e all'ostacolo.

Le parlo. Non vuole parlare perchè non è sola. Mi impunto, "che diavolo ti ho fatto??" Lei lamenta che nel week end ero stato poco presente, cosa non vera. Che il maggior affetto nelle mie parole non le sembrava autentico... addirittura dice che non credo sia stata davvero male visto il complimento inziale (excusatio non petita...).

Come Neo in Matrix vedo chiaro il codice binario davanti a me: mi sta manipolando, vuole farsi lasciare e, chiaramente, la storia della febbre è stata una balla. 

Mi è tutto estremamente chiaro. Le dico che chiaramente ciò che faccio o non faccio non va bene. Che ha dei pregiudizi nei miei confronti per i quali non posso fare nulla. Sono affari suoi. Le dico che ci ho provato, sono stato coerente con la mia scelta di provarci ma lei no. Che non importa ma che non ha più senso andare avanti ed inquinare anche ciò che di buono c'è stato fra noi. E' ora di chiudere. Lei annuisce, "non funziona" mi dice; ed è vero. Non ha mai funzionato, penso io. Le chiedo, preso da un ultimo afflato di affetto per quella che ho creduto vittima mentre era la mia carnefice, se la posso abbracciare e lei con le lacrime agli occhi si fa abbracciare... per un ultima - davvero ultima - volta. Le auguro il meglio e me ne vado. 

Esco in strada e mi sento leggero come una mongolfiera. Triste, ma per me stesso. Stanco e provato da una storia che mi ha devastato dentro, ma un sorriso si dischiude sulle mie labbra. Sono libero. Libero e, finalmente, con la massima serenità come Leonida di fronte a Serse nel film 300.... mi arrendo; non ho rivalsa nè rabbia ma vuoto e senso di liberazione. Non mi domando più come sarebbe stato se io e lei ci fossimo conosciuti in un momento più propizio (chessò, lei single da un pò). Non mi interessa più perchè la realtà è stata un'altra.

Sono passati 4 giorni da quel giorno.

Non l'ho più sentita.

C'è già chiaramente un altro, chissà forse addirittura l'ex (pensa te)..

E sorrido, sorrido a ripensare a quante pedate nel culo mi sono fatto dare per soddisfare quel maledetto bisogno. Quanto sono stato patetico e debole nel restare da una donna che non mi dava nulla ma prendeva tutto. Quanto sono stato uno schifoso lombrico ad accettare di essere utilizzato come stampella emotiva... a quarant'anni, una persona del mio valore, a cui non manca davvero nulla.

Eppure l'ho fatto e ho tratto la più grande delle lezioni: non si può farsi andare bene una donna ed una situazione solo per il bisogno di amare ed essere amato. Non si può.

PRIMA si prova e si vede come va e POI, se la donna e la situazione meritano (se meritano DAVVERO), ci si apre per (provare ad) amare ed essere amati. 

E' stata una maestra severa e spietata questa esperienza, ma la ringrazio perchè mi ha reso una persona, un uomo, migliore, più consapevole e più centrato. 

E' tempo di voltar pagina, perchè è meglio, molto meglio, star bene da soli che infelici in coppia

Cheers

 

Bella storia mi ha entusiasmato sono sincero , col senno di poi io una volta visto il suo cell (che, comunque  non l avrei fatto ) gli avrei "tagliato le gambe" definitivamente.....li non c era piu nulla da cercare se non "cio' che tu volevi vedere" ma parlarne adesso fa tutti nei degli specisti e di te un pirla ma per me non e' cosi. Complimenti per la forza di averlo condiviso e di essere cmq in grado , con I tuoi tempi ed I tuoi mezzi ,  a mettere la parola FINE a questa agonia.👍👋

  • Mi piace! 2
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

PURPLE BLACK
5 ore fa, F-Knight ha scritto:

una persona del mio valore, a cui non manca davvero nulla.

Ho letto in più parti del racconto questo tuo "auto convincerti" che sei meglio. 

Io non ho dubbi che tu sia una grande persona, per quel poco che ti conosco. 

Sono più che sicura che i tuoi amici sanno che sei una grande persona. 

Il punto è 

Tu sei veramente convinto di esserlo, convinto nel profondo? O te lo stai solo raccontando e ce lo stai raccontando per convincere e convincerti? 

Sono sicura che finché questo non accadrà, ti farai sempre coinvolgere in storie squilibrate. 

Tutto l'amore di cui hai bisogno è dentro di te. Impara a trovarlo. Il resto arriva.

[SPOILER] Forse 😊[/SPOILER]

 

  • Mi piace! 5
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...