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Affrontare il lato più oscuro dopo la Fine di una LTR


Quintessenza

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Sensei10
6 ore fa, Quintessenza ha scritto:

Amico mio io vorrei fosse cosí semplice, ma se anche la mia risposta alla tua domanda dovesse essere “no la scoperei soltanto e al massimo vedo che succede” non è possibile fingere che lei sia una sconosciuta per prendere una decisione

Va bene, stai in fissa e vedi al di là del trucco e dei vestiti. 

Questo ti fa onore, sai? Non è che se una mette un tacco 12 automaticamente tu non sai chi sia. Lo sai, e anche bene. Per questo ti lascia interdetto. 

Io ho avuto a che fare con qualcosa di simile, è un po' strano da raccontare quindi dico solo che posso capire. 

La riflessione che, però, farei è un'altra: mi sta facendo vedere che, dopo di me, ha aperto un nuovo capitolo della sua vita. Quanto può durare questo riavvicinamento? A me sta bene così? Una persona che in poco tempo rivoluziona se stessa, in fondo, ha voltato pagina e sta lanciando dei messaggi: non sono più quella di prima. Poi magari è una cazzata per autoconvincersi, chi lo sa. Però trasmette questo. 

Sul discorso delle seghe e del resto, le supposizioni sinceramente lasciano il tempo che trovano, tanto non ti cambia nulla. Passa oltre, non siamo dei santi. Non lo sei tu e lo ammetti, non lo è lei, che avrà pensato di dimenticarti nel modo più semplice. E, come spessissimo succede, quel modo semplice non ha fatto effetto, perché tu non sei clonabile. 

Vedi. Valuta. Pensaci. La tua risposta "la scoperei e vediamo che succede" non è così sciocca come pensi. Puoi ritrovare una motivazione importante e sentire lei, ma sentirla davvero. Daje.

 

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Quintessenza

Inizio con una frociata assolutamente non necessaria ma GRAZIE. A volte ci si dimentica o non si comprende il potere che può avere una community come questa; la possibilità di ricevere opinioni schiette e variegate che non si potrebbe mai avere dal vivo è vitale (vuoi perchè non è semplice parlare con un amico di cose simili così come non potrebbe essere semplice ricevere un suo parere oggettivo mentre ti guarda in faccia)

Per quanto riguarda la questione sega, sono purtroppo realista e so bene che le probabilità che ci abbia scopato sono sicuramente più alte che si sia limitata a del semplice petting; ho avuto la presunzione di poterci credere soltanto perchè era abbastanza ubriaca e ci ho visto della sincerità nelle sue "confessioni" mentre mi raccontava le dinamiche, ma arrivato a questo punto non so nemmeno se e quanto mi interessa sapere quanto si è fatta spaccare la figa in 4 parti da quel coglioclone.
In tutto questo tempo per rispondere a @Dilcus come ho accennato, non sono rimasto con le mani in mano: ho conosciuto una 20ina di ragazze e fatto 4 k-close, non ho mai sessualizzato per una mia scelta (nessuna mi ha mai interessato/eccitato a tal punto, chiamatemi coglione ma sono abbastanza selettivo e so di valere tanto sia per il mio aspetto estetico che per il mio status)
A parte tutto arrivato a questo punto le strade sono 2 nel caso in cui le cose ripartano tra di noi:

  1. Mi dispero tutti i giorni pensando a quando si è prestata a sborratoio (cit.) dopo 2 settimane che ci siamo lasciati e vivo la rifrequentazione nella sofferenza e nella dannazione
  2. Accetto la cosa, io non avevo potere su di lei, lei stava cercando solo una consolazione post rottura e magari vedo il lato positivo del fatto che lei abbia capito come rifugiarsi in altri cazzi sia insensato ma anzi abbia fatto acquisire me ancora più valore (accettare la cosa di cui ero terrorizzato quando ho aperto questo topic? come cambiano le cose 😀) @Descent mi viene da suppore che questa opzione è quella che "sceglieresti" te?

Per quanto riguarda la questione mignottaggine:

5 ore fa, Doom Head ha scritto:

Gli altri maschi ti guardano e pensano "Sto cornuto è il cagnolino di quella maialona, come si gira gliela bombiamo", i familiari ti guardano e pensano "Mmm chissà quante corna c'ha, dovremmo far allargare le porte". Insomma quello che ti preoccupa è la parola che non si dice, hai paura del pensiero della gente che ti vede insieme a una tizia equivoca che non è più il trofeo di caccia, quello lo sarebbe se te la scopassi una volta nei weekend, ma la tua compagna LTR con la quale dividi il tuo quotidiano.

@Doom Head non avrei saputo esprimere meglio la cosa, sei entrato nel mio cervello e hai riassunto quello che non sono stato in grado di riportare in 5 semplici righe.

Se lei avrà o meno la decenza di evitare di uscire con le tette da fuori e le gonne ad altezza mezza pacca quando usciremo in comitiva io non lo so e non potrò saperlo. Cosa devo fare? Intavolare il discorso con lei? Non sono mai stato un tipo geloso nè ho mai imposto divieti (non mi mai piaciuto farlo, non fa parte del mio carattere e non penso sia assolutamente sano all'interno di una relazione) ma a tutto c'è un limite quindi non saprei come cercare di capire quali sono le sue intenzioni, magari imparo a memoria le 5 righe sopra citate e gliele recito 🙃

Venendo a @Sensei10

2 ore fa, Sensei10 ha scritto:

mi sta facendo vedere che, dopo di me, ha aperto un nuovo capitolo della sua vita. Quanto può durare questo riavvicinamento? A me sta bene così? Una persona che in poco tempo rivoluziona se stessa, in fondo, ha voltato pagina e sta lanciando dei messaggi: non sono più quella di prima. Poi magari è una cazzata per autoconvincersi, chi lo sa. Però trasmette questo. 

Il pensiero più logico da fare è il tuo, ma come biasimarla? Chi dopo una rottura non cerca di dare una scossa alla propria vita? Lei è una tipa fragile e la scossa l'ha data seguendo tutorial sul come sembrare un troione, un'altra avrebbe tagliato i capelli o fatto un tatuaggio e così via.

A maggior ragione poi, oggi ci siamo rivisti e abbiamo approfondito il discorso... ma non voglio tediarvi con post lunghissimi bensì andare uno step per volta se qualcuno sarà ancora interessato a sapere come è andata avanti, nel mentre vi ringrazio ancora ❤️

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Sensei10
2 minuti fa, Quintessenza ha scritto:

un'altra avrebbe tagliato i capelli o fatto un tatuaggio e così via.

Si infatti, tutte cose abbastanza inquietanti, per me. Succede. In gamba, mi raccomando

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Descent
43 minuti fa, Quintessenza ha scritto:

Accetto la cosa, io non avevo potere su di lei, lei stava cercando solo una consolazione post rottura e magari vedo il lato positivo del fatto che lei abbia capito come rifugiarsi in altri cazzi sia insensato ma anzi abbia fatto acquisire me ancora più valore (accettare la cosa di cui ero terrorizzato quando ho aperto questo topic? come cambiano le cose 😀) @Descent mi viene da suppore che questa opzione è quella che "sceglieresti" te?

Vedila così se ti piace.

Non possiamo sapere i suoi motivi; probabilmente neanche lei li conosce.

Nella mia esperienza ogni donna è completamente un'altra donna a seconda dell'uomo al quale si rapporta. 

Stai ponendo l'accento sul discorso sega, entrando nel pieno del voler sapere. 

Qualcuno diceva che la verità è donna, in quanto puttana.

In questi giorni sto vivendo un rapporto nuovo incentrato su questa fissazione tutta maschile, e sai cosa ne ho ricavato?

L'ovvio.

La donna che frequento ama ed ha amato l'ignoto.

Pare sentirsi sicura di potermi parlare delle sue agrodolci dissolutezze, per le quali a volte accenna ricordi di piacere, altre volte traspare rassegnazione mista a malizia.

Altre sembra quasi trattarsi di sacrifici per una causa superiore.

Io dico che il brivido del precipizio che provo ad ogni suo racconto lì per lì giustifica una vita di cazzate erette per sentirmi al sicuro.

Dall'altra parte sono un uomo, e dopo il piacere cado nel dolore.

La famosa roba del guardare a lungo nell'abisso ecc ecc.

Tu vuoi veramente sapere?

E cosa vorresti sapere?

La verità?

Sfugge, è infedele e anche conoscendola non avrai mai la certezza che sia vera.

 

Concretamente, lei non ha bisogno di rifugiarsi da nessuna parte.

Le piace il cazzo, e le piace scoprirne di nuovi.

Potresti accettare questo, sì.

Modificato da Descent
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porchetta
21 ore fa, Quintessenza ha scritto:

abbiamo scopato cosí come non avevamo mai fatto, è stato super.


Ovviamente, complice anche il tanto alcol abbiamo iniziato a discutere della nostra relazione.

Questo è il segnale che è finita.

E' l'ultima fiammata prima che l'incendio  si spenga del tutto. Dovresti andartene prima , ma comprendo che una fiamma del genere è troppo affascinante. Al tempo mi ci gettai.

Bevi il calice amaro fino in fondo ... ti servirà. 

Attento però , perchè la descrizione che hai tracciato (compresi i cambiamenti) è da brividi ; nonchè da manuale.

Modificato da porchetta
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Quintessenza
10 ore fa, Descent ha scritto:

Le piace il cazzo, e le piace scoprirne di nuovi.

Mi sembra sia cosí per tutte le donne sulla faccia della terra; illudersi che la monogamia e il vero amore esista è da sciocchi

2 ore fa, porchetta ha scritto:

Questo è il segnale che è finita.

Perdonami ma io penso sia inevitabile parlare della relazione dopo una rottura, specialmente quando non lo si è quasi mai fatto seriamente durante la crisi che ha portato a lasciarci… cosa c’è di anormale? 

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  • 5 settimane dopo...
thehappyunicorn

Mi riallaccio a questa discussione senza aprirne una poiché accarezzerebbe un tema simile. Ho sorpreso la mia mente a fare questo ciclo di pensieri che esporrò. Parlo della mente in terza persona, perché è come se lo fosse in questi frangenti. Ossia, fa quel cazzo che vuole lei. È, era un giorno normale, scorre tranquillo. Ma poi, boom! L'imprevisto. La mente si mette a pensare alla ex one-itis , un cavolo di trigger ha portato il pensiero lì, di colpo. Parte la valanga di pensieri a catena: arrivano a migliaia immagini rapide di lei nella sua nuova vita fantastica, fatta di mille avventure, socialità, risa, lei con altri. L'intero pacchetto del divertimento, quello con la D maiuscola. Poi la mente, che tanto dalla mia parte non sembra essere, posa il suo sguardo a me, al mio sé corporale. Lo guarda mentre è al lavoro, con commiserazione, pena. 'Pensa cosa ti tocca fare... lavorare. Non avrai mai il divertimento che ha lei. Mai' . Ma lì scatta qualcosa, una parte della mente è infatti ribelle, si oppone al pensiero mainstream denigratorio della parte principale, entra di nascosto in comunicazione con il corpo, gli parla di rivoluzione, di riscatto. Lo fa mettere in moto, lo manda a caccia, lo fa sedere a fianco alla prima donna che trova al bar, parlarci con una strafottenza totale, irretisce la poverina, numero di telefono, messaggi, poi foto, incontro, sesso. Tutto scivola fluido come un salmone che per risalire il fiume, invece di nuotare, viene lanciato a tutta forza da un orso, che invece di mangiarlo, per un qualche motivo lo catapulta direttamente alla fonte del fottuto fiume augurandogli "BUONA FORTUNA, PESCE!' Anche se il paragone lascia il tempo che trova. 'Ecco la tua rivincita, amico' sussurra la parte di mente ribelle al corpo. E proprio quando il corpo sta per rilassarsi, felicitarsi di sé, ecco arrivare la parte di mente principale, con i suoi modi di fare da bullo di quartiere, da bulla di corteccia celebrale. Cosa vorrà? Elabora lentamente. 'Vedi' , inizia a dire, 'queste tue cose che fai non risolvono la tua condizione misera, lei (la ex one-itis NDR) non viene danneggiata dalla tua presunta felicità come invece stupidamente tu subisci la sua. A lei tutto questo fa solo provare compassione per te, esibendole le tue fragilità. Guardala come sta bene, lei' , altro fotogramma di lei che appare at cazzum come immagine mentale, le tette fuori mentre legge un libro su uno sdraio circondata da uomini che la guardano, 'la vedi come è serena, felice? Perché è chiaro che tu sei il solo fragile, colui che non gode. Che vivi solo di reazione di ciò che fanno gli altri' . Poi la mente principale infine si calma, ha fatto il suo lavoro. E così il corpo, e la parte di mente ribelle, sono rimasti a subirsi l'ennesima romanzina al ribasso, con l'unica consapevolezza che, non importa cosa ci si inventa per uscire da qui, questa cosa non andrà mai bene. E sì, è scontato vedere le cose che non vanno in tale circolo di pensieri. Ma vallo tu a far capire a quella parte di mente che si alimenta di merda. Comunque, nonostante il sopracitato esposto, l'aver capito accuratamente cosa succede mi ha portato a molti miglioramenti. E la parte di mente ribelle si fortifica, giorno dopo giorno, la guerriglia contro i pensieri spazzatura è sempre più aspra ed il corpo, che sta solo e sempre con la mente ribelle (sia lui lodato) sostiene la lotta fornendole armi e munizioni a fiume continuo 

 

Modificato da thehappyunicorn
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Sensei10
1 ora fa, thehappyunicorn ha scritto:

Mi riallaccio a questa discussione senza aprirne una poiché accarezzerebbe un tema simile. Ho sorpreso la mia mente a fare questo ciclo di pensieri che esporrò. Parlo della mente in terza persona, perché è come se lo fosse in questi frangenti. Ossia, fa quel cazzo che vuole lei. È, era un giorno normale, scorre tranquillo. Ma poi, boom! L'imprevisto. La mente si mette a pensare alla ex one-itis , un cavolo di trigger ha portato il pensiero lì, di colpo. Parte la valanga di pensieri a catena: arrivano a migliaia immagini rapide di lei nella sua nuova vita fantastica, fatta di mille avventure, socialità, risa, lei con altri. L'intero pacchetto del divertimento, quello con la D maiuscola. Poi la mente, che tanto dalla mia parte non sembra essere, posa il suo sguardo a me, al mio sé corporale. Lo guarda mentre è al lavoro, con commiserazione, pena. 'Pensa cosa ti tocca fare... lavorare. Non avrai mai il divertimento che ha lei. Mai' . Ma lì scatta qualcosa, una parte della mente è infatti ribelle, si oppone al pensiero mainstream denigratorio della parte principale, entra di nascosto in comunicazione con il corpo, gli parla di rivoluzione, di riscatto. Lo fa mettere in moto, lo manda a caccia, lo fa sedere a fianco alla prima donna che trova al bar, parlarci con una strafottenza totale, irretisce la poverina, numero di telefono, messaggi, poi foto, incontro, sesso. Tutto scivola fluido come un salmone che per risalire il fiume, invece di nuotare, viene lanciato a tutta forza da un orso, che invece di mangiarlo, per un qualche motivo lo catapulta direttamente alla fonte del fottuto fiume augurandogli "BUONA FORTUNA, PESCE!' Anche se il paragone lascia il tempo che trova. 'Ecco la tua rivincita, amico' sussurra la parte di mente ribelle al corpo. E proprio quando il corpo sta per rilassarsi, felicitarsi di sé, ecco arrivare la parte di mente principale, con i suoi modi di fare da bullo di quartiere, da bulla di corteccia celebrale. Cosa vorrà? Elabora lentamente. 'Vedi' , inizia a dire, 'queste tue cose che fai non risolvono la tua condizione misera, lei (la ex one-itis NDR) non viene danneggiata dalla tua presunta felicità come invece stupidamente tu subisci la sua. A lei tutto questo fa solo provare compassione per te, esibendole le tue fragilità. Guardala come sta bene, lei' , altro fotogramma di lei che appare at cazzum come immagine mentale, le tette fuori mentre legge un libro su uno sdraio circondata da uomini che la guardano, 'la vedi come è serena, felice? Perché è chiaro che tu sei il solo fragile, colui che non gode. Che vivi solo di reazione di ciò che fanno gli altri' . Poi la mente principale infine si calma, ha fatto il suo lavoro. E così il corpo, e la parte di mente ribelle, sono rimasti a subirsi l'ennesima romanzina al ribasso, con l'unica consapevolezza che, non importa cosa ci si inventa per uscire da qui, questa cosa non andrà mai bene. E sì, è scontato vedere le cose che non vanno in tale circolo di pensieri. Ma vallo tu a far capire a quella parte di mente che si alimenta di merda. Comunque, nonostante il sopracitato esposto, l'aver capito accuratamente cosa succede mi ha portato a molti miglioramenti. E la parte di mente ribelle si fortifica, giorno dopo giorno, la guerriglia contro i pensieri spazzatura è sempre più aspra ed il corpo, che sta solo e sempre con la mente ribelle (sia lui lodato) sostiene la lotta fornendole armi e munizioni a fiume continuo 

 

Vorrei non aver pensato ciò che ho pensato e nemmeno scriverti quel che sto per scriverti, ma alla fine siamo su questo forum. E, divagazione, per quanto potrà sembrare ridicolo parlare con un amico di "forum di seduzione", difficilmente si trovano luoghi virtuali dove gli utenti si raccontano con queste profondità e questa libertà di pensiero. Anche nel linguaggio usato e nelle immagini descritte, il fatto stesso che apparentemente non ci siano dei freni è uno degli elementi che maggiormente valorizza il posto in cui ci troviamo. Fatta la sviolinata, sincera e personalmente dovuta, ti devo dire che per me la tua parte ribelle ha torto. 

Ha torto perché, in effetti, la tua ex non ti ha voluto più. Perché se con te si divertiva vuol dire che ti ha lasciato per potersi divertire ancora, e di più. Altrimenti ti avrebbe tenuto. Se con te ha riso di taluni discorsi, con qualcun altro ne ha aggiunti altri. Perché, semplicemente, se stesse male o almeno normalmente, se percepisse la mancanza di qualcosa, sarebbe tornata indietro quantomeno a fare due chiacchiere perché nella sua vita c'era spazio anche per te. 

Non prendertela, parlo con te. Ma in realtà è un faccia a faccia con me stesso che ho dovuto affrontare pur non volendo. 

La mente ribelle siamo noi, è vero, ma in realtà siamo i noi in funzione di lei. Tutto ciò che fai, ripetendoti "bravo, fregatene" ha il fine ultimo, e assolutamente irreale, di fare uno smacco a lei e alla bella vita che sta conducendo ora. Ho smesso da un bel po' di ribellarmi al pensiero dominante. E sai cosa? Si è ritirato in un angolo, da solo. Ho pensato alle vacanze estive, già programmate, che sono saltate all'improvviso. Io ho continuato a lavorare, concedendomi dei giorni di distacco dal lavoro qua e là con gli amici. Lei è partita lo stesso ed è andata esattamente, almeno credo, verso la meta che, testualmente, "voglio condividere solo con te". Col cazzo. Non so con chi, ma non è da sola. E allora gli scherzi, come dici anche tu, si sono fatti pesanti: al mio posto vedo un altro, che ha trovato tutto apparecchiato senza il minimo sforzo. C'è davvero? Boh. Nella mia testa si è affacciato, per un periodo. Però sai... Ho dovuto proprio vedere quelle cartoline infernali, per capire. Per capire che io sono rimasto come uno stronzo, ma anche come una persona coerente e reale. Che dal giorno alla notte non prende e cambia tanto per cambiare. Gli ultimi due post di @Descent, che cito molto volentieri, contengono dei passaggi che apprezzo particolarmente. 

Il 19/7/2021 at 01:04, Descent ha scritto:

Nella mia esperienza ogni donna è completamente un'altra donna a seconda dell'uomo al quale si rapporta. 

Questo è uno. Cosa cambia, quanto incide su di me, se lei è contenta in una nuova avventura mentre io sono rimasto ciò che ero? Niente. Tu l'hai conosciuta come non la conosce nessuno, perché per te è stata così. E ti ha dato qualcosa di sé che, oggettivamente, non vale proprio la pena di rivivere. Sarà con qualcun altro, sia esso un amico o uno stallone instancabile? Sì, e allora? Staranno ridendo felici, può darsi. Ma non è la stessa persona che conosci tu. Perché altrimenti sarebbe rimasta con te. E allora, razionalmente, cosa ti infastidisce... Il mondo abbonda di bellissime sconosciute che gioiscono assieme ad altri sconosciuti, e non ti crea alcun problema. È esattamente la stessa, identica, cosa.

Il 18/7/2021 at 20:00, Descent ha scritto:

il fastidio nasce dalla consapevolezza che gli uomini fanno schifo, e disgusta sapere cosa il tipo di turno avrà potuto farle, cosa lei potrà aver pensato, come ci si confronta con questo, il senso di paragone, giudizio, svalutazione.

Un altro passaggio illuminante. Descent mi perdonerà, so che ha usato la frase con un altro intento, ma la trovo molto appropriata per un ragionamento leggermente diverso. 

Da che cosa nasce la tua frustrazione? Dal fatto che tu pensi a come sei, alle cose che fai, al tuo essere stato pulito con lei, anche mostrandole i tuoi malumori, le tue debolezze. La tua umanità. Eppure ora la immagini "disumana", gaia e spensierata, attorniata da gente che non ha niente di quel te che le regalava attenzioni e sentimenti e che ha dovuto paradossalmente pagare dazio per questo. Strano, vero? Affatto. Pensala così, perché è vero: la gente, in generale, fa schifo quando si tratta di rapporti umani. Ha paura, non si impegna, dice bugie, è opportunista. Quanti amici, veri o presunti, ci hanno tradito quando avevamo bisogno di loro, e quante volte noi, pur avendo rimosso, abbiamo fatto lo stesso? Inutile anche domandarselo. Però è un buon segno. Perché, allora, forse sei anche stanco di queste disfunzioni, di queste relazioni senza memoria, piene di niente, di ombre che passano, imprimono il proprio nome a fuoco e poi svaniscono lasciandoti il dolore della bruciatura. Insomma, per quale motivo lei dovrebbe essere diversa? È così. Si sta divertendo, se le venisse in mente il tuo nome lo scaccerà con una pedata come si fa con i cani rognosi e tornerà a ballare con le persone che la fanno stare bene. Guardale bene, queste persone, perché per lei sono migliori di te. Pensa. 

Tu lo faresti? No. Questo ti dice tutto.

Fanne tesoro, e lascia stare la mente ribelle che ti consiglia, ti esorta e ti sprona solo per allontanarti. Quando arrivano i pensieri del cazzo, prendili di petto e digli che è vero, che ti sei sbagliato, hai commesso un grosso errore. Ma che, sconfitto, sei sempre quello lì, il ragazzo che eri prima di conoscere lei, che ormai non riconosceresti più. 

È un pensiero che può farti male, specialmente se si ripresenta in momenti di solitudine e di mancanza di stimoli. Ma, per assurdo, è il tuo miglior alleato.

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saekonogami
2 ore fa, Sensei10 ha scritto:

Vorrei non aver pensato ciò che ho pensato e nemmeno scriverti quel che sto per scriverti, ma alla fine siamo su questo forum. E, divagazione, per quanto potrà sembrare ridicolo parlare con un amico di "forum di seduzione", difficilmente si trovano luoghi virtuali dove gli utenti si raccontano con queste profondità e questa libertà di pensiero. Anche nel linguaggio usato e nelle immagini descritte, il fatto stesso che apparentemente non ci siano dei freni è uno degli elementi che maggiormente valorizza il posto in cui ci troviamo. Fatta la sviolinata, sincera e personalmente dovuta, ti devo dire che per me la tua parte ribelle ha torto. 

Ha torto perché, in effetti, la tua ex non ti ha voluto più. Perché se con te si divertiva vuol dire che ti ha lasciato per potersi divertire ancora, e di più. Altrimenti ti avrebbe tenuto. Se con te ha riso di taluni discorsi, con qualcun altro ne ha aggiunti altri. Perché, semplicemente, se stesse male o almeno normalmente, se percepisse la mancanza di qualcosa, sarebbe tornata indietro quantomeno a fare due chiacchiere perché nella sua vita c'era spazio anche per te. 

Non prendertela, parlo con te. Ma in realtà è un faccia a faccia con me stesso che ho dovuto affrontare pur non volendo. 

La mente ribelle siamo noi, è vero, ma in realtà siamo i noi in funzione di lei. Tutto ciò che fai, ripetendoti "bravo, fregatene" ha il fine ultimo, e assolutamente irreale, di fare uno smacco a lei e alla bella vita che sta conducendo ora. Ho smesso da un bel po' di ribellarmi al pensiero dominante. E sai cosa? Si è ritirato in un angolo, da solo. Ho pensato alle vacanze estive, già programmate, che sono saltate all'improvviso. Io ho continuato a lavorare, concedendomi dei giorni di distacco dal lavoro qua e là con gli amici. Lei è partita lo stesso ed è andata esattamente, almeno credo, verso la meta che, testualmente, "voglio condividere solo con te". Col cazzo. Non so con chi, ma non è da sola. E allora gli scherzi, come dici anche tu, si sono fatti pesanti: al mio posto vedo un altro, che ha trovato tutto apparecchiato senza il minimo sforzo. C'è davvero? Boh. Nella mia testa si è affacciato, per un periodo. Però sai... Ho dovuto proprio vedere quelle cartoline infernali, per capire. Per capire che io sono rimasto come uno stronzo, ma anche come una persona coerente e reale. Che dal giorno alla notte non prende e cambia tanto per cambiare. Gli ultimi due post di @Descent, che cito molto volentieri, contengono dei passaggi che apprezzo particolarmente. 

Questo è uno. Cosa cambia, quanto incide su di me, se lei è contenta in una nuova avventura mentre io sono rimasto ciò che ero? Niente. Tu l'hai conosciuta come non la conosce nessuno, perché per te è stata così. E ti ha dato qualcosa di sé che, oggettivamente, non vale proprio la pena di rivivere. Sarà con qualcun altro, sia esso un amico o uno stallone instancabile? Sì, e allora? Staranno ridendo felici, può darsi. Ma non è la stessa persona che conosci tu. Perché altrimenti sarebbe rimasta con te. E allora, razionalmente, cosa ti infastidisce... Il mondo abbonda di bellissime sconosciute che gioiscono assieme ad altri sconosciuti, e non ti crea alcun problema. È esattamente la stessa, identica, cosa.

Un altro passaggio illuminante. Descent mi perdonerà, so che ha usato la frase con un altro intento, ma la trovo molto appropriata per un ragionamento leggermente diverso. 

Da che cosa nasce la tua frustrazione? Dal fatto che tu pensi a come sei, alle cose che fai, al tuo essere stato pulito con lei, anche mostrandole i tuoi malumori, le tue debolezze. La tua umanità. Eppure ora la immagini "disumana", gaia e spensierata, attorniata da gente che non ha niente di quel te che le regalava attenzioni e sentimenti e che ha dovuto paradossalmente pagare dazio per questo. Strano, vero? Affatto. Pensala così, perché è vero: la gente, in generale, fa schifo quando si tratta di rapporti umani. Ha paura, non si impegna, dice bugie, è opportunista. Quanti amici, veri o presunti, ci hanno tradito quando avevamo bisogno di loro, e quante volte noi, pur avendo rimosso, abbiamo fatto lo stesso? Inutile anche domandarselo. Però è un buon segno. Perché, allora, forse sei anche stanco di queste disfunzioni, di queste relazioni senza memoria, piene di niente, di ombre che passano, imprimono il proprio nome a fuoco e poi svaniscono lasciandoti il dolore della bruciatura. Insomma, per quale motivo lei dovrebbe essere diversa? È così. Si sta divertendo, se le venisse in mente il tuo nome lo scaccerà con una pedata come si fa con i cani rognosi e tornerà a ballare con le persone che la fanno stare bene. Guardale bene, queste persone, perché per lei sono migliori di te. Pensa. 

Tu lo faresti? No. Questo ti dice tutto.

Fanne tesoro, e lascia stare la mente ribelle che ti consiglia, ti esorta e ti sprona solo per allontanarti. Quando arrivano i pensieri del cazzo, prendili di petto e digli che è vero, che ti sei sbagliato, hai commesso un grosso errore. Ma che, sconfitto, sei sempre quello lì, il ragazzo che eri prima di conoscere lei, che ormai non riconosceresti più. 

È un pensiero che può farti male, specialmente se si ripresenta in momenti di solitudine e di mancanza di stimoli. Ma, per assurdo, è il tuo miglior alleato.

Dio Santo Sensei... 

Sono senza parole 

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ArmandoBis
13 ore fa, saekonogami ha scritto:

Dio Santo Sensei... 

Sono senza parole 

Tu cosa hai capito?

Sono concetti molto difficili.

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