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Prendiamolo come un diario


raino

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Ciao a tutti!

è un annetto che manco da questo forum, ma la mia unica discussione si è protratta per 5 pagine ed i pareri che ho ricevuto li ho trovati molto sensati, mi hanno aiutato (andatela a vedere se volete farvi due risate perchè è tragicomica).
Ho deciso di aprire questa discussione perchè penso che ricevere pareri esterni possa aiutarmi a mettere a fuoco meglio la situazione, che dall'interno si sta facendo abbastanza pesante.
Ho 28 anni, sto finendo la laurea specialistica, e nel frattempo lavoricchio (per conto mio da casa come freelance).
Nel corso degli anni ho visto i miei rapporti di amicizia sgretolarsi, uno dopo l'altro.
Abito in una piccola città, sempre le stesse persone, gruppi gia formati e chiusisissimi, difficile incontrare persone o cerchie sociali nuove.
Esco anche abbastanza spesso, ma sempre con le stesse persone, e l'idea che ho e sempre di essere quello in piu portato dentro al gruppo dall'amico/a che conosco gia.
Non ho mai sviluppato rapporti approfonditi con questi gruppi credo per chiusura loro, o comunque interessi diversi.
Leggo su questo forum che molti ragazzi hanno difficoltà a rimediare appuntamenti con ragazze, anche usando app di incontri.
Io il problema donne non lo ho mai avuto, sono bello, e con le ragazze ci so fare; nonostante abbia avuto due storie serie di 7 e 2 anni cadauna, al termine di queste ritrovatomi single mi sono saputo mettere in gioco e ho frequentato molte ragazze, a scopo ludico le classiche botte e via, e anche piu continuativo.
Però con gli amici è diverso, ho provato a scrivere ad alcuni conoscenti o amici di amici con i queli mi trovo bene se erano disponibili per una birra o un caffe, ma quasi tutti si mostrano schivi.
Non capisco che sono repellente io, se è una fase della vita dove la gente ha gia i suoi rapporti e non gli interessa intraprenderne di nuovi, o cos'altro.
Fatto sta che non so da dove iniziare per crearmi un gruppetto di amici, anche per differenziare quelli che ho gia e dove mi sento spesso un pesce fuor d'acqua.
Non ho grandi pretese, mi bastano persone equilibrate con le quali bere una birra, guardare un film, parlare.
Voi che ne pensate?
Ho ipotizzando, come leggete nel titolo, di usare questa discussione come diario, per aggiornare ogniqualvolta mi succede qualcosa, tipo quando ci rimango male per qualche comportamento delle persone che frequento, nuovi incontri, o dinamiche varie ed eventuali.
 

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Diagonale

Non capisco dove sia il problema. Hai già la figa, chi se ne frega degli amichetti da bar. La gente sana di mente al bar ci esce solo per vedere se conosce una ragazza nuova.

Piuttosto finisci questa laurea e cerca di andare a lavorare in un'azienda a modo. Quando coi colleghi ci si dà una mano per la carriera e per il lavoro a vicenda nascono rapporti di stima e amicizia molto più solidi di quelli che puoi avere con un compagno di bevute randomico.

 

 

Modificato da Diagonale
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Seth44
18 ore fa, raino ha scritto:

Però con gli amici è diverso, ho provato a scrivere ad alcuni conoscenti o amici di amici con i queli mi trovo bene se erano disponibili per una birra o un caffe, ma quasi tutti si mostrano schivi.
Non capisco che sono repellente io, se è una fase della vita dove la gente ha gia i suoi rapporti e non gli interessa intraprenderne di nuovi, o cos'altro.
Fatto sta che non so da dove iniziare per crearmi un gruppetto di amici, anche per differenziare quelli che ho gia e dove mi sento spesso un pesce fuor d'acqua.
Non ho grandi pretese, mi bastano persone equilibrate con le quali bere una birra, guardare un film, parlare.
Voi che ne pensate?

Ti capisco, anch'io per un periodo (ormai lontano, fortunatamente) mi sono trovato in una situazione simile alla tua. Non di sola figa vive l'uomo, e delle solide amicizie virili sono (quasi?) altrettanto importanti.

Ovviamente non c'è una soluzione standard per risolvere il problema: per quanto riguarda me, le nuove amicizie sono arrivate grazie a un master, a un paio di lavori saltuari e ad alcuni corsi che ho seguito (per interesse personale, nulla di lavorativo). Arricchire il parco di conoscenze aiuta anche a rapportarsi meglio con gli amici più rodati, quelli che si conosce da più tempo.

Mi rendo però conto che le amicizie sono arrivate dopo che io ho iniziato a mostrarmi più aperto e più disponibile; meno selettivo e più recettivo, per dirla in un altro modo. Nel concreto, questo significa che ho iniziato a interagire (in contesto di "compagnia") anche con alcune persone che in un primo momento non mi dicevano molto e non mi sembravano chissà quanto interessanti, ma che poi, conoscendole meglio, si sono rivelate sorprendenti (in positivo, va da sé).

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Il 17/6/2021 at 07:56, Diagonale ha scritto:

Non capisco dove sia il problema. Hai già la figa, chi se ne frega degli amichetti da bar. La gente sana di mente al bar ci esce solo per vedere se conosce una ragazza nuova.

Piuttosto finisci questa laurea e cerca di andare a lavorare in un'azienda a modo. Quando coi colleghi ci si dà una mano per la carriera e per il lavoro a vicenda nascono rapporti di stima e amicizia molto più solidi di quelli che puoi avere con un compagno di bevute randomico.

 

 

Non ho quasi mai persone che posso chiamare e dirci di vederci per un caffe, o un film..mi manca il contesto "gruppo", quando ci si messaggia per dire "oggi che si fa? ", e si organizzano le cose insieme. Concordo sul fatto di finire questa cavolo di laurea e iniziare a lavorare, perche non è solo la questione delle amicizie ad essere pesante, ma tutto il contesto in cui vivo: poche amicizie unite a: abitare ancora coi miei, problemi di salute di mia madre, il lavoro e la carriera non bene ancora definiti, tutto questo mi fa sentire un po perso..

 

Il 17/6/2021 at 10:16, Seth44 ha scritto:

Ti capisco, anch'io per un periodo (ormai lontano, fortunatamente) mi sono trovato in una situazione simile alla tua. Non di sola figa vive l'uomo, e delle solide amicizie virili sono (quasi?) altrettanto importanti.

Ovviamente non c'è una soluzione standard per risolvere il problema: per quanto riguarda me, le nuove amicizie sono arrivate grazie a un master, a un paio di lavori saltuari e ad alcuni corsi che ho seguito (per interesse personale, nulla di lavorativo). Arricchire il parco di conoscenze aiuta anche a rapportarsi meglio con gli amici più rodati, quelli che si conosce da più tempo.

Mi rendo però conto che le amicizie sono arrivate dopo che io ho iniziato a mostrarmi più aperto e più disponibile; meno selettivo e più recettivo, per dirla in un altro modo. Nel concreto, questo significa che ho iniziato a interagire (in contesto di "compagnia") anche con alcune persone che in un primo momento non mi dicevano molto e non mi sembravano chissà quanto interessanti, ma che poi, conoscendole meglio, si sono rivelate sorprendenti (in positivo, va da sé).

Grazie! io negli ultimi anni sono meno selettivo e  piu ricettivo, quando incontro persone nuove mi ci avvicino, mi interesso alle cose che raccontano, domando etc..
Se devo essere sincero non ho notato miglioramenti da quando faccio cosi, anzi..sembra che le persona ormai alla nostra età abbiano gia amicizie consolidate e non siano interessate ad aggiungerne di nuove..oppure boh, magari a scrivere messaggi a gente con cui non ho troppissima confidenza si sente la puzza di disperazione e non è un buon incentivo.

Comunque veniamo a noi, avevamo detto "Prendiamo come un diario", ecco quindi gli aggiornamenti.

Dal niente mi arriva un messaggio dalla mia amica (una delle poche persone che nell'ultimo anno ho frequentato abbastanza assiduamente), che esprime disagio nei miei confronti, e voglia di allontanarsi. Attribuisce la causa di queste cose a "vecchie questioni irrisolte", e al fatto che ha notato in mente un'attrazione verso di lei, culminata nel fatto che l'ultima sera le ho preso la mano,,,io non concordo con questa visione, ma tant'è con un messaggio ha chiuso un'amicizia di anni... perche? semplicemente perche ha cambiato giro, mood, tipi di persone...ora è nella fase hippy, mezza spirituale, di fatto quello che fanno è vestirsi da poveri, bere vino e suonare..
Ergo, non le servo piu, adesso che non è piu sola.
Io mi sento addosso una maledizione, sono 10 anni che conto la gente che se ne va, uno ad uno spariscono tutti e le mie amicizie finiscono sempre male, con litigate conflitti o incomprensioni.
dopo il suo messaggio ieri ho contattato un mio vecchio amico, col quale non ho da molti anni un rapporto stretto, e ho bevuto troppe birre ritrovandomi a vomitare sotto casa.. di bene in meglio.

Racconto anche altre due mie uscite di questa settimana, a dover di cronaca:

mercoledi sera, ho sentito il mio amico che mi ha detto che "avrebbero visto la partita sul suo terrazzo", al che gli ho detto che se voleva io ero libero, e ci siamo accordati.
Serata tranquilla in 4.

Venerdi sempre questo mio amico mi ha chiamato per andare al fiume e ci siamo andati.
eravamo in 3. a un certo punto chiede sia all altro che a me se ci saremmo aggiunti a una cena che aveva in programma quella sera sempre a casa sua..
ma a quanto ho capito non erano persone molto vicine a lui ma piu dal lato della sua compagna.. io gli rispondo "boh, devo prima passare da casa per sistemare delle cose al pc"..al che la cosa è sfumata, e la sera non sono andato.

Beh, per oggi è tutto, ringrazio chi ha la pazienza di leggere

Buona serata

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@raino quello che descrivi è un problema che molti di noi hanno quando ci si avvicina (e si passano) i trenta.

Anch'io tempo fa ero scazzato perché i miei amici storici erano (sono) noiosi e/o fidanzati e il massimo del divertimento è uscire nei soliti 4 bar a parlare delle solite 4 cose, a bere e a non concludere un cazzo.

Quando dico "non concludere un cazzo" non mi riferisco solo a "conoscere ragazze nuove (cosa che con loro, in anni e anni, non è mai successo)", mi riferisco alla sensazione di "e quindi?" che avevo quando torno a casa dopo una serata con loro.

Di concreto, queste persone, cosa ti portano oltre a occupare slot di tempo di 2-3 ore? Nulla, mi sembra.

Personalmente ho trovato la mia dimensione: se non esco con ragazze con le quali ho già qualcosa in corso esco con ragazze nuove oppure esco con amiche che mi possono presentare ragazze nuove. Se nessuna di queste è disponibile, me ne sto a casa a curare i miei interessi, che fortunatamente anche se ho un lavoro fisso cerco sempre di pormi degli obiettivi.

Se proprio ho voglia di uscire a perdere tempo allora sento gli altri.

Preferisco anche solo immergermi nella tipica "energia femminile" senza combinare niente (non è che per forza mi devo fare tutto quello che si muove) piuttosto di stare con maschi inutili, lamentosi e poco concludenti, sempre se queste ragazze mi fanno star bene solo per il semplice fatto di averle attorno.

Detto questo, se a te rompe così tanto sta situazione ti consiglio di lasciar perdere i tuoi vecchi amici e di iniziare a conoscere gente nuova.

Ad esempio, venerdì sera sono uscito con un nuovo amico conosciuto in palestra, e questo è uno che si dà da fare, ha una situazione economica ottima, investe, fa cose, e di certo anche solo a star lì ad ascoltarlo posso imparare qualcosa. E ha 37/38 anni, non ricordo, per cui non pensare che dopo una certa soglia di età sia impossibile conoscere gente di valore.

I tuoi vecchi amici cosa ti possono insegnare? Valuta questo.

 

 

 

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Seth44
12 ore fa, raino ha scritto:

Dal niente mi arriva un messaggio dalla mia amica (una delle poche persone che nell'ultimo anno ho frequentato abbastanza assiduamente), che esprime disagio nei miei confronti, e voglia di allontanarsi. Attribuisce la causa di queste cose a "vecchie questioni irrisolte", e al fatto che ha notato in mente un'attrazione verso di lei, culminata nel fatto che l'ultima sera le ho preso la mano,,,io non concordo con questa visione, ma tant'è con un messaggio ha chiuso un'amicizia di anni... perche? semplicemente perche ha cambiato giro, mood, tipi di persone...ora è nella fase hippy, mezza spirituale, di fatto quello che fanno è vestirsi da poveri, bere vino e suonare..

Ergo, non le servo piu, adesso che non è piu sola.

Premesso che un po' capisco il suo imbarazzo, se così dal nulla le hai preso la mano dopo anni di normale e neutra amicizia (ma sarebbe bastato fare due parole con te, invece di troncare il rapporto), l'unica cosa che mi viene da dire è "good riddance". Gente così è meglio perderla che trovarla, ringrazia che si sia levata dai piedi da sola.

Capisco lo scoramento (o smonamento, come si direbbe dalle mie parti), ma sono fasi della vita che passano. Non credere comunque che la situazione non possa cambiare: per me dopo i trenta è iniziata una nuova età dell'oro, con molte nuove amicizie maschili e femminili. Certo, devi fare qualcosa per ribaltare lo status quo.

La mia impressione è che debba farti un nuovo giro e conoscere nuova gente, piuttosto che tentare di recuperare le persone che già conosci e frequenti (che magari andavano bene per un'altra fase della tua vita). Dovresti fare qualcosa di nuovo, magari che ti porti anche ad alimentare qualche passione (due piccioni con una fava). Seguire un corso, partecipare a incontri. Qualcosa che ti permetta di spostarti, di cambiare aria.

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  • 2 settimane dopo...
Il 21/6/2021 at 09:04, RAWolf ha scritto:

@raino quello che descrivi è un problema che molti di noi hanno quando ci si avvicina (e si passano) i trenta.

Anch'io tempo fa ero scazzato perché i miei amici storici erano (sono) noiosi e/o fidanzati e il massimo del divertimento è uscire nei soliti 4 bar a parlare delle solite 4 cose, a bere e a non concludere un cazzo.

Quando dico "non concludere un cazzo" non mi riferisco solo a "conoscere ragazze nuove (cosa che con loro, in anni e anni, non è mai successo)", mi riferisco alla sensazione di "e quindi?" che avevo quando torno a casa dopo una serata con loro.

Di concreto, queste persone, cosa ti portano oltre a occupare slot di tempo di 2-3 ore? Nulla, mi sembra.

Personalmente ho trovato la mia dimensione: se non esco con ragazze con le quali ho già qualcosa in corso esco con ragazze nuove oppure esco con amiche che mi possono presentare ragazze nuove. Se nessuna di queste è disponibile, me ne sto a casa a curare i miei interessi, che fortunatamente anche se ho un lavoro fisso cerco sempre di pormi degli obiettivi.

Se proprio ho voglia di uscire a perdere tempo allora sento gli altri.

Preferisco anche solo immergermi nella tipica "energia femminile" senza combinare niente (non è che per forza mi devo fare tutto quello che si muove) piuttosto di stare con maschi inutili, lamentosi e poco concludenti, sempre se queste ragazze mi fanno star bene solo per il semplice fatto di averle attorno.

Detto questo, se a te rompe così tanto sta situazione ti consiglio di lasciar perdere i tuoi vecchi amici e di iniziare a conoscere gente nuova.

Ad esempio, venerdì sera sono uscito con un nuovo amico conosciuto in palestra, e questo è uno che si dà da fare, ha una situazione economica ottima, investe, fa cose, e di certo anche solo a star lì ad ascoltarlo posso imparare qualcosa. E ha 37/38 anni, non ricordo, per cui non pensare che dopo una certa soglia di età sia impossibile conoscere gente di valore.

I tuoi vecchi amici cosa ti possono insegnare? Valuta questo.

 

 

 

Grazie 1000 per le parole spese.
Non è tanto la situazione di "e quindi?", quanto quella di sentire di non appartenere a un gruppo, di essere sempre quello portato da un amico..loro parlano dei loro affari, si organizzano per conto loro e io ne rimango fuori.
Di vecchi amici ormai me ne sono rimasti pochi, quindi si dovrei conoscere gente nuova, ma qui in una piccola città, e in procinto di finire l'università è veramente difficile avere occasione di vedere gente nuova.

 

Il 21/6/2021 at 09:20, Seth44 ha scritto:

Premesso che un po' capisco il suo imbarazzo, se così dal nulla le hai preso la mano dopo anni di normale e neutra amicizia (ma sarebbe bastato fare due parole con te, invece di troncare il rapporto), l'unica cosa che mi viene da dire è "good riddance". Gente così è meglio perderla che trovarla, ringrazia che si sia levata dai piedi da sola.

Capisco lo scoramento (o smonamento, come si direbbe dalle mie parti), ma sono fasi della vita che passano. Non credere comunque che la situazione non possa cambiare: per me dopo i trenta è iniziata una nuova età dell'oro, con molte nuove amicizie maschili e femminili. Certo, devi fare qualcosa per ribaltare lo status quo.

La mia impressione è che debba farti un nuovo giro e conoscere nuova gente, piuttosto che tentare di recuperare le persone che già conosci e frequenti (che magari andavano bene per un'altra fase della tua vita). Dovresti fare qualcosa di nuovo, magari che ti porti anche ad alimentare qualche passione (due piccioni con una fava). Seguire un corso, partecipare a incontri. Qualcosa che ti permetta di spostarti, di cambiare aria.

In realtà io non ci stavo provando, era piu in modo affettuoso che altro.. la verita è che lei mi ha frequentato tutto questo tempo perche era sola, e adesso che ha trovato un'altra dimensione bye bye.
Sono cosciente che per far cambiare le cose devo io in primis cambiare qualcosa, sto cercando un punto di partenza.
Ti ringrazio ancora per avermi risposto, mi fa molto piacere


Aggiorno il diario:

Questa settimana sono uscito un bel po di volte, ma sempre tramite e con questo mio amico storico.
Mi ha chiamato lui il piu delle volte, e la cosa mi ha fatto piacere. Nonostante sia difficile entrare in confidenza con le persone che frequenta (e non è un gruppo omogeneo, ma sono quasi sempre persone diverse, e disparate) sto bene diciamo quando si fanno cose di questo genere.
Una giornata al mare seguita da una cena, una grigliata con la partita, una pizza al ristorante.

Detto questo, per emergere un po dalla fase di stallo, ho telefonato a un ragazzo che mi sta simpatico e anche abbastanza aperto, che ho conosciuto tramite l'amica che mi ha liquidato; gli ho chiesto se gli andava di fare qualcosa, bere una birra o cose cosi, senza la mia amica e lui si è mostrato disponibile.. in questi giorni proverò ad uscirci

Grazie a tutti


 

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