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SOCIAL MEDIA E DISSOCIAZIONE COGNITIVE


giannicarlo

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giannicarlo

Ciao ragazzi,

il titolo credo parli da solo. Vi racconto la mia esperienza personale che spero possa aiutare qualcuno in futuro. Premetto che avevo un profilo molto seguito con più di 3k follower a cui davo un importanza eccessiva. Questo non vuole essere un Topic contro i social, piuttosto una guida all'utilizzo e prevenzione da eventuali effetti indesiderati. 

Oggi come oggi si denota una sempre maggiore difficolta ad integrarsi nella società, soprattutto per quanto riguarda i ragazzi più giovani si può denotare una crescente insicurezza legata all'identità. Persone che vorrebbero essere qualcosa che non sono, seguendo spesso modelli irraggiungibili, finiscono per sentirsi inadatti o non appropriati alla società in cui vivono.

Credo che i social influiscano tantissimo in questo processo. In quanto è ormai scientificamente provato come gli stessi possano essere accomunati all'utilizzo di sostanze stupefacenti. Le stesse arie celebrali che vengono disattivate con l'utilizzo delle droghe sono le stesse che vengono disattivate con l'utilizzo prolungato dei social, provato attraverso risonanze magnetiche celebrali. E come tutte le droghe prende piede piano piano istaurando un rapporto di dipendenza nell'utilizzatore.

Più di un anno fa decisi di togliermi da Instagram poiché l'inquietudine si faceva sempre maggiore. Dover postare continuamente contenuti di qualità mi portava ad essere sempre in tensione ricercando costantemente la perfezione. Non riuscivo più ad essere spontaneo, tanto il mio attaccamento era diventato forte con l'immagine che proponevo su queste piattaforme. Come se l'immagine sui social entrasse in conflitto con la tua immagine reale, arrivando a chiedersi, chi sono io?

L'identificazione può spingersi talmente oltre da arrivare al punto di non farci accettare parti di noi stessi insite in qualsiasi persona. Il dolore, la tristezza, la rabbia sono tutte emozioni bandite su queste piattaforme, tanto da portarci a provare vergogna per queste ultime quando si affacciano alla nostra vita.

Ma adesso? Adesso se senti che la tua vita è una merda anche solo per cinque minuti, sei bombardato da trecentocinquanta immagini di persone strafelici e impegnate a vivere le loro vite fantastiche, ed è impossibile non avere la sensazione che ci sia qualcosa che non va in te.
Ed è quest'ultima parte a fregarci. Stiamo male per il fatto di sentirci male. Ci sentiamo in colpa per il fatto di sentirci in colpa. Ci arrabbiamo perché ci siamo arrabbiati. Ci viene ansia perché ci sentiamo ansiosi.

Le stesse azioni che compiamo iniziano a essere prodotte in funzione degli altri, dei like che riceveremo e non perché lo vogliamo davvero, ma questo è già uno stato avanzato dove la vittima non riesce a rendersi conto di questo processo che mette in atto. Solo chi si pone le giuste domande se ne rende conto. 

Oggi a distanza di un anno dal mio ritiro da Instagram posso dire che:

- I miei rapporti di amicizia sono migliorati, riesco ad essere più empatico nei confronti degli altri e vivere nuove esperienze con più serenità.

- La gestione delle mie emozioni è migliorata, riuscendo a riconoscere quelle negative ed accettandole per quello che sono.

- La mia stessa volontà è migliorata, diminuendo le azioni compulsive e aumentando azioni ponderate, che sento di voler intraprendere perché mi fanno stare bene e non perché so avranno riscontro su un social. 

- L'approccio e il rapporto con le donne è migliorato, riesco ad essere spontaneo, senza far troppo caso a cosa possa essere giusto o sbagliato ci provo e basta, senza la paura di essere rifiutato.

- La concentrazione è aumentata notevolmente, in tutti gli ambiti della mia vita. Il presente è l'unico momento in cui vivo, niente mondi paralleli. 

- Affronto tutti i momenti che si presentano, senza avere via di scappatoia. Infatti quando ci si annoia o ci sente a disagio è ormai uso comune spostare l'attenzione sui nostri smartphone e conseguentemente sui social evitando così di sentire quel disagio interno. Un po come se avessi una macchia sul muro e invece di ripitturarlo ci metto sopra un quadro. La macchia non si vede ma noi sappiamo e sentiamo che c'è dietro. 

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Di contro hai chiaramente meno visibilità al pubblico, essendo oggi i social un biglietto da visita molto importante può capitare che eliminandoti ti possa privare di conoscenze che avresti potuto fare grazie a quest'ultimo o di eventi a cui avresti potuto partecipare se solo avessi saputo.

Ciò che posso consigliare è di non adottare misure estreme come la mia ma di iniziare a dosarne l'utilizzo.

Di per se i social network sono un grande mezzo che se utilizzato nel modo corretto possono solo migliorare la nostra vita creando interconnessioni prima impossibili.

Ti lascio alcuni consigli che potresti trovare utili se il peso dei social dovesse iniziare a diventare opprimente:

- Cancella le App dal telefono ed inizia ad usarli solo quando sei a casa davanti al pc ( anche Instagram si può utilizzare da Pc come Facebook).

- Limita l'utilizzo di queste ultime, sia in situazioni sociali che nei momenti di noia ed inizia ad ascoltarti, nel caso non avessi seguito il primo consiglio.

- Smetti di ricercare i cuori e i like e fai ciò che ti piace per il piacere di farlo. Non perché devi impressionare qualcuno.

- Limita le storie inutili (sia tue che degli altri) e inizia a condividere contenuti che facciano davvero trasparire la tua personalità, il piatto di cozze fatto da tua nonna non interessa a nessuno. 

Spero questa piccola guida possa aiutare altre persone che come me, si sono sentite un po perse in mezzo a tutto questo e dirgli che c'è sempre un alternativa.

Le folle non hanno mai provato il desiderio della verità. Chiedono solo illusioni, delle quali non possono fare a meno. Danno sempre la preferenza al surreale rispetto al reale; l’irreale agisce su di esse con la stessa forza che il reale. Hanno un’evidente tendenza a non distinguere l’uno dall’altro.
(Sigmund Freud)

 

 
 
 
 
 
 

 

 

 

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Maldoner

Anche io vivo purtroppo in maniera molto negativa i social.

Mi rendo conto che tendono a generare in me ansia e frustrazione, facendomi sentire inferiore rispetto agli altri.

Limitarne l'uso ha sicuramente i suoi effetti positivi: maggiore attenzione, maggiore consapevolezza, migliore stato d'animo lungo la giornata, maggior sensazione di aver speso bene il mio tempo avendo fatto qualcosa...

Mi piacerebbe molto un intervento, tempo permettendo, da parte di un professionista @Dott.Mauro Grillini sulla questione social, dipendenza da Internet e soprattutto da smartphone.

 

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  • 2 settimane dopo...
giannicarlo
Il 16/6/2021 at 17:18, Maldoner ha scritto:

Anche io vivo purtroppo in maniera molto negativa i social.

Mi rendo conto che tendono a generare in me ansia e frustrazione, facendomi sentire inferiore rispetto agli altri.

Limitarne l'uso ha sicuramente i suoi effetti positivi: maggiore attenzione, maggiore consapevolezza, migliore stato d'animo lungo la giornata, maggior sensazione di aver speso bene il mio tempo avendo fatto qualcosa...

Mi piacerebbe molto un intervento, tempo permettendo, da parte di un professionista @Dott.Mauro Grillini sulla questione social, dipendenza da Internet e soprattutto da smartphone.

 

Sarei curioso anche io di avere un parere da parte di un esperto rispetto a questo tema così poco affrontato.

Quale saranno gli effetti a lungo termine dell'utilizzo prolungato da social sulla popolazione?

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Maldoner
5 ore fa, giannicarlo ha scritto:

Sarei curioso anche io di avere un parere da parte di un esperto rispetto a questo tema così poco affrontato.

Quale saranno gli effetti a lungo termine dell'utilizzo prolungato da social sulla popolazione?

Se a qualcuno interessasse pubblico questo link:

https://istitutosantachiara.it/dipendenza-da-internet/

https://www.istitutobeck.com/psicoterapia-dipendenza-internet/il-trattamento-della-dipendenza-da-internet

Modificato da Maldoner
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